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#polaroid alla radio
polaroidblog · 3 months
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“Memoria polaroid” – un blog alla radio S23E18
Bentrovate e bentrovati a una nuova puntata del podcast di “Memoria polaroid – un blog alla radio”, la trasmissione in onda ogni settimana da Bologna sulle frequenze di NEU Radio. Apriamo le danze celebrando il ventennale di Candinista, il leggendario album d’esordio delle Black Candy, e poi viaggiamo da Vancouver a Göteborg, dalla Nuova Zelanda alla Gran Bretagna, passando anche per il nostro…
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cristinaitaliani · 11 months
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Laureata giovanissima in flauto presso il Conservatorio Statale di Musica ‘Luisa d’Annunzio’ di Pescara, ha seguito corsi di perfezionamento in Italia, in Francia e in Germania con flautisti tra i quali Alain Marion e Conrad Klemm. Dalle prime partecipazioni ai festival musicali estivi (Spoleto, Roma, Bayreuth) si e’ velocemente unita ad alcune orchestre italiane e straniere (Orchestra Sinfonica Schleswig Holstein, Orchestra del Teatro all’Opera di Roma etc.). Ha fatto parte di numerosi Collettivi jazz (o di musica creativa ) tra i quali Da-i-Da Orchestra, Polaroid Orchestra, Associazione Musicisti Riuniti e Modigliani Suite Free Jazz Trio. Attiva nell’ambito dell’interdisciplinarieta’ artistica ha realizzato numerosi lavori di creazione e sonorizzazioni per eventi teatrali (Theatre de Nanterre e Friche de La Belle de Mai a Marseille )spettacoli di danza (Florence Dance Festival al Teatro Romano di Fiesole, Gaia Scuderi alla Limonaia di Villa Strozzi e Teatro Instabile di Firenze) spettacoli di mimo (con Bianca Francioni ) reading musicali (sonorizzazioni live al Caffè Letterario Le  Murate di firenze in occasione di presentazione di libri ), perfomance di improvvisazione con visual performers (vernissage d’arte come ‘’studi aperti in via degli artisti’’ e mostre in italia e all’estero) Da febbraio 2014 entra a far parte del collettivo Improvvisatore Involontario.Dal 2015 è membro del Duo Hayet  col virtuoso di oud  algerino Hafid  Moussaoui  con cui si esibita in importanti festival  rassegne ed è stata ospite di trasmissioni radio ( Terra Mia, Piazza Verdi su Rai Radio 3 , Orchestra Mediterranea ).Nel 2019 ,col Duo Hayet ha composto la colonna sonora della mostra Sguardi globali. Mappe olandesi, spagnole e portoghesi nelle collezioni del granduca Cosimo III de’ Medici”organizzata da Angelo Cattaneo e Sabrina Corbellini e , come solista ha partecipato al Convegno organizzato in occasione della Mostra , interpretando musiche di Bitti , Rousseau e Vivaldi.
Recentemente ha fondato l' Ensemble '' Shababik '' con l'Associazione Good World Citizen con cui  è risultata vincitrice  di un grant dalla Fondazione Anna Lindh Foundation per il Mediterranean Day che si è tenuto il 28 novembre 2022 a Firenze
 Alcuni suoi brani , col Duo Hayet fanno parte della colonna sonora di '' La cinquieme saison'' del grande regista algerino Ahmed Benkalma per il Centro di Cinematografia dell ' Algeria.
L'artista  sta proseguendo la sua attività con progetti interculturali, collaborando sia con l' Associazione Good World Citizen che con l'Università degli Studi di Firenze.Ultimamente ha partecipato insieme all' Associazione Good World Citizen ied il prof. Angelo Cattaneo ( Isem Cnr - Unifi ) ad un importante evento su Muhammad Al Idrisdi e il Mediterraneo organizzato dal Dipartimento Sagas - Unifi .Nel mese di maggio ha vinto un bando di concorso per un programma di mobilità della Anna Lindh Foundation con il progetto '' Voix Invisibles ''con una  Residenza  Artistica in Marocco insieme  a Giulia Gallina , sound artist di Lisbona ,.
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tremilatre · 1 year
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buonista · 5 years
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Blogstalgia
Nei primi anni 2000 abitavo a Bologna e cercavo di fare economia su tutto, per esempio rinunciando a Internet. Mi connettevo alla biblioteca di via Zamboni 25, per quanto possibile, e per il resto nel fine settimana andavo a trovare i miei genitori a Gabicce Mare, e lì potevo farlo senza limiti.
Questo mi dava modo di riflettere molto sulle cose che leggevo. Dopo l'11 settembre il mio interesse per le letture in rete ebbe un impennata, e in un bel giorno di ottobre scoprii anche il sito di Claudio Sabelli Fioretti – che conoscevo come l'ex direttore di Cuore – e che però era diverso da tutti gli altri siti.
Il suo sottotitolo era una domanda retorica: «Chi non ha un blog, oggigiorno?». Come dire: tutti ce l'hanno ormai, un blog. La caratteristica di questo blog era di presentarsi come una successione di articoli in ordine anticronologico, vale a dire, dal più nuovo al più vecchio.
In questo caso, gli articoli erano principalmente lettere al giornalista, da parte di nomi del tutto sconosciuti al pubblico – i quali però, essendo spesso ospitati sul blog, mi divennero in qualche modo familiari – e parlavano quasi unicamente di tutto il casino geopolitico in corso: Bush, Bin Laden, Berlusconi e D'Alema, i talebani, i no global, la Fallaci. Ogni tanto c'era un articolo scritto dallo stesso Sabelli.
E poi aveva aperto un altro blog, di tipo totalmente diverso e all'epoca per me molto esotico nonostante fosse bolognese, che si chiamava Polaroid: un blog alla radio. Cioè, non solo il blog era di per sé una cosa nuova. Questo era blog e programma radiofonico insieme, eravamo già al crossover dei media. E poi l'argomento: parlava di musica, la musica era la mia specialità e io mi vantavo di avere gusti oscuri e originali, però questi parlavano di artisti che erano più oscuri e originali dei miei. Il primo post è di martedì 13 novembre 2001, e faceva così: «Good evening ladies and gentlemen, si inaugura qui il blog di Polaroid, la trasmissione di Radio Città 103 in onda (forse) il venerdì alle venti sui 103.1 mhz di Bologna. Ebi + Ellegi selezioneranno per voi musiche, drinks e letture appropriate. Speriamo che vi piaccia. A presto». Ebi era Enzo e Ellegi era La Laura, una coppia che in seguito avrei conosciuto anche di persona.
Polaroid fu il primo in quella che scoprii essere una comunità che si riconosceva come tale, con i suoi leader, i lettori silenziosi, i membri storici, quelli ortodossi, i non ortodossi, i fiancheggiatori eccetera: era la comunità degli indieblogger, come si sarebbe definita in seguito.
