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#Edizioni di Comunità
gregor-samsung · 3 months
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" Goethe era convinto che i tedeschi potessero meglio adempiere la loro reale missione storica senza creare uno stato-nazione. Egli volentieri accettava per essi un futuro simile a quello degli ebrei: sopravvivere come popolo, preservare il proprio carattere e compiere grandi cose senza una patria comune. Al pari degli ebrei, i tedeschi sembravano a Goethe valenti come individui, ma piuttosto miserabili come popolo. Nelle sue conversazioni, anche a distanza di anni, a più riprese egli ritornò su questa analogia. « La nazione tedesca è nulla », dichiarò all'amico Friedrich von Müller il 14 dicembre 1808, « ma il singolo tedesco è qualcosa, eppure essi immaginano che sia vero il contrario. I tedeschi dovrebbero essere dispersi in tutto il mondo, come gli ebrei, per sviluppare pienamente tutto il buono che c'è in essi a vantaggio della umanità ». "
Hans Kohn, I tedeschi, traduzione dall'inglese di Amerigo Guadagnin, Edizioni di Comunità (Collana Passato e presente), 1963¹, p. 47.
[Edizione originale: The Mind of Germany, Charles Scribner's Sons, New York, 1960]
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viendiletto · 3 months
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Bibliografia
A. Colella, L’esodo dalle terre adriatiche – Rilevazioni statistiche, Opera per l’Assistenza ai Profughi Giuliani e Dalmati, 1958
A. Santin, Al tramonto. Ricordi autobiografici di un vescovo, 1978
L. Vivoda, L’esodo da Pola - agonia e morte di una città italiana, Nuova LitoEffe, 1989
S. Cella, La liberazione negata. L’azione del Comitato di Liberazione Nazionale dell’Istria, Tipografia Del Bianco, 1990
R. Pupo, Venezia Giulia 1945. Immagini e problemi, Editrice Goriziana, 1992
S. Cella, Dal plebiscito negato all’esodo, ANVGD Gorizia, 1993
G. Perselli, I Censimenti della popolazione dell’Istria, con Fiume e Trieste, e di alcune città della Dalmazia tra il 1850 e il 1936, 1993
E. Bettiza, Esilio, Mondadori, 1996
R. Pupo, Violenza politica tra guerra e dopoguerra: foibe, deportazioni ed esodo delle popolazioni istriane e dalmate (1943-1956), in «Annali/Museo storico italiano della guerra», 1997
N. Milani, A. M. Mori, Bora. Istria, il vento dell’esilio, Marsilio, 1998
G. Nemec, Un paese perfetto. Storia e memoria di una comunità in esilio: Grisignana d’Istria (1930-1960), LEG Edizioni, 1998
F. Rocchi, L’esodo dei 350mila Giuliani Fiumani e Dalmati, Difesa Adriatica, 1998
F. Salimbeni, Le foibe, un problema storico, Unione degli Istriani, 1998
L. Vivoda, Campo profughi giuliani Caserma Ugo Botti, Istria Europa, 1998
N. Luxardo, Dietro gli scogli di Zara, Editrice Goriziana, 1999
A. Petacco, L’esodo, Mondadori, 1999
R. Spazzali, Epurazione di frontiera: le ambigue sanzioni contro il fascismo nella Venezia Giulia 1945-1948, LEG Edizioni, 2000
G. Rumici, Fratelli d’Istria: 1945-2000, italiani divisi, Ugo Mursia, 2001
M. Brugna, Memoria negata. Crescere in un centro raccolta profughi per esuli giuliani, Condaghes, 2002
G. Oliva, Foibe. Le stragi negate degli italiani della Venezia Giulia e dell’Istria, Mondadori, 2002
G. Rumici, Infoibati (1943-1945): i nomi, i luoghi, i testimoni, i documenti, Ugo Mursia, 2002
R. Pupo, R. Spazzali, Foibe, Mondadori, 2003
R. Marsetič, I bombardamenti alleati su Pola 1944-1945, 2004
E. Ratzenberger, Via Volta 2. Un’infanzia a Fiume, Edizioni Biografiche, 2005
G. Crainz, Il dolore e l’esilio. L’Istria e le memorie divise d’Europa, Donzelli, 2005
E. Miletto, Con il mare negli occhi. Storia, luoghi e memorie dell’esodo istriano a Torino, Franco Angeli, 2005
G. Paiano, La memoria degli Italiani di Buie d’Istria, 2005
M. Cattaruzza, L’Italia e il confine orientale, Il Mulino, 2007
L. Giuricin, La memoria di Goli Otok - Isola Calva, 2007
E. Miletto, Istria allo specchio. Storia e voci di una terra di confine, Franco Angeli, 2007
E. Rover, Cronache istriane di un esule, L. G. Ambrosini & C. Tipografia Editrice, 2008
G. Rumici, O. Mileta Mattiuz, Chiudere il cerchio. Memorie giuliano-dalmate. Primo volume: dall’inizio del Novecento al Secondo conflitto mondiale, ANVGD Gorizia - Mailing List HISTRIA, 2008
P. Sardos Albertini, Il rumore del silenzio: la storia dimenticata dell’Adriatico orientale, 2008
S. Tazzer, Tito e i rimasti. La difesa dell’identità italiana in Istria, Fiume e Dalmazia, Libreria Editrice Goriziana, 2008
R. Turcinovich Giuricin, La giustizia secondo Maria. Pola 1947: la donna che sparò al generale brigadiere Robert W. De Winton, Del Bianco Editore, 2008
L. Vivoda, Quel lungo viaggio verso l’esilio, Istria Europa, 2008
G. Rumici, M. Cuzzi, R. Spazzali, Istria, Quarnero, Dalmazia: storia di una regione contesa dal 1796 alla fine del XX secolo, LEG Edizioni, 2009
E. Miletto, Arrivare da lontano. L’esodo istriano, fiumano e dalmata nel biellese, nel Vercellese e in Valsesia, Istituto per la storia della Resistenza e della società contemporanea nelle province di Biella e Vercelli “Cino Moscatelli”, 2010
G. Rumici, O. Mileta Mattiuz, Chiudere il cerchio. Memorie giuliano-dalmate. Secondo volume: il Secondo conflitto mondiale, ANVGD Gorizia - Mailing List HISTRIA, 2010
G. Oliva, Esuli. Dalle foibe ai campi profughi: la tragedia degli italiani di Istria, Fiume, Dalmazia, Mondadori, 2011
G. Nemec, Nascita di una minoranza. Istria 1947-1965: storia e memoria degli italiani rimasti nell’area istro-quarnerina, 2012
G. Rumici, O. Mileta Mattiuz, Chiudere il cerchio. Memorie giuliano-dalmate. Terzo volume: L’immediato dopoguerra, ANVGD Gorizia - Mailing List HISTRIA, 2012
L. Vivoda, In Istria prima dell’Esodo. Autobiografia di un esule da Pola, Istria Europa, 2012
V. Facchinetti, Protagonisti senza protagonismo. La storia nella memoria di giuliani, istriani, fiumani e dalmati nel mondo, La Mongolfiera, 2014
V. Petaros Jeromela, 11 luglio 1920: l’incidente di Spalato e le scelte politico-militari, 2014
R. Turcinovich Giuricin, … e dopo semo andadi via, Edizioni Laguna – ANVGD Gorizia, 2014
F. Molinari, Istria contesa. La guerra, le foibe, l’esodo, Ugo Mursia, 2015
G. Nemec, Dopo venuti a Trieste. Storie di esuli giuliano-dalmati attraverso un manicomio di confine 1945-1970, Alpha & Beta, 2015
