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#nuovi OGM
veggiechannel · 8 months
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La deregolamentazione dei nuovi OGM ottenuti con le New Genomic Techniques (NGT), approvata dalla Commissione Ambiente del Parlamento Europeo, solleva preoccupazioni significative. Chiediamo ad Antonio Onorati, contadino di Associazione Rurale Italiana, di esplorare il significato e le conseguenze di questa decisione.OGM, nuovi OGM in Italia, Associazione Rurale Italiana, Antonio Onorati, cibo OGM, Isabella Vendrame, food coach , psicologa food coach, veggie channel, veggiechannel, Deregolamentazione nuovi OGM, nuovi OGM, Commissione Ambiente del Parlamento Europeo
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arcobalengo · 1 year
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L'UE INTENDE SPALANCARE LA PORTA AGLI OGM Per anni le multinazionali americane hanno fatto pressione sull'Europa perche' autorizzasse le coltivazioni OGM. Ora con l'UE completamente subordinata agli interessi USA non sorprende che Bruxelles stia per approvare una legge che legalizzerebbe le nuove tecnologie di editing genetico per le colture in tutta l'Unione Europea. A protestare contro questa legge ci sono alcuni legislatori, gruppi di difesa dell'ambiente, agricoltori biologici, piccoli agricoltori e più di 400.000 cittadini dell'UE che hanno firmato una petizione contro la deregolamentazione di quelli che chiamano "nuovi OGM".
Questi gruppi sostengono che le regole stringeranno ulteriormente la morsa di poche multinazionali, consentendo loro di rivendicare brevetti su colture che avrebbero potuto essere ottenute con metodi di riproduzione convenzionali, minacciando al contempo la produzione non geneticamente modificata e biologica. Inoltre, poiché i nuovi OGM sono in circolazione solo da poco più di un decennio, rimangono molti dubbi sulla loro sicurezza per la salute e l'ambiente. @LauraRuHK
Apprendisti stregoni
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alephsblog · 3 months
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Un paese che da mesi si interroga sui pandori e i divorzi dei Ferragnez, ma non fa un plissez quando Fedez va a Taranto con quello del Codacons (i nuovi Gianni & Pinotto) per protestare contro l’inquinamento dell’Ilva, però ci va col jet privato, è un paese che si merita tutto. Compresi gli ecopirla che hanno devastato un campo sperimentale di riso ottenuto con tecniche di evoluzione assistita, cioè tecniche non ogm e che prevengono malattie delle piante.
Si merita persino che ci siano 10.618 fuori di testa che hanno presentato una moratoria al Senato “per il BLOCCO delle attività di GEOINGEGNERIA” (il maiuscolo da scuola elementare lo prendiamo da un account tipo “fioredicampo2000” che esulta per la genialata). Bisogna bloccare la “geoingegneria” “in tutte le sue forme (aeree, terrestri e marine) ovvero cloud seeding ed SRM (Solar Radiation Management). La conduttrice di una tv locale ha detto (e leggeva pure) “le cosiddette scie chimiche che vediamo ogni giorno nei nostri cieli”. Senza battere ciglio. Come fosse normale.
Un paese così si merita tutto, dalle mozzarelle di Lollo al ritorno di Beppe Grillo. Meriterebbe pure l’abolizione del diritto di voto. Perché questi, poi, votano. (Crippa)
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bergamorisvegliata · 5 months
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COSA SUCCEDE A BERGAMO e provincia
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Dopo un periodo di "sosta" dovuto alle festività pasquali, del 25 aprile e del primo maggio, tornano i dibattiti e gli incontri a Bergamo e anche nell'hinterland e in provincia.
Iniziamo da venerdì 10 maggio con ben due appuntamenti: il primo sarà al "Centro di documentazione - La Piralide" con un bel "NO AI NUOVI OGM - TEA" che sarà anche una mini-assemblea in preparazione a una manifestazione nazionale a Pavia del 18 maggio contro il primo campo sperimentale di OGM.
