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#transizione di genere
queerographies · 6 months
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[Amare una sirena][Sophia Fucci]
Amare una sirena di Sophia Fucci un romanzo sulla transizione di genere: un viaggio personale tra identità e umanità Titolo: Amare una sirenaScritto da: Sophia FucciEdito da: Prospero EditoreAnno: 2024Pagine: 152ISBN: 9791281091238 La trama di Amare una sirena di Sophia Fucci Il romanzo della transizione di genere di un giovane lucano che riscopre sé stesso nella figura di una donna avvenente…
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falcemartello · 2 months
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Credo piuttosto che la ragione di questo malessere potrebbe ritrovarsi non tanto nella tecnologia, quanto nella fase di transizione dall’era industriale verso l’era digitale e nell'aver condotto i principi illuministici alle loro estreme conseguenze.
La transizione è anche cosmologica e psichica: legata all’avvicinarsi della conclusione del mese platonico. Anche secondo Jung la civiltà occidentale nel suo insieme segue il sentiero dei mesi platonici, che determinano una successione degli archetipi culturali e religiosi.
L’umanità oggi è stata catapultata, senza accorgersene, in una sorta di Generative Adversarial Network planetaria online, che proprio attraverso il conflitto delle coscienze e delle idee sta pian piano formando nuovi archetipi culturali, religiosi e spirituali.
dalla Rivoluzione Francese l’occidente è stato pervaso da una lucida follia razionale che ci ha portati a creare strutture sociali fondate sul rigetto dei principi ancestrali. Il nostro ruolo è contribuire alla formazione di nuovi archetipi culturali, guardando all'antichità.
Matte Galt
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kon-igi · 8 months
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Una volta avevo un direttore amministrativo non troppo sveglio che mi chiedeva gli spiegoni su farmaci, anatomia e procedure sanitarie per poi rivendere subito queste conoscenze come sue e darsi delle arie.
Mi ricordo che una volta gli parlai di come venivano scelti i nomi commerciali dei farmaci e nell'uscire dal suo ufficio incrociai la segretaria che stava entrando... non feci in tempo a chiudere la porta che sentii chiaramente lui che le diceva con voce compiaciuta
NON CREDO TU SIA A CONOSCENZA DEL FATTO CHE IL LASIX SI CHIAMA COSI' PERCHE' FU SINTETIZZATO PER AGIRE TEMPESTIVAMENTE IN CASO DI INSUFFICIENZA RENALE E DOVEVA ESSERE SOMMINISTRATO OGNI SEI ORE... CON UN LASSO DI TEMPO DI SEI ORE... 'LASSO SEI'... CAPISCI? LA-SIX! EH, CHE ROBA CONOSCERE QUESTE COSE!
Tutto questo per dire che sarà l'altroieri che ho capito la differenza tra identità di genere e preferenza sessuale ma quando figlia piccola è uscita per andarsi a fare le unghie da un ragazzo che ha terminato la transizione MtF, io le ho dovuto urlare dalla finestra
MI RACCOMANDO DI USARE IL PRONOME COL GENERE GIUSTO!
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omarfor-orchestra · 5 months
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Non la banijay che fa una serie sulla transizione di genere
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anchesetuttinoino · 2 months
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💉 Maddalena Loy
Emendamento Borghi su obbligo vaccini: seduta rimandata a stamattina. Indicativo che contro la proposta si schieri la Fimp (fed. pediatri), sovvenzionata per 307.917 € nel 2019 da Pfizer, Angelini e Glaxo, 466k € nel 2020 e altri 652k nel 2021 (anno di campagna vaccinale bimbi).
Il pres. Fimp D'Avino è lo stesso che in pandemia, ancora nel 2022, disse: "Per far aumentare le vaccinazioni anticovid dei bambini occorrerà che aumentino i casi, ovvero che si inneschi un po' di paura nei genitori". E' questo, insomma, il metodo che furoreggia nella comunità scientifica: il terrore.
⬆️ Tutto e tutti vengono pagati da Big Pharma... Leggerissimo conflitto di interessi. La sanità e la ricerca devono tornare ad essere finanziati dallo Stato per evitare queste bustarelle. Perché questo sono. Io ti faccio una "donazione", in cambio tu spingi i miei prodotti
Perché di business si tratta. Qui di medico o di sanitario NON C'È NIENTE!