A. Cuk, Cuori senza frontiere: il cinema del confine orientale, 2016
E. Varutti, Italiani d’Istria, Fiume e Dalmazia esuli in Friuli 1943-1960, 2017
O. Moscarda Oblak, Il “Potere Popolare” in Istria. 1945-1953, 2017
A. Cuk, La città dolente, Alcione Editore, 2020
R. Turcinovich Giuricin, R. Poletti, Tutto ciò che vidi. Parla Maria Pasquinelli. 1943-1945 fosse comuni, foibe, mare, Oltre Edizioni, 2020
R. Pupo, Adriatico amarissimo. Una lunga storia di violenza, Laterza, 2021
G. La Perna, Pola Istria Fiume 1943-1945. L’agonia di un lembo d’Italia e la tragedia delle foibe, Ugo Mursia, 2022
R. Pupo, Il lungo esodo: Istria : le persecuzioni, le foibe, l’esilio, Rizzoli, 2022
R. Spazzali, Pola. Città perduta. L’agonia, l’esodo (1945-47), Ares, 2022
R. Turcinovich Giuricin, Esuli due volte: dalle proprie case, dalla propria patria, Oltre Edizioni, 2022
E. Dionis Bernobi, Una vita appesa a un filo, 2023
R. Spazzali, Il disonore delle armi: Settembre 1943: l’armistizio e la mancata difesa della frontiera orientale italiana, Ares, 2023
E. Varutti, La patria perduta. Vita quotidiana e testimonianze sul Centro di Raccolta Profughi giuliano-dalmati di Laterina (1946-1963), Aska Edizioni, 2023
Documenti e articoli
Le vittime di nazionalità italiana a Fiume e dintorni (1939-1947) – Zrtve talijanske nacionalnosti u rijeci i okolici (1939-1947)
Mappa ed elenco delle foibe
Grido dell’Istria, n° 20, 21 e 41
Arnaldo Harzarich, l’angelo delle foibe
Documentari, incontri e lezioni
Adriatico amarissimo. La stagione delle fiamme e la stagione delle stragi
Conferenze del giovedì dell’ANVGD di Milano
Da quella volta non l’ho rivista più. Incontro con Raoul Pupo
Esodo. L’Italia dimenticata
Esodo. La memoria tradita
Istria: il ricordo che brucia (1, 2)
Le Foibe
Le foibe, l’esodo e la catastrofe dell’italianità adriatica
Il tempo del ricordo. Le foibe e l’esodo istriano-giuliano-dalmata
Vergarolla
Filmati storici
Martiri italiani. Le foibe del Carso (1946)
L’esodo da Pola. La salma di Nazario Sauro a Venezia (1947)
L’esodo degli italiani da Pola (1947)
Pola addio (1947)
Pola, una città che muore (1947)
Le condizioni dei profughi giuliani accolti a Roma (1948)
Fertilia (1949)
Piccoli profughi giuliani (1951)
A Sappada con i piccoli profughi giuliani (1952)
Siti utili
Archivio de L’Arena di Pola
Associazione Dalmati Italiani nel Mondo – Libero Comune di Zara in Esilio
Associazione delle Comunità Istriane
Associazione Fiumani Italiani nel Mondo – Libero Comune di Fiume in Esilio
Associazione Giuliani nel Mondo
Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia
Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia – Comitato Provinciale di Bologna
Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia – Comitato Provinciale di Udine
Associazione Nazionale Venezia Giulia e Dalmazia – Comitato Provinciale di Venezia
Associazione Triestini e Goriziani in Roma
Centro di Documentazione Multimediale della Cultura Giuliana, Istriana, Fiumana e Dalmata
Centro di ricerche storiche Rovigno
Circolo di Cultura Istroveneta “Istria”
Comitato 10 Febbraio
Comunità di Lussinpiccolo
Coordinamento Adriatico
Deputazione di Storia Patria
Elio Varutti
FederEsuli
Fondazione Giorgio Perlasca – Le Foibe e l’Esodo
Fondazione Rustia-Traine
Istituto Regionale per la Cultura Istriano-fiumano-dalmata
L’Arena di Pola – Libero Comune di Pola in Esilio
Lega Nazionale
Mailing List Histria
Società Dalmata di Storia Patria
Società di Studi Fiumani
Unione degli Istriani – Libera Provincia dell’Istria in Esilio
Unione Italiana
Università Popolare di Trieste
Romanzi d’autori istro-quarnerini e dalmati
P. A. Quarantotti Gambini, La rosa rossa (1937)
E. Bettiza, Il fantasma di Trieste (1958)
F. Tomizza, Materada (1960)
F. Tomizza, La ragazza di Petrovia (1963)
F. Tomizza, Il bosco di acacie (1963)
P. A. Quarantotti Gambini, I giochi di Norma (1964)
P. A. Quarantotti Gambini, Le redini bianche (1967)
F. Tomizza, L’albero dei sogni (1969)
F. Tomizza, La torre capovolta (1971)
F. Tomizza, La quinta stagione (1975)
F. Tomizza, La miglior vita (1977)
F. Tomizza, Il male viene dal Nord (1984)
L. Zanini, Martin Muma (1990)
N. Milani, Una valigia di cartone (1991)
E. Bettiza, Esilio (1996)
M. Madieri, Verde acqua. La Radura (1998)
G. Fiorentin, Chi ha paura dell’uomo nero? (2000)
F. Tomizza, La visitatrice (2000)
F. Tomizza, Il sogno dalmata (2001)
E. Bettiza, Il libro perduto (2005)
F. Molinari, L’isola del Muto. Storia del pescatore dalmata che parlava ai gabbiani (2006)
A. M. Mori, Nata in Istria (2006)
N. Milani, Racconti di guerra (2008)
L. Toth, La casa di calle San Zorzi (2008)
L. Zanini, Martin Muma (2008)
R. Turcinovich Giuricin, S. De Franceschi, Una raffica all’improvviso, navigando lungo le coste dell’Istria e Quarnero (2011)
L. Toth, Spiridione Lascarich – Alfiere della Serenissima (2011)
A. M. Mori, L’anima altrove (2012)
E. Bettiza, La distrazione (2013)
N. Milani, La bacchetta del direttore (2013)
N. Milani, Lo spiraglio (2017)
L. Toth, Il disertore dalmata (2018)
N. Milani, Di sole, di vento e di mare (2019)
N. Milani, Cronaca delle Baracche (2021)
E. Mestrovich, A Fiume, un’estate (2022)
R. Turcinovich Giuricin, Di questo mar che è il mondo… (2023)
Pellicole cinematografiche e spettacoli teatrali
La città dolente (1949)
Cuori senza frontiere (1950)
Magazzino 18 (2013)
Red Land Rosso Istria (2018)
La rosa dell’Istria (2024)
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IDENTITARIO 🔥
Laboratorio per la guerriglia culturale
Forgiatosi nell’esperienza di Passaggio al Bosco Edizioni e delle Comunità militanti, IDENTITARIO vuole essere centro e asse della cultura non allineata: un‘officina delle idee, uno spazio libero e un cantiere in perenne movimento, oltre la banalità della narrazione mainstream, il grigiore del “politicamente corretto” e l’ignavia del “mondo degli uguali”.
IDENTITARIO non è un palcoscenico per mitomani, un catalizzatore di like o un cenacolo per adoratori delle ceneri, ma il tamburo battente di un’avanguardia che ha scelto di vivere altrimenti, in ordine con una weltanschauung solare, organica e radicata.
IDENTITARIO è analisi della società e trasmissione della lunga memoria europea, studi tradizionali e geopolitica, storia e filosofia, economia e critica d’arte, sport e letteratura, viaggi e cinema, Formazione e impegno militante.
