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#Giovanni Giolitti
figlidiroma · 13 days
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Sono passati 15 anni, e io sono sempre là.
La statua parlante di Pasquino e i Settecenteschi leoni di Palazzo Braschi. Oggi è la sede del Museo di Roma, un'esposizione di tele, acquerelli, foto e plastici che narrano la storia della città.
Per 50 anni, dall'Unità al 1921, fu sede del Viminale, prima del trasferimento all'attuale sede dietro via Nazionale.
Dal portone del palazzo entrave e usciva Giovanni Giolitti, forse, dopo Cavour, il più importante, discusso e discutibile ministro della storia italiana pre-repubblicana.
Il palazzo nasce sulle macerie del più antico palazzo Orsini a Pasquino: è il 1792, un brutto momento per il potere teocratico e monarchico in un'Europa che assiste inorridita ed impotente allo scatenarsi della furia giacobina.
Papa Pio VI Braschi se ne frega: vuole un bel palazzo per l'amato nipote, il principe Luigi Braschi-Onesti, e lo avrà alle spese del preesistente edificio.
Questo Luigi, per altro, è, forse suo malgrado visto lo sprezzante giudizio che della sua intelligenza dà il procuratore per il Tevere napoloenico, de Tournon, un personaggio formidabilissimo della Roma a cavallo tra papato e era napoleonica. Dico a cavallo a ragion veduta, perché Luigi sa stare in sella sia prima, che dopo l'avvento di Bonaparte: un talento raro in un epoca così turbolenta.
Il futuro papa è zio suo e del piccolo Romualdo: cesenatesi, nascono da Giulio Onesti e da Francesca Braschi, che di Pio VI è sorella. Quando Luigi è abbastanza grande, Pio lo richiama a Roma con il fratello che diverrà cardinale. Il papa celebra nella Cappella Sistina le nozze tra Luigi e Costanza Falconieri, nobildonna della potente famiglia nobile residente nel bel palazzo borrominiano di via Giulia (segue foto mia di una delle arpie di palazzo Falconieri, aggiunte più tardi ma su progetto di Borromini).
Adotta inoltre i nipoti, che da Onesti diventano Braschi e, come tali, principi.
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Luigi ha il fiuto per gli affari ed è anche ben raccomandato: conduce lucrosi affarucci nella campagna romana, uno dei quali sfocia in un'incresciosa causa di cui si sobbarca sempre lo zio. È la causa Lepri, che finisce davanti a tribunale rotale perché gli eredi Lepri, defraudati della loro eredità alla morte del padre Amanzio, ricusano la legittimità del testamento in favore del papa (che intendeva allegare i ricchi beni del possidente pontino a Luigi).
Alle soglie della Rivoluzione Francese, Luigi viene mandato dallo zio a trattare con i Francesi giacobini a Tolentino. Tuttavia, le trattative vanno maluccio e per giunta Luigi, tornato a Roma, si trova i Francesi in città ed il palazzo ancora in costruzione devastato: il popolo romano lo detesta e ha salutato con soddisfazione lo scempio francese nelle sue proprietà.
Tra l'altro, poiché il principe era di bocca buona e aveva collocato nel suo palazzo la sua collezione di preziose tele (Caravaggio, pittori Cinque-Seicenteschi, sciocchezzuole del genere) i francesi, quel che non rompono lo rubano e lo spediscono in Francia.
Però, Luigi, che forse non è sveglio, sostiene de Tournon, ma evidentemente ha la furbizia degli imbelli, riesce a rimontare anche da questa disgrazia: dopo alterne vicende di prigionia condivisa con lo zio, diventa infatti il primo sindaco della Roma giacobina e repubblicana e, come tale, pure scomunicato.
Intanto si procura come segretario privato Vincenzo Monti, e pare che i rapporti del poeta con la famiglia del suo datore di lavoro siano intimi, mooolto intimi. Così intimi, infatti, che forse la piccola Costanza Braschi è figlia di Monti, più che di suo padre.