Ma soprattutto, se fosse vero che i loro "vaccini" funzionassero, non ci sarebbe bisogno di imporre nessun obbligo! Perché la gente correrebbe per farseli fare
Se obblighi qualcuno a fare qualcosa, il sospetto che sia nocivo ti viene... No? Se poi quel calcosa te lo spacciano come "GRATUITO" allora il sospetto diventa CERTEZZA...
Ma al netto di queste considerazioni, "il corpo è mio e decido io" vale solo se devi fare la transizione di genere? Li allora nessuno può e deve mettere becco! Se invece dici "no ai vaccini" allora sei un pericolo e lo Stato può disporre del tuo corpo?
Doppi standard ovunque, anche nella sanità che di sanità ormai non ha più niente
Tutte le case farmaceutiche sono di proprietà di fondi di investimento. E il loro unico scopo è fare soldi, soldi, soldi...
Tu sei un cliente, non un paziente e più sei malato e per più tempo sei malato e più loro GUADAGNANO...
PUNTO...
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⚠️ NOVITÀ IN LIBRERIA ⚠️
Claudia Placanica
LA LEGGE DEL DESIDERIO
Ideologia gender, sessualizzazione della società e capitalismo woke
Radiografia della decostruzione mondialista e dell’attacco all’identità
La legge del desiderio è una forma di espressione indotta da un potere che – in modo sempre più pervasivo – piega ogni sfera della vita del singolo al proprio controllo: un’aspirazione velleitaria e dannosa, che sovrappone l’idea alla realtà e l’artificio alla natura.
La teoria e la transizione di genere – così come la sessualizzazione diffusa e precoce della nostra società – caratterizzano ormai tutti i film e le serie TV, dominando i social network, l’arte, la musica, il costume, il dibattito politico e persino i programmi didattici: un vero e proprio “spirito del tempo”, la cui fluidità è necessaria alla creazione dell’individuo astratto e sradicato, quintessenza del progressismo woke e del progetto mondialista.
Ma quali sono il contesto e le origini storico-culturali e socio-filosofiche di questa narrazione? Esistono delle risposte a questa lenta e inesorabile deriva della società occidentale? Questo saggio – documentato, coraggioso e controcorrente – rappresenta un contributo importante allo studio di un fenomeno che sta sovvertendo il nostro orizzonte quotidiano.
INFO & ORDINI:
www.passaggioalbosco.it
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autolesionistra · 9 months
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Caro diario, questa transizione 2023/2024 è stata un poco surreale, per lo più caratterizzata da un ritrovato tabagismo e dall'ascolto compulsivo di Cure for Pain dei Morphine (entrambi fattori non promettenti, ne convengo).
L'impatto dei Morphine sulla famiglia è più o meno passato inosservato, il piccolo ha accennato un paio di balletti su Buena, che in genere è il massimo dell'apprezzamento auspicabile superato solo dalla cantata ossessiva, riservata per lo più a brani appiccicosi tipo Coin operated boy dei Dresden Dolls.
La mia rincorsa verso l'attualità è una gara sempre più persa, ho dolorosamente presente chi sia al governo e alcuni dei principali avvenimenti di politica estera ma fallirei clamorosamente quei test di ammissione che prevedono anche di sondare quanto sai stare al mondo.
Per il resto, il primo giorno di ferie del 2024 si è aperto col febbrone e sto passando giornate stile Mimì de La bohème (dal punto di vista sanitario e non sociale, purtroppo) ma non vorrei sembrare un ingrato, abbiamo scampato malattie per tutto dicembre 2023 presenziando in formazione completa a tutti gli eventi pre e post natalizi fino a capodanno che è una cosa mai successa.
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abr · 3 months
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L'AMBIENTALISMO NASCE A DESTRA, IL BENECOMUNISMO SE NE APPROPRIA LO STRAVOLGE E LO DEGRADA
Storicamente la destra europea (è molto) sensibile alle questioni ambientali, (considerando la natura parte fondamentale dei propri) presupposti identitari. (...)
Le trasformazioni nei settori produttivi e nella società dovuti alla transizione energetica sono da anni al centro delle campagne elettorali, in particolare per quanto riguarda le idee su chi dovrebbe sostenerne i costi (non) inevitabili, legati per esempio a licenziamenti di massa in certi comparti e all’innalzamento del costo di certi beni (...). Se i partiti di sinistra sostengono la necessità di portare avanti questo processo (ad ogni costo), proteggendo (ma senza esentare) le fasce più povere della popolazione e facendolo pagare a(lla vasta maggioranza dei cittadini cosiddetti) "più ricchi", quelli di centro ripongono fiducia nell’iniziativa privata e nella capacità del mercato di adattarsi. Ma spesso le proposte di costoro su come gestire la transizione energetica sono poco concrete e convincenti e la (...) destra ha deciso di (rispondere) alle preoccupazioni di chi teme di impoverirsi (e che anche la natura ne risulti impoverita: vedi aree collinari e pedemontane abbandonate, con susseguente dissesto idrogeologico etc.) (...).
