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#Morti 22 ottobre
perfettamentechic · 11 months
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22 ottobre … ricordiamo …
22 ottobre … ricordiamo … #semprevivineiricordi #nomidaricordare #personaggiimportanti #perfettamentechic
2021: Peter Scolari, Peter Thomas Scolari, attore statunitense. Il padre era di origini italiane e giocava a baseball semiprofessionale prima di diventare avvocato. Era meglio conosciuto per i suoi ruoli come Henry Desmond in Bosom Buddies (1980-1982), Michael Harris in Newhart (1984-1990) e Wayne Szalinski in Honey, I Shrunk the Kids: The TV Show (1997-2000). Le lotte di Scolari contro l’abuso…
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silenziodorato · 9 months
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Volete le fonti attendibili come tutti noi ma non salteranno MAI fuori che i malori improvvisi in netto aumento sono dovuti al vaccino perché si scatenerebbe il disastro da parte di chi si è inoculato. I vaccinati non fanno altro che smentire ogni nostra supposizione o teoria perché hanno paura di riconoscere che abbiamo ragione e che potrebbero essere i prossimi sulle epigrafi. Ci sta.
Comunque a quello che mi ha dato del ritardato ricambio il complimento. Dire novax solo perché ho scelto di non farmi inoculare qualcosa che è stato pronto in pochi mesi significa semplicemente che non mi sono fidato di QUESTO vaccino ma ho fatto benissimo tutti gli altri compreso antinfluenzale. Capra.
E molti sono esattamente nella mia situazione, non ci hanno visto chiaro durante la "pandemia" e vedere virologi e presunti esperti dire uno il contrario dell'altro in tv non ha fatto che alimentare i nostri dubbi.
I siti comunque dove puoi trovare fonti attendibili sono: pickline, disinformazione.it, guarda fuori dal coro che almeno loro la verità non hanno paura di dirla, la Dottoressa Barbara Balanzoni che nonostante sia stata radiata per il suo coraggio lei continua a dire la verità, vedi Montagner che aveva detto che sarebbero morti molti vaccinati, il paragone, la verità, ecc.. le fonti ci sono ma avete bisogno di credere solo a quelli che condividono il vostro stesso pensiero per non aver paura.
In ogni caso i vaccini ad mRNA saranno stati studiati da 20 anni ma preparare un vaccino in neanche un anno contro qualcosa che neanche si sapeva bene come agiva o si diffondeva è assurdo.
E hanno cambiato parecchie versioni sul magico vaccino. Prima immunizzava e poi no, prima era sicuro e poi rischi miocarditi o pericardite o addirittura di rimanerci secco, prima non contagiavi e ora contagi, prima non prendevi il covid e poi si, prima non finivi in ospedale e poi basta vedere che molti in terapia intensiva o con danni da vaccino sono proprio i cretini che ci hanno creduto. Se invece di curare con Tachipirina e vigile attesa avessero CURATO non sarebbe servito il vaccino ammazzatutti. Io non so cosa hai visto tu in ospedale mentre facevi il tuo tirocinio ma di certo il covid non era mortale. Dimostrami che non c'è un aumento di malori improvvisi e decessi e dammi tu le fonti attendibili se sostieni che io non stia ragionando correttamente.
Caro anonimo, buonasera.
Mi hai scritto un messaggio davvero lungo, perciò, cerco di rispondere.
La prima cosa che dici è che le fonti attendibili e scientifiche che ti ho richiesto non le hai e non ci sono “perché si scatenerebbe il disastro da parte di chi si è inoculato.” Ora, io tralascio volontariamente l’assurdità di questa affermazione perché chi si è vaccinato ha scelto di farlo e, inoltre, ti ripeto per la millesima volta che non ci sono questi malori e questi effetti indesiderati di cui parli. Vorrei direttamente passare alla parte in cui citi “disinformazione.it” e “pickline”, ma hey aspetta non avevi detto che non hai fonti perché si scatenerebbe un disastro? E questi siti cosa sono? Te lo dico io, fonti.
Disinformazione.it non ne parlo perché manco serve sprecarci parole
Pickline (anche qui boh) ha degli articoli sulle vaccinazioni covid. In un articolo risalente al 17 settembre 2023 viene detto in breve che due milioni di euro sono stati sprecati perché il covid cambia nel tempo e dunque certe dosi non erano più funzionali: che questo sia vero o no, se io ho del cibo scaduto lo butto anche se l’ho pagato, non è che lo mangio lo stesso e mi faccio venire un’intossicazione alimentare perché non posso sprecare soldi. Poi c’è un articolo del 31 ottobre 2023 sulle morti improvvise che dice che due giovani di 13 e 22 sono morti improvvisamente e c’è scritto che i cittadini si chiedono se “esiste un legame tra le morti improvvise, i danni al cuore, le pericarditi silenti, fattori genetici, malattie infettive pregresse e non, Covid incluso, eventuali vaccini effettuati”. Va bene, ci sono le parole “covid” e “vaccini” ma, se hai mai fatto una comprensione del testo più o meno verso le elementari, potrai vedere anche tu che questa è una domanda NON risposta da nessun medico o scienziato e SENZA basi scientifiche. Più o meno è come fare un articolo dicendo “molti cittadini si chiedono se gli unicorni esistano.” Eh, sono felice che se lo chiedano, ma la risposta? Non c’è, fine. E non c’è perché Non. Ci. Sono. Basi. Scientifiche. Non. Ci. Sono. Dati. Oggettivi. E. reali.
Altro articolo, il 5 agosto 2023, tornando indietro. Parla delle “morti sospette” dopo il vaccino del Covid e l’accesso ai dati su queste morti. In pratica sto articolo vuole dire che il ministero ha dei dati che non vuole fornire sulle morti avvenute entro 14 giorni dal vaccino e secondo questi no vax (perché questo sono) praticamente il ministero non fornisce questi dati perché le morti sono dovute al vaccino. Ovviamente, come tutti gli articoli dei no vax, è tutto infondato e basato sul nulla, proprio come l’unicorno di cui parlavo prima. A volte bisognerebbe ripassare il metodo scientifico. O forse no perché spoiler: non siete e non siamo tutti scienziati, anche se dopo il covid ha iniziato ad andare di moda.
Poi citi gente che è inutile commentare, insulti l’anonimo che ti ha insultato quindi sostanzialmente lo ripaghi con la stessa moneta, successivamente dici di non essere novax dopo avere detto TUTTE le argomentazioni dei novax, avere inoltrato articoli basati sull’aria fritta e su robe novax, e dopo avere detto testuali parole: “In ogni caso i vaccini ad mRNA saranno stati studiati da 20 anni ma preparare un vaccino in neanche un anno contro qualcosa che neanche si sapeva bene come agiva o si diffondeva è assurdo.”
