#mixano
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sguardimora · 10 months ago
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Martedì 27 agosto è arrivato a Mondaino l'ultimo artista selezionato nel contesto del progetto europeo Stronger Peripheries. Si tratta di Hamdi Dridi, artista di origini tunisine che vive tra Tunisi e Montpellier in Francia ma principalmente nomade, come preferisce definirsi beyond borders.
"Mi occupo di coreografia" racconta Hamdi "ma quello che mi interessa per primo è l'incontro con l'altro". Dan(s)e House trio and constellations è il titolo del progetto a cui sta lavorando: si tratta di un lavoro in cui danza, cucina e musica provano a mescolarsi sulla scena per creare un ambiente accogliente e immersivo per lo spettatore. Per questo, per la scrittura coreografica, Hamdi sta collezionando un archivio di gesti attraverso l'osservazione della preparazione di alcune ricette o particolari cibi che le persone che incontra gli propongono. L'archivio, costituito dai movimenti del corpo, in particolare tronco e braccia, servirà a definire la danza delle tre performer che saranno in scena: Ewa Bielak, Lucia de Oliveira Moreira, Debora N’Jiokou, danzatrici e dj, mixano, preparano le loro ricette tradizionali e danzano su una base hip hop le danze tradizionali dei loro paesi di origine, Polonia, Portogallo e Capo Verde, e le partiture di gesti scritti da Hamdi.
In queste prime giornate di residenza in Italia quindi, dopo aver trascorso nei mesi scorsi un periodo di residenza in Spagna e in Francia confrontandosi con le comunità di quei territori, Hamdi ha iniziato a incontrare alcune persone di Mondaino e dei dintorni per cercare nei loro gesti non solo l'amore per la cucina ma anche per lo stare insieme e condividere un tempo e uno spazio di vita: stare, osservare, raccontarsi e ascoltare.
Così scopriamo che il progetto è ispirato da una parte al ricordo del lavoro del padre e alla ripetizione dell'azione, nel suo caso del dipingere, dall'altro all'amore della madre per la cucina.
Nel giorno del suo arrivo a Mondaino è stato accolto da Elisa ed Erica, due sorelle che si sono trasferite da poco in collina e che hanno aperto un'associazione culturale Sentieri Felici che si occupa principalmente di curare progetti per l'infanzia.
Al nostro arrivo tutto è pronto per accoglierci al meglio. Subito entriamo in cucina ed Elisa ed Erica iniziano a illustrarci quello che ci preparerano di li a poco, cioè cassoni e piadine. E mentre mescolano gli ingredienti facendo scivolare farina e acqua tra le mani ci raccontano l'origine di quella passione per il cibo e il cucinare per qualcuno. La tradizione di famiglia, che è passata dalla nonna alla mamma, è fatta di ristoranti e forni, di gesti ripetuti e di cibi condivisi, di accoglienza e piatti tradizionali.
Nella piccola cucina si muovono agili mentre Hamdi le segue con attenzione, cercando di non perdere nessun frammento dei loro movimenti coordinati, ritmici e ripetuti: il tempo è scandito dalla ripetizione dei gesti, dall'impastare e dal farcire, dall'attesa del riposo dell'impasto alla foratura del cassone "per farlo respirare" fino alla cottura finale.
La condivisione del cibo con tutta la famiglia, i sorrisi dei bambini e i loro sguardi attenti, i profumi e i sapori chiudono per Hamdi la prima intensa giornata di incontro con la comunità.
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"Si tratta", racconta Hamdi, "di comprendere un gesto che diviene ritmico: non è la danza che prende il sopravvento ma è il gesto che nel suo essere grezzo diventa ritmico e le due cose diventano organiche: è il gesto naturale che si fa danza inscrivendosi nei corpi".
Siamo a Marazzano ora, nel comune di Gemmano, e siamo a casa di Ivan Fantini dove ha sede il suo Boscost'orto. Ci accoglie insieme alla sua compagna, la danzatrice Paola Bianchi; poi seduti in giardino attorno a un lungo tavolo Hamdi e Ivan si raccontano, sorseggiando caffè e succo di mele appena fatto.
Ivan è un cuoco eterodosso, dimissionario e anarchico. Di origine romagnola proveniente da una famiglia del sottoproletariato inizia a cucinare in casa, a sette anni, per aiutare la madre e la nonna malate: così apprende la cucina tradizionale. Da qui in avanti non abbandonerà mai il mondo del cibo e della condivisione: dall'istituto alberghiero al primo lavoro a 16 anni in un ristorante famoso della zona, per poi entrare a far parte di un circolo culturale a Rimini, Quadrare il circolo, poi l'esperienza con festival e musei fino alla Biennale Teatro diretta da Romeo Castellucci dove curava installazioni gastronomiche d’arte, che potevano essere viste, toccate, mangiate. Infine un'osteria con cucina dentro un antico mulino prima di abbandonare tutto per ritirasi nella sua casa di Marazzano.
Ci racconta, infatti, come a partire dal 2008 con l'introduzione in Italia dell'HACCP, norma che concerne la sanificazione dei luoghi e degli alimenti, siano iniziati i problemi: Ivan non ha mai accettato di sottostare a quella norma e alle leggi del mercato: non ha voluto acquistare prodotti del mondo globalizzato ma ha continuato a lavorare con i contadini della zona, che ovviamente non potevano sottostare a queste norme e dopo tre anni di multe e una crisi depressiva ha scelto di uscire dal sistema.
Ha abbandonato, si fa per dire, il suo mestiere per fare quello che non sapeva fare. Ha cominciato a scrivere. Ha disboscato un bosco per avere un'autonomia alimentare. Ha iniziato a recuperare lo scarto del capitale, ciò che la comunità non acquista, e a saccheggiare quello che la natura offre vivendo di baratto.
