Tumgik
#Peter Doty
omarfor-orchestra · 5 months
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Film italiani in uscita a novembre
La guerra del Tiburtino III (Luna Gualano) 02/11
Tiburtino III, periferia di Roma. Una sera un meteorite arriva nel quartiere dal cielo e viene raccolto da Leonardo de Sanctis che lo porta a casa. Di notte però avviene qualcosa di strano: un verme esce dal meteorite ed entra nella narice di Leonardo. L’uomo diventa il leader di altri abitanti, anche loro invasati, e con loro decide di alzare le barricate e non far entrare più nessuno nel quartiere.
À la recherche (Giulio Base) 02/11
Un omaggio a Marcel Proust ed un particolare tributo a Luchino Visconti e al cinema italiano degli anni '70.
Il meglio di te (Fabrizio Maria Cortese) 09/11
Antonio è un uomo di successo, Nicole è una donna brillante. I due si sono amati intensamente e sono stati gli interpreti perfetti di una favola. Tuttavia, prima di arrivare al "vissero per sempre felici e contenti", il loro mondo è esploso e i due si sono trovati lontani, dispersi, pieni di rabbia, di colpa e di delusione. L'inevitabile separazione dura qualche anno e traccia un confine molto netto tra le loro vite. Ma il destino ha spesso una trama nascosta da tirare fuori al momento più opportuno.
Soldato Peter (Gianfilippo Pedote, Giuliano Carli) 09/11
1918, Altopiano di Asiago, pochi giorni prima della fine della Grande Guerra. Il giovane soldato austro-ungarico Peter Pan oltrepassa le linee nemiche. Solo, spaventato, in fuga, durante il suo percorso non incontra nessuno tranne una pattuglia di soldati italiani di cui fa parte il Capitano Don Chisciotte che però lo nota a malapena. Il paesaggio del territorio straniero gli fa tornare in mente alcuni nitidi ricordi d'infanzia dove ci sono la madre e il suo amico Maty morto in guerra. Sono i rari momenti di serenità. Poi Peter riprende il cammino. Il desiderio è quello di ritrovare un'isola in mezzo al mare che non esiste nel mondo reale.
Ancora volano le farfalle (Joseph Nenci) 09/11
La storia raccontata nel film prende ispirazione dalla vera vita di Giorgia Righi, una giovane ragazza pesarese affetta da una rara malattia ereditaria: l'Atassia di Friedreich. Il film, sebbene racconti un dramma, è in realtà una storia di rivincita e riscatto sulla vita stessa.
Lubo (Giorgio Diritti) 09/11
Lubo Moser è un nomade del popolo Jenisch. Nella Confederazione Elvetica del 1939 gira di luogo in luogo esibendosi nelle piazze insieme alla moglie Mirana e ai loro bambini. Fino a quando la Seconda Guerra mondiale incombente fa sì che il governo dichiari la mobilitazione degli uomini per la difesa delle frontiere. Lubo, mentre è in servizio, viene a sapere che i figli sono stati prelevati e portati in un istituto mentre la moglie, nel tentativo di proteggerli, ha trovato la morte. Da quel momento il senso della vita per lui consiste nel conseguire un duplice obiettivo: ritrovarli e vendicarsi.
Non tutto è perduto (Francesco Bellomo) 09/11
Francesco è una ex promessa del calcio, con un passato nelle giovanili di una squadra di Serie A. Dopo vari insuccessi scolastici, suo padre lo ha costretto ad abbandonare il suo sogno. Nonostante tutto, lui non ha mai smesso di giocare a calcio, anche se solo per diletto, con gli amici. Il suo percorso s'incrocia con quello di Bala, il responsabile di un campetto di calcio a cinque: costui, impressionato dalle sue doti, contatta un procuratore sportivo e riesce ad organizzare un provino per Francesco. Bala organizza così una partita con i vecchi amici del ragazzo, per impressionare il procuratore, al fine di offrire a Francesco la seconda possibilità che la vita, spesso, in modo fortuito, riserva.
Codice Carla (Daniele Luchetti) 13/11
La pratica biografica è uno dei grandi fenomeni cinematografici (e letterari) contemporanei. La narrazione di una vita e l'enunciazione di una verità a proposito di quella vita rappresenta anche il cuore del nuovo progetto di Daniele Luchetti. Due anni dopo la morte di Carla Fracci, l'autore pesca nei suoi ricordi di infanzia quel primo incontro causale con l'étoile italiana, avvenuto anni prima a Cinecittà sul set di Verdi di Renato Castellani.
La festa del ritorno (Lorenzo Adorino) 13/11
Un racconto di formazione che racchiude in sè il rapporto tra padre e figlio, sospeso tra assenze e ritorni e l'incanto che nasce dallo sguardo di un bambino.
Mimì - il principe delle tenebre (Brando De Sica) 16/11
Mimi` e` un adolescente orfano nato con i piedi deformi che lavora in una pizzeria a Napoli. Un brutto giorno incontra Carmilla, una giovane ragazza convinta di essere una discendente del conte Dracula. Insieme decidono di fuggire un mondo cinico e violento.
La Sedia (Gianluca Vassallo) 16/11
Pietro torna in Sardegna in seguito alla morte del padre. Il suo obiettivo è incontrare il fratello Andrea, che non vede da molto tempo, per decidere a chi spettano i due oggetti che il genitore ha lasciato loro: una pistola e una sedia. Nel suo peregrinare in una Sardegna assolata ha modo di fare diversi incontri. In un film realizzato in assoluta indipendenza Vassallo porta sullo schermo la tensione esistenziale di un uomo che si confronta con il suo passato.
L'altra via (Saverio Cappiello) 16/11
Siamo sulla Costa degli Aranci, all'altezza di Catanzaro Lido. Questa è un'estate diversa, italiana, quella delle Notti Magiche, dei Mondiali di Italia '90. Lo è anche per Marcello, ragazzino di origine arbëreshë che vive con la madre Tereza nel quartiere popolare dell'Aranceto. E se gli stadi della Nazionale sono lontani, quello dell'U.S. Collidoro, la squadra locale, è invece dietro l'angolo. Qui gioca Andrea Viscomi, capitano, trentacinquenne romano trapiantato da anni in Calabria e alla sua ultima stagione come professionista. Andrea è piagato dagli infortuni, spremuto dalla criminalità, amareggiato dalla vita. Marcello e Andrea si incontrano, forse qualcosa in loro cambierà. Quanta semplicità e quanta appartenenza in questa opera prima che mostra un Sud pieno di malinconia universale.