E incredibilmente, Polaroid è regolarmente attivissimo ancora oggi, con lo stesso indirizzo addirittura (piattaforma blogspot), autore di un'impresa che fosse anche solo per la costanza – oltre che per il tempismo, la professionalità, l'indipendenza e la passione – credo sia unica al mondo.
Passò comunque parecchio tempo, da quelle prime esperienze di lettore, prima che decidessi a mia volta di aprire un blog. Eravamo all'inizio del 2003, avevo letto su l'Espressoun esaltante articolo intitolato Dieci cento mille blog che fotografava l'esplosione di questo fenomeno in Italia, anche grazie a una piattaforma gratuita e dutta italiana chiamata Splinder.
Così fu su Splinder che iniziai quell'avventura, e siccome le mie condizioni di utente del web non erano nel frattempo cambiate – mi connettevo solo nel fine settimana, e dunque potevo anche pubblicare solo nel fine settimana – decisi di chiamarmi ilblogdelladomenica. Misi un sottotitolo che voleva essere ironico: Contro Castaldo senza se e senza ma, scimmiottando lo slogan dominante in quel periodo contro le varie guerre e i vari terrorismi di turno, ma applicandolo alla musica. E scegliere come bersaglio il giornalista musicale di punta diRepubblica, Gino Castaldo appunto, mi sembrava perfetto per vari motivi: primo perché avere un “nemico” definiva immediatamente la mia identità di blogger e di opinionista, secondo perché indicava nella musica il mio argomento principale, terzo perché Repubblicaera il punto di riferimento indiscusso del popolo di sinistra, quindi criticandola da sinistra mi mettevo in una posizione da cui potevo sparare a zero praticamente contro tutto il panorama culturale italiano, e quarto perché Castaldo era famoso ma non troppo, quindi nessuno prima di me lo aveva onorato tanto da eleggerlo a simbolo di un sistema (per quanto da combattere). Decisi fin da subito che ilblogdelladomenica – abbreviato in bdd – sarebbe stato un opinionista polemico e iconoclasta, ma al tempo stesso “umano”, e (oggi lo riconosco) fin troppo emotivo e umorale. La polemica per me era per così dire un atto d'amore, come per quei personaggi dei film di Ettore Scola che si insultavano simpaticamente e creativamente per fare conversazione.
Naturalmente però, non tutti stavano al gioco, e con questo modo di fare ho finito per offendere un sacco di gente e purtroppo anche vari amici.
Amici che comunque all'epoca erano tanti, perché proprio nel 2003 – grazie a Splinder e forse grazie anche a quell'articolo dell'Espresso – furono in tanti ad aprire un blog contemporaneamente al mio, e tanti che avevano i miei stessi interessi e finemmo per costituire la comunità degli indieblogger. Di questi, Enzo e La Laura di Polaroid erano i veterani essendo attivi già da due anni che all'epoca era un'eternità.
Il più rispettato, e il più bravo a scrivere, era Leonardo, prevalentemente politico: nel 2001 aveva fatto la storia della blogosfera con la sua diretta dal G8 di Genova. È attivo ancora oggi allo stesso indirizzo, ma è più attivo su Il Post dove si raccolgono molti superstiti della primissima stagione (lo stesso direttore Luca Sofri, che sui blog era ed è Wittgenstein, e l'esperto di web Massimo Mantellini). Un vecchio post proprio di Leonardo, del 24 dicembre 2001, è una perfetta foto di famiglia della blogosfera di allora. C'era già anche Valido: uno che il suo primo sito l'aveva aperto il 9 settembre 1999, e non essendo ancora un blog ne aveva già anticipato alcune caratteristiche.
Più avanti Valido avrebbe lasciato il segno – ma nascondendo la sua vera identità – in avventure fortunatissime come quella de I 400 Calci (dove si firma Nanni Cobretti). Collaborava o collabora anche con Orrore a 33 Giri, un blog collettivo dedicato a stramberie musicali.
E Valido ha frequentato gli indieblogger: che pure erano, per così dire, una generazione successiva alla sua. Per molto tempo è stato anche autore ospite su Inkiostro.
Quest'ultimo fu uno dei primi indieblogger che notai, ed era uno dei più noti. Oggi è ancora online (a un altro indirizzo, perché Splinder non esiste più) ma non viene più aggiornato da anni. Il suo primo post è del 6 gennaio 2003. Anche lui si occupava di musica indie, anche con lui fummo amici per un po' ma poi abbiamo litigato malamente perché entrambi abbiamo un carattere apparentemente dolce ma anche permaloso e irritabile.
Anche Enrico Veronese, noto in rete come Enver, aveva un caratteraccio. Di lui colpiva il superattivismo entusiasta, sia come giornalista musicale che come opinionista di sinistra. Era famoso come rubrichista di Blow Up. Si è lanciato in tanti progetti, quasi sempre abbandonandoli a metà. Oggi è ancora su Twitter.
Credo che il primo a linkare il mio blog della domenica nel 2003, e quindi a farmi entrare nel giro, sia stato Batteria Ricaricabile, anche se nella prima fase aveva un altro nome che non ricordo più. Questo è stato attivo fino al 2013.
Tra quelli che seguivano la musica indie, ce n'erano due particolarmente brillanti e drittoni. Uno era Andrea Girolami, che veniva da Senigallia mi pare, e fu il primo blogger che avvicinai di persona: fu al famoso festival Frequenze Disturbate del 2003, lui aveva lanciato l'invito a farsi vedere, io mi feci vedere e attraverso lui feci amicizia con tutti gli altri. Il suo blog si chiamava Loser, poi ne aprì un altro – Nonsischerzapiu – oggi scrive su Twitter e chissà dove, ma mi pare non si occupi più di musica.
Un altro particolarmente brillante che era di Roma e il suo blog si chiamava shoegazer. Sempre su splinder. Conosceva un sacco di gente e aveva un sacco di progetti, alcuni non hanno funzionato molto. Uno è diventato la casa discografica 42 records, che ha lanciato I Cani di Niccolò Contessa e avuto così un ruolo di primo piano nella trasformazione dell'indie italiano (a tale proposito era stato intervistato nel 2017 su Pagina99) Oggi scrive ancora su Twitter.
Non ricordo quando iniziai a seguire Francesco Farabegoli, che si faceva chiamare Disappunto, ed è un altro che ha avuto tanti progetti diversi, e tardivamente – dal 2009 al 2017 – ha realizzato il blog musicale italiano più bello in assoluto. Si chiamava Bastonate, oggi si può ancora ricevere la sua newsletter, e leggerlo su Twitter.
Su Twitter è anche Michele Boroni, noto come Emmebi, che non era tanto interessato alla musica indie quanto alla cultura pop, e alla politica. Scriveva anche sul Foglio, quindi insomma già allora aveva un altro tipo di notorietà. Ma seguiva comunque lateralmente gli indieblogger. E il suo storico blog, attivo dal 2002 al 2014, è ancora online (anche nell'impaginazione tradizionale). Poi scrive di musica mainstrindie su rockol.