E proprio grazie al baratto, un amico gli ha portato del pesce fresco. Così ci mettiamo in cucina, Ivan inizia a muoversi tra lavello e spianatoia, il dialogo prosegue mentre pulisce e disseziona seppie e sgombri, affetta cipolle, raccoglie foglie di alloro, rametti di rosmarino e scorze di limone per produrre un trito aromatico speciale. Il suo ritmo è serrato e sincopato allo stesso tempo, i gesti ripetuti sono ritmici e sicuri, le mani si muovono veloci e violente.
"Vivo il lusso della povertà: ho relazioni umane e politiche molto potenti in tutta Italia. Sono felice, malgrado quello che accade nel mondo", ci dice. Intanto i suoni e gli odori del cibo iniziano a pervadere lo spazio nonostante siamo all'aperto.
E Hamdi osserva, registra con gli occhi ogni movimento e con le orecchie, grazie anche al supporto di Anouk nella traduzione, le parole: lo sguardo non si arresta, entra ed esce dalla cucina, segue ogni movimento di Ivan.
E si tessono fili.
"La cucina è musica: come reagisce chimicamente la padella è un concerto."
"Conoscere le regole per poterle sovvertire. Opero come fa un musicista jazz che conosce le note e improvvisa." 
"La cucina è una danza, un gesto poetico e brutale allo stesso tempo!"
"La cucina come tutto è poetica e politica: quando cucino ho una specie di rabbia".
Così, tra una battuta e l'altra, si arriva al pranzo condiviso in giardino: il lungo tavolo apparecchiato si riempie e ci accoglie. E ce ne andiamo, ricchi di questo nuovo incontro.
#Tandem 11
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On Tuesday, August 27, the last artist selected for the European project Stronger Peripheries arrived in Mondaino. His name is Hamdi Dridi, a Tunisian artist who lives between Tunis and Montpellier in France but is primarily nomadic, as he prefers to define himself beyond borders.
“I work in choreography,” Hamdi explains, “but what interests me most is the encounter with others.” The project he is working on is titled Dan(s)e House Trio and Constellations: it is a work in which dance, cooking, and music try to blend on stage to create a welcoming and immersive environment for the audience. For this, in choreographic writing, Hamdi is collecting an archive of gestures through the observation of the preparation of certain recipes or particular foods proposed by the people he meets. The archive, consisting of body movements, especially torso and arms, will be used to define the dance of the three performers who will be on stage: Ewa Bielak, Lucia de Oliveira Moreira, and Debora N’Jiokou, dancers and DJs who mix, prepare their traditional recipes, and dance traditional dances from their countries of origin—Poland, Portugal, and Cape Verde—on a hip-hop base, along with the gesture scores written by Hamdi.
In these first days of residency in Italy, after spending time in Spain and France in the previous months interacting with communities in those regions, Hamdi has started to meet some people from Mondaino and the surrounding areas to look for not only the love for cooking but also for being together and sharing a time and space of life: being, observing, storytelling, and listening.
We discover that the project is inspired partly by memories of his father’s work and the repetition of the action, in his case painting, and partly by his mother’s love for cooking.
On the day of his arrival in Mondaino, he was welcomed by Elisa and Erica, two sisters who have recently moved to the hills and opened a cultural association, Sentieri Felici, which mainly deals with projects for children.
Upon our arrival, everything is ready to welcome us in the best possible way. We immediately enter the kitchen, and Elisa and Erica begin to show us what they will prepare for us shortly: cassoni and piadine. As they mix the ingredients, letting flour and water slide between their hands, they tell us about their passion for food and cooking for others. The family tradition, passed down from grandmother to mother, is made of restaurants and bakeries, repeated gestures, shared foods, hospitality, and traditional dishes.
In the small kitchen, they move gracefully while Hamdi watches them closely, trying not to miss any part of their coordinated, rhythmic, and repeated movements: time is marked by the repetition of gestures, from kneading and stuffing, from waiting for the dough to rest to puncturing the dough box “to let it breathe” until the final baking.
Sharing the food with the whole family, the smiles of the children, and their attentive gazes, the aromas and flavors close for Hamdi the first intense day of meeting with the community. “It’s about,” Hamdi recounts, “understanding a gesture that becomes rhythmic: it’s not the dance that takes over but the gesture that, in its rawness, becomes rhythmic and the two things become organic: it’s the natural gesture that becomes dance inscribed in the bodies.”
We are now in Marezzano, in the municipality of Gemmano, at Ivan Fantini’s home where his bosco-storto (wooded garden) is located. He welcomes us together with his partner, dancer Paola Bianchi; then seated in the garden around a long table, Hamdi and Ivan share stories while sipping coffee and freshly made apple juice.
Ivan is an unorthodox and anarchic cook. Of Romagnolo origin, coming from a working-class family, he began cooking at home at the age of seven to help his sick mother and grandmother: this is how he learned traditional cooking. From then on, he never left the world of food and sharing: from culinary school to his first job at 16 in a famous local restaurant, then joining a cultural circle in Rimini, Quadrare il Circolo, then working with festivals and museums up to the Biennale Theater directed by Romeo Castellucci, where he curated gastronomic art installations that could be seen, touched, and eaten. Finally, an inn with a kitchen inside an old mill before abandoning everything to retire to his home in Marazzano.
He tells us how, starting from 2008 with the introduction of HACCP in Italy, a regulation concerning the sanitation of places and food, problems began: Ivan never accepted complying with that regulation and market laws: he did not want to buy products from the globalized world but continued to work with local farmers, who obviously could not comply with these regulations, and after three years of fines and a depressive crisis, he chose to leave the system.
He “left,” so to speak, his profession to do what he didn’t know how to do. He began writing. He cleared a forest to achieve food self-sufficiency. He started recovering discarded capital, what the community does not purchase, and to forage what nature offers, living off barter.
And it was thanks to barter that a friend brought him fresh fish. So we enter the kitchen, Ivan starts moving between the sink and the counter, the conversation continues as he cleans and fillets cuttlefish and mackerel, slices onions, gathers bay leaves, rosemary twigs, and lemon peels to make a special aromatic blend. His rhythm is tight and syncopated at the same time, the repeated gestures are rhythmic and sure, his hands move quickly and forcefully.
