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#Casale Monferrato (AL)
bigarella · 1 month
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L’altro scenario fondamentale per il partigianato alessandrino era quello appenninico
In teoria nei giorni immediatamente successivi all’armistizio nell’alessandrino si sarebbe dovuto assistere allo sbocciare naturale di un movimento antifascista che gettasse «l’abito del conformismo» <112 per mostrare invece come l’orientamento politico «rosso» della provincia fosse rimasto immutato nonostante i venti anni di regime. Tuttavia nei primi mesi i Comitati interpartitici si trovarono…
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adrianomaini · 1 month
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L’altro scenario fondamentale per il partigianato alessandrino era quello appenninico
In teoria nei giorni immediatamente successivi all’armistizio nell’alessandrino si sarebbe dovuto assistere allo sbocciare naturale di un movimento antifascista che gettasse «l’abito del conformismo» <112 per mostrare invece come l’orientamento politico «rosso» della provincia fosse rimasto immutato nonostante i venti anni di regime. Tuttavia nei primi mesi i Comitati interpartitici si trovarono…
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bagnabraghe · 1 month
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L’altro scenario fondamentale per il partigianato alessandrino era quello appenninico
In teoria nei giorni immediatamente successivi all’armistizio nell’alessandrino si sarebbe dovuto assistere allo sbocciare naturale di un movimento antifascista che gettasse «l’abito del conformismo» <112 per mostrare invece come l’orientamento politico «rosso» della provincia fosse rimasto immutato nonostante i venti anni di regime. Tuttavia nei primi mesi i Comitati interpartitici si trovarono…
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collasgarba · 1 month
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L’altro scenario fondamentale per il partigianato alessandrino era quello appenninico
In teoria nei giorni immediatamente successivi all’armistizio nell’alessandrino si sarebbe dovuto assistere allo sbocciare naturale di un movimento antifascista che gettasse «l’abito del conformismo» <112 per mostrare invece come l’orientamento politico «rosso» della provincia fosse rimasto immutato nonostante i venti anni di regime. Tuttavia nei primi mesi i Comitati interpartitici si trovarono…
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unapinetaamare718 · 1 year
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I krumiri o crumiri sono i biscotti tipici di Casale Monferrato, nati nel 1878. È probabilmente in ricordo di Vittorio Emanuele II, morto quell'anno, che i krumiri presero la tipica forma rassomigliante ai suoi baffi. Sono stati inclusi tra i prodotti agroalimentari tradizionali (P.A.T.) piemontesi.
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Creati dal pasticciere casalese Domenico Rossi nel 1878, nel 1890 il sindaco di Casale Monferrato riconobbe al Rossi la paternità dei Krumiri dopo vari premi e dal 1972 i biscotti sono protetti anche da un brevetto.
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La storia narra che una sera, usciti dal Bottegone, lo storico locale dove trascorreva le serate con gli amici, il Sig. Rossi e i suoi compagni, non ancora soddisfatti, decisero di prolungare la serata. Domenico propose di rifugiarsi nel suo laboratorio di via Paleologi e per l’occasione, mentre gli amici proseguivano con i festeggiamenti, improvvisò una nuova ricetta. Evidentemente i compari apprezzarono perché da lì in avanti non si smise più di produrre e mangiare questi nuovi biscotti.
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Una ricetta dei biscotti Krumiri tra le più attendibili e verosimili è la seguente:
450 gr farina 1 di grano tenero
250 gr di burro
200 gr zucchero fine
2 uova piccole
½ bacca di vaniglia
un pizzico di sale.
