Blogstalgia
Nei primi anni 2000 abitavo a Bologna e cercavo di fare economia su tutto, per esempio rinunciando a Internet. Mi connettevo alla biblioteca di via Zamboni 25, per quanto possibile, e per il resto nel fine settimana andavo a trovare i miei genitori a Gabicce Mare, e lì potevo farlo senza limiti.
Questo mi dava modo di riflettere molto sulle cose che leggevo. Dopo l'11 settembre il mio interesse per le letture in rete ebbe un impennata, e in un bel giorno di ottobre scoprii anche il sito di Claudio Sabelli Fioretti – che conoscevo come l'ex direttore di Cuore – e che però era diverso da tutti gli altri siti.
Il suo sottotitolo era una domanda retorica: «Chi non ha un blog, oggigiorno?». Come dire: tutti ce l'hanno ormai, un blog. La caratteristica di questo blog era di presentarsi come una successione di articoli in ordine anticronologico, vale a dire, dal più nuovo al più vecchio.
In questo caso, gli articoli erano principalmente lettere al giornalista, da parte di nomi del tutto sconosciuti al pubblico – i quali però, essendo spesso ospitati sul blog, mi divennero in qualche modo familiari – e parlavano quasi unicamente di tutto il casino geopolitico in corso: Bush, Bin Laden, Berlusconi e D'Alema, i talebani, i no global, la Fallaci. Ogni tanto c'era un articolo scritto dallo stesso Sabelli.
E poi aveva aperto un altro blog, di tipo totalmente diverso e all'epoca per me molto esotico nonostante fosse bolognese, che si chiamava Polaroid: un blog alla radio. Cioè, non solo il blog era di per sé una cosa nuova. Questo era blog e programma radiofonico insieme, eravamo già al crossover dei media. E poi l'argomento: parlava di musica, la musica era la mia specialità e io mi vantavo di avere gusti oscuri e originali, però questi parlavano di artisti che erano più oscuri e originali dei miei. Il primo post è di martedì 13 novembre 2001, e faceva così: «Good evening ladies and gentlemen, si inaugura qui il blog di Polaroid, la trasmissione di Radio Città 103 in onda (forse) il venerdì alle venti sui 103.1 mhz di Bologna. Ebi + Ellegi selezioneranno per voi musiche, drinks e letture appropriate. Speriamo che vi piaccia. A presto». Ebi era Enzo e Ellegi era La Laura, una coppia che in seguito avrei conosciuto anche di persona.
Polaroid fu il primo in quella che scoprii essere una comunità che si riconosceva come tale, con i suoi leader, i lettori silenziosi, i membri storici, quelli ortodossi, i non ortodossi, i fiancheggiatori eccetera: era la comunità degli indieblogger, come si sarebbe definita in seguito.
E incredibilmente, Polaroid è regolarmente attivissimo ancora oggi, con lo stesso indirizzo addirittura (piattaforma blogspot), autore di un'impresa che fosse anche solo per la costanza – oltre che per il tempismo, la professionalità, l'indipendenza e la passione – credo sia unica al mondo.
Passò comunque parecchio tempo, da quelle prime esperienze di lettore, prima che decidessi a mia volta di aprire un blog. Eravamo all'inizio del 2003, avevo letto su l'Espressoun esaltante articolo intitolato Dieci cento mille blog che fotografava l'esplosione di questo fenomeno in Italia, anche grazie a una piattaforma gratuita e dutta italiana chiamata Splinder.
Così fu su Splinder che iniziai quell'avventura, e siccome le mie condizioni di utente del web non erano nel frattempo cambiate – mi connettevo solo nel fine settimana, e dunque potevo anche pubblicare solo nel fine settimana – decisi di chiamarmi ilblogdelladomenica. Misi un sottotitolo che voleva essere ironico: Contro Castaldo senza se e senza ma, scimmiottando lo slogan dominante in quel periodo contro le varie guerre e i vari terrorismi di turno, ma applicandolo alla musica. E scegliere come bersaglio il giornalista musicale di punta diRepubblica, Gino Castaldo appunto, mi sembrava perfetto per vari motivi: primo perché avere un “nemico” definiva immediatamente la mia identità di blogger e di opinionista, secondo perché indicava nella musica il mio argomento principale, terzo perché Repubblicaera il punto di riferimento indiscusso del popolo di sinistra, quindi criticandola da sinistra mi mettevo in una posizione da cui potevo sparare a zero praticamente contro tutto il panorama culturale italiano, e quarto perché Castaldo era famoso ma non troppo, quindi nessuno prima di me lo aveva onorato tanto da eleggerlo a simbolo di un sistema (per quanto da combattere). Decisi fin da subito che ilblogdelladomenica – abbreviato in bdd – sarebbe stato un opinionista polemico e iconoclasta, ma al tempo stesso “umano”, e (oggi lo riconosco) fin troppo emotivo e umorale. La polemica per me era per così dire un atto d'amore, come per quei personaggi dei film di Ettore Scola che si insultavano simpaticamente e creativamente per fare conversazione.