“I live the luxury of poverty: I have very strong human and political relationships throughout Italy. I am happy, despite what happens in the world,” he tells us. Meanwhile, the sounds and smells of the food begin to fill the space even though we are outside.
And Hamdi observes, recording with his eyes every movement and with his ears, thanks also to Anouk's help with the translation, the words: his gaze does not stop, entering and exiting the kitchen, following every movement of Ivan.
And threads are woven.
“Cooking is music: how the pan reacts chemically is a concert.”
“Knowing the rules to overturn them. I operate like a jazz musician who knows the notes and improvises.”
“Cooking is a dance, a poetic and brutal gesture at the same time!”
“Cooking, like everything, is poetic and political: when I cook, I have a kind of anger.”
So, between one comment and another, we arrive at the shared lunch in the garden: the long table is set and welcomes us. And we leave, enriched by this new encounter.
#Tandem 11
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fashionluxuryinfo · 7 months ago
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Calzoleria Toscana opening party al Pitti Uomo 107
In occasione di Pitti Uomo 107 il brand Calzoleria Toscana festeggia, giorno 15 gennaio con un esclusivo cocktail party su invito, l’opening dello store nella centralissima via della Vigna Nuova 24/R a Firenze. Gli ospiti saranno accolti in un vero e proprio gentleman club dall’allure decisamente toscano. Lo store si sviluppa su due livelli, 100 mq circa, dove le collezioni di Calzoleria Toscana sono esposte in un ambiente raffinato e contemporaneo, tra mobili antichi rivisitati, comodi pouf che si mixano perfettamente con la moderna resina dei pavimenti impreziositi da tappeti turchi. https://www.fashionluxury.info/it/
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campadailyblog · 1 year ago
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Dove andare a ballare a Madrid: locali top
Dove andare a ballare a Madrid migliori locali e discoteche notturne Leggi l'articolo completo su campadaily.blog
Madrid è conosciuta per la sua movimentata vita notturna. Le discoteche sono fondamentali qui. Troverai opzioni per ogni preferenza e età, dai club eleganti a quelli alternativi. Le serate nei club madrileni sono spettacolari. La musica è un must, con DJ famosi che mixano vari stili musicali, da elettronica a reggaeton. Non mancano spettacoli dal vivo e danze, che aggiungono adrenalina…
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netswork · 1 year ago
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NWI1321 - PAOLO M, EL DUCA feat. Elenoire "PRAIANA"
ITA:
Paolo M, Italian Dj Producer, in collaborazione con El Duca, Dj pugliese molto conosciuto per i suoi dj set di fuego, mixano le loro idee musicali, creando un groove molto estivo, che con l’aggiunta della voce di Elenoire,  e con l’hook vocale “PRAIANA”, sicuramente vi farà ballare per tutta l’Estate. Stay Tuned !!!!
ENG:
Paolo M, Italian Dj Producer, in collaboration with El Duca, an Apulian Dj well known for his fuego dj sets, mix their musical ideas, creating a very summery groove, which with the addition of Elenoire's voice, and with the the vocal hook “PRAIANA”, will surely make you dance all summer long. Stay Tuned!!!!
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dettaglihomedecor · 1 year ago
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Priesteregg Premium Eco Resort: esperienza di benessere nelle Alpi salisburghesi
Relax con vista panoramica: il Priesteregg Premium Eco Resort, a Leogang, nel Salisburghese, si trova su un altopiano a 1100 metri di altitudine. Gli ospiti non solo godono di una vista mozzafiato sui monti Leogang Steinberg, sullo Steinernes Meer con l'Hochkönig e sulla Kitzbühl Schieferalpen. Inoltre, qui trovano anche uno spazio esclusivo per rigenerare corpo, mente e anima. I prodotti Dornbracht per i bagni e le zone spa arricchiscono gli ambienti.
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Chalet e Ville del Priesteregg Premium Eco Resort
Inaugurati nel 2009, i 15 chalet e le tre ville che compongono il resort concepito come un piccolo villaggio di montagna sono circondati da una rigogliosa flora di pini mughi, rose alpine e cespugli di mirtilli. La casa padronale e le tenute adiacenti sono di proprietà della famiglia Oberlader da oltre 200 anni. Ispirata dalla tradizione agricola del territorio, la proprietà ha scelto un approccio sostenibile nella gestione del resort, adottando l’uso di energie sostenibili, scegliendo fornitori locali e materiali naturali per gli arredi. Lo studio W2 Manufaktur e l'architetto Ulrich Stöckl hanno curato il progetto puntando su interni che mixano lo stile tradizionale alpino con un moderno concetto di lusso. Nelle tre ville e nell'area spa pubblica sono protagonisti i prodotti Dornbracht.
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Villa Etaner: tutt'uno con la natura L’architettura di Villa Etaner si fonde direttamente con la collina su cui è costruita. Pareti intonacate in argilla e numerosi elementi in legno – come l’isola della cucina ricavata da un unico tronco d’albero – creano un’atmosfera calda e invitante. Nel bagno, gli ospiti possono godere di un’esclusiva Horizontal Shower di Dornbracht con funzione massaggio, proposta per la prima volta in versione doppia pensata per le coppie. La serie di rubinetteria Vaia in finitura Platino Spazzolato Brushed Platinum esalta il lavabo che sembra scolpito direttamente nella roccia. Al piano superiore si accede invece alla camera da letto padronale con bagno en suite: Vaia è scelta sempre in finitura Platino Spazzolato per il lavabo e in versione colonna freestanding per la vasca posizionata davanti alle vetrate a tutta altezza. Una doccia emozionale Aquamoon con sistema d’illuminazione completa l'esperienza di benessere con vista sull’ambiente naturale.
