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#matite colorate
spmillustration1975 · 5 months
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Synchronapping
Anche quest'anno ho partecipato al concorso di illustrazione dell'Associazione Tapirulan, ecco il mio contributo sul tema TANDEM! Synchronapping è il titolo dell’illustrazione che ho proposto per la 19ª edizione del concorso per illustratori indetto annualmente dall’Associazione Tapirulan…
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oggi, a 43 anni, ho avuto una reazione ad una critica che non avevo mai avuto: ho ringraziato e l’ho ignorata.
forse sono diventata vecchia e finalmente e ne batto il culo?!
chissà
vedremo come reagirò alle prossime.
nella fattispecie, era una critica a questo mi disegno.
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goriromano · 2 months
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Era necessario fornirsi di lussuosi palloni ad aria per raggiungere il borgo in alto, confinato tra vulcani sempre pieni di vita e squarci nel terreno
Crepe senza fondo e i corpi imbalsamati dalla polvere bollente intimorivano le entrate e le uscite via terra, isolando il paesello con tutte le torri e gli archetti
< E per questo motivo chi arriva trova un paradiso. Qui abbiamo soltanto artiste attori e molti parlamentari. La mattina passa sempre il famoso Barbaresco, prende sempre un caffè.Mi raccomando bello forte altrimenti mette il broncio e fa scenate, urla nomi importanti, minaccia.
Ma con un caffè bello duro lo accontenti.
Potrete lavorare tutti i giorni, poco ma tutti giorni, è una bella esperienza.
È lavoro soprattutto, ma in che contesto? Siamo tutti in pantaloncini e collane al collo.
E se vi sentirete stanchi c è un dormitorio. Niente di raffinato, da condividere con altri 4 o 6 piedi, ma non sarete mai stanchi perché dovreste essere stanchi, finite le ore andrete a cavallo o a bere vino, nessuno si chiude in casa in mezzo a queste fortune...>
l'accento nato in un innesto tra due regioni parlava così fiero e moderno da non accorgersi che i due ragazzi in ascolto si divisero
Il più timido con pala e secchio prese a scavare e riempire di mota e frutta scartata un fossa alle spalle dell'imprenditore che impaurito da un piccolo BU del giovane di fronte fece un passo indietro e si ritrovò incastrato come un cretino in una pozza di fango e mele grinze.
Rimase libera la testa per garantire un respiro
E il braccio sinistro che provava a svuotare la trappola e liberare il busto o almeno l'altro braccio.
Arrivarono i porci attratti dal rumore e affamati ma dopo il primo morso all'orecchia scapparono con il vomito stampato nel grugno; il sapore tanto familiare li fece sentire cannibali.
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lapioggiamiaamica · 2 months
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La bellezza dei trucioli di matita appena temperata
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umbertafineart · 4 months
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"Le Miniature del cuore"
Ed eccomi qui con la nuova proposta artistica… “Miniature del Cuore”. Mini Ritratti Animali, dove l’arte incontra i dettagli e le emozioni. Questo progetto artistico cattura la vivacità degli animali attraverso un’oculata precisione in formato ridotto… uno sguardo ravvicinato che rivela la bellezza e la complessità di creature dalle piume, pellicce o squame. Con amorevole attenzione ai dettagli,…
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minadia · 4 months
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damiana-serioli · 4 months
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Cachi
Matite colorate su carta da spolvero
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spmillustration1975 · 7 months
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Serie scacchi ♟️ il Re matite colorate
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angelatabatadm · 1 year
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Uraraka Ochako of My hero academia
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The Overthinker
The Overthinker è il titolo dell’illustrazione che ho proposto per la diciottesima edizione del concorso per illustratori indetto dall’Associazione Tapirulan. Quest’anno il tema da affrontare era Tilt: illustratorscontest.tapirulan.it/artwork/the-overthinker/
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alessiavecchio · 2 years
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goriromano · 3 months
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Non fu capace di descrivere a una sua amica il sapore che sembrava conoscere lui soltanto, e che solo a parlarne gli provocava un terrore nuovo, un terrore massiccio. Diverso dalle paure per fantasmi, fantasmini e demoni. Era il terrore del panico.
