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#ponte salario
surfingkaliyuga · 2 years
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Blackshirts crossing Ponte Salario during the March on Rome (28.10.1922, Rome).
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saw3amanda · 1 year
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The Ponte Salario by Hubert Robert
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ilpianistasultetto · 1 year
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Il problema dell'Italia è che la maggioranza degli imprenditori non sanno fare gli imprenditori, vogliono solo ammucchiar milioni e quando questi non arrivano si pretendono quei soldi dallo Stato altrimenti licenziano, o evadono le tasse, o sfruttano la manodopera, altro non sanno fare. I giornalisti non sanno fare i giornalisti, e vogliono i soldi dello Stato, altrimenti i giornali già sarebbero morti da un pezzo. I sindacalisti non sanno fare i sindacalisti, e vanno a braccetto con gli imprenditori per piccoli favori personali, o fottono gli iscritti aumentandosi gli stipendi.
I diirigenti statali non sanno fare i dirigenti, vengono premiati lo stesso, e poi ti chiedi: ma i furbetti del cartellino chi cazzo li controllava?
Le banche non sanno fare le banche, e nessuno le controlla.
I politici, non sono politici ma arraffatori, tranne qualche anima buona, tutti vogliono i vitalizi e il finanziamento pubblico della politica, ancora soldi dallo Stato.
I concessionari di Stato, pensano solo ai loro cazzi a discapito della sicurezza e della trasparenza, conta solo il profitto e il Ponte Morandi è un mausoleo che ancora non vede giustizia.
la magistratura si autoassolve ogni volta che sbaglia;
gli avvocati sono troppi, come i processi, e chi più imbroglia porta la pagnotta a casa;
la camorra, la mafia e la 'ndrangheta, sguazzano alla grande con un attivo di miliardi di euro; e in tutto questo, chi sono il vero problema, la preoccupazione primaria del trio Meloni-Salvini- Berlusconi?
I poveri! Quelli che vorrebbero tenere quel piccolo sussidio che ora ricevono con il RDC e quelli che, lavorando, vorrebbero un salario decente per poter vivere..
Ma andate a fare in culo!
@ilpianistasultetto
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palmiz · 1 year
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Puo' anche essere che la Meloni non abbia fatto nulla in 5 mesi di governo.
ma la sinistra negli ultimi mesi dopo 15 anni al governo, qualcosa lo hanno fatto.. HANNO VOTATO con i 5S LE DIRETTIVE EUROPEE SULLA CASA GREEN...le classi meno abbienti che a malapena arrivano a fine mese vi ringraziano visto che sta mossa colpirà l'80% delle abitazioni italiane, svalutazione immediata del patrimonio, blocco di nuovi investimenti Ater di zona, dovendo mettere in regola tutta l ' edilizia agevolata etc etc, e non ho sentito una, dico una proposta per aiutare chi non potrà farlo, in base isee magari, niente, solo l'obbligo (un classico da una classe dirigente da sempre supponente ed arrogante) ..per quanto riguarda il salario minimo che più minimo non si puo ci penserà SUMAHORO lui è l’ esperto ….
A no, scusate, a dx adesso sono impegnati con il ponte di Messina, un altro pozzo divora soldi che pagheremo tutti noi, con ennesime tasse, tagli alla sanità, scuola etc etc ...
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nancydrewwouldnever · 17 hours
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Hubert Robert, The Ponte Salario, ca. 1775, oil/canvas (National Gallery of Art, Washington D.C.)
