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#Biscotti al burro
colazionearipetere · 1 year
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A volte capita che la mattina non riesci a svegliarti per bene, non fai colazione ma a metà mattinata ti viene fame e stai ancora rintronato dal sonno e allora prendi un caffè macchiato e dei biscottini con la nutella perché hai bisogno di tre schiaffi: adrenalina, glicemia e colesterolo.
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dinonfissatoaffetto · 2 months
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Ogni giorno, perdo tutto
e tu con me
e te;
e si sfuocano
le colazioni,
si induriscono
i biscotti al burro;
perdo il quadro
che ride e vive,
la cornice delle tende,
le verità stupende
che non ho detto e
la stupidità
di avere paura.
Perdo tutto, ogni giorno;
la pelle nuova,
la ruga che ho sorriso,
la ruga che ho pianto,
la voce,
la mia e la tua,
il coro che sono,
l’assolo.
Perdo parole
che avremmo potuto dirci, non dirci,
dire meglio.
Perdo possibilità
e una possibilità,
il ritmo del respiro,
la pazienza,
le sementi di un’idea.
E perdo le facce degli altri
in strada,
la mia su una vetrina buia.
Ogni giorno perdo uno scorcio
carico di sole,
e la mia età
salda,
che mi ancora alla terra
come un macigno
o una nascita,
che mi seduce
e trascina,
che tracima;
perdo la speranza
che esonda sulla mia fretta,
sulla mia calma.
Perdo
il miracolo di un giorno,
l’elemosina del tempo,
lo scialacquio degli attimi,
con la risacca magra
di qualche
felicità.
Ogni giorno perdo tutto:
il significato,
la velleità del buio
e gli abbagli,
la vastità sul bivio
e l’ombra lunga
degli sbagli,
le rime,
le rime per te,
l’amore,
la bambina che crede,
la bambina in cui credi,
e un’ansia del petto
che può fremere
e domandare
e guardare
e regnare ogni giorno,
mentre perde.
E perde tutto.
Perdo giurisdizione
ed emozione;
si consuma,
si annebbia,
sbraita come un fumo
la mia vita,
che ogni giorno perde me,
mentre perdo tutto.
Perdo il timpano dolce
sotto le voci affettive
che sono un’ala,
a curarmi,
o macerie.
Ogni giorno,
poi,
mi sveglio –
se mi sveglio –
e tutto,
tranne te
e tu con me,
ritrovo.
- Beatrice Zerbini
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gelatinatremolante · 2 years
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Ci ho pensato a lungo ma direi che adesso i tempi sono maturi per l'unico sondaggio che conta davvero:
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girlboccaccio · 7 months
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Sto pianificando di cucinare i cileni ripieni di zucchero.
Ci sto pensando da ieri: se non ho troppi impegni questa domenica, o la prossima, andrò al supermercato e comprerò tutto l'occorrente. È una pazzia? Eccome.
Innanzitutto, esistono già dei dolci con un nome simile, sono i Chilenitos dal Cile. Io però voglio fare qualcosa da zero, anche per evitare possibili danni diplomatici o scontri con Gabriel Boric, presidente del Paese e soprattutto un Swiftie.
La ricetta che ho in mente sarebbe: prendo lo zucchero e lo sciolgo finchè non diventa caramello, per evitare si solidifichi lo mischio o col burro o con la panna liquida rendendolo una crema (ci sono varie ricette su internet se qualcuno volesse provarci con me ma non ha mai preparato del caramello, questa sembra la più congeniale).
A questo punto il ripieno è pronto: se verrà fuori come lo voglio io, credo che prenderò dei cannoli già preparati da riempire, oppure se farò dei biscotti da zero (che non ho molta voglia ma chissà come mi gira) di che forma li potrei fare? Mucca? Sedere? Cellulare (questa impossibile)?. Oppure potrei fare dei semplici biscotti e guarnirli con del semplice caramello, ovvero cileni guarniti di zucchero e non più ripieni.
Ritornando alla prima ricetta, pensavo di fare qualche guarnizione per rendere la pasta il più possibile "gold" al riflesso della luce, magari bagnandola un po' col tuorlo dell'uovo oppure con qualche cremina: Mahmood è sardo da parte di madre e legatissimo a quella terra, tumblrini sardi c'è qualche cremina/guarnizione per dolci tipica della vostra isola che potrei utilizzare? Magari non troppo complessa o costosa, da trovare in breve tempo in Veneto, eheh.