Comunque, passata la fulgida tempesta napoleonica, Luigi, come le lumache dopo la pioggia, rifà capolino e mostra nuovamente il suo talento opportunistico: riesce a rientrare al servizio del pontefice, un altro, Pio VII, e a farsi levare pure la scomunica.
Ma le fortune economiche della famiglia sono state duramente messe alla prova dalle ruberie e dai rovesci bonapartisti. È il 1816: Luigi muore, sepolto a Santa Maria Sopra Minerva, e per cinquant'anni gli eredi campicchiano di rendita senza replicare le fortune paterne e anzi, indebitandosi oltre il tollerabile.
Infine, ridotta con le pezze al culo come si dice a Roma, tenta di alienare il palazzo che tanti grattacapi ha causato all'avo Luigi per ripagarsi i debiti con una riffa nel 1866.
Gli va male, però: non vendono sufficienti biglietti, e l'ingombrante e costoso casermone resta loro sulle croste, sebbene per soli cinque anni. Infatti lo Stato Italiano, sin dalla sua nascita contrassegnato da un brillante fiuto per le cause perse e le sòle più solenni, interviene a salvare la situazione e se lo compra nel 1871.
Il palazzo diventa così residenza e ufficio di Giolitti però il suo ruolo nelle vicende di storia patria e cittadina non è finito. Dopo il trasferimento del Viminale alla sua attuale sede, infatti, iniziato nel 1921 e terminato nel 23, il palazzo Braschi subisce una curiosa sorte, proprio lui, sorto alle spalle di Pasquino, voce del popolo contro le assurdità e gli abusi del potere su Roma la sua gente. Infatti, diviene epicentro dell'attività propagandistica fascista, finché, dopo l'Armistizio e fino alla Costituente, è perfino sede del PNF e dei gruppi di repressione.
Dalla fine della guerra al '49, ecco che si ripete, pur con le debite differenze, la vicenda di spoliazione e devastazione già vista nel 1798: stavolta, a far danni sono i poveri cristi degli sfollati, morti di fame e di rabbia e di disperazione dopo la fine della guerra. Le belle sale, gli eleganti affreschi sono deturpati e danneggiati da gente abbrutita dall'orrore della guerra, dell'occupazione nazista e della guerra civile.
Solo dal 1952, Palazzo Braschi viene infine risistemato alla bell'e meglio e istituito a sede del Museo di Roma.
Ancora adesso ci accoglie con una bella carrozza settecentesca nell'androne, memoria di uno sfarzo e di un'indolenza verso la miseria e le piccole cose che è forse quella della grande Storia, ai cui margini questo luogo ha tanto fortunosamente galleggiato.
Le prime due foto, tutte mie, sono scatatte nel settembre 2024, le ultime due le scattai nel 2009 e infatti sono barochissime, storte e filtrate con i potenti mezzi di Paint su un PC che montava Windows Vista.
Dopo 15 anni sono sempre a spasso per Roma a fotografarla, però!
