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#20 gennaio 1993
ma-pi-ma · 5 months
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La donna la si può corteggiare in mille modi e forse più.
Ma ce n'è uno che va oltre il bacio e oltre lo sguardo…
Il rispetto!
Audrey Hepburn
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nellarw95 · 5 months
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Happy Heavenly Birthday Audrey 🎂💔
Audrey Kathleen Ruston
May 4,1929 - January 20,1993🙏🏻
We Miss You So Much 🕊️♾️
Buon Compleanno in Paradiso 🎂💔
4 Maggio 1929 - 20 Gennaio 1993🙏🏻
Ci Manchi Moltissimo 🕊️♾️
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crazy-so-na-sega · 7 months
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sSi informa la Vs. Magnificenza Luminosa, che risulta agli atti la presenza sul suolo patrio di Serbia -in data 1993- del parrucchiere del suddetto: tale Aleksandr Butorin (da non confondere con Oskar Botulino, detto "Sterminatore")
E che il 20 gennaio 1993 la vittima saltando su odiosa mina, fu commemorata sub specie aeternitatis, da tutto lo staff parrucchieresco al quale, come sciampista, apparteneva.
Pertanto, in vista della Sua partecipazione attiva al fattaccio, non potendo chiamare come testimoni a difesa né Pietro il Grande né Caterina di Russia, resisi irreperibili, respinge la tesi Farlocca e tendenziosa che recita: " noi non ci s'era e se c'eravamo si dormiva". La sentenza è data, la Corte si ritira.
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tuttofotosport · 8 months
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@lazio50 @cremonesihorses
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tempi-dispari · 9 months
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Rising Star: Andrea Ra
Inizia la propria carriera nel 1987, e fino al 1997 fa parte di diversi gruppi come cantante e bassista. Dal 1987 al 1993 è il bassista e frontman dei F.A.T. e degli Insania. Nel 1993 fonda gli Atto Terzo, un trio dalle influenze funk-rock con cui canta, suona il basso e compone molti brani, autoproducendo quattro album (Attoterzo, Maiali, Il tuffo, Il fiorista). Con loro vince la nomination di Indipendenti ’95 indetta da Fare Musica e nel 1996 compone e scrive la musica per un’opera teatrale di Miki Cerquetti curata dal regista attore Pino Misiti. Nel 1997 Andrea Ra inizia la sua carriera da solista. Si esibisce sul palco de “Il Locale”, storica location di vicolo del Fico a Roma, per più di dieci anni.
Nel 2001 firma con la Mescal un contratto di produzione, pubblicando nel 2002 l’album Scaccomatto (Mescal/Sony), di cui è anche produttore artistico e arrangiatore. Dalla seconda traccia dell’album, Vestita come Ra, viene registrato un videoclip a cura di Federico Ventura per la Film Master di Milano; il brano Ricominciamo Adesso?! viene inserito prima nella compilation TORA TORA, allegato alla rivista Tutto Musica e Spettacolo e poi nella raccolta Vitaminic, che raccoglie 13 brani degli artisti al tempo sotto contratto con la Mescal; un’altra traccia dell’album, Scacchi assassini, viene inserita in un altro cd, Speciale Italia, questa volta allegato alla rivista Rock Sound. Dalla stessa rivista gli viene dato l’appellativo di Les Claypool italiano.
Nel 2004 artisti come Simone Cristicchi e The Niro aprono i suoi concerti.
Nel 2007 pubblica Le bighe sono pronte, un album live con due brani inediti, registrato alla Locanda Atlantide di Roma il 27 aprile. L’album viene pubblicato da AltipianiRock e distribuito dalla Edel Music. Su Liberazione viene soprannominato “Il cane sciolto del Rock”.
Nell’ottobre 2011 pubblica Nessun riferimento, un concept album sul tema del naufragio in ventitré episodi (11 canzoni e 12 brani ponte) scritti e arrangiati dallo stesso Andrea. Nella traccia Non sarò il tuo Borromini racconta la rivalità tra Francesco Borromini e Gian Lorenzo Bernini.