Nella stessa serata, alla nuova sede della "Domus Orobica",
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in via Coghetti 28, si parlerà di "Russia e mondo multipolare" con Stefano Vernole e Eliseo Bertolasi e verrà anche presentato il libro di Valery Korovin "La fine dell'Europa".
Più "leggero" sarà l'incontro del 17 maggio al Teatro Gavazzeni di Seriate dove tornerà
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Matteo Gracis per un "Incontro tra anime irrequiete" promosso dall' "Associazione Onda Vitale, alle ore 21.00
Il 19 maggio sarà la volta di
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Lorenzo Battistutta con "Le 3 Intelligenze", conferenza gratuita che si terrà a Gazzaniga.
Infine, di nuovo a Bergamo presso l'auditorium della biblioteca di Colognola, il consueto appuntamento con Giuliano Falciani per l'incontro spiritual-astrofisico
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"Le molte dimore evolutive dell'universo, domenica 26 maggio alle ore 14.30.
Ricordiamo anche i due appuntamenti riguardanti le elezioni amministrative di sabato 11 maggio alla Casa del Giovane alle ore 11 ("Sala degli Angeli") e di lunedì 13 maggio presso il Liceo Mascheroni alle ore 18.00.
SEGNATEVELI!!!
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"Stop a nuovi ogm, non daranno reddito ad agricoltori"
Appello di 42 associazioni per voto Ue sulle tecniche genomichesource
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italialiberadaogm · 10 months
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Decreto siccità con un emendamento che apre alla sperimentazione in campo dei nuovi OGM - Greenpeace
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scienza-magia · 11 months
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Trasferimento genico naturale fra piante e OGM
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La natura agisce come gli ingegneri genetici: pezzi di Dna viaggiano fra specie diverse di continuo. In natura non esiste un genoma prefissato e unico, tipico di una varietà vegetale definita: il vero mostro non è l’Ogm, ma l’idea di un Dna mummificato e immobile nel tempo Decenni di cospirazionismo e capitalizzazione della paura hanno messo all’angolo, anche legislativamente, ogni forma di intervento mirato sul genoma delle piante coltivate, toccando in Italia notevoli picchi di ipocrisia, visto il notevole tasso di importazione cui siamo costretti a ricorrere per esempio per mantenere in piedi la nostra filiera zootecnica. Tuttavia, le piante non sono affette dal nostro “fear mongering”, e gli scienziati hanno appena compiuto un notevole passo in avanti nel comprendere come, per esempio, in alcune piante erbacee il concetto di “genoma specifico” sia molto meno rigido di quanto i sostenitori di una natura immaginaria abbiano in mente. Facciamo un passo indietro. Almeno dai tempi in cui Darwin per la prima volta tracciò uno schema ramificato sul suo taccuino, si utilizza la metafora dell’ “albero della vita” per descrivere le relazioni filogenetiche fra gli organismi. In particolare, generalmente si tende oggi a utilizzare quella stessa metafora per rappresentare il graduale mutamento dei genomi degli organismi viventi, distinguendo fra loro due o più rami quando due o più gruppi di organismi raggiungono un certo livello di differenziazione del proprio “genoma medio”. La realtà, tuttavia, è più complicata di così. Le specie non sempre si separano lungo il proprio percorso evolutivo isolandosi gradualmente da altri rami, in corrispondenza della diversificazione del proprio genoma. In effetti, se usiamo una soglia di differenza genomica per caratterizzarli, per moltissimi gruppi di organismi – principalmente fra i batteri e i microorganismi più semplici - i rami possono “riavvicinarsi” e riconfluire l’uno nell’altro, in un processo chiamato anastomosi, a formare una rete intricata di relazioni evolutive, più che un albero. Ciò accade perché, come molte volte abbiamo scritto su queste pagine, il trasferimento genetico di interi pezzi di DNA da un organismo ad un altro totalmente diverso è un fatto comunissimo, tanto che anche molta parte del nostro genoma non si è formata nei nostri antenati, ma è stata acquisita come “pacchetto” attraverso virus e probabilmente anche batteri che hanno infettato quegli antenati e fuso parte del proprio genoma con il nostro, magari dopo aver acquisito da qualche fonte disparata proprio quello stesso pezzo. Questo processo, in generale, è chiamato trasferimento genico orizzontale e attraverso vari e diffusi meccanismi permette la condivisione delle informazioni genetiche tra rami distanti dell’albero della vita, “rimescolando le carte” genomiche di continuo e fra tutti i gruppi di organismi viventi, compresi piante, animali e funghi. Fra i vegetali, in particolare, nuovi dati hanno considerato certe varietà specifiche di piante erbacee, il cui interesse sta nel fatto che a questo gruppo appartengono alcune fra le più importanti colture, come ad esempio riso, grano e mais. Nel loro insieme, le erbe coprono oggi quasi il 40% della superficie terrestre e costituiscono la maggior parte dell'apporto calorico per l’alimentazione umana.
