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#servizio di accompagnamento
fabriziosbardella · 1 year
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Da gennaio verrà inaugurato al Centro Gulliver un nuovo sportello con operatori di Gulliver e di Amico Fragile. #vittimedellaviolenza #amicofragile #cyberbullismo #centrogulliver emiliocurto #servizioaccompagnamento #varese #vittimedellaviolenza
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konayacademy · 1 year
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Il Gruppo Xone Academy raccoglie le migliori intelligenze e le pone al servizio di chi ha una forte motivazione e vuole investire su se stesso per creare un solido e vincente business. Ambizione, determinazione e passione: sono questi i requisiti necessari per entrare nella nostra scuola di formazione. Percorsi personalizzati, un team di accompagnamento e docenti con curriculum di altissimo profilo in grado di trasferire le conosce giuste per chi vuole intraprendere un percorso imprenditoriale che abbia i suoi frutti. I nostri corsi coniugano teoria e pratica, con un aggiornamento costante sulle prospettive attuali e future per entrare nel miglior segmento del mercato ed operare con saggezza e consapevolezza. La nostra missione è creare delle eccellenze, massimizzando il potenziale umano e le attitudini di ciascuno. Il rischio, insito in ogni iniziativa economica, deve essere sostenibile: dunque, non ci si può improvvisare e la formazione fa la differenza. Noi programmiamo non solo il profilo didattico, in un clima di confronto e di dialogo costruttivo, ma accompagniamo anche il corsista nella definizione dell’attività che vuole intraprendere in modo che sia competitiva ed efficiente. La sfida di oggi è racchiusa tutta in un sostantivo: innovazione. E noi cerchiamo di declinare questo concetto per delineare nuove strategie di mercato e supportare l’imprenditore “di domani” affinché la realtà sia coerente con la sua ambizione. La pianificazione, si sa, è una delle chiavi per il successo e Xone Academy, con qualità e professionalità, aiuta i suoi clienti a raggiungere gli obiettivi desiderati, concorrendo a costruirne l’immagine e fornendo tutte le conoscenze per trasformare ogni opportunità in un canale di progresso collettivo. La crescita personale rappresenta un contributo alla crescita e al benessere mondiale ed è per questo che esercitiamo il nostro impegno con il più alto senso di responsabilità. È una scommessa sul tuo futuro: solo per chi vuol essere davvero un “numero uno”.
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lamilanomagazine · 4 days
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Rozzano: 52enne condotto alla Casa di Lavoro perché viola la libertà vigilata
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Rozzano (Milano): 52enne condotto alla Casa di Lavoro perché viola la libertà vigilata Giovedì 16 maggio a Rozzano (MI) la Polizia di Stato ha eseguito una misura di sicurezza detentiva nei confronti di un cittadino italiano di 52 anni, con precedenti di polizia, in quanto inottemperante alla misura della libertà vigilata. Nei giorni scorsi gli agenti della Squadra Investigativa del Commissariato Comasina, unitamente a personale della Questura di Milano e della Polizia Locale di Rozzano, hanno svolto un servizio di prevenzione e controllo nella cittadina dell’hinterland milanese dove era stato hanno segnalato un uomo intento a causare diversi problemi alla cittadinanza. Giovedì mattina, dopo un servizio di osservazione nei pressi della sua abitazione, gli agenti hanno fermato il 52enne che è risultato avere a carico diversi precedenti tra cui tentato omicidio, rapina, stupefacenti, possesso di armi clandestine e tentata estorsione; quest’ultima, compiuta lo scorso febbraio ai danni di un negozio a Rozzano, ha comportato l’aggravamento, disposto dal Tribunale di Sorveglianza di Milano, del regime di libertà vigilata con successivo accompagnamento presso la Casa di Lavoro a Castelfranco Emilia (MO).... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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La legge non riuscì mai a rendere gli uomini più giusti neppure di tanto; anzi, proprio per il rispetto che portano alla legge, persino uomini di buoni principi si trasformano, quotidianamente, in agenti di ingiustizia. Voglio dare un esempio delle conseguenze comuni e naturali di un non-dovuto rispetto alle leggi. Prendiamo un gruppo di soldati, colonnello, capitano, caporale, soldato semplice, inservienti, tutti in marcia, in perfetto ordine e per monti e per valli: vanno alla guerra non solo contro la loro volontà ma anche contro il buon senso e la loro coscienza. Una marcia faticosa, non c'è che dire, da cardiopalma. E sanno tutti benissimo di trovarsi in un maledetto pasticcio, è gente pacifica. Adesso, però, che sono? uomini o non piuttosto fortini e casematte ambulanti, al servizio di qualche potente senza scrupoli? Bisogna andare nelle caserme dove si esercitano i marines per capire che razza d'uomini può creare il nostro governo e a cosa ridurli - pure ombre, ricordi di uomini, già sepolti sotto le armi, con accompagnamento funerario.