Parallelamente alla sua carriera solista, nel 2014 fa parte del progetto “Musica per Organi Caldi” col quale pubblica l’EP 69.
Dal 2016 è impegnato, sia nelle esibizioni live che in studio, come bassista di Fabrizio Moro.
Nel novembre 2016 esce il singolo Novembre.
Il 15 giugno 2017 pubblica il singolo Ogni volta, Cover Rock/Minimal Basso e Batteria del brano di Vasco Rossi.
Nell’estate 2017 vince il sondaggio per la Super Band indetto dal M.E.I., Meeting delle etichette indipendenti, come migliore Bassista della “MEI SUPER BAND 2017”.
Il 26 marzo 2021, dopo qualche anno di attesa, Pubblica il nuovo singolo Mi vuole sigillare (Gates). Il 15 ottobre dello stesso anno pubblica un altro singolo: Dipendenza.
Il 20 gennaio 2023 pubblica un nuovo singolo, Monte Shasta. Il 7 aprile esce un altro singolo: Sensi di colpa. Il 21 aprile, in concomitanza con il concerto di presentazione, esce il nuovo album Urlo eretico.
Il 14 luglio 2023 Andrea viene insignito del Premio Cartagine 2023 per il suo impegno, con le sue canzoni, contro le discriminazioni e a fianco degli ultimi e degli esclusi.
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ATP 250, ritorno di Hong Kong dopo oltre 20 anni di assenza
Dopo 21 anni di assenza torna nel circuito del tennis internazionale il torneo ATP 250 di Hong Kong, andrà a sostituire il torneo di Pune, India, a partire dal 2024, in scena dal 1 al 7 gennaio con un montepremi di 650.000 dollari nella sua storica location del Victoria Park Tennis Centre, sede anche del torneo femminile nel 1980-82, 1993, e 2014-18. Il numero cinque del mondo Andrey Rublev sarà…
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londranotizie24 · 2 years
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Come girare il mondo gratis: l’ultimo libro di Franceschini all’Iic di Londra
Di Simone Platania @ItalyinLDN @ICCIUK @ItalyinUk @inigoinLND Una talk per Come girare il mondo gratis: l'ultimo libro di Franceschini all'Iic di Londra il 31 gennaio. Come girare il mondo gratis: l’ultimo libro di Franceschini all’Iic di Londra Cosa significa dover cambiare continuamente casa,? Spostarsi tra città, stati e spesso continenti totalmente diversi? Poter sedersi al tavolo e incontrare alcune delle persone più influenti del mondo? Parlare con capi di Stato come Ronald Reagan e Gorbaciov oppure regine come Elisabetta II. Ma anche icone dei nostri tempi come Neil Armstrong e Usain Bolt. Visitare il mondo, dagli Stati Uniti alla Russia, dal Medio Oriente all'Europa. Vivere in Centro America, Afghanistan, Cina, Giappone e in Nord Africa. Che prezzo ha una vita del genere?  Ce ne parla “Come girare il mondo gratis-un giornalista con la valigia”: l’ultimo libro di Enrico Franceschini all’Iic di Londra presentato il 31 gennaio. Presenti all’evento in conversazione con l’autore molti ospiti importanti, tra i quali: Luigi Ippolito (Corriere della Sera), Alessandra Rizzo (La Stampa) e Marco Varvello (Rai).  Nel suo nuovo libro, edito da Baldini+Castoldi, Franceschini racconta quarant'anni di esperienze in giro per il mondo. Come corrispondente estero de La Repubblica ha infatti vissuto una vita in ogni angolo del mondo per coprire i temi più vari. Elezioni e terremoti, Olimpiadi e colpi di Stato, Hollywood e terrorismo. Ma anche notti folli alla Trump Tower di Manhattan con Federico Fellini e banchetti formali a Buckingham Palace come ospite della Regina. Il libro di Franceschini e la talk all’Istituto Italiano di Cultura a Londra promettono di non annoiare lettori e ospiti.  