10 ago 2023 15:14
LA CUCCAGNA DEL CENTRO SPERIMENTALE DI CINEMATOGRAFIA – “ITALIA OGGI” FA I CONTI IN TASCA AL CSC DOPO LE DIMISSIONI DEL PRESIDENTE, MARTA DONZELLI: “SI RITROVA A GESTIRE DECINE DI MILIONI DI EURO DI SOLDI PUBBLICI: CIRCA 17 NEL 2023, QUANDO PERÒ SI MATERIALIZZERANNO, ALMENO IN PARTE, I 37,2 MILIONI DEL PNRR PER UNA SERIE DI INTERVENTI” – LE QUATTRO LINEE DI BUSINESS, GLI INCASSI DI APPENA 1,86 MILIONI DI EURO E GLI SPRECHI, TRA MAXI-SPESE PER PERSONALE E DIRIGENTI E INUTILI PIATTAFORME DI E-LEARNING -
Estratto dell’articolo di Claudio Plazzotta per “Italia Oggi”
La Fondazione Centro sperimentale di cinematografia (Csc), al centro delle polemiche in questi giorni per le dimissioni del presidente Marta Donzelli e delle due consigliere di amministrazione Cristiana Capotondi e Guendalina Ponti, si ritrova a gestire decine di milioni di euro di soldi pubblici: quasi 21 milioni di euro di contributi nel 2021, poco più di 20 milioni nel 2022, circa 17 milioni nel 2023 quando però si materializzeranno, almeno in parte, i 37,2 milioni del Pnrr per una serie di interventi. Insomma, flussi ingenti di denaro pubblico che ciascun governo, di destra, centro o sinistra che sia, è abbastanza ovvio voglia gestire al meglio con persone di sua fiducia.
Il Centro sperimentale di cinematografia si sviluppa su quattro linee di business: la principale è la Scuola nazionale di cinema, che ha sei sedi in Italia (Roma, Lombardia, Piemonte, Abruzzo, Sicilia e, in allestimento, Puglia) e una a Valencia, in Spagna; poi c’è la Cineteca nazionale [...]; la Biblioteca Luigi Chiarini, [...]; infine le attività di editore, con la pubblicazione, tra le altre, della rivista Bianco e Nero.
I corsi triennali [...] sono equipollenti alla laurea triennale, vengono frequentati da oltre 300 studenti che pagano 3 mila euro all’anno per diventare produttori, registi, fotografi, sceneggiatori, scenografi, attori, montatori, musicisti, tecnici del suono ed esperti del digitale per il cinema.
Per il triennio 2023-2026 i bandi in corso prevedono 84 posti per la sede di Roma (di cui solo 14 per attori), e poi 15 in Lombardia (sede specializzata in pubblicità e cinema di impresa), 15 in Abruzzo (reportage audiovisivo), 20 in Piemonte (animazione) e 18 in Sicilia (documentario).
Tuttavia le attività del Centro [...] consentono di incassare appena 1,86 milioni di euro nel 2022 (1,53 mln nel 2021). E sono stimati a quota 1,5 milioni per il 2023. Servono, perciò, ricchi contributi pubblici per coprire i circa 20 milioni di euro di costi di produzione nel 2022 (18,2 milioni nel 2021).
Di questi, circa sette milioni di euro sono i costi del personale (erano 7,5 mln nel 2021, ma sono previsti a quota 7,25 milioni nel 2023), di cui 100 mila euro alla presidente Donzelli, 110 mila euro al direttore generale Monica Cipriani, e poi i compensi del nuovo vice-direttore generale Maria Bonsanti e di un totale di 143 dipendenti (stimati in crescita a 146 a fine 2023).
Già nel corso del 2022 ci si è portati avanti nei progetti che saranno generosamente finanziati dai fondi del Pnrr: ad esempio nel giugno 2022 si è acquistato il cinema Fiamma, a Roma, per 3,28 milioni di euro (dovrà essere restaurato), e si è avviata la produzione di contenuti per la piattaforma di e-learning che sarà dedicata alla diffusione della cultura cinematografica italiana e a promuovere il cinema italiano nel mondo.