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gregor-samsung · 2 years
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“ Il 28 ottobre 1922 era arrivato alla stazione di Firenze il celebre scrittore inglese Israel Zangwill, che, essendosi rifiutato di consegnare il passaporto alle camicie nere, che avevan occupato la stazione, veniva fermato ed accompagnato alla sede del Fascio. Ivi il console Tamburini, che non conosceva l'inglese, e, d'altronde, non era in grado di conversare con un grande scrittore, non trovò di meglio che consegnarlo a Curzio Suckert, il quale riferisce il colloquio nella penultima parte del suo libro Technique du coup d'Etat. La tesi di Zangwill era quella di tutti gli italiani non fascisti: la marcia su Roma era conseguenza di un compromesso tra il re e Mussolini; l'insurrezione non era che una messa in iscena per nascondere il gioco della monarchia. Naturalmente la tesi di Suckert era diametralmente opposta, poiché tutto il libro è diretto a teorizzare la nuova tecnica del colpo di Stato, di cui quello fascista sarebbe stato una delle piú brillanti applicazioni. Ora a distanza di tanto tempo e specialmente dopo il nuovo colpo di Stato del 25 Luglio 1943, appare chiaro quanto fondamento avesse l'opinione di Israel Zangwill, nella quale le dissertazioni letterarie di Suckert, invece di dissuaderlo, avranno finito per confermarlo. Una rivoluzione che non abbatte e non distrugge il vecchio regime e si limita soltanto alla violazione di « vieti formalismi », non è certamente una rivoluzione, anche se formalmente si mostra ossequiente ai canoni della nuova « tecnique du coup d'Etat ». Per lo meno è un avvenimento « sui generis » che la scienza politica non ha ancora classificato, e per il quale bisognerà certamente trovare una nuova definizione. Per lo meno è una rivoluzione mancata, poiché il compromesso, intervenuto tempestivamente, ha impedito ad una delle parti di prevalere e tutto si è limitato a minacce di adoperare la violenza da una parte e dall'altra, eliminate per effetto della reciproca vigliaccheria. Ora, tutto ciò è tipicamente italiano, e Mussolini, nell'inscenare l'avvenimento, ha certamente seguito il genio della stirpe. Tutto il suo battagliare e il suo manovrare non era diretto a schiantare e distruggere la vecchia classe dirigente, ad innovare il costume politico, a sostituire alle vecchie nuove idee, ma era diretto a farsi chiamare dal re per formare un ministero di coalizione. Egli, dunque, si offriva come domatore di bestie feroci, e, come tale fu assunto al potere, poiché si ritenne un poco da tutti che potesse essere — proprio lui — l'affossatore del fascismo, il castigatore degli istinti bestiali ed anarchici dei fascisti. Che poi il suo pessimo temperamento di uomo e le sue profonde tare politiche abbiano in seguito messo in luce l'illusorietà del calcolo, non modifica il fatto che coloro i quali favorirono la marcia su Roma, ed in seguito si offrirono di fiancheggiarla, andavano in cerca di un nuovo Giolitti, di un Giolitti piú moderno, cioè di un dittatore legale, che avesse conservato il regime, togliendo alle masse ogni velleità di innovazione. “
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Brano tratto dal libro di Guido Dorso Mussolini alla conquista del potere (Einaudi, 1949).
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ginge1962 · 5 months
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Star Trek Annual 1975 published by World Distributors Ltd - cover by Edgar Hodges.
As with previous annuals, the strips inside are reprinted from the US Gold Key series and feature stories from the Feb 73, Nov 73 & May 74 issues with art by Alberto Giolitti and Giovanni Ticci.
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liesmyth · 3 months
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I am desperate to know your Rome gelato recs... I shall be there next month and gelato is a top priority
OKAY SO. Some of my faves
this is way out of the way of the city centre but if you end up nearby I CANNOT reccomend their zabaione (eggnog) flavour enough. amazing showstopping an orgasm in your mouth.
this! also not in the city centre but along the A-metro line, not that far off from San Giovanni. great flavours of the week & fruity flavours for the summer. fantastic vegan options.
my favourite touristy gelato place that's actually worth the queue. PLEASE get the liquid chocolate on top of your gelato flavours.
this one is near the Vatican and my fave in the area.
I've got more recs depending on your side of the city, because Rome is BIG and every neighbourhood out of the way has some really cool places (I have. a running list. with dozens). I don't care for Giolitti. overrated frankly. the gelatist is a chain and tourist bait.
"Famous" places that I fuck with: Otaleg. Neve di Latte. Torcè.
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libriaco · 4 months
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Nel nome dei Padri
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Il Presidente De Nicola firma la Costituzione. Alla sinistra dell'immagine: De Gasperi, alla destra: Terracini.
Qui sotto l'elenco dei membri della Commissione per la Costituzione (o Commissione dei 75).