In generale è curioso osservare il diverso destino che si è avuto a seconda che la piattaforma fosse su splinder o su blogspot. Di chi era nella prima, oggi non rimane più niente: salvo nei rari casi di chi è migrato in tempo su un altro dominio, come nel caso di Pubblicodimerda, che degli indieblogger fu l'ideologo e il teorizzatore durante l'età dell'oro: che possiamo dire coincide con il suo periodo di attività, l'incredibile triennio 2003-2006. Fu lui fra l'altro a inventare un premio burla per gli indieblogger (gli Indieblog Awards) e a idolatrare il giornalista Fabio De Luca che a forza di essere chiamato in causa finì per entrare nella ballotta anche lui: e c'è ancora, su Tumblr che è la piattaforma di microblog che uso ancora anch'io.
Uno che stava un po' in disparte, e non ci siamo mai visti di persona, era Elrocco. Ancora attivo su blogspot dopo tutti questi anni.
Di quella blogballotta faceva parte anche Aurelio Pasini giornalista delMucchio, anche se non aveva un blog. La sua fidanzata sì, il blog era A visible Sign Of My Owne pubblicava soprattutto fotografie. All'epoca mi sembrava una cosa un po' superflua, poi sono arrivati i fotoblog e oggi è quello che facciamo tutti con Instagram. Era anche lei più avanti della sua epoca.
Luca Castelli invece era una vecchia firma di Rumore, aveva cominciato con il blog un po' più tardi degli altri: il suo era Ilpozzodicabal e lo è ancora.
Poi c'era Akille, un tipo di Roma molto flemmatico e simpatico che non ho mai saputo come facesse di cognome, quindi oggi che non è più online chissà che fine ha fatto. L'unico segno che ho ritrovato ora della sua esistenza è questa intervista del 2006.
Un po' più lontano dalle nostre frequentazioni era Ludik, storicamente uno dei primi blogger italiani in assoluto, che oggi è attivo più che altro su Twitter.
Lontano da noi era anche il vulcanico Zoro, che poi è diventato un personaggio televisivo e oggi conduce Propaganda Live su La7.
Io nell'epoca d'oro dei blog sono rimasto sempreIl Blog Della Domenica, fino al 2006 mi pare. Poi mi ero buttato sui social network dell'epoca e su Tumblr. Poi sono successe tante altre cose, ho avuto un altro blog che si chiamava Complotto e Mezzoe anche in quello ci ho messo tanto impegno, e sarà stato verso il 2009 e 2010. Dopo quello credo di avere perso traccia persino io di cosa scrivevo in giro. Per esempio nel 2014 avevo un blog che si chiamava La rassegna della domenica, era cominciato parlando di musica poi era finito per diventare una serie di racconti molto intimisti.
Qualche giorno fa, Polaroid ha rilanciato una riflessione di Matthew Perpetua, storico blog (o m-blog) americano, che ha scritto: «Le cose andavano molto meglio quando c'erano i blog». E nella sua ingenuità, questa lamentela mi ha colpito. Mi sono concesso di provare nostalgia, una sensazione che normalmente detesto, la trovo sempre insensata, il segno della senilità.
E adesso la provo anch'io, la nostalgia, o meglio la blogstalgia per quell'età dell'oro, per quei tre anni in cui è successo di tutto e i blog erano un'avanguardia di libertà espressiva e di sperimentazioni. Più di ogni altra cosa erano una comunità, per quanto deterritorializzata e instabile, ma proprio per questo magica e irripetibile.
Ma adesso cambiamo argomento, e parliamo della
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ortoegrafica · 4 years
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Quale fotocamera, a quale scopo?
E’ un periodo che fotograficamente sono abbastanza fermo... non faccio più foto di tipo giornalistico, con i matrimoni ormai sono fermo (e questo non mi dispiace  visto che non ho fatto della fotografia la mia occupazione principale). Non partecipo più al gruppo fotografico, non faccio più foto di esplorazione urbana e nemmeno ritratti in luoghi abbandonati. Ho alcune idee ma per il momento mi è difficile realizzarle.... Non mi dedico più neanche alla street photography. Che macchine fotografiche possiedo e di che macchina fotografica ho bisogno? Ho la Canon 6D full frame del 2013. Un buona macchina per matrimoni e per foto urbex (se riprenderò) Ho la mia piccolina Nikon 1 - J1 che però ha l’obiettivo 10-30mm che non funziona bene e che devo portare a revisionare... con l’altro obiettivo 10mm 2.8 la trovavo utilissima per realizzare le interviste radiofoniche (alternata al Polaroid Cube) ma anche con queste attualmente sono fermo. Ho anche la videocamera Sony FDR Ax33 acquistata ad ottobre 2019 e che ho usato solo per riprendere un convegno e per qualche ripresa casalinga.... Adesso ho scoperto il mondo dei droni ed ho un piccolo Ryze Tello con cui mi diverto a realizzare alcune foto aeree...  Cosa mi serve? Dipenderà da quello che andrò a fare, potrei continuare ad utilizzare la Canon 6D per l’Urbex e le foto di ritratto che riuscirò a fare... poi per i video in radio continuerò l’abbinata Nikon J1 con obiettivo 10mm 2.8 finchè non avrà grossi problemi. Al massimo potrei sostituirla con una Olympus Pen EL-P 8 o EL-P 9 che esteticamente mi piace molto ed andrebbe bene anche per la street photography. Non sono attratto dal 4k perché produce file molto pensanti e di conseguenza hai bisogno continuamente di computer con processori in grado di gestirli, di maggiore spazio di memoria per conservare i file... insomma stare al passo con i tempi non è facile. E non è nemmeno necessario alla fine... Ho biosogno di fare foto non di macchine fotografiche! 