Su questa mi ci voglio soffermare, non solo perché è letteralmente la frase standard dei novax, ma anche perché fa morire dal ridere la contraddizione interna che c’è. Praticamente dici che i vaccini a mRNA saranno pure studiati da 20 anni ma il vaccino è stato preparato in un anno. Prontoo? Parlo con le tue sinapsi? Ci siete? Se una cosa è studiata da 20 anni, ossia 240 mesi, non è preparata in un anno, ma come te lo devi dire? Can we try in english? Ad ogni modo, ti invito NUOVAMENTE a dirmi cos’è l’mRNA, perché continui a parlare “di roba che c’è dentro al vaccino” eppure non mi sai spiegare cosa c’è. Sei contro a una cosa che non sai cos’è sostanzialmente e ti arrabbi che noi che sappiamo cosa c’è perché lo studiamo siamo pro.
Le versioni sul vaccino non sono cambiate, l’idea di base è sempre stata quella, mio caro anonimo, fare un vaccino ad mRNA. Il virus è ciò che cambia, perché ci sono tante varianti, dunque bisogna starci dietro. Al giorno d’oggi il Covid è così, come dite voi “una semplice influenza” proprio grazie al vaccino, ma se avessi un minimo di conoscenza scientifica e non leggessi novax.sonocontroilvaccinosenzamotivo.it lo sapresti.
E ora delle VERE FONTI ATTENDIBILI
https://www.istat.it/it/files//2022/03/Report_ISS_ISTAT_2022_tab3.pdf dove puoi vedere grafici e statistiche dell’Istat sulle vaccinazioni che hanno diminuito i decessi (conoscendoti, non credi manco all’Istat, è sicuramente un complotto)
https://www.salute.gov.it/portale/vaccinazioni/archivioFakeNewsVaccinazioni.jsp
https://www.salute.gov.it/portale/vaccinazioni/archivioFakeNewsVaccinazioni.jsp
Infine parliamo di te, che mi hai scritto nel messaggio che pubblicherò dopo questo che mi sono ammutolita perché non so cosa dire, che mi hai fornito fonti e sono sparita. Eccomi, caro anonimo, ci metto la faccia e ci metto le conoscenze scientifiche, tu cosa ci hai messo?
Ps. Quando parli di “noi”, inevitabilmente parli dei novax, di cui fai parte, pur dicendo di non farne parte. Almeno accetta la parte in cui hai scelto di essere.
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marcoleopa · 2 years
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Il memorabile intervento del senatore Roberto Scarpinato al Senato. Lo riportiamo integralmente. Da incorniciare
"Noi siamo le nostre scelte On.le Meloni, e lei ha scelto da tempo da che parte stare"
"Signora Presidente del Consiglio, il 22 ottobre scorso Lei e i suoi ministri avete prestato giuramento di fedeltà alla Costituzione.
Molti indici inducono a dubitare che tale giuramento sia stato sorretto da una convinta e totale condivisione dei valori della Costituzione e dell’impianto antifascista e democratico che ne costituisce l’asse portante.
Sono consapevole che nel corso della campagna elettorale, lei Signora Presidente ha testualmente dichiarato: “la destra italiana ha consegnato il fascismo alla storia ormai da decenni, condannando senza ambiguità la privazione della democrazia e le infami leggi anti-ebraiche”.
Concetto che ha ribadito nelle sue dichiarazioni programmatiche.
Tuttavia lei sa bene che il fascismo non è stato solo un regime politico consegnato alla storia della prima metà del Novecento, ma è anche un’ideologia che è sopravvissuta al crollo della dittatura e all’avvento della Repubblica, assumendo le forme del neofascismo.
Un neofascismo che si è declinato anche nella costituzione di formazioni politiche variamente denominate che sin dai primi albori della Repubblica hanno chiamato a raccolta e hanno coagulato tutte le forze più reazionarie del paese per sabotare e sovvertire la Costituzione del 1948, anche con metodi violenti ed eversivi, non esitando ad allearsi in alcuni frangenti persino con la mafia.
Un neofascismo eversivo del nuovo ordine repubblicano che è stato coprotagonista della strategia della tensione attuata anche con una ininterrotta sequenza di stragi che non ha uguali nella storia di nessun altro paese europeo, e che ha vilmente falcidiato le vite di tanti cittadini innocenti, considerati carne da macello da sacrificare sull’altare dell’obiettivo politico di sabotare l’attuazione della Costituzione o peggio, di stravolgerla instaurando una repubblica presidenziale sull’onda dell’emergenza.
Ebbene non è a mio parere certamente indice di convinta adesione ai valori della Costituzione, la circostanza che Lei e la sua parte politica sino ad epoca recentissima abbiate significativamente eletto a figure di riferimento della vostra attività politica, alcuni personaggi che sono stati protagonisti del neofascismo e tra i più strenui nemici della nostra Costituzione.
Mi riferisco, ad esempio, a Pino Rauti, fondatore nel 1956 di Ordine Nuovo che non fu solo centro di cultura fascista, ma anche incubatore di idee messe poi in opera nella strategia della tensione da tanti soggetti, alcuni dei quali riconosciuti con sentenze definitive autori delle stragi neofasciste che hanno insanguinato il nostro paese, tra i quali, per citare solo alcuni esempi, mi limito a ricordare Franco Freda, Giovanni Ventura, Carlo Digilio, Carlo Maria Maggi, Maurizio Tremonti, tutti gravitanti nell’area di Ordine Nuovo.
A proposito di padri nobili e di figure di riferimento, mi pare inquietante che il 14 aprile del 2022 il deputato di Fratelli di Italia Federico Mollicone abbia organizzato nella sala capitolare di questo Senato un convegno dedicato alla memoria del generale Gianadelio Maletti, capo del reparto controspionaggio del Sid negli anni ‘70, condannato con sentenza definitiva a 18 mesi di reclusione per favoreggiamento dei responsabili della strage di Piazza Fontana del 12 dicembre 1969 che causò 17 morti e 88 feriti e che diede avvio al periodo stragista della strategia della tensione.
Proprio i depistaggi delle indagini posti in essere in quella strage e in tante altre stragi da personaggi come il generale Maletti, hanno garantito sino ad oggi l’impunità di mandanti ed esecutori, segnando l’impotenza dello Stato italiano a rendere giustizia alle vittime e verità al Paese.
Ebbene il deputato Mollicone ha definito il generale Maletti come un “uomo dello Stato che ha sempre osservato l’appartenenza alla divisa”.
Dinanzi a simili affermazioni, viene da chiedersi, Presidente Meloni, quale sia l’idea di Stato della sua parte politica.