Henry David Thoreau, La disobbedienza civile, trad. it. di Piero Sanavio, RIzzoli, 2010
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carmenvicinanza · 2 months
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Odette Brailly
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Odette Brailly è stata la più famosa agente dei servizi segreti britannici, passata alla storia per i suoi atti eroici durante la seconda guerra mondiale, è stata una delle donne più decorate di tutto il conflitto.
Insignita della Croce di George, ha ricevuto diverse medaglie al valore, era stata nominata Dama dell’Ordine dell’Impero Britannico e in Francia, aveva ricevuto la Legion d’Onore, la più alta onorificenza del paese.
Nata ad Amiens il 28 aprile 1912, quando suo padre perse la vita nella battaglia di Verdun, venne affidata a un convento dove a otto anni si ammalò di poliomielite che la rese quasi cieca per molti mesi.
Nel 1931 aveva sposato Roy Patrick Sansom, con cui si era trasferita in Gran Bretagna, dalla loro unione erano nate tre figlie.
Quando il marito venne richiamato in guerra, rispose a una richiesta dell’Ammiragliato che invitava chiunque fosse in possesso di cartoline o foto  delle coste francesi a inviarle per scopi militari.
Aveva allora spedito le sue foto di Boulogne sur Mer, dove aveva abitato per lungo tempo, insieme a una lettera di accompagnamento in cui spiegava di essere francese e di conoscere bene la zona. Per un errore di indirizzo la lettera era finta in mano al SOE (Special Operations Executive), che l’aveva reclutata come agente segreta.
La sua prima identità era stata quella della vedova Odette Métayer, col nome in codice di Lisa, ebbe l’incarico di trovare a Auxerre una casa sicura per accogliere e aiutare gli agenti di passaggio. Ha condotto operazioni di spionaggio e sabotaggio nelle aree occupate dalle potenze dell’Asse.
Nel 1942 aveva lavorato come corriere agli ordini del capitano Peter Churchill, che era a capo dell’organizzazione Spindle. Si era occupata di procurare viveri e al mercato nero e di paracadutare armi ed equipaggiamenti destinati ai vari gruppi di resistenza. 
Quando i tedeschi occuparono la zona sud della Francia, venne arrestata.
Rifiutatasi di parlare venne portata a Parigi, nella sede dell’SD, il Sicherheitsdients tedesco che si occupava del servizio di spionaggio, dove venne interrogata e torturata per due settimane di fila.
Nella sua biografia racconta che le vennero strappate le unghie dei piedi, che venne bruciata sulla schiena con un ferro rovente e che a torturarla fu sempre un giovane francese, probabilmente malato di mente.
Le spie non erano tutelate dalla Convenzione di Ginevra, non erano prigioniere di guerra, potevano essere giustiziate in qualunque momento.
Nel maggio 1944, dopo più di un anno di detenzione a Fresnes, indebolita e ammalata, venne trasferita in Germania insieme ad altre sette agenti. Era l’operazione ‘Nacht und Nebel’ (Notte e nebbia), faceva parte dei prigionieri politici condannati a morte che sparivano senza lasciare traccia.
Nel luglio dello stesso anno, venne trasferita a Ravensbrück da sola, le sue compagne erano state tutte uccise. La lasciavano in vita soltanto perché aveva millantato una parentela col primo ministro inglese e i tedeschi volevano giocarsi la carta di un possibile scambio.
Per molti mesi, da sola in una cella buia e fredda, viveva lo stress di sapere che ogni mattina poteva essere quella dell’esecuzione.
Liberata il 1° maggio 1945, aveva impiegato più di un anno per ristabilirsi.
Nel 1946 è stata la prima donna insignita della George Cross, la massima onorificenza britannica per i civili. Dopo aver ottenuto il divorzio dal primo marito, nel 1947 aveva sposato Peter Churchill da cui aveva divorziato nel 1955, anno in cui ha sposato Geoffrey Hallowes, un altro agente del SOE in Francia.
È morta nel 1995 a 82 anni il 13 marzo 1995, a Walton-on-Thames.
La sua storia ha ispirato il famoso film Odette, del 1950, che aveva personalmente supervisionato per impedire che venisse falsata la storia.