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thetuesdaytapes · 7 years
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“THE TUESDAY TAPES” e “POLAROID: UN BLOG ALLA RADIO” presentano: “1986-2016: 30 ANNI DI C86” side A 1) PRIMAL SCREAM > Velocity Girl 2) THE JESUS AND MARY CHAIN > Upside Down 3) ORANGE JUICE > Blue Boy 4) THE MIGHTY LEMON DROPS > Happy Head 5) THE WOLFHOUNDS > Feeling So Strange Again 6) JASMINE MINKS > Where the Traffic Goes 7) THE DENTISTS > Pallino 8) THE PASTELS > Breaking Lines 9) THE HOUSE OF LOVE > Shine On 10) RAZORCUTS > Sad Kaleidoscope 11) YEAH YEAH NOH > Another Side to Mrs. Quill 12) SOUP DRAGONS > Pleasantly Surprised 13) THE WEATHER PROPHETS > Almost Prayed side B 1) THE WEDDING PRESENT > This Boy Can Wait (A Bit Longer) 2) WE’VE GOT A FUZZBOX… > Console Me 3) THAT PETROL EMOTIONS > It’s a Good Thing 4) THE LEGEND! > ’73 in ’83 5) THE JESUS AND MARY CHAIN > Ambition 6) THE SHOP ASSISTANTS > It’s Up to You 7) THE SHOP ASSISTANTS > Safety Net 8) THE BODINES > Therese 9) MIAOW > Sport Most Royale 10) McCARTHY > Celestial City 11) BIFF BANG POW! > Someone Stole My Wheels 12) HEAVENLY > “C” Is the Heavenly Option 13) CITY YELPS > We Like the Hours 14) VELOCITY GIRL > My Forgotten Favorite Ascolta su SPOTIFY Ascolta su SPREAKER Guarda su YOUTUBE
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chez-mimich · 7 years
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THE LONDONERS: DAY THREE
 Non so perché ma Daniela è sempre attirata dalle storie di guerra e allora, con la santissima pazienza che mi contraddistingue, questa mattina mi devo ficcare in un buco sottoterra. Che buco? The War Rooms. Cosa sono? Sono le stanze segrete dove Winston Churchill, prese in mano le sorti della Seconda Guerra Mondiale e dove, tra le altre cose salvò mezzo mondo dalla catastrofe e l'Europa dalla disfatta (e che i suoi connazionali di settant'anni dopo stanno cercando ancora di distruggere, ma questa è un'altra storia). Devo ammettere che vedere la postazione di Radio Londra, e il gabinetto di guerra, fa una certa impressione. È la sensazione che quello che hai studiato nei libri di storia ha un corrispettivo nelle realtà (ah, sì, io a scuola studiavo ancora la storia...); ho avuto la stessa sindrome da "Angelus Novus" (per citare Benjamin), quando vidi il muro di Berlino e i Check-point Charlie. Insomma qualche volta ascoltare la moglie non è sbagliato. Poi però tocca a me e allora diamoci alla pazza gioia dell'arte: tre mostre in un colpo solo. Prima a White Cube Bermondsey mi imbatto in uno di quegli artisti di cui i comuni mortali sentiranno parlare solo tra un paio d'anni (e quando ne sentiranno parlare si gireranno dall'altra parte). Sto parlando di Jürgen Partenheimer. Inutile che vi affanniate su Wikipedia, ve lo racconto io: l'artista tedesco nato nel 1947, è, se così si può definire, un astrattista-minimalista. Le sue forme inconsistenti, vagano in spazi mai definiti e sembrano essere il prodotto di una ricerca fallita o almeno interrotta. Non hanno nulla dell'astrattismo puro e, al tempo stesso, non approdano a nessuna forma compiuta. Quindi a cosa serve? A far andare in brodo di giuggiole quelli come me, quelli sempre alla ricerca dell'emozione della forma del colore a alla smaniosa scoperta di nuovi mondi. Gli altri restino pure nel bunker di Churchill. Sempre a White Cube, ecco Larry Bell, vero motivo della mia visita. Bell è un artista americano che gioca con le trasparenze del vetro e di altri materiali. Tante le opere esposte, ma la meraviglia resta indubbiamente "An Improvvisation", grandi superfici di vetro, con vari gradi di trasparenza sulla scala dei grigi. Una foresta geometrica che posizionata negli immensi spazi della galleria di Bermondsey, offrono un "paesaggio artistico" di grande impatto, una sorta di land art portatile che merita da sola una visita alla galleria. Ma naturalmente, dopo un pasto poco frugale, non è il caso di mollare la presa e allora cosa c'è di meglio che una capatina alla Tate Modern? Saltata la mostra su Giacometti (anche in considerazione che di Giacometti potrei dirmi parente, avendo visto decine e decine di sue esposizioni), eccomi davanti a Wolfgang Tillmans, grande e noto fotografo tedesco alla quale la Tate Modern dedica questo dovuto omaggio. Le mostre di fotografia di solito sono noiosette poiché le fotografie sono esposte in maniera pedissequa e scarsamente originale, non così per Tillmans, per il quale la disposizione della fotografia nella galleria diventa parte stessa della mostra. Cosa fotografa? Tillmans fotografa il banale, il residuale, il marginale, ma senza alcun compiacimento compositivo, la sua fotografia è quella che più da vicino ricorda le famose polaroid di Andy Warhol, se proprio vogliamo azzardare un paragone. Attento alle tematiche riguardanti le nuove tecnologie, i media, le problematiche giovanili, soprattutto legate al mondo gay, senza escludere, persone, animali, stili di vita. Tillmans guarda con distratta attenzione tutto ciò che noi registriamo inconsciamente con i nostri occhi, ma che mai e poi mai riterremmo di aver guardato come possibile soggetto di una fotografia. Potremmo chiamarla "Neue Sachlichkeit del quotidiano", se proprio gli volessimo cucire addosso una inutile etichetta...
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allthatweb · 7 years
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Blog – I suoi primi venti anni. Quali hanno fatto la storia?
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Ian Ring “inventa” ufficiosamente lo strumento nel 1997, un giornale online con funzionalità molto limitate, costituito da pezzi di testo e un database di access. Lo stesso anno, Jorn Barger conia il termine weblog per descrivere la sua raccolta di link interessanti per appassionati come lui di caccia. Due anni dopo diventa semplicemente “blog” per merito di Peter Merholz. Ripercorriamo qui, argomento per argomento, quelli che secondo noi hanno fatto la storia di questo primo strumento di storytelling online, o che risultano essere imprescindibili strumenti di consultazione. Per ogni categoria, due internazionali e un italiano (con un'unica eccezione). Siete d’accordo con le nostre scelte?