Stéphane François è uno storico che insegna scienze politiche all’Università belga di Mons e nel 2022 ha pubblicato un libro intitolato Les verts-bruns – L’écologie de l’extrême droite française in cui racconta come l’estrema destra non si sia a un certo punto “riappropriata”, come spesso si sente dire, delle questioni ecologiste, ma se ne sia di fatto sempre occupata. Alla fine del XIX secolo (...) comparve per primo l'ecologismo conservatore, che intendeva preservare l’ambiente in un senso che lo storico definisce rousseauiano (...): la natura, semplificando, era concepita come condizione originaria del genere umano, una condizione di innocenza e felicità.
Questi concetti si svilupparono soprattutto in Germania quando, tra il 1860 e il 1880, la associazione di stati tedeschi (...) si unificò intorno alla Prussia, (...) diventando la seconda potenza economica europea dietro al Regno Unito. Questa modernizzazione venne contestata in diversi ambienti dell’epoca e, in particolare, dal movimento  völkisch, termine (...) che significa popolo inteso come comunità di sangue e di suolo, folklore, storia locale, desiderio di ritorno alla terra e alla conseguente ribellione contro la Rivoluzione Industriale (...).
Questo movimento fu il primo in Europa a sottolineare la necessità di proteggere l’acqua, l’aria e la terra e a porre questioni ambientali (...). Le ideologie völkisch (...) influenzarono (...) i regimi autoritari che proliferarono in Europa a partire dagli anni Trenta. Basti pensare all’idea di una nazione proletaria, rurale e virile enfatizzata dal fascismo in Italia o al mito del ritorno alla terra propagandato in Francia dal regime di Vichy (...). (...)
Nel dopoguerra l’ambientalismo di destra ebbe diversi ideologi (...): Maurice Martin, conosciuto con lo pseudonimo Robert Dun, Henry Coston e Alain de Benoist, tra gli altri, fondatore negli anni Settanta del movimento della Nouvelle Droite che coniugò i temi tipici della destra con l’ecologismo e il comunitarismo, una concezione che si oppone all’individualismo, non concependo l’individuo indipendentemente dai suoi legami culturali, etnici o religiosi con la comunità di appartenenza. L’ambientalismo di destra si fonda su una concezione delle popolazioni come gruppi etnici radicati sul proprio territorio che il contatto con altri gruppi, le migrazioni, il cosmopolitismo, l’universalismo ma anche la modernità, la tecnologia e il progresso metterebbero in pericolo.
Di conseguenza, l’ambientalismo di questa area politica consiste nel proteggere la biodiversità (che include) la diversità e la specificità identitaria dei singoli popoli. I gruppi ambientalisti della destra radicale promuovono insomma una visione olistica del mondo, il rispetto della natura e a uno stile di vita autarchico.
Il Front National, nato nel 1972 e rinominato Rassemblement National nel 2018, appartiene a questa tradizione politica e ha avuto tra le proprie fila degli esponenti dell’ambientalismo identitario. Da decenni sostanzialmente irride la questione ambientalista per come è stata (stravolta e appropriata) dai (...) “bobos”, cioè l’élite intellettuale di sinistra urbana e globalizzata. (...). (I cittadini che spiegano ai contadini come si convive e preserva l'ambiente, a pensarci è davvero ridicolo).
L’ambientalismo di RN ha a che fare con la gestione delle risorse naturali (senza) prevedere radicali cambiamenti del sistema economico e produttivo: coincide con una forma di sviluppo sostenibile (...) e intende aumentare la produttività migliorando ed espandendo l’utilizzo delle nuove tecnologie. Marine Le Pen prima e Jordan Bardella poi hanno costruito un modello ambientalista che definiscono «positivo» o «di buon senso» che si oppone a quello che chiamano «terrorismo climatico» e «ambientalismo punitivo» portato avanti dalle élites del paese o dell’Unione Europea. «L’ideologia degli ambientalisti» ha detto Le Pen lo scorso primo maggio, «non è altro che una lotta contro gli esseri umani» che mette in pericolo «l’indipendenza della nazione e, soprattutto, il tenore di vita dei francesi». (...)