Misericordia (Emma Dante) 16/11
Da qualche parte in Sicilia, in un borgo marinaro e fatiscente, le donne fanno le mamme di giorno e le puttane di notte. A governarle tutte è un miserabile guercio, che ha ucciso a botte la madre di suo figlio, Arturo, anima semplice e altrove, cresciuto a giri di maglia e di amore da Betta e Nuccia. Tra miseria e mare un giorno arriva Anna, giovane prostituta a cui piace soltanto la cioccolata. Naïf e bellissima, fa corpo con Betta e Nuccia contro il predatore che chiede la pelle di Arturo. Ma a quel ragazzo antico, dervisci che gira sulla spina dorsale del (loro) mondo, le mamme putative hanno apparecchiato un futuro migliore.
Una preghiera per Giuda (Massimo Paolucci) 23/11
Cosa si è disposti a fare per proteggere il proprio onore? Quando diventa troppo tardi per essere artefici del proprio destino? Questi e altri interrogativi animano le vicende del film, la storia di due boss rivali che, a seguito della strategica scarcerazione di uno dei due, scateneranno un turbine di eventi, travolgendo, inevitabilmente, i membri delle proprie famiglie. Una lotta per l'onore e la vendetta che sarà prepotentemente ostacolata da un Colonnello dei Carabinieri testardo e ligio al dovere, che cercherà eroicamente la giustizia in un'originale - e a tratti divertente - alleanza con una ambiziosa agente della CIA in incognito.
L'odore della notte (Claudio Caligari) 20/11
Roma, tra novembre 1979 e febbraio 1983. Remo Guerra, un ragazzo di borgata, è un poliziotto che di notte aggredisce per strada persone benestanti derubandoli. Con lui ci sono Maurizio, amante della vita lussuosa e delle belle donne, e Roberto che Remo aiuterà a comprarsi un bar. I suoi complici sono inaffidabili. Così Remo deve far entrare nella sua banda Marco Lorusso, detto "il Rozzo", di cui però non condivide i metodi violenti. Remo è sempre più tormentato e desidera una vita normale accanto a una donna a cui però non può rivelare la sua identità. In più, capisce che la fine è vicina e non può sottrarsi al suo destino.
La Chimera (Alba Rohrwacher) 23/11
Ambientato negli anni '80, nel mondo clandestino dei "tombaroli", il film racconta di un giovane archeologo inglese coinvolto nel traffico clandestino di reperti archeologici.
Cento domeniche (Antonio Albanese) 23/11
Antonio Riva, operaio specializzato in prepensionamento, si reca in banca per prelevare dal conto su cui ha messo tutto ciò che ha. Non si è reso conto di aver tramutato le sue obbligazioni sicure in azioni a rischio, passando da risparmiatore ad azionista su consiglio di quella banca dove gli impiegati erano di famiglia, e che aveva sostenuto lo sviluppo dell’intero paesino sul lago di Lecco dove è nato e cresciuto. Quella banca, poi, mica può fallire, perché se fallisse “andrebbero a gambe all’aria tutti quanti”.
Il paese dei jeans in agosto (Simona Bosco Ruggieri) 23/11
Carlo Arato (Pasquale Risiti) ha 26 anni, ex concorrente di reality, ex vip, ora @IlCarlito, sedicente influencer alla perenne ricerca di soldi per farsi notare, altalena le sue giornate fra il ricordo di tempi migliori e le lamentele per un paese cafone che, come suo padre, non lo apprezza quanto dovrebbe. Luisa (Lina Siciliano), invece, di anni ne ha 28 ed era prossima alla laurea, fino a quando non si è ritrovata alla mercé del paese in perenne attesa che le accada qualcosa. Per uno strano caso del destino l'uno capiterà all'altra e viceversa: lui piace, ma non ha un soldo; lei ha i soldi, ma non piace. È così che @IlCarlito e @LaRosetti insieme decidono di puntare a tutto.
In fila per due (Bruno De Paola) 23/11
In un piccolo paese alle falde del Vesuvio, Germano (Andrea Di Maria), trentacinquenne pigro dal futuro lavorativo incerto, vive una tormentatissima storia d'amore con Sonia, sua coetanea tanto bella quanto gelosa e possessiva. Una scossa di terremoto di origine vulcanica, fa scattare il piano di evacuazione che prevede il trasferimento degli abitanti del paese verso un altro Comune gemellato. Abitando Sonia (Francesca Chillemi) in un comune diverso da quello di Germano, il giovane vede l'evacuazione come un'ottima opportunità per allontanarsi dalla gelosissima fidanzata che lo perseguita. La follia di Sonia, la noncuranza degli abitanti verso le regole di evacuazione, rendono il viaggio di Germano una vera odissea ricca di paradossali ed esilaranti situazioni, mete inaspettate ed incontri sorprendenti.
Mary e lo spirito di mezzanotte (Enzo D'Aló) 23/11
Mary è una bambina di undici anni appassionata alla cucina. La nonna la sostiene sempre, anche quando esaminatori saccenti non apprezzano i suoi piatti. Ma la nonna è anziana e subisce un ricovero in ospedale. Mary ne è addolorata ed aumenta nei suoi confronti le attenzioni da nipote affezionata, sostenuta in questo da una misteriosa giovane donna che è comparsa all’improvviso sul suo cammino.
Casanova opera pop - il film (Red Canzian) 27/11
Lo spettacolo di teatro musicale ideato, composto e prodotto da Red Canzian.
I limoni d'inverno (Caterina Carone) 30/11
Pietro Lorenzi è un professore di lettere in pensione e dopo il divorzio dalla moglie vive da solo in un bell’appartamento romano con un terrazzo che accudisce con cura, dedicandosi alle sue piante. Nell’appartamento di fronte a quello di Pietro si trasferisce una coppia più giovane: Luca, fotografo d’arte contemporanea, ed Eleonora, che ha studiato pittura e disegno all’Accademia ma ad un certo punto ha smesso di creare, “perché non era abbastanza brava”. Luca ed Eleonora custodiscono un dolore segreto e non riescono a parlarsi più: lei pensa che lui la dia per scontata, lui la vede sempre “incazzata col mondo”. Quando Luca parte per preparare una personale a New York, Eleonora e Pietro cominciano a frequentarsi, fra terrazzi e orti botanici, il bar sotto casa e un ristorante d’atmosfera
Palazzina Laf (Michele Riondino) 30/11
1997. All’ILVA di Taranto è appena avvenuta l’ennesima morte sul lavoro, ma Caterino Lamanna, operaio addetto ai lavori di fatica nell’industria siderurgia, è pronto a darne la colpa ai sindacati. Caterino è un cane sciolto che pensa al suo imminente matrimonio con la giovane albanese Anna e si fa i fatti suoi, finché Giancarlo Basile, dirigente dell’ILVA, non lo recluta per “farsi un giro e dirgli quello che succede” in fabbrica, e resoconti in particolare le attività del sindacalista Renato Morra, che infiamma gli animi degli operai e li spinge alla ribellione. Basile offre a Lamanna la promozione a caposquadra e l’auto aziendale, ma Caterino chiede di essere mandato alla Palazzina Laf pensando che sia un luogo di privilegio riservato a pochi eletti. In realtà è un edificio in disarmo, incrocio fra una riserva indiana, un manicomio e una prigione, dove sono rinchiusi in orario di lavoro i dipendenti qualificati che hanno fatto l’onda, e che quindi sono invitati a licenziarsi o ad accettare un incarico demansionato e incoerente con la loro preparazione.