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Il trasferimento genico orizzontale tra specie erbacee è stato riscontrato sia nelle specie selvatiche che in quelle coltivate. In un recente studio, pubblicato su New Phytologist, si è finalmente provato a quantificare l’estensione di questo fenomeno. Sono stati in particolare sequenziati diversi genomi dell'erba tropicale Alloteropsis semialata per stimare la frequenza dei trasferimenti genici in questa specie. I risultati hanno mostrato che in questa erbacea modello un gran numero di geni è stato acquisito in maniera continua nel corso della storia evolutiva della specie, con un gene estraneo incorporato in media circa ogni 35.000 anni. Si noti che questo è il tasso netto di incorporazione di materiale genetico estraneo, che non tiene conto di quanto è stato nel frattempo perso, oltre che acquisito; dunque, si tratta certamente di una notevole sottostima di quelle modifiche genetiche che naturalmente occorrono nelle piante di questo tipo. È infatti probabile che la maggior parte dei geni trasferiti non dia alcun beneficio al ricevente e possa persino avere conseguenze negative per la pianta; questi geni, ovviamente, sono persi molto rapidamente dopo il trasferimento – sono cioè un “esperimento” di trasformazione genetica fallito. In particolare, dai dati a disposizione (ottenuti confrontando 40 specie diverse dello stesso genere, in modo da evidenziare anche il tasso di perdita di geni precedentemente acquisiti), i ricercatori hanno identificato 168 geni acquisiti lateralmente in cinque specie dello stesso genere di erba tropicale (32-100 per genoma). I modelli di decadimento esponenziale indicano che il tasso di acquisizione è fra 6 e 28 geni per milione di anni, e le successive perdite (11–24% per milione di anni) variavano in modo significativo tra specie diverse. Come atteso per il fatto che essi non sono in generale vantaggiosi, salvo rare eccezioni, i geni acquisiti lateralmente venivano persi a un tasso più elevato rispetto a quelli ereditati dai genitori, nel modo tradizionale cui siamo abituati a pensare. Fra quelli che sono stati conservati, esattamente come accade per gli OGM creati dall’uomo, molti geni trasferiti orizzontalmente conferiscono alle erbe studiate resistenza alle malattie, tolleranza allo stress e un metabolismo più efficiente. Il trasferimento genico orizzontale consente all’erba ricevente di saltare il lungo processo di evoluzione necessario per ottenere da zero tratti utili, per cui le piante erbacee agiscono oggi come una sorta di “spugna genetica” in grado di catturare dalle piante vicine tratti di ogni genere, i quali sono poi sottoposti al vaglio severo della selezione naturale. In definitiva, il trasferimento genetico orizzontale e le colture GM hanno lo stesso risultato: un gene di origine estranea viene inserito nel genoma del ricevente, producendo un notevole cambiamento nel fenotipo della pianta che può persistere o meno a seconda della successiva selezione. Questo processo, quando accade in natura, ha come detto un’efficienza limitata, come si vede dalla continua perdita dei geni di nuova acquisizione: molto del materiale in ingresso, ottenuto a caso, non è utile o è addirittura svantaggioso. L’uomo, al contrario, è in grado di guidare in maniera precisa ciò che accade, selezionando il gene giusto senza affidarsi al caso, limitando in questo modo non solo il rischio “naturale” di ottenere piante geneticamente inferiori, ma anche piante molto migliori dei propri progenitori, e per questo, per esempio, più invasive, più tossiche ed in definitiva ecologicamente più impattanti. Non vi è nulla di più naturale di una trasformazione genetica, e proprio fra le piante di cui ci alimentiamo – non solo l’era modello qui discussa – i meccanismi e la frequenza con cui tale processo avviene sono moltissimi e indipendenti dal nostro controllo. Ciò che è invece innaturale, deviante rispetto a quanto accade ogni giorno nei prati e ovunque vi siano piante diverse, è il congelamento del genoma ad una precisa ed immutabile sequenza; sono questi genomi mummificati i veri “mostri” innaturali, e mai, né nei nostri campi, né nei nostri piatti è passato altro che un continuo rinovellarsi di cambiamento attraverso quella che Shapiro ha definito “ingegneria genetica naturale”. Read the full article