Théodore Tallent, ricercatore e docente a Sciences Po, ha spiegato che all’epoca del movimento dei gilet gialli (nati nel 2018 (...) contro le politiche anti auto di Macron) «RN capì che la questione climatica poteva cominciare a stravolgere la vita quotidiana delle persone creando in loro un profondo malcontento». (...) La maggioranza dei francesi, secondo i sondaggi, non nega il cambiamento climatico ma ampi settori di popolazione «hanno spesso l’impressione che le misure previste per contrastarlo siano portate avanti dai cosiddetti “circoli dei bobos” sconnessi dalla realtà, opinione condivisa proprio da RN» ha spiegato  Brice Teinturier dell’istituto Ipsos. (...)
Nel programma per le elezioni legislative presentato da RN, accanto alla volontà di smantellare gradualmente i parchi eolici esistenti perché deturpano i paesaggi, c’è la proposta di eliminare alcune norme ambientali considerate eccessive. Tra cui quelle che impedirebbero (alle) case ad alto consumo energetico di essere messe sul mercato da qui al 2034. RN dice poi di voler lanciare un nuovo piano per l’energia nucleare e di voler rivedere il divieto votato dal Parlamento Europeo di vendere automobili a benzina o diesel dal 2035. (...) Durante la campagna per le europee, Bardella ha infine detto di voler superare il Green Deal, la serie di misure per (imporre dall'alto con la scusa della sostenibilità) (...) modi di produzione e stili di vita ai cittadini europei. (...)
L’ambientalismo è dunque presente nei programmi di RN, ed è un anti-ambientalismo (rispetto a quello della sinistra urbana e elitaria); l’insistenza delle destre sul localismo (nulla è "locale" e identitario quanto l'unione di natura e persone) secondo le sinistre urbane non è sinonimo di difesa dell’ambiente. (Il che la dice lunga su cosa sia in realtà l'ambientalismo di sinistra). (...)
Adattato o meglio stravolto (ma senza grandi interventi, solo un po' di pulizia: puntini = tagli e parentesi =aggiunte) da https://www.ilpost.it/2024/07/05/rassemblement-national-ambientalismo-destra/
Basta depurare dall'ipocrisia superficiale i post de il Post ed emerge chiara la realtà con cui i sinistri confliggono regolarmente.
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crazy-so-na-sega · 2 years
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Il dottor John Money, padre della teoria del genere, era un apologeta della pedofilia
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Ti sorprenderebbe sapere che la normalizzazione della fluidità di genere è radicata nella stessa ideologia della Critical Race Theory? Non sarai sorpreso una volta che avrai capito l'intera storia.
Ellen Page, o Elliot Page, come lei, voglio dire lui, è conosciuta come oggi,ha recentemente dichiarato di essere un uomo transgender. Sebbene il transgenderismo in sé non sia un fenomeno nuovo (numerosi adulti hanno subito la transizione verso un genere diverso nel corso della storia), ciò che è nuovo è la crescente normalizzazione del transgenderismo tra i bambini nella società americana. 
Istintivamente, sai che in fondo qualcosa in questo fenomeno in crescita sembra semplicemente sbagliato.Il tuo istinto sarebbe corretto.Ti sta indirizzando verso la consapevolezza che si tratta di abusi sessuali su minori.La tua intuizione morale è il motivo per cui sei allarmato e turbato alla vista di bambini incoraggiati a essere transgender. 
Sfruttare la malattia psicologica dei bambini per il potere politico
Se una ragazza soffre di anoressia e si vede allo specchio come una persona obesa, non sosterremo il suo desiderio di sottoporsi a una liposuzione per rimuovere il suo immaginario grasso in eccesso dal suo corpo emaciato.Tuttavia, se una ragazza si vede allo specchio come un ragazzo, i sostenitori della politica di genere non hanno problemi a sostenere il suo desiderio di alterare chirurgicamente il suo corpo.Invece di aspettare che i loro figli raggiungano l'età adulta prima di alterare radicalmente i loro corpi, i genitori che accettano le ideologie della teoria queer incoraggiano i propri figli a sottoporsi al processo di transizione mentre sono ancora minorenni.
Tragicamente, per i giovani che sono stati danneggiati dal processo di transizione di genere, il danno arrecato ai loro corpi e alla loro psiche è duraturo.Innumerevoli bambini in seguito si sono pentiti di questa decisione.I peggiori di questi casi sono quelli che sono stati spinti dai propri genitori a continuare la loro riassegnazione di genere dopo aver cambiato idea.Puoi leggere le storie di alcuni dei sopravvissuti che sono stati danneggiati da questo movimento qui.  