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illustratus · 2 years
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The Ponte Salario by Hubert Robert
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meisterdrucke · 1 year
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The Ponte Salario, c.1775by Hubert Robert
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Treasure in the Royal Tower but this time it’s Landscapes (prev. parts portraiture 1 and 2)
1. Paessaggio lacustre con rovine e pastori (english: lakeside landscape with ruins and shepherds); Cornelis Van Poelenburgh; ca.1620 (found above lobby to the left)
2. The Ponte Salario; Hubert Robert; 1775 (fount in the first floor hallways by tower passage exit)
3. Vue du siège et de la Prise de la Bastille. Le Gouverneur et la Garnison sont faits prisonniers le 14 juillet 1789; Jean Houel; 1789 (found in ‘Major Figures and Events of the French Revolution: Volume II’)
4. Windmill on the Onbekende Canal, Amsterdam; Claude Monet; 1874 (found in Hotchkiss’ room)
5. The Polish Rider; Rembrandt; 1655 (found above lobby to the left)
6. Road Along The Loing Canal; Camille Pissarro; 1902 (found in Nancy’s room)
7. Prise de la Bastille, 14 juillet 1789; anonymous; c.1790 (found in ‘Major Figures and Events of the French Revolution: Volume II’)
8. Bentheim Castle; Jacob van Ruisdael; 1653 (found in the first floor hallways by tower passage exit)
9. View of the Harinpakkerstoren in Amsterdam; Abraham Storck or attributed to Jacobus Storck; 17th c. (found in Hotchkiss’ room)
locations: #2 and #8 are in the first floor hallways by the tower passage exit; #3 and #7 are in ‘Major Figures and Events of the French Revolution: Book II’; the rest are on the map below
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hala2021 · 2 months
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Sí, la paz es la trampa de los perversos 
Mientras hay conflicto, hay libertad; cuando hay paz, hay sometimiento. Y si en Palestina las fuerzas de ocupación israelíes necesitan matar a toda la población civil, eso significa que todavía tenemos libertad, pero no estamos sometidos. Y Palestina es un ejemplo al mundo. Y mi vida también me deja muchas enseñanzas. Si pasé miseria; mientras otros, lujo; eso significa que no claudiqué. Saddam Hussein murió ahorcado, pero no sometido. Nunca vi con mis ojos a mi miseria como la corona de mi batalla. Tampoco los palestinos verán a sus hijos muertos como un trofeo de su libertad. En cambio, otros disfrutan de placeres mundanales, de viajes y de las mejores prendas de vestir, gracias a la sangre de millones de inocentes que pagan por esos lujos. La suciedad se oculta, pero ya sale a la superficie con casos como la Isla de Jeffrey Epstein o los colchones ensangrentados de la sinagoga de Jabad Lubavitch en Estados Unidos, con cochecitos de bebés en los túneles subterráneos. Pero nunca vi a mi desgracia como la corona de triunfo de mi libertad. Claro, el mundo está gobernado por gente siniestra. Las teorías de conspiración hablan de una élite satánica que gobierna el mundo. Por eso, si trabajas por un miserable salario y no tienes ni descanso, ponte a pensar que tu dolor, tu fatiga y tu sinsabor de la vida es producto de tu libertad, y no del sometimiento que otros imponen para ti.
Yo cité dos casos macabros que sucedieron en Estados Unidos, sin embargo eso solo es la punta del iceberg. Hoy por hoy, no podemos verles las caras a nuestros enemigos, pero sí vemos sus símbolos en todas partes: el negro, la estrella, la cabra, la calavera, los ojos panda, los cuernos del diablo, el compás y la escuadra, la pirámide, la cruz invertida, en fin... ¡Y cuántos de ellos están dentro de sectas como la secta de Jones, en Guyana, en donde 913 estadounidenses murieron! Eso fue por el año 1978.
Observando el caso de un matrimonio que viajaba por el mundo, hace más de cinco años, me preguntaba si eso no fue planificado. El caso sucedió en la India, en donde siete depravados violaron a la mujer. Sí, viviremos las peores cosas, pero hoy pensaba, mientras buscaba unos cables para un monitor que encontré en la calle, tirado y para ver si funciona, en esa frase, tal vez poco entendible para algunos: «mientras hay conflicto, hay libertad; cuando hay paz, hay sometimiento». Y ahora piden paz para Palestina, pero para pedir la paz deben, como mínimo, entregarles las tierras a sus dueños: los palestinos. También, ir construyendo sus casas y tratando de reparar el mal que hicieron. Por supuesto, las vidas de los palestinos no podrán reponerlas, pero algo pueden hacer. Yo sé que muchos se molestarán cuando publico vídeos de los soldados israelíes y sus piernas cortadas, y escribo: «estos no se las llevan gratis». Y la gente siente piedad por ese soldado con su pierna cortada, pero no siente piedad por los niños masacrados en Gaza. ¿Y sabes por qué es eso? Porque sus corazones están del lado de Israel, Europa y Estados Unidos. Nosotros somos los perdedores y yo siempre voy a estar del lado de los perdedores, porque mientras pierdo, soy libre; si tengo paz y dinero soy una sometida. Y ellos piden paz, pero quieren seguir siendo los dueños de todo el mundo. Por eso vuelvo a repetir: mientras hay conflicto, hay libertad; cuando hay paz, hay sometimiento.