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mynameis-gloria · 1 year
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Oggi un sabato in cui mi sono tenuta occupata nonostante il tempo instabile e il mio umore che viaggia a braccetto quando fuori è così grigio e soprattutto DANNATAMENTE freddo. Mattina appresso a mamma perché la mia auto era dal meccanico e nel mentre ne abbiamo approfittato per fare spesa e commissioni. Dopo pranzo non mi sono fermata un secondo, avevo in mente di fare due dolci e così ho fatto, i biscotti "unotiralaltro" della scorsa settimana all'avena e poi una ricettina nuova: un plumcake al cioccolato senza uova, olio, burro e lattosio. Sì praticamente senza quasi nulla, ma vi posso assicurare che è venuto una bomba anche se il mio stomaco dovrà attendere domani per la vera degustazione. E come sempre devo metterci del mio, quindi l'ho rivisitato aggiungendo dei pezzetti di cioccolato fondente...Mmmm già immagino la fetta pucciata nel caffè domattina. Mentre ero alle prese tra fornelli, recipienti, farina e mani impiastricciate, il cielo è diventato improvvisamente azzurro, così che una volta infornato, sono sgattaiolata fuori casa, quasi correndo, per approfittarne di questo caldo e fare la mia camminata.
Tornata in tempo per sentire quel dolce profumo invadere la casa e spegnere il forno, di corsa a lavarmi, scegliere come prepararmi per domani, passare del tempo tra risate e semplici momenti con fratello e mamma, che non accadono così spesso e solo alle sei, finalmente, sedermi qualche minuto sul divano e rilassarmi un attimo. La giornata è volata e sono stata contenta di come si sia svolta, anche se freneticamente, soprattutto perché vuol dire che manca sempre meno a domani ed io non vedo l'ora, anche se non so bene cosa aspettarmi ma sento che mi regalerà moltissimi stimoli ed emozioni. La testa non ha pensato troppo e in questi giorni è proprio ciò di cui ho bisogno.
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trattoriadamartina · 10 months
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Biscotti al burro bianchi e neri
Impasto per biscotti al burro bianchi e neri per preparare i biscotti al burro bianchi e neri versate il burro e i 345g di farina in una ciotola o nell’impastatrice con il gancio a foglia. Se impastate a mano lavorate burro e farina con la punta delle dita fino a formare un composto sabbioso, altrimenti azionate l’impastatrice fino ad ottenere lo stesso risultato. Aggiungete quindi lo zucchero a…
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steliosagapitos · 11 months
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barbaraincucina · 1 year
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Al Barbaricum abbiamo scoperto alcuni piatti di origine longobarda. Vediamo la ricetta di oggi!
Spongata
Il termine spongata si trova per la prima volta nei documenti dell’abbazia di San Colombano di Bobbio (PC), fondata nel 614 in epoca longobarda. Nel 794 Carlo Magno nel Concilio di Francoforte impose che tutti i monasteri benedettini di pertinenza imperiale (come Bobbio) dovessero offrire unam tortam o pain d’hostelage (cioè torta o pane di accoglienza) agli ospiti, ai pellegrini e ai visitatori durante le festività natalizie, la spongata appunto. Ecco la ricetta di oggi.
Ingredienti per il ripieno: 1 kg miele 200 pangrattato o biscotti secchi tritati 200 gherigli di noci 100 mandorle tagliate a fettine 80 gr pinoli 100 gr uvetta 70 gr cedro candito mix di spezie: cannella, chiodi di garofano, noce moscata, zenzero, anice stellato Ingredienti per la pasta: 400 gr farina 180 gr burro 200 gr zucchero 1 tuorlo vino bianco q.b. per impastare
Amalgamare nel miele (sciolto a bagnomaria) il pane o i biscotti tritati, le noci, le mandorle, i pinoli, i canditi, l'uvetta e tutte le spezie. Lasciare riposare il tutto almeno 15 giorni. Nel giorno prefissato preparare la pasta sul tagliere amalgamando tutti gli ingredienti, lasciarla riposare, poi dividerla in due parti e stenderla in due dischi. Foderare una tortiera col primo disco, versare il ripieno e ricoprire col secondo disco di pasta. Sigillare bene i bordi e punzecchiare la superficie con la forchetta. Cuocere in forno caldo a 180° per 25 minuti coprendo la pasta con la carta di alluminio senza lasciare nessuna apertura. A fine cottura spolverare con lo zucchero a velo.