Naturalmente però, non tutti stavano al gioco, e con questo modo di fare ho finito per offendere un sacco di gente e purtroppo anche vari amici.
Amici che comunque all'epoca erano tanti, perché proprio nel 2003 – grazie a Splinder e forse grazie anche a quell'articolo dell'Espresso – furono in tanti ad aprire un blog contemporaneamente al mio, e tanti che avevano i miei stessi interessi e finemmo per costituire la comunità degli indieblogger. Di questi, Enzo e La Laura di Polaroid erano i veterani essendo attivi già da due anni che all'epoca era un'eternità.
Il più rispettato, e il più bravo a scrivere, era Leonardo, prevalentemente politico: nel 2001 aveva fatto la storia della blogosfera con la sua diretta dal G8 di Genova. È attivo ancora oggi allo stesso indirizzo, ma è più attivo su Il Post dove si raccolgono molti superstiti della primissima stagione (lo stesso direttore Luca Sofri, che sui blog era ed è Wittgenstein, e l'esperto di web Massimo Mantellini). Un vecchio post proprio di Leonardo, del 24 dicembre 2001, è una perfetta foto di famiglia della blogosfera di allora. C'era già anche Valido: uno che il suo primo sito l'aveva aperto il 9 settembre 1999, e non essendo ancora un blog ne aveva già anticipato alcune caratteristiche.
Più avanti Valido avrebbe lasciato il segno – ma nascondendo la sua vera identità – in avventure fortunatissime come quella de I 400 Calci (dove si firma Nanni Cobretti). Collaborava o collabora anche con Orrore a 33 Giri, un blog collettivo dedicato a stramberie musicali.
E Valido ha frequentato gli indieblogger: che pure erano, per così dire, una generazione successiva alla sua. Per molto tempo è stato anche autore ospite su Inkiostro.
Quest'ultimo fu uno dei primi indieblogger che notai, ed era uno dei più noti. Oggi è ancora online (a un altro indirizzo, perché Splinder non esiste più) ma non viene più aggiornato da anni. Il suo primo post è del 6 gennaio 2003. Anche lui si occupava di musica indie, anche con lui fummo amici per un po' ma poi abbiamo litigato malamente perché entrambi abbiamo un carattere apparentemente dolce ma anche permaloso e irritabile.
Anche Enrico Veronese, noto in rete come Enver, aveva un caratteraccio. Di lui colpiva il superattivismo entusiasta, sia come giornalista musicale che come opinionista di sinistra. Era famoso come rubrichista di Blow Up. Si è lanciato in tanti progetti, quasi sempre abbandonandoli a metà. Oggi è ancora su Twitter.
Credo che il primo a linkare il mio blog della domenica nel 2003, e quindi a farmi entrare nel giro, sia stato Batteria Ricaricabile, anche se nella prima fase aveva un altro nome che non ricordo più. Questo è stato attivo fino al 2013.
Tra quelli che seguivano la musica indie, ce n'erano due particolarmente brillanti e drittoni. Uno era Andrea Girolami, che veniva da Senigallia mi pare, e fu il primo blogger che avvicinai di persona: fu al famoso festival Frequenze Disturbate del 2003, lui aveva lanciato l'invito a farsi vedere, io mi feci vedere e attraverso lui feci amicizia con tutti gli altri. Il suo blog si chiamava Loser, poi ne aprì un altro – Nonsischerzapiu – oggi scrive su Twitter e chissà dove, ma mi pare non si occupi più di musica.