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cinquecolonnemagazine · 5 months
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25 novembre, oggi manifestazioni contro la violenza sulle donne
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(Adnkronos) - Manifestazione oggi, 25 novembre, contro la violenza sulle donne. Due saranno le sedi: una al Circo Massimo alle 14 a Roma e l'altra a Messina. Entrambe scelte per protestare contro "la violenza patriarcale". "Torniamo in piazza contro il governo, le sue politiche e le sue retoriche - scrivono gli organizzatori -, che dietro una misera facciata di contrarietà alla violenza nei fatti ne riproduce e anzi consolida le fondamenta in tutti gli ambiti della vita: dalla scuola, alla famiglia, alle relazioni interpersonali, agli ospedali, ai tribunali, alle politiche pubbliche".  Scorrendo l'appello degli organizzatori si trovano, ovviamente, tutti i punti cardine del contrasto all'"attacco sempre più feroce all'autodeterminazione di donne, persone non binarie e Lgbtqiapk con disabilità, migranti e seconde generazioni, sex workers e alle persone povere". Ma anche molto di più. A partire dal fatto che si torna in piazza "contro il governo, le sue politiche e le sue retoriche". Tra l'altro, spiegano sempre gli organizzatori, "non vediamo discontinuità vera tra questo governo di estrema destra della Meloni e i precedenti meno conservatori e nazionalisti". Tra i temi citati c'è, poi, la "cancellazione del reddito di cittadinanza e l’affossamento del – seppur pallido e del tutto insufficiente – tentativo di fissare un tetto per il salario minimo"; il ponte sullo Stretto (definito 'un grande specchio per le allodole' e 'il Mostro'); i "tentativi di moltiplicare le basi militari" e le "pratiche di controllo varie; quali ricoprire le Città di Venezia e Messina di telecamere a riconoscimento facciale (prodotte in Israele)".  Ma è sulla situazione in Medio oriente che 'Non una di meno' prende le posizioni più nette. A partire dal manifesto dell'evento, in cui si legge "Palestina libera". A questo proposito, nella piattaforma si legge: "Lo stato Italiano deve smetterla di essere complice di genocidi in tutto il mondo e schierandosi in aperto supporto dello stato coloniale di Israele, appoggia di fatto il genocidio in corso del popolo Palestinese".  Sappiamo, inoltre, "che la guerra è la manifestazione più totalizzante della violenza patriarcale" e "per questo, e più che mai, siamo al fianco del popolo palestinese che affronta l’ultimo episodio della lunga storia di un genocidio portato avanti da uno degli apparati politico-militari più potenti al mondo, lo Stato di Israele. Non ci sono margini di ambiguità in questa storia di colonialismo, razzismo e violenza, tesa a cancellare il territorio palestinese e, soprattutto, il suo popolo". La piattaforma, in coerenza, chiede "un chiaro posizionamento in favore del popolo palestinese e della sua liberazione e una visione antimilitarista che ci permetta di evidenziare come i conflitti armati siano l’espressione più terribile della violenza patriarcale".  Oggi alla manifestazione potrebbe essere presente anche Elena Cecchettin, la sorella di Giulia, massacrata dall’ex fidanzato. Non è certa di esserci anche la numero uno del Pd Elly Schlein che, però, assicura: "Il Pd ha sempre partecipato e parteciperà anche domani". "Io sono a Perugia al mattino, se farò in tempo parteciperò volentieri come ho sempre fatto. Ma non userei in modo strumentale questo appuntamento".  Il segretario generale della Cgil Maurizio Landini parteciperà alla manifestazione nazionale di Roma. Per la segreteria confederale sarà presente Lara Ghiglione. La Cgil prenderà parte a tutte le iniziative organizzate nelle città italiane. Ci saranno anche preti e suore alla manifestazione di Roma per alzare la voce contro la violenza sulle donne nella Giornata internazionale. Al Circo Massimo sarà presente il frate francescano Enzo Fortunato che denuncia: "Stiamo attraversando un'ora tragica. C’è un drammatico deficit di umanità a tutti i livelli. La logica del possesso, della conquista degli Stati, delle donne, delle cose ci