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#notti d'estate
nonsolohaiku · 2 months
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Notti sudate
corto è il respiro...
...sogni d'estate
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profondoblu · 1 year
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le notti di fine luglio sono: l'aria fresca che c'è in giardino, l'odore al cetriolo del bucato pulito lasciato ad asciugare, le stelle luminose nel cielo limpido e scuro, i gatti randagi che provano ad entrare in casa mia, la musica da suspense delle serie TV sul mio computer, le luci soffuse di chi è ancora sveglio nelle case intorno, la luna, gli alberi che restano svegli insieme a me...
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marcofilippelli · 2 years
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Biondo chignon
flickr
Biondo chignon da Marco Filippelli
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dottssapatrizia · 5 months
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La sua pelle aveva il sapore dei sogni mai avverati...
il gusto delle notti d'estate condite di scirocco e stelle cadenti.
A volte, ritorna dannato sulle labbra...
In attimi in cui i ricordi, divorano prepotenti le parole e...
i respiri.
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donaruz · 19 days
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Piove
Si scioglie questo cielo
scivolando lieve
su foglie che tengono
ancora stretto al ramo
il sapor di primavera
lenta, la pioggia cattura
in gocce l'ultimo verde
e si insinua tra quelle radici
scivolate di roccia
lambendo appena la bocca
riarsa d'estate e di sabbia
di notti di stelle esplose
di baci secchi di vento
e placa così la sete
col suo sapore colmo
di autunno atteso
di fiori spenti
di alberi che si vestono
per l'ultimo ballo.
Lontano dall'estate ardente
la pelle si stende
sulle palpebre della luce
e di penombra
ristoro i miei pensieri
Annamaria Barone 🖋
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armandoandrea2 · 1 month
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Le grandi notti d'estate
che nulla muove oltre il chiaro
filtro dei baci, il tuo volto
un sogno nelle mie mani.
Lontana come i tuoi occhi
tu sei venuta dal mare
dal vento che pare l'anima.
E baci perdutamente
sino a che l'arida bocca
come la notte è dischiusa
portata via dal suo soffio.
Tu vivi allora, tu vivi
il sogno ch'esisti è vero.
Da quanto t'ho cercata.
Ti stringo per dirti che i sogni
son belli come il tuo volto,
lontani come i tuoi occhi.
E il bacio che cerco è l'anima.
Alfonso Gatto
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scorcidipoesia · 4 months
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oh, se tu potessi ritornare, ti porterei a vedere il giardino,
dietro casa, dove c'è un nespolo che è solo mio
e alla cui ombra potremmo leggere d'estate,
se l'estate venisse
e tu volessi passarla solo con me. e anche il lucernario,
sul tetto, senza un vetro da dove, a
volte, cadono le stelle; e tanto piccole che si perdono negli occhi
di chi si pone così, a guardarle, senza sapere da dove vengono
dicono che sono gli angeli che le lanciano adagio per riscaldare
le notti.
Forse ti mostrerei anche gli angeli se tu ritornassi.
(Maria do Rosário Pedreira)
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fallimentiquotidiani · 2 months
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Il mondo è diviso da coglioni + coglioni che supportano coglioni, insomma un mondo di merda.
E poi ci siamo noi che ci facciamo i cazzi noatri e ci guardiamo duecento film a notte davanti al ventilatore nelle notti d'estate
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cywo-61 · 2 months
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Nel silenzio dei miei pensieri chiamo il tuo nome e sento la tua voce. Mi sembra di conoscerti poco eppure nella mia mente ti muovi lieve come la brezza d'estate. Rassereni le mie notti e sento i tuoi occhi che mi sorridono.
cywo
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Stamattina in piazza mi saluta una persona, circa una ventina d'anni in più di me. Ricambio e gli dico che proprio proprio bene non mi ricordo di lui. In realtà non avevo la più pallida idea di chi fosse.
Lui : lavoravi in ceramica, alla C.P.
Io: oh, ci ho lavorato negli anni dell'università, ero agli atomizzatori.
Lui: mi ricordo bene, io ho lavorato lì tutta la vita, adesso sono in pensione. Tu eri quello che facevi le notti e che non dormivi mai.
Chiacchiere varie a tema ceramica, gli offro il caffè. Molto probabilmente saprei ancora gestire un atomizzatore e la linea barbottina-atomizzato da solo (si alla notte eri da solo e ti dovevi scazzare), forse adesso è tutto più facile, computerizzato. E il caldo boia quando d'estate si entrava nell'atomizzatore per pulirlo con la lancia dell'acqua con 50 gradi dentro.
Ma soprattutto ricordo molto bene i quasi 2 milioni al mese che portavo a casa nei primissimi anni 90. Che per uno studente erano poi soldi davvero.
#e alle 4, a fine turno, si andava a scopare l'amica della mia ex
#che adesso è mia moglie
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Crescere
Cosa significa crescere? Secondo mio padre, significa arrivare a quel giorno in cui gli darò ragione. Oggi, dopo aver parlato con lo psi, per la prima volta ho pensato qualcosa di diverso. È il giorno in cui capirò i suoi torti. Il giorno che un padre (o una madre, o qualunque figura ci abbia fatto da guida) non sarà grande e invincibile, ma stanco e vulnerabile.