Lo Stato di Giovanni Falcone, di Paolo Borsellino, e di tante altre figure esemplari che hanno sacrificato le loro vite per difendere la nostra Costituzione, oppure lo Stato occulto di personaggi come Maletti, traditori della Costituzione, che hanno garantito l’impunità dei mandanti eccellenti di tante stragi e dato assistenza e copertura agli esecutori neofascisti?
E mi sembrano coerenti con il suo quadro di valori di ascendenza neofascista, antinomici a quelli costituzionali, alcune significative iniziative politiche da Lei assunte nel recente passato.
Mi riferisco, ad esempio, al suo sostegno nel 2018 alla proposta di legge di abolire la legge 25 giugno 1993, n. 205 (c.d. legge Mancino) che punisce con la reclusione chi pubblicamente esalta i metodi del fascismo e le sue finalità antidemocratiche.
E ancora, a proposito della incoerenza del suo quadro di valori con quelli costituzionali, mi pare significativa la sua proposta di abrogare il reato di tortura subito dopo che tale reato fu introdotto dal legislatore il 14 luglio 2017, a seguito della sentenza di condanna del nostro paese emessa dalla Corte Europea dei diritti dell’Uomo per le violenze ed i pestaggi posti in essere dalle Forze di Polizia alla Scuola Diaz in occasione del G8 svoltosi nel luglio del 2001 a Genova.
La sua parte politica definì testualmente tale nuovo reato “una infamia” e lei Presidente Meloni dichiarò che il reato di tortura impediva agli agenti di fare il proprio lavoro.
Ho citato tali precedenti perché sia chiaro che non bastano né la sua presa di distanza dal Fascismo storico, né la cortese e labiale condiscendenza del neo Presidente del Senato Ignazio La Russa al discorso di apertura dei lavori del nuovo Senato della senatrice Liliana Segre, vittima della violenza fascista, per dichiarare chiusi i conti con il passato ed inaugurare una stagione di riconciliazione nazionale, che sarà possibile solo se e quando questo paese avrà piena verità per le tutte le stragi del neofascismo e quando dal vostro Pantheon politico saranno definitivamente esclusi tutti coloro che a vario titolo si resero corresponsabili di una stagione di violenza politica che costituì l’occulta prosecuzione della violenza fascista nella storia repubblicana.
Un paese che rimuove il suo passato dietro la coltre della retorica, quella retorica di stato che Leonardo Sciascia definiva il sudario dietro il quale si celano le piaghe purulente della Nazione, è un paese di democrazia incompiuta e malata, sempre esposto al pericolo di rivivere il passato rimosso.
E a questo riguardo desta viva preoccupazione la volontà da Lei ribadita di volere mettere mano alla Costituzione per instaurare una repubblica presidenziale che in un paese di democrazia fragile ed incompiuta, in un paese nel quale non esiste purtroppo un sistema di valori condivisi, potrebbe rilevarsi un abile espediente per una torsione autoritaria del nostro sistema politico, per fare rivivere il vecchio sogno fascista dell’uomo solo al comando nella moderna forma della c.d. democratura o della democrazia illiberale.
I problemi irrisolti del passato si proiettano sul futuro anche sotto altri profili che hanno una rilevanza immediata.
Può una forza politica che si appresta a governare con simili ascendenze culturali, ampiamente condivise dalle altre forze politiche della maggioranza, Lega e Forza Italia, attuare politiche che pongano fine alla crescita delle disuguaglianze e della ingiustizia sociale che affligge il nostro paese?
La risposta è negativa.
Perché questa crescita delle disuguaglianze e della ingiustizia non è frutto di un destino cinico e baro, ma il risultato di scelte politiche a lungo praticate dall’establishment di potere di questo paese che ha surrettiziamente sostituto la tavola dei valori della Costituzione con la bibbia neoliberista, i cui principi antiegualitari e antisolidaristici sono ampiamente condivisi dal grande e piccolo padronato nazionale.
Lei signora Presidente e la sua maggioranza politica non siete l’alternativa all’ establishment.
Come attesta anche la composizione della sua squadra di governo e la crescente condiscendenza dei Palazzi del potere nei confronti del suo governo, siete piuttosto il suo ultimo travestimento che nella patria del Gattopardo consente al vecchio di celarsi dietro le maschere del nuovo, creando l’illusione del cambiamento.
Voi siete stati storicamente e resterete l’espressione degli interessi del padronato.
E quanto alla sua dichiarata intenzione di mantenere una linea di fermezza contro la mafia, mi auguro che tale fermezza sia tenuta anche nei confronti della pericolosa mafia dei colletti bianchi, che va a braccetto con la corruzione, anche se mi consenta di nutrire serie perplessità al riguardo tenuto conto che il suo governo si regge sui voti di una forza politica che ha tra i suoi soci fondatori un soggetto condannato con sentenza definitiva per collusione mafiosa che mai ha rinnegato il proprio passato, e che grazie al suo rapporto privilegiato con il leader del partito, continua a mantenere tutt’oggi una autorevolezza tale da consentirgli di dettare legge nelle strategie politiche in Sicilia.
Perplessità che si accrescono tenuto conto dell’intenzione anticipata dal neo Ministro delle Giustizia di tagliare le spese per le intercettazioni, strumenti indispensabili per le indagini in tale materia, di abrogare il reato di abuso di ufficio, e di dare corso ad una serie di iniziative che hanno tutte la caratteristica di limitare i poteri di indagine della magistratura nei confronti della criminalità dei colletti bianchi.
Noi siamo le nostre scelte On.le Meloni, e lei ha scelto da tempo da che parte stare.
Certamente non dalla parte degli ultimi, non dalla parte della Costituzione e dei suoi valori di eguaglianza e di giustizia sociale, non dalla parte dei martiri della Resistenza e di coloro che per la difesa della legalità costituzionale hanno sacrificato la propria vita."
