Tumgik
#prima o poi finiranno
momentidicri · 8 months
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finiranno prima o poi quelle piccole rotture che scombussolano la mia sanità quotidiana?
tipo che scopro ora da un call center che ho ancora intestata l’utenza della luce e gas di bologna quando me ne sono andata un anno fa? come cavolo è possibile visto che avevo chiesto la voltura?
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dilebe06 · 10 months
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High and Low The Worst Episode 0 + High and Low the Worst
Il nemico del mio nemico è mio amico
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Sono tornati. E più belli che mai.
Non mentirò: fino a quando non ho ripreso in mano la Saga di High and Low non avevo idea di tutti questi nuovi drama/film.
D'altronde dopo High and Low: the story of SWORD, High and Low 2, Road to High&Low, High&Low The Movie e High&Low The Red Rain e gli ultimi due film High & Low: End Of Sky e The Final Mission, uno pensa che finiranno ad una certa!
Ero rimasta alla fine di High and Low e la vittoria dei Nostri contro i cattivi e sapevo che mi mancava solo la serie DTC per chiudere il cerchio di tutta la storia. Certo, avevo adocchiato anche la presenza di The Worst - sia drama che film - ma l'avevo preso più come uno spin-off di High and Low, facilmente saltabile poiché non si parlava più delle vicende dello SWORD.
La mia presa di posizione era centrata In virtù anche del fattore emotivo: nessuno avrebbe mai potuto prendere il posto di Cobra, Rocky, HYUGA... sono personaggi così amati e così entrati nel profondo del mio cuore che pensare di poter affezionarmi ad altri personaggi, ad un altra storia, pareva pura utopia.
Pareva.
Perché dopo la serie ad a metà del film successivo, mi sono ritrovata a commentare sorridendo:- " alla fine ti ci affezioni a questi piccoli mostri."
Ma andiamo con ordine:
La serie - tra i due prodotti - è quella che mi è piaciuta meno. Fondamentalmente è una presentazione dei ragazzi che andranno poi ad essere i futuri protagonisti della storia ( esattamente come la prima stagione di HIGH and LOW presentava i propri componenti e basta!) e che almeno qui, non mi hanno fatto morire, onestamente.
Nota a margine per Todoroki, gemma che splende tra la bigiotteria tutta uguale.
Questo infatti è stato il mio problema con i personaggi presentati: mi sembravano tutti uguali. Nessuna particolarità, mania o caratterizzazione che potesse distinguerlo dalla massa di ragazzini intenti a conquistare la posizione di leader.
In High and Low, ogni gruppo aveva delle particolarità che li differenziava dagli altri: I Rude Boy praticavano parkur e proteggevano la loro baraccopoli, i White Rascal si vestivano tutti di bianco e proteggevano le donne ed i bambini e così via... erano talmente diversificati che li inquadravi subito.
In The Worst invece, oltre all'ambizione di conquistare la vetta dell'Oya, di questi personaggi poco si è parlato.
Ed ecco che allora Todoroki splende. Un po' perché l'ho visto leggere un libro - oggetto mistico al pari del Santo Graal - ed un po' perché la sua determinazione a sconfiggere Murayama e prenderle sempre, era davvero ammirevole.
Ho apprezzato come la sua forza non significasse necessariamente la sua posizione di leader - come ci ricorda Murayama - ma è necessario il carisma per conquistare tutti gli studenti e che questo, lo stesso Todoroki lo capisca nel finale, quando accetta Fujio come capo.
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Tra questi baldi giovani alla conquista del trono, vanno notati Tsukasa e Fujio. Se il primo - uno dei più belli, esteticamente parlando - si mostra "dormiente" per gran parte della serie, il secondo passa il tempo con il nonno, facendoci sì vedere il suo buon cuore e l'essere un bravo guaglione ma d'altra parte togliendolo dall'azione per tutta la storia. Infatti Fujio entrerà in scena solo nel film.
Tsukasa poi è quello che mi ha lasciata più perplessa: chiaramente si era iscritto all'Oya per conquistare la vetta al fianco dell'amico ed è bello che si sia "fatto da parte" per amicizia accettando un ruolo "secondario." La perplessità nasce quando lo vedo andare a far a botte con Fujio per superare i propri limiti ed ho pensato che alla fine volesse anche lui partecipare alla corsa per il trono.
Ed invece no.
E la scazzottata allora? che ci siamo andati a fare?!
Va bene, non importa.
Ho visto così tante botte in testa, sediate nei reni e cazzotti in faccia che una rissa in più o una in meno ormai non mi sconvolge manco più.
E finisce così la serie di The Worst, con questi ragazzi che si presentano nelle classi, distruggendo porte, sedie, facce... mentre si urlano addosso imprecazioni ed intanto progettano la conquista del trono.
Ma.
Ma se c'è un trono vuol dire che c'è un RE.
E mi spiace per tutti loro, ma L'UNICO VERO RE è e sarà per sempre Murayama. #stacce
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tutta la sua sobrietà in questa gif XD
Che qui, con questa serie e film si conferma uno dei personaggi più belli ed il mio migliore dell'intera saga.
Potrei scrivere un ode su questo personaggio, facendo notare come abbia preso un liceo di ragazzini e l'abbia trasformato in un gruppo capace di stare sullo stesso piano dello SWORD, di poter sedersi allo stesso tavolo con "i grandi " della città. Come ci ricorda la voce narrante nell'intro " Il Liceo Oya contribuisce alla forza dello SWORD".
Oppure potrei parlare della sua evoluzione da tizio forte che sa solo menar le mani a leader capace sotto i consigli di Cobra. Trasformazione che trova il suo apice sul finire di questa serie, quando Murayama nega agli studenti del tempo pieno la partecipazione agli affari dello SWORD. Capolavoro.
Ed infine potrei parlare della sua maturità sul finale del film, quando ormai diventato uomo, lascia il Liceo per diventare finalmente "grande" ed andare avanti con la sua vita, lasciando il passo alla generazione che verrà.
Perché High and Low, tra botte e amicizia, parla anche di cambiamento e crescita e nessuno più di Murayama ha saputo racchiudere questa tematica.
VOTO: 7+
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E poi c'è il film.
Solo dopo averlo visto si capisce l'intento della serie precedente: un conto è vedere un centinaio di ragazzi sconosciuti che se la suonano di santa ragione. Un altro è vedere i ragazzi a cui un minimo ti sei affezionata, vederli spaccarsi teste, rotule e ginocchi in maxi risse sotto i ponti.
Ed in effetti, funziona. Funziona perché ho onestamente seguito con attenzione questi combattimenti, preoccupandomi un po' per tutti, riconoscendoli e facendo il tifo per ognuno di loro.
Il film segue diversi filoni che si riuniscono poi nel finale:
Mentre lo SWORD è in guerra con i Doubt e la yakuza, gli studenti a tempo pieno della Oya High sono combattuti tra la guerra delle fazioni all'interno della scuola, il conflitto con la Housen Academy e il tentativo di sconfiggere Kidra, una banda di spacciatori che stanno cercando di infiltrarsi nelle scuole locali.
(la vita impegnatissima degli studenti dell'Oya. E' per questo che non studiano. C'hanno da fa'!)
Murayama, che è il leader della Oya High, trova la sua posizione messa alla prova da un gruppo di ambiziosi nuovi arrivati, soprattutto lo studente trasferito Hanaoka Fujio. ( fonte mydramalist)
Ora, questa è un po' una cazzata perché tranne Todoroki, NESSUNO di questi pretendenti al trono ha mai avuto le palle di sfidare in combattimento Murayama. XD
Ovviamente i più attenti hanno già rizzato le orecchie perché leggendo questa trama c'è una parola che immediatamente dovrebbe far alzare in piedi la gente a festeggiare gasata come un furetto sotto steroidi.
Housen.
La Housen.
Ma io infatti vedevo questi ragazzi pelati con l'uniforme e pensavo:-" io questi lo ho già visti. Ma dove? sto nome non mi è nuovo."
Crows Zero docet.
Ed infatti sono proprio loro: la scuola che nel secondo film di Crows Zero si scontrò contro il Suzuran in un epica guerriglia fatta di pugni, calci, risse e mani in faccia.
Aggiungo che vengono presentati con una delle OST più belle e azzeccate di sempre. Appena ascoltata la loro canzone mi sono precipitata a scaricarla!
In questo film si presentano in una veste nuova, con nuovi attori ovviamente, ma sempre ordinati e preparati come piccoli soldatini super efficienti. e ovviamente pelati
Ma c'è di più: se nel film di Crows Zero, loro erano i "cattivi", i rivali da abbattere, questa volta sono dalla "parte nostra" ... nostri alleati. Ed è un piacere conoscerli in questa veste.
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Ho dato il mio cuore a Odajima Yuken, sappiatelo. Con l'addio di Murayama ho trovato una nuova fonte di gioia.
I ragazzi dell'Housen si dimostrano dei delinquenti dal cuore d'oro ( più o meno). Degli specchi dei nostri Oya e vederli combattere tutti assieme è una gioia per gli occhi. Il film infatti, ne approfitta per delinearli e caratterizzarli un po', prima come avversari e poi come alleati.
Tra l'altro, mentre vedevo i ragazzi dell'Housen assaltare un palazzo con delle scale, dopo averle usate a mo' di scudo, pensavo:-" ed io che mi sono emozionata per la battaglia la Fosso di Helm! Guarda questi che stanno a fa'!!! "
Nota di merito poi per Fujio che finalmente viene messo in primo piano ed in relazione con gli altri: come prevedibile risulta avere quel carisma necessario ad unire l'Oya ed in più - per diversificarlo da Murayama - ha quella vena di pazzia ingenua dei bambini che ti lascia piacevolmente sbigottita.
Perché andare sotto casa del Suzuran per spiarne i ragazzi e vedere quanto sono forti è follia.
Mi ricorda un personaggio come Rufy di One Piece: quella sconsideratezza gioiosa che porta il sorriso ovunque vada.
Ma se con l'Housen di toccano i cuori degli amanti di questo genere di drama/film, è con il nome Suzuran che The Worst tocca l'epicità. Prima solo nominato - con riverenza - e poi fattaci vedere solo l'entrata, il film ti alza l'hype a livelli atomici facendoti supporre uno scontro/ sfida / incontro futuro contro i ragazzi del Suzuran.