La storia della ricerca sui transgender di John Money
A lungo un oscuro segreto del mondo accademico, il dottor John Money è stato un influente intellettuale che ha aperto la strada alle teorie di genere che sono attualmente citate come base per la politica dell'identità.Un esempio della ricerca del Dr. Money è la storia di un bambino che è cresciuto come una ragazza (anche se è nato maschio) sotto la sua istruzione.Il dottor Money ha teorizzato che "il genere è solo un costrutto sociale" e se i genitori del ragazzo lo avessero cresciuto come una ragazza, sarebbe cresciuto e sarebbe stato una ragazza normale e mentalmente sana. 
La storia non è finita bene per il bambino.Il ragazzo ha sempre pensato di essere un ragazzo, anche quando indossava i vestiti che gli avevano comprato i suoi genitori, fino a quando, alla fine, i decenni di abusi lo hanno raggiunto e si è suicidato.Prima che la politica dell'identità decollasse nella cultura, il travestitismo era tradizionalmente noto come un feticcio sessuale, quindi immagina un bambino innocente costretto a travestirsi sotto la direzione di un "esperto".
La normalizzazione degli abusi sessuali sui minori è forse uno dei segreti di Pulcinella meglio custoditi nelle sale del mondo accademico.
-Eviemagazine
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queerographies · 2 months
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[Cross][Hiroka Yamashita]
Un’opera commovente che descrive con audacia e delicatezza la variegata sessualità fisica e mentale dei travestiti.
Ichimura/Mana: dal crossdressing alla transizione, un viaggio alla scoperta di sé Titolo: CrossScritto da: Yamashita Hiroka Titolo originale: クロスTradotto da: Valentina FranchiEdito da: Atmosphere LibriAnno: 2024Pagine: 154ISBN: 9788865644355 La trama di Cross di Hiroka Yamashita Ichimura, un uomo di ventotto anni che lavora in una società di vigilanza, e che sembra vivere una vita tranquilla…
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falcemartello · 1 year
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Come si arriva alla realizzazione di un parco eolico?
Se pensate che sia una festa ecologica, un progetto che mira a migliorare la vita delle persone e salvare il pianeta, seguite come operano in Francia per edificare queste cattedrali eoliche.
L’operazione è il risultato di una impensabile alleanza tra accaniti ambientalisti e affaristi dell’energia eolica.
Uno di questi, fondatore di Valorem, Jean Ives Grandidier dice: “Deve essere un grande affare perché questi progetti sono ad alta intensità di capitale.
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L’investimento iniziale è davvero significativo. Ma non deve essere solo una storia di soldi. E’ inoltre necessario che questi progetti abbiano i colori e i valori dell’ecologia”.
I promotori sono molto furbi. Prima di tutto, si deve sapere che agiscono di nascosto. L’intero inganno è non apparire.
Si inizia contattando un sindaco, non il consiglio comunale, il sindaco soltanto, mettendo davanti l’impatto finanziario per il comune.
La presentazione non è fatta dicendo: “le sto dando la possibilità di combattere il cambiamento climatico”.
Il discorso è più prosaico: “Ecco quello che vi farà fare i soldi a voi comune e poi ai privati che accettano di affittarci il terreno“. Ecco come funziona.
Siamo quasi a 10.000 euro di reddito all’anno per pala eolica. Ci sono anche tutti i contratti per il passaggio dei cavi e l’indennità di vicinato (cioè a dire che alcuni creeranno fastidi ai loro vicini che saranno perciò indennizzati per questo).
Tutto scritto.
Coloro che sono interessati all’ecologia non sanno nemmeno che il progetto esiste.
Hanno sentito parlare di un progetto vago o qualcosa del genere. Poi all’improvviso scoprono l’orrore.
“Ehi, ma non è un piccolo mulino!” mettono pale eoliche a 700 metri da casa che, nel migliore dei casi sono alte 150 m, e nel peggiore 245 m.
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Una volta capito l’inganno, è troppo tardi. Tornare indietro non si può. L’imprenditore sa che guadagnerà decine di milioni di euro e anche di più, perciò se un gruppo di privati ha intenzione di bloccarlo deve fare i conti con ruppi finanziari giganteschi.