Un altro particolarmente brillante che era di Roma e il suo blog si chiamava shoegazer. Sempre su splinder. Conosceva un sacco di gente e aveva un sacco di progetti, alcuni non hanno funzionato molto. Uno è diventato la casa discografica 42 records, che ha lanciato I Cani di Niccolò Contessa e avuto così un ruolo di primo piano nella trasformazione dell'indie italiano (a tale proposito era stato intervistato nel 2017 su Pagina99) Oggi scrive ancora su Twitter.
Non ricordo quando iniziai a seguire Francesco Farabegoli, che si faceva chiamare Disappunto, ed è un altro che ha avuto tanti progetti diversi, e tardivamente – dal 2009 al 2017 – ha realizzato il blog musicale italiano più bello in assoluto. Si chiamava Bastonate, oggi si può ancora ricevere la sua newsletter, e leggerlo su Twitter.
Su Twitter è anche Michele Boroni, noto come Emmebi, che non era tanto interessato alla musica indie quanto alla cultura pop, e alla politica. Scriveva anche sul Foglio, quindi insomma già allora aveva un altro tipo di notorietà. Ma seguiva comunque lateralmente gli indieblogger. E il suo storico blog, attivo dal 2002 al 2014, è ancora online (anche nell'impaginazione tradizionale). Poi scrive di musica mainstrindie su rockol.
In generale è curioso osservare il diverso destino che si è avuto a seconda che la piattaforma fosse su splinder o su blogspot. Di chi era nella prima, oggi non rimane più niente: salvo nei rari casi di chi è migrato in tempo su un altro dominio, come nel caso di Pubblicodimerda, che degli indieblogger fu l'ideologo e il teorizzatore durante l'età dell'oro: che possiamo dire coincide con il suo periodo di attività, l'incredibile triennio 2003-2006. Fu lui fra l'altro a inventare un premio burla per gli indieblogger (gli Indieblog Awards) e a idolatrare il giornalista Fabio De Luca che a forza di essere chiamato in causa finì per entrare nella ballotta anche lui: e c'è ancora, su Tumblr che è la piattaforma di microblog che uso ancora anch'io.
Uno che stava un po' in disparte, e non ci siamo mai visti di persona, era Elrocco. Ancora attivo su blogspot dopo tutti questi anni.
Di quella blogballotta faceva parte anche Aurelio Pasini giornalista delMucchio, anche se non aveva un blog. La sua fidanzata sì, il blog era A visible Sign Of My Owne pubblicava soprattutto fotografie. All'epoca mi sembrava una cosa un po' superflua, poi sono arrivati i fotoblog e oggi è quello che facciamo tutti con Instagram. Era anche lei più avanti della sua epoca.
Luca Castelli invece era una vecchia firma di Rumore, aveva cominciato con il blog un po' più tardi degli altri: il suo era Ilpozzodicabal e lo è ancora.
Poi c'era Akille, un tipo di Roma molto flemmatico e simpatico che non ho mai saputo come facesse di cognome, quindi oggi che non è più online chissà che fine ha fatto. L'unico segno che ho ritrovato ora della sua esistenza è questa intervista del 2006.
Un po' più lontano dalle nostre frequentazioni era Ludik, storicamente uno dei primi blogger italiani in assoluto, che oggi è attivo più che altro su Twitter.
Lontano da noi era anche il vulcanico Zoro, che poi è diventato un personaggio televisivo e oggi conduce Propaganda Live su La7.
Io nell'epoca d'oro dei blog sono rimasto sempreIl Blog Della Domenica, fino al 2006 mi pare. Poi mi ero buttato sui social network dell'epoca e su Tumblr. Poi sono successe tante altre cose, ho avuto un altro blog che si chiamava Complotto e Mezzoe anche in quello ci ho messo tanto impegno, e sarà stato verso il 2009 e 2010. Dopo quello credo di avere perso traccia persino io di cosa scrivevo in giro. Per esempio nel 2014 avevo un blog che si chiamava La rassegna della domenica, era cominciato parlando di musica poi era finito per diventare una serie di racconti molto intimisti.
Qualche giorno fa, Polaroid ha rilanciato una riflessione di Matthew Perpetua, storico blog (o m-blog) americano, che ha scritto: «Le cose andavano molto meglio quando c'erano i blog». E nella sua ingenuità, questa lamentela mi ha colpito. Mi sono concesso di provare nostalgia, una sensazione che normalmente detesto, la trovo sempre insensata, il segno della senilità.