E ma qui giochi troppo facile! mi sono gasata peggio dei bambini!
Ed infatti andando ai trailer dei prossimi drama/film di High and Low, indovina chi ci sta?!
Tornano i ragazzi della scuola più malfamata del circondario! E l'effetto nostalgia vola altissimo. Io ero anche convinta che non avrei visto più prodotti di High and Low! Ma non si può dir di no all'Housen e al Suzuran.
Tornando al film in questione, due sono le cose che mi hanno lasciata invece più freddina: la prima è la questione di Arata.
L'amico di Fujio che spaccia droga per pagare le spese ospedialiere della madre e tutto il contorno degli amici che si conoscono da bambini è idealmente molto bello. Ma devi farmelo vedere.
Il film e la serie prima ci dicono che Fujio e Takeshi ad esempio sono amicissimi, tanto che il secondo fa da braccio destro al primo, ma non viene mai mostrata questa grande amicizia nata a quanto pare in passato.
Idem per i ragazzi del bar della Nonna. Non basta farmeli vedere da bambini mangiare tutti assieme una volta per farmi percepire la grande amicizia che dovrebbe legarli. Soprattutto se poi ognuno di loro è andato e va per la sua strada.
L'altro problema è lo stesso che riscontro sempre nei drama di High and Low: i villain sono piatti come tavole da surf. Cattivi perché sì, senza nessuna introspezione o profondità che fanno cose malvagie perché gli va. Sono tutti uguali, tanto che da Ranmaru alla yakuza, per passare ai Dubt e adesso a questi Kidra, se ci metti dei cartonati al loro posto, sarebbe uguale.
Detto questo, The Worst è un bel film per chi piace veder menar le mani in modo coreografico:
ha un buon ritmo, una storia un po' contorta per gli standard di questo genere ma che poi si semplifica verso il finale, due grandi ritorni che toccano il cuore dei nostalgici come me e belle scene d'azione.
Il combattimento contro l'Housen prima e il Kidra poi è spettacolare: musiche, inquadrature, montaggio... una bella visione che non può non emozionare gli amanti delle scazzottate.
Con questo film, High and Low di apre a nuovi protagonisti che hanno un ardua missione: non far rimpiangere le colonne portanti di High and Low. Ci riusciranno? Per me è ancora troppo presto per giudicare, avendo visto solo un drama e un film ma voglio dargli fiducia.
Il pezzo forte di High and Low, oltre alle botte e ai bei messaggi d'amicizia, erano i personaggi, le loro personalità e le loro introspezioni.
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Fujio può essere un buon protagonista, diverso da tutti gli altri dello SWORD. Todoroki può interpretare il freddo ma costante contraltare del leader, così come Tsukasa e Jamuo possono diventare interessanti.
Va capito se anche gli altri prodotti di The Worst prenderanno i ragazzi dell'Housen come "protagonisti" o li lasceranno in secondo piano. Ricordo che in High and Low, la serie era iniziata con Cobra ed i suoi amici come protagonisti, per poi virare sugli altri leader dello SWORD, fino ad arrivare ad approfondire Murayama, per dire. Faranno una cosa simile anche per questa storia?
Oh, a me, se mi mettono l'Housen come "protagonisti" mi va benissimo, eh!
Ed infine l'ultima cosa che ci tengo a dire:
per quanto io ami alla follia le storie di ragazzi - di cui il 99% ha superato l'adolescenza da anni - che si gonfiano per diventare il capo della scuola e le storie di scuole VS scuole, onestamente non vorrei vedere di nuovo questa dinamica.
In Crow Zero assistevamo alla scalata di Genji e nel secondo film alla battaglia del Suzuran contro l'Housen. In High and Low The Worst episode 0, seppure in misura minore, abbiamo avuto lotte per la conquista della vetta e con il film, una lotta contro un altra scuola.
Qua si è differenziato con le scuole che si univano contro gli spacciatori ed ho apprezzato il cambio di mood e vorrei che rimanesse così.
Ho un po' paura infatti, di vedere sempre la stessa dinamica sapendo già che la versione di Crow Zero rimarrà imbattibile.
Vedremo cosa accadrà.
Anche perché risulterebbe inevitabile. Con la divisione dei ragazzi dell'Oya in studenti a tempo pieno e part-time, questi ultimi non possono più partecipare agli affari dello SWORD. Ciò significa che se anche i ragazzi di High And Low si trovassero ad affrontare nemici da ogni parte, Fujio e compagnia non potrebbero essere presenti.
Ed ecco quindi che per loro, l'unica possibilità di scontro è con le altre scuole.
Boh, vedremo...
Per adesso...
VOTO: 8
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abr · 3 months
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Prima o poi i Finanziatori Globali si renderanno conto che i Consumatori Ideali o meglio, detta all'inglese in modo più chiaro, i Consumabili su cui poggia tutto il castello finanziario si stanno esaurendo, e importarne dal Terzo Mondo non è poi così produttivo nel medio e lungo termine.
Pronostico quindi che tra un po' finiranno di insistere a inculcargli la verità, peraltro evidente in modo clamoroso dopo tre minuti di Temptation Island: ma quali motivi economici, i e le Consumabili è giusto non si riproducano perché non fan altro che sporcare, inquinare, emettere, ridurre la biodiversità e abbassare la capacità neuronale complessiva.
Non che non servano eh! Chiedere appunto dai grandi Finanziatori globali. Però serve accordo preventivo a livello pianificazione generale: direi max 25% di puttane come nella Venexia del '700 e max 33% di culi con braccia, di più diventa come adesso, opprimente.
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agorareview · 1 year
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Verità per Lucia Raso TgVerona Sera 08/07/23 Telenuovo #LuciaRaso #Verit...
Verità per Lucia Raso TgVerona Sera 08/07/23 Telenuovo #LuciaRaso #VeritaperLuciaRaso #Verona  news -  Servizio di TgVeronaSera  su Lucia Raso VeritaperLuciaRaso - Iscriviti al canale YT :   youtube @VeritaperLuciaRaso  -  Seguici su Facebook : @VeritaperLuciaRaso 00:00 titoli  TgVerona Sera    Fonti: corrieredellasera -   Lucia Raso morta in Baviera: il padre assolto per gli sms al papà del fidanzato indagato   di Laura Tedesco. Rischiava la condanna per minacce. I Raso all’attacco sui social: «Nostra figlia fu aggredita prima della caduta dalla finestra. Ecco le prove». Lucia Raso, suo padre assolto per gli sms inviati al papà del fidanzato «Sappiate che le cose non finiranno presto...quando verrà a galla la verità, sarà fatta giustizia». Così, nei giorni immediatamente successivi alla tragica e misteriosa morte di sua figlia Lucia in Germania, «messaggiava» Pietro Raso a Moreno Treo, padre di Christian, il fidanzato della vittima. Venerdì il papà di Lucia, caduta fatalmente dalla finestra del fidanzato in Baviera, è stato assolto dall’accusa di aver minacciato via sms e Whatsapp il papà di Christian: il signor Raso rischiava la condanna a causa di quella e di altre frasi indirizzate al telefonino del signor Treo, che oltre ad averlo denunciato si era anche costituto parte civile in aula contro il genitore della vittima ed ex fidanzata di suo figlio Christian. Il contenzioso si è ora chiuso davanti al giudice di pace del Tribunale di Verona, dottor Giuliano Crivellaro: difeso dall’avvocato Enrico Bastianello, Pietro Raso è stato assolto «perché il fatto non sussiste». La mamma di Lucia: «Noi chiediamo solo giustizia» Secondo il magistrato scaligero, dunque, aver scritto «sappiate che le cose non finiranno presto...quando verrà a galla la verità, sarà fatta giustizia» non integra il reato di minacce. «Se mio marito fosse stato condannato sarebbe stata un’autentica beffa, un vero scandalo - reagisce la signora Xenia Maria, moglie di Pietro e mamma di Lucia -. Sarebbe stato paradossale se, dopo aver perso nostra figlia in circostanze che devono ancora essere chiarite, il padre di Lucia fosse addirittura stato condannato. Mio marito non ha mai minacciato il papà di Christian, la nostra famiglia chiedeva e continua ancora a chiedere solo la verità, tutto qui. Vogliamo giustizia e verità per Lucia, chiediamo soltanto di sapere come mai nostra figlia non è mai potuta tornare da quel viaggio in Germania. A quasi tre anni di distanza non sappiamo ancora cos’è realmente accaduto quella maledetta notte». La Procura ha chiesto l'archiviazione per Christian Treo Il dramma che ha sconvolto per sempre le vite di due intere famiglie, i Raso che hanno perso la figlia e anche i Treo visto che Christian è stato indagato per il presunto omicidio volontario di Lucia, è datato 24 novembre 2020: belli, giovani e innamorati, la commessa 36enne Lucia Raso e il pizzaiolo 29enne Christian Treo stavano trascorrendo un weekend d’amore in Baviera, a Landshut, dove lui lavorava come stagionale in un locale. Quella notte sfociata nel sangue, la coppia veronese si trovava nell’appartamento di Treo insieme ai due coinquilini siciliani del 29enne. Alcol, risate, sembrava un’allegra serata tra amici invece all’improvviso la situazione precipitò: un malinteso, poi forse una lite, finché avvenne il peggio. Lucia cadde dalla finestra al primo piano, perdendo la vita sul colpo. Si aprì così uno scenario di dolore e di dubbi, partirono le indagini e scattarono i tanti, troppi interrogativi che tuttora devono trovare risposta. In questo momento l’inchiesta è giunta a un nodo cruciale e tutto dipenderà dal verdetto della giudice delle indagini preliminari Carola Musio: spetta a lei sciogliere la riserva decidendo se accogliere o meno la richiesta di archiviazione con cui il pubblico ministero Stefano Aresu ha concluso le indagini su Christian Treo prosciogliendolo, come sollecitava il suo difensore Massimo dal Ben, dai sospetti di aver ucciso Lucia. La famiglia di lei: «Ha subìto un'aggressione prima di morire» Ma la famiglia Raso, assistita dall’avvocato Bastianello e supportata dalla criminologa Roberta Bruzzone, non si rassegna all’idea che il caso possa venire relegato in un cassetto senza colpevoli: oltre a opporsi all’archiviazione, è appena tornata all’attacco sui social annunciando sulla pagina Facebook creata appositamente per chiedere la verità su Lucia «clamorosa novità! Dall’autopsia - affermano i Raso su Fb - si evidenzia che Lucia, prima di cadere, ha subito un’aggressione (oppure è stata picchiata: “La corona del primo incisivo in alto a sinistra è rotta”. È emerso anche Un ematoma sotto l’occhio. La perizia della Procura conferma ferite non compatibili con la caduta.   segue.... Corriere del Veneto Verità per Lucia Raso, TgVerona, Sera, Telenuovo, LuciaRaso, VeritaperLuciaRaso, Verona, Baviera, Lucia Raso, Verona, Lucia Raso Verona, Lucia Raso ultime notizie, Verona, caso Lucia Raso, Rassegna stampa
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gcorvetti · 6 months
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Varie.