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vercelliwebtv · 1 month
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lamilanomagazine · 2 months
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Lollobrigida: onore celebrare Casale Monferrato "Città Europea del Vino 2024"
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Lollobrigida: onore celebrare Casale Monferrato "Città Europea del Vino 2024" "Il Piemonte è una Regione straordinaria, terra di qualità, di storia, di produzioni uniche e di paesaggi che dimostrano come il legame virtuoso tra agricoltura, uomo e territorio possa generare ricchezza". Così il ministro dell'Agricoltura, della Sovranità alimentare e delle Foreste, Francesco Lollobrigida a Casale Monferrato (AL) intervenuto all'incontro "Campioni d'Europa del Vino: Alto Piemonte - Gran Monferrato", per il riconoscimento di «Città Europea del Vino 2024» alla presenza del Presidente Alberto Cirio e Federico Riboldi, sindaco di Casale Monferrato. "Per me è un onore celebrare il risultato straordinario raggiunto da questa terra, fondamentale per il futuro delle produzioni agricole. Una terra di qualità, di storia e intimamente connessa con la nostra Patria. Solo insieme possiamo pianificare il futuro con una visione strategica che metta l'agricoltura al centro", ha aggiunto il ministro. "Se non c'è produzione per garantire l'equità sociale si ricorre al debito, e se n'è fatto troppo negli anni, o si ricorre alla svendita di aziende ed asset strategici per l'economia, e il Piemonte ne sa qualcosa. Quello che non si può delocalizzare, per fortuna, è la qualità del territorio, quella che gli agricoltori sono stati in grado di mantenere. L'agricoltore scolpisce il territorio con il suo lavoro. Basta guardare che dove c'è agricoltura e c'è manutenzione del territorio, c'è contrasto al dissesto idrogeologico, c'è depotenziamento degli effetti del cambio climatico", ha concluso il ministro.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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personal-reporter · 3 months
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Anteprima Grignolino e Co 2024 a Casale Monferrato
Manca poco alla seconda edizione dell’evento che nasce dall’iniziativa del Consorzio di tutela vini Colline del Monferrato Casalese, Anteprima Grignolino & Co., tributo al vino autoctono più noto  del Monferrato casalese, ricco di storia, virtù e potenziali che, dal 18 al 20 maggio prossimo, tornerà nelle sue diverse sfumature e peculiarità tra le mura del Castello  a Casale Monferrato. Sarà una…
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Lamberti: «La cultura a Torino è appannaggio della sinistra. La destra tagliata fuori»
Passeggia in un giardino tra statue virtuali, Manuela Lamberti, quando la contattiamo al telefono. «Si tratta di realtà aumentata» ci spiega la nota manager culturale torinese, in trasferta a Casale Monferrato per studiare come coniugare arte, bellezza e nuove tecnologie. Classe 1970, Lamberti vanta un lungo impegno sul fronte politico. Presidente del Fuan durante gli anni dell’università, si è…
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siciliatv · 6 months
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La Fortitudo si rialza: al PalaMoncada si impone 83 a 66 su Casale Monferrato
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La Fortitudo si rialza: al PalaMoncada si impone 83 a 66 su Casale Monferrato Serviva una vittoria a tutti i costi e la Fortitudo Agrigento la ritrova tra le mura amiche del... #SiciliaTV #SiciliaTvNotiziario Read the full article
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bigarella · 3 months
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Nella città di Casale Monferrato e nell'intero Monferrato, in una sola notte, a febbraio 1944, vennero catturati 15 ebrei
Casale Monferrato (AL): la Torre Civica. Fonte: Gran Monferrato […] Anche se è vero che al momento della emanazione delle leggi razziali del 1938, ben pochi furono coloro che presero le distanze dal regime, è poi altrettanto vero che, viceversa, allorché si attuò, a partire dal 1943, la “caccia” vera e propria agli ebrei, non pochi furono gli esempi di aiuto, soccorso e protezione che vennero…
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adrianomaini · 3 months
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Nella città di Casale Monferrato e nell'intero Monferrato, in una sola notte, a febbraio 1944, vennero catturati 15 ebrei
Casale Monferrato (AL): la Torre Civica. Fonte: Gran Monferrato […] Anche se è vero che al momento della emanazione delle leggi razziali del 1938, ben pochi furono coloro che presero le distanze dal regime, è poi altrettanto vero che, viceversa, allorché si attuò, a partire dal 1943, la “caccia” vera e propria agli ebrei, non pochi furono gli esempi di aiuto, soccorso e protezione che vennero…
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bagnabraghe · 3 months
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Nella città di Casale Monferrato e nell'intero Monferrato, in una sola notte, a febbraio 1944, vennero catturati 15 ebrei
Casale Monferrato (AL): la Torre Civica. Fonte: Gran Monferrato […] Anche se è vero che al momento della emanazione delle leggi razziali del 1938, ben pochi furono coloro che presero le distanze dal regime, è poi altrettanto vero che, viceversa, allorché si attuò, a partire dal 1943, la “caccia” vera e propria agli ebrei, non pochi furono gli esempi di aiuto, soccorso e protezione che vennero…
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collasgarba · 3 months
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Nella città di Casale Monferrato e nell'intero Monferrato, in una sola notte, a febbraio 1944, vennero catturati 15 ebrei
Casale Monferrato (AL): la Torre Civica. Fonte: Gran Monferrato […] Anche se è vero che al momento della emanazione delle leggi razziali del 1938, ben pochi furono coloro che presero le distanze dal regime, è poi altrettanto vero che, viceversa, allorché si attuò, a partire dal 1943, la “caccia” vera e propria agli ebrei, non pochi furono gli esempi di aiuto, soccorso e protezione che vennero…
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carmenvicinanza · 9 months
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Cristina Cattaneo
Se a tutti i morti fossero riservate le stesse attenzioni, il mondo sarebbe un posto migliore.