L’evento inizierà alle 6 p.m. ed è prenotabile qui. Franceschini e gli ospiti della talk C'è un consiglio ben chiaro lanciato da Franceschini nel suo nuovo libro per chi vuole diventare corrispondente estero: "il prezzo è uno stile di vita non-stop, la ricompensa sarà la possibilità di girare il mondo gratis". E a parlarne sarà proprio lui il 31 gennaio in una talk di due ore all'Iic di Londra Come reporter estero per La Repubblica ha vissuto a New York, Washington, Mosca, Gerusalemme e Londra, dove vive attualmente. Nel 1993 ha vinto il Premiolino, uno dei più antichi e prestigiosi premi giornalistici italiani, per il reportage sul golpe in Russia. È autore di oltre 20 libri di narrativa e saggistica. Presenti alla serata anche Luigi Ippolito, corrispondente dal Regno Unito per Il Corriere della Sera. ... Continua a leggere su www. Read the full article
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kritere · 2 years
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Mostro di Firenze, chiesta la riapertura dell’inchiesta sulla morte di Milva Malatesta e del figlio
GUARDARE TV 20 Gennaio 2023 Vi sarebbe un collegamento tra la morte di Milva Malatesta, donna che nell’agosto del 1993 venne trovata carbonizzata in auto a Barberino Val d’Elsa, e il mostro di Firenze. Ne è convinto l’avvocato Alessio Fioravanti, figlio del legale che difese Pietro Pacciani. 9 CONDIVISIONI Un filo rosso collegherebbe la morte di Milva Malatesta, donna che nell’agosto del 1993…
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vecchiorovere-blog · 2 years
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“La donna la si può corteggiare in mille modi e forse più. Ma ce n'è uno che va oltre il bacio e oltre lo sguardo… Il rispetto!” Audrey Hepburn Bruxelles, 4 maggio 1929 – Tolochenaz, 20 gennaio 1993 Audrey Hepburn, 1965
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diceriadelluntore · 2 years
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Fantasmi Sonori
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Ieri @ru1ndur​ mi ha taggato in un gioco musicale, quello per scegliere una canzone per ogni lettera del nome del blog, e la ultima e di “untore” l’ho associata a Endless, Nameless dei Nirvana.
Quella è una delle più famose ghost (o hidden) track del rock. Si chiama così quel brano che ufficialmente non compare nella scaletta ufficiale del lavoro o comunque all'interno delle informazioni riportate nella pubblicazione del disco. Nell’era pre-digitale, raramente i due lati termini di un long playing erano “riempiti” con la stessa durata musicale, e rimaneva dello spazio vuoto, a volte contenente una o più tracce musicali non riportate nella scaletta ufficiale; la cosa veniva scoperta accidentalmente perchè ci si "dimenticava" il disco o la cassetta in riproduzione. Con i CD poiché le tracce sono numerate e la loro durata riportata nel libretto\copertina, è facile riscontrare immediatamente delle differenze tra il numero di tracce effettive e quelle indicate o tra la durata reale di un brano, segnalata dall'apparecchio riproduttore, e quella indicata ufficialmente. 
La prima famosa, che non so dirvi se fosse la prima in assoluto, fu Her Majesty, un brano dei Beatles (e chi sennò, geni assoluti sempre), 25 secondi di gioco acustico che partiva trenta secondi dopo The End su Abbey Road del 1969. 
