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Tom Will Kill Me - The Greatest Sleep

(ENGLISH VERISON BELOW)

Vi è mai capitato di dormire in un letto a baldacchino? Chiudendo le tende non si creano solo protezione dalle zanzare e dagli spifferi. Si crea una nuova realtà, circoscritta, che nasconde gli stimoli esterni risuonando con un sordo e risoluto “è ora di dormire”.

A quel punto il cervello decide di restare attivo e aggiungere obiettivi e piani nel breve e medio termine come pezzi di jenga uno sopra l’altro, o taglia la corda di soppiatto come se giocasse a nascondino sotto i cuscini con la speranza di non essere scoperto fino all’indomani, e di dedicarsi ai sogni.

È tortuoso districarsi in una nuova realtà ove vero e falso, realtà e sogno, coesistono simbioticamente e cibandosi uno dell’altro. Aggiungiamo poi una routine overstimolata dal volere di più e desiderare tutto, e il mezcal+yuzu è fatto: un sapore che racconta mezzo mondo in un bicchiere, che riempie di stimoli le papille gustative e olfattive tanto da sopraffare l’io ed a distrarlo da domande fondamentali: chi è ognuno di noi veramente? Di cosa (non) abbiamo bisogno sul serio per essere felici?

Sopravvissuto a un anno di gioie e incombenze da paternità, vivo la vita residuale lavorando illuminato da un lcd. Sono ormai un topo da appartamento inadatto alla vita a 3 dimensioni, alla temperatura esterna, alla socialità. E allo stesso tempo alla ricerca spasmodica di un momento di respiro.

The Greatest Sleep nasce da questo senso di disorientamento e carenza di energie pervasivo e sistemico dell’essere genitori lavoratori e in smart working perenne. Narra una storia banale e distopica ma allo stesso tempo invita alla pace, ad ascoltare i veri noi stessi attraverso la natura, veicolatrice di messaggi nel sonno, ricordandoci che a volte non fare nulla è la risposta migliore per tutti.

Se avete voglia, ascoltatelo e dormiteci su: rallentiamoci.

ENGLISH VERSION

Have you ever slept in a canopy bed? When you close the curtains, you don't just create protection from mosquitoes and drafts. You create a new, enclosed reality that hides external stimuli, resonating with a dull and resolute "it's time to sleep."

At that point, the brain decides to stay active and add short and medium-term goals and plans like Jenga pieces on top of each other, or sneakily cuts the rope as if playing hide-and-seek under the pillows in the hope of not being discovered until the next day, and to dedicate itself to dreams.

It is tortuous to make one's way in a new reality where true and false, reality and dream, coexist symbiotically and feed on each other. Let's add to this a routine that is overstimulated by the desire for more and the desire for everything, and the mezcal+yuzu is done: a flavor that tells half the world in a glass, that fills the taste buds and olfactory senses with stimuli so much as to overwhelm the ego and distract it from fundamental questions: who is each of us really? What do we (not) really need to be happy?

Survived a year of joys and paternal tasks, I live the residual life working illuminated by an LCD. I am now a city mouse unfit for 3D life, for the outside temperature, for sociability. And at the same time, I am frantically searching for a moment of respite.

The Greatest Sleep was born from this sense of disorientation and pervasive and systemic lack of energy of being parents who work and are in permanent smart working. It tells a banal and dystopian story, but at the same time it invites peace, to listen to our true selves through nature, which conveys messages in our sleep, reminding us that sometimes doing nothing is the best answer for everyone.

If you want it, listen to it and sleep on it: let's slow down.

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Choose your weapon: https://ditto.fm/the-hardcore-we-need

[English version below]

“L’estate sta finendo e un anno se ne va…” e per la prima volta, consapevolmente, ognuno di noi avrà tifato per l’autunno, per un giorno di pioggia, per un’estate più breve.

Da generazioni ormai nasciamo come rane, che se messe in una pentola fredda non si rendono conto che l’acqua si sta scaldando e muoiono lentamente.

È l’estate in cui ci siamo resi conto di essere scorpioni: attorniati dal fuoco, con come unica via di fuga l’auto annientamento.

Cambiamento climatico, siccità, COVID, West Nile, dengue, guerre globali e una politica interna che non merita commenti: la situazione anche solo a livello macroscopico è talmente drammatica che merita di parlarne con mezzi adeguati. Non useremmo una bici per attraversare l’oceano o uno specchio ed un rossetto per comunicare al capo le nostre dimissioni.