Stavo dando un'occhiata ai voli, non è tanto il prezzo ma gli orari, potrei ritornare da dove sono venuto, Catania-Roma-Riga-Tallinn, ma onestamente è una faticaccia, mia figlia ha preso Catania-Milano-Tallinn che è già meno faticosa ma senza bagaglio (solo quello piccolo da cappelliera), ci sarebbe l'opzione da Aprile un volo diretto Catania-Riga, ma parte di pomeriggio e arriverei a Tallinn all'una e non c'è un bus o un treno per Tartu e dovrei aspettare il giorno dopo, con eventuale spesa in più per l'Hotel, che però se non ricordo male non è minore di 100€, sti cazzi. Va bè per oggi lascio perdere.
Ieri sono andato a prendere un caffè con una vecchia amica, abbiamo parlato del più e del meno e ho notato che anche se molto intelligente e acculturata ha comunque quel limite dato dalla visione delle cose ristretta che c'è qua, anche se lei vive in Calabria, che sentendo lei è ancora peggio di qua. Mi ha detto che avremmo dovuto trovare il nostro posto già alla fine degli anni 90, come ha fatto suo marito che ha un posto statale, per via dei contributi e menate varie; le ho risposto che non ha capito una minchia di me, che a me il posto fisso a leccare i piedi del superiore per tutta la vita e fare una vita di merda con le radici su un posto e la testa piena di merda non mi interessa, non ho usato proprio queste parole ma il risultato è questo. La sua risposta con occhi sgranati è quella di chi vorrebbe essere fuori dal sistema ma che per paura non ci sta, di quel modo di porsi alla vita rinchiudendosi in un recinto per paura di vivere, scegliendo così di acquistare un pacchetto chiuso con un cucchiaio sopra e la scritta buon appetito. No cara mia, io non ci sto. Preferisco essere libero di andare dove voglio se qua non mi piace, libero di scegliere se un dato lavoro (sempre se ne trovo uno) sia fatto per me, libero di dire oggi mi va di fare così e non obbligato da nessun orario, nessuna divisa, nessun padrone. Vivo una merda agli occhi di chi, come mio cugino e le sue amiche, ma siete sicuri che non siete voi nella merda e la vostra è solo invidia?
Ieri ho guardato un video di Massini che parlava in pochi minuti del lavoro, questo https://www.youtube.com/watch?v=EO1g3iI7q3I&t=4s&ab_channel=884C25 e mi è piaciuto molto, come spesso accade ai suoi interventi. Ho scritto 4 parole precise nei commenti "Grande Massini, come sempre", poi mi sono messo ad ascoltare un pò di musica e poi a suonare. Oggi trovo 3 commenti al mio, insulti più che altro ma in maniera un pò colorita tipo "Quando i tuoi finiranno di mantenerti e inizierai a lavorare....", "Posa il fiasco e prendi la vanga" e l'altro non ricordo, perché c'ho messo 3 secondi netti a cancellare il mio commento in modo da eliminare anche i loro. Per esperienza so che non si deve rispondere, mai, a questi decerebrati perché è quello che vogliono lo 'scontro', poi va bè su twitter ne ho viste di tutti i colori e sono ben che vaccinato a riguardo. Sono convinto che sui social, quelli dove trovi questi neanderthal, le persone con un pò di sale in zucca andranno via, magari passeranno a scrivere su un blog :D, e resteranno solo quelli arrabbiati e rissosi che si scanneranno a suon di commenti cattivi e si offenderanno a tal punto che la loro bile la possono vendere, che poi non sanno neanche loro perché sono arrabbiati, oppure lo sono con se stessi perché hanno scelto una vita mediocre e un posto in prima fila nella caverna di Platone, poracci, ora capisco perché i magnaschei padroni del mondo vogliono dimezzare la popolazione, ma dovrebbero partire da questi invece di sparare a caso, certo è che sono quelle tipologie che alla fine gli leccano il culo per un tozzo di pane, io spero sempre in un cataclisma, il meteorite, la guerra nucleare non mi piace, vorrei più che altro un evento che ci estinguesse ma che non sia provocato da noi, giusto per dire che non è stata colpa nostra, anche se lo è.
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mulashilldi · 2 years
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CARTOLINE DAL FONDO
Cartoline dal fondo del barile, dal fondo del capitolo
E una stella cometa che vuol tornare indietro.
Prima bevi la bottiglia e poi ti disegni i baffi con il tappo bruciato
E ti senti grande, poi strizzi gli occhi per leggere la prossima etichetta del vino
E ti senti vecchio.
Il tavolo è sempre più lungo della mano di carte
Là dietro lo specchio c'è l'orizzonte
Ma fermandomi a guardare il riflesso mi sono perso il tramonto
Troppe volte.
Adesso i riflessi se li tenga lo specchio
E i tramonti si prendano cura del mio sguardo
Quando non giocheranno più a carte il tavolo sarà ancora lì.
Quando avranno finito la cena il tavolo sarà ancora lì.
Ho dato al gatto carne di manzo e carne di vitello
Ma in natura, non me lo vedo aggredire il bestiame per mangiare.
Le mie idee sono pesci che a volte sprofondano e a volte emergono
E quando riesco a pescarle finiscono sempre per diventare una frittura.
La notte corre oppure rallenta, ma di certo non mi aspetta
Io mi muovo su mezzi molto più veloci di lei
Ma guardo spesso l'orologio o il cielo per sapere quando arriva.
Non allontanerò i dubbi con la mazza da golf
E non riempirò la speranza con l'imbuto,
Questo è quello che mi sono detto, sapendo che però può sempre accadere.
Quando avranno finito di tagliare le cipolle e di pelare le patate
Il tavolo sarà ancora lì.
Quando avranno finito di bere il caffè
e di ricordare cose che non sono mai accadute come le stanno ricordando,
Il tavolo sarà ancora lì.
L'aliscafo di giorno sfreccia e spalma via le onde con un sorriso schiumoso
Ma con il buio è uno strano essere dagli occhi accesi che brontola e gorgoglia
Cercando il suo ormeggio.
Il ragazzo di giorno si muove elegante
Portando in giro abiti freschi e uno sguardo da arciere
Ma nel bagno di notte controlla messaggi seduto sul cesso con gli occhi arrossati
E una mano che scorre sul ventre e sul peso ancora da digerire.
La brace mi guarda arancione e tremante e chiama un altro pezzo di legno
Da usare come pista per fare ballare le fiamme
Le palpebre chiuse perdono i confini del divano nel buio e anche loro
Accendono fuochi non visti dai pensieri gendarmi
Vicino ai quali si scalda il cuore fuggiasco.
L'orgoglio in certi orari dispersi diventa brodaglia lasciata nel piatto a gelare,
La rabbia si arrotola sempre più stretta a se stessa e pian piano si strozza da sola.
Quando finiranno di scrivere le lettere da spedire al destino canguro
O all'amore mai visto e sbocciato a distanza, il tavolo sarà ancora lì.
Quando l'uomo ubriaco sdraiato sopra la tovaglia si ricorderà di avere un letto
Se ne andrà
E il tavolo si renderà conto ancora una volta che tutte le sue gambe non lo porteranno via di lì.
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frabooks · 2 years
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Capitolo 29 - Il destino del Maestro
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Woland parla a Levi Matteo, guardando Mosca dall’alto
[...]
“Non vuoi invece essere così buono da riflettere sulla questione: che cosa avrebbe fatto il tuo bene se non fosse esistito il male, e che aspetto avrebbe la terra se da lei scomparissero le ombre? Sono le cose e le persone che generano le ombre.”
E poi
[...]
“Allora, sii breve, non mi estenuare, perché sei venuto?".
“Mi ha mandato lui”.
“Che cosa ti ha ordinato di dirmi, schiavo?”
[...]
“Ha letto l’opera del Maestro,” disse Levi Matteo, “e ti chiede di prendere con te il Maestro e di ricompensarlo con la pace. O ti sarà difficile farlo, spirito del male?”
“Per me non c’è niente di difficile,” rispose Woland, “lo sai bene,” tacque un momento e aggiunge: ”e perché non lo portate con voi, nella luce?”
“Non ha meritato la luce, ha meritato la pace”.
[...]
“Chiede che sia presa con voi anche colei che lo ha amato e ha sofferto a causa sua.”
La prima considerazione riguarda la riflessione che fa Woland con Levi Matteo. “Che cosa avrebbe fatto il tuo bene se non fosse esistito il male, e che aspetto avrebbe la terra se da lei scomparissero le ombre?”
C’è il bene solo in contrapposizione del male. Un concetto che mi fa richiamare alla mente l’equilibrio della filosofia taoista.
Aggiungo che la figura del diavolo in sé è molto discutibile: in parte agisce nel bene, punendo i peccatori. Quindi è il male o un agente del bene? 
In seguito c’è Levi Matteo che chiede a Woland di prendersi il Maestro e Margherita. Non solo sono destinati, quindi, a una morte prematura, ma finiranno all’inferno. Non ha meritato la luce, ha meritato la pace. Per come l’ho intesa io: il Maestro, cioè Bulgakov, è un peccatore che è caduto nella malattia mentale, non può meritarsi il paradiso. Non ha fatto niente di particolarmente buono nella vita, lo salva solo il romanzo; il romanzo, in quanto forma d’arte, è espressione di bellezza e quindi non può che essere positiva e buona.
