Tumgik
#rottura
ragazzoarcano · 10 months
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“E non dare la colpa alla goccia
che ha fatto traboccare il vaso.
C'era un mare là dentro
che hai fatto finta di non notare...”
— Mattia Ollerongis
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lonelygirl-97 · 2 years
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Sono sempre dovuta arrivare all’esasperazione per un minuto di pace.
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illsadboy · 6 months
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Vedo tutto questo potenziale, e lo vedo sprecato. Porca puttana, un’intera generazione che pompa benzina, serve ai tavoli o schiavi con i colletti bianchi. La pubblicità ci fa inseguire le macchine e i vestiti. Fare lavori che odiamo per comprare cazzate che non ci servono. Siamo i figli di mezzo della storia. Non abbiamo né uno scopo né un posto. Non abbiamo né la Grande Guerra né la Grande Depressione. La nostra grande guerra è quella spirituale. La nostra grande depressione è la nostra vita. Siamo cresciuti con la televisione che ci ha convinti che un giorno saremmo diventati miliardari, miti del cinema, rock star... ma non è così e lentamente lo stiamo imparando. E ne abbiamo veramente le palle piene.
-Fight Club-
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mmartinam · 6 months
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il momento peggiore di una relazione non è la separazione della coppia, ma il momento di rottura dell'equilibrio che fino a prima rendeva tutto meraviglioso. Da quel momento in poi inizia la fase di stallo, dove qualsiasi gesto/parola fa triplicare il dolore che si prova, mettendo in crisi tutte le certezze che si avevano poco prima.
In questa fase ti senti preso dal panico, pensi che qualunque atto tu compia sarà un atto sbagliato che potrebbe far precipitare ancora più velocemente la fine della relazione. È terribile, ti senti in gabbia, ti senti soffocare ma rimani aggrappato a questo dolore pesante, che ti trascina a fondo, piuttosto che mollare tutto e rimanere nella spaventosa solitudine, nella spaventosa ipotesi che l'altra persona possa trovare qualcuno meglio di voi, nella spaventosa paura di rimanere senza la persona amata.
La fase di stallo ti logora dentro, ti mangia anima e cuore e ti fa piangere lacrime di amaro dolore.
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ilpandapensatore · 1 month
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df-begotten · 3 months
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Non ho mai scritto nulla del genere ma mi trovo in una fase della vita di cui sto davvero malissimo, la storia con la mia ex mi ha totalmente distrutto la mente, non trovo la forza di vivere. Ho bisogno di parlare con qualcuno/a che sia dotato di sensibilità e ascolto empatico.
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rebornaftertheend · 5 days
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Svegliarsi.
Svegliarsi la mattina è un tormento.
Vi è mai capitato di perdere qualcosa di importante e di stare talmente male durante la giornata che ad un certo punto, la sera, il cervello si interrompe e tutto si spegne?
Da fuori sembrerebbe di dormire ma in realtà è la mente che cerca di proteggersi da quel dolore troppo forte..e così quando non riesce più a sopportarlo si interrompe, crea un buco, un vuoto, uno spazio buio dove poter smettere di pensare, provare e sentire ..e così, sfatti e fatti a brandelli vi 'addormentate'.
Ultimamente mi succede spesso, è come un blackout nel pieno di una guerra.
Mi spengo e smetto di sapere, coscienza e consapevolezza spariscono ed insieme ad essi il dolore cessa.
Passano ore e quando la mente pensa di essersi finalmente liberata dal male, bam, sei ad occhi aperti.
I primi 5 secondi sono la cosa più bella che avrai d'ora in poi, perché in quei 5 secondi non hai ancora realizzato, in quei 5 secondi sei nel passato, prima della perdita, prima del punto di rottura.
Sorridi, stai per alzarti ed eccola, quella fitta lancinante ad altezza petto. Ti guardi intorno, non sai più dove sei, poi ti guardi dentro e tutto il dolore messo in pausa la sera prima torna come una furia , oltrepassa ogni barriera e invade ogni molecola.
Sarà un'altra giornata dove vivere sarà un tormento.