Il mio obiettivo, almeno per questo prossimo anno di vita, sarà capire chi sono. Inconsciamente, scopro di stare sfogliando le cartelle di un vecchio hard disk alla ricerca di indizi. Conversazioni del 2015, del 2016. Sembra un'eternità di tempo fa, sembra ieri. Sono la stessa persona? Cose che mi rendono me (parte 1/?):
La malinconia - Non ricordo un'età che abbia trascorso senza guardare al passato. Lo facevo anche allora? Forse sì. Guardavo anche al futuro, con la sensazione che non dovesse arrivare mai. E nei momenti di dubbio, di paura, di ricerca, guardavo indietro alla ricerca di risposte. Se chiudo gli occhi, sento ancora tutte quelle emozioni sulla pelle. Fortissime, indimenticate. Il caldo sul mio balcone le notti prima della maturità, le sigarette, le poesie recitate da altri sul palco del premio Diana, i messaggi di Natale, le canzoni dell'orso, via Piscicelli le mattine d'estate, il rumore del mare le notti in nave mentre quelli come noi si trovano sempre, i post-it sull'armadio e i disegni sulla scrivania, Kafka e Milena, Yair e Myriam, Nives e Jasper. Quante cose che ero, quante certezze che avevo. Come si chiudono i conti col passato? Come si dice: questa cosa non esiste più, non sono più io? L'ho mai saputo?
Se potessi tornare indietro, anche solo un minuto, e parlare con me, quanti consigli mi darei. Eppure, non mi chiederei di non sbagliare. Falli tutti, quegli sbagli. Alcuni saranno bellissimi. Ma goditeli.
Chissà se tra altri dieci anni avrò ancora il tempo di girarmi a guardarmi dove sono adesso. Perso, senza idea di dove andare. E pensare: falli tutti, quegli sbagli. E goditeli.
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smokingago · 16 days
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Domani partirai
Non ti posso accompagnare
Sarai sola nel viaggio
Io non posso venire...
...Non ho altro da offrirti
Solo le mie parole
Rivendica il diritto
Ad essere felice...
...Ed io ti penserò in silenzio
Nelle notti d'estate
Nell'ora del tramonto
Quando si oscura il mondo...
...E parlerò al mio cuore, più forte
Perché tu lo possa sentire
È questo il nostro accordo
Prima di partire.
Fiorella Mannoia - In viaggio
youtube
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erosioni · 4 months
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In your head in your head
Quando da ragazzino guardavo gli horror con le persone che si trasformavano in zombie o vampiri non riuscivo mai a capire bene le reazioni di quelli che tenevano a loro. Non accettavano che chi amavano non esisteva più ed era puramente una spoglia occupata da un mostruoso alieno mutante succhiasangue. Era così ovvio che quella persona era morta. Non c'era più. Perché ti vorresti avvicinare a uno schifoso zombie rischiando la morte? Solo perché somiglia a uno che amavi prima?
Poi ho capito che l'amore che abbiamo sentito è un richiamo primario. Forse una radiazione di fondo, come quella che invade il cosmo perché è la traccia del big bang iniziale. Una traccia irrinunciabile. Talmente irrinunciabile che per seguirla perderemmo la vita, come le mosche che sbattono all'infinito la testa contro i neon nelle notti d'estate. Cercano il cielo e il sole e trovano solo la morte che colpisce tutte le teste dure. Spat, spat, spat. Mi sembra di sentirlo quel rumore.
Non importa che sia una spoglia orrenda, una rovina crollante. La traccia di qualcosa che non esisterà più. Solo quel desiderio ci condanna. Rende anche noi zombi e vampiri. Mosche che si spaccano la testa da sole. Spat, spat, spat.
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anocturnalanimal · 1 year
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...c'era una canzone d'amore che nelle notti d'estate il vento ti portava a strappi, e appena ti sembrava d'averne afferrato qualche nota già si perdeva, non eri mai sicuro d'averla sentita davvero e non solo immaginata, non solo desiderato di sentirla.
Italo Calvino, da Un re in ascolto
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armandoandrea2 · 10 days
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Le grandi notti d'estate
che nulla muove oltre il chiaro
filtro dei baci, il tuo volto
un sogno nelle mie mani.
Lontana come i tuoi occhi
tu sei venuta dal mare
dal vento che pare l'anima.
E baci perdutamente
sino a che l'arida bocca
come la notte è dischiusa
portata via dal suo soffio.
Tu vivi allora, tu vivi
il sogno ch'esisti è vero.
Da quanto t'ho cercata.
Ti stringo per dirti che i sogni
son belli come il tuo volto,
lontani come i tuoi occhi.
E il bacio che cerco è l'anima.
Alfonso Gatto
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Io, non sono solo la dolce vita!
Io non sono solo il surrogato cinematografico di Fellini. Sono mille altre cose. Sono lo straniero oltre la porta, le notti bianche e le sue ultime lune. Sono i silenzi sorretti del volo, quella telefonata in una giornata particolare. Io Sono la crisi come in 8½ . Sono la notte tutta da vivere, per non essere mattiniero. Sono la decima vittima in una cronaca familiare, nelle pagine di una cronaca rosa, nei racconti d'estate sotto il tuo ombrellone, in una domenica d'agosto. Sono quel matrimonio all'italiana, ma del divorzio non ne ho voluto mai parlare. Io sono il nemico di mia moglie, il bell' Antonio, il casanova, il bigamo, l'assassino. Sono stato i suoi giorni d'amore, il mondo nuovo, il medico e lo stregone , la dolce vita, la rappresaglia. Sono amore e guai; però peccato che sia una canaglia per essere la "divina creatura" e quasi quasi, non ci credo. Sono il fantasma d'amore, e per qualcuno sono stato il momento più bello, come i diamanti a colazione. Sono Enrico IV ma a cavallo non ci salgo! Sono oci ciornie, ma resto allegro. Sono un piatto di maccheroni, condiviso. Sono la grande abbuffata del mio piatto preferito. Todo modo, "un prete molto cattivo" ma nella mia fede ci sono tre vite e una sola morte, e mi voglio ribellare! perché?! io, sono la febbre di vivere. Adesso, dimmelo tu, chi sono io?
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