E adesso la provo anch'io, la nostalgia, o meglio la blogstalgia per quell'età dell'oro, per quei tre anni in cui è successo di tutto e i blog erano un'avanguardia di libertà espressiva e di sperimentazioni. Più di ogni altra cosa erano una comunità, per quanto deterritorializzata e instabile, ma proprio per questo magica e irripetibile.
Ma adesso cambiamo argomento, e parliamo della
30 notes
·
View notes
Creeper - Eternity, in Your Arms
Suzanne, voglio morire tenendoti per mano
Scappando dalle pretese di questo mondo
Tutte quelle band alla radio non mi hanno mai lasciato nulla
(da: Suzanne)
1. Black Rain
Pioggia nera
"In guerra col mondo, eppure dall'altra parte del mondo
Quella di ritornare è una promessa che non posso fare
Sai, noi insieme abbiamo il Cuore di Pietra
Perché i Cuori di Pietra non si spezzano"
Ti ricordi quando ti stendevi appoggiata sul mio petto?
Adesso dove prima dormivi tu si appoggia solo un enorme vuoto
Siamo in questa fase in cui non proviamo nulla
Ci baciamo con la solitudine
Ci facciamo le corna con il rimpianto
Quanto siamo banali e infelici
Ti ho scritto un ritornello per mettere fine a tutto
E sotto la pioggia ho gridato il tuo nome
Senti, tesoro, chiudi quella boccuccia
Lo so che ormai non valgo più niente per te
Ti ricordi quando lui ti ha fatta svestire?
Giovane e beata, un pacco bomba senza indirizzo
Eri giovane e senza un nome, colpevole ma irreprensibile
Abbiamo svegliato il vicinato coprendo ancora una volta di insulti il brutto tempo
Quanto siamo banali e infelici
Ti ho scritto un ritornello per mettere fine a tutto
Vuoi sapere perché piove?
E sotto la pioggia ho gridato il tuo nome
Senti, tesoro, chiudi quella boccuccia
Lo so che ormai non valgo più niente per te
E sotto la pioggia ho gridato il tuo nome
Senti, tesoro, chiudi quella boccuccia
Lo so che ormai non valgo più niente per te
E sbiadiscono tutti i colori e a me resta solo tanto freddo
E invece volevo solo tenere qualcuno per mano per guardare il mondo che esplodeva
Io ero tutte le cose che hai sempre sognato e non hai mai fatto
Tutte le vite che potevi fare ma che poi non hai vissuto
Quelli della mezzanotte
E sotto la pioggia ho gridato il tuo nome
Senti, tesoro, chiudi quella boccuccia
Lo so che ormai non valgo più niente per te
E sotto la pioggia ho gridato il tuo nome
Senti, tesoro, chiudi quella boccuccia
Lo so che ormai non valgo più niente per te
2. Poison Pens
Penne avvelenate
Il nostro amore è morto
Eravamo due ragazzini che giocavano coi fiammiferi
(Non siamo riusciti a far partire la scintilla)
Giovani e coriacei, mai a letto e toppe sulla schiena
C'è questo lago pieno di mal di vivere in cui affogo
(Precipitiamo a tutta velocità)
E tu sei nelle sabbie mobili dell'anno scorso che sguazzi/sprofondi
Tira sù un po' di amici e venite a guardarmi che soffoco
(Il nostro amore è morto, gira a testa bassa)
Dal campanile dell'orologio sparo agli innamorati che osano fuggire insieme
(Il nostro amore è morto, gira a testa bassa)
E non ne posso proprio più di cantarti canzoni
(Da dentro le ali)
Non ne posso proprio più di essere ossessionato da tutto quello che fai
Avevo sempre sperato di morire sognando
(O facendo il sonnambulo)
Mi era sempre sembrato che l'inferno stesse solo vivendo/respirando
Tira sù un po' di amici e venite a guardarmi che soffoco
(Il nostro amore è morto, gira a testa bassa)
Dal campanile dell'orologio sparo agli innamorati che osano fuggire insieme
(Il nostro amore è morto, gira a testa bassa)
Sono caduto come un angelo vittima del tuo amore
Adesso compio gli atti che compiono i diavoli
E i bambini cantano di nuovo le canzoni di Natale
E io volevo solo che finisse il mondo
Già, e sono caduto come un angelo vittima del tuo amore
Adesso compio gli atti che compiono i diavoli
E i bambini cantano di nuovo le canzoni di Natale
E io volevo solo che finisse, che finisse il mondo
Il nostro amore è morto