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Villa Wossa: dimora del Priesteregg Premium Eco Resort con un laghetto naturale balneabile Circondata da un biotopo con canneti e un laghetto naturale balneabile, anche Villa Wossa offre massimo comfort e si distingue per il suo design. Materiali naturali come legno di recupero, lino e pietra definiscono l'atmosfera interna della grande zona giorno e della cucina open space in stile alpino e della camera da letto con arredi in pino. Nel bagno si distingue la serie di rubinetteria di design CYO, lanciata nel 2022 e caratterizzata dalla bocca geometrica a forma di C, qui in finitura Ottone spazzolato (Oro 23kt) che crea un raffinato contrasto con la texture materica del lavabo in pietra naturale.
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Wilderer Villa: un'architettura aperta e organica Il design della Villa Wilderer ai margini del bosco è sorprendentemente organico e con le sue tre ali ricorda una casa sull'albero. Grazie all'ampia facciata vetrata al piano terra gli ospiti possono godere della vista sui prati alpini e sui boschi di conifere. Insieme al camino sospeso, l'imponente vasca da bagno in rame completata dalla rubinetteria freestanding Vaia in finitura Dark Platinum spazzolato caratterizza lo spazio. Una scala a chiocciola conduce alla zona notte, dove il lavabo in pietra naturale è arricchito dal rubinetto a tre fori Vaia. Anche qui, la finitura Dark Platinum spazzolato si armonizza discretamente con le volte in legno chiaro con nodi più scuri.
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Priesteregg Bad, rifugio di benessere sostenibile Nel 2019, sotto gli chalet, è stato realizzato un rifugio benessere progettato in modo sostenibile: con il suo tetto piano piantumato, la terrazza solarium coperta e una piscina a sfioro, il Priesteregg Bad si integra perfettamente nel paesaggio alpino. Anche qui numerosi sono i prodotti Dornbracht scelti per completare lo spazio, come ad esempio le bocche di erogazione per le docce Kneipp, che contribuiscono a rinvigorire il corpo e la mente. Per maggiori informazioni: www.priesteregg.at   Read the full article
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sounds-right · 2 years ago
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HARRY & MARV, ecco il loro primo EP
Da venerdì 1° dicembre 2023 sarà disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale "Harry & Marv" (Kimura), l'omonimo EP d'esordio del duo dal quale è estratto il singolo in radio "Perla dance".
"Perla dance" è un brano che unisce la scrittura giocosa e irriverente di FasoOne e la prod. groovy firmata Enzo Argirò. La canzone vede la partecipazione dell'artista Antoscara (Antonella Scaramuzzino) nel ritornello.
Commenta il duo calabrese a proposito del brano: "Perla dance rappresenta perfettamente quel che vogliamo portare al pubblico con il nostro primo EP: far ballare e divertire tutti. Abbiamo chiamato Antoscara per lavorare al disco con noi sapendo che avrebbe aiutato tantissimo il sound dei brani. Anche se la sua figura è presente quasi in tutto il disco, questo brano è sicuramente quello che la mette più in luce fra tutti".
"Harry & Marv" l'omonimo EP d'esordio del duo formato dal rapper FasoOne e il producer Enzo Argirò, è composto da 6 brani tutti da ballare che mixano rap, funk, dance, r'n'b e nu soul, confermando la loro voglia di emergere dal background alt-pop con forte personalità e un approccio spumeggiante.
Per Harry & Marv lavorare a questo disco è stata la scelta migliore mai presa insieme. Gli artisti hanno iniziato a collaborare nel 2018 partendo da Cola & Malibù, il loro primo singolo insieme; da lì il duo ha trovato subito un'intesa, capendo che collaborare ad altri brani mantenendo questo sound sarebbe stato semplice. Le sonorità scelte rispecchiavano in pieno quello che Harry & Marv volevano far provare alle persone che avrebbero ascoltato i loro pezzi: divertimento e voglia di far ballare. All'interno dell'EP troviamo inoltre alcune collaborazioni interessanti: Antoscara / Antonella Scaramuzzino, la cui voce permea quasi tutto il disco; Arcuri; Odie89; Oscar Uaild.
"Volevamo far ballare e divertire tutti e probabilmente durante i live ci siamo riusciti spesso. Harry & Marv non è semplicemente l'unione di due produttori, è il progetto che abbiamo più a cuore proprio perché riusciamo ad unire più gente possibile su ogni brano, così da ottenere il risultato migliore", spiegano gli artisti.
Presalva ora l'EP "Harry & Marv"  https://kimura.lnk.to/harrymarv
TRACKLIST:
01 – Cola & Malibù
02 – Perla dance
03 – Pazzo di te
04 – Luna piena
05 – Per lo show
06 – Cosa mene
Biografia
Harry & Marv è un progetto musicale nato in Sud Italia nel 2022. Gli ideatori del gruppo artistico sono: Luca Fasone, in arte FasoOne, ed Enzo Argirò, produttore e direttore artistico dei brani. I due lavorano insieme dal 2018, sperimentando generi diversi e cercando delle sonorità che possano accomunare i due artisti. Nel 2021 scrivono il primo brano Cola & Malibù, fuori per Kimura Label nell'estate del 2023. Il brano da inizio al progetto Harry & Marv, che si concretizza nell'omonimo disco in uscita a dicembre.
"Harry & Marv" è l'omonimo EP d'esordio del duo disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale da venerdì 1° dicembre, dal quale è estratto il singolo in radio "Perla dance".
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djs-party-edm-italia · 2 years ago
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HARRY & MARV, ecco il loro primo EP
Da venerdì 1° dicembre 2023 sarà disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale "Harry & Marv" (Kimura), l'omonimo EP d'esordio del duo dal quale è estratto il singolo in radio "Perla dance".
"Perla dance" è un brano che unisce la scrittura giocosa e irriverente di FasoOne e la prod. groovy firmata Enzo Argirò. La canzone vede la partecipazione dell'artista Antoscara (Antonella Scaramuzzino) nel ritornello.
Commenta il duo calabrese a proposito del brano: "Perla dance rappresenta perfettamente quel che vogliamo portare al pubblico con il nostro primo EP: far ballare e divertire tutti. Abbiamo chiamato Antoscara per lavorare al disco con noi sapendo che avrebbe aiutato tantissimo il sound dei brani. Anche se la sua figura è presente quasi in tutto il disco, questo brano è sicuramente quello che la mette più in luce fra tutti".