IDENTITARIO è la voce di una Comunità che non sarà mai community, di un’etica che non sarà mai profitto, di una stirpe che non sarà mai massa, di uno stile che non sarà mai moda, di una sacralità che non sarà mai feticcio. È l’ultima battaglia per la salvaguardia e il rilancio della nostra Civiltà millenaria, in fedeltà alla triade omerica che ha fecondato la nostra eredità: “La natura come solco, l’eccellenza come fine, la bellezza come orizzonte”.
ON LINE DAL 15 SETTEMBRE
www.identitario.org
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lamilanomagazine · 7 months
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Vicenza Making Future, il 14 e il 15 ottobre tornano i laboratori per bambini sulle materie Stem.
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Vicenza Making Future, il 14 e il 15 ottobre tornano i laboratori per bambini sulle materie Stem. Promossi da Confindustria Vicenza e Pleiadi in collaborazione con il Comune. Sabato 14 e domenica 15 ottobre torna Vicenza Making Future on tour, l'evento dedicato alle materie Stem ideato da Confindustria Vicenza e sviluppato da Pleiadi con il patrocinio del Comune di Vicenza. I laboratori Stem 2023 (acronimo di science, technology, engineering e mathematics) daranno ancora una volta ai giovanissimi l'occasione per conoscere e sperimentare le materie Stem. L'appuntamento è a Palazzo Barbaran, sede del Palladio Museum, dalle 15 alle 19 e domenica 15 ottobre, dalle 10 alle 19.30. Sabato 14 ottobre alle 15 all'apertura dell'evento saranno presenti l'assessore all'istruzione Giovanni Selmo, la vicepresidente di Confindutria Vicenza con delega al capitale umano Lara Bisin e il Ceo di Pleiadi Lucio Biondaro. «I laboratori, aperti ai bambini dagli 8 ai 12 anni, sono un'occasione per avvicinarsi in modo giocoso alle materie scientifiche e tecniche. Un approccio adottato con successo anche in alcuni centri estivi comunali, che riteniamo molto educativo e stimolante - sottolinea l'assessore all'istruzione Giovanni Selmo -. Vicenza making future è un'iniziativa ormai consolidata in città, che quest'anno a maggio con uno spettacolo al Teatro Olimpico. È promossa anche dall'assessorato all'istruzione e dall'ufficio scolastico territoriale in tutte le scuole della provincia, sempre sensibili a questo tipo di eventi». «Perseveriamo nel nostro ambizioso obiettivo di fare di Vicenza la prima provincia "Più Stem" d'Italia, mostrando ai ragazzi ed alle loro famiglie la vera luce della scienza – afferma la vicepresidente di Confindustria Vicenza con delega al capitale umano Lara Bisin -. Vogliamo offrire, ancora una volta, ai giovanissimi e alle giovanissime l'opportunità di appassionarsi alle materie Stem, conoscendole e sperimentandole in maniera giocosa attraverso dei laboratori rinnovati rispetto alle edizioni precedenti, in prestigiose location parte del patrimonio storico-artistico della nostra provincia. Quest'anno saranno il Palladio Museum a Vicenza, Villa Fabris a Thiene e la chiesa di San Giovanni a Bassano ad ospitarci. Rimane per noi importante il target delle giovanissime per contribuire a superare degli stereotipi sulle loro attitudini verso le materie tecnico-scientifiche, che possono invece offrire loro, non solo soddisfazioni personali, ma nel tempo anche professionali e di carriera, dato il fabbisogno professionale delle nostre aziende di figure tecniche e manageriali. Da diversi anni, collaboriamo con la città di Vicenza per questo importante progetto a favore di tutta la comunità, affinché possa essere conosciuta e vissuta dai giovanissimi come un luogo ricco di bellezza e future opportunità di studio e lavorative». I laboratori saranno sei per massimo 20 partecipanti ogni 45 minuti, ad ingresso gratuito con prenotazione obbligatoria sui seguenti temi: corto circuiti elettrici, bio investigation, tesori lucenti, virtual world, robotic lab, macchina perfetta. Novità di quest'anno sarà la City Stem Map della città di Vicenza: una mappa per far conoscere 10 punti di interesse a tema Stem presenti a Vicenza. Sarà l'occasione per scoprire luoghi dedicati al mondo tecnico-scientifico, che raccontano di invenzioni, fatti del passato e personaggi che hanno contribuito a nuove scoperte scientifiche. Quest'anno Vicenza Making Future on tour sarà realizzato in collaborazione oltre che con il Comune di Vicenza, anche con i Comuni di Thiene e Bassano del Grappa, con il contributo della Camera di Commercio di Vicenza e della Banca delle Terre Venete e il patrocinio della Regione Veneto, della Provincia, di Federmeccanica, di Federchimica e della Rete ITS Academy Veneto. Già dall'edizione 2022 Vicenza Making Future si è evoluto in un tour in 3 tappe nella provincia (Vicenza, Valdagno e Bassano del Grappa per l'anno 2022), con un enorme riscontro di pubblico e con il coinvolgimento di oltre 9.000 tra genitori, bambine e bambini. Per informazioni e prenotazioni www.makingfuturevicenza.it https://pleiadi.prenotime.it/... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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itisanage · 1 year
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Un libro, breve, ma sempre un libro. È del grande sociologo Norbert Elias. Lo abbiamo pubblicato, come Edizioni Medusa, nel 2010. Curato da Martino Doni. L’illusione del quotidiano. Sociologia con le scarpe slacciate. Questioni di metodo sociologico. Ma non solo. Elias passeggia a Torremolinos, una cittadina andalusa. Ha le scarpe slacciate. Le donne del posto che incontra lo guardano di sottecchi. Alla fine glielo fanno notare con cortesia e partecipazione. Non sia mai che un loro ospite di riguardo inciampi! Il giorno dopo passeggia nuovamente, ma sul corso principale, folto di turisti, e nessuno si occupa dei lacci delle sue scarpe nuovamente penzolanti.
È l’occasione per Elias di ripensare alla distinzione tra Gemeinschaft e Gesellschaft, vale a dire tra comunità e società. Nella prima ci si prende più cura degli altri, nella seconda meno. Elias ripeté l’esperimento in altri luoghi dell’Europa, riscontrando atteggiamenti sempre diversi e fortemente differenziati tra le due polarità, quella dell’indifferenza e quella della sollecitudine. Per non parlare della commiserazione e della compassione. Contano, nell’estensione dell’esperimento, i caratteri nazionali, la dimensione degli ambienti ecc.
Molti dei nostri discorsi si dispongono nella differenza sperimentata da Elias. Ci stanno bene nello spazio aperto delle due categorie che, osservo, potrebbero benissimo considerarsi di comodo, vale a dire utili ad imbastire giudizi sulle caratteristiche salienti del nostro vivere in comune. La maggior parte delle utopie politiche, ma pure solo delle enunciazioni programmatiche, si nutrono di questa differenza, l’hanno alimentata e, spesso, approfondita, scavando un solco incolmabile tra l’aspirazione alla Gemeinschaft e la degradata e degradante Gesellschaft.
Pare oggi del tutto verosimile l’ipotesi concreta di uno spazio sempre più stretto e impraticabile tra le due. Il discorso politico-sociale è sempre e solo in cerca di come distribuire tra i due poli i fenomeni e le aspettative. Si gioca all’annullamento reciproco. E se avessimo bisogno di entrambi?
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vorticimagazine · 3 months
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Rhet: torna il romanzo fantascientifico
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Era il 2021, quando noi di Vortici.it, abbiamo incontrato e portato alla vostra attenzione un romanzo molto particolare intitolato Elbrus, uscito a Ottobre 2020 per Armando Curcio Editore.
I due autori Marco Capocasa e Giuseppe Di Clemente riprendono ciò che noi definiamo sodalizio creativo e pubblicano la loro ultima fatica letteraria intitolata: Rhet, uscito recentemente per Edizioni Dialoghi – Gruppo Editoriale Utterson.