sta facendo scrivere una delle pagine più buie della nostra storia. È' necessario intraprendere l'ora della luce che ci conduca alla logica del donare, del condividere e dell'empatia nelle relazioni". Anche suor Paola d'Auria, la suora da sempre in prima linea per aiutare chi è in difficoltà, sarà alla manifestazione, se non fisicamente, "con il cuore e con la mente". Osserva la suora all’Adnkronos: "Io ci vivo accanto alle vittime di violenza. Le coccolo. Cerco di fare loro dimenticare tutto il male subito”. E a proposito della morte di Giulia Cecchettin, suor Paola dice: “Provo rabbia e dolore. E penso: se solo la avessi avuta qui vicino a me. E’ una strage che va fermata".   [email protected] (Web Info) Read the full article
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youviralart · 7 months
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Fabio Massimo Castaldo Per mesi Giorgia Meloni e i suoi ministri hanno messo le mani avanti preannunciando una Legge di bilancio senza fondi per colpa del buco di bilancio lasciato dai governi precedenti. Eppure ecco qui che Matteo Salvini, non curante del caro benzina, dei tagli alla sanità pubblica e dell’inflazione, annuncia tranquillamente che invece ci sono ben 12 miliardi per la realizzazione del Ponte sullo Stretto a lui tanto caro. Intanto i cittadini continuano a pagare l’opera di distruzione di ogni forma di misura di sostegno sociale, dal reddito di cittadinanza al salario minimo, e dovranno affrontare da soli un carovita sempre più insostenibile, un’offerta lavorativa che manca e l’inflazione crescente. Ecco le priorità del governo Meloni: trovare i fondi non per migliorare la qualità della vita dei cittadini, ma dare seguito alla serie di slogan propagandistici del suo vicepremier.
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simonecarmignani · 9 months
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Per gli enti che si associano mediante convenzione per l’utilizzo del personale, il limite di spesa deve essere calcolato sul complesso delle spese destinate al salario accessorio sostenuto da ciascuno degli enti associati - Corte dei Conti Lombardia delibera n. 151/2023
La Corte dei conti – Sezione regionale di controllo per la Lombardia – esprime il seguente parere in merito al quesito formulato dal Comune di Ponte Nossa (BG): Ai fini della quantificazione dell’ammontare complessivo delle risorse da destinare annualmente al trattamento economico accessorio del personale , previsto dall’art. 23, comma 2, del d.lgs. 25 maggio 2017, n. 75 e adeguato ai sensi…
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notodoestaescrito · 1 year
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Alta Velocidad
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Estoy precipitándome hacia el futuro en una ráfaga infalible de sucesos simultáneos.
No hay manera de pararlo, el tiempo no se domestica.
Conduce, anda, coge un vuelo, coge un tren, coge el metro, agárrate al sofá para sentir que no te mueves, pero da igual, es como agarrarse a un tronco arrastrado por la corriente de un río caudaloso e implacable.
Este mi alegato del punto y seguido. Han pasado demasiadas cosas que se resisten a ser digeridas, están atravesadas en mi vida y no más que tropezarme con ellas una y otra vez. Hay una ambiente resignación, de madurez, de cludicación que se ve interrumpido por mis gritos internos de un corazón joven que se resiste a renunciar al himno de los poetas.
Ahora vivo en Londres, ciudad maldita. Aquí no hay espacio para los paseos, solo te lo puede permitir en recintos delimitados para hacer tal cosa, como si hubiese que planear los paseos, como si no fuera algo que el ser humano necesitara. Estoy dentro de una maquinaria bien engrasada, carente de humanidad y llena de una afectado sentido de la civilización.
Y sin embargo, aquí estoy, siendo un engranaje más, comiendo un trozo del pastel, llevando un dorsal en una carrera de fondo a la salvación. Vine aquí porque el aliento de la precariedad emocional y material me estaba empañando las gafas, y sí, me he escabullido por ahora, pero no sé el precio que estoy pagando.