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jose-rossetti · 1 year
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COLPO DI MANO DEL GOVERNO: VIA LIBERA A NUOVI OGM NASCOSTO NEL DECRETO SICCITÀ | ByoBlu - La TV dei Cittadini
https://www.byoblu.com/2023/06/22/colpo-di-mano-del-governo-via-libera-a-nuovi-ogm-nascosto-nel-decreto-siccita/
Sempre peggio,sempre più Conte/Draghi questo governo
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Mario Apicella: nuovi OGM vecchi transumanisti
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Mario Apicella: nuovi OGM vecchi transumanisti
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veggiechannel · 1 year
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Approfondiamo insieme al giornalista ambientale Francesco Paniè il tema dei nuovi OGM in Italia a partire dalla sua recente, necessaria ed importante inchiesta sui nuovi OGM pubblicata sul numero di ottobre di Terra Nuova.
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rossoprofondo · 2 years
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Cambiare nome non cambia la storia
A guardare le facce, le biografie, il dichiarazioname scomposto, ma storicamente certificato, dei nuovi ministri del governo Meloni qualche preoccupazione può sorgere e non mancare. Una congrega di improvvisatori di tal fatta difficilmente poteva venir fuori da una seria e razionale selezione dei profili più adatti a certi incarichi. Ed anche il cambiamento di nome di alcuni ministeri segnala un’ansia di “appropriazione” che è tipica dei piccoli borghesi reazionari che entrano nel Palazzo, o in una città conquistata, e si mettono a cambiare i nomi delle sale o delle statue. Possibile che non gli si sia alzato neanche un sopracciglio nello scorrere quei nomi improbabili? A ben guardare un senso lo si può trovare. I ministeri-chiave (economia, difesa, interni, esteri) sono in mani “fidate” (Giorgetti, Crosetto, il prefetto Piantedosi, Tajani). Lì sta la continuità con il governo Draghi e con l’obbedienza a Nato e UE. Il resto – dal suo punto di vista, che è poi quello della Nato e della UE – è solo “folklore postfascista”, facce e nuove denominazioni buttate lì per far vedere alle proprie schiere che “ora comandiamo noi davvero!”. Che quella gente possa provocare problemi serissimi alle persone in carne e ossa che dovranno subirne le scelte cervellotiche in materia di aborto (pro-”natalità”?), scuola, università, ecc, non è evidentemente affare di Mattarella e delle “alleanze internazionali” di cui è garante. In fondo non è così anche per quanto riguarda la Polonia, l’Ungheria e altri paesi ultrafedeli alla Nato? Della presunta opposizione “democratica” sarebbe inutile dire, se non che sceglie di polemizzare con le parole anziché con i progetti concreti di cui quella schiera inguardabile è portatrice. Abbiamo ancora nelle orecchie quel tal Giannini (direttore de La Stampa, ex firma di Repubblica, comunque famiglia Agnelli) che insiste nell’ironizzare sulla “sovranità alimentare” (nuovo nome del ministero dell’agricoltura) o sulla “natalità” (l’ex “ministero della famiglia”, altrettanto inquietante, anche se non si è mai fatto notare per una qualche attività). Chiaro l’intento: “se tirate fuori la sovranità, anche solo alimentare, questo fa capire che siete sovranisti e nazionalisti”. Buttando così nel cesso decenni di battaglie di agricoltori e ambientalisti seri proprio per la “sovranità alimentare”. Ovvio che esiste una differenza abissale tra le lotte contro le colture Ogm, in difesa delle cultivar storiche del territorio (di qualsiasi paese del mondo!), e il programma fascioleghista (assegnato al “Cognato” della Meloni, Lollobrigida) di protezione delle “aziende italiane”. Ma come si fa a cancellarla buttando tutto in un ignobile pastone “terminologico”? Probabilmente val più un nome cambiato, piuttosto che una idea seria.