  TENDENZE/TECNOLOGIA
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Mashable Per Technorati, Mashable è il terzo blog più popolare al mondo: fu fondato nel 2005 da Pete Cashmore dalla sua casa di Aberdeen. Oggi detta i tempi dell’attualità in diversi campi e differenti lingue, compreso l’italiano. Gizmodo Semplicemente “We come from the future”, come recita il payoff sotto il nome. Anticipare tendenze è un dettame spesso rispettato dal blog nato all’interno del gruppo Gawker Media nel 2002. Skande Blogger, creativo e giornalista, Riccardo Scandellari è consulente di digital marketing e personal branding ed è, insieme al collega Rudy Bandiera, tra le figure di riferimento del panorama italiano per quanto riguarda marketing e comunicazione. FOOD
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Giallo Zafferano Provate a cercare una ricetta online di cui non ricordate esattamente ingredienti, preparazioni e passaggi. Poi provate una seconda e una terza volta e stupitevi nello scoprire che il primo risultato di Google è sempre lo stesso. Ora anche un programma tv, un canale YouTube... A gipsy in the kitchen Alice Agnelli propone uno sguardo diverso sul cibo, meno pronografico e più attento a raccontare fattori come la conoscenze dell’altro, il viaggio, le culture che hanno dato origine a determinati piatti. The Julie/Julia Project Con il film tratto dal libro, tratto da questo blog, il mondo scopre che ci sono storie interessanti dentro i diari online e che queste storie, possono talvolta generare anche introiti considerevoli. GOSSIP
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TMZ Ha dato in anteprima notizie come la morte di Michael Jackson, l’arresto di Mel Gibson, il pestaggio di Rihanna da parte del compagno violento Bobby Brown. Le storie dei vip prima passano da TMZ. Gawker Messo alle corde dalla causa multimilionaria intentata dal wrestler Hulk Hogan, Gawker ha chiuso i battenti nel 2016 dopo 13 anni passati a fornire notizie e rivelare gossip dal mondo. Dagospia Retroscena della vita politica italiana, dei vip o presunti tali, i cosiddetti Cafonal. Dietro c’è Roberto D’Agostino che lo definisce “un bollettino d’informazione, punto e basta”. PERSONAL BLOG
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Texting With Cancer Un dialogo mentale tra Natalie, malata di cancro, pessimismo e ottimismo. “Non c’è niente di più forte della morte per ricordarti di occuparti della vita”. Dooce Rubando il nome a un altro blog della categoria: ma che davvero non sapevi che ti avrebbero licenziato se sparlavi dei colleghi sul tuo blog dooce.com? Era il 2002 e no, Heather Armstrong non lo sapeva. Machedavvero? Una maternità inaspettata, un trasferimento a Londra, l’amore per i viaggi e la digital strategy. Chiara Cecilia Santamaria e il suo blog dal 2008. NEWS
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BuzzFeed Fondata dal co-creatore dell’HuffPost, è un aggregatore di articoli pubblicati da altri siti di informazione, blog senza alcun limite di contenuto e tipologia. Huffington Post Dal 2005 è un punto di riferimento dell’informazione online, con diverse versioni locali tra cui quella in italiano. Il team punta molto su un sistema di titolazione che valuta due opzioni e sceglie quella con i migliori risultati nei primi minuti. Beppe Grillo Autodefinito il primo magazine solo online, il blog del leader del Movimento 5 Stelle è internazionalmente considerato uno dei blog più influenti ed è stato anche premiato nel 2005 (anno di apertura) da Il Sole 24 ore nella categoria news. MODA
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The Sartorialist Il fotografo e blogger Scott Schuman crea The Sartorialist con l’idea di raccontare il dialogo tra il mondo della moda e la sua relazione con la vita di tutti i giorni. The Blonde Salad Per Forbes, l’autrice Chiara Ferragni è tra i 30 under-thirty più influenti d’Europa nel campo delle arti. Fa tendenza e volumi d’affari dal 2009. Coco’s Tea Party Blog di lifestyle aperto nel 2006 dall’allora 16enne Ella Gregory, dedicato a fornire ai giovani appassionati di moda delle ispirazioni alla portata di tutti gli appassionati. TRAVEL
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Nomadic Matt Come viaggiare con 50 dollari al giorno? Chiedete a Matt Kepnes, che da 11 anni viaggia e documenta i suoi spostamenti sulla mappa del mondo con precisione, accuratezza e tanti consigli utili. Expert Vagabond Dopo Matt, Matthew (Karnsten), travel photographer che propone sul suo blog “entertaining stories, beautiful images, and useful travel tips”. What else? Wild About Travel Simon Salvo molla il suo vecchio lavoro e si dedica al viaggio, non come globetrotter, o almeno non esclusivamente. “I’m not on the road”, dichiara, ma scrive e documenta, propone e suggerisce. MUSICA
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Polaroid “Quasi un programma in onda da Bologna il lunedì sera alle dieci e mezza su Radio Città del Capo” che sul web diventa un prezioso “weblog” di musica per appassionati. Pitchfork Il nome definitivo arriva dal Tony Montana di Scarface: è una fanzine online nata nel 1995 e diventata in oltre vent’anni l’Anna Wintour della critica musicale. Temuto e rispettato. Consequence of Sound Base a Chicago, team da subito nutrito di redattori, grafici ed editorialist, si vanta di aver dato in anteprima alcune line up dei più importanti festival internazionali.
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ruemondo · 6 years
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polaroidblog · 3 months
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“Memoria polaroid” – un blog alla radio S23E16
Potremmo anche decidere, tutti insieme, di crederci davvero, o almeno di crederci un po’ di più, e prendere il titolo dell’album da cui è tratta la canzone che apre la scaletta di questa sera come un buon auspicio, un altro dei tanti buoni propositi che abbiamo messo da parte in questo inizio di nuovo anno: “I am changing for the better”, del giovane e promettente musicista romano Wallace Welsh.…
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murielross4534-blog · 7 years
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They are proof that much of Australias economic might is down to immigration.
"On this evidence, Everton are in real, real trouble," he told BBC Radio 5 live. By M Ilyas Khan Media captionSome 450,000 people protested on Saturday, local police said Liverpool had more of the ball, Spurs took their chances. A map of Australia covered with Australian bank notesImage copyrightGETTY IMAGES Tottenham 3-1 Liverpool Among his many Instagram accounts, there was also a private one where he uploaded his nude pictures. ” "It was one of those obsessions," he admits. According to research conducted by US Geological Survey, villages like Kivalina in north-west Alaska will have to move within the next 10 years, Romanovsky explains. "This was the sternest test of their season so far and they have come away with four points and, more importantly, a morale-boosting win for the club. "The Polaroid was instant but it was still connected to the original idea of photography. "I certainly dont see Australia as being a miracle," he says. With only two league wins this season, Everton were given early hope when Wayne Rooney re-enacted his famous goal against Arsenal from 2002 as a 16-year-old with a brilliant 20-yard curling finish past Petr Cech. Summary What happens to the frozen earth material in the 49th state will affect the lower 48, as well as the entire globe. Malloreddus alla Campidanese is made with a rich ragu made from tomatoes, sausage and saffron (Credit: David Farley) Her last marathon took seven hours, although she ran her first in three hours and 59 minutes. So assured last season, he does not appear to know his best formation or his best team - or, as one wag put it, he does not know his worst team. A handpicked selection of stories from BBC Future, Earth, Culture, Capital and Travel, delivered to your inbox every Friday. Carrying the rope out to the bird cliffs takes a strong team
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tremilatre · 2 years
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omardostuff · 7 years
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É uscito il podcast della puntata dedicata a @nervicani su Polaroid un blog alla radio! É stato molto divertente✌
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Creeper - Eternity, in Your Arms
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Suzanne, voglio morire tenendoti per mano
Scappando dalle pretese di questo mondo
Tutte quelle band alla radio non mi hanno mai lasciato nulla
(da: Suzanne)
1. Black Rain
Pioggia nera
   "In guerra col mondo, eppure dall'altra parte del mondo
Quella di ritornare è una promessa che non posso fare
Sai, noi insieme abbiamo il Cuore di Pietra
Perché i Cuori di Pietra non si spezzano"
   Ti ricordi quando ti stendevi appoggiata sul mio petto?
Adesso dove prima dormivi tu si appoggia solo un enorme vuoto
Siamo in questa fase in cui non proviamo nulla
Ci baciamo con la solitudine
Ci facciamo le corna con il rimpianto
   Quanto siamo banali e infelici
Ti ho scritto un ritornello per mettere fine a tutto
   E sotto la pioggia ho gridato il tuo nome
Senti, tesoro, chiudi quella boccuccia
Lo so che ormai non valgo più niente per te
   Ti ricordi quando lui ti ha fatta svestire?