Nel dettaglio, i 37,2 milioni di euro del Pnrr verranno così investiti: 6,5 milioni nell’acquisto di sale cinematografiche a Roma; 7,5 milioni di euro per lo sviluppo di una piattaforma digitale di e-learning; 4,5 milioni per l’innovazione tecnologica della sede di Roma; 3,3 milioni per la ristrutturazione della sede di Roma; 5,6 milioni di euro per l’innovazione tecnologica delle altre sedi regionali; due milioni per la creazione del Digital Lab; 2,2 milioni per l’acquisto di un deposito per le pellicole infiammabili; 4,95 milioni di euro per progetti di formazione. Insomma, una pioggia di denaro che nessun esecutivo vorrebbe lascare in gestione a manager e consiglieri nominati dagli avversari politici. [...]
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Born on this Day...
In Loving Memory to the Maestro Stelvio Cipriani
(Roma, 20 agosto 1937 – Roma, 1º ottobre 2018)
... è stato un musicista e compositore italiano. Autore di colonne sonore cinematografiche tra i più disparati generi
si trasferì per un breve periodo negli Stati Uniti per perfezionarsi nella musica jazz, trovando l'occasione di essere seguito da Dave Brubeck.
Ritornato in Italia iniziò a comporre colonne sonore (specialmente per film poliziotteschi); ne scrisse oltre duecento lavorando tra gli altri con Steno, Mario Bava, Lucio Fulci, Carlo Lizzani, Stelvio Massi, Dino Risi.
Gli diedero una notevole popolarità le musiche per Anonimo veneziano e La polizia ringrazia, rispettivamente di e con Enrico Maria Salerno.
Compose anche la colonna sonora del primo film di James Cameron Piraña paura.
🇬🇧 Stelvio Cipriani
(20 August 1937 – 1 October 2018)
... was an Italian composer, mostly of motion picture soundtracks.
His first soundtrack was the spaghetti western The Bounty Killer (1966), followed by a well known score for The Stranger Returns (also known as A Man, a Horse, a Gun and Shoot First, Laugh Last) (1967) starring Tony Anthony. Cipriani later composed other spaghetti western scores with Anthony, together with many popular poliziottesco soundtracks.
Cipriani became prolific in the Italian film world and was awarded a Nastro d'Argento for Best Score for The Anonymous Venetian (1970).
One of Cipriani's most famous scores is from the 1973 film La polizia sta a guardare (The Great Kidnapping). The main theme was recycled by Cipriani in 1977 for the score to Tentacoli, and was brought to the public's attention again in 2007 when it was featured in Quentin Tarantino's Death Proof.
Cinema
The Bounty Killer (El precio de un hombre), regia di Eugenio Martín (1966)
Un uomo, un cavallo, una pistola, regia di Luigi Vanzi (1967)
Luana la figlia delle foresta vergine, regia di Roberto Infascelli (1968)
I diavoli della guerra, regia di Bitto Albertini (1969)
Agguato sul Bosforo, regia di Luigi Batzella (1969)
Una su 13, regia di Nicolas Gessner e Luciano Lucignani (1969)
Femina ridens, regia di Piero Schivazappa (1969)
La legge della violenza (Tutti o nessuno), regia di Gianni Crea (1969)
Esotika erotika psicotika (The lickerish quartet), regia di Radley Metzger (1970)
Anonimo veneziano, regia di Enrico Maria Salerno (1970)
Intimità proibite di una giovane sposa, regia di Oscar Brazzi (1970)
La belva, regia di Mario Costa (1970)
Perversione flash (Whirlpool), regia di José Ramón Larraz (1970)
I 7 di Marsa Matruh, regia di Mario Siciliano (1970)
Edipeon, regia di Lorenzo Artale (1970)