Dal libro “RICETTE E RACCONTI DELLA MIA REGGIO” DI MARTA FERRARI.
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succhinoallapesca · 2 years
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Cosa ho detto che avrei fatto stasera:
-passare al supermercato a comprare delle cose, che non ho nemmeno niente per fare colazione domani
(e va bene dai, si può fare. Alla fine il supermercato è a due passi da casa. E poi se la ricompensa sono dei biscotti qualunque cosa diventa più facile)
-chiamare ex per chiarire delle cose in sospeso
(Stamattina avevo detto testualmente, presa da uno slancio di ottimismo: "ma sììì basta che me la faccio prendere bene e sarà una buona cosa questa telefonata. Adotterò una politica zero ansia!" Ovviamente sta andando tutto nella maniera opposta.)
-programmare la lavatrice, che oggi non ho potuto fare perché pioveva
(zero ma proprio zero voglia, solo che è oggettivamente necessario... Vivere da sola si dimostra sempre più entusiasmante, che dire)
-lavare i capelli
(anche qui zero voglia, ma di nuovo, devo farlo per forza oggi)
Cosa vorrei fare stasera:
Godermi un piatto di ravioli con burro e formaggio tanto buono quanto veloce da preparare per poi buttarmi a letto direttamente e ciao mondo.
Insomma, lo spirito è quello giusto
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unapinetaamare718 · 1 year
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I krumiri o crumiri sono i biscotti tipici di Casale Monferrato, nati nel 1878. È probabilmente in ricordo di Vittorio Emanuele II, morto quell'anno, che i krumiri presero la tipica forma rassomigliante ai suoi baffi. Sono stati inclusi tra i prodotti agroalimentari tradizionali (P.A.T.) piemontesi.
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Creati dal pasticciere casalese Domenico Rossi nel 1878, nel 1890 il sindaco di Casale Monferrato riconobbe al Rossi la paternità dei Krumiri dopo vari premi e dal 1972 i biscotti sono protetti anche da un brevetto.
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La storia narra che una sera, usciti dal Bottegone, lo storico locale dove trascorreva le serate con gli amici, il Sig. Rossi e i suoi compagni, non ancora soddisfatti, decisero di prolungare la serata. Domenico propose di rifugiarsi nel suo laboratorio di via Paleologi e per l’occasione, mentre gli amici proseguivano con i festeggiamenti, improvvisò una nuova ricetta. Evidentemente i compari apprezzarono perché da lì in avanti non si smise più di produrre e mangiare questi nuovi biscotti.
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Una ricetta dei biscotti Krumiri tra le più attendibili e verosimili è la seguente:
450 gr farina 1 di grano tenero
250 gr di burro
200 gr zucchero fine
2 uova piccole
½ bacca di vaniglia
un pizzico di sale.
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blogannaleone-blog · 1 year
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Cheese-cake al pistacchio
Questa cheese-cake risulta molto dolce a causa della crema di pistacchio, di conseguenza vi consiglio di ridurre la quantità di zucchero se amate poco sentire quel sapore dolce particolarmente insistente. Ingredienti: 250 gr di biscotti secchi 250 gr di panna da montare 350 gr di formaggio quark tipo Philadelphia 125 gr di burro 250 gr di crema al pistacchio 80/90 gr di zucchero 100 gr di…
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monsieur-egg · 1 year
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Gli incubi di Tabiàuri. (parte 1)
Seduto su degli scalini davanti all'ingresso aperto di un'enorme stanza verde fluo e magenta al cui interno si trova il suo partner che sta venendo mangiato vivo da delle tigri, assapora zucchero filato celeste mentre un'enorme scutigera gli punzecchia le gambe.
.
Si sta facendo la doccia, l'acqua è piacevolmente calda, delicata gli scivola sulla testa, ma d'improvviso quest'ultima diventa molle. Il cranio assume la consistenza del cartone bagnato e presto si perfora: l'acqua piacevolmente calda gli inonda le cervella.
.
Qualcuno aveva rubato i suoi biscotti al burro, ma inizialmente non se n’era accorto; avevano lasciato la bella scatola di latta, solo che al suo interno non conteneva più i deliziosi e profumati biscotti, ma un sacco di pezzettini di pane ammuffito.