Giovane e beata, un pacco bomba senza indirizzo
Eri giovane e senza un nome, colpevole ma irreprensibile
Abbiamo svegliato il vicinato coprendo ancora una volta di insulti il brutto tempo
   Quanto siamo banali e infelici
Ti ho scritto un ritornello per mettere fine a tutto
Vuoi sapere perché piove?
   E sotto la pioggia ho gridato il tuo nome
Senti, tesoro, chiudi quella boccuccia
Lo so che ormai non valgo più niente per te
E sotto la pioggia ho gridato il tuo nome
Senti, tesoro, chiudi quella boccuccia
Lo so che ormai non valgo più niente per te
   E sbiadiscono tutti i colori e a me resta solo tanto freddo
E invece volevo solo tenere qualcuno per mano per guardare il mondo che esplodeva
Io ero tutte le cose che hai sempre sognato e non hai mai fatto
Tutte le vite che potevi fare ma che poi non hai vissuto
Quelli della mezzanotte
   E sotto la pioggia ho gridato il tuo nome
Senti, tesoro, chiudi quella boccuccia
Lo so che ormai non valgo più niente per te
E sotto la pioggia ho gridato il tuo nome
Senti, tesoro, chiudi quella boccuccia
Lo so che ormai non valgo più niente per te
       2. Poison Pens
Penne avvelenate
   Il nostro amore è morto
   Eravamo due ragazzini che giocavano coi fiammiferi
(Non siamo riusciti a far partire la scintilla)
Giovani e coriacei, mai a letto e toppe sulla schiena
C'è questo lago pieno di mal di vivere in cui affogo
(Precipitiamo a tutta velocità)
E tu sei nelle sabbie mobili dell'anno scorso che sguazzi/sprofondi
   Tira sù un po' di amici e venite a guardarmi che soffoco
(Il nostro amore è morto, gira a testa bassa)
Dal campanile dell'orologio sparo agli innamorati che osano fuggire insieme
(Il nostro amore è morto, gira a testa bassa)
   E non ne posso proprio più di cantarti canzoni
(Da dentro le ali)
Non ne posso proprio più di essere ossessionato da tutto quello che fai
Avevo sempre sperato di morire sognando
(O facendo il sonnambulo)
Mi era sempre sembrato che l'inferno stesse solo vivendo/respirando
   Tira sù un po' di amici e venite a guardarmi che soffoco
(Il nostro amore è morto, gira a testa bassa)
Dal campanile dell'orologio sparo agli innamorati che osano fuggire insieme
(Il nostro amore è morto, gira a testa bassa)
   Sono caduto come un angelo vittima del tuo amore
Adesso compio gli atti che compiono i diavoli
E i bambini cantano di nuovo le canzoni di Natale
E io volevo solo che finisse il mondo
Già, e sono caduto come un angelo vittima del tuo amore
Adesso compio gli atti che compiono i diavoli
E i bambini cantano di nuovo le canzoni di Natale
E io volevo solo che finisse, che finisse il mondo
   Il nostro amore è morto
   Tira sù un po' di amici e venite a guardarmi che soffoco
(Il nostro amore è morto, gira a testa bassa)
Dal campanile dell'orologio sparo agli innamorati che osano fuggire insieme
(Il nostro amore è morto, gira a testa bassa)
       3. Suzanne
Suzanne
   Fluttui nell'aria, coi capelli bagnati dalle lacrime
Esci dalla finestra prima che ti senta qualcuno
Per cui mettiti i vestiti più pesanti ché hai freddissimo
Ti sei data fuoco, eppure ti si è congelato lo stesso il cuore
   Ora, ora, ora, ora, ora, ora
Ora, ora, ora
   Suzanne, voglio morire tenendoti per mano
Scappando dalle pretese di questo mondo
Tutte quelle band alla radio non mi hanno mai lasciato nulla
   Tu eri la ragazza per cui il mondo intero faceva a pugni
Io solo un ragazzo che cantava fino a che gli scoppiavano i polmoni
E su una pagina del diario hai fatto la lista di tutti i tuoi nemici
Con anche quello che gli avresti fatto e perché gliel'avresti fatto
   Ora, ora, ora, ora, ora
Ora, ora, ora
   Suzanne, voglio morire tenendoti per mano
Scappando dalle pretese di questo mondo
Tutte quelle band alla radio non mi hanno mai lasciato nulla
Suzanne, dal fiume dove hai perso la testa
All'estate in cui mi hai abbandonato
Mi son sentito cadere a pezzi lentamente
   E nella tua stanza dell'ospedale alla mezzanotte
Hai fatto tornare il tuo ragazzo per una mezz'oretta
Dietro le piante ornamentali e il cancello di ferro arrugginito
   E allora mettiamo un assedio, tu fai la lista delle richieste
Liberiamo gli ostaggi, e moriremo tenendoci per mano
   Suzanne, voglio morire tenendoti per mano
Scappando dalle pretese di questo mondo
Tutte quelle band alla radio non mi hanno mai lasciato nulla
Suzanne, dal fiume dove hai perso la testa
All'estate in cui mi hai abbandonato
Mi son sentito cadere a pezzi lentamente
   Ora, ora, ora, ora, ora, ora
Ora, ora, ora
       4. Hiding with Boys
Nascondersi coi ragazzi
   Troppo stanco/troppi pensieri
Serate nei locali e cocktail che costano poco
Chissà se mi pensi mai come io penso a te
Ultimamente sono sull'orlo del precipizio
Mi alzo e sprofondo lentamente nell'asfalto sottostante
E se mai dovessi morire, dirò a qualcuno di dirti che è stata tutta colpa tua
   Nascondersi coi ragazzi nella tua camera da letto
Nascondere le prove che la gioventù sta morendo sotto le sigarette e un profumo che ristagna
   Avvicinarsi alla mezzanotte nel crepuscolo dell'adolescenza
Capelli neri e skinny jeans avvertono la luce del giardino dei tuoi
Ah, quando ci siamo conosciuti la primavera scorsa stavamo proprio bene insieme
Sbiaditi come una Polaroid
Io sono tutte le cose che ti hanno insegnato di evitare
Sono i vestiti che non ti metti mai
Sono tutto per te, ma a te non interessa
   Nascondersi coi ragazzi nella tua camera da letto
Nascondere le prove che la gioventù sta morendo sotto le sigarette e un profumo che ristagna
Nascondersi coi ragazzi nella tua camera da letto
Nascondere le prove che la gioventù sta morendo sotto le sigarette e un profumo che ristagna
   Nella tua camera da letto
Nella tua camera da letto
Nella tua camera da letto
   Ti metti stesa sul letto, ti metti a dire bugie spudorate
Amarti mi uccide
Amarti mi uccide
Ti metti stesa sul letto, ti metti a mentire
Amarti mi uccide
Amarti mi uccide
Ti metti stesa sul letto, ti metti a dire bugie spudorate
Amarti mi uccide
Amarti mi uccide
Ti metti stesa sul letto, ti metti a mentire
Amarti mi uccide
Amarti mi uccide
   Nascondersi coi ragazzi nella tua camera da letto
Nascondere le prove che la gioventù sta morendo sotto le sigarette e un profumo che ristagna
Nascondersi coi ragazzi nella tua camera da letto
Nascondere le prove che la gioventù sta morendo sotto le sigarette e un profumo che ristagna
   Amarti mi uccide
Amarti mi uccide
       5. Misery
Disperazione
   Bella, ma lui non te lo dice
Sciarpe invernali e gonne di velluto
Beviamo ancora come facevamo ai tempi della scuola
Sono passato davanti alla tua vecchia casa vicino al cimitero
Le serate nei locali e l'università
Quando i tuoi amici cantano Born to Run, tu resisti, tesoro
Perché noi siamo nati per andare alla deriva
   Se vedessi come sono conciato ultimamente
Ti verrebbe ancora più voglia di stare alla larga
Tienimi per mano solo un momento
La disperazione non passa mai di moda
   A volte ti vedo nei sogni, in reggiseno nella stanza che avevi in affitto
Non ti piacerebbe svegliarti ed essere un'altra persona?