Gruppo democristiano (26 membri)
Gaspare Ambrosini
Giuseppe Maria Bettiol (sostituisce dal 10 aprile 1947 Giacinto Froggio, dimissionario, che il 6 febbraio 1947 aveva sostituito Ezio Vanoni, divenuto ministro)
Pietro Bulloni
Giuseppe Cappi
Giuseppe Caronia (sostituisce dal 22 febbraio 1947 Giuseppe Togni, divenuto sottosegretario di stato)
Giuseppe Codacci Pisanelli
Camillo Corsanego
Luigi De Michele
Francesco Dominedò
Giuseppe Dossetti
Maria Federici
Giacinto Froggio (sostituisce dal 2 luglio 1947 Umberto Tupini, divenuto ministro)
Giuseppe Fuschini
Angela Gotelli (sostituisce dal 6 febbraio 1947 Carmelo Caristia, dimissionario)
Giorgio La Pira
Giovanni Leone
Salvatore Mannironi
Giuseppe Micheli (sostituisce dal 22 febbraio 1947 Umberto Merlin, divenuto sottosegretario di stato)
Aldo Moro
Costantino Mortati
Attilio Piccioni
Giuseppe Rapelli
Ferdinando Storchi (sostituisce dal 2 luglio 1947 Amintore Fanfani, divenuto ministro)
Emilio Paolo Taviani
Egidio Tosato
Giovanni Uberti (sostituisce dal 24 luglio 1946 Giovanni Ponti, dimissionario)
Gruppo comunista (13 membri)
Giuseppe Di Vittorio (sostituisce dal 10 dicembre 1946 Mario Assennato, dimissionario, che il 24 settembre 1946 aveva sostituito lo stesso Di Vittorio, dimissionario)
Edoardo D'Onofrio (sostituisce dal 27 febbraio 1947 Umberto Terracini)
Antonio Giolitti (sostituisce dal 29 maggio 1947 Riccardo Ravagnan, dimissionario)
Ruggero Grieco (Vice Presidente)
Nilde Iotti
Vincenzo La Rocca
Renzo Laconi (sostituisce dal 19 settembre 1946 Fabrizio Maffi, dimissionario)
Concetto Marchesi
Guido Molinelli (sostituisce dal 30 maggio 1947 Carlo Farini, dimissionario, che il 19 settembre aveva sostituito Giorgio Amendola, dimissionario)
Umberto Nobile
Teresa Noce
Antonio Pesenti (sostituisce dal 10 dicembre 1946 Bruno Corbi, dimissionario, che il 24 settembre 1946 aveva sostituito lo stesso Pesenti, dimissionario)
Palmiro Togliatti
Partito Socialista Italiano (7 membri)
Leonetto Amadei (sostituisce dal 10 dicembre 1946 Giovanni Lombardi, deceduto, che il 25 luglio 1946 aveva sostituito Alessandro Pertini, dimissionario)
Lelio Basso
Michele Giua
Ivan Matteo Lombardo
Pietro Mancini
Angelina Merlin
Ferdinando Targetti
Partito Socialista Lavoratori Italiani (6 membri)
Alessandro Bocconi
Emilio Canevari
Eduardo Di Giovanni (sostituisce dall'11 settembre 1946 Alberto Simonini, dimissionario)
Gustavo Ghidini (Vice Presidente)
Edgardo Lami Starnuti
Paolo Rossi
Gruppo Repubblicano (4 membri)
Giovanni Conti
Francesco De Vita (decaduto perché sottosegretario dal 22 dicembre 1947)
Tomaso Perassi (Segretario)
Oliviero Zuccarini
Unione Democratica Nazionale (4 membri)
Aldo Bozzi
Giuseppe Paratore
Giovanni Porzio
Vito Reale (sostituisce dal 16 giugno 1947 Giuseppe Grassi, divenuto ministro)
Gruppo Autonomista (3 membri)
Giulio Bordon
Piero Calamandrei
Emilio Lussu
Fronte liberale democratico dell'Uomo Qualunque (3 membri)
Francesco Colitto
Francesco Marinaro (Segretario)
Ottavio Mastrojanni
Gruppo Liberale (3 membri)
Bartolomeo Cannizzo (sostituisce dal 14 dicembre 1946 Gennaro Patricolo, dimissionario, che il 24 luglio 1946 aveva sostituito Ottavia Penna Buscemi, dimissionaria)
Orazio Condorelli (sostituisce dal 17 ottobre 1947 Roberto Lucifero d'Aprigliano, dimissionario)
Guido Cortese (sostituisce dal 27 giugno 1947 Luigi Einaudi, divenuto ministro)
Gruppo Misto (3 membri)
Gustavo Fabbri
Andrea Finocchiaro Aprile
Meuccio Ruini (Presidente)
Democrazia del Lavoro (2 membri)
Mario Cevolotto
Enrico Molé
Unione Nazionale (1 membro)
Pietro Castiglia
Fonte: Wikipedia.