.
Lo invitano ad una festa, è notte fonda, tuttavia c'è una bella aria estiva che lo invoglia; si reca dunque alla casa in cui la festa in questione si starebbe svolgendo, ma non c'è una porta per entrare, solo uno stretto buco nel muro verso cui risalire. Lo scellerato allora entra nel buco, e dall'altra parte si intravede qualcosa e si sente della musica, ma man mano che va avanti quel buco diventa sempre piu stretto; rimane incastrato, e sente voci, persone che parlano tra di loro, ma nemmeno una che si rivolga a lui: nessuno s'è accorto della sua presenza. Lo scellerato, di risposta (si fa per dire), non riesce ad emettere un fiato.
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umi-no-onnanoko · 2 years
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Ieri sono giunta all'ultima pagina del quadernino dove, quasi quotidianamente, cercavo di trovare 10 cose che mi piacessero in modo da essere grata per queste cose/ persone ed al contempo per fare si, una volta finito il quadernino, di comprendere cosa ricorreva di più e quindi ciò che mi piace davvero rispetto a ciò che era passeggero.
Questo è il risultato, ovviamente ci sono anche altre cose che mi piacciono, ma ciò che è rimasto nel tempo (più di un annetto) sono queste cose:
L'inverno
Il nero
Il tiramisù
La pioggia
Il mare
Il blu
Scrivere, soprattutto a mano (lettere,testi, poesie, canzoni)
Disegnare
Le lasagne
Il thè (soprattutto il thè nero e quelli alla vaniglia e all'arancia e cannella della Twinnings)
Gli abbracci
Il rosa
I fiori di ciliegio
I soffioni
I baci sulla fronte
Cantare
Il colore Tiffany
Tutto ciò che è vintage
L'antiquariato
William Shakespeare
Il cappuccino (Con molta schiuma, quello solubile della Nescafé, o quello con la cannella)
Che mi vengano accarezzati i capelli
La musica (soprattutto da giradischi)
Halloween
Natale
Le arance
Le margherite
I profumi da uomo
La cannella
I palloncini
I baci perugina
Le pesche
Il vento estivo
Il limone
Il Giappone
Vienna
La sacher
Ballare
Il verde
Harry Potter
The Mentalist
I tacchi (anche se non so camminarci)
I tulipani
I bambini che ridono
Fare la spesa
I Queen
Tiziano Ferro
Sperimentare
I braccialetti con le conchiglie
I maglioni di lana
Gli ombrelli colorati
I bomboloni alla crema
Il lillà
Le ombre degli oggetti
Il rossetto rosso
Le borse in tela
I cartoni Disney
Death note
Demon slayer
Il ramen
Gli anni 50' e 80' della moda
Emma Watson
Le canzoni italiane "vecchie"
I delfini
I pop corn
Vedere i film al cinema
Andare a teatro
Cantare quando non c'è nessuno
Inventare nuove parole
Aiutare gli altri
Il bianco
L'odore della terra bagnata quando piove
I sottobicchiere in sughero
Le parigine
Stitch
I lecca lecca alla Coca-Cola
Le candele
Le luci di Natale
Suonare il pianoforte
Gli accordi di chitarra
L'odore della bigbabol alla fragola
Riordinare
Le uova di pasqua
I libri
Il viola
I capelli puliti
Il sapone alla melagrana
Essere gentile
Gli abbracci
Ascoltare gli altri e le loro storie
Guardare fuori dal finestrino
I messaggi inaspettati
I ti voglio bene
I croissant (alla crema, alla marmellata di arancia, al miele e nocciole o integrali vuoti)
Sognare
Le farfalle
I pettirossi
Le cinciallegre
I cannoli alla crema
Gli stivali in pelle
La pizza
La mozzarella in carrozza fatta in casa
Il succo di frutta all'albicocca
L'erba mossa dal vento
La neve
I cani
Le nocciole
Il bagnoschiuma al miele
I gatti (soprattutto quelli neri)
L'alba
I peluche
Leggere
Preparare dolci
Le tartarughe
La luna e le fasi lunari
Fare sorridere gli altri
Le mongolfiere
I toast fatti in casa
I colori della natura
Il rosso