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Gerusalemme, auto investe pedoni: tre feriti lievi | Razzi dall'Iraq verso base coalizione a guida Usa in Siria
22 aprile 2024 01:00 TEMPO REALE Raid di Israele a Rafah: 22 morti, tra cui 18 minori. L’appello del Papa: “In Medioriente non cedere alla logica della rivendicazione” 22 apr 09:46 Auto contro i pedoni a Gerusalemme: i feriti lievi sono tre  22 apr 09:39 Israele, capo intelligence militare si dimette per l’attacco del 7 ottobre 22 apr 08:55 Borrell: “Attacchi in Cisgiordania, servono…
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alessandro54-plus · 11 months
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Maine, tre sparatorie a Lewiston: almeno 22 morti e oltre 60 feriti. È caccia all’uomo
articolo: https://www.repubblica.it/esteri/2023/10/26/news/maine_sparatorie_lewiston-418781437/?ref=RHLF-BG-I418785430-P1-S1-T1 L’autore delle sparatorie ricercato dalle forze dell’ordine. Avrebbe con sè un fucile New York, 26 ottobre 2023 È caccia all’uomo nel Maine, dove l’autore dell’ennesima strage in un luogo pubblico è scappato, dopo aver ucciso almeno 22 persone. La polizia ha…
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tempi-dispari · 1 year
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From the Depth: Elektradrive, musica senza età
Gli Elektradrive, forse più di molti altri gruppi, hanno subito un oblio precoce, ingiustificato e ingiusto. La band nella propria carriera, oltre a raccogliere numerosi riconoscimenti, è stato un vero e proprio faro per il movimento underground nostrano. Il quale, però, ha dimostrato di avere la memoria davvero corta. Questo breve ripercorrere la storia del combo torinese, vuole contribuire, accanto alle mille iniziative altre, a dare il giusto lustro a musicisti non solo preparati, ma ispiratissimi.
Buona lettura!
Contesto storico:
La tensione internazionale tra USA e URSS raggiunge nell’anno nuovi vertici: Reagan annuncia il varo del piano di difesa “scudo spaziale”, e in ottobre ordina un invasione lampo nella piccola isola di Granada, per debellare le forze cubane che l’avevano occupata. Un mese prima, aerei da guerra russi avevano abbattuto un aereo civile coreano, con 269 passeggeri a bordo, che per motivi non spiegati aveva deviato dalla propria rotta, passando sul territorio russo.
La decisione di “Time” di nominare uomini dell’anno Reagan e Andropov nasce proprio dall’idea di sottolineare l’importanza delle decisioni che i due presidenti dovranno prendere in futuro per evitare ulteriori escalations. Problemi per gli Stati Uniti anche in Libano, dove ad aprile un’autobomba esplode nei pressi dell’Ambasciata USA, provocando 63 vittime, e ad ottobre un tremendo attentato uccide più di 240 soldati americani.
Disastro aereo a Madrid: a causa della nebbia due aerei si scontrano tra loro, causando 90 morti. In Inghilterra, Margaret Thatcher vince con schiacciante distacco le elezioni. Nobel per la pace al leader del sindacato polacco, Lech Walesa, mentre William Golding, l’autore de “Il signore delle mosche”, riceve quello per la letteratura. Papa Giovanni Paolo II, scampato all’attentato di Agca, promulga la bolla di indizione del nuovo Giubileo, poi a fine anno visita in cella il suo attentatore.
Otto Oscar, tutti i più importanti, per il kolossal “Gandhi”, quattro premi anche per “E.T.”: ma il vero caso cinematografico dell’anno è “Flashdance”, sostenuto anche da una colonna sonora travolgente che piazza nelle top 10 di tutto il mondo “What a feeling”. Esce anche “Il ritorno dello Jedi”: quasi 600 milioni di dollari incassati. Michael Jackson domina il mercato musicale con i singoli estratti da “Thriller”, mentre “War” lancia definitivamente gli U2. “Holiday” fà conoscere al mondo della musica una 25enne italo-americana, tale Louise Veronica Ciccone, detta Madonna.
In Italia
Incendio al cinema Statuto di Torino: 64 persone muoiono inossicate e per ustioni quando un incendio divampa nella sala. Altri misteri italiani: scompaiono a Roma due adolescenti, Mirella Gregori e Emanuela Orlandi. 30 anni dopo, non si sa ancora che cosa ci fosse veramente dietro. L’ennesima crisi di governo porta alle elezioni anticipate, che vedono l’affermazione del PSI di Bettino Craxi, che diventa nuovo presidente del Consiglio.
Clamoroso blitz anticamorra: vengono emessi 856 ordini di cattura contro uomini politici, avvocati e imprenditori accusati di collegamento con la nuova camorra organizzata di Raffaele Cutolo. Il nome più famoso è quello del presentatore Enzo Tortora. A ottobre, viene arrestato in Brasile Tommaso Buscetta, uno dei più potenti capimafia, che diventerà “collaboratore di giustizia”. Continuano, però, gli attentati di mafia: un’autobomba imbottita di tritolo uccide il giudice Rocco Chinnici e due agenti di scorta.
Termina l’anno con il messaggio piuttosto polemico del Presidente della Repubblica Pertini. Dissociandosi dalla linea del governo, il Presidente, dopo le manifestazioni contro l’installazione dei missili americani a Comiso, afferma di schierarsi dalla parte di chi manifesta per la pace. Inoltre, invoca il ritiro del nostro contingente militare in Libano, in caso di guerra.
Cultura:
Il 20 novembre la ABC manda in onda il film per la tv “The day after”, che ipotizza un attacco nucleare sul suolo americano, precisamente nella zona di Kansas city, Missouri. Oltre 100 milioni di telespettatori guardano il film, che provoca un’ondata collettiva di isteria paragonabile solo all’esperimento di Orson Welles “La guerra dei mondi”.
Il film, girato come un documentario in presa diretta, è scioccante anche per i dettagli scientifici accurati che contiene: evitando effettacci spettacolari improbabili, mostra infatti le varie fasi di quello che sarebbe un attacco atomico, dall’iniziale blocco elettromagnetico di tutti i motori e circuiti elettrici ed elettronici, alla distruzione provocata dall’impatto dell’ordigno, agli inquinamenti portati dal successivo “fallout”.
Vengono istituiti numerosi numeri verdi per rispondere alle richieste di informazioni e rassicurazioni della popolazione, per quello che fu un vero evento mediatico che influenzò sicuramente la coscienza collettiva sul tema della guerra nucleare.
Nella musica rock:
L’83 è un momento fondamentale anche per il metal, che esplode negli States in due varianti: da una parte la violenza iperveloce del thrash con “Kill’Em All”, il primo disco dei Metallica (ma debuttano pure gli Slayer con “Show No Mercy”); dall’altra, la voglia di far casino unita all’ambizione di azzeccare il gancio melodico giusto insita nel glam dei Motley Crue, il cui “Shout At The Devil” è ancora piuttosto violento ma spianerà la strada per decine di band.
L’hardcore punk di prima generazione, prima di cambiar forma e sostanza, fa registrare ancora le opere prime di Social Distortion e Suicidal Tendencies, tuttavia i dischi più estremi dell’annata sono quelli di Swans, Sonic Youth ed Einstürzende Neubauten.