E allora mi sono segnato una lista di medici legali, con nomi e numeri di telefono
Per dichiarare morta la nostra storia
Nelle tombe, nelle camere degli ex
   Se vedessi come sono conciato ultimamente
Ti verrebbe ancora più voglia di stare alla larga
Tienimi per mano solo un momento
La disperazione non passa mai di moda
Se vedessi come sono conciato ultimamente
Ti verrebbe ancora più voglia di stare alla larga
Tienimi per mano solo un momento
La disperazione non passa mai di moda
   Io sono il tuo smalto scheggiato
Sono il tessuto del tuo cappotto
Tu sei tutte le mie paure
Sei le parole che non ho mai scritto
Io sono il tuo smalto scheggiato
Sono il tessuto del tuo cappotto
Tu sei tutte le mie paure
Sei le parole che non ho mai scritto
Sei tanti anni fa
   Se vedessi come sono conciato ultimamente
Ti verrebbe ancora più voglia di stare alla larga
Tienimi per mano solo un momento
La disperazione non passa mai di moda
Se vedessi come sono conciato ultimamente
Ti verrebbe ancora più voglia di stare alla larga
Tienimi per mano solo un momento
La disperazione non passa mai di moda
       6. Down Below
Giù all'inferno
   Una volta ho visto una ragazza con la tristezza nel cuore
E fumava e beveva quasi quanto te
E amore, speravo di riuscire ad andarcene presto
Intanto che la notte è ancora giovane sotto questa luna calante
   E non riesco a pensare a come stavamo una volta
Non riesco a pensare alle sue dita che ti accarezzano i capelli
O a cosa succede in camera mia quando io non ci sono
   Giù all'inferno, ci vediamo nel fiume che scorre giù all'inferno
   Una volta ho visto una ragazza che ti assomigliava parecchio
Aveva i capelli neri come la tempesta, gli occhi azzurri come una goccia di pioggia
E amore, volevo solamente abbracciarti
Prima che arrivi lo Straniero sotto questa luna calante
   Giù all'inferno, ci vediamo nel fiume che scorre giù all'inferno
Giù all'inferno, ci vediamo nel fiume che scorre giù all'inferno
Aspetta ché ti ci porto io
   E lui verrà a vederti dalla finestra di casa tua
Per portarti al fiume che scorre giù all'inferno
E lui verrà a vederti dalla finestra di casa tua
Per portarti al fiume che scorre giù all'inferno
E lui verrà a vederti dalla finestra di casa tua
Per portarti al fiume che scorre giù all'inferno
   Giù all'inferno, vi vedrete nel fiume che scorre giù all'inferno
Giù all'inferno, vi vedrete nel fiume che scorre giù all'inferno
Giù all'inferno, vi vedrete nel fiume che scorre giù all'inferno
       7. Room 309
Stanza 309
   Le ex infestano le strade come frecce scoccate
Davamo fuoco alle case cantando "l'amore ci ha fatti soffrire"
Adesso nuoti nell'acqua anche se sai benissimo cosa si nasconde al di sotto
Gridando "al lupo" ogni volta che dici di andartene
   L'eternità fra le tue braccia
   Mettiti una cotta di maglia sul cuore
Moriamo giusto per sentirci vivi
Gli amici diventano echi di una vita che ti sei lasciato alle spalle
   Fluttuo come un astronauta nello spazio
Mi dicono che il purgatorio è un posto carinissimo
Ma non mi è mai venuto in mente di vivere qui
Lo sa il cielo che le porte dell'inferno sono a due passi
L'eterno mi sembra proprio una gran cosa da buttare via
   L'eternità fra le tue braccia
   Mettiti una cotta di maglia sul cuore
Moriamo giusto per sentirci vivi
Gli amici diventano echi di una vita che ti sei lasciato alle spalle
   Sono stato un uomo, adesso un fantasma
Due delle cose che ti fanno più paura
Adesso che siamo alla fine del viaggio per me cos'è rimasto?
Sono stato un uomo, adesso un fantasma
Due delle cose che mi fanno più paura
Adesso che siamo alla fine del viaggio per me cos'è rimasto?
   E io mi chiedo
Se lassù c'è un dio che mi guarda e che io non vedo
Com'è che ha creato un mondo intero ma non è riuscito a farci star bene?
Se lassù c'è un dio che mi guarda e che io non vedo
Com'è che ha creato un mondo intero ma non è riuscito a farci star bene?
       8. Crickets
Grilli
   Amore, scusa se ti chiamo così tardi
Ah, già, dimenticavo che non posso più chiamarti così
Mi capitano sempre ancora queste sviste
Non so quando mi riprenderò
Ripenso a quella sera che mi hai restituito i nostri dischi e la nostra vita
Mi hai detto con quel tuo tono altezzoso
"Non mi dimenticherò mai di te"
   Dentro ai tuoi jeans c'è lei, ma non me ne frega niente
Tu eri il mio sogno, adesso il mio incubo
   Al matrimonio di tua sorella ho dato il tutto per tutto
Tuo padre era freddo e tua madre era triste
Dentro di me ho pensato che sembravano noi due quando ci siamo visti l'ultima volta
Il mio amore è un'unghia che non riesco a togliere con le pinzette
Quelli che ho amato erano tutti dei grandissimi bugiardi
Non so se questo fa capire come sono fatta, ma io mi arrendo
Dico sul serio, ci soffro e basta
   Dentro ai tuoi jeans c'è lei, ma non me ne frega niente
Tu eri il mio sogno, adesso il mio incubo
   Chiamami pure quando vi lasciate, come fai sempre
Non ti garantisco che rispondo
Ne ho abbastanza di te
   Dentro ai tuoi jeans c'è lei, ma non me ne frega niente
Tu eri il mio sogno, adesso il mio incubo
Dentro ai tuoi jeans c'è lei, ma non me ne frega niente
Tu eri il mio sogno, adesso il mio incubo
       9. Darling
Tesoro
   Ti sei trasferita
Purtroppo non abbastanza lontano da farmi smettere di pensare a te
Ho messo un annuncio sulla rubrica "Cuori solitari"
Diceva "non tornare più"
   Ma amore, ormai sappiamo che il mondo sta finendo
E non ha senso far finta di non voler scomparire
Certi giorni mi faccio il caffè corretto al veleno per sentire il colpo
E sfido la morte da anni
   E così te ne vai... beh, non starò certo in lutto
Perché si muore sempre da soli, tesoro
Ti sei stufata di me ormai
E non posso certo biasimarti
Pure io mi sono stufato di me stesso
   Ti ricordi quando fuori si stava bene e ci andavamo a sedere sugli autoscontri alle 3 del mattino?
