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#Lamento di Portnoy
gregor-samsung · 8 months
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" Posso sempre mentire riguardo al mio nome, posso mentire sulla scuola, ma che balla racconto su questo fottuto naso? «Lei sembra una persona molto ammodo, signor Porte-Noir, ma perché va in giro coprendosi il mezzo della faccia?» Perché d’improvviso il mezzo della mia faccia è andato a farsi benedire! Perché è andata a farsi benedire la ciliegina della mia infanzia, quel cosino grazioso che la gente ammirava quando giravo in carrozzina e, venghino signori, il mezzo della mia faccia ha cominciato a protendersi verso Dio! Porte-Noir e Parsons un cazzo, amico, tu sul mezzo della faccia ci porti scritto EBREO… guardate che canappia si ritrova, per carità di Dio! Questo non è un naso, è un idrante! Mena le tolle, giudeo! Via dal ghiaccio e lascia in pace le ragazze! Ed è vero. Appoggio la testa sul tavolo e, con una matita, traccio il mio profilo su uno dei fogli intestati di mio padre. Ed è terribile. Com’è potuto accadermi, mamma, a me che ero cosí grazioso nella carrozzina! Nella parte superiore ha cominciato a puntare verso il cielo mentre, nel contempo, laddove la cartilagine si interrompe a metà discesa, ha preso a rinculare verso la bocca. Un paio d’anni e non riuscirò piú neppure a mangiare, questo aggeggio si troverà direttamente sulla traiettoria del cibo! No! No! Non può essere! "
Philip Roth, Lamento di Portnoy, traduzione di Roberto C. Sonaglia, Mondadori (collana Oscar Classici Moderni n. 165), 2022¹², pp. 119-120.
[Edizione originale: Portnoy's Complaint, Random House, NYC, 1969]
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alle00 · 11 months
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Philip Roth, Lamento di Portnoy
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Uh, ne ho di lamentele! Conservo odii di cui neppure conoscevo l’esistenza! È il normale decorso, Dottore, o è ciò che chiamiamo «costituzione»? Non faccio altro che lamentarmi, l’avversione è troppo profonda, sto cominciando a chiedermi se la misura non sia colma.
Philip Roth - "Lamento di Portnoy"
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fabfrnkie · 4 years
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Luca Marinelli legge Philip Roth, Lamento di Portnoy
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ilciambellano · 4 years
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giuliavaldi · 5 years
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La conversazione non è solo un conflitto a fuoco in cui spari e ti sparano addosso, in cui devi strisciare al riparo e mirare per uccidere. Le parole non sono soltanto bombe e pallottole. No! Sono piccoli regali, contengono significati.
Philip Roth, Lamento di Portnoy
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danielemuzzarelli · 6 years
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Autocontrollo, temperanza, punizione: ecco la chiave della vita umana
Philip Roth, Lamento di Portnoy
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miscordolecose · 7 years
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doppisensi · 7 years
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Mi creda, non sto tentando di scrollarmi il fango di dosso - sto tentando di tuffarmici dentro!