In ambito rap/hip hop, la Old School sta per volgere al termine. Con il debutto dei Run-D.M.C. ha inizio una nuova era, o meglio ‘scuola’, per il genere. Si tratta di una fase caratterizzata da pezzi più brevi e aggressivi, ideali per le radio, e contenuti in veri e propri LP (s’interrompe la produzione di singole tracce e il disco in rima diventerà ben presto un appuntamento fisso per il pubblico mainstream).
Elektradrive Storia
Le origini del gruppo vanno cercate negli Overdrive, quartetto hard rock torinese formato nel 1981
Nel 1983 gli Overdrive, definita la loro line-up (che vede Elio Maugeri alla voce, Simone Falovo alla chitarra, Eugenio Manassero alle tastiere, Stefano Turolla al basso e Alex Jorio alla batteria), decidono di mutare il loro nome in ELEKTRADRIVE. Nel Gennaio 1984 esce il primo prodotto firmato Elektradrive. E’ il singolo “Let it survive”, su etichetta Smoko Records. Nel Maggio dello stesso anno il gruppo partecipa alla compilation “HM Eruption”, edita dalla Metal Eye Records, con la track “Lord of the rings”.
Nel Marzo 1985 viene richiesta la loro partecipazione dalla Reflex/Cgd Records. “Metallo Italia” è il titolo della compilation e “Winner” è il pezzo che incidono gli Elektradrive. Nel mese di Maggio viene girato un video per la già citata canzone “Winner” ed in Dicembre la band partecipa, con il brano “Secret of the holy grave”, alla compilation “HM in Italy” della Shirak Records.
Arriva intanto il 1986 e giunge in Febbraio il debut-album per gli Elektradrive, “Over the space”. Nel mese successivo parte da Torino, città natale della band, un tour italiano di dieci date e l’estate porta grandi successi e consensi da tutta la stampa specializzata. Citiamo qui la notevolissima votazione di 90/100 sul Metal Forces. In Settembre la Discotto Records, l’etichetta per cui era uscito “Over the space”, dopo un periodo negativo dichiara il fallimento.
Ritroviamo gli Elektradrive nell’estate del 1988, quando la band inizia la stesura delle nuove composizioni e le prime incisioni in studio per il nuovo album, il cui titolo provvisorio è “Due”. Dopo un anno di gestazione, nel Luglio 1989 vede la luce il nuovo lavoro, su etichetta Minotauro Records. Definitivamente confermato il titolo “Due”. In autunno arrivano i grandi consensi: “Due” viene acclamato dall’intera stampa italiana come migliore album hard-rock nostrano.
Ma le lodi piovono anche dall’estero: “Kerrang!”, autorevole magazine britannico, affibbia la massima votazione a “Due” e commenta: “La classe di questi ragazzi è scritta in ogni brano del disco!”. Durante il mese di Novembre la Converse All Star diviene la fornitrice ufficiale e lo sponsor del quintetto torinese. All’inizio del dicembre 1989 gli Elektradrive aprono la triade Shy/Sabbat/Manowar al Palasport di Torino e la buona prova della band viene prontamente sottolineata dal pubblico e dai mezzi di informazione presenti.
Ancora nel Gennaio 1990 “Due” riscuote una entusiastica recensione su Metal Hammer/Crash e nei mesi seguenti numerosissimi magazine europei seguono le orme delle già citate testate recensendo “Due” nel migliore dei modi. Fra i giudizi più positivi quelli di Bravo, Aardshock Metal Hammer, Metal Hammer Italia e Metal Hammer U.K.. In Febbraio piovono gli inviti per concerti in numerose città italiane e nel successivo mese di Marzo i giornalisti rock italiani votano gli Elektradrive come migliore act hard n’ heavy peninsulare. In Aprile la Semaphore Records (Olanda) inizia la distribuzione europea di “Due”.
Sull’onda del successo live di una nuova song come “Big City”, gli Elektradrive entrano in studio per mettere su nastro tre nuove composizioni. In Giugno la band riceve un inaspettato, quanto rinomatissimo, “Certificato di Qualità e Riconoscimento ” nell’ambito dello statunitense “Billboard’s 2nd Annual Contest” per il brano “A man that got no heart”. Nell’estate 1990, mentre si mette a punto la stesura dei nuovi pezzi, gli Elektradrive volano a Los Angeles, paradiso del rock duro, per tenervi alcuni concerti. In Ottobre la band parte per un tour che nell’arco dei due mesi successivi, li porta ad attraversare l’Italia in lungo e in largo, dando vita ad una serie di concerti che ottengono un notevole successo.
E’ il Gennaio 1991 quando la band decide di sparire per qualche tempo dai palcoscenici al fine di ottenere la giusta concentrazione per preparare il nuovo materiale. Ritroviamo la band torinese all’inizio del 1992 alle prese con la pre-produzione del terzo album. Dopo alcune trattative, nel mese di Maggio, gli Elektradrive firmano un nuovo deal discografico con la Dracma Records. In Giugno il combo piemontese entra in studio per registrare la track “Snake ’92”, che appare sulla compilation “Nightpieces II” edita in Ottobre per la Dracma Records. In Luglio il gruppo suona alcuni show al “Charity open Air Summer Festival” ed in Settembre iniziano finalmente le incisioni per il nuovo album.
“Big City”, questo è il titolo del terzo lavoro firmato Elektradrive, vede la luce nell’aprile del 1993 e conferma “alla grande” la classe e la cristallina perizia della band torinese. Sempre in Aprile gli Elektradrive si propongono dal vivo al pubblico di Torino con un concerto che, contemporaneamente, presenta il nuovo album “Big City” e festeggia il decennale della band, 1983-1993. “Big City” riscuote immediatamente un ottimo successo di critica su tutte le testate specializzate italiane. Ricordiamo, fra le altre, le entusiastiche recensioni di: Flash, Metal Shock, Metal Hammer.
In autunno, nell’ambito di alcuni festeggiamenti cittadini, la band si esibisce di fronte a diverse migliaia di spettatori ed intanto si fanno più insistenti le richieste, prevalentemente dalla Germania, dell’ormai esaurito primo album, “Over the space”.
Nel Gennaio 1994 il quintetto torinese intraprende un nuovo tour italiano che porta i nostri a zonzo per tutto il nord Italia. Fra questi concerti la data torinese coincide con l’inaugurazione del nuovissimo auditorium della Dracma Records. Ovunque la band è accolta da un folto pubblico e riscuote grandi consensi. Viene intanto raggiunto l’accordo con l’etichetta tedesca Long Island Records per la ristampa su CD di “Due” con l’aggiunta di alcune bonus tracks.