I cereali con all'interno il cioccolato fondente
I fiori
I film dello studio ghibli ( in particolare il castello errante di howll)
I fiocchi per i capelli
La generosità
Le stelle
I grilli
Argo
Latte e cioccolato
La pasta al pesto
I conigli
La rugiada
La pasta al ragù
I biscotti al cioccolato
L'arcobaleno
L'indaco
Il giallo
Il succo di frutta alla mela
Le coccole
L'azzurro
I bagni caldi
Le patatine fritte
Gioielli a tema astronomia
Le nuvole
L'arancione
Van Gogh
Fare colazione al bar
Pranzare seduta sull'erba
Scoprire e provare nuove ricette
I panini al salame
Il corallo
Il giardinaggio
La coppa del nonno al caffè
Nightmare before Christmas
Il pain au chocolat
Lo zucchero filato
Passeggiare
Curiosare tra i libri nelle librerie
Fare regali
Organizzare sorprese
Il rispetto
Il dialogo
Gli anime e manga
Le caramelle ricoperte di zucchero
Conoscere nuove persone
Le conversazioni interessanti
I musei
La letteratura italiana e straniera
I Funko-pop
I post-it
Gli oggetti in resina
I balletti
Le conchiglie
La magia
Supernatural
Le ortensie
Le tazze in vetro minimal
Le civette/ i gufi
Le sfoglie al burro
I ghiaccioli alla pesca con pezzi di frutta
Le coccinelle
L'Egitto antico
Gli scarabei
I dolcetti in pasta di mandorle
Il piccolo principe
Le frittelle di mele
Parigi
Gli aquiloni
Il profumo di pino silvestre
Il modo in cui le persone camminano
Gli occhi (Soprattutto quelli verdi, grigi o così scuri da sembrare neri)
Camminare sotto la pioggia senza ombrello
Il rumore delle foglie secche sotto le suole delle scarpe
Condividere il mio tempo con chi merita
La storia dell'arte
Le mani
Il beige
L'odore dei libri
Le trecce
Le lentiggini
I capelli ricci nei ragazzi
Le foglie d'acero
Il gelato alla pesca e cocco (il mio preferito se artigianale)
Le fotografie
Gli abiti da sposa in stile princess
Il legno
I camini
La pallavolo
La F1
L'architettura gotica
La pasta al gorgonzola
Sailor Moon
I pic nic
I marshmallow
Gli anelli da uomo
Le lucciole
I pancakes
Il romanticismo
I profumi speziati
I peperoni
I musical
Lo stile cottagecore
I disegni d' anatomia
Le rondini
Le sculture in marmo
I mercatini di Natale
Il vetro di Murano
Mangiare cubetti di parmigiano
I mozziconi di matite
Giocare a basket
I tramonti
L'autunno
Il caramello (anche salato)
L'odore del soffritto
L'eleganza
Le tazze
Le perle
Audrey Hepburn
I draghi
I balli latino-americani
L'astronomia
I soffioni
I videogiochi
I leccalecca a forma di cuore
I ricci
La camomilla
I martinpescatori
F.R.I.E.N.D.S
I cappotti
I vinili
Gli specchi
Il salice piangente
La focaccia (soprattutto alle cipolle o alle patate)
La redvelvet
Lo spazio
Il silenzio
I girasoli
Sentire parlare in francese
La marmellata/ crema di maroni
Gli schiaccianoci come quelli del balletto
Le mele cotte
I libri gialli
La torta pere e cioccolato
Le polpette
Il porridge
I pinguini
La marmellata di pesche
Il cioccolato fondente con nocciole intere
Il cioccolato con caramello della Milka
La mitologia
Grazie a chiunque avrà voglia di leggere fino qui, questa piccola sfida mi ha permesso di conoscermi meglio e quindi spero potrete conoscermi un po' meglio anche coi lettori o trovare interessante porvi la stessa sfida e scoprirvi.
-umi-no-onnanoko (@umi-no-onnanoko )
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danilacobain · 2 years
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Selvatica - 25. Pensieri
Corinna rimase sospesa, immobile dopo che Ante fu uscito. Avevano fatto l'amore ed era stato bellissimo. Sentiva ancora il corpo languido e caldo, e lui era andato via veloce. Troppo veloce. Non le aveva dato nemmeno il tempo di accompagnarlo fuori.