Non credo che l’inferno tratteggiato da Bulgakov sia l’inferno di dannazione eterna e dolore che sia ha nell’immaginario. Seguendo ciò che Woland e la sua gang fa a Mosca durante tutto il romanzo, l’inferno di Bulgakov è sicuramente violento e spietato, ma, d’altra parte, nutre rispetto per valori quali la giustizia, l’uguaglianza, l’onestà; inoltre disprezza l’avidità, gli arrivisti, chi sopraffà gli altri, chi ha potere. Una versione atipica di inferno, un inferno “giusto”.
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hervorstuff · 3 days
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Stare bene insieme non significa stare insieme. Significa esserci, anche in modo indiretto, e fare il tifo per le soddisfazioni e gioie dell'altro. Significa pensarsi silenziosamente non appena ci sia un minimo di rimando. Ma significa anche avere consapevolezza e non intralciare più il percorso dell'altra persona se vi sono presenti problemi personali irrisolti che inevitabilmente finiranno col ferire la tua persona, anche se terribilmente amata. Stare bene insieme significa pensarsi e sorridere, anche se a uno dei due, o a entrambi, scenderà sempre una lacrima amara tra gli occhiali e le guance rosse. Stare bene insieme significa anche staccarsi e concentrarsi su sé stessi, cercare di risolversi e sperare che l'altra persona non sia andata troppo avanti, che un minimo ti abbia aspettato.
Io e te stavamo benissimo insieme e tutt'ora, pur adottando questa modalità più distaccata, lo siamo. Due come noi, lo saranno sempre, anche con le rughe in volto, i capelli incolti e candidi.
Il problema sorge quando arriva quella terribile ondata di consapevolezza che mi fa riflettere su quanto stia bene con te, anche in questo modo, e quanto stia male con tutti gli altri.
Il problema sorge quando, in un momento completamente random della giornata, mi ritrovo a pensare alle tue labbra e ai tuoi stupidi scherzi di cui ero sempre vittima. Il che si configura molto debilitante se accade mentre intrattengo una conversazione con altre persone e provo a distrarmi, esattamente come fai tu.
Sto bene solo con te, anche se non sono più con te, e questo mi conduce ad una forte nausea sociale che produce solo disgusto nei confronti del prossimo ragazzetto un minimo interessante con cui il tempo è piacevole solo quando cado vittima della rabbia che riverso nei tuoi confronti. Perché, come ogni lutto sociale che si rispetti, anch'io vivo la mia rabbia repressa. Consapevole che non mi condurrà da nessuna parte e che probabilmente finirò col ferirmi o ferire il prossimo. Atto che mi farebbe stare peggio persino della prima casistica e finirei nuovamente col restare ingabbiata nei miei sensi di colpa, precludendomi la vita, com'è successo già in passato, vivendo solo col mio vuoto in corpo e l'ansia in testa. Paralizzata.
Ma diventa tutto più tollerabile quando vedo dei fiorellini belli in un parco svedese e penso al fatto che diresti che ho le stesse ossessioni di tua mamma e che non finirai col prenderti cura dell'ennesimo giardino fiorato, per poi baciarmi.
Intanto, le nostre piantine crescono e oggi mi sono commossa a vederle alte, piene e verdi.
Infine, ho iniziato a sorridere ai papà in metro con in braccio i pargoli che giocano con la loro barba. Quanto sarebbe stato bello realizzare il nostro sogno.
Che gran periodo del cazzo.
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ilmiocentimetro · 2 months
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Chissà perché il mondo dal quale è stata ritagliata e portata via solo la mia immagine, mi appare così triste, e anche se per poco, quello spazio dove prima o poi tutti i personaggi finiranno per sparire ai confini del tempo, splende come qualcosa di prezioso.
Mi è caro come gli alberi, la luce del sole, il gatto incontrato per strada.
Guardai tante volte il cielo, stupita da quel pensiero. Io che ero lì, presente, col mio corpo, e guardavo il cielo. In quello spazio di cui facevo parte.
Stupita dalla mia vita che albergava in questo corpo che esiste solo una volta, bello come il tramonto che risplende in lontananza.
- Banana Yoshimoto, Ricordi di un vicolo cieco
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jazzluca · 4 months
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MEGATRON ( Voyager ) Studio Series GAMER EDITION 04
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Continuiamo a farci del male, dato che l'attesa sottolinea dei Gamer Edition per Studio Series si sta rivelando costantemente deludente modellino dopo modellino, ed oggi tocca al buon MEGATRON, ed anche lui purtroppo deve confrontarsi con il giocattolo originale uscito 14 anni fa cercando di tener stretta un po' di dignità ( anzi, più che la sua, quella di chi l'ha progettato… ^^' )
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Partiamo dal CARRARMATO CYBERTRONIANO, o forse sarebbe meglio dire cannone cingolato, o neanche, cannone hovercraft, dato che la bocca di fuoco non è posta su una torretta rotante e nel gioco i cingoli si ritraevano sotto diventando propulsori per una più scattante modalità stile hovercraft, come praticamente quasi tutti i veicoli terrestri di War for Cybertron, in effetti.
Il bello del Deluxe del 2010 era che tali cingoli retraibili c'erano eccome, con un surplus di giocabilità niente male, cosa che invece non avviene nel Voyager Studio Series, che anche per un discorso di "fedeltà" si ritrova i cingoli già stilizzati come dei reattori, e la beffa oltre al danno avviene che poi per la trasformazione quelli posteriori si ripiegherebbero pure, mentre quelli anteriori idem ma spezzandosi a metà!
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Ora, capisco magari forse il NON voler replicare per forza quanto visto nel giocattolo precedente, ma che un Deluxe abbia questa feature ed il modello VOYAGER più grande NO, obiettivamente fa ridere i polli, scusate!!
MA va detto che effettivamente la forma del tank Deluxe era parecchio abbozzata, laddove almeno lo SS ci mette una pezza dandogli un design effettivamente simile al veicolo del gioco, una sorta di esagono allungato, con il modulo frontale "artigliato" più grande e confluente nella carrozzeria, laddove nel deluxe era piccolo ed accennato ( poi vedremo il perchè ).
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D'altro canto il cannone anteriormente è sì fedele al concept design, dall'altro risulta un po' rialzato e non "fuso" all'interno del tank come invece dava l'idea il Generations del 2010, così come è assente la parte finale a mo' di stantuffo. Sopra però c'è un foro cui si può alloggiare un'altra arma o ancor meglio l'altro accessorio, la mazza chiodata del robot, che nel tank non c'entra una … mazza ( :D ) ma come già l'ascia di Optimus almeno non se ne sta in giro e con molta fantasia la si fa passare per un'eccentrica ulteriore bocca di fuoco.
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Insomma, il tank non sarebbe male dato che ha una forma definita e fedele, e passi un po' il cannone rialzato, ma i cingoli così non sono il massimo a vedersi, ed il veicolo sembra un po' vuoto sotto, e visto COME finiranno i cingoli nel robot, ripeto, tanto valeva farli un po' pieni e ripiegabili!
La TRASFORMAZIONE del Deluxe originale era semplice ma efficace, con le parti laterali posteriori che si ribaltavano diventando le gambe, quelle anteriori si allargavano diventano le spalle mentre i cingoli si chiudevano fra loro formano gli avambracci ( previo aver tirato fuori le due parti delle mani ), ed infine la testa usciva dal torso con il pannello del petto che slittava dal bacino e quello della schiena che si ripiegava dal sedere. Ah, e ovviamente l'enorme cannone sparante si toglieva dal tank per primo e si sistemava a piacere in uno o l'altro avambraccio.
Quella di questo Voyager almeno è un po' più ricavata, con la parte anteriore del cannone che si toglie, mentre il resto diviene il braccio destro, slitta in giù non prima di aver divelto le parti laterali del tank all'indietro e ripiegandole a metà per farle divenire le gambe, facendo uscire i piedi e ripiegando i cingoli come accennato sopra. Tornando alla parte superiore del bot in via di formazione, il grande rostro frontale ruota e si ripiega divenendo la schiena, mentre il braccio sinistro ripiegato davanti al torso slitta a sinistra, col suo rostro farlocco e più piccolo sulla spalla, laddove nel Deluxe era quello effettivo ma a scapito poi dell'estetica del tank. Infine anche qui il pannello del petto slitta verso l'alto, mentre i pugni si dispiegano dagli avambracci aprendo gli appositi pannelli, e si posiziona il cannone a fusione nel braccio destro.
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Il ROBOT Deluxe di 14 anni fa non era magari un super gioiellino come il suo rivale Optimus ma si difendeva benissimo ed era gradevole, con gli unici "difetti", se si possono definir tali, nelle mani semi aperte e quindi non impugnabili armi ed il cannone un attimino enorme e non fedelissimo: il nostro Voyager ora a somiglianza ci prende pure lui, questo è innegabile, ma già come il collega Prime GE 03 non è altissimo per la sua classe. Almeno è alto quanto Optimus, e ok, ma quest'ultimo risulta più massiccio, e non solo alla vista, pesando 50 g in più del capo Decepticon.
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Megatron, viste anche le proporzioni della testina piccina, semplicemente doveva essere ben più alto / grosso, insomma, venendo così sminuito dalla possanza del rivale Autobot. E se proprio sti 50 g non si riusciva a recuperarli nel corpo, magari li si poteva mettere nel cannone, che è proprio al limite per piccolezza: non dico di fare 'na cosa enorme e sproporzionata come il Deluxe originale, dato che comunque per il tank ha la misura giusta, ma boh, farlo con un pezzo retrattile, per dire, dato che latita di dettagli nella parte posteriore?
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Vabbè, a parte ciò, si diceva, il robot non è male, come scultura e dettagli, anche se pare preso di peso da un disegno concept che non direttamente dal CAD del videogioco: non ha nessun vuoto fastidioso alla vista, ma dietro la schiena ci sta il rostro frontale reale del tank e quindi anche qui viene omesso il dettagli della schiena col simbolo di fazione scolpito, come già per Optimus SS GE.