Endless, Nameless è invece, probabilmente, la più clamorosa e terribile dimostrazione del malessere di Cobain traslato in musica. Durante le registrazioni di Nevermind, la traccia che dava più difficoltà ad essere incisa era Lithium. Cobain è delirante e chiede a Kris Novoselic e Dave Grohl di suonare quegli accordi che di solito chiudono i loro concerti live. Butch Vig, il loro produttore, tiene aperti gli strumenti ai Sound City Studios di Van Nuys e registra tutto live, senza nessun intervento. Il muro sonoro è brutale, drammatico, un mix tra la musica industriale tedesca (che probabilmente Cobain non aveva mai sentito) i Sonic Youth e i Dinosaur Jr (questi si suoi miti), rullate di batteria, un tappeto elettrico di distorsioni e paure. Cobain afferra un microfono radiofonico degli anni ‘60, non costruito per cantare, e inizia una cantilena tragica, quasi in trance, tanto che sosterrà sempre di non ricordare esattamente le parole che stava declamando. Questa sorta di grido musicale dura circa 6 minuti, fino a quando improvvisamente sfascia la Fender nera, costruita dalla succursale giapponese, che rantola agonizzante fino alla fine del brano. I tre, ripresa una certa stabilità emotiva, decidono di inserire il brano dopo Something In the Way quando la copertina era già stata stampata: per questo le prime edizioni di Nevermind, che hanno solo 12 tracce, sono ricercatissime dai collezionisti. La suonano dal vivo la prima volta ad uno show benefico contro la Guerra del Golfo il 18 gennaio 1991 in un college di Olympia, nello stato di Washington, l’ultima il 13 dicembre 1993 al Pier 48 di Seattle davanti alle telecamere di MTV per lo show Live & Loud (in cui Kurt sputa e sorride alla telecamera, Gif cult anche su Tumblr) con il pubblico che invade il palco mentre la band distrugge tutto, che all’epoca era già forse un clichè per dimostrare la loro brutalità.
Segnalo tre ghost track a me molto care:
04/20/2005 dei Pearl Jam, da Lost Dogs: dedicata alla morte dell’amico Layne Staley, cantante degli Alice In Chains;
Terry’s Song di Bruce Springsteen, da Magic: anch’essa in memoria di un amico scomparso, Frank "Terry" Magovern, il suo assistente personale per 23 anni:
I’ll Be There For You dei Rembrandts, la sigla di Friends: il duo non voleva nemmeno registrare la canzone, ma essendo sotto contratto con la Warner Bros. che produceva la serie, la registrarono, e la misero come ghost track del loro album L.P. del 1995. Poi sappiamo come è andata a finire, divenendo una delle canzoni più famose degli anni ‘90.
Nella foto che apre questa storia c’è la chitarra sfasciata da Cobain, che ha un ultima leggenda. Vig sosteneva fosse una Mosrite, una chitarra simil-strat prodotta da una ditta californiana, molti altri tra cui Michael Azerrad, biografo ufficiale, sostengono sia una Fender giapponese: qualsiasi delle due fosse stata, era l’unica con il manico girato per i mancini, per cui le registrazioni non andarono avanti per giorni per ricercarne un’altra con cui Cobain potesse suonare (la foto è quella che appare nel libro Come As You Are, biografia ufficiale del gruppo). 
Inutile dire che la musica digitale adesso rende impossibile tutto questo, se non in modi alternativi (allungare una canzone con all’interno un’altra), ma non rimarrà mai quel momento in cui, convinto che il disco sia finito, ti parte un accordo a sorpresa mentre cammini per casa.
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corallorosso · 3 years
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LE STRAGI IM-PUNITE Ricorre tra pochi giorni, il 43° Anniversario della morte di ALDO MORO, ucciso dalle BR ed il cui corpo fu fatto ritrovare in una macchina parcheggiata in Via Caetani a Roma. Due mesi prima era stato catturato dai Brigatisti che, a sangue freddo, sterminarono la sua scorta : ORESTE LEONARDI DOMENICO RICCI RAFFAELE IOZZINO GIULIO RIVERA FRANCESCO ZIZZI Nel corso degli anni, furono arrestati e processati, quasi tutti i Brigatisti responsabili della strage. Condannati e Liberati......Come vivono oggi ? Nei confronti dei brigatisti coinvolti direttamente nella vicenda furono emessi i