Alle vicende che l’hanno vista protagonista insieme alla collega Violette Szabo sono stati ispirati i romanzi Fortitude di Larry Collins e Le gazze ladre di Ken Follet.
Nel 2012 è stato emesso un francobollo che la ritraeva.
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alchiardiluna · 2 months
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Un'idea domenicale fino al tramonto? Aperitivo🍹, pranzo 🍽e dj set 🎤🎶? Ti aspettiamo tutte le Domeniche dalle 12 alle 19 per "Domenica è sempre Domenica" ✨️🌙 E' la proposta del nostro ristorante Miramare & Novilunio, pensata per chi vuole trascorrere la Domenica in un luogo bello, rilassante dove mangiare bene o godersi un aperitivo al sole d'inverno o immergendosi in un meraviglioso tramonto con un dj set di accompagnamento. Come in famiglia 🥰 ☎️ prenotazioni: 081 868 24 24 . . . MIRAMARE & NOVILUNIO Bar | Bistrot | Restaurant Due anime, due luoghi. Una sola visione La ristorazione Al Chiar di Luna in due diversi “luoghi” - la sala interna con gli “antri” vista Ischia per Miramare e le terrazze panoramiche per Novilunio - con una visione comune della cucina, per un’esperienza gastronomica memorabile, da vivere tutto l’anno. Il servizio bar bistrot di entrambi propone un’attenta selezione di drink e tapas. Da 35 anni, la continua ricerca nella tradizione scopre ricette “antiche”, le re-intepreta e trasforma. L’attenzione al food design è delizia per gli occhi e il palato. Saremo onorati di accompagnarvi in un’esperienza sublime.
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tempi-dispari · 4 months
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Mind Control: oltre il complicato
Quando si parla di influenze eterogenee e di mix di generi, probabilmente inconsciamente ci si riferisce ai Mind Control. Il loro ultimo Elements è impressionante. Questo è il solo aggettivo che può descrivere il disco. La band è preparatissima tecnicamente e si sente ad ogni solco. Questo gli permette di spaziare liberamente tra mille generi diversi. Loro tratto peculiare, tuttavia, è ave unito la furia del death metal al prog. In questo modo il gruppo ha rotto i confini di entrambe gli stili per crearne uno proprio.
All’interno delle canzoni c’è davvero di tutto. Dalle sfuriate tipiche del death a passaggi repentini al jazz (in Jinger style). Inevitabile lode va alla voce di Stefania Salladini capace di passare da potentissimi growl a momenti melodici ora jazz ora più poppeggianti. Davvero notevole. Il resto della band non è certo da meno. I cambi improvvisi, i cambi di atmosfera si susseguono in modo affastellante, quasi senza dare respiro.
Il che, nel suo essere stimolante, rende l’assimilazione del disco piuttosto ostica anche dopo ripetuti ascolti. Non si finisce mai di scoprire passaggi nuovi precedentemente passati inosservati. Un disco che non annoia, questo è certo. Farne una descrizione diventa difficile. All’interno delle stessa canzone sono talmente tante le tecniche utilizzate, talmente tanti i cambi che servirebbero pagine e pagine. Idem per per il tentativo di definire un’atmosfera dominante.
Ogni brano fa storia a sé. Ottima la produzione che è riuscita a rendere nel migliore dei modi questo mare in tempesta. Operazione non semplice considerando i suoni differenti utilizzati. Frammentando le composizioni possiamo trovare nel loro dipanarsi ambienti completamente diversi. Gli strumenti, così come la voce, non stanno mai fermi. Macinano in continuazione note su note, ritmiche su ritmiche.
Controtempi, poliritmia, tempi dispari si susseguono come il vento in un uragano. Da cavalcate metalliche super complesse si passa improvvisamente a momenti di calma apparente. I nostri non disdegnano neppure l’utilizzo di suoni elettronici. Il tutto al servizio di una narrazione intensa e variegata. Viene da sé che in un contesto di tal fatta la durata di ogni singolo brano non può essere breve.
Interessante e azzeccata la scelta di limitare le alte velocità lasciando spazio a mid tempo. In questo modo l’ascoltatore ha la possibilità di poter capire bene cosa sta accadendo. Uno sforzo davvero notevole da parte di tuta la band. Menzioni vanno a tutti. Dal batterista, una vera macchina da guerra, al chitarrista, che passa da a solo shrade a passi gilmouriani, per finire con il bassista che riesce a creare linee indipendenti dal canonico accompagnamento.