Rhet è il prequel(racconto, il cui contenuto intende proporre gli antefatti di una storia facente parte di un ciclo), di Elbrus. Parliamo di una nuova avventura fantascientifica ambientata prevalentemente sul pianeta extrasolare che dà il titolo al romanzo, dove prospera una civiltà aliena costituita da tre popoli: i , esploratori dello spazio, i , operosi e dediti all’economia di sussistenza e alle infrastrutture, e i , reietti esiliati in un’isola – continente dove vivono in condizioni tecnologiche e culturali arretrate. Il lettore di Rhet si troverà a seguire vicende che si sviluppano in un futuro remoto, scoprendo pagina dopo pagina le vite di tre personaggi, ciascuno appartenente ad uno dei tre popoli. Le loro vicissitudini un poco alla volta finiscono per intrecciarsi, divenendo indissolubilmente legate nel corso di un viaggio nello spazio profondo che li porterà in un sistema solare a loro ignoto, verso un destino comune, verso l’origine stessa della loro civiltà. Scegliamo di pubblicare la sinossi degli autori in versione integrale, per farvi scoprire quanto sia avvincente la trama: Al tempo della narrazione (Scisat) è una femmina appartenente alla comunità che, insofferente alle rigide tradizioni del suo popolo, vive un difficile rapporto con la sua famiglia. Più di tutto soffre a causa di , la persistente connessione empatica-telepatica fra gli individui e l’inevitabile controllo sulla propria esistenza che ne deriva. Per questo, dopo essere stata sanzionata per l’ennesimo episodio di insubordinazione sociale, sceglie di aderire ai programmi di esplorazione spaziale, grande caposaldo della tradizione finalizzato alla ricerca dei Fondatori, cioè coloro che provenendo da un altro mondo avrebbero fondato, secondo il mito, la civiltà sul pianeta . (Kazikaa) è una femmina , l’altro popolo di fortemente caratterizzato per l’operosità e la capacità organizzativa, ma retrocesso in ambito politico e compresso in quello sociale e culturale. Questi limiti hanno storicamente avuto ricadute pratiche sulla formazione culturale, sulle parziali restrizioni civili e sulle possibilità di carriera. (Kazikaa) è un’esobiologa ed un’esperta di intelligenza artificiale in attività su , una delle lune di , consapevole di aver conquistato un ruolo prestigioso e improbabile da ottenere per una femmina . Tuttavia è frustrata nel vedere periodicamente gruppi di giovani e aspiranti esploratori partire da alla volta di nuovi mondi da scoprire e colonizzare, una possibilità a lei negata, così come a tutti gli altri membri della sua comunità. (Gailmora) è un maschio , un popolo le cui origini affondano le radici in un remoto passato nel quale gli individui privi della capacità di comunicazione empatica-telepatica venivano esiliati dai e dai sul continente , oltreoceano. Qui i discendenti dei , che non ebbero in eredità alcuna traccia storica della deportazione e della quale non hanno serbato alcuna memoria, sopravvissero dando vita ad un mondo tecnologicamente e culturalmente arretrato e fondato sul potere, sul commercio, sulla religione e sulla superstizione. I ignorano l’esistenza del continente , loro ancestrale luogo di origine dove, invece, prosperano attualmente e . (Gailmora), dopo aver condotto un’esistenza itinerante e fatta d’espedienti, s’innamora di una femmina nomade. Nel tentativo di fuggire con lui dalla propria oppressiva e conservatrice famiglia nomade, la giovane perde la vita precipitando in mare da una scogliera. (Gailmora), invece, sopravvive alla caduta e viene recuperato in mare e venduto come schiavo ad una ricca matrona. Mentre è al suo servizio come maschio di piacere conosce un ministro del culto del Creatore, un , il quale lo indirizza verso le Porte del Cosmo, un luogo di frontiera immaginifico attraverso il quale è possibile oltrepassare i limiti del mondo conosciuto. (Gailmora), spinto dal dolore dell’amore perduto e dall’attuale condizione di schiavo, intraprende il viaggio e supera le Porte del Cosmo fino a raggiungere un’isola dove vede cose incomprensibili, ai suoi occhi un luogo dimora degli dèi: vede un mostro di metallo volteggiare e toccare il suolo vicino a una torre di vetro. Il mostro di metallo non è altro che l’astronave che ha fatto porto sull’isola di prima di dirigersi verso la luna di . (Gailmora) sale a bordo dell’astronave prima del suo decollo. Allo sbarco sulla luna (Gailmora) viene scoperto e trattenuto. È talmente sconcertante che un reietto (ovvero un discendente dei deportati) sia riuscito a lasciare , il continente oltre l’oceano, che la notizia della sua fuga e della sua presenza su viene tenuta segreta, anche e soprattutto perché solo una ristretta élite dei popoli di è a conoscenza che su esista tuttora una discendenza dei deportati ere or sono, poiché è pubblicamente noto che i deportati morirono tutti nel giro di poche generazioni. Invece la discendenza dei deportati si è articolata in popoli dalle variegate culture dimoranti in regni, città e porti. Ma la barbarie è stata tuttavia perpetrata dalle élite impedendo ad ogni nave, sempre grazie a quella rete di satelliti, di allontanarsi oltre un certo limite da . Nel frattempo, sulla luna , l’equipaggio che salirà sull’astronave è stato arricchito di nuovi membri provenienti da in vista di una missione che ha come scopo l’esplorazione, la scoperta di forme aliene intelligenti e, se possibile, il rintraccio dei Fondatori. Fra loro c’è (Scisat) che, fra le varie attività di formazione svolte sulla luna prima della partenza, entra in contatto empatico-telepatico con uno degli esseri alieni ospiti nella struttura lunare, appartenente ad una specie, i , scoperta molto tempo prima su un esopianeta, che per mutua utilità ha lasciato che alcuni suoi membri dimorassero sulla luna rhetiana per approfondire la reciproca conoscenza. Su nuove dinamiche politiche e spinte sociali stanno destabilizzando i tradizionali equilibri fra i popoli e . In uno storico incontro, infine, vengono rimossi vecchi limiti permettendo ai l’accesso a professioni e ruoli istituzionali fin ad allora preclusi. Così, si apre per la   (Kazikaa) uno scenario nuovo che le permette di sottoporre la propria candidatura per la missione prossima alla partenza. Viene selezionata ed entra a far parte dell’equipaggio. La permanenza del reietto su è un problema che viene superato facilmente. Viene deciso dai vertici che (Gailmora) sia imbarcato per la spedizione e sia oggetto di studio durante il lungo viaggio. A (Scisat) e (Kazikaa) viene affidato dal comandante l’incarico di studiare segretamente il sotto ogni punto di vista. Durante il viaggio (Gailmora) apprende la lingua di e riceve rudimenti di scienze e tecnologia. Quando diviene “utilizzabile”, il comandante non esita ad aggregarlo a missioni esterne quale pedina sacrificabile. Le due scienziate apprendono tutto ciò che è possibile dal profugo sul suo mondo di provenienza. In ogni caso lavorano moltissimo sull’aspetto fondamentale che lo distingue dalla gente di , cioè l’incapacità di comunicare per mezzo di . Ma questo aspetto rivela novità sorprendenti. Si manifestano segni di cambiamento in lui, qualcosa lascia credere che il abbia iniziato a percepire qualcosa, con debolezza e in modo confuso. E, forse, proprio questa primordiale sensibilità a , ripercorrendo le allucinazioni e le situazioni che già lo avevano stimolato a lasciare la propria patria, lo ha messo nelle condizioni di fuggire. Insomma, qualcosa già serpeggiava ed ora, durante il confronto serrato e quotidiano con le scienziate, sta maturando e rivelandosi progressivamente. Si tratta di una scoperta sensazionale. Durante la navigazione, già quando si è prossimi ai sistemi di stelle obiettivo della missione perché potenzialmente ritenuti capaci di ospitare la vita intelligente, un segnale scuote il comandante e segna il destino della missione. Proveniente da uno di quei sistemi di stelle, un segnale senza alcun dubbio artificiale viene captato da . Il Comandante assegna la nuova rotta verso il pianeta in orbita della modesta stella . Durante la navigazione, nella fascia esterna di quel sistema, un ennesimo e nuovo segnale artificiale alimenta ulteriore fermento nell’equipaggio. Proviene da un punto situato nello spazio profondo ed è sprigionato da una fessurazione spazio-temporale, cioè una singolarità che crea un ponte capace di collegare istantaneamente due punti lontanissimi nell’universo. Nel tentativo di non