"Harry & Marv" l'omonimo EP d'esordio del duo formato dal rapper FasoOne e il producer Enzo Argirò, è composto da 6 brani tutti da ballare che mixano rap, funk, dance, r'n'b e nu soul, confermando la loro voglia di emergere dal background alt-pop con forte personalità e un approccio spumeggiante.
Per Harry & Marv lavorare a questo disco è stata la scelta migliore mai presa insieme. Gli artisti hanno iniziato a collaborare nel 2018 partendo da Cola & Malibù, il loro primo singolo insieme; da lì il duo ha trovato subito un'intesa, capendo che collaborare ad altri brani mantenendo questo sound sarebbe stato semplice. Le sonorità scelte rispecchiavano in pieno quello che Harry & Marv volevano far provare alle persone che avrebbero ascoltato i loro pezzi: divertimento e voglia di far ballare. All'interno dell'EP troviamo inoltre alcune collaborazioni interessanti: Antoscara / Antonella Scaramuzzino, la cui voce permea quasi tutto il disco; Arcuri; Odie89; Oscar Uaild.
"Volevamo far ballare e divertire tutti e probabilmente durante i live ci siamo riusciti spesso. Harry & Marv non è semplicemente l'unione di due produttori, è il progetto che abbiamo più a cuore proprio perché riusciamo ad unire più gente possibile su ogni brano, così da ottenere il risultato migliore", spiegano gli artisti.
Presalva ora l'EP "Harry & Marv"  https://kimura.lnk.to/harrymarv
TRACKLIST:
01 – Cola & Malibù
02 – Perla dance
03 – Pazzo di te
04 – Luna piena
05 – Per lo show
06 – Cosa mene
Biografia
Harry & Marv è un progetto musicale nato in Sud Italia nel 2022. Gli ideatori del gruppo artistico sono: Luca Fasone, in arte FasoOne, ed Enzo Argirò, produttore e direttore artistico dei brani. I due lavorano insieme dal 2018, sperimentando generi diversi e cercando delle sonorità che possano accomunare i due artisti. Nel 2021 scrivono il primo brano Cola & Malibù, fuori per Kimura Label nell'estate del 2023. Il brano da inizio al progetto Harry & Marv, che si concretizza nell'omonimo disco in uscita a dicembre.
"Harry & Marv" è l'omonimo EP d'esordio del duo disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale da venerdì 1° dicembre, dal quale è estratto il singolo in radio "Perla dance".
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tarditardi · 2 years ago
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HARRY & MARV, ecco il loro primo EP
Da venerdì 1° dicembre 2023 sarà disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale "Harry & Marv" (Kimura), l'omonimo EP d'esordio del duo dal quale è estratto il singolo in radio "Perla dance".
"Perla dance" è un brano che unisce la scrittura giocosa e irriverente di FasoOne e la prod. groovy firmata Enzo Argirò. La canzone vede la partecipazione dell'artista Antoscara (Antonella Scaramuzzino) nel ritornello.
Commenta il duo calabrese a proposito del brano: "Perla dance rappresenta perfettamente quel che vogliamo portare al pubblico con il nostro primo EP: far ballare e divertire tutti. Abbiamo chiamato Antoscara per lavorare al disco con noi sapendo che avrebbe aiutato tantissimo il sound dei brani. Anche se la sua figura è presente quasi in tutto il disco, questo brano è sicuramente quello che la mette più in luce fra tutti".
"Harry & Marv" l'omonimo EP d'esordio del duo formato dal rapper FasoOne e il producer Enzo Argirò, è composto da 6 brani tutti da ballare che mixano rap, funk, dance, r'n'b e nu soul, confermando la loro voglia di emergere dal background alt-pop con forte personalità e un approccio spumeggiante.
Per Harry & Marv lavorare a questo disco è stata la scelta migliore mai presa insieme. Gli artisti hanno iniziato a collaborare nel 2018 partendo da Cola & Malibù, il loro primo singolo insieme; da lì il duo ha trovato subito un'intesa, capendo che collaborare ad altri brani mantenendo questo sound sarebbe stato semplice. Le sonorità scelte rispecchiavano in pieno quello che Harry & Marv volevano far provare alle persone che avrebbero ascoltato i loro pezzi: divertimento e voglia di far ballare. All'interno dell'EP troviamo inoltre alcune collaborazioni interessanti: Antoscara / Antonella Scaramuzzino, la cui voce permea quasi tutto il disco; Arcuri; Odie89; Oscar Uaild.
"Volevamo far ballare e divertire tutti e probabilmente durante i live ci siamo riusciti spesso. Harry & Marv non è semplicemente l'unione di due produttori, è il progetto che abbiamo più a cuore proprio perché riusciamo ad unire più gente possibile su ogni brano, così da ottenere il risultato migliore", spiegano gli artisti.
Presalva ora l'EP "Harry & Marv"  https://kimura.lnk.to/harrymarv
TRACKLIST:
01 – Cola & Malibù
02 – Perla dance
03 – Pazzo di te
04 – Luna piena
05 – Per lo show
06 – Cosa mene
Biografia
Harry & Marv è un progetto musicale nato in Sud Italia nel 2022. Gli ideatori del gruppo artistico sono: Luca Fasone, in arte FasoOne, ed Enzo Argirò, produttore e direttore artistico dei brani. I due lavorano insieme dal 2018, sperimentando generi diversi e cercando delle sonorità che possano accomunare i due artisti. Nel 2021 scrivono il primo brano Cola & Malibù, fuori per Kimura Label nell'estate del 2023. Il brano da inizio al progetto Harry & Marv, che si concretizza nell'omonimo disco in uscita a dicembre.
"Harry & Marv" è l'omonimo EP d'esordio del duo disponibile su tutte le piattaforme di streaming digitale da venerdì 1° dicembre, dal quale è estratto il singolo in radio "Perla dance".