Le Mans - Scorciatoia per l'inferno, regia di Osvaldo Civirani (1970)
Se t'incontro t'ammazzo, regia di Gianni Crea (1971)
Deviation, regia di José Ramón Larraz (1971)
Il diavolo a sette facce, regia di Osvaldo Civirani (1971)
A cuore freddo, regia di Riccardo Ghione (1971)
La morte cammina con i tacchi alti, regia di Luciano Ercoli (1971)
Blindman, regia di Ferdinando Baldi (1971)
Rapporto a tre (Cometogether), regia di Saul Swimmer (1971)
Reazione a catena, regia di Mario Bava (1971)
L'iguana dalla lingua di fuoco, regia di Riccardo Freda (1971)
L'uomo più velenoso del cobra, regia di Bitto Albertini (1971)
La lunga spiaggia fredda, regia di Ernesto Gastaldi (1971)
Testa t'ammazzo, croce... sei morto. Mi chiamano Alleluja, regia di Giuliano Carnimeo (1971)
La lunga ombra del lupo, regia di Gianni Manera (1971)
Il sesso del diavolo - Trittico, regia di Oscar Brazzi (1971)
La redada, regia di José Antonio de la Loma (1971)
La tua presenza nuda! (Night Child), regia di James Kelly (1971)
Il magnifico west, regia di Gianni Crea (1972)
Estratto dagli archivi segreti della polizia di una capitale europea, regia di Riccardo Freda (1972)
Il mio corpo con rabbia, regia di Roberto Natale (1972)
Il West ti va stretto, amico... è arrivato Alleluja, regia di Giuliano Carnimeo (1972)
Gli orrori del castello di Norimberga, regia di Mario Bava (1972)
La polizia ringrazia, regia di Steno (1972)
L'assassino... è al telefono, regia di Alberto De Martino (1972)
Maschi e femmine, regia di Francesco Scardamaglia e Augusto Caminito (1972)
Metti lo diavolo tuo ne lo mio inferno, regia di Bitto Albertini (1972)
Racconti proibiti... di niente vestiti, regia di Brunello Rondi (1972)
Timanfaya, regia di José Antonio de la Loma (1972)
Uccidere in silenzio, regia di Giuseppe Rolando (1972)
Incensurato provata disonestà carriera assicurata cercasi, regia di Marcello Baldi (1972)
El más fabuloso golpe del Far-West, regia di José Antonio de la Loma (1972)
Leva lo diavolo tuo dal... convento (Frau Wirtins tolle Töchterlein), regia di Franz Antel (1973)
24 ore... non un minuto di più, regia di Franco Bottari (1973)
...e continuavano a mettere lo diavolo ne lo inferno, regia di Bitto Albertini (1973)
La mano spietata della legge, regia di Mario Gariazzo (1973)
Tre per una grande rapina (Le mataf), regia di Serge Leroy (1973)
La polizia sta a guardare, regia di Roberto Infascelli (1973)
Oi teleftaioi tou Rupel, regia di Grigoris Grigoriou (1973)
Qualcuno ha visto uccidere... (Un par de zapatos del '32), regia di Rafael Romero Marchent (1974)
Squadra volante, regia di Stelvio Massi (1974)
Che matti... ragazzi! (Dschungelmädchen für zwei Halunken), regia di Ernst Hofbauer (1974)
Cani arrabbiati, regia di Mario Bava (1974)
I figli di Zanna Bianca, regia di Maurizio Pradeaux (1974)
La moglie giovane, regia di Giovanni D'Eramo (1974)
La polizia chiede aiuto, regia di Massimo Dallamano (1974)
Processo per direttissima, regia di Lucio De Caro (1974)
Il venditore di palloncini, regia di Mario Gariazzo (1974)
Ordine firmato in bianco, regia di Gianni Manera (1974)
La polizia ha le mani legate, regia di Luciano Ercoli (1975)
Lo straniero di silenzio, regia di Luigi Vanzi (1975)
Frankenstein all'italiana, regia di Armando Crispino (1975)
Un matrimonio immorale (Der zweite Frühling), regia di Ulli Lommel (1975)
Gli angeli dalle mani bendate, regia di Oscar Brazzi (1975)
Che stangata ragazzi (Zwei Teufelskerle auf dem Weg ins Kloster), regia di Ernst Hofbauer (1975)