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Niene rotazione dei polsi, ma almeno i pugni scompaiono grazie a dei pannelli, dai, ma se almeno abbiamo la rotazione del bacino, rispetto al predecessore, dall'altra c'è un signor difettone con dei perni inutili che bloccano l'articolazione delle ginocchia a 45°!! "Volendo" lo si toglie via limando, ho letto in giro, ed il modello riacquista la possibilità di piegare degnamente le ginocchia, ma, SERIAMENTE, che cavolo di errorrone non è, scusate? ^^'' A sto punto potevano metterci in allegata una lima direttamente!!
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A proposito di accessori, oltre al succitato cannone il nostro Megatron ha l'arma bianca che usa nel videogioco, ovvero una mazza ferrata con punte viola ed impugnatura removibile e spina laterale aggiuntiva: bella grande, non c'è che dire, ma un po' banalotta se confrontata con l'ascia del rivale Optimus… magari il viola un po' più in dissolvenza come per l'arancione delle lame dell'ascia di Op, almeno, per dirne una.
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Anche il cannone, poi è un unico pezzo di plastica, come dicevo su, e pure tutto nero senza un minimo di qualche colpo di colorazione… ah, quasi dimenticavo, ovviamente anche lui ha il braccio destro rimovibile per sistemarci l'arma, ma notoriamente non gli serve dato che il cannone a fusione fa già parte del suo braccio, e sistemarlo così non è il massimo a vedersi, ma almeno può ospitare le armi dei colleghi SS GE; PER FORTUNA comunque che non gli serve togliersi l'avambraccio per usare l'arma, dato che pure per lui non si saprebbe dove appendere il pezzo di arto, con il solo Optimus finora ad avere la caratteristica di non lasciarlo in giro…
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Infine, tornando sul robot, esteticamente non ha vuoti ed altro, ma ha gli avanzi dei cingoli ripiegati alla buona ai lati delle gambe, e quindi, a sto punto, potevano renderli anche un po' più grandi e ripiegabili nel carrarmato, piuttosto che non questa via di mezzo ne' carne ne' pesce.
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Insomma, un altro possibile bel modello ma non pienamente tale, realizzato quasi col freno a mano tirato che si va a perdere in difettini qua e là che ne offuscano le potenzialità, ed il brutto purtroppo è che finora questa pare essere una prerogativa dei vari Gamer Edition, rendendo la sottolinea in generale una signora delusione. Che dire se non, ingoiamo sto rospo e speriamo che la qualità di questi novelli WfC si risollevi nei prossimi modellini, almeno.
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brokensoulsworld · 6 months
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· · ⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀ ⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀         ⤹         𝐚𝐢𝐝𝐞𝐧 𝐝𝐚𝐯𝐞𝐧𝐩𝐨𝐫𝐭 ⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀ ⠀⠀ ⠀ ‧‧‧‧  ᴛʜᴏᴜɢʜᴛs › ⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀⠀ ⠀manhattan, ny ‧‧‧ 31.03.2024               ─── ㅤㅤ ㅤㅤ ㅤ     Ti riprometti di non fare gli stessi 𝒆𝒓𝒓𝒐𝒓𝒊, di non cadere ancora una volta nelle cattive abitudini che ti hanno lasciato quelle cicatrici nell'anima che ancora custodisci, eppure eccoti mentre non fai altro che confermare quelle malelingue che ormai rimbalzano nella tua mente da così tanto tempo che nemmeno hai più ricordo. Puoi continuare a ingannare te stesso ogniqualvolta ti guardi allo specchio, ma prima o poi sarai costretto ad aprire gli occhi. E a quel punto che cosa farai? Bevi, cerchi di raggiungere il punto più basso mai raggiunto dimenticando perfino dove di trovi, con chi sei, come ti chiami addirittura, ma non è forse questa una forma di 𝒂𝒖𝒕𝒐𝒅𝒊𝒔𝒕𝒓𝒖𝒛𝒊𝒐𝒏𝒆? Fino a che punto devi spingerti per comprendere che i tuoi gesti non sono altro che una mera apparenza di un qualcuno che non vale nulla? Respira, concentrati, vai avanti. Tutti buoni propositi che probabilmente finiranno, ancora una volta, in un nulla di fatto. Come sempre.
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staipa · 10 months
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Un nuovo post è stato pubblicato su https://www.staipa.it/blog/limportanza-di-lottare-per-i-diritti-degli-altri/?feed_id=1133&_unique_id=656878954f05c %TITLE% L'impegno per il bene comune è qualcosa tutti vorremmo in una società civile e democratica, ma spesso le persone tendono a lottare solo per le cause personali, dimenticando l'importanza dell'impegno collettivo. Ci sono miriadi di temi che stanno a cuore a ognuno di noi, il tema dei femminicidi, il tema delle grandi migrazioni, il tema delle discriminazioni etniche o di genere, il tema del lavoro precario, il tema delle morti sul lavoro, il tema del tombino intasato davanti a casa, il tema di non c'è sufficiente crema pasticcera nei cornetti del bar che frequento. Non importa quale sia il tema di fondo, ognuno ne ha uno o più che ritiene fondamentali, necessari, importanti sopra ad ogni altro. Il problema è che la gran parte delle volte quello che manca per risolvere la problematica è l'impegno collettivo. Si organizza una manifestazione, un incontro, una raccolta di firme e quasi invariabilmente il risultato è poco più che nullo. Molte manifestazioni sono fatte in maniera che fa quasi imbarazzo, dieci persone con un cartello, impianti voce da cui non si sente nulla se non si è a un metro dal'oratore, scelte di orario che impediscono a chiunque abbia un lavoro di partecipare. Perché è così difficile trovare la motivazione per l'impegno collettivo? Esiste un individualismo dilagante nella società o ci sono altre cause ancora più profonde? Senza un impegno comune è davvero difficile cambiare le cose, spesso impossibile. Ci si trova a sentirsi la classica goccia ma senza qualcuno che ci aiuti a diventare oceano e mi ricorda l'eterno dilemma del musicista dilettante: -"Nessuno viene a vedere i nostri concerti" -"Tu sei andando a vedere quelli degli altri?" Promuovere l'impegno collettivo non è solo un dovere morale, ma anche una scelta strategica per costruire una società più inclusiva, più felice per tutti. Sia quelli che la pensano come te, sia quelli che la pensano diversamente da te. La tendenza a lottare solo per le cause personali, probabilmente, è il risultato di una società che incentiva l'individualismo e la competizione. Le pubblicità, gli sport, la cultura tendono a spingere per farci sentire unici, per farci acquistare qualcosa che ci farà sentire migliori degli altri. L'uso strumentale dei social, la propaganda politica, la visione distorta dello sport ci hanno portati sempre più a una polarizzazione, a una logica del tipo o sono il migliore o faccio schifo, e se io sono il migliore a fare schifo sei tu. Ma non è tutto qui, sono la burocrazia, le difficoltà a comunicare con le istituzioni a far si che i problemi sociali sembrino troppo grandi e complessi, a scoraggiare, a far pensare che tutto sommato sia meglio starsene sul divano a guardare una serie tv piuttosto che metterci la faccia e provarci con il rischio di aver solo speso energie inutilmente. Meglio occuparsi di problemi più concreti e diretti, altro che povertà, riscaldamento climatico, pace nel mondo. Eppure proprio maggiore impegno porterebbe diversi vantaggi, non solo quelli legati alle dirette istanze ma anche a livello individuale e collettivo. Si tornerebbe a sviluppare un senso di appartenenza e di identità condivisa, aiuterebbe a creare una comunità coesa e solidale, permetterebbe di condividere risorse e competenze, rendendo più efficace la soluzione dei problemi sociali. Quelli che ci interessano direttamente oltre che quelli che non ci toccano nel profondo. Ogni battaglia potrebbe essere resa più forte dalle persone, dai mezzi che le persone possono mettere a disposizione per le altre cause, anche solo materialmente, le casse audio, la capacità di organizzare, la voce. La gran parte delle altre battaglie finiranno per avere una ricaduta anche su chi ora non è interessato, basti pensare all'eterno disinteresse dei giovani per i problemi legati alle pensioni che prima o poi finiranno per
dover affrontare, quello sui problemi del lavoro in cui chi non è direttamente toccato non si impegna ma che si stanno allargando a macchia d'olio, quello sulle discriminazioni di genere che potrebberi ricadere su sè o sulla propria prole o i propri cari, quello della gestione delle grandi migrazioni che ci coinvolge tutti anche se non siamo noi a spostarci, quello della sanità di cui poco ci interessa finché stiamo bene ma di cui ci lamentiamo ogni volta che abbiamo bisogno di cure, si potrebbe andare avanti ore ad elencarne. L'assenza di impegno in tutte queste istanze ha essenzialmente una forte e semplice causa comune: l'affermazione che ci sono cose più importanti. Ci sono sempre cose più importanti. Siamo bravissimi a lamentarci quando un problema passa vicino e ci sfiora, siamo ancora più bravi a dimenticarcene e ignorarlo appena esce dal contatto ravvicinato. Soprattutto di fronte a un aperitivo, o un fine settimana in montagna, o una bella partita di pallone. Perchè mai perdere tempo con un'istanza poco interessante o lontana nel futuro quando posso portare avanti un'attività che crei piacere nell'immediato? Meglio un uovo oggi, che una gallina domani. Si riduce a questo. Solo se l'uovo si rompe alziamo la testa, controlliamo attorno e iniziamo a lamentarci che nessuno si impegna. -"Nessuno viene a vedere i nostri concerti" -"Tu sei andando a vedere quelli degli altri?"
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castellidisabili · 10 months
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Oreste, il gatto della psicologa, sostiene che devo arrampicarmi sugli alberi per sfuggire all'odio della contaminazione. Oreste dice che sono una povera scema, che i campioncini di profumo messi in fila sulla scrivania si finiranno, prima o poi, e che non li terrò mai perché creerebbero altro disordine nella stanza. Sono una persona afflitta, disordinata, metto le cose in posti esclusivi, aggiungo quaderni su quaderni, cose su cose, esigo equilibri strutturati nei discorsi. Mia vita che vita non sei, cosa dovrò fare con te affinché mi lasci finalmente in pace?