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personal-reporter · 2 years ago
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L'uomo del futuro: come sarà la moda maschile del 2024?
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La moda maschile è in continua evoluzione, e le tendenze cambiano rapidamente. Ma come sarà la moda maschile del 2024? Quali saranno i capi e gli stili che domineranno le passerelle e le strade? Ecco alcuni trend che potrebbero emergere nei prossimi anni: Un ritorno alla sartorialità: dopo anni di minimalismo e casualità, la moda maschile sta tornando a guardare al passato, riscoprendo la bellezza e l'eleganza della sartorialità. Capi sartoriali come il completo, il blazer e la camicia saranno sempre più popolari, anche tra i giovani. Un mix di stili: la moda maschile del futuro sarà caratterizzata da un mix di stili, che si combineranno tra loro in modo armonioso. Sarà possibile vedere uomini che indossano capi classici insieme a capi più casual, o che mixano diversi stili regionali o culturali. Un'attenzione alla sostenibilità: la sostenibilità è sempre più importante per i consumatori, e anche la moda maschile sta iniziando a rispondere a questa tendenza. I marchi di moda stanno investendo in materiali e processi di produzione sostenibili, e i consumatori stanno diventando sempre più attenti a scegliere prodotti realizzati nel rispetto dell'ambiente. Un ritorno alla sartorialità Dopo anni di minimalismo e casualità, la moda maschile sta tornando a guardare al passato, riscoprendo la bellezza e l'eleganza della sartorialità. Capi sartoriali come il completo, il blazer e la camicia saranno sempre più popolari, anche tra i giovani. Questo trend è in parte dovuto alla crescente consapevolezza della qualità e della durabilità dei capi sartoriali. I completi sartoriali, ad esempio, possono durare per decenni se curati correttamente. Inoltre, i capi sartoriali possono essere personalizzati per adattarsi perfettamente alla figura dell'uomo, creando un look unico e raffinato. Un altro fattore che sta contribuendo al ritorno alla sartorialità è la crescente popolarità dei look formali. I completi e le giacche sono sempre più richiesti per occasioni come matrimoni, feste e colloqui di lavoro. Un mix di stili La moda maschile del futuro sarà caratterizzata da un mix di stili, che si combineranno tra loro in modo armonioso. Sarà possibile vedere uomini che indossano capi classici insieme a capi più casual, o che mixano diversi stili regionali o culturali. Questa tendenza è in parte dovuta alla crescente individualità degli uomini. Gli uomini di oggi sono più liberi di esprimere il proprio stile personale, senza essere vincolati da rigide regole sociali. Inoltre, il mix di stili è un modo per creare look unici e originali. Combinando capi diversi, è possibile creare un look che sia sia elegante che casual, o che rispecchi la propria cultura o origine. Un'attenzione alla sostenibilità La sostenibilità è sempre più importante per i consumatori, e anche la moda maschile sta iniziando a rispondere a questa tendenza. I marchi di moda stanno investendo in materiali e processi di produzione sostenibili, e i consumatori stanno diventando sempre più attenti a scegliere prodotti realizzati nel rispetto dell'ambiente. Questa tendenza è in parte dovuta alla crescente consapevolezza dei problemi ambientali. Gli uomini di oggi sono più sensibili ai temi della sostenibilità e vogliono scegliere prodotti che siano rispettosi dell'ambiente. Inoltre, la sostenibilità è un modo per creare un futuro migliore per tutti. I marchi di moda che investono nella sostenibilità stanno contribuendo a ridurre l'impatto ambientale dell'industria della moda. Foto di Prince Media Read the full article
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mchiti · 2 years ago
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Oddio mi piace un sacco l’argomento della tua tesi! 🤩 magari da un punto di vista sociologico potrebbe significare che la comunità marocchina sia più integrata in Olanda rispetto a quanto lo sia in Italia (shame on us @ Italia)? Sto solo ipotizzando ovviamente, però davvero, è un argomento super interessante!
haaa grazie mille 🤍🤍🤍 🥺. Io praticamente sto facendo una tesi in sociolinguistica che è il mio ambito di studi preferito in assoluto, quindi oltre alla parte prettamente linguistica (come le lingue europee influenzano l'arabo in maniera diversa foneticamente e morfo-sintatticamente) ovviamente c'è la parte più puramente sociolinguistica che è un'analisi socio-economica, socio-storica, culturale ecc. Sicuramente nei Paesi Bassi e in Francia le comunità marocchine sono più radicate (in Francia c'è la comunità emigrata più numerosa al mondo, nei Paesi Bassi sono più o meno quanto noi in Italia ma conta che la popolazione totale è molto minore quindi in proporzione...) quindi ci sono dinamiche linguistiche diverse, per esempio i marocchini in francia mixano arabo e francese molto di più di noi, fanno proprio spesso code-mixing e code-switching come si dice tecnicamente. Però ho suddiviso anche in fasce d'età, condizione, e distribuzione geografica. Per esempio i marocchini francesi del nord e i marocchini olandesi delle zone industriali tendono a parlare in maniera più conservativa che nelle grandi città, invece in Italia paradossalmente si tende ad essere più conservativi a Milano per una serie di fattori...Insomma sì cose di questo tipo, scusami se mi sto dilungando kjfhgs grazie ancora 💗💗💗
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444names · 2 years ago
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Names generated from Spanish, German and French forenames, plus Daedric names
Abena Adied Adjuan Adort Adosus Adral Aduul Aelon Agabla Agana Agnaricha Agoreval Ainzaku Alese Alesse Alfga Alial Aloracia Alorgira Aloricas Alphyx Altel Altratrik Alviedrice Alydeshyr Ambra Amirs Amundroxan Ancelan Andalaw Anelen Annead Annel Araimas Arana Arpnogdreh Asogshista Aulian Aulip Aulma Avess...