Insomma un disco davvero super. In tutta questa ‘perfezione’, all’ennesimo ascolto ancora insoddisfacente, cresce un dubbio, una domanda. Era davvero necessario mettere tutto questo materiale all’interno di un solo disco? A ben considerare la quantità di riff, passaggi, la lunghezza dei brani, di dischi ne sarebbero potuti uscire serenamente due, se non tre. Tutto questo marasma di informazioni, giova davvero alle composizioni? O non ne rende la fruizione un po’ manieristica?
La sensazione che si ha arrivati in fondo, compito davvero difficile con un solo ascolto, è quella di aver assistito ad uno spettacolo barocco. Bello, bellissimo, avvincente, ma fine a se stesso. Le capacità tecniche del gruppo non possono mai essere messe in discussione, neppure per un millisecondo. Sono talmente evidenti nella costruzione dei brani, che ribadirle appare superfluo. Quindi, perché? Che cosa ha guidato la band ad addentrarsi in un labirinto così intricato? Il rischio è che il messaggio, la bellezza dei brani, si perda in mille rivoli, dettagli, sfaccettature che non permettono di tenere ferma una visione di insieme.
Concludendo. Dire che il disco dei Mind Control è notevole, è persino riduttivo. È oltre. Ma proprio questo suo essere oltre può diventare il suo punto debole. È un lavoro consigliato a chi non solo è avvezzo a determinate strutture complesse, suoni decisi, passaggi repentini. Ma è anche interessato allo studio di un determinato strumento. Magari è un limite personale. Forse il realtà i Mind Control hanno aperto una frontiera musicale. Tuttavia trovo davvero difficile che un non addetto al genere possa apprezzare fino in fondo il disco. Allo stesso modo, anche per gli addetti, arrivare a capirlo fino in fondo non è cosa semplice. ‘Semplicità’ non vuol dire necessariamente banalità. Così come complicatezza non è sinonimo di qualità intrinseca.
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curiositasmundi · 7 months
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I popoli sono le vittime. I popoli: i migranti, i palestinesi, gli ebrei, i russi, gli ucraini, gli americani e così via. Insieme ai popoli, l’altra vittima è la loro autodeterminazione che langue e, per sopravvivere, mendica pure controvoglia il tozzo di pane del voto.
Da chi sono veramente volute le guerre? Da chi sono veramente voluti gli attacchi terroristici? Siamo seri: davvero pensiamo che i popoli abbiano il potere di decidere cosa e come scegliere? Se così fosse, i rappresentanti dei popoli ascolterebbero le loro sofferenze e l’informazione – tutta – si metterebbe al servizio dei cittadini, non svolgendo la funzione di accompagnamento a ciò che è stato già deciso, ma di pungolo del potere a far meglio e di stimolo allo spirito critico delle persone comuni.
Questa situazione di impotenza è ben rappresentata da Israele, dove invano sono chieste a gran voce le dimissioni di Netanyahu. Del resto non hanno avuto seguito neppure le proteste nei suoi confronti dei mesi scorsi. Israele è un paese democratico e, nonostante ciò, gli israeliani sembrano non avere voce di fronte a una classe dirigente fortemente arroccata sulle sue posizioni. Quanto più impotenti saranno quei popoli in balia di dittature e gruppi terroristici?
La propaganda evoca il “problema” dei migranti. Ma chi, veramente, spinge alla fuga dai loro paesi migliaia di esseri umani?
Hamas rivendica i propri attentati come gesta eroiche per la salvezza del suo popolo. Ci raccontano che Israele “deve” rispondere, anche radendo al suolo la Striscia di Gaza per stanare e distruggere Hamas, se vuole sopravvivere. Veramente è così? Abbiamo alcune certezze, in tutto questo fumo gettato negli occhi delle opinioni pubbliche perché – sembra – non capiscano e non vedano: sono morti degli innocenti nell’attentato; i palestinesi fuggono via chissà dove, come quando le formiche si disperdono perché un piede è precipitato su un formicaio (il potere pare avere a cuore il destino dei popoli come quello degli insetti!). Altra cosa certa è che gli ostaggi rischiano la vita; che Israele, dove è stato possibile che ebrei e palestinesi vivano anche in pace grazie alla volontà di singoli individui, è uno Stato che dovrà accontentarsi (a meno di una svolta davvero epocale) di un’esistenza costantemente minacciata dall’odio di altri “poteri”.