“Come quando mangi una crosta di formaggio. Ma non è questione di puzza, piuttosto di consistenza. Pungeva, aveva l’unto del formaggio ma non il grasso. Unto vecchio.”
Fu investito dal ricordo del panico in purezza, che più volte gli strinse la gola.
C’erano altri particolari dell'incontro con Myo che lo tormentavano.
Su tutti il chiostro di un presunto monastero dove aspettava, sempre puntuale agli appuntamenti.
Luogo d'incontro stabilito era la corte interna di Palazzo Ghiozzi, e tutta la mattinata aveva chiesto indicazioni che lo avevano condotto al porticato che circondava il giardinetto di un presunto monastero, forse, certo non si trattava della corte interna di Palazzo Ghiozzi.
All’ora di pranzo Ancelo, ancora in attesa, aveva deciso di ordinare almeno una ciotola di riso senza badare troppo alle buone maniere.
La busta consegnata dal rider gocciolava, e questo fatto lo aveva costretto a ingurgitare il pasto in piedi sull’erba del giardino in mezzo al presunto monastero.
Dentro la ciotola una montagnetta di riso faceva da coperta a delle cozze nerissime, tutte chiuse, e in fondo un pezzetto bucherellato di crosta.
Mentre portava alle labbra la seconda cucchiaiata aveva incrociato con lo sguardo un monaco sbucato da una porticina del chiostro del presunto monastero e gli aveva chiesto subito dove si trovasse. La barba gli aveva risposto con sua grande sorpresa che “Solo i turisti bestia non sanno che questa è la bellissima corte interna di Palazzo Ghiozzi”.
“Ma io Palazzo Ghiozzi l’ho visitato mille volte, e questa non è la sua corte interna, abbiate pazienza padre, o papà, frate. Insomma abbiate pazienza, ma questa non è la corte interna.
MYO! Eccoti qua. Grazie per l’appuntamento.”
Myo si era palesata con una insolita velocità di gambe, almeno per lui. Sembrava avere una una certa fretta.
Dopo aver salutato porgendo una mano fiacca aveva cominciato a parlare tenendo gli occhi fissi su una mappa appesa a un muro.
“Che fai, mangi? Ci vogliono almeno 55-50 mila eh, anche 60. Sono tanti.”
“Eh sono tanti. Che conti ti sei fatta?”
“Fidati 55-60. Vediamo però, vediamo. In settimana. O la prossima, ti aggiorno. Qualcosa, in caso, si può fare. Devo parlarne con tutti. Non oggi. Oppure, se vuoi, aspetta ancora qui. Mangia pure, non ti devi vergognare. Mangia.”
Indeciso se rimanere e mostrarsi insistente, o andarsene e spazzare via qualsiasi dubbio sulla sua scarsa serietà, Ancelo era tornato al cibo e con le dita aveva afferrato la crosta per addentarla. E subito la nausea lo aveva invaso.
Si risvegliò con una forte voglia di vomitare che nemmeno l'acqua riusciva a placare.
È lo schifo che ha attraversato la parete, lo schifo per i cibi invecchiati male e le attese prolungate senza riguardo; lo schifo per le scadenze.
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parolesaggemai · 8 months
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umbertafineart · 8 months
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E tu che colore vedi?
Se chiedessi a persone diverse il colore dello sfondo di questo disegno, ognuno vedrebbe qualcosa di diverso, chi lo vedrebbe  verde, chi marrone chi lo potrebbe percepire anche tendente al grigio…ma tutti o quasi menzionerebbero un unico colore… Ma è veramente così?  La bellezza della natura si nasconde spesso nelle sfumature di colore che ci circondano. Ma cosa succede quando il nostro occhio…
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Cristina Landi, Piccola monella, 2017, Matite colorate su carta, mm 340 x 260, Impruneta ( Firenze) Collezione privata. Cristina Landi, Little brat, 2017, colored pencils on paper, 340 x 260 mm, Impruneta (Florence) Private collection.
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