Tira sù un po' di amici e venite a guardarmi che soffoco
(Il nostro amore è morto, gira a testa bassa)
Dal campanile dell'orologio sparo agli innamorati che osano fuggire insieme
(Il nostro amore è morto, gira a testa bassa)
3. Suzanne
Suzanne
Fluttui nell'aria, coi capelli bagnati dalle lacrime
Esci dalla finestra prima che ti senta qualcuno
Per cui mettiti i vestiti più pesanti ché hai freddissimo
Ti sei data fuoco, eppure ti si è congelato lo stesso il cuore
Ora, ora, ora, ora, ora, ora
Ora, ora, ora
Suzanne, voglio morire tenendoti per mano
Scappando dalle pretese di questo mondo
Tutte quelle band alla radio non mi hanno mai lasciato nulla
Tu eri la ragazza per cui il mondo intero faceva a pugni
Io solo un ragazzo che cantava fino a che gli scoppiavano i polmoni
E su una pagina del diario hai fatto la lista di tutti i tuoi nemici
Con anche quello che gli avresti fatto e perché gliel'avresti fatto
Ora, ora, ora, ora, ora
Ora, ora, ora
Suzanne, voglio morire tenendoti per mano
Scappando dalle pretese di questo mondo
Tutte quelle band alla radio non mi hanno mai lasciato nulla
Suzanne, dal fiume dove hai perso la testa
All'estate in cui mi hai abbandonato
Mi son sentito cadere a pezzi lentamente
E nella tua stanza dell'ospedale alla mezzanotte
Hai fatto tornare il tuo ragazzo per una mezz'oretta
Dietro le piante ornamentali e il cancello di ferro arrugginito
E allora mettiamo un assedio, tu fai la lista delle richieste
Liberiamo gli ostaggi, e moriremo tenendoci per mano
Suzanne, voglio morire tenendoti per mano
Scappando dalle pretese di questo mondo
Tutte quelle band alla radio non mi hanno mai lasciato nulla
Suzanne, dal fiume dove hai perso la testa
All'estate in cui mi hai abbandonato
Mi son sentito cadere a pezzi lentamente
Ora, ora, ora, ora, ora, ora
Ora, ora, ora
4. Hiding with Boys
Nascondersi coi ragazzi
Troppo stanco/troppi pensieri
Serate nei locali e cocktail che costano poco
Chissà se mi pensi mai come io penso a te
Ultimamente sono sull'orlo del precipizio
Mi alzo e sprofondo lentamente nell'asfalto sottostante
E se mai dovessi morire, dirò a qualcuno di dirti che è stata tutta colpa tua
Nascondersi coi ragazzi nella tua camera da letto
Nascondere le prove che la gioventù sta morendo sotto le sigarette e un profumo che ristagna
Avvicinarsi alla mezzanotte nel crepuscolo dell'adolescenza
Capelli neri e skinny jeans avvertono la luce del giardino dei tuoi
Ah, quando ci siamo conosciuti la primavera scorsa stavamo proprio bene insieme
Sbiaditi come una Polaroid
Io sono tutte le cose che ti hanno insegnato di evitare
Sono i vestiti che non ti metti mai
Sono tutto per te, ma a te non interessa
Nascondersi coi ragazzi nella tua camera da letto
Nascondere le prove che la gioventù sta morendo sotto le sigarette e un profumo che ristagna
Nascondersi coi ragazzi nella tua camera da letto
Nascondere le prove che la gioventù sta morendo sotto le sigarette e un profumo che ristagna
Nella tua camera da letto
Nella tua camera da letto
Nella tua camera da letto
Ti metti stesa sul letto, ti metti a dire bugie spudorate
Amarti mi uccide
Amarti mi uccide
Ti metti stesa sul letto, ti metti a mentire
Amarti mi uccide
Amarti mi uccide
Ti metti stesa sul letto, ti metti a dire bugie spudorate
Amarti mi uccide
Amarti mi uccide
Ti metti stesa sul letto, ti metti a mentire
Amarti mi uccide
Amarti mi uccide
Nascondersi coi ragazzi nella tua camera da letto
Nascondere le prove che la gioventù sta morendo sotto le sigarette e un profumo che ristagna
Nascondersi coi ragazzi nella tua camera da letto
Nascondere le prove che la gioventù sta morendo sotto le sigarette e un profumo che ristagna
Amarti mi uccide
Amarti mi uccide
5. Misery
Disperazione
Bella, ma lui non te lo dice
Sciarpe invernali e gonne di velluto
Beviamo ancora come facevamo ai tempi della scuola
Sono passato davanti alla tua vecchia casa vicino al cimitero