Dare un nome alle persone prima di seppellirle è un dovere di civiltà che si assolve soprattutto per i vivi.
È un fatto di salute mentale: i parenti hanno bisogno di piangere su una tomba.
Lui non ce l’ha ancora, purtroppo. Indossava una giacca leggera. Ho scucito la fodera ed è saltato fuori un foglio prestampato avvolto nel nylon. Era la pagella, con i voti di matematica, fisica e scienze, vicini alla media del 10. Che aspettative avrà avuto questo quattordicenne del Mali o della Mauritania?
E il ragazzo di 17 anni partito dal Gambia che teneva in tasca la tessera dei donatori di sangue?
E quello che s’era annodato un angolo della maglietta con dello spago rosso? Credevo che dentro il rigonfiamento ci fosse hashish. Invece era un pugnetto della terra natia.
Il caso di Yara mi ha insegnato che le cose più importanti sono quelle invisibili.
All’inizio, appena tornavo a casa la sera, buttavo tutti i vestiti in lavatrice, non riuscivo a farmelo passare. Poi ho capito che l’odore della morte ce l’avevo nella testa.
Cristina Cattaneo è la medica legale più famosa d’Italia.
Anatomopatologa, è a capo del Laboratorio di antropologia e odontologia forense dell’Università di Milano (Labanof) che lavora al primo progetto europeo nato per ridare l’identità alle persone morte in mare.
Nata il 18 gennaio 1964 a Casale Monferrato, si è laureata in biologia nel 1987 alla McGill University di Montreal, in Canada. Due anni dopo ha ottenuto il Master in Osteologia, Paleopatologia e Archeologia Funeraria all’Università di Sheffield, UK, e nello stesso ateneo ha conseguito il Dottorato (PhD) in Scienze Pure. Nel 1994 si è laureata in Medicina e Chirurgia a Milano dove si è poi specializzata in Medicina Legale.
Dal 1999 è consulente tecnica e perita esperta in patologia forense, antropologia e medicina forense clinica per la Procura della Repubblica e Tribunale di Milano e di altre procure e tribunali in Italia, Svizzera, Francia e Regno Unito per autopsie giudiziarie, sopralluoghi, identificazione, abuso su minori, abuso sessuale, e altre forme di maltrattamento.
Come direttrice del LABANOF lavora sui corpi ritrovati dopo i naufragi di Lampedusa del 3 ottobre 2013 e del 18 aprile 2015, che hanno causato oltre 800 morti.
Ha redatto oltre 250 pubblicazioni, molte delle quali su riviste scientifiche e principalmente su temi di identificazione di cadaveri e resti umani, identificazione di persone vive tramite metodi fisiognomici, patologia forense, medicina forense clinica; è autrice di 32 capitoli di libri ed enciclopedia.
Per raccontare la sua esperienza ha scritto il libro “Naufraghi senza volto. Dare un nome alle vittime del Mediterraneo”.
Sono tante le storie dietro ai corpi a cui cerca di dare un’identità. Dal ragazzo ghanese con addosso due tessere: una della biblioteca, l’altra da donatore di sangue, al giovane eritreo con in tasca un sacchetto di terra per non scordarsi del proprio paese fino al bambino del Mali che aveva nella cucitura interna del giubbotto una pagella scolastica scritta in arabo e in francese.
Nel 2019 ha pubblicato Corpi, scheletri e delitti. Le storie del Labanof e nel 2020 L’amore e il tempo con Francesco Alberoni.
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arturobooks · 9 months
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Monferrato GreenFarm
Polo Fieristico “Riccardo Coppo”
Casale Monferrato (AL)
Domenica 1 ottobre, un appuntamento da non perdere con #ChiccoPastorino e #ArturoCroci.
La storia dell’arte floreale in Italia e a seguire quella dei fiori nella vita dell’uomo, con la presentazione di una nuova rosa.
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