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soldan56 · 5 years
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L’anziano ministro per l’agricoltura Sonny Perdue spadella su Twitter una quantità importante di penne: «Ho avuto la possibilità di preparare con il famoso chef italiano Riva diversi tipi di pasta tutti fatti con il grano Usa», scrive postando il video della performance.
È il souvenir del suo passaggio a Roma dove ha cucinato, con la ministra italiana all’Agricoltura Teresa Bellanova, un “via libera” all’inclusione di cibo e agricoltura nel nuovo Trattato commerciale Transatlantico che Trump vuole strappare «in un paio di settimane», ha spiegato arrivando in Europa per la missione diplomatica appena conclusa. Una riedizione del vecchio Ttip, ancora più aggressiva contro agricoltura e ambiente.
Il ministro americano aveva annunciato a Bruxelles le linee generali del suo attacco: un allentamento delle norme sanitarie e fitosanitarie, così come dei limiti ai residui di pesticidi e chimica nel cibo, oltre al cambio della legislazione europea sugli Ogm per consentire a quelli di vecchia e nuova generazione, di essere ammessi anche al consumo umano e non segnalati. Peccato che una sentenza della Corte di giustizia europea del 2018 li escluda dai nostri piatti e obblighi l’etichettatura anche dei nuovi Ogm manipolati con la tecnologia Crisp.
PER PERDUE, TUTTAVIA, l’approccio alla sicurezza alimentare europeo «non è accettabile», e la nuova Commissione Von der Leyen deve abbandonare il Principio di precauzione, vincolante secondo l’articolo 191 del Trattato di funzionamento dell’Unione (Tfeu), per basarsi su «una più solida scienza». Trump vuole, infine, che l’agricoltura rientri nel nuovo negoziato commerciale tra Usa e Europa, mentre era stata esclusa dai governi in Consiglio, sotto le pressioni del Parlamento Ue.
BELLANOVA, NEL SUO INCONTRO con l’omologo d’Oltreoceano, ha invece ammesso che per l’agroalimentare, «l’armonizzazione delle regole e degli standard è un punto su cui Europa e Stati uniti possono lavorare, per un terreno d’incontro». «Il 10% delle nostre esportazioni e il 7,5% delle importazioni sono frutto dei rapporti di scambio tra Italia e Usa. Non possiamo e non dobbiamo correre il rischio di mettere in discussione queste relazioni», ha aggiunto, e pur di farlo, ha offerto al collega «collaborazione in ricerca e innovazione, con particolare riguardo alle tecniche innovative di genomica vegetale», dove ha spiegato di investire «importanti risorse».
Sulla fine dei dazi che già colpiscono il made in Italy per le sanzioni Usa contro l’Europa seguite al caso Airbus, Bellanova non ha ottenuto in cambio alcuna assicurazione, e tuttavia per “ammorbidire” il collega gli ha donato un cestino con i prodotti più penalizzati».
DURA LA REAZIONE di associazioni e politica: la senatrice De Petris di LeU con gli ex M5S Fattori. Nunez e Di Marzio, in una interrogazione alla ministra in cui definiscono «inaccettabile fuga in avanti» quella di Perdue, le chiedono conto delle proprie posizioni. Analoga richiesta, all’attacco sulla qualità del grano Usa, è arrivata dall’altro senatore ex M5S Saverio De Bonis, animatore del movimento di produttori Grano Salus.