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hominemundi · 11 months
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Non sei rimasto da solo… hai scelto di voler restare da solo.
La solitudine non è mai la stessa per tutti: nella tua vita precedente forse volevi capire qualcosa in più di questo mondo, ma non si può essere curiosi e pessimisti allo stesso tempo.
La solitudine della tua vecchia vita ha perso contro il pessimismo… nella tua nuova vita hai deciso di dare spazio ad una cupa consapevolezza di rassegnazione.
Perché tanto le cose non cambieranno, o se dovessero cambiare prima o poi finiranno.
Delusione.
Non uno di questi pensieri ti appartiene.
È mattina, alzati.
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plutonecontro · 1 year
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Ad ogni distacco, è matematico, ti sogno.
A volte sogno che qualcosa ci impedisce di parlare, altre volte sogno che parliamo ma non ci capiamo.
Stanotte ho sognato che mi respingevi e che mi facevi capire quanto male ci fa vederci.
Nel sogno mi dicevi queste parole:
"Immagina che io e te abbiamo una quantità abnorme di orsetti gommosi. Ogni volta che ci vediamo, uno di noi due dirà o farà qualcosa che ferirà l'altro e in quel momento perdiamo degli orsetti. È vero che ne abbiamo tantissimi però prima o poi finiranno."
Nel sogno io ti dicevo che mi mancava quello che eravamo non quando stavamo insieme, ché lì eravamo un disastro, ma prima, quando eravamo amici ed avevamo un legame solido e ci si capiva con uno sguardo, quando piangevo e correvo da te e tu mi nascondevi finché le lacrime non erano finite.
Mi sono svegliata immaginando uno schieramento di orsetti gommosi a difendermi da te.
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weirdesplinder · 1 year
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Lista di libri con protagonisti licantropi
Nessuno mi ha chiesto questo post, ma ho deciso di prepararlo lo stesso per completezza, ultimamente vi ho nominato diverse volte libri e serie su licantropi perciò mi sembrava giusto creare un elenco di libri in italiano con protagonisti licantropi, in modo che magari chi sta cercando libri sull’argomento possa avere una piccola idea di cosa c’è di disponibile in italiano.
Naturalmente la mia lista non è completa e omnicomprensiva è frutto delle mie leture e delle mie conoscenze che sono limitate, mancheranno certamente altri titoli disponibili nella nostra lingua, ma almeno è un inizio:
-Serie Mercy Thompson di Patricia Briggs
Solo i primi due libri della serie sono disponibili in italiano
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1. La figlia della luna di Patricia Briggs
Link: https://amzn.to/3fYnuWN
Trama: Mercedes, è una camminatrice, il che significa che può trasformarsi in coyote, non grazie al virus della licantropia, ma grazie alla magia che le scorre nel sangue e che ha ereditato dal padre indiano. Padre che è morto prima della sua nascita. Perciò lei, per quanto ne sa, è l’unica rimasta con questi poteri. E’ stata cresciuta in un clan di licantropi fino a sedici anni e poi ha finito gli studi e ha cominciato a farsi strada da sola. Ora, è una meccanica, il cui ex capo è un fae, una creatura fatata, tra i suoi clienti c’è un vampiro, e il suo vicino di casa è Adam, l’alpha del clan di licantropi della città. Insomma, si può dire che ha una vita interessante, che si complica ulteriormente quando Adam viene ferito e lei sceglie di aiutarlo… 2. Unione di sangue di Patricia Briggs
Link: https://amzn.to/3RWnMee
Trama: La vita di Mercy si è molto complicata da quando Samuel, il suo primo amore, e Adam, il suo vicino, hanno cominciato a corteggiarla. Entrambi sono licantropi e se non farà presto una scelta, finiranno per azzannarsi. A complicare ulteriormente le cose, Stefan, uno dei suoi clienti e un vampiro, le chiede un favore. Lei decide di aoutarlo, ma se ne pentirà, perchè scoprirà che i vampiri odiano i camminatori come lei……
La mia opinione: io amo molto questa serie urban fantasy i protagonisti sono licantropi, ma sono presenti molti altri esseri soprannaturali tra cui vampiri, ghouls, fnatsmi, fae.....Per saperne di più potete leggere i vari post che le ho dedicato qui: https://weirdesplinder.tumblr.com/post/698020742203424768/oggi-voglio-parlarvi-di-una-delle-mie-serie-urban
- Execution underground series, di Kait Ballenger
che conta ad oggi tre libri e tutti e tre sono stati pubblicati anche in Italia dalla collana Bluenocturne di Harpercollinditalia.L'execution underground è una task force incaricata di proteggere l'umanità dai mostri soprannaturali che invece vogliono predarla. Composta da uomini straordinari loro stessi molto bravi nel cacciare i loro simili o altri soprannaturali come loro, se sono diventati una minaccia.
1. L'ombra del lupo
Link: https://www.hoepli.it/amp/l-ombra-del-lupo/9788858924952.html
Jace McCannon è un cacciatore di licantropi, il migliore dell'Execution Underground. Il suo obiettivo è stanare un crudele serial killer che ha ucciso molte giovani donne, ma sulla sua strada trova invece la bellissima Frankie, Alpha del Branco di Rochester, anche lei sulle tracce dell'assassino. Combattuto tra il dovere di eliminarla e il desiderio che lo attira inesorabilmente verso quella donna sensuale, Jace decide di portarla con sé. E mentre dalle indagini emerge una verità sempre più oscura e malvagia, tra loro divampa una passione bruciante alla quale nessuno dei due osa abbandonarsi. Perché se accadesse, le conseguenze per entrambi sarebbero mortali.
2. Il cacciatore di demoni
Dopo un periodo di calma inquietante, Rochester viene sconvolta da un brutale delitto e David Aronowitz, l'esorcista della Execution Underground, si rende conto immediatamente che il responsabile non è un essere umano. Sorprendere sulla scena del crimine Allsún O'Hare, la fata mezzosangue che cinque anni prima lo ha abbandonato, portandosi via il suo cuore e lasciandogli dentro un vuoto doloroso e incolmabile, non fa che rafforzare i suoi sospetti: lei è l'ultima della sua specie sulla terra, e per qualche ragione le potenze infernali le danno la caccia. Poi il demone più malvagio e potente che gli sia mai capitato di affrontare si impadronisce del corpo luminoso e sensuale di Allsún… E a quel punto David deve decidere se per salvare la vita della donna che ama è disposto a sacrificare la propria.
3. Caccia di mezzanotte
Professore alla Rochester University e consulente dell'Execution Underground, Shane Grey è un noto specialista dell'occulto, abituato però a fare ricerca nelle sale tranquille delle biblioteche più che a dare la caccia ai demoni nelle strade poco illuminate della sua città. Perciò quando l'organizzazione segreta gli affida il compito di indagare su una serie di crimini che portano il marchio evidente della magia nera, deve accettare l'aiuto di Vera Sanders, una giovane sensuale e spericolata. L'esperto professore si ritrova stregato dal fascino inconsueto di Vera e per la prima volta nella sua vita deve affrontare una prova cui non era preparato: innamorarsi. Ma come riuscire a fidarsi di una strega, che appartiene a un mondo così diverso dal suo? E se fosse solo un'esca per attirarlo in una trappola mortale ed eliminare l'unico in grado di fermare il male che sta terrorizzando la città.
La mia opinione: questa è una serie paranormal romance quindi la parte romance prevale sul resto e anche il livello di sensualità è piuttosto alto..
- La danza della luna di S. P. Somtow
Editore: Armenia
Link: https://amzn.to/3Bt1evH
Trama: L'anno è il 1880. Il luogo, il Territorio del Dakota, una regione aspra, inospitale, che i bianchi vogliono strappare ai pellerossa. La tribù dei Lakota tenta di resistere, ma l'avanzata dell'uomo bianco è inesorabile. Il destino che attende anche il più fiero dei guerrieri è la malinconica prigionia nei confini di una riserva. Quello che i bianchi non sanno, però, è che fra i Lakota esiste la sottotribù degli Shungmanitu, il ceppo antico dei figli della notte, degli uomini che non sono soltanto uomini… A Vienna, il conte von Bachi-Wolfing sta radunando le sue creature della notte, per la grande migrazione verso il Nuovo Mondo. I licantropi che per secoli hanno infestato l'Europa vogliono conquistare il continente americano, creare la città nata dai sogni del conte, trovare una patria diversa, ancora giovane e selvaggia, per la specie che da sempre si mitre di carne umana. E un ragazzo con la mente frantumata in una miriade di personalità e la sua giovane istitutrice saranno al centro del gigantesco conflitto che potrebbe portare alla rinascita spirituale del mondo intero; o, forse, solo a un confronto sanguinoso, assurdo, che nessuna logica storica potrà mai giustificare.
Avvertimento: questo libro è più vicino al genere horror che a quello urban fantasy
- L’ora del lupo di Robert R. McCammon
Link: https://amzn.to/3I6wAfn
Trama: Il suo nome è Michael Gallatin. È una spia abilissima, un amante appassionato e... un lupo mannaro. Capace di mutare improvvisamente forma, di uccidere silenziosamente o con furia selvaggia, ha già dato prova delle sue abilità contro Rommel, in Africa. Ora deve affrontare la sua missione più delicata e rischiosa: scoprire e sventare il piano segreto dei nazisti noto come "Pugno di ferro". Da un lancio col paracadute nella Francia occupata alla dilagante corruzione di Berlino, dalle braccia di una donna bellissima all'abbraccio gelido della macchina di morte ideata da un folle, Gallatin si apre la strada verso la verità spaventosa del "Pugno di ferro". Ma quando mancano solo poche ore al D-Day, si trova intrappolato nella rete distruttiva ordita dai nazisti... 