Basaruna Berele Blenoggma Blenzanas Boden Bodeth Bogus Bremilass Brianfrido Bruume Cacher Carceneas Cardike Caria Cariste Cartra Cashirg Caticub Chanar Cheris Cherius Ciedrette Clado Clamarie Clazul Clémira Clérès Coloy Coranda Creseffa Crette Crien Cryne Céathann Dagebho Dagerk Dalte Danne Darcel Darteg Darvete Daynhoralo Ddyzard Denna Diner Distersk Distuzaina Ditte Domar Donaz Dorazfyla Drine Ecranne Ediasce Edriash Eldomatar Elieth Elivine Eloolaul Emanne Emard Emmagis Enatra Enzelis Ergistaer Ersta Esladam Espinz Estor Evesna Evicaraqua Eyard Ezexamorig Fabin Fanna Fascuanpaz Femirerix Feralin Ferizarne Ferteope Fertriska Fesania Feste Festin Fianace Filtakila Flariscas Flaurt Flaza Flocherste Floratyr Florsher Flous Fratenion Fratiman Frias Fromalipp Fréliencin Fulagah Garic Gariele Garux Gelluzai Gerdo Ginam Gineizh Gishelorna Gitte Gnèse Goter Gozelysen Greanne Great Greina Grensolf Grethas Grich Grisath Grosorg Gruistrob Gruntz Guishlor Gustricia Gwalvia Gyter Haltyroben Harin Havensinar Havie Healer Hefascus Hemmaranta Hernedio Herwilok Hetak Hetty Hexal Hille Hivam Hixatrina Hodara Hogrecra Hugot Hynerbig Hzucio Ichaythore Ignio Igoguana Iguiste Imtelles Inael Iranne Ircech Irenacecer Irhan Irookhoga Isands Issilikaw Itatoren Izzaine Jacennelke Jaciand Janufth Javite Jeamauryla Jenkatart Jeshor Joachedraz Joahila Johzixas Joselara Joser Joshaakt Joste Joswarg Joséve Jouilipeth Julafannev Julard Julist Julre Jynge Jörgaronda Jörge Jörger Kamysego Karcionia Karus Katrisal Ketradrote Kevad Kheine Kherianue Kizzeries Klaudo Kohare Kotkal Krynbu Kynkaël Liesna Lofelino Luidri Luiliand Lukarger Lundia Lunkate Luzargiser Machaer Machar Magai Magmue Magot Manata Maras Margena Maricen Markitte Maroonah Marozaazz Marwiliand Matriso Maylaz Menan Mianticio Miarrut Migirika Mignarra Milbenzazz Milives Minel Mingarle Minèse Miratalbeh Miren Mixano Molagisla Morloulz Mormardes Morus Mundreta Mysio Mélitharla Naduu Nagirna Narei Narvenest Natri Neven Niana Nicet Niche Nigna Ninger Nirga Nisèle Nufth Obuny Ofepion Olada Oladangoge Olfilbald Oliaxill Oltring Orinon Orurto Orveta Ournafabro Ozeth Ozundiong Ozunyu Ozzartra Paquelmag Parchrino Parta Patrone Perno Phiel Phricar Prayyant Purrbale Quetch Rachru Raktiselia Rarraymoa Ratel Ratornordo Relludo Riedrea Rocto Rodreinel Rorger Roxblilet Rozan Rozudo Rstordt Runoît Rustuli Rykka Régin Rélitur Sabruntope Sandro Satherre Satoltete Scauric Scectuz Selivaya Seregar Shana Shanif Sheata Shelu Siedgeonza Singerac Sittettli Skand Skoorias Skrodo Snoît Spinerna Spinnezz Spirok Squkenne Sselor Stara Steofis Stettora Stpump Stéphri Sumble Suumbrondt Sventon Svenze Sveveste Sylvina Sévera Sévevesuu Tabra Tamarisla Tamild Teaniel Teemen Tefulion Thierc Tindo Tinea Tiner Titager Torhana Tormaine Trayanne Tulrisabal Tuzud Tyanneve Tykker Ukine Ungernven Uranel Ursuuglu Uwera Uweric Valarul Valta Veannerst Vensus Verayar Vershylag Vielda Viertia Vorgeon Vourobet Vyroses Wadevena Wartris Wartruz Wenslaka Weria Whild Wilia Wilinerne Wilivicora Winev Wonger Xanue Xatanze Xaterierna Xevatjable Ximine Xirnieterm Xorcor Xorgo Xustine Yarkunces Yarra Zaver Zermaden Ziktata Zilof Zoradalk Zurine Élaka Étianda Évers
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hanakemiblog · 2 years ago
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La vita non è mai facile, vogliamo diventare grandi e poi rimpiangiamo l'essere piccoli. Amiamo il brivido e il rischio, ma allo stesso tempo anche la tranquillità e la semplicità. Siamo degli eterni indecisi. Vogliamo caos e pace in contemporanea. Facciamo scelte che mixano il tutto e a volte ci porta a perdere ma non è forse questo vivere e sentirsi vivi?
Ci facciamo sempre mille domande credendo se sia giusto o sbagliato quello che facciamo o che vorremmo fare. Ci giudichiamo da soli e poi le persone lo fanno di conseguenza. Ma dovremmo più pensare a quello che desideriamo veramente e andarlo a prendere. Dovremmo vivere il momento presente e farne un opera d'arte. Vivi. Respira. Viaggia. Esplora. Conosci quello che ti circonda e non chiederti mai se una cosa sia giusta o sbagliata perché la risposta la trovi oltrepassando la domanda a petto pieno.