tralasciare nulla, il Comandante, mantenendo la rotta verso , invia una navetta esplorativa verso la sorgente del nuovo segnale. Dell’equipaggio della missione fanno parte anche le due scienziate e (Gailmora). Soprattutto, ne è stata messa a capo proprio la femmina (Kazikaa) che, durante il viaggio, ha saputo emergere e farsi apprezzare dal Comandante. Ma quando la navetta è prossima alla fessurazione, l’astronave viene colpita irrimediabilmente da uno sciame di asteroidi che ne perforano lo scafo e la danneggiano gravemente. L’equipaggio della navetta esplorativa è impotente di fronte al disastro che si consuma pochi istanti prima che la fessurazione sia attraversata. Una volta oltre, l’equipaggio della navetta è irrimediabilmente solo e non riesce a spiegarsi come mai, pur avendo attraversato quella che è stata identificata come una fessurazione spazio-temporale, la navetta è rimasta nello stesso luogo. è scomparsa ma tutti gli astri di riferimento sono là, a significare che non è stato effettuato alcun balzo verso qualche zona remota. È questo è inspiegabile. Ma ancora più scioccante è l’avvistamento di strutture enormi che, incrociando nello spazio, intercettano la navetta e, lentamente, la catturano. È chiaro fin da subito all’equipaggio di essere venuti a contatto con una popolazione aliena. La navetta viene condotta all’interno di una di quelle gigantesche navi. Convinta che gli alieni vogliano stabilire un contatto, (Kazikaa) dispone che assieme a lei scendano anche (Scisat) e (Gailmora), in rappresentanza dei tre popoli di . Scendendo dalla navetta nessuno di loro poteva immaginare di trovarsi di fronte a esseri viventi con fattezze tali e quali alle loro. Finalmente, i rhetiani hanno trovato i Fondatori. Gli autori: Marco Capocasa biologo e antropologo. Svolge attività di ricerca scientifica in qualità di vice-segretario dell'Istituto Italiano di Antropologia e la libera professione di biologo nutrizionista. Si occupa dello studio delle relazioni fra strutture sociali e diversità genetica delle popolazioni umane e della condivisione del sapere scientifico in ambito antropologico e biomedico. È autore di decine di articoli pubblicati su riviste scientifiche internazionali. Ha pubblicato tre libri di divulgazione scientifica: Italiani. Come il DNA ci aiuta a capire chi siamo (Carocci, 2016), Intervista impossibile al DNA. Storie di scienza e umanità (il Mulino, 2018) e Assurdità alimentari – Dalle fake news alla scienza della nutrizione (Castelvecchi, 2023). È inoltre autore, insieme a Giuseppe Di Clemente, del romanzo di fantascienza Elbrus, edito nel 2020 per Armando Curcio Editore.Giuseppe Di Clemente laureato in Economia aziendale, è autore dei romanzi di fantascienza: Oltre il domani. Un varco per l'universo (L'Erudita, 2019) ed Elbrus (Armando Curcio Editore, 2020). Immagine di copertina: Image By stockgiu - freepik.com   Read the full article
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agrpress-blog · 3 months
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Il prestigioso World Water Day Photo Contest, giunto alla sua ottava edizione, offre agli appassionati di fotografia e sostenitori ambientali l'opportunità di esprimere il proprio impegno attraverso immagini evocative dedicate all'acqua. Organizzato con dedizione da Lions International Seregno AID, il concorso ha già contribuito con successo a progetti umanitari in Burkina Faso e Sierra Leone grazie ai fondi raccolti in edizioni precedenti. Anche quest'anno, i proventi saranno destinati al co-finanziamento di un nuovo progetto idrico umanitario, in attesa di aggiudicazione attraverso un bando internazionale. Il tema centrale di questa edizione, "Leveraging Water for Peace | Acqua leva di pace," riflette l'importanza strategica dell'acqua come strumento di pacificazione. La Giornata Mondiale dell'Acqua, istituita nel 1992 dalle Nazioni Unite e celebrata annualmente il 22 marzo, assume un ruolo fondamentale nell'agenda internazionale. Un'iniziativa promossa da "UN Water," l'agenzia dedicata alle questioni idriche, incoraggia gli Stati membri dell'ONU e la comunità globale a dedicare questo giorno alla riflessione sul tema annuale e alla promozione di azioni concrete nei loro territori. Il World Water Day Photo Contest, realizzato in collaborazione con le Nazioni Unite (UN-Water) e patrocinato dalla Comunità Europea, rappresenta un contributo significativo a questa iniziativa, invitando fotografi di ogni livello a catturare l'essenza dell'acqua con qualsiasi dispositivo fotografico, da macchine professionali a smartphone e droni. Le categorie in gara includono "Foto Singole a Tema Water Environment," "Foto Singole a Tema Paesaggi Acquatici," e "Storytelling a Tema Storie d'Acqua." Due premi speciali saranno assegnati alla miglior foto giovane (fino a 21 anni) e alla miglior foto di un/a socio/a Lions Club o Leo Club. Una giuria internazionale composta da dodici professionisti del settore valuterà le opere, e i vincitori saranno premiati con oltre 5.000 euro complessivi. Le foto selezionate saranno esposte in mostre itineranti che attraverseranno l'Italia e il mondo da aprile 2024 a febbraio 2025. Per partecipare e consultare il regolamento completo, visita il sito ufficiale: www.worldwaterday.it
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cinquecolonnemagazine · 3 months
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"Il fiore di Farahnaz", il libro di Yaprak Oz, premiato nel 2019 come miglior giallo turco dell’anno
“Il fiore di Farahnaz” è in distribuzione da novembre 2023, edito da Edizioni le Assassine nella collana “Oltreconfine”, tradotto da Nicola Verderame.  Siamo negli anni Settanta e la Turchia è scossa da profonde difficoltà economiche e sociali, tuttavia a Kilic, zona residenziale, dove vivono ingegneri e medici in servizio nel complesso minerario adiacente alla città di Zonguldak sulla costa del Mar Nero, la vita scorre tranquilla e spensierata, tra serate al cinema, partite a canasta, balli e cene. La piccola comunità di funzionari è infatti molto unita e i rapporti di vicinato sono improntati alla massima solidarietà fino a quando la moglie del direttore degli impianti minerari non viene trovata morta. L’omicidio della giovane donna viene attribuito al pazzo del paese, tuttavia Yildiz, moglie di uno degli ingegneri, divoratrice di gialli e sarta per passione, non si accontenta di questa soluzione di comodo. Da acuta osservatrice, accumula indizi che la portano a conclusioni ben diverse. Ma la protagonista del romanzo avvince anche per il suo modo di essere: grazie a lei hanno voce tutte le donne del quartiere; ognuna di loro racconta i propri sentimenti ed emozioni: l’angoscia di un figlio che non arriva, la gioia di uno che sta arrivando, la tristezza di una madre che accompagna sua figlia non vedente nel verde dei boschi, fino alla rabbia di una donna che si è sempre sentita non voluta. “Voci di donne” diverse, che nel profondo si ricollegano a una voglia incessante di essere buone madri, ma anche di essere ancora figlie.  Un giallo appassionante, capace non solo di raccontare il vero volto del male, ma di indagarne da vicino le profonde motivazioni di chi sceglie di macchiarsi di sangue per giungere alle vette più alte. Un testo premiato nel 2019, come miglior romanzo giallo dell’anno, in grado di offrire una fotografia precisa di una cittadina turca prima del colpo di Stato del 1980. Info biografiche  YAPRAK ÖZ è nata nel 1973. Ha frequentato il Collegio TED di Zonguldak Koleji e la facoltà di Cultura e Letteratura Americana presso l’Università di Istanbul. Ha pubblicato poesie, racconti e saggi su numerose riviste e antologie in Turchia e all’estero. Le sue poesie sono state tradotte in numerose lingue, tra cui inglese, greco e svedese. Fa parte dell’Unione degli Scrittori di Poliziesco di Turchia e del PEN International. Ha pubblicato cinque raccolte di poesia e otto romanzi, quattro dei quali hanno per protagonista Yıldız Alatan. Link di vendita online:  https://edizionileassassine.it/prodotto/il-fiore-di-farahnaz/ Dettagli prodotto: Editore: Edizioni Le Assassine Genere: Giallo Collana: Oltreconfine Lingua: ‎ Italiano Copertina flessibile: 344p Read the full article
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mifrogitalian · 4 months
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Offerte Giochi
Delizie Di Gioco: Cosa Dovresti Cercare Nelle  Offerte Giochi?