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sifilide · 12 days
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I am a solid 7 but I feel an unmotivated sexual attraction to italian statesman Giovanni Giolitti
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sane-person · 2 years
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how's italy? heard you weren't doing too cool either at the moment
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Although the majority of the cabinet (including former Prime Minister Giovanni Giolitti) was firmly against intervention, numerous intellectuals, including Socialist (after 18 October 1914, Benito Mussolini) declared in favour of intervention, which was then mostly supported by the Nationalist and the Liberal parties. Pro-interventionist socialists believed that, once that weapons had been distributed to the people, they could have transformed the war into a revolution.
Later on members of the Cabinet and the King will open discussions with both sides in secret to choose the “best one”, A big mess will come out of it as the King did have the power to declare war , but it was the Parlament that needed to impose taxes to pay said war…
(the Parlament will be forced to agree in the end and Italy will join the war with the Triple Entente with the secret London Pact signed in 26 April 1915)
Apart from the economical and industry being very weak compared to the other European countries , there was also the Pope!
The pope went against the War (Benedict XV declared the neutrality of the Holy See and attempted from that perspective to mediate peace in 1916 and 1917. Both sides rejected his initiatives. German Protestants rejected any "Papal Peace" as insulting.)
Also since the Italian unification and the capture of Rome in 1870, the pope saw himself as a Prisoner in the Vatican, which I find funny
(this pope drama will be solved in 1929 with the Lateran Treaty done by Mussolini)
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justmythings-stuff · 2 years
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Goldenpoint via Giovanni giolitti a torino sembra quello
Magari l'ha fatto fede 😂 mica non é capace lui
Hai pure la via😂 non so, può essere
(Fede si mette a mo di pensionato davanti alla vetrina del negozio per guardare il video in loop dato che non ha niente da fare)
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demonecelestiale · 19 days
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transgender giovanni giolitti con il binder di bloom delle winx
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Ci siamo, domani mercoledì 19 giugno 2024 alle 8.30 avrà inizio il "famigerato" Esame di Maturità. Sono 526mila gli studenti pronti a confrontarsi con la Prima Prova: il tema d’italiano.
È l’esame più temuto, il più atteso, il più raccontato, il più sentito, infatti in molti lo sognano ancora a distanza di anni.
Ma quanto sappiamo della storia di questo esame?
Nei primi anni del Novecento l’esame di maturità lo sosteneva chi intendeva proseguire gli studi dopo la quarta elementare, in base ai cosiddetti provvedimenti Orlando con cui il governo Giolitti introdusse in Italia la scuola ‘popolare’ obbligatoria fino a 12 anni. Ma il vero ‘colpevole’ dell’ansia di generazioni di diciottenni ha un nome e un cognome: Giovanni Gentile: Ministro della Pubblica Istruzione del primo governo Mussolini, che nel 1923 introdusse l’esame di maturità al termine degli studi liceali, obbligatori per l’iscrizione all’università.
Dal 1997 non si chiamerà più ‘maturità’: la locuzione cade in disgrazia, in seguito alla riforma Berlinguer, e si trasforma in ‘esame di Stato conclusivo del corso di studio di istruzione secondaria superiore’. Però per tutti resta la ‘maturità’.