Le serate nei locali e l'università
Quando i tuoi amici cantano Born to Run, tu resisti, tesoro
Perché noi siamo nati per andare alla deriva
Se vedessi come sono conciato ultimamente
Ti verrebbe ancora più voglia di stare alla larga
Tienimi per mano solo un momento
La disperazione non passa mai di moda
A volte ti vedo nei sogni, in reggiseno nella stanza che avevi in affitto
Non ti piacerebbe svegliarti ed essere un'altra persona?
E allora mi sono segnato una lista di medici legali, con nomi e numeri di telefono
Per dichiarare morta la nostra storia
Nelle tombe, nelle camere degli ex
Se vedessi come sono conciato ultimamente
Ti verrebbe ancora più voglia di stare alla larga
Tienimi per mano solo un momento
La disperazione non passa mai di moda
Se vedessi come sono conciato ultimamente
Ti verrebbe ancora più voglia di stare alla larga
Tienimi per mano solo un momento
La disperazione non passa mai di moda
Io sono il tuo smalto scheggiato
Sono il tessuto del tuo cappotto
Tu sei tutte le mie paure
Sei le parole che non ho mai scritto
Io sono il tuo smalto scheggiato
Sono il tessuto del tuo cappotto
Tu sei tutte le mie paure
Sei le parole che non ho mai scritto
Sei tanti anni fa
Se vedessi come sono conciato ultimamente
Ti verrebbe ancora più voglia di stare alla larga
Tienimi per mano solo un momento
La disperazione non passa mai di moda
Se vedessi come sono conciato ultimamente
Ti verrebbe ancora più voglia di stare alla larga
Tienimi per mano solo un momento
La disperazione non passa mai di moda
6. Down Below
Giù all'inferno
Una volta ho visto una ragazza con la tristezza nel cuore
E fumava e beveva quasi quanto te
E amore, speravo di riuscire ad andarcene presto
Intanto che la notte è ancora giovane sotto questa luna calante
E non riesco a pensare a come stavamo una volta
Non riesco a pensare alle sue dita che ti accarezzano i capelli
O a cosa succede in camera mia quando io non ci sono
Giù all'inferno, ci vediamo nel fiume che scorre giù all'inferno
Una volta ho visto una ragazza che ti assomigliava parecchio
Aveva i capelli neri come la tempesta, gli occhi azzurri come una goccia di pioggia
E amore, volevo solamente abbracciarti
Prima che arrivi lo Straniero sotto questa luna calante
Giù all'inferno, ci vediamo nel fiume che scorre giù all'inferno
Giù all'inferno, ci vediamo nel fiume che scorre giù all'inferno
Aspetta ché ti ci porto io
E lui verrà a vederti dalla finestra di casa tua
Per portarti al fiume che scorre giù all'inferno
E lui verrà a vederti dalla finestra di casa tua
Per portarti al fiume che scorre giù all'inferno
E lui verrà a vederti dalla finestra di casa tua
Per portarti al fiume che scorre giù all'inferno
Giù all'inferno, vi vedrete nel fiume che scorre giù all'inferno
Giù all'inferno, vi vedrete nel fiume che scorre giù all'inferno
Giù all'inferno, vi vedrete nel fiume che scorre giù all'inferno
7. Room 309
Stanza 309
Le ex infestano le strade come frecce scoccate
Davamo fuoco alle case cantando "l'amore ci ha fatti soffrire"
Adesso nuoti nell'acqua anche se sai benissimo cosa si nasconde al di sotto
Gridando "al lupo" ogni volta che dici di andartene
L'eternità fra le tue braccia
Mettiti una cotta di maglia sul cuore
Moriamo giusto per sentirci vivi
Gli amici diventano echi di una vita che ti sei lasciato alle spalle
Fluttuo come un astronauta nello spazio
Mi dicono che il purgatorio è un posto carinissimo
Ma non mi è mai venuto in mente di vivere qui
Lo sa il cielo che le porte dell'inferno sono a due passi
L'eterno mi sembra proprio una gran cosa da buttare via
L'eternità fra le tue braccia
Mettiti una cotta di maglia sul cuore
Moriamo giusto per sentirci vivi
Gli amici diventano echi di una vita che ti sei lasciato alle spalle
Sono stato un uomo, adesso un fantasma
Due delle cose che ti fanno più paura
Adesso che siamo alla fine del viaggio per me cos'è rimasto?