La propaganda ci ha detto che bisognava fermare le mire espansionistiche della Russia. Quel che è stato ottenuto a oggi è la morte di migliaia di persone, la distruzione di un paese e una grave crisi economica che colpisce, guarda caso, i popoli.
I popoli sono, prima che nazioni, esseri umani. Sembra una banalità, ma visto con quale cinismo il potere, di qualsiasi natura, prende decisioni su chi vive e su chi muore, non è superfluo ribadirlo. Si ha quasi la sensazione che venendo meno le dichiarazioni esplicite di guerra, sia diventato più facile per un comune essere umano trasformarsi nel bersaglio di un prossimo conflitto.
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pietroalviti · 8 months
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Oratori, famiglie, giovani, accoglienza, i cristiani della diocesi di Frosinone in assemble a Casamari
Riattivare oratori ed attivare iniziative ludiche e conviviali per anziani, evitare una catechesi che sia ancora insegnamento di una dottrina e trasmettere invece la gioia di aver incontrato Gesù, maggiore attenzione alle famiglie troppo spesso solo giudicate e non supportate, spingere le parrocchie a collaborare fra loro, itinerari di fede per gli adulti, un servizio di accompagnamento per le…
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vorticimagazine · 8 months
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Assistenza domiciliare a Pescara? Ci Siamo Noi
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La Cooperativa Ci Siamo Noi è stata fondata e costituita con l'obiettivo principale di lavorare nell'ambito dell'assistenza al benessere della persona, attraverso interventi domiciliari per evitare o quantomeno ritardare il più possibile l'ingresso degli anziani in strutture residenziali. Offriamo innumerevoli servizi dall'assistenza Sanitaria all'assistenza Socio Sanitaria e Assistenziale. La nostra Cooperativa si prefigge di fornire ai nostri assistiti ed alle loro famiglie un servizio in grado di migliorare loro la vita. Il nostro personale altamente qualificato, infatti, ha il compito di prendersi cura dei nostri assistiti con il rispetto, la dignità e  la professionalità che tutti meritano.
Assistenza domiciliare a Pescara? Ci Siamo Noi Il nostro servizio di assistenza domiciliare a Pescara ha lo scopo di aiutare non solo le persone anziane, ma anche disabili e persone affette da comprovate patologie degenerative o che stanno affrontando una convalescenza post-operatoria, facilitando la loro quotidianità fornendo loro cure domiciliari  mediche e infermieristiche.
Ci Siamo Noi garantisce una copertura di 24 ore su 24 e 7 giorni su 7  non solo a  domicilio, ma anche presso strutture sia pubbliche che private. Il personale è periodicamente aggiornato con dei corsi di formazione continua ed è costantemente monitorato. Rimaniamo  sempre in contatto con le famiglie degli assistiti e con il loro Medico di Medicina Generale (MMG). Siamo sempre al tuo fianco per fornirti il miglior servizio possibile. Il nostro team di professionisti è sempre disponibile per supportarti in ogni fase del processo, dalla scelta del servizio più adatto alle tue esigenze fino alla gestione delle attività quotidiane. Ci preoccupiamo del tuo benessere e della tua tranquillità e siamo pronti ad assisterti in qualsiasi momento. Scegliere noi significa avere un partner affidabile al tuo fianco, pronto ad offrirti soluzioni personalizzate e supporto costante. I servizi offerti da Ci Siamo Noi sono: - Assistenza socio sanitaria e socio assistenziale; - Assistenza familiare; - Assistenza a domicilio; - Fisioterapia a domicilio; - Infermiere pediatrico; - Consulenze mediche; - Esami diagnostici; - Screening e monitoraggio; - Trasporto e accompagnamento; - Ausili e presidi; - Farmaci e spesa a domicilio; - Terapia occupazionale; - Benessere a casa tua; - Tempo libero; - Pratiche sanitarie; - Educazione sanitaria. Vieni a trovarci in via Thaon di Revel n. 6 a Pescara, scrivici all'indirizzo [email protected], visita il nostro sito oppure chiamaci al numero 375 7016270. Read the full article
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giardinoweb · 8 months
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Gustosa Esplosione di Settembre:
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Insalata di Melograno e Rucola Settembre è il mese delle meraviglie culinarie, e cosa c'è di più sorprendente e delizioso del melograno? Questo frutto, con i suoi succosi chicchi rossi rubino, è un vero tesoro di dolcezza e freschezza che può trasformare qualsiasi piatto in una festa per il palato. In questa edizione de "Il giardino in cucina", vi presenteremo una ricetta irresistibile: l'Insalata di Melograno e Rucola. Ingredienti: - 1 melograno maturo - 150g di rucola fresca - 100g di noci tostate - 100g di formaggio feta sbriciolato - 2 cucchiai di olio d'oliva extravergine - 1 cucchiaio di aceto balsamico - Sale e pepe qb Istruzioni: Preparazione del melograno: Per prima cosa, prepara il melograno. Tagliate una piccola fetta dal lato superiore e poi fate un taglio poco profondo a forma di croce nella parte inferiore del frutto. Ora, con delicatezza, spezzate il melograno in quattro parti. Sotto l'acqua corrente, separate i chicchi dalla membrana bianca utilizzando le mani. I chicchi rossi saranno pronti per l'uso. Preparazione della vinaigrette: In una piccola ciotola, mescolate l'olio d'oliva, l'aceto balsamico, il sale e il pepe. Questa vinaigrette darà un tocco leggero e aromatico all'insalata. Assemblaggio dell'insalata: In una grande ciotola, disponete la rucola fresca come base. Aggiungete i chicchi di melograno, le noci tostate e il formaggio feta sbriciolato sopra la rucola. Condimento e servizio: Versate la vinaigrette preparata sull'insalata e mescolate delicatamente tutti gli ingredienti in modo che siano ben rivestiti dalla vinaigrette. Pronto per essere gustato: Ora l'Insalata di Melograno e Rucola è pronta per essere servita! Questo piatto è un'esplosione di sapori settembrini, con la dolcezza del melograno, il croccante delle noci tostate e la cremosità del formaggio feta che si fondono perfettamente con la freschezza della rucola. Questa insalata è un'ottima scelta per un antipasto leggero o come accompagnamento a un piatto principale. È ricco di antiossidanti, vitamine e sapore, rendendola la scelta perfetta per mantenere la tua cucina sana ed eccitante in questa stagione. Consiglio del giardiniere: Se avete un melograno nel vostro giardino, raccoglietelo quando i chicchi sono maturi ma ancora sodi. Sarà la base perfetta per questa deliziosa insalata. Non vediamo l'ora di sentire le vostre opinioni su questa ricetta de "Il giardino in cucina". Buon appetito e buon fine settimana! Read the full article
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ottimavetrina · 9 months
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personal-reporter · 11 months
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Inizia il Servizio civile con le associazioni ANPAS
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Per 161 giovani di età compresa fra i 18 e 28 anni di età è iniziato l’anno di servizio civile nelle associazioni Anpas del Piemonte. Attualmente le volontarie e i volontari in servizio civile sono impegnati nei corsi di formazione che li abiliteranno a svolgere le diverse attività previste dai progetti. Dei 161 giovani in servizio civile in Anpas 87, dopo la formazione e una volta conseguita la certificazione riconosciuta dalla Regione Piemonte, potranno svolgere servizi di trasporto sanitario di emergenza/urgenza 118 in ambulanza; altri 67 giovani saranno abilitati a compiere trasporti sanitari di accompagnamento per esami clinici, terapie continuative, dimissioni da ospedali e case di cura; infine sette ragazze e ragazzi, una volta completata la formazione, saranno impegnati nel settore dell’educazione e promozione della cultura del volontariato al fine di divulgare tra gli studenti delle scuole superiori e tra la cittadinanza la cultura del volontariato assistenziale e del primo soccorso nonché promuovere stili di vita più sani e salutari. I progetti di servizio civile in Anpas che riguardano l’ambito del socio sanitario in Piemonte prevedono lo svolgimento di servizi socio-sanitari sia su pulmini sia su autoambulanze. In molti casi gli utenti possono essere persone con disabilità che spesso necessitano di essere accompagnate negli spostamenti in quanto non autosufficienti o perché bisognose di particolari accorgimenti durante la fase del trasporto. I progetti di servizio civile in Pubblica Assistenza Anpas nel campo del soccorso di emergenza 118 in Piemonte includono, oltre alla possibilità di effettuare i servizi sociali precedentemente descritti, anche l’impiego in servizi di emergenza urgenza 118. I volontari in servizio civile saranno quindi impegnati nel ruolo di soccorritore in ambulanza e in tutte le mansioni riguardanti le attività di emergenza e primo soccorso. L’Anpas (Associazione Nazionale Pubbliche Assistenze) Comitato Regionale Piemonte rappresenta oggi 80 associazioni di volontariato con 10 sezioni distaccate, 10.310 volontari (di cui 4.122 donne), 5.245 soci, 670 dipendenti, di cui 76 amministrativi che, con 436 autoambulanze, 230 automezzi per il trasporto disabili, 264 automezzi per il trasporto persone e di protezione civile e 2 imbarcazioni, svolgono annualmente 570.082 servizi con una percorrenza complessiva di 18.784.626 chilometri. Read the full article