Due o tre consigli a caso per i maturandi: non prendete niente per tranquillizzarvi prima dell’esame, altrimenti farete la mia fine, che per un po’ di valeriana rischiai di addormentarmi all’orale. L’emozione ci sta, non vi ucciderà, serve per far crescere il cuore. Non è finita qui. Comunque vada, non è finita qui. Avete un futuro di fronte a voi. Credeteci, da stasera credeteci sempre. Non rimanete ancorati al passato, se potete. Non lasciate che il presente vi terrorizzi. Andate avanti. Sarà una bella estate, ma sarà anche difficile. Sarà l’estate in cui scoprirete cosa significa essere liberi, portare a termine un percorso.
(Susanna Casciani)
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lamilanomagazine · 4 months
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Roma Termini: furti e rapine, 3 arrestati e un fermo negli scorsi giorni
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Roma Termini: furti e rapine, 3 arrestati e un fermo negli scorsi giorni Continuano i controlli da parte della Polizia di Stato nell'area del più grande scalo ferroviario della capitale: 3 arresti e un fermo di Polizia Giudiziaria a carico di altrettante persone gravemente indiziate, a vario titolo, dei reati di furto aggravato e rapina. I poliziotti del commissariato Esquilino hanno arrestato un 43ennne di origini eritree, gravemente indiziato del reato di rapina aggravata. In via Marsala gli agenti, intervenuti per quella che sembrava una lite, hanno constatato che il 43enne avrebbe borseggiato la controparte dei pochi euro che aveva in tasca. La vittima, accortasi del furto, avrebbe reagito e l'odierno indagato, per assicurarsi la fuga, lo avrebbe minacciato con un paio di forbicine. Nelle aule di piazzale Clodio la Procura di Roma ha chiesto ed ottenuto, dal Giudice per le Indagini Preliminari, la convalida dell'arresto. In Largo Gaetana Agnesi, sempre gli agenti del commissariato Esquilino hanno arrestato un algerino di 28 anni, gravemente indiziato del reato di furto. I poliziotti in "borghese" hanno visto il 28enne che, con l'aiuto di un complice, stava tentando di rubare una videocamera ad un giornalista cileno. La misura è stata convalidata dal GIP del Tribunale di Roma come richiesto in aula dal Pubblico Ministero. Sono stati invece i poliziotti del commissariato Viminale ad arrestare un algerino di 57 anni per il reato di furto aggravato. L'uomo era entrato in un negozio d'abbigliamento all'interno della zona commerciale della Stazione Termini e aveva rubato alcuni vestiti. Una volta uscito all'esterno, quindi dopo aver oltrepassato le casse senza pagare, è stato fermato dagli agenti che hanno anche recuperato la refurtiva. La Procura ha chiesto ed ottenuto dal GIP la convalida dell'arresto. In via Giovanni Amendola, sempre i poliziotti del commissariato Viminale hanno proceduto al fermo di indiziato di delitto di un di 36enne di origini marocchine, gravemente indiziato del reato di rapina. A seguito d'indagini è emerso che il 22 maggio scorso l'uomo, in via Giolitti, avrebbe malmenato e rapinato del telefono un 50enne italiano. La vittima è dovuta ricorrere alle cure del pronto soccorso e ne avrà per almeno 30 giorni. L'uomo è stato accompagnato in carcere; successivamente la Procura ha chiesto ed ottenuto dal GIP la convalida della misura pre-cautelare adottata dalla Polizia di Stato.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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santixelmundo · 4 months
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Día 1: Jueves 12 Septiembre - Llegada
Mama, Sara y Caren:
09:30 llegada a Roma Fiumicino. Amiga mama recoge 10.30 -11:00 llegada a la estación Termini
Direccion Apartamento: Casa Vacanze Voglia di Roma Via Giovanni Giolitti 315, Roma, 00185 Rosa: 20:00 Llegada a Roma Ciampino Bus Ciampino – Termini 1h 21:00- 21:30 aprox. llegada a Termini
Nos encontramos donde estén todas.