Si lasciò cadere con la testa sui cuscini. Probabilmente era ancora arrabbiato con lei. trovarselo sotto casa l'aveva colpita, le aveva trapassato il cuore con uno stiletto dalla lama dolce e affilata. Affilata perché gli aveva mentito e guardare il dispiacere nei suoi occhi l'aveva fatta stare male. Dolce perché Ante le piaceva tanto, troppo, la catapultava fuori dalla sua vita infelice e piena di problemi, facendola sentire viva, piena di gioia, importante.
Ante era comparso al termine di una giornata tremenda a ricordarle che meritava di essere felice e lui meritava di sapere cosa le stesse accadendo.
Le aveva detto "quando vorrai parlarmene io sarò felice di ascoltarti", e sapeva che se voleva costruire qualcosa con quel ragazzo tra di loro non dovevano esserci segreti. Ma temeva due cose: che lui si allontanasse una volta saputa la verità o che volesse aiutarla. Proprio non ce la faceva a pensare di poter chiedere aiuto a qualcuno, men che meno a lui.
Raccolse i vestiti da terra e si infilò nel bagno, aprendo il rubinetto della doccia. Lanciò un'occhiata al suo riflesso nello specchio. La piccola ferita quasi non si vedeva più anche se pizzicava un po'. Chiuse gli occhi, sentendo ancora il tocco delicato delle mani di Ante. Quelle stesse mani che l'avevano accarezzata dappertutto.
Si rilassò sotto il getto d'acqua tiepido. C'era stato un momento, dopo aver fatto l'amore, in cui Ante l'aveva guardata con uno sguardo appassionato e le farfalle nello stomaco, che costantemente si agitavano quando lui la guardava, si erano nutrite di qualcosa di più, qualcosa che cominciava a prendere le sembianze di un sentimento più forte.
La connessione era stata totale e reciproca. Ante era sembrato smarrito, poi le aveva sorriso, illuminando tutta la stanza e il suo cuore, riscaldando anche gli angoli più bui e induriti.
Ma come poteva dirgli di Antonio senza aspettarsi una reazione da parte sua? Se solo lei fosse riuscita a risolvere tutto non ce ne sarebbe stato bisogno. Doveva assolutamente parlare con Monica, capire se c'era qualcosa che potesse fare. Lei era l'unica che conosceva Antonio abbastanza bene da poterle dare qualche consiglio.
Uscì dalla doccia e si asciugò in fretta, infilando il pigiama. Trovò l'amica in cucina. Monica le sorrise.
«Ehilà, che bel visino rilassato. Sto preparando del tè con i biscotti. Ne vuoi?»
Corinna annuì, rendendosi conto che non aveva cenato. Addentò un biscotto al burro. «Hai finito di studiare?» Monica era un paio di anni più grande di Corinna e studiava biologia. Aveva iniziato a lavorare per Antonio perché le piaceva fare una vita agiata e con quel lavoro si guadagnava bene.
«No, ma avevo bisogno di una pausa. Ci avete dato dentro tu e il calciatore, eh!»
Per poco non si strozzò col biscotto. «Abbiamo fatto rumore?» era già diventata rossa.
Monica ridacchiò. «Tranquilla Miss Pudica, non si è sentito niente. Ma con un tipo del genere non potevi non fare niente. Raccontami tutto, nei minimi dettagli.»
Corinna abbassò lo sguardo sorridendo. Si sentì invadere da un piacevole calore al ricordo di Ante su di lei, ai loro corpi uniti, intrecciati, le sue mani sul seno, tra le gambe e la sua bocca dappertutto.
«È stata la nostra prima volta.»
«Ma guardati, sei adorabile. Stai sorridendo con aria sognante. Allora oltre a essere un manzo ci sa anche fare... dimmi le tue sensazioni. Che hai provato?» Monica versò l'acqua calda nelle tazze e infilò dentro le bustine di tè.
Corinna prese un altro biscotto. «È stato bellissimo. Ante è stato delicato ma allo stesso tempo... passionale. Solo che è andato via troppo presto. Forse a lui non è piaciuto.»
«In effetti è andato via veloce. Però prima l'ho incrociato e quella non era proprio la faccia di uno a cui non è piaciuto. Piuttosto mi è sembrato uno che volesse scappare dalle complicazioni.»
Lei si portò le mani sul viso e sbuffò. «Lo sapevo...»
«Perché cosa è successo? Sei stata troppo appiccicosa?»