Questa edizione fa parte di una speciale serie denominata “Long Island Records Classics” ed è caratterizzata da un artwork particolarmente curato ed una edizione limitata di 2000 copie in Gold-CD. In Aprile tutti i maggiori magazine nazionali specializzati in Hard ‘ n Heavy offrono rinnovata attenzione agli Elektradrive: i nostri sono una band storica dell’hard italiano e una delle punte di diamante della scena heavy nazionale. La band sigla un altro contratto con la giapponese Alfa Inc./Brunette Label per la ristampa nel paese del Sol Levante di due CD contenenti i due più recenti lavori, “Due” e “Big City”.
Quest’ultimo con l’aggiunta di alcune extra-tracks. Entrambi i prodotti, rinnovati nella grafica e contenenti i testi in inglese e giapponese, sono stati messi sul mercato nell’Ottobre 1994. Dal 1995 al 2000 la band subisce cambiamenti nella formazione e si avvale della collaborazione di ottimi musicisti che sostituiscono alcuni membri originali. Ciò porta alla realizzazione di un demo di 9 pezzi chiamato Scheme, che desta l’attenzione del mitico Ronnie Montrose (chitarrista, musicista, produttore, già con Sammy Hagar, Edgar Winter e Rick Derringer) e si dimostra interessato alla produzione di questo lavoro.
A metà 2004, Elio Maugeri ritorna a scrivere dei pezzi con Simone Falovo, e da qui inizia il lungo percorso della reunion della band che porta a gettare le basi per la realizzazione del nuovo lavoro. Il CD avrà come titolo “Living 4” e conterrà 14 nuove songs che come stile si differenziano leggermente rispetto agli ultimi lavori della band: hard rock melodico di base, con molte venature blues, ed arrangiamenti di chitarre acustiche, con presenza di tastiere meno dominante rispetto al passato.
E siamo al 2009, anno che vede l’uscita del tanto atteso ed annunciato L4, per la Valery Records!
Lo sviluppo dei testi ha per la band un valore di concetto comune, che si riconduce a tre temi fondamentali:
la salvaguardia del pianeta Terra le Corporazioni: un potere oscuro che si muove dietro ai governi dei popoli l’Uomo ed alcune sue riflessioni e domande sul suo essere
La formazione vede 4/5 dei componenti originali, che sono gli stessi che formavano gl Overdrive:
Elio Maugeri: voce Simone Falovo: chitarre Stefano Turolla: basso Alex Jorio: batteria
Come in passato, per i tre precedenti lavori della band, molta attenzione è stata dedicata al tema dei testi; presto sarà pubblicata sul sito ufficiale, una traduzione in italiano di tutte le liriche dell’album. Lo sviluppo dei testi ha per la band un valore di concetto comune, che si riconduce a tre temi fondamentali: la salvaguardia del pianeta Terra le Corporazioni: un potere oscuro che si muove dietro ai governi dei popoli l’Uomo ed alcune sue riflessioni e domande sul suo essere
Dal 2009 al 2011 la band gira in Italia per i concerti del tour di Living 4. All’uscita del disco segue un tour di 25 date e la band, per alcune date, sperimenta anche una nuova veste live ri-arrangiando gran parte del suo repertorio in versione acustica, riscuotendo ottimi consensi da parte del pubblico. Nel 2012, escono entrambe le riedizioni rimasterizzate del secondo e terzo album: DUE – 24 Years Carat Gold per Electromantic Records Big City – XX Anniversary per Dracma Records, che contiene due bonus track del periodo dell’uscita dell’album “Snake 92” e “Fly High”.
Oggi:
Il 23 giugno 2023 – Mc Ryan’s (Viale Europa 60 Moncalieri, Torino) gli Elektradive si sono esibiti in un concerto evento in formazione originale per festeggiare i 40 anni di carriera della Band! Per gli amanti del grande AOR un evento imperdibile! Per l’occasione sono saliti sul palco: Elio Maugeri: voce, chitarra ritmica Simone Falovo: chitarre, cori Stefano Turolla: basso, cori Alex Jorio: batteria, cori Eugenio Manassero: tastiere, cori
ed hanno suonato brani tratti da:
1984 – Smoko Records single 1986 – Over the space – debut album 1989 – DUE 1993 – Big city 2009 – Living 4
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siciliatv · 2 years
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Covid in Sicilia, bollettino del 22 ottobre: 1.282 nuovi casi e 4 morti
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Covid in Sicilia, bollettino del 22 ottobre: 1.282 nuovi casi e 4 morti Nelle ultime 24 ore in Sicilia registrati 1.282 nuovi casi di Covid19 a fronte di 11.618... #SiciliaTV #SiciliaTvNotiziario Read the full article
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sounds-right · 2 years
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In campo per il cuore con il Rotary, il 22/10 un torneo di padel per cardioproteggere Milano
Sabato 22 ottobre, dalle 10.00, il Rotary Club Milano International Net scenderà in campo per far del bene alla città di Milano. L'invito è aperto a tutti, rotariani e non. Presso il Bonirola Sport Club, di Via Volta 45, a Gaggiano, si terrà il torneo di padel amatoriale "Rotarians & Friends". L'evento fa parte del progetto "In Campo Con Il Cuore" che il Rotary International Net porta avanti assieme ad ASI Lombardia e il cui scopo è rendere la città cardioprotetta attraverso l'installazione capillare di defibrillatori in aree pubbliche.
"Oggi la prima causa di decesso nel nostro Paese è l'arresto cardiaco (con oltre 60.000 morti l'anno) pertanto, se riusciremo a salvare anche solo una vita coi nostri defibrillatori, sapremo di aver fatto bene." dice Chiara Giudici, Presidente di Club. 
Iscrizione € 35,00 a persona, con la garanzia di poter giocare un minimo di 3 partite. Una manifestazione dedicata a tutti gli appassionati del padel ma anche a tutti coloro che vogliono fare la differenza passando una bella giornata tra sport e divertimento.
Info e registrazioni: www.doublemalt.it/padel-rotarians-friends
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In campo per il cuore con il Rotary, il 22/10 un torneo di padel per cardioproteggere Milano
Sabato 22 ottobre, dalle 10.00, il Rotary Club Milano International Net scenderà in campo per far del bene alla città di Milano. L'invito è aperto a tutti, rotariani e non. Presso il Bonirola Sport Club, di Via Volta 45, a Gaggiano, si terrà il torneo di padel amatoriale "Rotarians & Friends". L'evento fa parte del progetto "In Campo Con Il Cuore" che il Rotary International Net porta avanti assieme ad ASI Lombardia e il cui scopo è rendere la città cardioprotetta attraverso l'installazione capillare di defibrillatori in aree pubbliche.
"Oggi la prima causa di decesso nel nostro Paese è l'arresto cardiaco (con oltre 60.000 morti l'anno) pertanto, se riusciremo a salvare anche solo una vita coi nostri defibrillatori, sapremo di aver fatto bene." dice Chiara Giudici, Presidente di Club. 