Diabolik - chi sei? (Marco Manetti, Antonio Manetti) 30/11
Catturati da una spietata banda di criminali, Diabolik e Ginko si trovano faccia a faccia. Rinchiusi in una cella, senza via di uscita e certi di andare incontro a una morte inevitabile, Diabolik rivela all'ispettore il suo misterioso passato. Intanto, Eva Kant e Altea sono alla disperata ricerca dei loro uomini. Le strade delle due rivali si incroceranno?
La Guerra dei Nonni (Gianluca Ansanelli) 30/11
Gerri (Vincenzo Salemme) è un nonno attento e premuroso, vive con la famiglia della figlia, aiuta in casa e si prende cura dei suoi amati nipoti. In questo perfetto equilibrio familiare irrompe nonno Tom (Max Tortora), che dopo anni vissuti all'estero torna in Italia per trascorrere un po' di tempo con i nipotini. Esuberante e chiassoso, nonno Tom è pronto a infrangere ogni regola stabilita da nonno Gerri pur di realizzare i desideri dei bambini e conquistare il loro amore. Dall'incontro tra Gerri e Tom nascerà un'accesa competizione che darà vita a una serie di esilaranti sfide tra nonni, senza esclusione di colpi... e colpi di scena.
Con la grazia di un dio (Alessandro Roja) 30/11
Tornato a Genova dopo venticinque anni per partecipare ai funerali del migliore amico della sua giovinezza, Luca ritrova i vecchi compagni di un tempo. Tutti sembrano convinti che quella morte sia l'esito scontato di una vita di eccessi; tutti tranne Luca, che vuole vederci chiaro, indagare, capire. Scavando nella memoria, e in una città cambiata almeno quanto lui, lascerà riaffiorare fantasmi e verità che sembravano sepolte, insieme alla propria vera natura, che pensava di aver domato per sempre.
Doppia Coppia (Igor Biddau) 30/11
Il film parla di come sia difficile per due coppie di amici, amanti del trekking, avventurarsi sui ripidi sentieri dell'amore senza perdere per sempre l'amicizia. Così come, nel tentativo di conoscere meglio l'altro finiamo per conoscere meglio noi stessi, i quattro personaggi scopriranno quanto siano forti i legami che li uniscono solo quando questi sentimenti verranno messi alla prova.
Il paese del melodramma (Francesco Barilli) 30/11
Carlo Gandolfi (Luca Magri) è un bravissimo cantante lirico, la cui carriera si è bruscamente interrotta dopo la morte della moglie e della figlia. Da allora è un uomo alla deriva, in preda al vizio dell'alcol. La Morte in persona (Luc Merenda) decide che è il momento per lui di tornare a calcare le scene del palcoscenico: vuole che interpreti il "Macbeth" di Verdi e che sia perfetto. Altrimenti, lo porterà con sé nel suo regno.
Documentari
X Sempre Assenti (Francesco Fei) 03/11
Il film segue la rock band Verdena nella loro vita privata e nella preparazione del tour di Volevo Magia, disco che segna il loro rientro sulle scene dopo sette anni di silenzio.
Roma, santa e dannata (Roberto D'Agostino, Marco Giusti, Daniele Ciprì)
Un viaggio tra le notti romane in una città pazza e in continuo cambiamento.
Negramaro back home - ora so restare (Giorgio Testi) 06/11
Dopo 20 anni di successi, i Negramaro tornano a casa, a Galatina, in Salento, dove tutto è cominciato.
Giotto e il sogno del Rinascimento (Francesco Invernizzi) 06/11
L'arte visionaria di Giotto, il pittore che rivoluzionò la pittura a fresco con la propria narrazione figurativa a dir poco mozzafiato
Enigma Rol (Selma Dell'Olio) 06/11
Gustavo Rol chi è, soprattutto, cosa era costui? Il documentario si propone di ricostruire, attraverso molteplici testimonianze e ricostruzioni, sia di fiction che di animazione, la vita e l'attività di un uomo che per molti (e anche illustri) amici e frequentatori è stato dotato di capacità paranormali e per altri è stato soltanto un abile illusionista. Anselma Dell'Olio affronta un personaggio che, in qualche misura, ha riassunto in sé pregi e difetti di quelli che erano al centro dei suoi documentari precedenti. La regista lascia spazio sia a chi ne descrive le sorprendenti doti (utilizzate anche per proteggere la popolazione di San Secondo di Pinerolo dalle azioni dei tedeschi occupanti) sia a chi sta più dalla parte di Piero Angela che lo definì "un mediocre illusionista".
Io, noi e Gaber (Riccardo Milani) 06/11
Chi è stato Giorgio Gaber, per la musica italiana ma soprattutto per noi, che magari “non ci sentiamo italiani, ma per fortuna o purtroppo lo siamo”? È forse da questa domanda che è partito Riccardo Milani per raccontare uno dei cantautori più originali del nostro Paese, ma anche un teatrante, un filosofo, un pensatore politico e un “operatore culturale” nel senso più alto e nobile del termine. Gaber era “un intellettuale promiscuo”, come lo descrive Serra, “raffinato e popolare, di popolo e di élite”. Perché Gaber è stato immerso nel suo tempo sapendo sempre prevederne uno futuro. Milani entra a fondo nell’utilizzo che faceva Gaber della parola, fondamentale quando “dentro c’è la nostra vita”, e del suo “corpo scenico” che in teatro “sembrava posseduto”, rendeva “la parola visibile” e si trasformava in “melodia cinetica”. Io, noi e Gaber ricorda che ogni sua canzone aveva “uno spazio di incidenza”, cioè una volontà di intervenire sul reale trasformando la sua libertà in partecipazione.
Il popolo delle donne - il film (Yuri Ancarani) 13/11
Un monologo in cui Marina Valcarenghi, giornalista e attivista, ripercorre le sue esperienze in fatto di disparità di genere.
Il guerriero mi pare strano (Alessio Consorte) 15/11
Il film è incentrato sull'autenticità della statua del Guerriero di Capestrano, simbolo della Regione Abruzzo, rinvenuta a Capestrano nel 1934 e datata dagli archeologi VI secolo A.C.
La città delle sirene (Giovanni Pellegrini) 16/11
La notte del 12 novembre 2019 Venezia è stata colpita da una serie di inondazioni che hanno sommerso la città per una settimana. Partendo dalle immagini della sua casa e del suo studio allagati il regista racconta in prima persona cosa vuol dire convivere con l'acqua alta e come la sua città affronta la catastrofe. Ne scaturisce una riflessione sul vivere nella prima linea del cambiamento climatico che minaccia di far scomparire il nostro mondo.
