Ma, tra le altre cose, la Ministra Santanchè come fa a occuparsi del Ministero Del Turismo con tutti i guai giudiziari in cui è impegolata?
A parte il fatto che bisognava già chiedere le dimissioni per la bruttura della campagna Open to Meraviglia costata 9 milioni di euro. (Suvvia, qualunque app di AI avrebbe fatto meglio con un abbonamento annuale di 120-130 euro)
Affare Sangiuliano - Mettiamola così, la Meloni rifiuta le sue dimissioni perché in fondo tranne Sgarbi (subito dirottato nel Parlamento Europeo) non ha preteso le dimissioni di nessun altro membro del suo governo, eppure ne hanno combinate anche loro di cazzate piuttosto grosse, quindi è coerente con se stessa e inoltre se questi sono i migliori uomini che aveva a disposizione, figuriamoci gli altri.
Oppure, non le accetta perché sa che Sangiuliano è un ingenuo e teme che si sia compromesso mettendosi nelle mani di una che potrebbe avere (la tendenza a registrare, a filmare a trattenere documenti importanti della Boccia è ormai nota a tutti, così come la sagacia: ha fatto vedere qualcosa, ma probabilmente non tutto) delle cose compromettenti non solo sul suo conto (se così fosse chi se ne frega, cazzi suoi) ma su tutto il governo.
In tal caso, dimetterlo equivale a ritenerlo colpevole e accreditare come vere le possibili indiscrezione che la Boccia potrebbe ancora rivelare su come funziona il potere in FdI.
Peccato che i "bagni di sangue" durino ormai da 80 anni. Non lo so, forse "bagni di sangue" è più "termale", come essere a Fiuggi o ad Abano Terme e non dove si bombarda una striscia di terra altamente popolata e dove non vengono risparmiati ospedali, e centri di distribuzione viveri.
E’ positivo – ma preoccupante – che il principale sindacato dei bancari riconosca che le assunzioni in UniCredit non sono fatte per durare. Il mercato del lavoro è oggi sempre più flessibile e in costante mutamento; i giovani sono sempre meno legati al “posto fisso” e fidelizzati. Offrire loro posizioni non allineate alle proprie competenze e/o senza margini di crescita professionale non farà…
Circa quattro mesi dopo la sua incoronazione, nonostante i numerosi tentativi per dissuaderlo avanzati da Carlo d’Angiò, il 13 dicembre 1294 Celestino V, nel corso di un concistoro, diede lettura della rinuncia all’ufficio di romano pontefice il cui testo originale, andato perduto, ci è giunto attraverso l’analoga bolla di Bonifacio VIII.
Il resto è storia… si dice, anche a confronto di quanto…
Pecorelli non fu l’unico giornalista ad attaccare la famiglia Leone
Nel numero 13 di «Osservatore politico» dedicato alla famiglia Leone, “Chi ha avuto ha avuto. Chi ha dato ha dato” del 27 giugno 1978, Carmine Pecorelli commentò in toni molto duri l’operato del presidente della Repubblica Giovanni Leone in seguito alle sue dimissioni. “Il personaggio, un tempo ridicolo, ormai era soltanto disprezzato. Persa la maschera del pulcinella napoletano, aveva mostrato…