Eravamo a pezzi, ma pensavo che stavamo meglio se eravamo a pezzi insieme
   Ma amore, ormai sappiamo che il mondo sta finendo
E non ha senso far finta di non voler scomparire
Ma mi faccio ancora il caffè corretto al veleno per sentire il colpo
E sfido la morte da anni
   E così te ne vai... beh, non starò certo in lutto
Perché si muore sempre da soli, tesoro
Ti sei stufata di me ormai
E non posso certo biasimarti
Pure io mi sono stufato di me stesso
   Crolla il cielo, ma sai cosa me ne frega
Tu sai tutto su di me
Per cui prego ancora che arrivi una cometa a spazzare via tutte le promesse che ti ho fatto
   E così te ne vai... beh, non starò certo in lutto
Perché si muore sempre da soli, tesoro
Ti sei stufata di me ormai
E non posso certo biasimarti
Pure io mi sono stufato di me stesso
   E così te ne vai... beh, non starò certo in lutto
Perché si muore sempre da soli, tesoro
Ti sei stufata di me ormai
E non posso certo biasimarti
Pure io mi sono stufato di me stesso
E così te ne vai... beh, non starò certo in lutto
Perché si muore sempre da soli, tesoro
Ti sei stufata di me ormai
E non posso certo biasimarti
Pure io mi sono stufato di me stesso
       10. Winona Forever
Winona per sempre
   Nel vicolo, i tuoi occhi come delle valli
Come la forca a cui sono appeso dalla sera
Ti ho scritto delle lettere ma non mi sono sentito meglio neanche un po'
Sono andato a sotterrarmi nel vuoto
   Perché sì, ultimamente bevo parecchio
E lo sai che ti penso spesso
So di essere conciato da buttar via tutto il giorno
   Però magari potrei essere il tuo ragazzo
E fare tutte le cose che vuoi fare tu
Tu potresti essere la mia Winona
E io mi potrei fare il tatuaggio di un cuore con sù il tuo nome sul braccio
Fare tardi tutte le sere mi fa male
   Tu te ne vai e io riesco a malapena a respirare
Mi tengo tutto dentro
Il locale è vuoto, la mia testa piena di cemento
E preferirei trovarmi da un'altra parte
   Perché sì, ultimamente bevo parecchio
E lo sai che ti penso spesso
So di essere conciato da buttar via tutto il giorno
   Però magari potrei essere il tuo ragazzo
E fare tutte le cose che vuoi fare tu
Tu potresti essere la mia Winona
E io mi potrei fare il tatuaggio di un cuore con sù il tuo nome sul braccio
Fare tardi tutte le sere mi fa male
   E quanto ci soffro a vederti così felice
Io ti augurerei solo il peggio
È proprio da egoisti ed è proprio da me mettermi lì seduto a sprofondare con te
E quanto ci soffro a vederti così felice
Io ti augurerei solo il peggio
È proprio da egoisti ed è proprio da me mettermi lì seduto a sprofondare con te
E quanto ci soffro a vederti così felice
Io ti augurerei solo il peggio
È proprio da egoisti ed è proprio da me mettermi lì seduto a sprofondare con te
Seduto a sprofondare con te
   Come quando le stelle morenti brillano per l'ultima volta
Sei bellissima e condannata
Come quando le stelle morenti brillano per l'ultima volta
Sei bellissima e condannata
   Però magari potrei essere il tuo ragazzo
E fare tutte le cose che vuoi fare tu
Tu potresti essere la mia Winona
E io mi potrei fare il tatuaggio di un cuore con sù il tuo nome sul braccio
Però magari potrei essere il tuo ragazzo
E fare tutte le cose che vuoi fare tu
Tu potresti essere la mia Winona
E io mi potrei fare il tatuaggio di un cuore con sù il tuo nome sul braccio
Fare tardi tutte le sere mi fa male
       11. I Choose to Live
Io scelgo di vivere
   Mi hanno fatto un buco dentro l'anima
Potevo nasconderlo già da anni
Ho sempre immaginato che sarebbe stata solo una fase
Avrei già dovuto risolvere tutto alla mia età
   Certi giorni mi viene voglia di piangere, e so che viene anche a te
Ma la vita non sembra più così tetra quando canto insieme a te, insieme a te
   Io scelgo di vivere
Io scelgo di vivere
   Abbastanza giovane da avere ancora un cuore
Abbastanza vecchio da cadere a pezzi
E adesso siamo al parco a bere
A venti-e-qualcosa anni, con la pelle che invecchia, al buio
   Certi giorni mi viene voglia di piangere, e so che viene anche a te
Ma la vita non sembra più così tetra quando canto insieme a te, insieme a te
   Io scelgo di vivere
Io scelgo di vivere
   Certi giorni mi viene voglia di piangere, e so che viene anche a te
Ma la vita non sembra più così tetra quando canto insieme a te, insieme a te
   Io scelgo di vivere
Io scelgo di vivere
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polaroidblog · 5 months
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“Memoria polaroid” – un blog alla radio S23E11
“I hear a song inside my head / Can’t figure out what it’s trying to say”, raccontano i Real Estate nel loro nuovo singolo che apre la scaletta di questa sera. Capita spesso anche a voi? Se volete cercare nuove canzoni dentro cui perdersi insieme, ecco qui un’ora di novità indiepop e indie rock, senza tralasciare gli indispensabili brindisi, nella nuova puntata del podcast di “Memoria polaroid –…
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polaroidblog · 4 months
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“Memoria polaroid” – un blog alla radio S23E14
Ed eccoci all’ultima puntata dell’anno per il podcast di “Memoria polaroid – un blog alla radio”, la trasmissione in onda ogni settimana da Bologna sulle frequenze di NEU Radio. Le luci colorate intorno al mixer, la scaletta in pieno clima natalizio, i doni sotto l’albero carichi di novità indiepop e indie rock, gli immancabili brindisi, il supporto di Benty in collegamento telefonico come i…
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