Iscrizione € 35,00 a persona, con la garanzia di poter giocare un minimo di 3 partite. Una manifestazione dedicata a tutti gli appassionati del padel ma anche a tutti coloro che vogliono fare la differenza passando una bella giornata tra sport e divertimento.
Info e registrazioni: www.doublemalt.it/padel-rotarians-friends
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tarditardi · 2 years
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In campo per il cuore con il Rotary, il 22/10 un torneo di padel per cardioproteggere Milano
Sabato 22 ottobre, dalle 10.00, il Rotary Club Milano International Net scenderà in campo per far del bene alla città di Milano. L'invito è aperto a tutti, rotariani e non. Presso il Bonirola Sport Club, di Via Volta 45, a Gaggiano, si terrà il torneo di padel amatoriale "Rotarians & Friends". L'evento fa parte del progetto "In Campo Con Il Cuore" che il Rotary International Net porta avanti assieme ad ASI Lombardia e il cui scopo è rendere la città cardioprotetta attraverso l'installazione capillare di defibrillatori in aree pubbliche.
"Oggi la prima causa di decesso nel nostro Paese è l'arresto cardiaco (con oltre 60.000 morti l'anno) pertanto, se riusciremo a salvare anche solo una vita coi nostri defibrillatori, sapremo di aver fatto bene." dice Chiara Giudici, Presidente di Club. 
Iscrizione € 35,00 a persona, con la garanzia di poter giocare un minimo di 3 partite. Una manifestazione dedicata a tutti gli appassionati del padel ma anche a tutti coloro che vogliono fare la differenza passando una bella giornata tra sport e divertimento.
Info e registrazioni: www.doublemalt.it/padel-rotarians-friends
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lamilanomagazine · 2 years
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Lecco, lo Stadio “Rigamonti-Ceppi” compie 100 anni
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Lecco, lo Stadio “Rigamonti-Ceppi” compie 100 anni. L’Amministrazione Comunale di Lecco, in collaborazione con la Calcio Lecco 1912 e il Panathlon Club Lecco, ricorderà l’anniversario dei “Cento anni” dello stadio comunale già “Canterelli” ed oggi “Mario Rigamonti e Mario Ceppi” con una serie di iniziative da ottobre a fine anno. La prima è in programma sabato 15 ottobre, giorno che coincide con quello della inaugurazione, il 15 ottobre 1922, alle ore 17 all’esterno dello stadio di Via Don Pozzi. Non lontano dall’ingresso della segreteria e spogliatoi verrà infatti collocata una targa che ricorderà proprio i primi cento anni dello stadio. Tuttavia, questa non sarà l’unica iniziativa perché è intenzione dell’Amministrazione Comunale di Lecco, ed in particolare dell’assessore all’Educazione e Sport Emanuele Torri, con il coinvolgimento della Calcio Lecco con la proprietà della famiglia Di Nunno, proporre una o più amichevoli di spessore nei prossimi mesi con squadre di categoria superiore rispetto al Lecco. In merito sono già in corso trattative e fare nomi ora è prematuro creando aspettative che poi potrebbero essere vanificate da decisioni dell’ultimo momento. Una cosa è certa: l’impegno comune per offrire uno spettacolo degno della ricorrenza. Inoltre, anche con il contributo del Panathlon Club Lecco e del suo presidente Andrea Mauri, si sta programmando una serata nel mese di novembre dedicata proprio ai colori blu e celeste della Calcio Lecco con alcuni dei giocatori protagonisti sul glorioso rettangolo dello stadio “Rigamonti-Ceppi”. Tornando alla ricorrenza del 15 ottobre di cento anni fa non si può non ricordare (attingendo al prezioso archivio di Aloisio Bonfanti) l’inaugurazione dell’allora nuovo campo sportivo “Cantarelli”, in territorio comunale di Castello, allora ancora autonomo Comune, prima di essere assorbito il 1° marzo 1924 dalla “Grande Lecco”. La cerimonia avvenne alla presenza delle maggiori autorità, con i sindaci di Lecco e di Castello Giovanni Gilardi e Giovanni Battista Sala. Madrina Carla Ceppi, ventenne figlia di Eugenio Ceppi e sorella maggiore di Mario, che nel 1936 si unirà in matrimonio con Giuseppe Rizza. Intervennero anche le maestranze dell’impresa del capomastro Martino Todeschini, che avevano eseguito i lavori sul terreno di proprietà della famiglia Ceppi. La sezione Calcio della Canottieri Lecco (costituita ufficialmente con assemblea straordinaria il 22 dicembre 1913, aderendo ad una proposta del socio Vico Signorelli) aveva come responsabile Eugenio Ceppi, nato a Milano il 28 novembre 1869 e venuto a Lecco definitivamente nella primavera del 1912. Il 15 agosto 1904 nasceva, a Castello di Lecco, Mario Ceppi, figlio di Eugenio e di Ebe Prina, coniugati a Milano il 25 maggio 1889. All’inaugurazione venne disputata l’amichevole di calcio Canottieri Lecco-Ginnastica Gallaratese. Vinsero i blucelesti per 5 reti a 2. Il nuovo impianto sportivo, ampio e moderno, sostituiva l’angusto rettangolo detto della Primavera, dalla trattoria che spalancava i battenti davanti alla caserma Sirtori di via Leonardo da Vinci (attuale sede di uffici della Questura), nell’area retrostante, con ingresso dall’attuale civico 3 di via Leonardo da Vinci (allora via Amilcare Ponchielli), dove c’era un grande portone, vi era un ampio cortile che nei giorni di mercato diveniva deposito di corrieri con carri e cavalli. Nell’area relativa era stato sagomato, con muro confinante il corso del Caldone ancora scoperto in piazza Mazzini, il primo campo di calcio dei blucelesti della Canottieri nel marzo 1914. I terreni messi a disposizione in Comune di Castello da Eugenio Ceppi per il nuovo campo sportivo si allungavano nella vasta proprietà agricola che fronteggiava la villa residenziale dei Ceppi, tuttora esistente. La denominazione “Cantarelli” si deve alla località del tumulo con i morti della peste manzoniana, fra i quali vi sarebbe stato l’avvocato Azzeccagarbugli, legale al quale si rivolge Renzo dopo la vicenda di don Rodrigo. La sepoltura sarebbe oggi da indicare nella zona della rotonda stradale fra via Balicco, via XI Febbraio, via Cantarelli, dove si trova anche l’uscita dell’attraversamento viabilistico di Lecco, dal tunnel in direzione nord. La denominazione “Cantarelli” rimarrà sino al 1950, quando, nel maggio dello stesso anno, un anno dopo la tragedia aerea del grande Torino, a Superga, che porta alla scomparsa dell’intera compagine granata pluriscudettata del Torino, il campo venne dedicato a Mario Rigamonti. Il 20 giugno 1993, dieci anni dopo la morte del grande presidente Mario Ceppi che portò per ben due volte il Lecco in serie A, lo stadio venne poi intitolato anche al “presidentissimo” in aggiunta a Mario Rigamonti. Infine, oltre alla parentesi calcistica lo stadio comunale ospitò molti altri eventi di natura sportiva, mondana e musicale. Ma soprattutto uno in particolare va ricordato e che riempie ancora oggi d’orgoglio l’intera città: la cerimonia di consegna della medaglia d’argento al valor militare per la Liberazione conferita alla città di Lecco. Era il 14 marzo 1976 e a consegnala in uno stadio gremitissimo l’allora presidente della Camera dei Deputati Sandro Pertini che poi sarebbe diventato uno dei presidenti della Repubblica più amati dagli italiani. Prima di lui presero la parola il sindaco di Lecco Rodolfo Tirinzoni, il ministro Tommaso Morlino e il consigliere comunale Piero Losi per l’Anpi.... Read the full article