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Día 2: Viernes 13 Septiembre- Free tour, Coliseo y alrededores
Mañana:
08:00 Desayuno 10:00 - 13:00 Free tour “Roma Imprescindible”:
Guía con paraguas blanco y verde BUENDÍA TOURS  Punto de encuentro: Basilica San Pietro in Vincoli (cerca del Coliseo)
Tarde:
13:00 Comida 15:30 Visita al Coliseo, Foro Romano y Palatino (visita libre) 18:30 aprox. libre – pasear por Roma:
Arco de Constantino
Piazza Campidoglio – vistas del Foro con el Coliseo también escultura de la Loba Capitolina (Romulo y Remo)
Monumento a Victorio Emanuelle II
Foro de César 
Foro Trajano 
Plaza Foro Trajano- columna de Trajano, Basílica Ulpia 
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Día 3: Sábado 14 Septiembre - Ciudad del Vaticano
Mañana:
08:00 Desayuno 09:00 - 09:30 Basílica de San Pedro (opcional subida a la cúpula - solo escaleras + cola) 11:30 aprox. Libre (aperitivo, comer)
Tarde:
14:45 -17:00 Museos Vaticano y Capilla Sixtina (visita guiada en español comienza a las 15:00, hay que llegar 15 minutos antes)  17:00 libre - Pasear por Roma:
Castillo San Angelo 
Puente Umberto I 
Piazza Navona 
Panteón de Agripa (cierra 18:30, podemos alquilar audioguía) 
Fontana di Trevi
Plaza de España 
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Día 4: Domingo 15 Septiembre - Ultimo día
08:00 Desayuno todas juntas  Mama, Sara y Caren guardan maletas - dentro de Termini
Rosa 9:00 - 9:30 Bus Termini – Ciampino 11:45 Vuelo de vuelta a Edimburgo
Mama, Sara y Caren Visita libre - comer 15:00 - 15:30 Bus Termini - Fiumicino 17:40 Vuelo de vuelta a Madrid
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Auto su rotaie a Roma, recuperata dai vigili del fuoco
Intervento dei vigili del fuoco, con l’ausilio dell’autogru, stamattina in via Giovanni Giolitti per il recupero di un’auto trovata sulle rotaie per cause ancora da accertare. Nessuna persona è rimasta ferita. Da chiarire la dinamica dell’accaduto.     Riproduzione riservata © Copyright ANSA source
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personal-reporter · 10 months
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Panettoni in vetrina: appuntamento a Pinerolo
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Pinerolo si conferma capitale del Panettone da venerdì 8 a domenica 10 dicembre 2023, ospitando nel Teatro Sociale i migliori produttori di questo lievitato tipico delle feste di fine anno. Una location particolare di grande fascino. “Panettone in Vetrina” è una manifestazione consolidata da 18 anni, che ha valorizzato la storia e la qualità di questo dolce nato a Pinerolo nel 1922, con la ricetta originale di Galup (basso e glassato) che ha celebrato il suo centenario l'anno passato. Dopo qualche traversia, la ditta Galup ha ripreso in pieno la sua ottima produzione. L'evento, promosso dall'Assessorato al Turismo e Manifestazioni del Comune di Pinerolo, con il contributo di Pasticceria Internazionale – Chiriotti Editori e di Galup e il patrocinio di TurismoTorino e Provincia è nato assai prima di una simile rassegna nel capoluogo sabaudo.Per tre giorni, il panettone sarà protagonista di degustazioni, incontri, laboratori e spettacoli, per far conoscere e apprezzare questo simbolo particolare  della tradizione gastronomica piemontese.Saranno presenti più eccellenze della pasticceria sia industriale come la Galup di Pinerolo (Torino) in fondo padrona di casa, sia artigianale di tutta Italia. Espongono: Pasticceria Giovanni Dell’Agnese di Torino; Pasticceria Flavio Martini di Valeggio sul Mincio (Verona); Pasticceria Don Nino di Palermo (una gradita news entry); Pasticceria Bisco (Silvano Baldi) di Costigliole