Alla Camera la ex M5S Sara Cunial annuncia una analoga iniziativa per la sicurezza alimentare, Rossella Muroni e Stefano Fassina di LeU interrogano, oltre a Bellanova, anche il ministro della Salute Speranza chiedendo che l’Italia si schieri a difesa del Principio di precauzione che lo stesso ministro ha definito oggi, intervenendo oggi in Aula, strumento di primaria importanza per il contrasto del Coronavirus. Anche i verdi italiani si schierano: «Siamo e restiamo contrari al Ttip – affermano Elena Grandi e Angelo Bonelli – la salute dei cittadini non può essere barattata sotto il ricatto dei dazi». E la responsabile internazionale della Cgil Susanna Camusso ribadisce la stessa richiesta di chiarezza e fermezza. Tace il governo, con il Pd e anche il M5S, in passato campione anti-Ttip.
LA CAMPAGNA STOP TTIP/CETA Italia contrattacca denunciando che «dopo avergli offerto su Twitter uva e parmigiano, oggi regala a Trump la chiave della nostra sicurezza alimentare aiutandolo a forzare il blocco posto dai Governi europei alla Commissione, perché non scendesse a patti sul cibo. Una vergogna», annunciando iniziative di pressione su tutti i parlamentari. Su Twitter, infine, risponde a Perdue-cuoco: «se il grano Usa è commestibile in Italia è solo grazie a quelle leggi che lei vuole cancellare. #Stop TTIP».
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hbkultursanat · 4 years
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14.05.2020 SARA CUNIAL finalmente dice tutte le cose come stanno. Accusa Bill Gates di GENOCIDIO e depopolamento mondiale, parla di Controllo delle Masse coi Vaccini e Biochip… e la Dittatura in atto.Emergenza Covid-19, la mia dichiarazione di voto Esame del decreto "Emergenza Covid-19", la mia dichiarazione di voto contrario
Hobbes ci ricorda che il potere assoluto non nasce con un'imposizione dall'alto, ma dalla scelta di individui che si sentono più protetti rinunciando e concedendo la propria #libertà a un terzo. In virtù di questo voi proseguite anestetizzando le menti a base di mass media comprati, amuchina e PNL con parole come REGIME, CONSENTIRE E PERMETTERE. Vi permettete di normare anche i nostri legami e sentimenti e certificare i nostri affetti.
Ed allora ecco la #Fase2. Tale e quale la Fase 1. Cambia solo il nome, come già per il #MES.
Abbiamo capito che non si muore di certo per il #virus ed allora si potrà soffrire e morire a norma di legge per la miseria e la povertà. 1.6 miliardi di persone sono a rischio per Onu. E come nei migliori regimi, la colpa sarà scaricata solo su noi cittadini! Ci togliete la libertà e dite che ce la siamo cercata, al grido del dividi et impera. A rimetterci soprattutto i nostri figli: anime violentate in accordo con il Garante dei diritti e Cismai varie. Sarà allora concesso il diritto alla scuola solo con braccialetto per abituarli alla libertà vigilata e distanziamento sociale in cambio di un monopattino e tablet.
Il tutto per assecondare gli appetiti di un capitalismo finanziario il cui motore è il conflitto di interessi ben rappresentato da #Oms, il cui primo finanziatore è il filantropo e salvatore del mondo Bill Gates. Egli già nel 2018 profetizzava una pandemia, poi simulata lo scorso ottobre nel Event 201 in accordo con gli amici di Davos, ed ormai da decenni si prodiga nello sviluppo di piani di depopolamento e controllo dittatoriale sulla politica globale, puntando ad ottenere il primato su agricoltura, tecnologia, energia. “Se facciamo un buon lavoro con i nuovi vaccini, la sanità e la salute riproduttiva, possiamo diminuire la popolazione mondiale del 10-15%” e “solo un genocidio può salvare il mondo” sono state le sue parole. Grazie ai suoi vaccini è riuscito a sterilizzazione milioni di donne in Africa, ha provocato un’epidemia di poliomielite che ha paralizzato 500 mila bambini in India, ed ancora oggi con il DTP causa più morti della stessa malattia così come con i suoi #OGM sterilizzanti, progettati da #Monsanto e donati così generosamente alle popolazioni bisognose. Il tutto mentre sta già pensando di distribuire il tatoo quantico per il riconoscimento vaccinale e i #vaccini a mRna, come strumenti di programmazione del sistema immunitario.