seguenti giudizi: Rita Algranati: ultima a essere catturata fra i terroristi coinvolti nel caso Moro, a Il Cairo nel 2004, sta scontando l'ergastolo. Fu la «staffetta» del commando brigatista in via Fani. Maurizio Iannelli: catturato nel 1980 e condannato a due ergastoli. In libertà vigilata dal 2003 è attualmente il regista di vari programmi Rai (Amore criminale, Sopravvissute) Barbara Balzerani: catturata nel 1985 e condannata all'ergastolo. In libertà vigilata dal 2006. In via Fani presidiava mitra alla mano a bordo di un'auto l'incrocio con via Stresa e durante il sequestro occupava la base di via Gradoli 96 nella quale conviveva con Mario Moretti. Franco Bonisoli: catturato nella base di via Monte Nevoso 8 a Milano il 1º ottobre 1978, è stato condannato all'ergastolo e oggi è in semilibertà. In via Fani sparò sulla scorta di Moro e alla conclusione del sequestro portò nel covo di Milano il memoriale e le lettere dello statista ritrovate in una prima tranche contestualmente al suo arresto e in una seconda tranche l'8 ottobre 1990. Anna Laura Braghetti: arrestata nel 1980, condannata all'ergastolo, è in libertà condizionale dal 2002. Durante il sequestro non era ancora in clandestinità: era l'intestataria e l'inquilina «ufficiale», insieme con Germano Maccari, dell'appartamento di via Montalcini a Roma, tuttora l'unica prigione accertata di Moro. Alessio Casimirri: fuggito in Nicaragua, dove gestisce un ristorante, è l'unico a non essere mai stato arrestato né per il caso Moro né per altri reati. In via Fani presidiava con Alvaro Lojacono la parte alta della strada. Raimondo Etro: catturato solo nel 1996, è stato condannato a 24 anni e 6 mesi, poi ridotti a 20 e 6 mesi. Non era presente in via Fani, ma fu il custode delle armi usate nella strage. Adriana Faranda: arrestata nel 1979, è tornata in libertà nel 1994 dopo essersi dissociata dalla lotta armata. Non è stata accertata in sede giudiziaria la sua presenza in via Fani. Fu, assieme a Valerio Morucci, la «postina» del sequestro Moro. Raffaele Fiore: catturato nel 1979 e condannato all'ergastolo, è in libertà condizionale dal 1997. In via Fani ha sparato sulla scorta di Moro, anche se il suo mitra si è inceppato quasi subito. Prospero Gallinari: già latitante (durante il sequestro Moro) per il sequestro del giudice Mario Sossi, è successivamente catturato nel 1979. Dal 1994 al 2007 ha ottenuto la sospensione della pena per motivi di salute, ottenendo gli arresti domiciliari. È deceduto il 14 gennaio 2013. In via Fani ha sparato sulla scorta di Moro e durante il sequestro era rifugiato nel covo brigatista di via Montalcini, unica prigione di Moro accertata in sede giudiziaria. Alvaro Lojacono: fuggito in Svizzera non ha mai scontato un solo giorno di prigione né per il caso Moro né per l'omicidio dello studente Miki Mantakas ma soltanto per reati legati a traffici d'armi da e per la Svizzera, che non ha mai concesso la sua estradizione in Italia. In via Fani presidiava con Alessio Casimirri la parte alta della strada e con lui era sull'auto che bloccò da dietro la colonna di auto con a bordo Moro e la sua scorta, subito prima della strage. Germano Maccari: arrestato solo nel 1993, rimesso in libertà per decorrenza dei termini e poi riarrestato dopo aver ammesso il suo coinvolgimento nel sequestro, viene condannato a 30 anni, poi ridotti a 23, nell'ultimo processo celebrato sul caso Moro. È morto per aneurisma cerebrale nel carcere di Rebibbia il 25 agosto 2001. Insieme con Anna Laura Braghetti era l'inquilino «ufficiale» dell'appartamento di via Montalcini, unica prigione di Moro finora accertata, sotto il falso nome di «ingegner Luigi Altobelli». Mario Moretti: catturato nel 1981 e condannato a 6 ergastoli. Dal 1994 è in semilibertà e lavora da oltre 14 anni per la Regione Lombardia. Capo della colonna romana delle Brigate Rosse, Oltre a dirigere l'intera operazione e a effettuare sopralluoghi poco prima dell'agguato, in via Fani era alla guida dell'auto che bloccò il convoglio di Moro e della scorta avviando l'imboscata. Nonostante alcune testimonianze oculari, non è stato accertato in sede giudiziaria