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peppecasa · 2 years
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💣💣 @martelive__ La Ultra Mega Ultima data del MEME K ULTRA TOUR 2022 di @corveleno_official e @treallegri sarà nella città in cui tutto è nato: ROMA 🔥 All’interno di @alt_rntv in cartellone per la Biennale MArteLive 2022 COR VELENO TRE ALLEGRI RAGAZZI MORTI dal vivo a @largo_official il 22 ottobre. Appuntamento IMPERDIBILE! 🎟️Tickets su DICE> https://bit.ly/3SP9E7D e OOOH.Events > https://bit.ly/3fydWll #saltiquantici #BiennaleMArteLive #martelive (at Largo venue) https://www.instagram.com/p/CjJP3FkNsoc/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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perfettamentechic · 3 years
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22 ottobre … ricordiamo …
22 ottobre … ricordiamo … #semprevivineiricordi #nomidaricordare #personaggiimportanti #perfettamentechic #felicementechic #lynda
2018: Gilberto Benetton. A lui si deve la creazione dell’impero finanziario di famiglia.  (n. 1941) 2006: Arthur Hill, Arthur Edward Spence Hill, attore canadese noto per le apparizioni in teatro, film e televisione britannici e americani. (n. 1922) 1992: Cleavon Little, attore statunitense, ricordato principalmente per aver interpretato il personaggio dello sceriffo Bart nel film Mezzogiorno e…
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eliophilia · 3 years
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Se dobbiamo parlare di cose serie, e stamattina pare sia proprio il caso, sono stata presente a tutte le morti della mia famiglia. La prima è stata quando avevo 9 anni con mio nonno, mia madre non c’era ancora, mia nonna non voleva essere presente, i miei zii neanche.   Avete mai visto morire una persona durante gli ultimi attimi? È terribile: lei lo sente, spalanca gli occhi e capisce. Un istante dopo è tutto finito. Da lì in poi la mia vita è cambiata, avevo solo 9 anni, ma è cambiato tutto. La seconda volta è capitato quattro anni fa con la nonna, mia madre come al solito è andata via, ancora una volta i miei zii hanno fatto lo stesso. E ancora una volta gli occhi che si spalancarono e il respiro che smise di battere. Con Demy l’anno scorso mia madre non voleva neanche guardarla durante l’ultima settimana quando non riusciva neanche più a respirare. Durante la notte la tenevo sul mio letto e non dormivo insieme a lei. Quel mattino di quell’ultimo giorno era sfinita e teneva già gli occhi chiusi per non aver dormito per giorni, ha smesso di respirare in braccio a mio padre quando lui non aveva ancora capito nulla. E un giorno come sarà? Chi assisterà alle morti ancora più dolorose che mi aspettano? Chi porterà i pesi che verranno che saranno ancora più importanti?
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Il Papa: "La guerra è sempre una sconfitta" | Israele, identificati i corpi di 843 persone uccise il 7 ottobre 
08 novembre 2023 01:40 TEMPO REALE Biden: “No alla rioccupazione della Striscia da parte di Israele”. Il Papa: “La guerra è sempre una sconfitta”. Identificati i corpi di 843 israeliani uccisi il 7 ottobre da Hamas 08 nov 12:01 Medioriente, autorità Gaza: già 10.500 morti, 4.300 bambini 08 nov 10:22 Israele apre ancora corridoio umanitario nord-sud di Gaza 08 nov 10:16 Blinken: Israele…
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corallorosso · 3 years
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Notizie dalla Polonia Saudita A seguito dell'entrata in vigore della sentenza della Corte Costituzionale del 22 ottobre 2020, attualmente in Polonia è illegale interrompere una gravidanza quando test prenatali o altre condizioni mediche indicano un'alta probabilità di un danno grave e irreversibile al feto o di un malattia incurabile e pericolosa per la vita dello stesso. L'interruzione della gravidanza con il consenso della donna in violazione delle disposizioni della legge è punita con la reclusione fino a 3 anni per chi la esegue. Degni discepoli del dottor Mengele hanno ucciso il 22 settembre, nell’anno domini 2021, all’ospedale di Pszczyna (Slesia) una giovane donna di 30 anni. La donna lascia orfana una bambina di 9 anni. La signora Isabella è stata ricoverata alla 22° settimana di gravidanza a causa di una perdita di liquido amniotico. Ha inviato messaggi alla madre, per tutto il giorno, dicendo di sentirsi sempre peggio. Sospettava di avere la setticemia. In un messaggio scriveva "Il bambino pesa 485 grammi. Per ora, grazie alla nuova legge sull'aborto, medici dicono che devono aspettare che il suo cuore smetta di battere”. I medici, sebbene potessero legalmente eseguire l’aborto, in una situazione in cui la vita della donna era in pericolo, hanno aspettato, impietosamente, la morte del feto. Morti entrambi! Come se non bastasse,la fondazione cattolico fondamentalista Pro life , ha raccolto circa 130 mila firme per un progetto di legge d’iniziativa popolare che prevede dai 5 ai 25 anni di carcere, e anche l'ergastolo per aborto tanto per la madre che per il medico. Hanno raccolto queste firme grazie alla entusiastica collaborazione delle parrocchie. La bozza è stata presentata al Sejm (Palamento Polacco) a settembre. Gli autori del progetto ritengono che "attualmente la protezione legale della vita dei bambini concepiti sia una finzione in Polonia". Dopo la prima lettura, il progetto è stato rimandando alle commissioni parlamentari. Aspettiamo ansiosi il risultato. Katarzyna Zmijska
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