DALLAMERICACARUSO - Il concerto perduto (Walter Veltroni) 20/11
Il 23 marzo 1986 Lucio Dalla teneva al Village Gate di New York un concerto di cui si pensava si fossero perse le riprese che ora vengono invece proposte in un'edizione restaurata e rimasterizzata. Ad esse si aggiunge in apertura la ricostruzione della creazione di "Caruso" avvenuta pochi mesi dopo a Sorrento. Un ritrovamento prezioso che, unendosi alla rievocazione di come è nato un classico della canzone, ci ricorda la grandezza di Lucio Dalla.
Kissing Gorbaciov (Andrea Paco Mariani, Luigi D'Alife) 24/11
Andata e ritorno dal 1988, quando da Melpignano partì il tour che squarciò la cortina di ferro tra Occidente e Urss, a suon di rock e punk.
Picasso - Un ribelle a Parigi - Storia di una vita e un museo (Simona Risi) 27/11
Scopo del film è mettere al centro del racconto proprio la grande magia dell'arte e uno dei luoghi dove meglio la si può apprezzare, il Museo Picasso di Parigi.
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Top 5 Sci-Fi Movies on Netflix
5. Predestination (2014)
Genre: Science Fiction, Thriller
Actor: Alicia Pavlis, Annabelle Norman, Arielle O’Neill, Ben Prendergast, Carolyn Shakespeare-Allen, Cate Wolfe, Christopher Bunworth, Christopher Kirby, Christopher Sommers, Christopher Stollery, Dennis Coard, Dick York, Elise Jansen, Eliza D’Souza, Eliza Matengu, Ethan Hawke, Felicity Steel, Finegan Sampson, Freya Stafford, Giordano Gangl, Grant Piro, Hayley Butcher, Jim Knobeloch, Katie Avram, Kristie Jandric, Kuni Hashimoto, Lucinda Armstrong Hall, Madeleine West, Maja Sarosiek, Marky Lee Campbell, Milla Simmonds, Monique Heath, Noah Taylor, Noel Herriman, Olivia Sprague, Paul Moder, Raj Sidhu, Rob Jenkins, Sara El-Yafi, Sarah Snook, Sophie Cusworth, Tony Nikolakopoulos, Tyler Coppin, Vanessa Crouch
Director: Michael Spierig, Peter Spierig, The Spierig Brothers
Rating: R
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One of the most original time-travel thrillers since 12 Monkeys. A brilliant subversion of the Time Paradox trope, with enough plot twists to keep you entertained until well after the movie is finished. Predestination is an amazing movie with great performances from Ethan Hawke and Sarah Snook. It’s a movie that will feel like Inception, when it comes to messing with your mind and barely anyone has heard of it. It is highly underrated and unknown, sadly.
4. Train to Busan (2016)
Genre: Action, Adventure, Drama, Horror, Science Fiction, Thriller
Actor: Ahn So-hee, An So-hee, Baek Seung-hwan, Cha Chung-hwa, Chang-hwan Kim, Choi Gwi-hwa, Choi Woo-shik, Choi Woo-sung, Dong-seok Ma, Eui-sung Kim, Gong Yoo, Han Ji-eun, Han Sung-soo, Jang Hyuk-jin, Jeong Seok-yong, Jung Seok-yong, Jung Young-ki, Jung Yu-mi, Kim Chang-hwan, Kim Eui-sung, Kim Jae-rok, Kim Joo-heon, Kim Ju-hun, Kim Keum-soon, Kim Soo-ahn, Kim Soo-an, Kim Su-an, Kim Won-Jin, Lee Joo-sil, Lee Joong-ok, Ma Dong-seok, Park Myung-shin, Sang-ho Yeon, Seok-yong Jeong, Shim Eun-kyung, Sohee, Soo-an Kim, Soo-jung Ye, Terri Doty, Woo Do-im, Woo-sik Choi, Ye Soo-jung, Yeon Sang-ho, Yoo Gong, Yu-mi Jeong, Yu-mi Jung
Director: Sang-ho Yeon, Yeon Sang-ho
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A zombie virus breaks out and catches up with a father as he is taking his daughter from Seoul to Busan, South Korea’s second-largest city. Watch them trying to survive to reach their destination, a purported safe zone.
The acting is spot-on; the set pieces are particularly well choreographed. You’ll care about the characters. You’ll feel for the father as he struggles to keep his humanity in the bleakest of scenarios.
It’s a refreshingly thrilling disaster movie, a perfect specimen of the genre.
3. Serenity (2005)
Genre: Action, Adventure, Science Fiction, Thriller
Actor: Adam Baldwin, Alan Tudyk, Carrie ‘CeCe’ Cline, Chiwetel Ejiofor, Colin Patrick Lynch, David Krumholtz, Demetra Raven, Dennis Keiffer, Elaine Mani Lee, Erik Weiner, Gina Torres, Glenn Howerton, Hunter Ansley Wryn, Jessica Huang, Jewel Staite, Linda Wang, Logan O’Brien, Marcus Young, Mark Winn, Marley McClean, Matt McColm, Michael Hitchcock, Morena Baccarin, Nathan Fillion, Nectar Rose, Neil Patrick Harris, Peter James Smith, Rafael Feldman, Rick Williamson, Ron Glass, Ryan Tasz, Sarah Paulson, Sean Maher, Summer Glau, Tamara Taylor, Terrell Tilford, Terrence Hardy Jr., Tristan Jarred, Weston Nathanson, Yan Feldman
Director: Joss Whedon
Rating: PG-13
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Serenity is a futuristic sci-fi film that serves as a feature-length continuation of the story-line from the TV program Firefly (2002–2003). The story revolves around the captain (Nathan Fillion) and crew of the titular space vessel that operate as space outlaws, running cargo and smuggling missions throughout the galaxy. They take on a mysterious young psychic girl and her brother, the girl carrying secrets detrimental to the intergalactic government, and soon find themselves being hunted by a nefarious assassin (Chiwetel Ejiofor). The first feature-length film from Joss Whedon (The Avengers), Serenity is a lively and enjoyable adventure, replete with large-scale action sequences, strong characterizations and just the right touch of wry humor. An enjoyable viewing experience that stands alone without demanding that you have familiarity with the original program beforehand.
2. Sorry to Bother You (2018)
Genre: Comedy, Fantasy, Science Fiction
Actor: Armie Hammer, Danny Glover, David Cross, Ed Moy, Forest Whitaker, James D. Weston II, Jermaine Fowler, John Ozuna, Kate Berlant, Lakeith Stanfield, Lily James, Marcella Bragio, Michael X. Sommers, Molly Brady, Omari Hardwick, Patton Oswalt, Robert Longstreet, Rosario Dawson, Steven Yeun, Teresa Navarro, Terry Crews, Tessa Thompson, Tom Woodruff Jr., Tony Toste, W. Kamau Bell
Director: Boots Riley
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In the year of the Netflix TV Show Maniac, another absurdist title stole critics’ hearts. Sorry to Bother You is a movie set in an alternate reality, where capitalism and greed are accentuated. Lakeith Stanfield (Atlanta) is a guy called Cassius who struggles to pay his bills. However, when at a tele-marketing job an old-timer tells him to use a “white voice”, he starts moving up the ranks of his bizarre society. A really smart movie that will be mostly enjoyed by those who watch it for its entertaining value, and not so much for its commentary. It is like a Black Mirror episode stretched into a movie.