Il gioco non è solo un hobby; è uno stile di vita per molte persone. Tuttavia, questa passione può essere finanziariamente impegnativa, con le nuove versioni di giochi che spesso arrivano con prezzi elevati. Ecco perché le Offerte Giochi sono diventate un aspetto essenziale della comunità dei giocatori.
Che si tratti di una vendita lampo su una piattaforma online o di uno sconto in un negozio di giochi locale, ci sono sempre affari da trovare. Ma con così tante opzioni disponibili, cosa dovresti cercare nelle offerte di gioco?
Contenuto:
Quando cerchi offerte di giochi, è importante considerare il contenuto fornito con il tuo acquisto. In alcuni casi, i pacchetti di gioco possono includere contenuti digitali esclusivi come skin, personaggi o oggetti di gioco bonus.
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Se sei un fan delle edizioni speciali e degli oggetti da collezione, assicurati di cercare le offerte che raggruppano questi extra insieme al gioco stesso.
Prezzo:
Il prezzo è naturalmente un fattore importante quando si tratta di offerte di giochi ed è importante ricordare che non tutti gli sconti sono uguali.
Se stai pensando di acquistare un gioco fisico, controlla se vengono applicate delle spese di spedizione o se l'offerta è disponibile solo in determinate aree.
Quando acquisti giochi digitali, fai attenzione a eventuali tasse, oneri o commissioni aggiuntive della piattaforma.
Data Di Scadenza:
Infine, assicurati di controllare quando scadrà l'accordo del gioco. Non vorrai perderti una grande offerta perché ti sei dimenticato di approfittarne in tempo!
È inoltre consigliabile tenere d'occhio le offerte bonus speciali o gli sconti a tempo limitato che potrebbero essere disponibili solo per un breve periodo.
Varietà Di Offerte:
Quando cerchi offerte di giochi, la varietà di offerte disponibili è un fattore chiave da considerare. È importante trovare offerte che si adattino alle tue preferenze di gioco, sia che tu preferisca i giochi per console o i titoli per PC.
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Se sei un appassionato giocatore, assicurati di tenere d'occhio i pacchetti che includono più titoli in un unico pacchetto. Offerte promozionali speciali possono anche essere un ottimo modo per risparmiare denaro sui giochi più recenti.
Prezzo:
Quando acquisti offerte di giochi, il prezzo dovrebbe sempre essere un fattore primario nella tua decisione.
È importante tenere conto dell’attuale valore di mercato del gioco e confrontarlo con altre offerte.
Considera quanto sei disposto a pagare per un titolo specifico e attieniti a quel budget. Alcuni rivenditori potrebbero offrire sconti troppo vantaggiosi per lasciarselo sfuggire, ma assicurati sempre di ottenere un buon rapporto qualità-prezzo.
Esclusività:
L’esclusività delle offerte di gioco è un altro fattore da considerare. Le offerte esclusive sono solitamente disponibili solo per un periodo limitato e spesso possono fornire vantaggi aggiuntivi come contenuti bonus o accesso anticipato.
Queste offerte sono particolarmente interessanti per i giocatori che desiderano mettere le mani sugli ultimi titoli.
Conclusione:
Quando cerchi offerte di giochi, ci sono molti fattori da considerare. Sapere quali contenuti riceverai e valutare il prezzo sono componenti essenziali per trovare un'ottima offerta.
È anche importante ricordarsi di controllare la data di scadenza dell'accordo e cercare eventuali offerte esclusive che potrebbero essere disponibili.
Anche la varietà gioca un ruolo; assicurati di cercare offerte adatte alle tue preferenze di gioco e al tuo budget. Seguire questi suggerimenti ti aiuterà a trovare l’offerta di gioco perfetta adatta alle tue esigenze.
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luigiviazzo · 4 months
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Auguri da:
Il serio e il faceto: una miscellanea di brevi racconti che affrontano gli argomenti più disparati.
L'autore, tra l'ironico e il divertito, gioca con le parole e riesce a fare in modo che aspetti o considerazione legati alla quotidianità, diventino spunti di riflessione per il lettore. Il tutto corredato dall'inserto di pertinenti immagini. Chiude il testo la divertente commedia in un atto dal titolo Minestra o finestra.
Una recensione @
Per acquistare il volume link @
ET
I miei 400 anni e altri viaggi Tu che sei un lettore a caccia di novità nella marea di libri che escono ogni giorno, che cerchi qualcosa di originale, che interessi e che diverta allo stesso tempo, che parli di vita vissuta, di viaggi in autostop in giro per l’Europa: da una passeggiata fra i lapilli di un vulcano islandese al sole di mezzanotte navigando fra gli arcipelaghi della Norvegia. Dal ricordo scanzonato dei professori del suo liceo milanese al ...". Il tutto scritto in modo brillante e sempre con una vena di leggero umorismo. Una recensione @  http://luigialfonsoviazzo.altervista.org/i-miei-400-anni-e-altri-viaggi/ Per acquistare il volume link @
Franco Salghetti-Drioli fin dall’età di 25 anni frequenta il mondo dell’editoria con una breve esperienza presso la Carlo Bestetti Edizioni d’Arte di Roma. 
Collabora con la rivista di divulgazione scientifica Sapere delle Edizioni di Comunità come redattore e “braccio operativo” della direzione editoriale e responsabile della rubrica Notiziario. 
In seguito viene nominato capo redattore e poi direttore editoriale dell’affiliata italiana della Field Enterprises Educational Corp, curando una collana di libri per l’infanzia e successivamente realizzando un’enciclopedia tematica in 12 volumi. 
Nel 1987 fonda la Drioli Editore e pubblica due agende scientifiche: l’Agenda del Cielo e l’Agenda del Mare, rispettivamente di astronomia e di biologia marina.