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lamilanomagazine · 26 days
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Livorno: siglato il Protocollo Zeus contro stalking e violenza domestica
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Livorno: siglato il Protocollo Zeus contro stalking e violenza domestica. Nella sala cerimonie di Palazzo Comunale è stato siglato un protocollo d'intesa, denominato Zeus, in materia di stalking e violenza domestica, da parte della Questura di Livorno, del Comune di Livorno, della Azienda USL Toscana Nord Ovest e dell'Associazione Psicosfera APS di Livorno. La sottoscrizione di questo secondo Protocollo Zeus, promosso dalla Questura e dall'Amministrazione Comunale, va ad integrare l'azione del Precedente Protocollo Zeus, sottoscritto lo scorso febbraio, al fine di coinvolgere anche l'Associazione Psicosfera APS all'interno della risposta di rete alla violenza di genere in un'ottica innovativa e sistemica rispetto alla presa in carico delle donne vittime di violenza e dei soggetti responsabili di atti di violenza. Le azioni previste dal protocollo nascono dall'istituto dell'ammonimento del Questore, previsto dalla legge rispetto alla violenza domestica e allo stalking: l'ammonimento è uno strumento importante che rappresenta un primo "avvertimento" rivolto ai soggetti maltrattanti e che evidenzia il disvalore sociale e penale della loro condotta. L'ammonimento del Questore punta, infatti, a bloccare le recidive degli episodi di violenza di genere, prima che questi diventino un reato penale, intervenendo direttamente sul maltrattante, attraverso il suo inserimento in percorsi di recupero, rieducazione e, quindi, di riabilitazione. I percorsi messi in atto da centri specializzati mirano ad un cambiamento profondo dei soggetti maltrattanti, allo scopo finale di ottenere un calo significativo delle recidive e, allo stesso tempo, una possibilità di recupero del maltrattante. La Questura, attraverso i due protocolli, ha operato in stretto accordo con l'Amministrazione Comunale, l'Azienda USL Toscana Nord Ovest e le associazioni che si occupano di percorsi di recupero per uomini maltrattanti, per mettere a sistema una rete sul territorio, tesa a promuovere lo sviluppo e l'attivazione di azioni, basate su metodologie consolidate e coerenti con linee guida appositamente predisposte, di recupero e di accompagnamento dei soggetti responsabili di atti di violenza nelle relazioni affettive, al fine di favorirne il recupero e di limitare i casi di recidiva. La stesura e la sottoscrizione di questo Protocollo Zeus rappresenta quindi un'ulteriore risposta congiunta e di rete contro la violenza di genere in un'ottica sistemica, che guardi all'accoglienza e al sostegno alla vittima, così come al recupero dei responsabili della violenza stessa e alla prevenzione del fenomeno, anche attraverso azioni di informazione e di sensibilizzazione della collettività. L'Associazione Psicosfera APS, attraverso il servizio Spazio PSICOM, opera infatti nello specifico, attraverso Percorsi di Sostegno Individuali per il Cambiamento Orientato al Maschile, inserendosi quindi necessariamente all'interno della visione integrata e sistemica che muove l'operato della Questura e dell'Amministrazione Comunale. Sottolineata dal questore Maria Rita Giuseppina Stellino l'importanza di fare rete per dare risposta ad un fenomeno che non accenna a diminuire. Riferendosi al protocollo appena sottoscritto Cinzia Porrà, direttrice della Zona Distretto livornese dell'Azienda Asl Toscana Nord Ovest ha parlato di un altro importante tassello che contribuisce a rafforzare le azioni e gli interventi per combattere fenomeni di questo tipo. Ada Doria, presidente Psicosfera APS ritiene che "il fenomeno violenza di genere possa essere contrastato anche tramite interventi sugli autori di reato. Senza questa parte non potremmo mai affrontare il fenomeno in modo completo. Il sostegno alle donne, componente primaria, deve essere affiancato da un lavoro che riguarda coloro che alle vittime infliggono violenza e con questo protocollo, un'equipe completamente al femminile e con profonda esperienza nella gestione delle vittime, mette in campo le competenze maturate negli anni, rivolgendo agli autori di reato interventi di sostegno per il cambiamento dei comportamenti