1. Ex Machina (2015)
Genre: Drama, Science Fiction
Actor: Alex Garland, Alicia Vikander, Chelsea Li, Claire Selby, Corey Johnson, Domhnall Gleeson, Elina Alminas, Gana Bayarsaikhan, Oscar Isaac, Sonoya Mizuno, Symara A. Templeman, Symara Templeman, Tiffany Pisani
Director: Alex Garland
Rating: R
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Ex Machina is the directorial debut of Alex Garland, the writer of 28 Days Later (and 28 Weeks Later). It tells the story of Caleb (Domhnall Gleeson from About Time), an IT developer who is invited by a billionaire CEO to participate in a groundbreaking experiment — administering a Turing test to a humanoid robot called Ava (Alicia Vikander). Meeting the robot with feelings of superiority at first, questions of trust and ethics soon collide with the protagonist’s personal views. While this dazzling film does not rely on them, the visual effects and the overall look-feel of Ex Machina are absolutely stunning and were rightly picked for an Academy Award. They make Ex Machina feel just as casually futuristic as the equally stylish Her and, like Joaquin Phoenix, Gleeson aka Caleb must confront the feelings he develops towards a machine, despite his full awareness that ‘she’ is just that. This is possibly as close to Kubrick as anyone got in the 21st century. Ex Machina is clever, thrilling, and packed with engaging ideas.
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marley-manson · 1 year
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Hey Marley, it'd be cool if you would drop a list of the masculinity in film books you're reading. No pressure tho!
Oh yeah for sure, lol sorry I have a tendency to default to vagueness when I'm talking about anything outside of fandom.
There's a lot, I went on a spree for a few weeks lol, so this is under a cut
Only one I've read cover to cover so far is Armed Forces: Masculinity and Sexuality in the American War Film - Robert Eberwein which was both interesting and frustrating in that a lot of it was (mildly defensively lol, as a response to a lot of queer film theory) explaining how a lot of homoerotic shit isn't intended to be interpreted as actually gay, but I'm glad I read it because I was specifically trying to understand how contemporary audiences viewed homoerotic shit.
Books I've read at least a chapter of:
Men, Masculinity, and the Media - Steve Craig
Running Scared: Masculinity and the Representation of the Male Body - Peter Lehman
Masculinity: Bodies, Movies, Culture - Peter Lehman
Masculinity and Popular Television - Rebecca Feasey
Buffoon Men: Classic Hollywood Comedians and Queered Masculinity - Scott Balcerzak
Shadows of Doubt: Negotiations of Masculinity in American Genre Films - Barry Keith Grant
Screening the Male: Exploring Masculinities in Hollywood Cinema - Steven Cohan
Laughing Matters: Understanding Film, Television, and Radio Comedy - John Mundy, Glyn White
Laughing Hysterically: American Screen Comedy of the 1950s - Ed Sikov (highly recommend just for the essay on Some Like It Hot)
What Made Pistachio Nuts?: Early Sound Comedy and the Vaudeville Aesthetic - Henry Jenkins
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Books I've obtained but haven't looked through yet:
American Cinema of the 1970s: Themes and Variations - Lester D. Friedman
Hollywood Androgyny - Rebecca Bell-Metereau
The New Hollywood: What the Movies Did With the New Freedom of the Seventies - James Bernardoni
Manhood in Hollywood: From Bush to Bush - David Greven
Girls Will Be Boys: Crossdressed Women, Lesbians, and American Cinema - Laura Horak
Hard Bodies: Hollywood Masculinity in the Regan Era - Susan Jeffords
The Remasculinization of America: Gender and the Vietnam War - Susan Jeffords (I've actually read the first Jeffords in uni and parts of the second but they're pretty psychoanalytical so ymmv)
Deviant Eyes, Deviant Bodies: Sexual Re-orientations in Film and Video - Chris Straayer
Masculinity in Fiction and Film: Representing Men in Popular Cultures 1945-2000 - Brian Baker
Masculinity in the Contemporary Romantic Comedy - John Alberti
Out in Culture: Gay, Lesbian and Queer Essays on Popular Culture - Corey K. Creekmur, Alexander Doty
Flaming Classics: Queering the Film Canon - Alexander Doty
Making Things Perfectly Queer: Interpreting Mass Culture - Alexander Doty
Vested Interests: Crossdressing and Cultual Anxiety - Marjorie Garber
Queer Images: A History of Gay and Lesbian Film in America - Harry M. Benshoff
Ghost Faces: Hollywood and Post-Millennial Masculinity - David Greven
Ethereal Queer: Television, Historicity, Desire - Amy Villarejo
Gender Terrains in African Cinema - Dominica Dipio
Masculinity and Monstrosity in Contemporary Hollywood Films - Kirk Combe and Brenda Boyle
Open Secret: Gay Hollywood 1928-1998 - David Ehrenstein
Screened Out: Playing Gay in Hollywood From Edison to Stonewall - Richard Barrios
Hollywood from Vietnam to Regan - Robin Wood
In a Lonely Street: Film Noir, Genre, Masculinity - Frank Krutnik
Unamerican Hollywood: Politics and Film in the Blacklist Era - Frank Krutnik and others
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entangled--mechanism · 7 months
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Tiara - Mark Doty
Peter died in a paper tiara cut from a book of princess paper dolls; he loved royalty, sashes
and jewels. I don’t know, he said, when he woke in the hospice, I was watching the Bette Davis film festival
on Channel 57 and then— At the wake, the tension broke when someone guessed
the casket closed because he was in there in a big wig and heels, and someone said,
You know he’s always late, he probably isn’t here yet— he’s still fixing his makeup.
And someone said he asked for it. Asked for it— when all he did was go down
into the salt tide of wanting as much as he wanted, giving himself over so drunk
or stoned it almost didn’t matter who, though they were beautiful, stampeding into him in the simple,
ravishing music of their hurry. I think heaven is perfect stasis poised over the realms of desire,
where dreaming and waking men lie on the grass while wet horses roam among them, huge fragments
of the music we die into in the body’s paradise. Sometimes we wake not knowing
how we came to lie here, or who has crowned us with these temporary, precious stones. And given
the world’s perfectly turned shoulders, the deep hollows blued by longing, given the irreplaceable silk
of horses rippling in orchards, fruit thundering and chiming down, given the ordinary marvels of form
and gravity, what could he do, what could any of us ever do but ask for it.