Sono stato un uomo, adesso un fantasma
Due delle cose che mi fanno più paura
Adesso che siamo alla fine del viaggio per me cos'è rimasto?
E io mi chiedo
Se lassù c'è un dio che mi guarda e che io non vedo
Com'è che ha creato un mondo intero ma non è riuscito a farci star bene?
Se lassù c'è un dio che mi guarda e che io non vedo
Com'è che ha creato un mondo intero ma non è riuscito a farci star bene?
8. Crickets
Grilli
Amore, scusa se ti chiamo così tardi
Ah, già, dimenticavo che non posso più chiamarti così
Mi capitano sempre ancora queste sviste
Non so quando mi riprenderò
Ripenso a quella sera che mi hai restituito i nostri dischi e la nostra vita
Mi hai detto con quel tuo tono altezzoso
"Non mi dimenticherò mai di te"
Dentro ai tuoi jeans c'è lei, ma non me ne frega niente
Tu eri il mio sogno, adesso il mio incubo
Al matrimonio di tua sorella ho dato il tutto per tutto
Tuo padre era freddo e tua madre era triste
Dentro di me ho pensato che sembravano noi due quando ci siamo visti l'ultima volta
Il mio amore è un'unghia che non riesco a togliere con le pinzette
Quelli che ho amato erano tutti dei grandissimi bugiardi
Non so se questo fa capire come sono fatta, ma io mi arrendo
Dico sul serio, ci soffro e basta
Dentro ai tuoi jeans c'è lei, ma non me ne frega niente
Tu eri il mio sogno, adesso il mio incubo
Chiamami pure quando vi lasciate, come fai sempre
Non ti garantisco che rispondo
Ne ho abbastanza di te
Dentro ai tuoi jeans c'è lei, ma non me ne frega niente
Tu eri il mio sogno, adesso il mio incubo
Dentro ai tuoi jeans c'è lei, ma non me ne frega niente
Tu eri il mio sogno, adesso il mio incubo
9. Darling
Tesoro
Ti sei trasferita
Purtroppo non abbastanza lontano da farmi smettere di pensare a te
Ho messo un annuncio sulla rubrica "Cuori solitari"
Diceva "non tornare più"
Ma amore, ormai sappiamo che il mondo sta finendo
E non ha senso far finta di non voler scomparire
Certi giorni mi faccio il caffè corretto al veleno per sentire il colpo
E sfido la morte da anni
E così te ne vai... beh, non starò certo in lutto
Perché si muore sempre da soli, tesoro
Ti sei stufata di me ormai
E non posso certo biasimarti
Pure io mi sono stufato di me stesso
Ti ricordi quando fuori si stava bene e ci andavamo a sedere sugli autoscontri alle 3 del mattino?