I quattro del clan dal cuore di pietra (El clan de los Nazarenos), regia di Joaquín Luis Romero Marchent (1975)
Il richiamo del lupo, regia di Gianfranco Baldanello (1975)
Mark il poliziotto, regia di Stelvio Massi (1975)
I sette del gruppo selvaggio, regia di Gianni Crea (1975)
Due cuori, una cappella, regia di Maurizio Lucidi (1975)
Furia nera, regia di Demofilo Fidani (1975)
Il medaglione insanguinato, regia di Massimo Dallamano (1975)
Peccato senza malizia, regia di Theo Campanelli (1975)
Promessa sposa (Pepita Jiménez), regia di Rafael Moreno Alba (1975)
Le deportate della sezione speciale SS, regia di Rino Di Silvestro (1976)
Mark colpisce ancora, regia di Stelvio Massi (1976)
Quelli della calibro 38, regia di Massimo Dallamano (1976)
Storia d'amore con delitto (Blondy), regia di Sergio Gobbi (1976)
Dedicato a una stella, regia di Luigi Cozzi (1976)
Le due orfanelle, regia di Leopoldo Savona (1976)
Mettetemi in galera... ma subito (Babanin Evlatlari), regia di Ernst Hofbauer (1976)
La padrona è servita, regia di Mario Lanfranchi (1976)
Quel pomeriggio maledetto, regia di Mario Siciliano (1977)
Poliziotto sprint, regia di Stelvio Massi (1977)
Torino violenta, regia di Carlo Ausino (1977)
Suor Emanuelle, regia di Giuseppe Vari (1977)
Tentacoli, regia di Ovidio G. Assonitis (1977)
Cara sposa, regia di Pasquale Festa Campanile (1977)
La polizia è sconfitta, regia di Domenico Paolella (1977)
L'avventurosa fuga, regia di Enzo Doria (1978)
Poliziotto senza paura, regia di Stelvio Massi (1978)
Un poliziotto scomodo, regia di Stelvio Massi (1978)
Non sparate sui bambini, regia di Gianni Crea (1978)
Enfantasme (L'enfant de la nuit), regia di Sergio Gobbi (1978)
Memoria, regia di Francisco Macián (1978)
Scorticateli vivi, regia di Mario Siciliano (1978)
Il triangolo delle Bermude (El Triángulo diabólico de las Bermudas), regia di René Cardona Jr. (1978)
La signora ha fatto il pieno (Es pecado... pero me gusta), regia di Juan Bosch (1978)
Provincia violenta, regia di Mario Bianchi (1978)
Bermude: la fossa maledetta, regia di Tonino Ricci (1978)
Malabestia, regia di Leonida Leoncini (1978)
Papaya dei Caraibi, regia di Joe D'Amato (1978)
Solamente nero, regia di Antonio Bido (1978)
Sono stato un agente C.I.A., regia di Romolo Guerrieri (1978)
Piccole labbra, regia di Domenico Cattarinich (1979)
Duri a morire, regia di Joe D'Amato (1979)
Il fiume del grande caimano, regia di Sergio Martino (1979)
Sbirro, la tua legge è lenta... la mia... no!, regia di Stelvio Massi (1979)
La supplente va in città, regia di Vittorio De Sisti (1979)
Midnight blue, regia di Raimondo Del Balzo (1979)
Incontro con gli umanoidi (Encuentro en el abismo), regia di Tonino Ricci (1979)
Torino centrale del vizio, regia di Bruno Vani e Renato Polselli (1979)
Concorde Affaire '79, regia di Ruggero Deodato (1979)
Bersaglio altezza uomo, regia di Guido Zurli (1979)
Libidine, regia di Raniero Di Giovanbattista (1979)
Un'ombra nell'ombra, regia di Pier Carpi (1979)
Pensione amore servizio completo, regia di Luigi Russo (1979)
Lady Lucifera (Polvos mágicos), regia di José Ramón Larraz (1979)
La vedova del trullo, regia di Franco Bottari (1979)
Incubo sulla città contaminata, regia di Umberto Lenzi (1980)
Poliziotto solitudine e rabbia, regia di Stelvio Massi (1980)
Journal d'une maison de correction, regia di Georges Cachoux (1980)
Carnada, regia di José Juan Munguía e Douglas Sandoval (1980)