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Si stima che il 70% dei progetti sono contestati. Cioè in 7 casi su 10 le persone sono motivate per raccogliere per rivolgersi al tribunale amministrativo per impugnare il progetto. Ma l’iter può andare avanti per 15 anni. Nessuno ha la forza per arrivare in fondo.
Se il pubblico è invitato a partecipare al finanziamento delle pale eoliche sarà più facile assicurare l’accettazione. Il problema è che le persone che investono, investiranno qualche decina o centinaio di euro sui milioni rappresentati nel parco eolico.
Saranno noccioline, non rappresenteranno niente e non avranno nessuna influenza sulle decisioni che verranno prese. Un agricoltore locale commenta amaramente :“Uccidono la campagna, martirizzano la gente e fanno perdere valore ai terreni”
E i politici che fanno?
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Il ministro della transizione ecologica francese Barbara Pompili dice:” Il vento fornisce il 7% del nostro consumo elettrico e col solare, lo scorso anno, l’energia eolica ha evitato l’emissione di 22 milioni di ton di CO2. (un’inezia rispetto ai 36 miliardi nel mondo!)
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Forte di questo bilancio e dell’82% dei francesi che hanno opinione favorevole lo ripeto davanti a voi, ai rappresentanti della nazione: sì questa tecnologia senza emissioni di CO2 è parte integrante della soluzione. Sì ne abbiamo bisogno ancora di più”.
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Ne dobbiamo avere di più.
Certo. Gli affari sono affari!
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e-ste-tica · 10 months
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Come risponderesti alle accuse per cui la top surgery è diventata più una body modification piuttosto che una gender affirming surgery? Questa accusa deriva dal fatto che è diventata una operazione chirurgica cui si sottopongono anche donne che non sperimentano disforia di genere e non hanno intenzione di intraprendere un percorso di transizione. Ti mando il link del video in questione, spero non ti triggeri o altro
https://youtu.be/pCc-W8F-qZ0?si=7_Ic4xneDbX4STFR
Ciao! Non guarderò il video in questione perdonami, l'ho aperto e mi è bastato vedere un estratto di un video di Sarah Kate Smigiel ripreso (in modo credo illegale) per contestare ciò che dice. SK è una persona che seguo e stimo, al contrario di chi ha fatto il video, Arielle Scarcella e Buck Angel. Entrambi molto conservatori, che per il solo fatto di essere una persona lesbica e una persona trans si sentono legittimati a difendere posizioni à la Salvini. (Del tipo che secondo loro le persone non binarie non esistono, quindi ti comunico che al momento stai parlando con un fantasma). Loro due sono la dimostrazione che non conta "chi sei", ma come ti posizioni.
Fatta questa premessa, perché dovrebbe essere un'accusa? Cosa ci sarebbe di male se una persona volesse operarsi per motivi esclusivamente estetici e non di affermazione di genere? Ci rifacciamo il naso per affermazione di genere? No, eppure nessuno si sognerebbe di criticare tale scelta. C'è chi si rifà il corpo in toto, chi si tinge e taglia i capelli, chi si ricopre interamente di tatuaggi etc... ma queste scelte non vengono stigmatizzate a livello sociale. Il problema per me qui sta nella visione patologizzante: non gli sta bene che le persone possano fare qualcosa semplicemente perché vogliono e non perché soffrono. Secondo questo schema di comprensione, se sei trans, tutto ciò che fai si riconduce a disagio, tentativo disperato di allineamento mente-corpo, affermazione di genere. Per molte persone sarà anche così, ma perché fa così tanto scalpore che una decisione come la mastectomia possa essere presa da chiunque in serenità, senza per forza voler affermare il proprio genere ma semplicemente la propria identità?
Le persone fanno la qualunque per stare bene con sé stesse e vedersi riflesse come si piacciono. Lo stesso confine tra affermazione di genere e scelta estetica per me è più sfumato di quanto crediamo. Anche per me individualmente è così, io non mi sto operando per affermarmi "più maschio" o perché sto così male da non uscire di casa, lo faccio per piacermi di più e vedere allo specchio ciò che desidero: affermazione di genere sì, ma anche scelta estetica per essere fisicamente più vicino a quel "come voglio essere da grande". Ognun* è responsabile del proprio corpo, ne fa ciò che preferisce, e difficilmente si arriva fino in fondo a un'operazione chirurgica senza volerlo davvero (prima ci sono incontri, pagamenti, esami etc...). Cosa importa chi la vuole e perché la vuole? Se una donna cis si piace di più senza tette, nessun* si deve permettere di dirle che non va bene. Jess T. Dugan è una persona che continua a usare il pronome she/her che ha deciso di fare la top surgery, ne ha fatto una parte bellissima della propria carriera fotografica e dopo anni anche una mostra, perciò direi che esiste anche questa felice possibilità.