«Gli avevo detto che non potevamo vederci perché stavo poco bene e mi ha visto con Carmine qui fuori.»
«Cazzo. Sei stata da Antonio?» Corinna annuì. «Mi spieghi che cosa sta succedendo ancora? Non avevi saldato il debito?»
Decise di essere estremamente sintetica. «Mi ha chiesto di andare a Dubai con lui, altrimenti avrei dovuto portargli altri soldi. Ventimila, e me li ha prestati Carmine.»
Monica la osservò con attenzione. «Come mai Carmine ha fatto una cosa del genere?»
Corinna sbuffò agitando la bustina del tè nell'acqua. «Questa è un'altra storia. È tutto così complicato. Non ce la faccio più. Oggi mi ha minacciato con un coltello, ha detto che... ha detto che vuole che vada a letto con lui.»
«Per questo hai quel segno in faccia. Non ci credo... hai fatto impazzire Antonio. Corinna, hai tutta la mia stima.»
«Per favore, non dirmi che ti faresti anche lui. È disgustoso. E poi non è sposato?»
«A volte dimentico quanto tu sia ingenua. Non si tratta di questo, si tratta piuttosto di potere. Se entri nelle sue grazie è fatta. E poi, con tutte le ragazze che ha per le mani, credi che non abbia mai tradito la moglie?»
«Ok, non mi interessa. Voglio sapere come faccio a liberarmi di Antonio. Adesso ne ho le scatole piene, non andrò mai a letto con lui e questa storia potrebbe andare avanti per molto tempo. E poi... Ante... io non voglio che lui sappia.» Anche se aveva visto come le cose nascoste avessero distrutto la sua famiglia, come avevano logorato suo padre e mandato in tilt il cervello di sua madre.
Monica sospirò. «Antonio è un uomo d'affari e come un affare dovrete trattare questa questione. Fattelo mettere per iscritto, fate un contratto. Tu vai a letto con lui e poi sarai libera. Rispetterà i patti.»
«Ma io non voglio farlo. Come faccio a...»
«Credimi» la interruppe l'amica. «È più facile di quanto immagini.»
Corinna si chiese cosa provasse lei quando andava a letto con gli uomini che non le piacevano. A quanto pareva, dopo un po' ci si poteva fare l'abitudine. «Altrimenti?»
Monica sollevò le spalle. «Altrimenti devi sperare che gli passi in fretta, e non so se succederà.» Le diede un bacio sulla guancia e uscì dalla cucina.
Corinna continuò a mangiare i biscotti e a bere il tè, poi tornò in camera rimuginando sulle parole dell'amica.
Il letto disfatto le fece sentire la mancanza di Ante. La voglia di stare solo con lui e lasciare fuori tutto il resto. Afferrò il cellulare per scriverti un messaggio ma ne trovò già uno suo, l'aveva preceduta.
- È stato bello.
Corinna sorrise. Magari non era poi così arrabbiato. Rispose.
- È stato bellissimo. Mi mancherai in questi giorni.
Un altro messaggio arrivò rapido.
- Guardami in TV. Lo farai?
- Sì.
- Fai bei sogni.
Un alone di tristezza le calò addosso. Le sarebbe piaciuto parlare con lui ancora un po', magari tutta la notte.
- Buonanotte.
- Mi mancherai anche tu.
Sorrise come un'ebete fissando quell'ultimo messaggio. Non c'era niente che potesse fare, e niente che volesse fare, per impedire quello che sentiva crescerle dentro: si stava innamorando.
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condividiamolavita · 2 years
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oggi pomeriggio mi sono cimentata per la prima volta in dei biscotti al caramello, mai fatti in vita mia
dato che abbiamo instaurato sta cosa dell'estrazione dai barattoli una volta alla settimana, mi sono messa alla prova
Sere ha impastato il composto e ne ha mangiato mezzo (burro, farina e zucchero), ad una certa se ne esce con "potevamo anche mettere meno zucchero", tradotto "sono stucchevoli", tradotto "fanno cagare". Poi mi ha guardato con una faccia (da schiaffi, se posso aggiungere). La me del passato l'avrebbe attaccata a parole, nel senso "perché mi devi rompere il cazzo?", la me del presente pensa sempre la stessa cosa, però mi lascio scivolare via quel suo sguardo.
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scontomio · 2 months
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