Buitres sobre la ciudad, regia di Gianni Siragusa (1980)
Mafia, una legge che non perdona, regia di Roberto Girometti (1980)
Orgasmo nero, regia di Joe D'Amato (1980)
Paradiso Blu, regia di Joe D'Amato (1980)
Speed Driver, regia di Stelvio Massi (1980)
Tony, l'altra faccia della Torino violenta, regia di Carlo Ausino (1980)
El poderoso influjo de la luna, regia di Antonio del Real (1981)
Pierino il fichissimo, regia di Alessandro Metz (1981)
L'ultimo harem, regia di Sergio Garrone (1981)
Buona come il pane, regia di Riccardo Sesani (1981)
Desperate moves, regia di Ovidio G. Assonitis (1981)
Il falco e la colomba, regia di Fabrizio Lori (1981)
L'ultima volta insieme, regia di Ninì Grassia (1981)
Piraña paura (Piranha II: The Spawning), regia di James Cameron (1982)
Il sommergibile più pazzo del mondo, regia di Mariano Laurenti (1982)
Porno: situación límite, regia di Manuel Esteba (1982)
La villa delle anime maledette, regia di Carlo Ausino (1982)
Cambogia Express (Angkor: Cambodia Express), regia di Lek Kitaparaporn (1982)
È forte un casino!, regia di Alessandro Metz (1982)
Los líos de Estefanía, regia di Augusto Fenollar (1982)
La vocazione di Suor Teresa (La voce), regia di Brunello Rondi (1982)
La casa del tappeto giallo, regia di Carlo Lizzani (1983)
Un povero ricco, regia di Pasquale Festa Campanile (1983)
Rush, regia di Tonino Ricci (1983)
Sea's woman - La donna del mare, regia di Sergio Pastore (1984)
Maladonna, regia di Bruno Gaburro (1984)
Rage - Fuoco incrociato, regia di Tonino Ricci (1984)
Squadra selvaggia, regia di Umberto Lenzi (1985)
Mercenari dell'apocalisse, regia di Leandro Lucchetti (1986)
3 Supermen in Santo Domingo, regia di Italo Martinenghi (1986)
Penombra, regia di Bruno Gaburro (1986)
Questione d'onore (Rage of honor), regia di Gordon Hessler (1987)
Tango blu, regia di Alberto Bevilacqua (1987)
Uccelli 2 - La paura (El ataque de los pájaros), regia di René Cardona Jr. (1987)
La notte degli squali, regia di Tonino Ricci (1988)
Fuoco incrociato, regia di Alfonso Brescia (1988)
Blu elettrico, regia di Elfriede Gaeng (1988)
Don Bosco, regia di Leandro Castellani (1988)
Taxi killer, regia di Stelvio Massi (1988)
Bangkok... solo andata, regia di Fabrizio Lori (1989)
Presunto violento (Présumé dangereux), regia di Georges Lautner (1990)
Un metro all'alba, regia di Fabrizio Lori (1990)
Grazie al cielo, c'è Totò, regia di Stefano Pomilia (1991)
Voci dal profondo, regia di Lucio Fulci (1991)
Madre padrona, regia di Stefano Pomilia (1991)
Out of Control, regia di Ovidio G. Assonitis e Robert Barrett (1992)
L'urlo della verità, regia di Stelvio Massi (1992)
Mashamal - Ritorno al deserto, regia di Paolo Fondato (1998)
Queen's messenger, regia di Mark Roper (2001)
Orient Express - Viaggio senza ritorno (Death, deceit and destiny aboard the Orient Express), regia di Mark Roper (2001)
She, regia di Timothy Bond (2001)
L'acqua... il fuoco, regia di Luciano Emmer (2003)
Languore, regia di Lorenzo Sportiello - cortometraggio (2004)
Pochi giorni per capire, diretto da Carlo Fusco (2009)
Prigioniero di un segreto, diretto da Carlo Fusco (2010)
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Hugo Marchand © James Bort
The Ravenna Festival was founded in 1990 by Cristina Mazzavillani Muti, with a rich programme which includes symphonic and chamber music, opera, drama, dance, ballet, musical theatre, jazz, and ethnic music.