He decidido cuidadosamente cada paso que me ha llevado hasta aquí, he celebrado cada victoria y sufrido cada fracaso. ¿Por qué sigo mirando a todos lados, valorando todas posibilidades y todas las vidas posibles? Sigo en esta carrera de fondo y apenas me deja tiempo para digerir, hay que seguir hacia adelante, cumplir con las obligaciones, pagar esa factura, luchar ese salario, sé un hombre, sé un novio, sé un hijo, sé un amigo, ponte metas, ponte límites, pon una lavadora...
No hay tiempo para sentirse mal, ni para lamentarse. Hay que seguir adelante. Así me transporto entre los días, las semanas y los meses. Me miro en el espejo y ya no sé a quién estoy viendo, una versión cansada y envejevida de un chaval que caminaba como si el mundo fuera un regalo y la vida una oportunidad.
¿Sigo siendo ese chaval? Me resisto a pensar que no, solo que ya no quedan fuerzas ni tiempo para idealismos, en el mejor de los casos, para alcanzar los sueños a la fuerza bruta. Y así voy, atrapado en una corriente imparable de acontecimientos, actor y espectador de una obra que no termino de entender y que me resisto aceptar. Una reinterpretación de una obra que me pareció inmensa, y que poco a poco va menguando hasta hacerse ironía y sátira.
Las luces seguirán distorsionándose al pasar a toda velocidad a su lado, los días no se detendrán, queda en mi saber a dónde conducir, a qué velocidad y con qué propósito. Por ahora las señales están en idiomas desconocidos.
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bippbippmufasitu · 2 years
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Mi primer trabajo.
Realmente yo tenía muchas expectativas, yo quería crecer la empresa y crecer junto con ella, pero la gestión era algo que no daba pie a poder tomar acción. El salario está fatal (y no solamente en esa empresa, sino en la mayoría) y el trabajo super explotado (aplica para las demás empresas también) y realmente no se estaba tornando bueno.
Siempre me ha molestado el típico comentario de "ponte la camiseta" o "hazlo por ayudar", no me apetece hacerlo, es trabajo y debe ser remunerado. La mejor decisión que pude haber tomado fue retirarme de ese lugar, el favoritismo hacia los empleados que solamente buscaban lamerle los zapatos al gerente y subgerente me tenía harto, destaca por tu trabajo, por tu desempeño, no andes buscando caer bien para conseguir preferencia.
Lo he dicho antes, no me gusta desear el mal, pero me alegra bastante saber que se quedan sin personal, se lo merecen, no se vale que te exploten de la manera en que lo hacen. Nosotros necesitamos trabajo, pero ellos también necesitan empleados y hay que aprender a valorar y resguardar ambas partes. Que les vaya increíble y gracias por darme la oportunidad de agregarlos a mi currículum como primer empleo.
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evelynbeautycoach · 2 years
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17 archivos de riqueza o formas de tener una mente millonaria. Son los siguientes:
Piensa en que tu creas tu vida en lugar de que la vida es algo que te sucede. Así serás dueño de tu destino.
Empieza a pensar en ganar en lugar de simplemente en no perder. Es decir, combate el sesgo de aversión a la pérdida.
Comprométete a ser rico, no te limites a desearlo.
Piensa siempre en grande.
Céntrate en las oportunidades y no en los obstáculos.
Deja de criticar y envidiar a las personas a las que les va bien en la vida y empieza a verlas como fuente de inspiración.
Rodéate de personas positivas que te motiven.
Promociónate a ti mismo y deja de ver de forma negativa el venderte como producto o profesional.
Hazte más grande que tus problemas para que no te superen y consuman.
Recuerda que tú también te lo mereces. Cultiva el derecho a recibir.
Elige cobrar en función de tus resultados en lugar de solo por tu tiempo. Ganarás más y estarás más motivado.
Elige tener todo, tiempo y dinero, no tiempo o dinero, felicidad o dinero…
Ve más allá de tu salario y empieza a pensar en tu patrimonio total, que es lo que te da libertad financiera.
Administra mejor tu dinero y hazlo de forma más consciente.
Haz que el dinero trabaje ti y no tú para conseguir más dinero.
Nunca dejes que el miedo te detenga, ponte en marcha por encima de tus temores.
Aprende algo nuevo cada día y sigue creciendo. Destierra la idea de que ya lo sabes todo.
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lascitasdelashoras · 3 years
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piranesi, Veduta del Ponte Salario
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