Ed allora in questa tavola imbandita c’è tutto il Deep state all’italiana: Sanofi che, insieme alla collusa Glaxo, sigla accordi con le società di medicina per l’indottrinamento dei medici del futuro, facendosi beffe della loro autonomia di giudizio. Ci sono le multinazionali HiTech come la romana Engineering, amica del nobile Mantoan, o la Bending Spoons della Pisano per controllo e gestione dei nostri dati sanitari in rispetto all’AGENDA europea #ID2020 di identificazione elettronica che ricorre alla vax di massa per ottenere una piattaforma di identità digitale. Ci sono gli amici di Aspen come Sassoon e #Colao che con i suoi report di 4 pagine da 800 euro l’ora, senza alcun revisione scientifica, ci detta la sua politica da generale del #Bildeberg ben lontano dal campo di battaglia.
Il contributo italiano all'alleanza internazionale contro il Coronavirus sarà di 140,5 milioni di euro, di cui 120 milioni a Gavi Alliance, la no profit creata dalla fondazione Gates e sono solo parte dei 7,4 miliardi di euro recuperati dalla Commissione europea per trovare i vaccini contro il Coronavirus che serviranno a quanto sopra descritto. Nulla per la sieroterapia che ovviamente ha il terribile effetto collaterale di costare pochissimo.
Il vero obiettivo è il controllo totale, il dominio assoluto sugli esseri umani ridotti a cavie e schiavi violandone sovranità e libero arbitrio. Il tutto tramite i vostri inganni travestiti da compromessi politici.
Mentre voi stracciate Codice di Norimberga con #Tso, multe, deportazioni, riconoscimento facciale ed intimidazioni avallate dallo scientismo dogmatico - protetto dal nostro “pluripresidente” (Napolitano) - che è la vera epidemia culturale di questo Paese, noi MOLTIPLICHEREMO I FUOCHI DI #RESISTENZA in modo tale che vi sia impossibile reprimerci tutti.
Un consiglio al nostro Presidente #Conte: La prossima volta che riceve una telefonata dal filantropo #BillGates, la inoltri direttamente alla Corte Penale Internazionale per crimini contro umanità all’AIA. Diversamente ci dica come dovremmo definire l’amico avvocato che prende ordini da un criminale.
Se volete essere aggiornati aggiungetevi al mio canale telegram: https://t.me/saracunial
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italian-malmostoso · 4 years
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Riporto alcune parti di questo video; credetemi, ho fatto uno sforzo notevole per arrivare fino in fondo, errori di ortografia, virgole in più o meno alla come cazzo gli viene, eccetera:
«Lo scopo è quello di collegare ogni singola cosa materiale sul pianeta, compresi gli esseri umani, su di una vasta rete in tutto il pianeta in cui tutto e tutti diventano dei nodi della rete, collegati con microchip microscopici che possono essere inalati (come polvere intelligente)...
…  Lo scopo è quello di coprire l'intera Terra, comprese le zone rurali, con la rete elettromagnetica 5G, in modo che nessuno possa eludere i suoi effetti devastanti …
… Come tutti gli aspetti del Nuovo Ordine Mondiale, la rete 5G può essere intesa in vari aspetti. Le aziende interessate a trovare nuovi modi per fare soldi, con la tecnologia non si pongono il problema se essa sia sicura o dannosa (un tema comune in tutta la storia umana, vedi tabacco, droghe, Big Pharma, vaccini, OGM, ecc.). Tuttavia questo è solo il livello superficiale.