Eravamo a pezzi, ma pensavo che stavamo meglio se eravamo a pezzi insieme
Ma amore, ormai sappiamo che il mondo sta finendo
E non ha senso far finta di non voler scomparire
Ma mi faccio ancora il caffè corretto al veleno per sentire il colpo
E sfido la morte da anni
E così te ne vai... beh, non starò certo in lutto
Perché si muore sempre da soli, tesoro
Ti sei stufata di me ormai
E non posso certo biasimarti
Pure io mi sono stufato di me stesso
Crolla il cielo, ma sai cosa me ne frega
Tu sai tutto su di me
Per cui prego ancora che arrivi una cometa a spazzare via tutte le promesse che ti ho fatto
E così te ne vai... beh, non starò certo in lutto
Perché si muore sempre da soli, tesoro
Ti sei stufata di me ormai
E non posso certo biasimarti
Pure io mi sono stufato di me stesso
E così te ne vai... beh, non starò certo in lutto
Perché si muore sempre da soli, tesoro
Ti sei stufata di me ormai
E non posso certo biasimarti
Pure io mi sono stufato di me stesso
E così te ne vai... beh, non starò certo in lutto
Perché si muore sempre da soli, tesoro
Ti sei stufata di me ormai
E non posso certo biasimarti
Pure io mi sono stufato di me stesso
10. Winona Forever
Winona per sempre
Nel vicolo, i tuoi occhi come delle valli
Come la forca a cui sono appeso dalla sera
Ti ho scritto delle lettere ma non mi sono sentito meglio neanche un po'
Sono andato a sotterrarmi nel vuoto
Perché sì, ultimamente bevo parecchio
E lo sai che ti penso spesso
So di essere conciato da buttar via tutto il giorno
Però magari potrei essere il tuo ragazzo
E fare tutte le cose che vuoi fare tu
Tu potresti essere la mia Winona
E io mi potrei fare il tatuaggio di un cuore con sù il tuo nome sul braccio
Fare tardi tutte le sere mi fa male
Tu te ne vai e io riesco a malapena a respirare
Mi tengo tutto dentro
Il locale è vuoto, la mia testa piena di cemento
E preferirei trovarmi da un'altra parte
Perché sì, ultimamente bevo parecchio
E lo sai che ti penso spesso
So di essere conciato da buttar via tutto il giorno
Però magari potrei essere il tuo ragazzo
E fare tutte le cose che vuoi fare tu
Tu potresti essere la mia Winona
E io mi potrei fare il tatuaggio di un cuore con sù il tuo nome sul braccio
Fare tardi tutte le sere mi fa male
E quanto ci soffro a vederti così felice
Io ti augurerei solo il peggio
È proprio da egoisti ed è proprio da me mettermi lì seduto a sprofondare con te
E quanto ci soffro a vederti così felice
Io ti augurerei solo il peggio
È proprio da egoisti ed è proprio da me mettermi lì seduto a sprofondare con te
E quanto ci soffro a vederti così felice
Io ti augurerei solo il peggio
È proprio da egoisti ed è proprio da me mettermi lì seduto a sprofondare con te
Seduto a sprofondare con te
Come quando le stelle morenti brillano per l'ultima volta
Sei bellissima e condannata
Come quando le stelle morenti brillano per l'ultima volta
Sei bellissima e condannata
Però magari potrei essere il tuo ragazzo
E fare tutte le cose che vuoi fare tu
Tu potresti essere la mia Winona
E io mi potrei fare il tatuaggio di un cuore con sù il tuo nome sul braccio
Però magari potrei essere il tuo ragazzo
E fare tutte le cose che vuoi fare tu
Tu potresti essere la mia Winona
E io mi potrei fare il tatuaggio di un cuore con sù il tuo nome sul braccio
Fare tardi tutte le sere mi fa male
11. I Choose to Live
Io scelgo di vivere
Mi hanno fatto un buco dentro l'anima
Potevo nasconderlo già da anni
Ho sempre immaginato che sarebbe stata solo una fase
Avrei già dovuto risolvere tutto alla mia età
Certi giorni mi viene voglia di piangere, e so che viene anche a te
Ma la vita non sembra più così tetra quando canto insieme a te, insieme a te
Io scelgo di vivere
Io scelgo di vivere
Abbastanza giovane da avere ancora un cuore
Abbastanza vecchio da cadere a pezzi
E adesso siamo al parco a bere
A venti-e-qualcosa anni, con la pelle che invecchia, al buio
Certi giorni mi viene voglia di piangere, e so che viene anche a te
Ma la vita non sembra più così tetra quando canto insieme a te, insieme a te
Io scelgo di vivere
Io scelgo di vivere
Certi giorni mi viene voglia di piangere, e so che viene anche a te
Ma la vita non sembra più così tetra quando canto insieme a te, insieme a te
Io scelgo di vivere
Io scelgo di vivere
0 notes