Sogno un mondo in cui non dobbiamo rompere il cazzo alle persone, ma piuttosto accompagnarle ed essere loro di supporto nelle varie scelte che prendono. Rispondere ai dubbi, informare, fare in modo che siano scelte consapevoli, ma senza porre paletti o confini su chi può fare cosa. Io poi non sò per le politiche identitarie regà, studio Butler Foucault e la teoria queer per me pure tutti sti confini hanno senso fintanto che li usiamo per giocarci, per ritrovarci tra noi, per lottare politicamente, costruire fronti, farci riconoscere e darci nomi che ci facciano sentire bene... Però mica pensiamo che la profondità umana si risolva così, no?!
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kon-igi · 8 months
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Un cioccolatino che dall'incarto sembrava un Ferrero Rocher e invece poi lo apri ed è un Mon Cheri.
Naturalmente io arrivo sempre ultimo e scommetto che questo esempio lo conoscevate già tutti, però la metafora - pur con tutte le limitazioni del caso - mi è servita a capire il concetto di identità di genere e transizione (che quindi 'transizione' vera e propria non è).
Grazie @pensierosatanista (e maledetti tag che non fungono)
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pettirosso1959 · 7 months
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Lettera aperta allo psycorettore dell’Università Bocconi.
All’ Esimio Magnifico Rettore della Università di Milano Bocconi Professor Francesco Billari.
Pregiatissimo , Chiarissimo ac reverendissimum Signor Dottor Professor Billari , Le scrivo riguardo alla sospensione di sei mesi e alla condanna a 200 ore di volontariato che il Suo prestigioso Ateneo ha inflitto ad alcuni studenti rei di avere criticato e canzonato sui social la Vostra decisione di dotare di servizi igienici gender-free l’Istituto da Lei diretto.
Premetto che non La tedierò sulla libertà di espressione, perché so che dalle Vostre parti (a sinistra) la stessa è ammessa e difesa strenuamente solo quando ci si esprime come Vi confà.
Non Le ricorderò neppure che sino a qualche decennio fa nelle università italiane esisteva la goliardia e se i Suoi colleghi di allora, avessero applicato i Suoi metodi contro il sarcasmo, sarebbero stati costretti quantomeno a fare commissariare dal Mossad l’intero Ateneo.
Quello che mi invece mi sorprende e che le vorrei sommessamente evidenziare è che in una delle Università più rinomate del mondo per lo studio delle materie economiche si prendano decisioni in spregio a quelle che sono le regole base del mercato e di una Società ad ordinamento capitalista.
Mi spiego.
Innanzitutto è sorprendente che si puniscano degli studenti perché dissentono su come vengono spesi i soldi delle loro rette. Un po’ come se il Presidente del CDA di una S.p.A. espellesse dall’Assemblea degli Azionisti quelli che sollevano critiche alla gestione aziendale o come se il Commodoro di uno Yacht Club mettesse “i sigilli” alle barche di soci che hanno avuto qualcosa da eccepire sulle spese del circolo. Ricordi che Lei con quelle rette si porta a casa la pagnotta di Peck!
Secondo. Pare che la decisone dei bagni “gender neutral” sia stata da Voi presa a seguito delle lagnanze di un singolo studente (o studentessa, o studenta….non so a che punto della transizione esso/ella sia adesso o se si senta oggi uomo, donna o cavallo) che si lamentava perché veniva osservato/a/ə con scherno, sia nei servizi igienici degli uomini, che in quelli delle donne
Ora prima cosa che meraviglia è che una persona che sta facendo un percorso di transizione di genere, che quindi non passa certamente inosservata, abbia subito tali “sguardi omofobi” solo ed esclusivamente nei servizi igienici e non nelle aule, nei corridoi e in tutti gli altri spazi comuni della Vostra Università.
Quindi, a mio modesto parere, Esimio Signor Professor Rettore , il Suo Ateneo spendendo migliaia di euro degli studenti e dei contribuenti italiani non ha fatto( o ha fatto sommariamente) il calcolo dei “costi benefici” per questo “investimento”. E ciò per due ragioni: la prima che su migliaia di studenti quelli che si fanno tali seghe mentali per questi presunti “sguardi omofobi” si contano sulle dita della zampa di una gallina e poi se volevate veramente essere sicuri di evitarli , per fare un “lavoro fatto bene” e fugare la possibilità di ogni “sguardo, omofobo”, avreste dovuto costruire un padiglione separato per ogni lettera dell’acronimo LGBTQI. Sempre sperando che nel contempo non avessero aggiunto un’ulteriore lettera!