La mia opinione: provate a immaginare un film di James Bond se lui fosse stato un licantropo e più o meno avrete idea di cosa sia questo libro. I clichè si sprecano siete avvertiti ma sicuramente intrattiene
- The Awaiting series, chiamata anche Serie della famiglia Wolfram, dell'autrice Donna Lea Simpson (pseudonimo della scrittrice Donna Simpson)
Questa serie è molto tradizionale come temi, un romance classico con una lieve spruzzata di soprannaturale sottoforma di licantropi. Compratela solo se vi piacciono le trame tradizionali. Siete avvertiti. I personaggi a volte sono un pò unidimensionali e piatti. Libri che compongono la trilogia Awaiting:
Link: https://www.comprovendolibri.it/ordina.asp?id=90947060&tt=SOTTO%20LA%20LUNA%20%20%20DENTRO%20LA%20NOTTE%20%20%20FUOCO%20DI%20PASSIONE:%20SERIE%20AWAITING
1. Sotto la luna Trama: Si narra che lupi mannari vivano nei boschi che circondano Wolfram Castle, ma Elizabeth Stanwycke, la nuova governante assunta per badare al nipote del conte, non crede certo che quelle storie raccontate ai bambini per spaventarli siano vere. Ben più preoccupante per lei è l'attrazione che prova per il Conte… 2. Dentro la notte Trama: Spaventata dai lupi che abitano i suoi sogni la bella Melisande Davidovich non può fare a meno di sentirsi attratta dal'attraente straniero appena giunto a Wolfram Castle, il conte Kazimir Vasilov. Lui ricambia i suoi sentimenti e quando la vita di Melisande sarà in pericolo dovrà cercare di salvarla senza risvegliare una antica maledizione…. 3. Fuoco di passione
 E’ arrivato il momento per il Duca di Wesmorlyn di prendere moglie, e come vuole tradizione Simeon St. Ange accetta un matrimonio combinato con una moglie straniera. La moglie in questione è la contessa Charlotte von Wolfram. Il duca e Charlotte sono opposti in ogni senso eppure gli opposti si sa si attraggono….
- Frostbite, l'alba del licantropo di David Wellington
Questo è il primo libro libro di una serie di due, e il secondo non è stato pubblicato in italiano credo, ma si può leggere anche da solo poichè ha un suo epilogo (che non risolve tutto ma chiude quantomeno alcune cose).
Link: https://amzn.to/3nVqDeu Trama: Cheyenn viene ferita da un licantropo ed infettata si trasforma a sua volta in ciò che più teme. E il peggio è che, completamente isolata, l'unica persona che può capire ciò che sta passando è l'uomo lupo che l'ha infettata e che ora vuole giustiziarla. Le lineee tra cacciato e cacciatore, tra uomo e animale si assottigliano….
La mia opinione:
  - Serie  Wereling di Stephen Cole, serie YA , di cui però credo sia disponibile in italiano solo il primo libro
1. Io sono il lupo
Link: https://amzn.to/3MuJ8Qn
Trama: Kate vorrebbe rimanere per sempre una ragazza normale, ma sa che non sarà possibile. La sua è una famiglia di licantropi e una volta raggiunta la maggiore età dovrà diventarlo anche lei. Sua madre ha già scelto per lei un compagno, Tom Folan. Mentre è in vacanza con la sua famiglia, il ragazzo viene rapito nel buio della foresta e quando si risveglia, a casa di Kate, si accorge che i suoi sensi si sono acutizzati e ha uno strano desiderio di carne cruda… Poi apprende la terribile verità. Ma Kate non si rassegna. Vuole salvare il ragazzo e rifiuta di piegarsi al volere della sua famiglia: dare alla luce insieme a Tom un figlio della loro orribile specie. I due fuggono insieme in cerca della salvezza e di un medico che possa ridare loro le sembianze umane. Ma nonostante provino a reprimere le emozioni, non possono evitare di innamorarsi l'uno dell'altra, e la loro diventa un'avventurosa fuga d'amore.
- Serie Wolves of Mercy Falls di Maggie Stiefvater, composta da 4 libri YA , tutti disponibili anche in italiano: Shiver, Deeper, Forever e Sinner
1. Shiver, una storia d'amore
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Trama: Grace e Sam non si sono mai parlati, ma da sempre si prendono cura l'una dell'altro. Non si conoscono, eppure lei ri-schierebbe la vita per lui, e lui per lei. Perché Grace, fin da piccola, sorveglia i lupi che vivono nel bosco dietro casa sua, e in particolare uno dotato di magnetici occhi gialli, che negli anni è diventato il suo lupo. E perché Sam da quando era un bambino vive una doppia vita: lupo d'inverno, umano d'estate. Il caldo gli regala pochi preziosissimi mesi da essere umano prima che il freddo trasformi di nuovo. Grace e Sam ancora non si conoscono, ma tutto è destinato a cambiare: un ragazzo è stato ucciso, proprio dai lupi, e nella piccola città in cui vive Grace monta il panico, e si scatena la caccia al branco. Grace corre nel bosco per salvare il suo lupo e trova un ragazzo solo, ferito, smarrito, con due magnetici occhi gialli. Non ha dubbi su chi sia, né su ciò che deve fare. Perché Grace e Sam da sempre si prendono cura l'una dell'altro, e adesso hanno una sola, breve stagione per stare insieme prima che gelo torni e si porti via Sam un'altra volta. Forse per sempre.
- Lady Moon, di Annette Curtis Klause, romanzo singolo YA
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Trama:  Essendosi innamorata di un ragazzo umano, una licantropa deve combattere sia il suo branco che la paura degli umani della città.
- Serie  Le stelle di Noss Head, di Sophie Jomain, serie YA composta da 4 libri che in italiano sono diventati 5 perchè l’ultimo è stato diviso in 2 parti: Vertigine, Rivalità, Rinascita, Origini  parte prima e parte seconda
1.VERTIGINE
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All'alba dei diciotto anni, Hannah è semplicemente furiosa all'idea di lasciare Parigi per trascorrere un'altra vacanza estiva a Wick, la piccola cittadina a nord della Scozia dove vive la nonna. Per una ragazza della sua età, abituata alla frenesia della metropoli, non esiste posto più noioso. A risollevarle il morale, per fortuna, ci sono le vecchie amicizie ma anche le nuove conoscenze, fra cui il misterioso Leith, dalla bellezza statuaria e dal fascino irresistibile. Non importa se su di lui circolano strane voci: l'attrazione è immediata, reciproca e incontenibile. Per Hannah sembra che stia iniziando la storia d'amore che tutte le ragazze sognano, ma ogni fiaba che si rispetti ha il suo lato oscuro, e quella della giovane si sta per trasformare in un incubo.
- Serie Wolf pack di Edo van Belkom, serie YA
L’unico libro disponibile in italiano è il primo, Lupi selvaggi
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Trama: Si tratta di una serie di libri adatti ai ragazzi molto giovani, nonostante contenga alcune scene violente non sono descritte in modo grafico ed è molto teen per quanto riguarda i protagonisti. Mi ha ricordato il telefilm Roswell quando l’ho letta molto tempo fa. Alla fine la trama si riduce a tre fratelli e una sorella, licantropi, trovati da due umani e da loro allevati che cercano di vivere vite il più normali possibile mentre nascondono il segreto della loro vera natura, affrontando in ogni libro problemi tipici degli adolescenti insieme a problemi paranormali ben più gravi.
- Il canto della notte, di Camilla Morgan Davis, autrice italiana, romanzo singolo YA
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Trama: È una giornata qualunque. Il sole è alto nel cielo. Gli umani si svegliano, chi si prepara per andare a scuola o chi al lavoro e fra questi molti credono di essere i soli a dominare la terra. Non molto lontano da loro si muovono altre creature dall’aspetto umano, ma che sanno richiamare su di loro l’anima dei lupi: sono licantropi, muta forma. In un paese pressoché sconosciuto del Piemonte risiede una comunità che apparentemente si occupa del recupero di ragazzi difficili e talvolta orfani. È così, ma i ragazzi, così come gli educatori, sono tutti uomini lupo. Maila è una di loro, ha diciotto anni, si veste di nero, ordina scarpe e libri da Internet e fa esperimenti con erbe, fiori e piante. Non parla volentieri con gli alti, a differenza loro vive con conflitto la sua natura; spesso vorrebbe essere una ragazza normale, ma le è concesso tutto tranne questo. Anche per lei, come per gli umani, la giornata che sta avendo inizio sembra comune, ma non è così. La quiete del paese è interrotta: due grossi lupi aggrediscono un uomo del posto. Da quel momento per Maila tutto cambierà: le apparirà uno strano segno sul petto, incontrerà un ragazzo dal nome misterioso e dovrà salvare la sua gente dall’attacco degli Artigli Rossi, un gruppo di licantropi assettati di odio e carne. Ed eccola Maila, in viaggio fino agli Alti Tatra, accompagnata da Othar, un valoroso guerriero. Riuscirà a portare la testa del capo dei nemici nel regno sotterraneo di Ayta, il luogo di confine fra la vita e la morte, in cui i lupi accompagnano le anime dei defunti nell’aldilà?
 - la Psy Changeling serie di Nalini Singh, i cui primi due libri sono stati pubblicati in italiano (e il terzo dovrebbe esserlo a breve). Serie che parla di umani, umani con poteri psichici e umani mutaforma, e tra i mutaforma ci sono coloro che si trasformano in lupi naturalmente, quindi alcuni libri sono dedicati interamente a loro.
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Trama: In un mondo che nega le emozioni, dove gli Psy al potere puniscono qualsiasi segno di desiderio, Sascha Duncan deve nascondere tutto ciò che prova e che la bolla come imperfetta. Rivelare i suoi sentimenti, infatti, significherebbe condannarsi all’orrore della “riabilitazione”: la completa cancellazione psichica di tutto ciò che è stata. Metà umano metà animale, Lucas Hunter è un Mutaforma, affamato di quelle stesse sensazioni che gli Psy rinnegano. Dopo secoli di difficile coesistenza, le due razze si ritrovano sull’orlo di una guerra a causa di una serie di brutali omicidi, di cui sono state vittime diverse donne Mutaforma. Lucas è determinato a trovare l’assassino, appartenente alla razza Psy, che ha massacrato una sua compagna di Branco e Sascha è il suo biglietto per entrare nella loro società strettamente sorvegliata. Presto, però, Lucas scopre che quella gelida Psy è capace di “sentire” e provare passione, e l’animale che è in lui ne è affascinato.  Intrappolati tra i loro due mondi in conflitto, Lucas e Sascha dovranno scegliere se rimanere legati alle loro identità, o sacrificare tutto per assaporare la tentazione più oscura. 