disfunzionali. Attraverso Spazio Psicom (Percorsi di Sostegno Individuali per il Cambiamento Orientato al Maschile), la cui referente è l'Avv. Cristina Cerrai, sviluppiamo percorsi esclusivamente individuali diretti a coloro che hanno agito violenza. Riteniamo infatti che il percorso individuale possa avere più obiettivi: di favorire nella persona la consapevolezza dell'accaduto, assumendosene la responsabilità e in caso di esito positivo ottenere la revoca dell'ammonimento, conseguentemente un miglioramento e riappropriazione di un percorso di vita che spesso vede coinvolti soggetti fragili come i minori, vittime anch'essi di violenza assistita. Sottolineiamo che i percorsi sono a carattere volontario e gratuito, secondo l'accordo contenuto nel Protocollo Zeus".... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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livornopress · 11 months
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Inaugurato un centro servizi per persone a rischio esclusione sociale, dai posti letto all'orientamento per la residenza e il lavoro
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Inaugurato un centro servizi per persone a rischio esclusione sociale Per richiesta posto letto, servizio di igiene personale, orientamento di residenza anagrafica, orientamento al lavoro, deposito bagagli, accompagnamento e supporto servizio sociale e sanitario, accompagnamento e supporto giuridico legale, servizi informatici Livorno, 23 giugno 2023 – Inaugurato un centro servizi per persone a…
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uattendaustralia · 1 year
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Come fare un gelato alla vaniglia
Il gelato alla vaniglia è una delizia classica che piace a tutti. Preparare il gelato alla vaniglia fatto in casa ti permette di gustare un dessert fresco e cremoso con un sapore autentico. In questo articolo, ti guideremo attraverso un semplice metodo per preparare un delizioso gelato alla vaniglia fatto in casa che sorprenderà il tuo palato e farà felici amici e familiari.
Ingredienti:
2 tazze di panna fresca
1 tazza di latte intero
3/4 di tazza di zucchero
4 tuorli d'uovo
2 cucchiaini di estratto di vaniglia
Un pizzico di sale
Passo 1: Prepara la base del gelato: Inizia riscaldando la panna e il latte in una pentola a fuoco medio. Mescola occasionalmente fino a quando la miscela inizia a bollire leggermente. A questo punto, spegni il fuoco e metti da parte.
Passo 2: Prepara la miscela di uova: In una ciotola separata, sbatti i tuorli d'uovo con lo zucchero fino a ottenere un composto cremoso. Aggiungi lentamente la miscela calda di panna e latte alla ciotola dei tuorli, mescolando continuamente per evitare di cuocere le uova.
Passo 3: Cottura della miscela: Versa la miscela di uova e panna nella pentola utilizzata in precedenza e cuoci a fuoco medio-basso. Continua a mescolare costantemente con una spatola fino a quando la miscela si addensa leggermente e ricopre il retro della spatola. Assicurati di non portare la miscela ad ebollizione.
Passo 4: Raffreddamento e aromatizzazione: Rimuovi la pentola dal fuoco e aggiungi l'estratto di vaniglia e un pizzico di sale. Mescola bene per distribuire uniformemente il sapore della vaniglia. Lascia raffreddare la miscela a temperatura ambiente per alcuni minuti e poi coprila con pellicola trasparente. Metti la miscela in frigorifero per almeno 4 ore o preferibilmente durante la notte per permettere ai sapori di svilupparsi completamente.
Passo 5: Prepara il gelato: Trascorso il tempo di raffreddamento, versa la miscela nel tuo gelataio secondo le istruzioni del produttore. Aziona il gelataio fino a quando il gelato raggiunge una consistenza densa e cremosa.
Passo 6: Conservazione e servizio: Trasferisci il gelato alla vaniglia in un contenitore sigillato e mettilo in freezer per almeno 2 ore per farlo rassodare ulteriormente. Una volta che il gelato è ben rassodato, è pronto per essere servito. Puoi gustarlo da solo, con la tua coppa preferita o come accompagnamento per dolci e dessert.
Preparare un gelato alla vaniglia fatto in casa è un modo delizioso per godersi un dessert classico. Seguendo i passaggi sopra descritti e utilizzando ingredienti di qualità, potrai gustare un gelato alla vaniglia cremoso e ricco di sapore direttamente dalla tua cucina. Sperimenta con l'aggiunta di ingredienti come cioccolato fuso, frutta fresca o noci per personalizzare il tuo gelato. Divertiti a creare gustose varianti e delizia te stesso e i tuoi cari con questa prelibatezza gelata.
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