che abbia sparato. Durante il sequestro occupava con Barbara Balzerani il covo di via Gradoli 96 e si recava quotidianamente a interrogare Moro nel luogo della sua detenzione e periodicamente a Firenze e Rapallo per riunioni con il comitato esecutivo dell'organizzazione terroristica. Tempo dopo il processo, confessò anche di essere stato l'esecutore materiale dell'omicidio di Moro. Valerio Morucci: arrestato nel 1979 venne condannato a 30 anni dopo essersi dissociato dalla lotta armata. Rilasciato nel 1994, si occupa di informatica. In via Fani sparò sulla scorta di Moro e durante il sequestro fu il "postino" delle Brigate Rosse insieme con la sua compagna Adriana Faranda, oltre a effettuare quasi tutte le telefonate legate al sequestro, compresa l'ultima in cui comunicò a Franco Tritto l'ubicazione del corpo di Aldo Moro. Bruno Seghetti: catturato nel 1980 e condannato all'ergastolo, è ammesso al lavoro esterno nell'aprile del 1995. Ottiene la semilibertà nel 1999 che però gli viene revocata in seguito ad alcune irregolarità. È tuttora detenuto, e lavora per la cooperativa 32 dicembre di Prospero Gallinari. In via Fani era alla guida dell'auto con la quale Moro venne portato via dopo l'agguato. Sottolineo solo che per molti di loro, seppur condannati all'ergastolo, le porte del carcere si sono spalancate qualche anno dopo il massacro in virtù della loro "dissociazione" postuma. Penso che la "redenzione" (fine ultimo della pena inflitta) NON dovrebbe mai cancellare il crimine e la conseguente responsabilità. Appartiene eventualmente ad un presunto dio il perdono. Io sono solo un Uomo. Che non dimentica e non perdona. Claudio Khaled Ser
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susieporta · 4 years
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Quando Bill Clinton entrò nello Studio Ovale della Casa Bianca, il 20 gennaio del 1993, trovò sulla scrivania una breve lettera scritta quella mattina dall’uomo che, sconfitto, aveva dovuto fare le valigie. Quell’uomo era George Bush padre che, prima di lasciare per sempre la Casa Bianca aveva voluto lasciare un messaggio al suo successore, in cui gli augurava di essere felice e lo metteva in guardia: «Avrai giorni molto duri, resi ancora più difficili da critiche che non penserai di meritare. Io non sono molto bravo a dare consigli ma semplicemente non lasciare che le critiche ti scoraggino o ti mandino fuori strada. Quando leggerai questo biglietto sarai il nostro (sottolineato) Presidente e ti auguro ogni bene».
La lettera si concludeva con queste parole: «Il tuo successo ora è il successo di tutta la nazione, io faccio un grande tifo per te. Buona fortuna, George».
Temo che Joe Biden il prossimo 21 gennaio non troverà niente di simile sulla scrivania dello Studio Ovale, ma ho una certezza: il successore di Biden invece sì. È per questo che la sua elezione è una buona notizia.
Mario Calabresi
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tuttofotosport · 8 months
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@cagliarifixed @cagliari78-blog @cagliari-calcio-notizie-blog @cagliari070 @genoacedo @genoaitaly21 @genoast @genoacitycbs-blog1 @genoabenojar
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la-scigghiu · 4 years
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Ho imparato che certa gente ha la testa solo per separare le orecchie.
.🦋.
🔸Federico Fellini
(20 Gennaio 1920 - 31 Ottobre 1993)
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florautieri · 5 years
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Quando le chiesero di rivelare i suoi segreti di bellezza,
Audrey Hepburn scrisse questo bellissimo testo
che venne poi letto anche al suo funerale.
"Per avere labbra attraenti, pronuncia parole gentili.
Per avere uno sguardo amorevole, cerca il lato buono delle persone.
Per avere un aspetto magro, condividi il tuo cibo con l'affamato.
Per avere capelli bellissimi, lascia che un bimbo li attraversi con le proprie dita una volta al giorno.
Per avere un bel portamento, cammina sapendo di non essere mai sola, perchè coloro che ti amano e ti hanno amato, ti accompagnano.