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thehours2002 · 2 years
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diva reading list for nerds below the cut
Books
1.     Cold War Femme: Lesbianism, National Identity, and Hollywood Cinema by Robert J. Corber
2.     Heavenly Bodies: Film Stars and Society by Richard Dyer
3.     Stars by Richard Dyer
4.     Stardom: Industry of Desire, edited by Christine Gledhill
5.     The Queen's Throat: Opera, Homosexuality, and the Mystery of Desire by Wayne Koestenbaum
6.     The Diva's Mouth: Body, Voice, Prima Donna Politics by Susan J. Leonardi and Rebecca A. Pope
7.     The Celebrity Culture Reader by David P. Marshall
8.     Divas on Screen: Black Women in American Film by Mia Mask
9.     Moving Performances: Divas, Iconicity, and Remembering the Modern Stage by Jeanne Scheper
10.  Star-Gazing: Hollywood Cinema and Female Spectatorship by Jackie Stacey
11.  Screen Dreams: Fantasising Lesbians in Film by Clare Whatling
12.  “Fabulous! Divas, Part 1,” an issue of Camera Obscura, edited by Alexander Doty
13.  “Fabulous! Divas, Part 2,” an issue of Camera Obscura, edited by Alexander Doty
Book Chapters
1.     “Judy Garland and Others: Notes on Idolization and Derision” by Michael Bronski from Lavender Culture
2.     “A Polemical Introduction; or, The Ghost of Greta Garbo” from The Apparitional Lesbian: Female Homosexuality and Modern Culture by Terry Castle
3.     “In Praise of Brigitte Fassbaender (A Musical Emanation)” from The Apparitional Lesbian: Female Homosexuality and Modern Culture by Terry Castle
4.     “Keeping the Celebrity Flame Flickering: Reality Television Celebrities on Broadway and Fan Interaction Through Digital Media” by Emily Clark from iBroadway: Musical Theatre in the Digital Age
5.     “Judy on the Net: Garland, Camp, and Contemporary Fandom” from Incongruous Entertainment: Camp, Cultural Value, and the MGM Musical by Steven Cohan
6.     “The Lady Is a Camp: Glamour, Star Turns, and the Boys in the Chorus” from Incongruous Entertainment: Camp, Cultural Value, and the MGM Musical by Steven Cohan
7.     “First a Star: Elizabeth Taylor” from Only Entertainment by Richard Dyer
8.     “Four Films of Lana Turner” from Only Entertainment by Richard Dyer
9.     “The Singing Sixties: Rethinking the Julie Andrews Roadshow Musical” by Brett Farmer from The Sound of Musicals
10.  “Re-Examining Stardom: Questions of Texts, Bodies and Performance” by Christine Geraghty from Reinventing Film Studies
11.  “How Do You Solve a ‘Problem’ like Maria von Poppins?” by Peter Kemp from Musicals: Hollywood and Beyond
12.  “ ‘A Cutie With More Than Beauty’: Audrey Hepburn, the Hollywood Musical and Funny Face” by Peter Kramer from Musicals: Hollywood and Beyond
13.  “Divas or Anti-Divas? The Act and Woman of the Year” from Kander and Ebb by James Leve
14.  “Kiss of the Spiderwoman: Sex, Politics, and the Diva Musical” from Kander and Ebb by James Leve
15.  “Ginger Rogers and Gay Men? Queer Film Studies, Richard Dyer, and Diva Worship” by David Lugowski from Screening Genders
16.  “A Few of My Favorite Things: Movie Stars and the Soundtrack of Broadway” from Broadway to Main Street: How Show Tunes Enchanted America by Laurence Maslon
17.  “Queer Jewish Divas: Jewishness and Queerness in the Life and Performance of Barbra Streisand, Bette Midler, and Olga Guillot” by Moshe Morad from Mazal Tov, Amigos! Jews and Popular Music in the Americas
18.  “Reading as an Opera Queen” by Mitchell Morris from Musicology and Difference: Gender and Sexuality in Music Scholarship
19.  “Divas and Divos” by Hilary Poriss from The Oxford Handbook of Opera
20.  “Stars and Fans” by Holley Replogle-Wong from The Oxford Handbook of The American Musical
21.  “The Sexual Bonds of Racial Stardom: Asian American Femme Fatales in Hollywood” from The Hypersexuality of Race: Performing Asian/American Women on Screen and Scene by Celine Parreñas Shimizu
22.  “ ‘Dreamgirls Will Make You Happy’: The Pleasures of Voice and Body” from Studying Musical Theatre: Theory and Practice by Millie Taylor and Dominic Symonds
23.  “Having a Ball with Dottie: Queering Female Stardom from MGM to Todd Haynes” by Noah Tsika from Reframing Todd Haynes: Feminism’s Indelible Mark
24.  “A Matchless Melange of Mirth and Melody: The Stars of The Passing Shows” by Jonas Westover from The Shuberts and Their Passing Shows: The Untold Tale of Ziegfeld's Rivals
25.  “The Streisand Musical” by Pamela Robertson Wojcik from The Sound of Musicals
26.  “Actors’ Biography and Mythmaking: The Example of Edmund Kean” by Leigh Wood from Interpreting the Theatrical Past: Essays in the Historiography of Performance
Articles
1.     “Made in Movieland: Imitation, Agency, and Girl Movie Fandom in the 1910s” by Diana W. Anselmo
2.     “ ‘A Legend in Her Own Time’: Lauren Bacall, Aging Stardom, and Cultural Memory in Applause” by Sara Bakerman
3.     “The Virtuoso’s Stage: A Theatrical Topos” by Gabriele Brandstetter
4.     “ ‘The world belongs to the young?’: Age and the Golden Age Diva in Coco (1969) and Applause (1970) by Maya Cantu
5.     “Beyoncé’s Slay Trick: The Performance of Black Camp and its Intersectional Politics” by Constantine Chatzipapatheodoridis
6.     “ ‘What has she actually done??!’: Gay Men, Diva Worship, and the Paratextualization of Gay-Rights Support” by Jimmy Draper
7.     “Embracing Excess: The Queer Feminist Power of Musical Theatre Diva Roles” by Michelle Dvoskin
8.     “The Fabulous Sublimity of Gay Diva Worship” by Brett Farmer
9.     “Greta Garbo and Silent Cinema: The Actress As Art Deco Icon” by Lucy Fischer
10.  “I Had a Dream: Rose's Turn, Musical Theatre and the Star Effigy” by Jason Fitzgerald
11.  “The Romance of Monsters: Theorizing the Virtuoso Body” by Judith Hamera
12.  “The Death of Camp: Gay Men and Hollywood Diva Worship, from Reverence to Ridicule” by Daniel Harris
13.  “Diva Worship and the Sonic Search for Queer Utopia” by Craig Jennex
14.  “The True Voice of Whitney Houston: Commodification, Authenticity, and African American Superstardom” by Jaap Kooijman
15.  “Fierce, Fabulous, and In/Famous: Beyoncé as Black Diva” by Jaap Kooijman
16.  “Divafication: The Deification of Modern Female Pop Stars” by Linda Lister
17.  “Stepping out of Line: (Re)claiming the Diva for the Dancers of Broadway” by Dustyn Martincich
18.�� “Feeling and the Filmed Body: Judy Garland and the Kinesics of Suffering” by Adrienne L. McLean
19.  “ ‘Can You Handle My Truth?’: Authenticity and the Celebrity Star Image” by Erin Meyers
20.  “ ‘Queer for Uncle Sam’: Anita's Latina Diva Citizenship in West Side Story” by Deborah Paredez
21.  “Diva Relations in The Color Purple, the 2015 Broadway Revival” by Deborah Paredez
22.  “The Interpellations of Interpolation; or, The Disintegrating Female Musical Body” by Bradley Rogers
23.  “Katherine Dunham: The Crossing and [con]Fusion of Borders by Broadway’s Original Diasporic Dance Diva” by Pamyla Stiehl
24.  “Desire in Evidence” by Stacy Wolf
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homoerotisch · 1 year
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Tiara
Peter died in a paper tiara
cut from a book of princess paper dolls;
he loved royalty, sashes
and jewels. I don’t know,
he said, when he woke in the hospice,
I was watching the Bette Davis film festival
on Channel 57 and then—
At the wake, the tension broke
when someone guessed
the casket closed because
he was in there in a big wig
and heels, and someone said,
You know he’s always late,
he probably isn’t here yet—
he’s still fixing his makeup.
