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#psicostimolanti
medicomunicare · 13 hours
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Ecstasy (MDMA): meccanismi, d'azione, effetti sulla salute, effetti psicologici e risvolti terapeutici
Origine e sviluppo dell’MDMA L’Ecstasy, noto anche con il nome chimico MDMA (3,4-metilendiossimetanfetamina), è una droga sintetica che combina proprietà stimolanti e allucinogene, ampiamente utilizzata a scopo ricreativo per i suoi effetti euforici e di aumentata empatia. Scoperta per la prima volta nei primi anni del 1900, la MDMA ha guadagnato popolarità negli anni ’70 come strumento di…
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ideeperscrittori · 5 years
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Gira voce che Marco Carta sia innocente. Ci sono rimasto malissimo. Per un attimo avevo pensato: wow, ora gli mancano solo eccessi alcolici, consumo di oppiacei e psicostimolanti, belle canzoni, testi sofferti e potremmo quasi considerarlo una rockstar maledetta, se non fosse per la voce oggettivamente fastidiosa.
— L’Ideota
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d-o-k-u-h-a-n-a · 2 years
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Se non finisco il programma giuro che mi riempio di psicostimolanti
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kon-igi · 7 years
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Ciao Doc! Domandona, ma far bere latte e caffè ai bambini, tipo sette-otto anni, fa male? Perché sto facendo una discussione assurda a riguardo! Cioè non pretendo che i bambini lo bevano a forza, ma darglielo è davvero un atto così sconsiderato? Che trauma mentale e fisico ho causato ai miei cuginetti? Mi rimetto al suo sapere.
Tutti gli alimenti nervini (caffè e tè) dovrebbero essere evitati durante l’età dello sviluppo, sia per ovvie ragioni (i bambini non hanno bisogno di sostanze psicostimolanti) sia perché possono creare danni per lo sviluppo neuroanatomico.
https://www.ncbi.nlm.nih.gov/pmc/articles/PMC2699625/
Detto questo, non credo che tu abbia inscemito i tuoi cuginetti ma magari la prossima volta dagli solo il latte col Nesquik (FLAME ON!).
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medicomunicare · 9 months
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Le facce "adulte" dell'ADHD: capire per gestire ansia, depressione e rischio di declino cognitivo
Secondo uno studio del Rutgers Institute, gli adulti con disturbo da deficit di attenzione/iperattività (ADHD) hanno quasi tre volte più probabilità di sviluppare demenza rispetto agli adulti senza ADHD. Lo studio, di cui è coautore Michal Schnaider Beeri, direttore del Centro di ricerca sull’Alzheimer Herbert e Jacqueline Krieger Klein presso il Rutgers Brain Health Institute, è stato pubblicato…
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medicomunicare · 2 years
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Scoperte le cellule del cervello che ci fanno restare svegli di notte: implicazioni per il lavoro notturno
Scoperte le cellule del cervello che ci fanno restare svegli di notte: implicazioni per il lavoro notturno
L’ipotalamo è una regione cerebrale evolutivamente conservata con i suoi numerosi circuiti neurali distinti riconosciuti per l’orchestrazione dei segnali endocrini periferici in tutti i vertebrati. La profonda eterogeneità cellulare delle reti neuronali ipotalamiche è vista come causa della loro capacità di orchestrare non solo i bisogni fisiologici di base, inclusi sonno e veglia, riproduzione,…
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medicomunicare · 3 days
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Farmaci per l'ADHD ad alte dosi e rischio di psicosi: nuove evidenze e implicazioni
I farmaci psicostimolanti, come il metilfenidato e le anfetamine, sono ampiamente utilizzati per il trattamento del Disturbo da Deficit di Attenzione e Iperattività (ADHD). Questi farmaci agiscono sul sistema dopaminergico, migliorando la concentrazione e riducendo l’impulsività nei pazienti con ADHD. Tuttavia, l’uso di alte dosi di farmaci per l’ADHD ha sollevato preoccupazioni per i potenziali…
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