“The Hardcore We Need” è il mio “dude with sign” urlato fino a perdere la voce e la salute con tanto di passaggio in pronto soccorso.

È ben lontano dall’essere perfetto, pettinato e artificioso, ma in un mondo in cui a San Remo ha vinto l’auto-tune ho sentito il dovere di tornare alle origini per manifestare l’angoscia che ho dentro e che, se avete il pollice opponibile, dovreste manifestare anche voi.

Meglio morire rana o scorpione?

[Se preferite la cottura sous-vide, saltate le prime e lasciatevi cullare dalle ultime quattro tracce strumentali]

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A famous italian song says “Summer is ending and one year is going away…” and for the first time, with awareness, each one of us became a fan of autumn, of a rainy day, of a shorter summer.

Since many generations we were born as frogs who, put in a cold pan don’t feel that the water is getting hotter and slowly die.

This is the summer we realized we are scorpions: rounded by fire, with one unique way out, self annihilation.

Climate change, drought, West Nile fever, dengue, global wars and an incommentable internal political class: the situation, even at marcroscopical level, is so dramatic that deserves to be treated with adequate instruments. We would never use a bike to cross the ocean or a mirror with a lipstick to communicate to our boss our resignation.

“The Hardcore We Need” is my “dude with sign” message, screamed until I lost the voice and the health, with a hospital involved too.

It’s way far for being perfect, posh and artificious, but in a world where San Remo (the World famous Italian singing contest) won the auto-tune I felt the duty to go back to my roots to manifest the anxiety I’ve got and, if you have opposable thumbs, you should feel it too.

Is it better to die as a frog or scorpion?

[If you are a fan of sous-vide cooking, skip the first tracks and let you lull by the last four instrumental songs]

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Tom Will Kill Me - HYGGE

Trovare noi stessi è un processo di crescita continuo e complicato.

Il punto d’arrivo è comprendere la visione d’insieme e come ci rapportiamo ad essa. La visione d’insieme necessita confronto. Il confronto ha bisogno di altri simili. Per trovare altri simili servono occasioni, empatia, omologazione, socialità, cultura condivisa e un sacco di altre variabili che in ambito lavorativo vengono definite soft skill.

Siamo l’unico animale sociale al mondo, sconquassati oggi da una mediazione tecnologica obbligata. Ma siamo anche l’unico animale creativo, in grado di guidare, coltivare e sfruttare la propria immaginazione.

HYGGE nasce per creare un nuovo spazio virtuale di incontro, fatto di realtà parallele distopiche per calmierare l’animale tecnologico e sintetico con cui ci rapportiamo nel quotidiano.

Questo album è la mia visione d’insieme di oggi, diversa da ieri, diversa da domani. Spero possa aiutarvi a trovare la vostra.

Buon anno <3

(Cover powered by @azote - Thanks!)

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Speechless Soundscapes

Ci voleva una pandemia per fare ordine, una costrizione sia esogena che endogena.

In che modo definiamo le priorità dopo il risveglio? Quali sono le scelte che siamo in grado realmente di compiere? Amici fedeli di procrastinazione e capri espiatori ondeggiamo autistici verso l'ignoto già scritto.

Paesaggi senza parole, ricchi di suoni per chi sa ascoltare, ricchi di significato.

Restano frammenti di ricordi ed emozioni. Restiamo noi. Restiamo uniti.

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New single is out! #bluescreen #bluescreenofdeath #bsod #punk #ska #indierock #indie #music #nerd #geek #musicgeek #nerdmusic #geekmusic #band (presso Venice, Italy) https://www.instagram.com/p/B5GTMg8ibI7/?igshid=3ox1y9kl94nc

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During these days I created this song to share my feelings about the environment. Forests are burning, plastics cover the sea, glaciers are melting and we are just watching it as a sad natural show.

BE THE CHANGE: buy less, reuse, recycle, commute, plant seeds, eat less meat, be respectful.