It’s the perfect location for a summer festival as Ravenna is a stunningly beautiful city, with eight UNESCO World Heritage sites including its stunning gilded basilicas encrusted with the famous ancient mosaics, and also because it only takes only quarter of an hour to drive to the beaches and pine forest.
Opening the festival on 5 June this year was Mazzavillani’s husband, Riccardo Muti, conducting the Orchestra Giovanile Luigi Cherubini with Maurizio Pollini, and closing it on 16 July is Daniele Cipriani’s Les Étoiles gala: a mosaic of dance in the city of mosaics.
The dancers come from Korea, France, Italy, Kazakhstan, Russia, Spain, America representing ballet companies also in Hungary and Holland:
Dorothée Gilbert and Hugo Marchand (Paris Opera Ballet)
Jacopo Tissi and Alena Kovaleva (Bolshoi Ballet)
Bakhtiyar Adamzhan (Astana Opera, Kazakhstan)
Tatiana Melnik (Hungarian National Ballet)
Constantine Allen, Anna Tsygankova, Young Gyu Choi and Rebecca Storani (Dutch National Ballet)
Sergio Bernal (Spanish National Ballet)
Les Étoiles
16 July 2019 at 21.30 at the Palazzo Mauro de André
Sergio Bernal, The Swan, Les Etoiles 2019 © Malcolm Levinkind
Jacopo Tissi and Alena Kovaleva © Cristiano Castaldi
Constantine Allen
Anna Tsygankova with Jozef Varga in Swan Lake © Graham Spicer
Programme: Les Étoiles, Ravenna 2019
FIRST PART
Diamonds (from “Jewels”)
©The George Balanchine Trust
Choreography George Balanchine
Music Pyotr Ilyich Tchaikovsky
with Alena Kovaleva and Jacopo Tissi
Esmeralda
Choreography Marius Petipa (from Jules Perrot)
Music Cesare Pugni
with Dorothée Gilbert and Hugo Marchand
Flames of Paris (pas de deux)
Choreography Vasili Vainonen
Music Boris Asafyev
with Rebecca Storani and Young Gyu Choi
Le Corsaire (pas de deux Act II)
Choreography Marius Petipa
Music Riccardo Drigo
with Tatiana Melnik and Bakhtiyar Adamzhan
Zapateado de Sarasate
Choreography Antonio Ruiz Soler
Music Pablo de Sarasate
with Sergio Bernal
Swan Lake (Black Swan pas de deux, Act III)
Choreography Marius Petipa
Music Pyotr Ilyich Tchaikovsky
with Anna Tsygankova and Constantine Allen
INTERVAL
Anna Tsygankova with Jozef Varga in Duet © Graham Spicer
Dorothée Gilbert
Bakhtiyar Adamzhan and Tatiana Melnik in Diana and Actaeon, Les Etoiles 2019 © Malcolm Levinkind
Young Gyu Choi © Altin Kaftira
SECOND PART
The Swan
Choreography Ricardo Cue
Music Camille Saint-Saëns
with Sergio Bernal
Amovéo
Choreography Benjamin Millepied
Music Philip Glass
Costumes Benjamin Millepied and Paul Cox
with Dorothée Gilbert and Hugo Marchand
Diana and Actaeon (pas de deux)
Choreography Agrippina Vaganova
Music Riccardo Drigo
with Rebecca Storani and Young Gyu Choi
Duet
Choreography Christopher Wheeldon
Music Maurice Ravel
with Anna Tsygankova and Constantine Allen
Grand Pas Classique
Choreography Victor Gsovsky
Music Daniel Auber
with Alena Kovaleva and Jacopo Tissi
Don Quixote (pas de deux, Act III)
Choreography Marius Petipa
Music Ludwig Minkus
with Tatiana Melnik and Bakhtiyar Adamzhan
Défilé
Music Riccardo Drigo
Les Étoiles dance gala closes the 2019 Ravenna Festival The Ravenna Festival was founded in 1990 by Cristina Mazzavillani Muti, with a rich programme which includes symphonic and chamber music, opera, drama, dance, ballet, musical theatre, jazz, and ethnic music.
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