Le persone, ancora più che gli oggetti, hanno bisogno di essere riparate, viziate, risvegliate, volute e salvate: non rinunciate mai a nessuno.
Ricorda, se mai avrai bisogno di una mano, le troverai alla fine di entrambe le tue braccia. Quando diventerai anziana, scoprirai di avere due mani, una per aiutare te stessa, la seconda per aiutare gli altri.
La bellezza di una donna non è nei vestiti che indossa, nel suo viso o nel suo modo di sistemare i capelli. La bellezza di una donna si vede nei suoi occhi, perchè quella è la porta aperta sul suo cuore, la fonte del suo amore.
La bellezza di una donna non risiede nel suo trucco, ma la vera bellezza in una donna è riflessa nella propria anima. È la tenerezza che da' l'amore, la passione che essa esprime.
La bellezza di una donna cresce con gli anni"
_Audrey Hepburn
(Ixelles, 4 maggio 1929 – Tolochenaz, 20 gennaio 1993)
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londranotizie24 · 2 years
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Come girare il mondo gratis: l’ultimo libro Franceschini all’Iic di Londra
Di Simone Platania @ItalyinLDN @ICCIUK @ItalyinUk @inigoinLND Una talk per Come girare il mondo gratis: l'ultimo libro di Franceschini all'Iic di Londra il 31 gennaio. Come girare il mondo gratis: l’ultimo libro Franceschini all’Iic di Londra Cosa significa dover cambiare continuamente casa,? Spostarsi tra città, stati e spesso continenti totalmente diversi? Poter sedersi al tavolo e incontrare alcune delle persone più influenti del mondo? Parlare con capi di Stato come Ronald Reagan e Gorbaciov oppure regine come Elisabetta II. Ma anche icone dei nostri tempi come Neil Armstrong e Usain Bolt. Visitare il mondo, dagli Stati Uniti alla Russia, dal Medio Oriente all'Europa. Vivere in Centro America, Afghanistan, Cina, Giappone e in Nord Africa. Che prezzo ha una vita del genere?  Ce ne parla “Come girare il mondo gratis-un giornalista con la valigia”: l’ultimo libro di Enrico Franceschini all’Iic di Londra presentato il 31 gennaio. Presenti all’evento in conversazione con l’autore molti ospiti importanti, tra i quali: Luigi Ippolito (Corriere della Sera), Alessandra Rizzo (La Stampa) e Marco Varvello (Rai).  Nel suo nuovo libro, edito da Baldini+Castoldi, Franceschini racconta quarant'anni di esperienze in giro per il mondo. Come corrispondente estero de La Repubblica ha infatti vissuto una vita in ogni angolo del mondo per coprire i temi più vari. Elezioni e terremoti, Olimpiadi e colpi di Stato, Hollywood e terrorismo. Ma anche notti folli alla Trump Tower di Manhattan con Federico Fellini e banchetti formali a Buckingham Palace come ospite della Regina. Il libro di Franceschini e la talk all’Istituto Italiano di Cultura a Londra promettono di non annoiare lettori e ospiti.  L’evento inizierà alle 6 p.m. ed è prenotabile qui. Franceschini e gli ospiti della talk C'è un consiglio ben chiaro lanciato da Franceschini nel suo nuovo libro per chi vuole diventare corrispondente estero: "il prezzo è uno stile di vita non-stop, la ricompensa sarà la possibilità di girare il mondo gratis". E a parlarne sarà proprio lui il 31 gennaio in una talk di due ore all'Iic di Londra Come reporter estero per La Repubblica ha vissuto a New York, Washington, Mosca, Gerusalemme e Londra, dove vive attualmente. Nel 1993 ha vinto il Premiolino, uno dei più antichi e prestigiosi premi giornalistici italiani, per il reportage sul golpe in Russia. È autore di oltre 20 libri di narrativa e saggistica. Presenti alla serata anche Luigi Ippolito, corrispondente dal Regno Unito per Il Corriere della Sera. ... Continua a leggere su www. Read the full article
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