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During these days I created this song to share my feelings about the environment. Forests are burning, plastics cover the sea, glaciers are melting and we are just watching it as a sad natural show.
BE THE CHANGE: buy less, reuse, recycle, commute, plant seeds, eat less meat, be respectful. #sadsong #newsingle #electronicmusic #electronic #climatechange #forests #seas #plastic #globalwarming #savetheplanet #environment 


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Finally we made it! 🤩 Our first single from”Workaholics” will crash your speakers from June 7th. Help us chosing your favourite cover via comments or DM 😘 (A or B) #drinkalltheminibar #indie #punk #rock #indierock #punkandroll #single #release #album #music #band #italia #italy #veneto #venice #venezia #workaholic #workaholics #workhardpartyharder #workhardplayhard #nerd #geeek #consultants #it #diy #diyordie #punkrock #punkrockband #geekmusic #beard #bearded #spray #graphic #graphicdesign #musicartwork #poll #help #helpme https://www.instagram.com/p/Bx2jjXViyJ6/?igshid=10hkykjtjumtn

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I usually record more or less 80 of these memo vids each year, just to remember what I played (I never learn cover, just play randomly) and I keep it for myself. Here you are the first one of 2018. Have a nice start! ✌🏻#2018 #guitar #acoustic #song #home (presso Mirano)

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WE MADE IT ~ Dopo Sudology, la religione ufficiale sudosa, anche noi ci proclamiamo stato autonomo con valuta propria. Si, questi sono i nuovi vostri freedrink. Giusto perché vogliamo essere sicuri di non guadagnarci nulla. Perché Lo Party Sudoso è l’unica festa di beneficenza per i partecipanti stessi. Continuate pure a cercare scuse per non venire. 😬 #sudoso #sudoso #sudoso #sudoso #sudoso #sudoso #sudoso #sudoso #sudoso #sudoso #sudoso #sudoso #sudoso #sudoso #sudoso #sudoso #sudoso #sudoso #sudoso #sudoso #sudoso #sudoso #sudoso #sudoso #bills #naked

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Oggi mentre guidavo tornando a casa dal lavoro la radio era posizionata su AM, 630KHz.

Non avevo voglia di ascoltare le solite radio con pezzi inflazionati.

Il daily mix di Spotify raccoglieva le forze dal vano porta oggetti senza scalfire quel puro, onesto e pieno fruscio.

Il tragitto fino a casa è durato circa mezz’ora.

E’ stata la cosa più bella ascoltata in radio negli ultimi 10 anni.

Musica? Non credo. Comunicazione atona.

Stasera ho preso un po’ di white noise, appicato un po’ di equalizzazioni, compressori, riverberi, delay e distorsioni, e quel fruscio che mi ha accompagnato l’ho fatto risuonare all’esterno e non solo nella mia testa.

E’ diventato musica adesso? Certo che no.

Se non altro è diventato una comunicazione asincrona, una chiave di rumore bianco per cercare di interpretare il mondo.

Perché si può interpretare senza per forza spiegare.

Oggi non entro in sintonia con nessuno.

Resto bianco. In un mondo sempre meno naturale e troppo colorato.

E mi chiedo veramente quali siano i canoni che definiscono il bello e il brutto, nella musica come nella vita.

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È il primo album che faccio a casa senza essere rifugiato in qualche hotel dopo una affannosa giornata di lavoro. Ci ho messo tutta la malinconia che avevo dentro. Come davanti a un tramonto sul mare. Come l'estate che arriva sempre troppo tardi e che passa senza neanche che ce ne accorgiamo: lasciando qualcosa di incompiuto. Come le nostre vite, a cui attribuiamo centinaia di scopi e di obbiettivi, ma che non ci lasciano mai il tempo da dedicare a ciò che amiamo veramente. A voi. Per sentirci tutti un po' più vicini ;)

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"Ho il cazzo duro, tutta la vita!"

Sapevo che mandare una mail del genere avrebbe avuto delle conseguenze importanti. Sono qui davanti al mio ormai ex capo, dopo 9 anni passati assieme, al mio ultimo giorno di lavoro. No, non mi ha licenziato. Mi hanno assunto quelli a cui ho mandato la mail. Ho imparato un'infinità di cose in questi anni, alcune inutili, altre quasi interessanti. Ho tentato di cambiare giorno dopo giorno il lavoro, di modo che non fosse il lavoro stesso a cambiare me. E sono contento del tempo speso con impegno e dei risultati raggiunti. Non prendetevi troppo sul serio. Io, da oggi,sono felicemente disoccupato per un mese intero ✌🏻