Il vero scopo è quello di costruire una griglia di controllo tecnologico mondiale il cui fine ultimo è quello di sapere cosa si stia pensando e sentendo, e quindi essere in grado di cambiare i pensieri e le emozioni in modo da controllare le nostre azioni. In altre parole, completare la schiavitù tecnologica...
… La nostra pelle (il più grande organo del nostro corpo) risponde direttamente alle frequenze 5G...
… Siamo arrivati tanto vicini alla schiavitù tecnologica senza neanche accorgercene...
… Questo progetto transumanista (sic!) di erigere una griglia di totale controllo tecnologico è ormai nella sua fase di attuazione...»
Riscontri di quanto affermato? Ma che, stiamo scherzando? A che servono queste banali robette, dette prove? C’è qualcuno,  se non in malafede, che oserebbe non credere a questo evidentissimo e chiarissimo complotto, teso a renderci tutti schiavi “attraverso la nostra pelle”?
Caro Totò, dall’alto della tua saggezza, decisamente più elevata dell’autore di queste cagate boiate, dicci tu che ne pensi:
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beautyscenario · 6 years
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Fragranze 100% naturali, packaging in carta riciclata e contenitori riutilizzabili. Alla scoperta di Iumé, marchio francese di fragranze d’ambiente green ed etico
E’ il momento della “green beauty”, banditi tutti tipi di conservanti e sostanze considerate inutili, se non tossiche, preferenza per prodotti che contengono esclusivamente ingredienti naturali, e possibilmente certificati bio. Anche il mondo dei profumi si adegua alle esigenze di un consumatore sempre più attento a ciò che mette addosso, tanto che l’ultimo anno ha visto nascere diversi brand di fragranze 100% naturali. C’è chi si spinge oltre aggiungendo come plus valore anche la sostenibilità e l’eticità, e se nel mondo dello skincare ci sono diversi esempi, in quello delle fragranze per ambienti Iumé è sicuramente unico nel suo genere.
Le candele di Iumé, nuovissimo brand francese, sono vegan e cruelty-free, invece di cera d’api sono prodotte con la soia, ma priva di OGM e pesticidi. Le candele di Iumé utilizzano stoppini di cotone e contengono fragranze 100% naturali, prive di alcol, composte esclusivamente da oli essenziali e assolute. Tutto é fabbricato in Francia, in collaborazione con produttori locali, e questo consente non solo di controllare la qualità, ma di ridurre al minimo l’impronta di carbonio e migliorare l’impatto sull’ambiente. Le scatole sono fatte di carta riciclata e cartone, i vasi di vetro, così come i contenitori in metallo, possono essere riutilizzati e riciclati.
Poiché il processo di produzione richiede energia ed elettricità, che hanno impatto sull’ecosistema, per compensare Iumé sostiene un’associazione molto particolare: Un Toit Pour Les Abeilles (un tetto per le api), che protegge il ciclo di vita delle api e l’espansione delle loro colonie. Iumé poi sostiene anche gli apicoltori francesi al fine di moltiplicare le colonie di api in Francia e preservare il loro ambiente.
La salute delle api e la loro salvaguardia é di vitale importanza per la sopravvivenza della specie umana. Senza le api, e gli altri insetti impollinatori non esisterebbe il 90% della flora, senza contare che il 75% della produzione agroalimentare è legata a questo servizio, che le api offrono gratis e che vale centinaia di miliardi di euro all’anno. Eppure secondo nuovi studi gli insetti impollinatori, api principalmente, sono in forte riduzione, tanto da rischiare l’estinzione. Le cause sono diverse: i cambiamenti climatici, con gi sbalzi di temperatura e il clima instabile, la perdita di habitat e, soprattutto, l’abuso di sostanze chimiche di origine sintetica in agricoltura.
Riuscirà il nuovo consumatore consapevole a cambiare anche in questo caso le regole del gioco, come sta facendo nel mondo del beauty?
Iumé: il nuovo brand di candele profumate vegan, etico e sostenibile Fragranze 100% naturali, packaging in carta riciclata e contenitori riutilizzabili. Alla scoperta di Iumé, marchio francese di fragranze d'ambiente green ed etico
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