And someone said he asked for it.
Asked for it—
when all he did was go down
into the salt tide
of wanting as much as he wanted,
giving himself over so drunk
or stoned it almost didn’t matter who,
though they were beautiful,
stampeding into him in the simple,
ravishing music of their hurry.
I think heaven is perfect stasis
poised over the realms of desire,
where dreaming and waking men lie
on the grass while wet horses
roam among them, huge fragments
of the music we die into
in the body’s paradise.
Sometimes we wake not knowing
how we came to lie here,
or who has crowned us with these temporary,
precious stones. And given
the world’s perfectly turned shoulders,
the deep hollows blued by longing,
given the irreplaceable silk
of horses rippling in orchards,
fruit thundering and chiming down,
given the ordinary marvels of form
and gravity, what could he do,
what could any of us ever do
but ask for it.
By Mark Doty
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Libri per l’estate
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Non potevamo certo lasciarvi accaldati per l’afa estiva e assetati di libri da gustare in vacanza! Ecco dunque una puntata fresca fresca di questa ormai consolidata rubrica di consigli letterari.
Iniziamo con due classici.
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Processi verbali di Federico De Roberto: estremamente interessante l’esperimento di realismo verista di queste novelline (come le chiama l’autore nella sua concisa e lucidissima prefazione), che ricordano il Verga del ciclo dei vinti (folgorante in questo senso Il rosario), con il ricorso ai proverbi popolari (tanto va la secchia al pozzo, finché si rompe; carcere, malattia, necessità, si conosce l’amistà), con squarci di storia (il ’48 a Napoli e la rivolta di Bronte ne I vecchi), ma anche Pirandello e Guy de Maupassant, per non parlare di Lupetto, che sembra addirittura anticipare Raymond Carver. Esilarante e boccaccesco, un autentico gioiellino, il racconto di chiusura Il viaggio a San Vito.
Il denaro di Émile Zola: un’analisi acuta e quanto mai attuale del mondo degli affari e della Borsa. Imperi economici acquisiti e persi in un sol giorno, i re della finanza ossequiati e riveriti, i falliti derisi e respinti. In una sorta di eterno ritorno le azioni umane si riproducono ciclicamente senza lasciare l’insegnamento necessario a evitare il ripetersi degli errori. Così questo affresco della Borsa francese durante il Secondo impero ricorda le recenti bolle finanziarie che hanno causato la rovina di migliaia di piccoli risparmiatori e il crollo dei mutui fondiari. A manovrare i movimenti di una banca fantasma nata grazie alla complicità di diversi prestanome è il visionario Saccard, a cui il lettore (e con lui diverse figure femminili e un’infinita serie di dipendenti del gioco) si affeziona nonostante tutto e di cui segue le mosse con apprensione e ininterrotta curiosità per quasi 600 pagine che scorrono veloci come un fiume in piena, il fiume del denaro (l’argent del titolo) che passa per le mani di affaristi e speculatori, ma spesso solo in forma virtuale. La cosa più sorprendente è che lo spunto per la trama è tratto da un episodio realmente accaduto: la parabola del banchiere Paul Eugène Bontoux e della banca Union Générale fallita nel 1882. Se il denaro è il tema principale, questo romanzo appartiene pur sempre al ciclo dei Rougon-Macquart ed esplora le tare genetiche che, nella visione deterministica del naturalismo francese, minano la famiglia e ne spiegano i comportamenti. Victor, il figlio perverso e deforme del protagonista, ricorda ‘Coniglio mannaro’, uno degli ultimi discententi dell’indimenticabile famiglia Scacerni de Il mulino del Po di Riccardo Bacchelli. E non poteva mancare neppure il tema dell’antisemimitismo, caro all’autore del J’accuse. Insomma un piatto completo, per gli amanti della buona letteratura.
Non possiamo tralasciare l’ultimo Simenon pubblicato da Adelphi, Il dottor Bergelon: “Qualcosa si era guastato, senza che lui riuscisse a capire cosa”. La verità è che un fatto increscioso, una malaugurata deviazione dalla consueta routine ha avvelenato la pace interiore del protagonista al punto da fargli mettere in discussione l’intera sua esistenza. Affrontare Simenon è sempre come scendere negli abissi più profondi dell’animo umano.
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Per chi avesse la fortuna di non aver mai letto Manuel Vázquez Montalbán, sono stati appena ristampati Le terme e Il labirinto greco in cui l’investigatore Pepe Carvalho esprime al meglio le sue doti culinarie e il suo fiuto per le indagini, il tutto in uno stile degno del grande Chandler.
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Uno degli autori prediletti di Andrea G. Pinketts, Stuart Kaminsky, professore di storia e critica cinematografica alla Northwestern University di Evanstone, Illinois, farcisce con le proprie competenze letterarie e cinematografiche i suoi gialli hard boiled, per cui Bela Lugosi e William Faulkner diventano clienti del detective privato Toby Peters (“affettuosa parodia dell’investigatore della scuola dei duri”, da Hardboiled blues di Gian Franco Orsi) in due casi che si intrecciano in Never cross a Vampire. Gli amanti del noir potranno cogliere in queste pagine spunti per rivedere vecchi film o scoprirne di nuovi e introvabili. Così anche per Una pallottola per Errol Flynn, Il caso Howard Hughes e Follie di Hollywood, ma nei suoi gialli troviamo molte altre star, come Mae West, Gary Cooper, Clark Gable, Buster Keaton, Judy Garland e Raymond Chandler: pare proprio che il mondo del cinema sia una inesauribile fonte di ispirazione.