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paoloferrario · 5 months
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"Ogni sasso mantiene una propria individualità, è legato ma allo stesso tempo ha una configurazione singolare", in Andreoli Vittorino, Muretti a secco. La ricchezza della semplicità, [Low] edizioni, 2023
"Ogni sasso mantiene una propria individualità, è legato ma allo stesso tempo ha una configurazione singolare, e nei casi in cui il muretto cada, torna sé stesso nell’ammasso degli altri sassi. C'è, in questo, la configurazione di un rapporto e persino di un rapporto sociale: in una comunità ci sono gli individui, ognuno dei quali ha però caratteristiche proprie che però devono convivere con…
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londranotizie24 · 6 months
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Con Manuela D'Amore scopriamo le Literary voices della diaspora italiana in Regno Unito
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Di Annalisa Valente @ItalyinLDN @ICCIUK @ItalyinUk @inigoinLND Parla Manuela D'Amore, l'autrice che ha dedicato il suo libro alle "Literary Voices of the Italian Diaspora in Britain”, un omaggio all’opera di l’opera di ventuno autori italiani attivi in Gran Bretagna dagli anni ’30 ad oggi. Ecco la prima ricerca sulle Literary voices della diaspora italiana nella storia del Regno Unito dagli anni Trenta ad oggi "Literary Voices of the Italian Diaspora in Britain - Time, Transnational Identities and Hybridity" è il nuovo libro di Manuela D’Amore, professoressa associata di Letteratura inglese presso l’Università degli Studi di Catania, che si interessa di scrittura di genere, viaggio e fenomeni culturali in prospettiva anglo-italiana. Autrice di saggi, edizioni critiche e monografie, ha ottenuto il Premio ANDA 2018 per The Royal Society and the Discovery of the Two Sicilies: Southern Routes in the Grand Tour (Palgrave Macmillan 2017). Literary Voices of the Italian Diaspora in Britain: Time, Transnational Identities and Hybridity è stato pubblicato da Palgrave Macmillan a settembre 2023. Il volume studia l’opera di ventuno autori italiani attivi in Gran Bretagna dagli anni ’30 ad oggi, mostrando come la comunità italiana è stata rappresentata nelle opere letterarie italo-britanniche. Ne abbiamo parlato con l’autrice. Considerando l’obiettivo del suo libro, conferire il giusto riconoscimento a diverse generazioni di scrittori italo-britannici, a che tipo di pubblico si rivolge in particolare? "Come studiosa che per la prima volta ha scelto di occuparsi di un fenomeno contemporaneo tanto attuale, ho subito provato a immaginare chi avrebbe potuto interessarsi a questa prima ricostruzione storico-letteraria. Subito, non lo nego, ho pensato alla mia comunità scientifica di riferimento: a quella degli anglisti, ma anche a chi lavora nel campo della comparatistica e dell’italianistica. Sono convinta che il lavoro di ricerca che verrà portato avanti in futuro sarà indispensabile per approfondire la conoscenza su questi primi 21 autori e autrici. Ma non è tutto. Essendo il mio obiettivo quello di fare conoscere anche la loro produzione letteraria, ho scelto di rivolgermi anche a membri della comunità italiana – uomini e donne le cui famiglie si sono stabilite in Inghilterra, Scozia e Galles sin dal periodo post-unitario – così come a tutte le associazioni culturali italo-britanniche perché si creasse una fitta rete di scambi su questi temi. ... Continua a leggere su www.
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orbiscomunication · 7 months
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Associazione “L’albero della vita”, grandissimo successo per la  1ª Festa del Volontariato
LUSCIANO. “Donare”. È stata questa la parola d’ordine della “1ª Festa del Volontariato” a Lusciano, una manifestazione che sicuramente lascerà un ricordo speciale nel cuore di tutti i cittadini e non. L’evento, organizzato dall’associazione “L’albero della vita”, coordinata da Luciano Abate, e patrocinato moralmente dal Comune di Lusciano e della Chiesa S. Maria Assunta, si è tenuto nei giorni 7 e 8 ottobre in via della Resistenza, nei pressi della scuola media ‘Ugo Foscolo’. 
La festa ha visto la partecipazione di moltissime associazioni: “Libera”; “A.M.C.V.S”; “A.U.F.V”; “Telethon”; “Caritas”; “Amo”; “Andos”; “Fraternità Pontano”; “RiseUp”; “Avis Carinaro”; “WWF”; “AIL Caserta”; “Zenit”; “Felix”; “Diversamente”. E non solo; presenti anche il Sindaco di Lusciano Giuseppe Mariniello, il parroco della parrocchia di Lusciano, Giuseppe Liguori e il parroco Don Maurizio Patriciello della parrocchia di Caivano. 
Durante le due giornate ci sono state diverse manifestazioni: la presentazione del libro  “Strade Assassine - Sette storie vere” (ed. curato da Dino Frambati ed edito dalla NerosuBianco di Nicola de Chiara) dell’associazione “Mamme Coraggio e Vittime delle Strada”, presieduta da Elena Ronzullo, la quale ha regalato una copia al sindaco e al coordinatore Luciano Abate; la presentazione del libro “Il mare è…Rosa” (Vozza Edizioni) di Lucia Cerullo e Alessandra Vigliotti e promosso dall’associazione Riseup”; la presentazione del progetto “Battiti di cuore” organizzato dall’associazione “L’albero della vita”. Ci sono state anche esibizioni sportive:  la “Volley Felix” ha tenuto tornei di pallavolo e la “Minibasket C.P.C Lusciano tornei di basket. Presente anche l’artista Lino Barbieri e il gruppo musicale “Foxyware”. Nell’ambito delle esibizioni culturali, si è tenuta anche una performance di teatro- terapia con ragazzi diversamente abili della “Coop. Sociale Zenit”. Inoltre, a disposizione dei partecipanti anche zone gastronomiche, animazione per bambini e lotteria di beneficenza. 
“È stato bellissimo vedere tutta la comunità alla festa - afferma il coordinatore Luciano Abate -. Le due serate sono state un momento speciale, un momento di cultura e di educazione al dono. Voglio ringraziare i cittadini, le istituzioni, le associazioni, Don Patriciello e tutti gli altri che hanno reso questo evento indimenticabile. Presto partirà il progetto ‘Battiti di cuore’, promosso dalla nostra associazione ‘L’albero della vita’. Grazie a questo progetto metteremo a disposizione della comunità degli appositi macchinari per il controllo cardiaco. Speriamo - conclude - di fare sempre sempre meglio, sempre di più. Tutto per i nostri cittadini”.
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Corciano, festa grande per la 50esima edizione di Mantignana in settembre In menù le specialità della Sagra del pollo all’arrabbiata e dei prodotti tipici - Da venerdì 25 agosto a sabato 3 settembre tanti eventi, giochi e in...