-Hanakemiblog
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rjusty · 5 years ago
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Vidéo molakablez je suis un autodidacte en 3D je ne suis donner comme projet de créer plusieurs épisodes en m’aident de l’application #mixamo et du logiciel #cinéma4d pourriez-vous me conseiller voici ma page YouTube our qui voudrait m’encourager https://www.youtube.com/channel/UCHfaALPnob9k9EVVa-_xBiw . Merci et One love❤️#animation #3D #mixamo #cinéma4D
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danzameccanica · 8 years ago
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I Limbonic Art avevano incredibilmente sorpreso il pubblico con loro debutto nel 1996, quando rilasciarono quella piccola e oscura gemma intitolata Moon in the Scorpio. L'influenza degli Emperor era evidente sia per l'approccio compositivo sia per l'accoglienza nella casa imperiale (la Nocturnal Art productions di proprietà di Samoth); il modo di usare la sinfonia in questo tipo di black metal, potenziato da una serrata e alienante drum-machine, proiettava il nostro combo in una dimensione extra-terrestre, meno belligerante e meno cavalleresca -rispetto alla band di Notodden- ma più astrale e magica. Con questo In Abhorrence Dementia il gioco non si complica e non differisce dal passato, ma si fa carico di tutti gli elementi già utilizzati per spingere la proposta musicale verso l'eccesso, al limite del collasso. Una lunghissima durata di un'ora e un quarto crea niente di meno che un'ipotetica colonna sonora marziale e asfissiante che raramente troverà momenti di respiro. Il trademark dei Limbonic Art è qualcosa che nasce e muore con loro: l'estremo magma sinfonico che unisce barocco e rococò è affiancato dal parossismo alieno e disumano della drum-machine, costantemente tirata al massimo. Qualsiasi altra band al mondo che osasse riproporre questo stile, molto probabilmente, sarà destinata a fallire perché la grandiosità di questo prodotto nasce e muore con il duo di Sandefjord.
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Le abilità stregonesche di questo album nascono subito dall'omonima traccia: dopo un intro di carillon una forza occulta e mefistofelica si libra in aria diretta verso lo spazio profondo; il basso (molto probabilmente creato "artificialmente"), crea perfetti controcampi mentre Daemon vomita blasfemie e si cimenta in grandguignoleschi canti in voci pulite. La lunga litania continua senza sosta e senza pause verso “A Demonoid Virtue”, brano dalle stesse caratteristiche del precedente; le affinità stilistiche consistono nell'uso degli stessi effetti dei synth, i quali fanno sì che il brano scorra adeguatamente dopo l'opening-track.
“Descent to Oblivion” è una delle due bonus-track che, con la ristampa dell'album, saranno incluse in mezzo alla tracklist originale e non in coda all'opera, come di consuetudine (l'altra bonus-track è “Abyssmal Necromancy”). Insieme con “A Venomous Kiss of Proface Grace” si acquisiscono elementi medievaleggianti in tipico stile “Anthems to the Welkin at Dusk” che, però, si mixano ad estranianti effetti spaziali. È come se i Tangerine Dream (o un Ummagumma) fossero velocizzati e passati al tritacarne; l'eccessivo uso dei synth e della drum-mahine come elementi portanti avvolge l'ascoltatore in un binomio di claustrofobia/agorafobia. Il proprio punto di vista e i vari punti di fuga vengono messi in discussione, il tutto viene ribaltato e avvolto in un vortice di sculture di marmo e alabastro mentre l'oppressione del cosmo si fa sempre più insostenibile.
I possenti archi di “When Mind and Flesh Depart” vengono fissati da zanzarosi riff thrash per poi confluire nell'inevitabile vortice alchemico... Un viaggio verso la morte, verso l'oblio e la pazzia... Un trip malato che non rallenta mai, che ti aspira via l'ossigeno dai polmoni per iniettartelo a piccole dosi costringendoti a una lunga agonia. Daemon e Morpheus sono in grado di allestire un sabba in mezzo alle galassie, dove il sentore del collasso dell'intera volta celeste è sempre di più tangibile (”Under Burdens of Life's Holocaust”); scossi e sbattuti contro l'oppressiva clessidra del tempo i Limbonic Art riescono a far respirare il fruitore in appena 40 secondi. “Oceania” è la visione di un raggio di luce calda e familiare in mezzo alle fredde e morte luci dello spazio: i riverberi delle onde del mare, il rumore dei gabbiani... In quei pochi attimi vi sono concentrate tutte le speranze di un calmo rientro. Qualsiasi speranza di buona riuscita sarà spazzata via da “Behind the Mask Obscure”, che inizia con un epico e sinfonico intro fatto di tutti i fiati e gli stendardi del caso per poi continuare verso l'abisso di “Misanthropic Spectrum”. Si scivola sempre più giù, dall'alto del cosmo alle profondità degli abissi, fra le riecheggianti urla e le ottenebranti litanie di Daemon.
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In Abhorrence Dementia è un disco difficilissimo, complesso e pesante, di ostica digeribilità. Un album che, se fosse uscito ai giorni nostri, difficilmente verrebbe compreso. Ho ascoltato così tante volte questo capolavoro che mi sono affezionato perfino alla sua estrema lunghezza; è impossibile pensarlo senza qualche traccia o concepirlo di una più breve durata. Perfino oggi, quasi a 25 anni di distanza dalla sua uscita mi chiedo se la sua digestione sia ancora in atto. Resta il fatto che questa gemma è un horror-vacui di sonorità. Ogni elemento è perfettamente studiato e incluso nel quadro finale; non c'è il minimo particolare lasciato al caso e la riuscita di questo effetto sta proprio nel suo habitat stilistico: l'estremo barocchismo.
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graffitishop · 5 years ago
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gooblegobbleblog · 6 years ago
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È bello lavorare in un ambiente internazionale perché:
A) Tutti devono parlare in inglese e ti rendi conto che non fai schifo solo tu, e che gli spagnoli, i polacchi e i francesi stanno inguaiati almeno quanto te a livello di pronuncia e costruzione delle frasi;
B) Eserciti/Impari pure le altre lingue, perché per farsi capire tutti mixano l'inglese con quelle 7-8 parole che conoscono negli altri idiomi e ne viene fuori una specie di grammelot che farebbe sorridere pure la buonanima di Dario Fo;
C) Se ti accade una cosa fastidiosa oppure ti casca il cellulare a terra, puoi tranquillamente esclamare 'A bucchin''e mamm't senza sentirti inadeguato, tanto se qualcuno ti chiede che hai detto puoi tradurre con un banale "Fuck!";
D) Insegnare le canzoni di Gigi D'Alessio ai colleghi del team ungherese.
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