Philip Roth, Lamento di Portnoy
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lamartina-tril-blog · 5 years
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Lamento di Portnoy
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likezelda · 8 years
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"Lamento di Portnoy" di Philip Roth: un'analisi del senso di colpa
“Lamento di Portnoy” di Philip Roth: un’analisi del senso di colpa
“Di colpo mi torna in mente come mia madre mi insegnava a pisciare stando in piedi! Ascolti, magari si tratta proprio dell’informazione che stavamo aspettando, la chiave per comprendere cosa abbia forgiato il mio carattere, la ragione per cui vivo in questa condizione, travolto dai desideri che ripugnano alla mia coscienza e da una coscienza che ripugna ai miei desideri.” p.106 “Lamento di…
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gregor-samsung · 2 years
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“ D’inverno, quando i bacilli della polio sono ibernati e posso contare di sopravvivere fuori d’un polmone d’acciaio fino al termine dell’anno scolastico, vado a pattinare sul lago ghiacciato di Irvington Park. Alle ultime luci della sera durante la settimana, e per tutto il giorno durante i frizzanti fine settimana di sereno, continuo a pattinare in circolo appresso alle shikses* che vivono a Irvington, l’abitato al di là del confine cittadino rispetto al mio riparato e rassicurante quartiere ebraico. Riconosco dove abitano le shikses dal tipo di tende che le loro madri appendono alle finestre. Inoltre, i goyim** espongono sul vetro un fazzoletto bianco con una stella, in proprio onore e dei figli partiti per il servizio militare: una stella azzurra se il figlio è vivo, una stella d’oro se è morto. «Una Mamma della Stella d’Oro» dice Ralph Edwards, presentando pomposamente una concorrente allo show Truth or Consequences, alla quale in capo a due minuti schizzeranno una bottiglia di seltz sulla gnocca, seguita da un frigorifero nuovo per la sua cucina… Mamma della Stella d’Oro è anche mia zia Clara del piano di sopra, ma con una differenza: non espone alcuna stella d’oro alla finestra poiché un figlio morto non la rende orgogliosa o nobile, anzi non la rende un bel niente. Sembra invece averla trasformata, per dirla con mio padre, in una «malata di nervi» a vita. Da quando Heshie è stato ucciso durante lo sbarco in Normandia, non c’è stato giorno che zia Clara non abbia passato a letto, singhiozzando tanto violentemente da indurre il dottor Izzie a praticarle piú volte iniezioni per calmare gli attacchi isterici… Ma le tendine… le tendine sono ornate di pizzi, o «sgargianti» di qualche altra trovata che mia madre definisce sarcasticamente «gusto goyische». Sotto Natale, quando non ho scuola e posso andare a pattinare di sera sotto le luci, vedo gli alberelli accendersi e spegnersi dietro le tende dei gentili. Non nel nostro isolato – Dio non voglia! – o in Leslie Street, o in Schley Street, o in Fabian Place, ma come mi avvicino al confine di Irvington, ecco qui un goy, ed ecco là un goy, ed eccone un altro ancora; e poi sono a Irvington ed è semplicemente allucinante: non solo c’è un albero vistosamente illuminato in ogni salotto, ma le case stesse sono inghirlandate di lampadine colorate che reclamizzano la cristianità, mentre i grammofoni spandono Silent Night per le strade come se – come se! – fosse l’inno nazionale, e nei prati innevati spuntano piccoli presepi intagliati… sul serio, c’è di che star male. Come fanno a credere a queste stronzate? Non solo i bambini, anche gli adulti si piazzano in circolo nei giardini innevati, sorridendo a pezzi di legno alti quindici centimetri chiamati Maria, Giuseppe e Bambin Gesú… e sorridono persino le mucchette e i cavallini scolpiti! Dio! L’idiozia degli ebrei per tutto l’anno, e poi l’idiozia dei goyim durante queste feste! Che paese! C’è da stupirsi se siamo tutti mezzi tocchi? ” *Ragazze non ebree. **Non ebrei.
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Philip Roth, Lamento di Portnoy, traduzione di Roberto C. Sonaglia, Mondadori (collana Oscar Classici Moderni n. 165), 2022¹²; pp. 114-115.
[Edizione originale: Portnoy's Complaint, Random House, NYC, 1969]
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alle00 · 1 year
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Philip Roth, Lamento di Portnoy
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topaudiobooksit · 3 years
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Cofanetto Philip Roth: Lamento di Portnoy, Pastorale americana, La macchia umana - Philip Roth https://ift.tt/dho1Ewl
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fabfrnkie · 4 years
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Luca Marinelli legge Philip Roth, Lamento di Portnoy
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hawkaye · 4 years
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Luca Marinelli legge Philip Roth, Lamento di Portnoy
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