La mia opinione: serie paranormal romance, se volete sapere di più riguardo questa serie potete leggere tutti i posti che le ho dedicato sul mio blog: https://weirdesplinder.tumblr.com/post/88469299218/ultima-uscita-di-nalini-singh    
- SERIE Women of the Otherworld dell’autrice Kelley Armstrong,
Serie che nel 2012 in America si è conclusa con il tredicesimo libro e che in italia dovrebbe essere almeno parzialmente stata tradotta. In particolare i primi libri Bitten e Stolen hanno come protagonisti dei licantropi, che poi ricompariranno anche più avanti in questa serie che è molto corale. Se volete saperne di più potete leggere tutti i post che le ho dedicato: https://weirdesplinder.tumblr.com/post/38616714235/women-of-the-otherworld
Premessa: L’universo in cui si ambienta questa serie è uguale al mondo reale che ci circonda, a parte il piccolo particolare che, anche se gli umani lo ignorano, licantropi, vampiri, streghe, stregoni, mezzidemoni e fantasmi esistono. Esiste anche un Concilio di queste creature dell’Altromondo, in cui ogni razza ha un rappresentante, nato per regolare i rapporti tra razze diverse e per mantenere l’ordine, nonchè salvaguardare il segreto della loro esistenza dagli umani. 1. BITTEN
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Trama: Toronto, ai nostri tempi. Elena Michaels è una giornalista di successo, ha un ragazzo normale che la vorrebbe sposare, ama correre di notte, correre veloce come il vento. Non sono certo le strade buie o i tipi loschi a farle paura perché dalla sua ha qualcosa di straordinario. È l’unica donna licantropo al mondo. Ha abbandonato il suo clan d’appartenenza e i comfort della villa, loro quartier generale, per una vita ordinaria. Indietro non si è lasciata solo un Branco ma anche Clay, colui che l’ha tradita trasformandola in un licantropo. Sarà l’amore per l’unico uomo che davvero le abbia toccato il cuore e il forte sentimento di appartenenza ai licantropi che la ricondurranno indietro, quando il Branco avrà bisogno di lei. È giunto per Elena il momento di scegliere tra l’amore per Clay e quello per il ragazzo della porta accanto, tra la sua nuova vita, tessuta su una tela labile e pregna di bugie, e la sua natura che, come la luna chiama le maree, la sta chiamando a sé
2. STOLEN
3. DIME STORE MAGIC
4. INDUSTRIAL MAGIC
5. HAUNTED
6. BROKEN
7. NO HUMANS INVOLVED
8. PERSONAL DEMON
9. LIVING WITH THE DEAD
10. FROST BITTEN
11. WAKING THE WITCH
12. SPELLBOUND
 13. THIRTEEN
- Serie  Riley Jenson Guardian (o Black Moon in Italia) di Keri Arthur, la serie è composta da 9 libri tutti pubblicati in italiano:
1. Black moon, L'alba del vampiro 2. Black moon, I peccati del vampiro, Black Moon, Il gioco del vampiro, 5. Black moon, L'abbraccio della notte, 6. Un bacio prima di morire Black Moon,7. Desiderio di sangue Black Moon, 8. L'ombra del cuore Black Moon, 9. Chiedi alla luna Black Moon
1. Black moon, L'alba del vampiro
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Link al mio post di approfondimento: https://weirdesplinder.tumblr.com/post/122434229828/mi-piace-molto-questa-scrittrice-il-suo-stile-e
Trama: La serie su Riley Jenson è sensuale, e piena di azione. E i licantropi del libro hanno le idee chiate, un lupo si accoppia per la vita, ma finchè non trova la sua metà, si diverte. Questa è la politica di Riley, un ibrido con madre licantropo e padre vampiro, che col fratello gemello lavora in un'agenzia che controlla il soprannaturale, eliminandone i mostri più pericolosi.  Vampiri e Licantropi sono nemici mortali e i due fratelli sono frutto di uno stupro, perciò Riley preferisce nascondere il poco sangue vampiro che le scorre nelle vene. Ha già due bei licantropi che vede saltuariamente per sesso, ma quando, durante un indagine, incontra Quinn, un vampiro che odia i licantopi e la loro vita sessuale troppo libera, la scintilla scocca.
- Se sapete leggere in inglese vi straconsiglio anche la serie Night creatures di LORI HANDELAND  che esplora la figura del licantropo come qualcosa di assolutamente malvagio e da eliminare, un approccio diverso dal solito buonismo dilagante che spesso vede licantropi e vampiri come mostri incompresi e non sempre cattivi.
Per la Handeland il licantropo invece è un mostro senza anima, chi viene morso perde coscienza di sè, ed uccide chiunque, perde senno e anima. Nella sua serie di libri questa autrice esalta perciò chi caccia questi mostri, anche se non mancano figure di licantropi buoni grazie a sieri o maledizioni.
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La serie è composta da undici libri:
1. Blue Moon (2004) 2. Hunter’s Moon (2005) 3. Dark Moon (2005) 4. Crescent Moon (2006) 5. Midnight Moon (2006) 6. Rising Moon (2007) 7. Hidden Moon (2007) 8. Thunder Moon (2008) 9. Marked By The Moon (2010) 10. Moon Cursed (2011) 11. Crave The Moon (2011
In questi libri abbiamo uno scontro fra il bene e il male: i cacciatori di licantropi (i buoni) contro i licantropi (i cattivi) che si cibano di carne umana e che sono stati creati dai nazisti durante la seconda guerra mondiale. Ogni libro ha protagonisti diversi, ma tutti sono molto interessanti e le trame sono sempre diverse. Ecco le trame dei primi tre libri, giusto per darvi un'idea.
BLUE MOON: Miniwa, Wisconsin è sotto assedio, ma non a opera di turisti. La gente scompare, i lupi di solito schivi e calmi sono ora aggressivi al punto di attaccare l'uomo…cosa sta succedendo? Tocca alla poliziotta Jessie McQuade indagare. E scoprirà un mondo che non sapeva esistere dove la magia e i mostri purtroppo esistono. Incontrerà anche il professore Will Cadotte, che la distrae troppo per i suoi gusti.
HUNTER’S MOON: Leigh, esperta cacciatrice di licantropi deve addestrare la novellina Jessie, ma un fantasma dal suo passato, il mostro che uccise la sua famiglia, si ripresenta e stavolta vuole ottenere ciò che vuole: lei.
DARK MOON: La professoressa Elise, lavora da anni su un'antidoto al virus della licantropia, purtroppo senza esito. Ora qualcuno la vuole morta e questo qualcuno sa del suo grande segreto, anche lei è un licantropo
A me questa serie è piaciuta molto, bei personaggi interessanti, sempre diversi e caccie adrenaliniche condite sempre anche da una storia d'amore che però si integrava nella trama senza andare a discapito dell'azione.
In conclusione le mie personali serie preferite dedicate ai licantropi sono la serie Mercy Thompson di Patricia Briggs, La serie Kitty Norville di Carrie Vaughn e la serie Night creatures di Lori Handeland
Onorevoli menzioni:
- Non ho nominato in questo elenco la serie di Kitty Norville, nonostante la ami molto, solo perchè è inedita in italino e le ho già dedicato un post esaustivo e in video poco tempo fa se volete saperne di più potete leggerli e vederli qui: https://weirdesplinder.tumblr.com/post/700653677699055617/video-dedicato-ad-unaltra-delle-mie-serie-urban
- Non ho incluso nella lista la serie Breeds di Lora leigh in quanto tratta sì, in un certo senso di uomini lupo, o leone o coyote ecc.... ma non di licantropi, in quanto non è che si trasformino in questi animali, ne hanno il genoma e quindi alcune caratteristiche fisiche ma non mutano in animali nè sono licantropi. Comunque vale la pena citarla e vi riporto qui anche il link dove ve ne ho parlato più approfonditamente: https://weirdesplinder.tumblr.com/search/lora+leigh
- Non ho incluso nella lista nemmeno la serie di Anita Blake di Laurell K. Hamilton nonostante contenga licantropi perchè in realtà è più incentrata su vampiri e altri tipi di mutaforma specie negli ultimi libri, ma mi sembra giusto comunque nominarla lameno in calce a questo post.
- Il dono del lupo, di Anne Rice
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Trama: La villa è magnifica, a strapiombo sul Pacifico, circondata da sequoie secolari. Reuben, giovane giornalista incaricato di scrivere un articolo per la messa in vendita che ne decanti la meraviglia, ne è affascinato. Ma a colpirlo ancora di più è Marchent, la proprietaria, bella e misteriosa come la sua casa. Per lui è inevitabile subire il fascino di quella donna che lo guida tra le stanze splendidamente ammobiliate, raccontandogli del prozio scomparso nel nulla da vent’anni e solo ora dichiarato ufficialmente morto. La notte di passione tra i due sembra scritta nel destino, ma la brutale irruzione nella villa di due criminali pone fine al sogno prima ancora che inizi. Marchent soccombe sotto i colpi dei malviventi e Reuben sta per fare la stessa fine, quando viene salvato da qualcuno – qualcosa? – che uccide i suoi aguzzini e ferisce lui, lasciandolo agonizzante. Ricoverato in ospedale, si riprende in maniera sorprendente, in pochissimi giorni. Reuben sta bene, anzi benissimo, il suo corpo non è mai stato così forte, il suo udito così fine, il suo sguardo così acuto: un nuovo vigore sembra pervaderlo, una forza che si risveglia quando sente l’odore del male... Perché in quella notte maledetta Reuben ha ricevuto il dono del lupo. Ora possiede una doppia natura umana e ferina, e ne è perfettamente consapevole. Una realtà che solleva inquietanti interrogativi... Chi lo ha trasformato così? Qual è la sua vera natura? E soprattutto, esistono altri come lui nel mondo?
Non ho incluso nella lista ufficiale questo romanzo di Anne Rice dedicato ai licantropi perchè credo che leggerlo senza poter leggere il suo seguito e completamento, si tratta infatti di una serie di due libri, non gli faccia giustizia. E il secondo libro della serie purtroppo è inedito in italiano.
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