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lamilanomagazine · 10 days
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Cagliari, l'assessora Picciau racconta i suoi due anni e mezzo alla guida della Cultura e dello Spettacolo
Cagliari, l'assessora Picciau racconta i suoi due anni e mezzo alla guida della Cultura e dello Spettacolo.    "Poco più di due anni e mezzo è durato il mio incarico da Assessora alla Cultura e Spettacolo del Comune di Cagliari. Trentadue mesi durante i quali ho avuto il privilegio di potermi dedicare a due importanti e delicati settori della vita cittadina come la cultura e lo spettacolo.  Alla fine di questo mandato sento il piacere e il dovere di porgere una serie di ringraziamenti. Per primo al Sindaco Paolo Truzzu per avermi dato questa straordinaria opportunità di mettermi al servizio della comunità. Pur essendo per me una prima volta in veste assessoriale, ho svolto il mio lavoro con tutte le attenzioni e la passione che nutro, anche da storica dell'arte, per questi settori che reputo strategici per la città ma anche fondamentali per la qualità della vita dei cagliaritani e di quanti guardano con interesse alla nostra città. Vorrei ringraziare sinceramente tutti gli uffici dell'assessorato, perché senza le straordinarie competenze delle tante persone che ci lavorano non avrei potuto far nulla. I nomi sono tanti e allora su tutti ringrazio il mio dirigente Marco Zedda, perché è stato costantemente un faro che ha tenuto la barra dritta tra le tante norme e i numeri che necessitano quotidianamente di essere guardati con grande senso di responsabilità, perché parliamo di "cosa pubblica". "In questi mesi ho provato a dare il mio contributo consapevole del fatto che abbiamo a Cagliari un grande patrimonio sia pubblico che privato, un patrimonio non semplice da gestire, soprattutto in così poco tempo. E allora ho dedicato attenzione alla valorizzazione degli artisti e soprattutto delle artiste con diverse personali a loro dedicate e ospitate sia nelle sale della Galleria Comunale che in quelle del Palazzo di Città: da Giovanni Campus a Mirella Mibelli, Lia Drei, Caterina Lai, Fratelli Melis e Liliana Cano. Senza tralasciare il contesto nazionale e internazionale con gli scatti di Inge Morath o le tavole del grande Hugo Pratt. Mentre è in preparazione per la Primavera una inedita mostra su Robert Capa. E ancora Gastone Biggi e Ludica, una particolare mostra dedicata al giocattolo d'autore. Tutte iniziative che l'Assessorato ha "impreziosito" con la produzione di cataloghi dedicati. Tra i progetti di valorizzazione soprattutto dei giovani artisti sono state realizzate sette edizioni di arteXarte con l'intento di valorizzarne e renderne più popolare il lavoro offrendo loro, come insolite sale espositive, le vetrine o gli atrii degli esercizi commerciali del centro città. Sarebbe lungo l'elenco delle iniziative che abbiamo attivato e non è questa la sede". "Per la prima volta è stata fatta una gara d'appalto per l'esecuzione dei servizi del sistema bibliotecario triennale con una visione nel lungo periodo e la sollecitazione all'applicazione del contratto Federculture in conseguenza di un accordo di programma siglato dalla Giunta Truzzu con le organizzazioni sindacali territoriali, contratto di riferimento in Italia per il settore cultura, più vicino di altre forme contrattuali al rispetto dei diritti dei lavoratori. Il contratto Federculture è stato proposto anche ai soggetti privati in occasione dei nuovi bandi per la gestione dei centri d'arte". "Ci sono stati anche momenti difficili. Nel corso dell'incarico l'Assessorato è infatti stato fortemente impegnato nella gestione, per quanto di sua competenza, della crisi del Consorzio Camù che ha comportato una delicata vertenza per la salvaguardia del posto di lavoro degli oltre quaranta dipendenti impiegati nei centri comunali d'arte Castello San Michele, Il Ghetto e Exmà". "Sul fronte dello Spettacolo è stato istituito un nuovo regolamento sull'erogazione dei contributi, creato il progetto Cagliari dal vivo che nel biennio 2023/2024 ha promosso oltre 300 titoli l'anno tra concerti, spettacoli, appuntamenti teatrali e laboratori didattici, rinnovato Filming Cagliari, con l'accordo siglato tra Comune di Cagliari, Assessorato alla Cultura e Spettacolo e la Fondazione Sardegna Film Commission. Ai Servizi Cultura dell'Assessorato è spettato anche il compito di organizzare il Capodanno 2024 che ha visto in città il concerto di Marco Mengoni. Tra gli ultimi atti il convegno dedicato al rapporto tra politiche turistiche musei d'arte contemporanea del Mediterraneo che ha visto protagonisti i musei italiani che si trovano nelle città di mare svoltosi alla Passeggiata Coperta. Programmato l'utilizzo dei contributi della Fondazione di Sardegna bloccati dal 2018 con i quali sono stati finanziati importanti progetti culturali per la città. Riattivato il Premio Bacaredda istituito durante la giunta Floris e premiato con la Medaglia d'Onore "destinata a personalità che hanno dato lustro a Cagliari" sia Silvana Migoni che Monsignor Baturi. È anche in via di istituzione la Scuola civica di storia". "In conclusione, tante cose sono state fatte e tante ci sono ancora da fare. Cagliari, la città capoluogo di regione, avrebbe certamente bisogno di riconquistare il ruolo che le è proprio. E investire in cultura è sempre un buon affare. Ma bisogna avere tempi lunghi che consentano di dare gambe a progetti in grado di fare ragionamenti di insieme. E bisogna avere il giusto dialogo con le altre Istituzioni perché per realizzare i progetti servono anche le adeguate economie. È stata una esperienza molto interessante, formativa e impegnativa, anche emotivamente. Una di quelle esperienze grazie alle quali si capisce fino in fondo cosa significhi amministrare con senso di responsabilità le risorse pubbliche. Ancora grazie a tutti". Conclude così, l'Assessora alla Cultura e Spettacolo Maria Dolores Picciau,   ... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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jacopocioni · 8 months
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Dante e la sua Casa.
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È lo stesso Sommo Poeta che ci indica il suo domicilio ponendolo in un'area tra la chiesa di San Martino, la Badia Fiorentina e la chiesa di Santa Margherita de' Cerchi, luoghi per altro ancora oggi esistenti e visitabili. Non è però certo che la casa museo di Dante sia veramente quella dove realmente visse il poeta. La casa museo è una costruzione che ingloba una serie di case medievali tra cui la vecchia torre della famiglia dei Giuochi. La Torre citata da Dante come vicina alla sua casa sarebbe in realtà la casa torre della Castagna. La Divina Commedia, cosi definita pare dallo stesso Boccaccio, fu scritta in italiano volgare da Dante e per questo deriso dai colleghi dell'epoca che per prenderlo in giro lo apostrofarono come "Cruscone", termine denigratorio  con un significato che va da "contadino" a "giocoso", un termine che lascia ad intendere si tratti di una persona gretta o da prendere poco sul serio. Probabilmente nel 1570 il termine fu d'ispirazione all'origine del nome "La brigata dei Crusconi' coloro che poi diedero origine all'Accademia della Crusca, cioè i massimi esponenti della conservazione della lingua italiana. Altri sostengono che il nome Accademia della Crusca derivi dal separare la crusca dalla farina, cioè separare la buona lingua italiana da quella più corrotta, prendendone come esempio l'italiano volgare del 1300.
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All'interno della casa museo si ritrovano pannelli esplicativi, riproduzioni, modellini, monete, armi, utensili, le pagine originali di codici miniati di varie edizioni della Divina Commedia. E' presente anche la ricostruzione di una stanza da letto dell'epoca, costumi tipici dell'epoca e pannelli che riproducono tutta la Divina Commedia. Un'esposizione di erbe medicinali e utensili dato che Dante apparteneva alla Gilda dei Medici Speziali. Nato a Firenze nel 1265 Dante fu scrittore, politico, poeta e Guelfo e partecipò come cavaliere alle campagne militari contro Arezzo e Pisa. Scortò Carlo Martello d'Angiò Si diede alla politica assumendo vari incarichi anche di prestigio nella comunità Fiorentina. Si schierò dalla parte dei Guelfi bianchi durante le lotte intestine della sua fazione guelfa e si oppose a Bonifacio VIII contro date le sue ingerenze sui Guelfi e vi identificava la decadenza morale della chiesa. Nel tentativo di riappacificare le parti si attirerà le ire di entrambe le fazioni. Un provvedimento di esilio che colpiva entrambi gli schieramenti, oltre a non risolvere il problema, creò seri problemi allo stesso Dante inviso, a quel punto, dai suoi oltre che dai rivali. Nel mentre Dante si recava a Roma per cercare di distogliere Bonifacio VIII dalle mire su Firenze Carlo di Valois, appoggiato dal papa stesso, conquistò Firenze e appoggiò i Guelfi Neri determinando così l'esilio perpetuo per Dante da Firenze ed inoltre condannato in contumacia al rogo e alla distruzione della sua casa. Dante morirà nel 1321 di malaria a Ravenna senza rivedere più Firenze.
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Riccardo Massaro Read the full article
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