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Lo Party Sudoso #20 - Stasera ❤ --------------------------------------- "Ogni mattina in Africa, una gazzella si sveglia, sa che deve correre più in fretta del leon..." vabbé dai, il resto della storia (pace al buon Shakespeare) ve la risparmio. Guardiamo i lati positivi: i nostri leggings animaliér ci rendono un po' leoni e un po' gazzelle; l'afosa, desertica, pittoresca e selvaggia Africa potrebbe essere nostra per 15 giorni con un pacchetto volo+hotel a 1600 euro. E potremmo vivere sudati, in un poema, per l'eternità. Palliativi? Può essere. Fatto sta che noi del Sudoso abbiamo smesso di correre da un po', perché abbiamo capito che, leone o gazzella, la salvezza o la pace la troviamo solo dentro di noi. Anche grazie a voi. Perché senza il vostro entusiasmo, la voglia di stare assieme ed il vostro sudore, non avremo mai superato i problemi dell'impietosa giungla urbana per arrivare alla ventesima edizione. - V e n t e s i m a - Vorrei tanto farci un libro, con le foto che non abbiamo scattato. Abbiamo cambiato diverse location, dj, baristi e partecipanti. Abbiamo cambiato vetri alle finestre, lampadine e cartelli. Abbiamo posato (fieramente o inconsapevolmente) nudi per più di qualche locandina. Abbiamo fatto a mano tutte le spille che custodite a casa col sorriso. Abbiamo cicatrici e storie da raccontare. Ma soprattutto abbiamo creato amore. Quello vero, indissolubile e senza tempo. Questa edizione esce oggi perché vuole essere il nostro regalo di San Valentino. Con la consapevolezza che quello che succede al Sudoso resta al Sudoso, ma che ci sono sentimenti che vanno ben oltre le 4 mura sudicie di Casa Old Bones.

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Miles abroad (2016) Proust diceva che "Il vero viaggio di scoperta non consiste nel cercare nuove terre, ma nell'avere nuovi occhi". Dopo 8 ore feriali davanti al computer, e una media di 1h al giorno davanti al telefono, di un paio di occhi nuovi ne avrei proprio bisogno. Caro Proust, bel tentativo, davvero, ma sa tanto di contentino, detto da uno che nella sua vita, per scrivere, ha viaggiato molto. Quest'anno sono entrato ufficialmente nella fase di "giovane adulto", e ho ben impresso nella mente che tra esserci o non esserci c'è una bella differenza. Tuttavia non soffro di FOMO, e non concordo con i sempre più numerosi nomadi digitali, o viaggiatori ad ogni costo. Ne ho conosciuto qualcuno, e mi hanno fatto una gran tristezza, sbandierando la propria facciata di indipendenza per nascondere una più intima solitudine. L'ho già detto in un post un paio d'anni fa, ma per me il viaggio è un'esperienza che va prima di tutto condivisa, ed io non sarei nulla senza i miei compagni d'avventura in terra straniera. Quindi, come al solito, grazie a: (in ordine di viaggio) Dav, Johnny, Fabio, Sveva, Agno, Karin, Alberto, La Famiglia dell'AGWC, Pilly, Eva, Stef e Rosto. Senza di voi me ne sarei quasi sicuramente stato a casa ;) È stato un gran bel 2016, ricco di cambiamenti, sia positivi che negativi, che tra un viaggio e l'altro mi hanno aiutato a crescere un po' di più! ------------------------------ Spagna - Barcellona (maggio) Malesia - KL, Perenthiam islands, Cameron highlands, Georgetown...(maggio) Sri lanka - Colombo (giugno) Svizzera - Lugano (agosto) Israele - Tel Aviv (agosto) Svezia - Stoccolma, Uppsala, Sundsvall... (agosto) Finlandia - Oulu, Tampere (agosto) Ungheria - Budapest (ottobre) Canarie - Gran Canaria, Fuerteventura, Lanzarote, La Graciosa (dicembre)

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"Che freddooo" "Per me solo piumone" "Voglia d'estate" "Odio la pioggia" Sono 4 giorni che usate i social per esternare la vostra metereopatia. Il sole bisogna cercarlo prima di tutto dentro di noi, anche con pioggia e fulmini. È così che dal nulla capitano giornate fantastiche. Smettetela di lamentarvi, e cominciate a vivere ;) #surf #sea #sun #october #friends #wetsuits #eracleamare #waves #happiness (presso Spiaggia Di Eraclea Mare)

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Ultimo tramonto d'estate. Ormai fa quasi freddo. Non si possono cambiare le cose semplicemente aspettandole.. E poi l'autunno arriva silenzioso, schizzando da dietro, per farci tuffare più velocemente. Ed in fondo all'acqua, si è veramente soli. #twilight #lastdayofsummer (presso Mirano City)