d’Asti (Asti); Pasticceria Gabbiano di Pompei (Napoli); Antica Pasticceria Castino di Pinerolo (Torino); Pasticceria Pepe di S. Egidio del Monte Albino (Salerno). Ma non è finita: ospite speciale di questa edizione sarà l’Azienda Agricola Reuccio di Bene Vagienna, celebre in tutto il mondo per la sua Nocciola Piemonte IGP e per la ricca gamma di creme spalmabili, torte e delizie dedicate alla pregiata Tonda Gentile Trilobata.I visitatori potranno così scegliere tra numerose specialità dolciarie e abbinare i vini da dessert dell’azienda vitivinicola L’Autin di Barge (CN), dell’Azienda agricola Giro di Vite di Pinerolo e della Fondazione Malva-Arnaldi di Bibiana (TO).Come in ogni edizione, maestri panificatori e pasticcieri saranno a disposizione dei visitatori per soddisfare ogni curiosità legata alla leccornia: dai segreti della produzione alle proprietà nutrizionali e sensoriali; dai diversi momenti e modi in cui è possibile consumarlo ai numerosi abbinamenti, proposti a tutti coloro che desidereranno sperimentare la versatilità di questo orgoglio italiano.lngresso libero e gratuito. Panettone in Vetrina rappresenta anche un’occasione per scoprire la città e le tante iniziative del periodo natalizio:  Le proiezioni natalizie: luci e arte sui monumenti simbolo di Pinerolo. In Piazza San Donato, Cavallerizza Caprilli, Torre del Municipio, Portici Blu Via Buniva, Piazza Facta, Viale Giolitti tutti i giorni dalle 18.00 alle 02.00. Biennale Scultura | Incursioni di Paolo Grassino alla Cavallerizza Caprilli e in vari luoghi della città Musei aperti: Visite gratuite alla Mostra “Serghej Potapenko” alla Pinacoteca Civica di Palazzo Vittone; Museo della CavalleriaMercatini di Natale e Mani Creative. Centro storico e Portici Ottocenteschi di Via Buniva. Tutti i weekend dal 25 novembre al 24 dicembreNodo Christmas Temporary Shop. Tutti i weekend dal 25 novembre al 24 dicembre Nodo Concept Space (Piazza Vittorio Veneto). Erreci Read the full article
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roma-sera-giornale · 1 year
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Comitato di Difesa Esquilino Monti
Sabato 30 settembre dalle ore 11 alle ore 12,30 il Comitato Difesa Esquilino - Monti ha organizzato una protesta contro DEGRADO, INVASIONE ED ILLEGALITÀ insieme ad altri movimenti in VIA GIOLITTI ANGOLO DANIELE MANIN. Siete tutti invitati a partecipare per il futuro di Roma e dell"Italia.
De Ficchy Giovanni Caratelli il presidente del Comitato di difesa Monti Esquilino La prima cosa che le chiedo è di presentarsi. Chi è, perché ha questo ruolo, che lavoro fa e di quali comitati si occupa? Io mi chiamo Augusto Caratelli e sono il presidente storico, dal 1998, del Comitato Difesa Esquilino-Monti-Castro Pretorio; poi, negli anni successivi, sono andato a insegnare, con altre…
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8 Marzo: Evviva la Festa delle Donne!
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È vero, il mercoledì la Pizzeria La Panca 2.0 sarebbe chiusa per turno settimanale: invece mercoledì 8 marzo saremo aperti! Non avremmo potuto far passare un giorno così importante senza aver accolto con entusiasmo tutte le donne!
In tutti i giorni dell’anno sarete sempre e comunque le benvenute! Vi dedicheremo lo stesso amore con cui prepariamo le nostre pizze, e vi aspettiamo con tanta gioia.
Auguri, auguri, auguri!
La Panca 2.0: per concedere al gusto il privilegio della bontà. (Soltanto per questa settimana, saremo chiusi il giovedì)
Pizzeria La Panca 2.0 Via Giovanni Giolitti, 39 75100 Matera Tel. 0835/1971305 www.lapancaduepuntozero.it
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