E converrà sicuramente che il calcolo “costi benefici” è una colonna portante della gestione aziendale, attività che in futuro la più parte dei vostri studenti, sarà chiamata a svolgere.
Quindi anche spendendo decine di migliaia di euro per una singola denuncia, comunque il “problema di omofobia ” non lo avete risolto.
Infine mi permetta di ricordarLe che i bagni separati non servono tanto per proteggere l’intimità dei due sessi biologici, io per esempio dopo decenni di frequentazione degli stessi non ho mai visto nessuno (mi scusi il francese) cagare. I bagni separati servono principalmente perché i maschietti fanno la pipì in piedi e notoriamente non alzano l’asse e puntualmente mancano il buco, mentre le femminucce la fanno sedute e giustamente sclerano perché noi maschietti ci dimentichiamo sempre di alzare la tavoletta.
Concludendo se mi avesse consultato prima le avrei proposto una soluzione molto più economica: mantenere solo due bagni e cambiare con pochi euro solo le targhette.
Scrivendo su una:
Servizi per uomini, donne, LGBTQI-4KFULLHD con il PISTOLINO.
E sull’altra:
Servizi per uomini, donne, LGBTQI-4KFULLHD con la PATATINA.
La ringrazio per l’attenzione e porgo i più...
Distinti Saluti.
Alberto Mascioni.
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diceriadelluntore · 1 year
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Picchi
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In foto, Sir Edmund Hillary sulla vetta dell’Everest, 29 Maggio 1953. 
Con lui c’era Tenzing Norgay, lo sherpa nepalese.
Il Times mandò, a carissimo presso, un corrispondente, James Morris, gallese, unico giornalista ammesso. Scrive un messaggio, lo affida a un runner, un messaggero che corre sul sentiero che collega il campo-base a Namche Bazaar, dove funziona l’unica radio della regione. Vista l’esclusiva, c’è il tacito accordo di inviare un messaggio in codice. Quello di Morris recita “condizioni neve cattive stop, base avanzata abbandonata ieri stop, attendiamo miglioramenti”. Quando viene decifrato in redazione, però, il significato è diverso. “Vetta raggiunta il 29 maggio da Hillary e Tenzing”. Il 2 giugno, mentre il corteo per l’incoronazione di Elisabetta II percorre le strade di Londra, gli strilloni del Times e gli altoparlanti annunciano che l’Everest è stato salito ai tre milioni di persone che assistono alla cerimonia. Morris sarà un giornalista investigativo fenomenale, e tra i suoi scoop  Tra i suoi scoop nel 1956 per il Manchester Guardian rivelò che le forze francesi stavano attaccando segretamente l'Egitto durante la cosiddetta crisi del Canale di Suez. All'inizio degli anni '60, seguì il processo di Adolf Eichmann a Gerusalemme.
Morris nel 1964 fu una delle prime personalità ad iniziare una transizione di genere, e a dichiararlo pubblicamente: negli anni ‘70 si sottopose ad uno dei primi interventi chirurgici in Marocco per il cambio di sesso, divenendo Jan Morris. Femminista, saggista e scrittrice di grande successo, rimane sposata con Elizabeth Tuckniss dal 1949 fino ad una separazione consensuale a fine anni ‘70, pur rimanendo sempre vicine, tanto che si unirono in unione civile nuovamente nel 2008 e decidendo che sarebbero state, infine, sepolte insieme. Decisero anche l'iscrizione sulla lapide, sia in gallese che in inglese: "Qui giacciono due amiche alla fine di una vita". Jan Morris è morta nel 2020.
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arcobalengo · 1 year
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I genitori non hanno più il controllo dell' educazione dei propri figli perché lavorando tutto il giorno lo hanno ceduto allo stato che - tramite le scuole- insegna loro cosa pensare, come pensare, come comportarsi. Sì trattamenti sanitari obbligatori, sì gender fluid, si transizione di genere, sì idolatria del clima, sì uomini incinti ecc.
Come possono pensare che trascorrendo solo qualche ora al giorno con i figli, sfatti dal lavoro, possano incidere sulla loro educazione? I genitori non contano più niente in ambito educativo perché i figli sono di fatto proprietà intellettuale dello stato.
Eric Packer.
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