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nottipienediricordi · 3 months
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A volte faceva semplicemente finta di essere felice.
Era diventata tanto abile in questa farsa che neanche lei si rendeva conto quanto avviava il meccanismo, tale da non accorgersi di far finta anche con se stessa. Si accorgeva bene, invece, quando il meccanismo cessava.
Accadeva alla fine della giornata, quando rincasava e guardava attorno tutte le sue cose immobili, fisse, mentre in lei tutto tornava in movimento o, meglio, il movimento scopriva le fratture, i tentennamenti.
Le cose che aveva dentro erano differenti da quelle fuori, era tutta rotta all’interno al punto che nemmeno un milione di risate avrebbero potuto ripulirla da quelle macerie.
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ragazzoarcano · 4 months
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“Alcune cose
devono essere aggiustate,
altre lasciate rotte.”
— J. Richardson
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sadsong-happymask · 2 years
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Mi manca il fatto di piacergli.
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itsmyecho · 2 years
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Mi ero impegnato a scrivere capitoli su capitoli per te nella mia vita, rendendomi conto che io ero solo una piccola frase nella tua.
@itsmyecho
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open-your-skull · 7 months
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Non voglio trasformare questo posto in un diario dell’assenza, ma giuro che la tua non-esistenza è tutto quello a cui riesco a pensare, che i miei occhi vedono, che le mie parole descrivono. Non ha senso continuare a sviscerare al di fuori di uno spazio che è solo mio - non voglio incontrare chi mi dice no, fermati, aspetta, ma è ancora la stessa persona, dopo tutto questo tempo anche basta. Ma che cosa sono le ore se non costrutti che si impiantano nella nostra visione delle cose per metterci fretta, per illuderci che abbiamo dei limiti, dei confini, degli spazi prestabiliti? Chi può dirmi quando è giusto che io finalmente spazzi via anche il tuo ultimo granello da casa mia? A volte vorrei averle assimilate, quelle normative. Altre volte mi sembra di forzare un separatismo tra il prima e il dopo che non potrà esistere mai - sei stato sempre parte di me, solo che non lo sapevo ancora, e sempre lo sarai. Vorrei solo non continuare a piangerti così tanto
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Era necessario un addio,
perché capissi,
che non c'è un addio per noi.
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iw4ntt0befree · 2 months
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Vorrei solo gridare fino a che questo dolore costante non si dissolva. Vorrei strapparmi quei rimasugli di cuore e smettere di soffrire, vorrei spegnere il cervello e non pensarti più.
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maarydel · 4 months
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Ho idealizzato tutto. La verità è semplicemente questa, eppure non l'avevo mai capito così a fondo come lo sto capendo in questo momento.
Quella visione di te che avevo, quella testarda idea che mi ero fatta di te, era tutto falso, stupido, sbagliato. Avevo bisogno di sentirmi amata e avevo accettato di tutto pur di poterlo essere, anche il fatto che a te, di me, non importasse nulla. Avevo decifrato il tuo comportamento come essere freddo e distaccato per tua natura, ma la verità è semplicemente e irremidiabilmente che tu di una come me non te ne farai mai nulla.
Ed è triste pensarci adesso, pensare a quanti mesi inutili ho speso a piangere per una persona che non sei neanche davvero tu, per una persona che forse ho creato nella mia testa, aggrappandomi con tutte le mie forze a qualle poche parole dolci che di tanto in tanto, forse per convenienza o circostanza, mi rivolgevi. Ora ho capito che tu non ti comporti semplicemente da brutta persona, tu lo sei sul serio. E rimpiango ogni singola lacrima versata, tutte le volte che ti ho detto che mi sei mancato, ogni bella perola spesa per descriverti ai miei amici. Io e te potevamo davvero essere tutto, ma questo solo nella mia testa. Non sono una persona che porta rancore, e forse questo l'hai ben capito in questi mesi, ma il dolore che ho provato è stato così forte, intenso e costante, che non posso far a meno di augurarti tutto il male che mi hai fatto soffrire e anche di più.
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