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Fedele all’idea che uno scrittore dovrebbe trattare di ciò che conosce, nel creare i personaggi Kaminsky non esita a inserire cenni autobiografici, come le radici russe per l’ispettore Rostnikov (Morte di un dissidente: “Le sue armi: una falce, un martello e una bottiglia di vodka”), e la fede ebraica per il poliziotto Abe Lieberman, che opera in una Chicago quanto mai violenta e movimentata (La follia di Lieberman), città d’origine dello scrittore. Infine il detective Lew Fonesca, trasferitosi da Chicago (Midnight Pass) nell’atmosfera assolata e apparentemente pacifica della Florida, specializzato nella ricerca di persone scomparse (Cattive intenzioni, Parole al vento). Notevoli le collaborazioni con il regista Don Siegel per Ispettore Callaghan, il caso Scorpio è tuo, e con Sergio Leone per i dialoghi di C’era una volta in America. Insomma uno scrittore prolifico (possiamo contare una sessantina di titoli) per amanti del cinema, della letteratura e di uno stile ironico e versatile.
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Un altro libro ambientato nella Hollywood degli anni d’oro: Perché corre Sammy?, di Budd Schulberg, Oscar alla migliore sceneggiatura originale per Fronte del porto, sceneggiatore di Il paradiso dei barbari con un esordiente Peter Falk  e soggettista di Un volto nella folla di Elia Kazan e di Il colosso d’argilla con Humphrey Bogart.
“Quello che mi faceva infuriare era che Sammy era la persona più scaltra e più ottusa che avessi mai conosciuto. Era dotato di un’intelligenza che era in grado di impiegare unicamente a vantaggio di Sammy Glick. È un tipo di intelligenza che comporta una certa ottusità: una specie di sterminata zona d’ombra con un solo raggio di luce diritto davanti a se stessi”.
Ma chi è Sammy? Un arrivista, un arrampicatore sociale, con meno scrupoli che talento, di un cinismo disarmante, egoista e avido, anche le sue apparenti qualità sono solo difetti astutamente mascherati: “un piccolo fattorino ebreo sempre di corsa che diventa un potente produttore, sacrificando ogni cosa d’umano alla sua assetata ambizione”. Consigliato da Kurt Vonnegut (a sua volta scrittore ammirato da Umberto Eco), che addirittura lo paragona a Francis Scott Fitzgerald, è una lettura scorrevole e moderna che ci lascia agganciati al mistero di questo personaggio odioso e intraprendente fino all’ultima pagina. C’è, naturalmente, molto di autobiografico nelle opere di Schulberg: “Figlio del tycoon della Paramount, e lui stesso, per un certo tempo, prediletto di Hollywood... ma anche comunista inciampato nelle reti del Mccarthismo, spesso e volentieri elesse il mondo di Hollywood quale osservatorio ideale... I disincantati si concentra su come muore, in America, una leggenda. Uno scrittore grande e dimenticato, che ha avuto tutto, ed è stato travolto assieme a un mondo lussureggiante dalla crisi del ’29, si lascia umiliare e consumare nel corpo e nella dignità in un ultimo infimo lavoro da sceneggiatore di filmetti”. In questo caso l’episodio autobiografico si riferisce all’incontro di Schulberg con Scott Fitzgerald, chiamato dagli studios a collaborare alla revisione di una sua sceneggiatura.
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Il 22 giugno 2022 potrete assistere alla presentazione del romanzo di Manuela Cattaneo della Volta e Livio Sposito, Un cuore al buio: Kafka, che si terrà presso la biblioteca Valvassori Peroni. Il libro racconta la “storia e la vita delle cinque donne che hanno amato Franz Kafka”.
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Buone vacanze da tutto lo staff delle biblioteche di Milano!
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wolfman75 · 16 hours
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Nome completo: Friederich Heinrich Karl Haarmann
Soprannome: Il vampiro di Hannover, il macellaio di Hannover
Nato il: 25 Ottobre 1879
Morto il: 15 Aprile 1925
Vittime accertate: 27
Vittime sospette: oltre 50
Modus operandi: adescava con vari pretesti ragazzini che uccideva durante rapporti omosessuali, spesso azzannandoli alla gola. Si disfaceva dei cadaveri spacciando la carne per suina. Probabili episodi di cannibalismo.
Fritz Haarmann è, insieme a Peter Kurten e Karl Grossman, uno dei serial killer tedeschi più famosi di tutti i tempi. Anche lui, come i suoi due "compari" di malefatte, ha agito prevalentemente agli inizi del XX secolo e ha mostrato una spiccata predilizione per le pratiche legate al cannibalismo e all'emofagia.
Fritz Haarmann nasce ad Hannover nel 1879. È il sesto figlio di una famiglia molto particolare: il padre è un ferroviere scontroso e dal carattere chiuso, tanto da essere soprannominato dai compagni "Olle l’imbronciato", e la madre è di sette anni più vecchia di lui ed è autoritaria e invalida: passerà gli ultimi 12 anni della sua vita senza potersi alzare dal letto.
Sin da piccolo, Haarmann si lega molto di più a lei che al padre, che non ha rapporti con nessuno, neanche in famiglia, e passa gran parte del suo tempo a bere nelle osterie. Vivendo in simbiosi con la madre, il bambino cresce manifestando una tendenza all’omosessualità: gioca con le bambole e si comporta in maniera ambigua, travestendosi spesso da donna.
A 16 anni, il padre, infastidito dai suoi modi effeminati, lo spedisce in una scuola militare dove però Haarmann rimane ben poco, a causa di marcati sintomi di epilessia.
Congedato e ritornato ad Hannover, non passa molto tempo prima che Haarmann venga accusato di aver molestato un ragazzino più piccolo di lui: viene chiuso in un istituto psichiatrico dove è giudicato frenastenico, alienato e socialmente pericoloso.
Ne scappa dopo soli 6 mesi di permanenza.
Di nuovo ad Hannover, Haarmann passa il resto dell’adolescenza in contrasto con il padre: quest’ultimo lo ritiene pazzo e vuole rinchiuderlo in un manicomio. Fritz lo accusa di un omicidio di un macchinista mai avvenuto per allontanarlo da casa e ben presto entra a far parte di giri malavitosi compiendo furti e rapine.
Il periodo difficile sembra finire quando instaura una relazione con una ragazza, Erna Loewert, ma l’illusione dura poco: quando viene a sapere che la ragazza è rimasta incinta la abbandona per arruolarsi nell’esercito, nel 1900.
Anche qui Haarmann ha continui problemi. Dopo un primo periodo in cui viene addirittura segnalato come uno dei migliori fucilieri della compagnia, dopo una caduta in un'esercitazione presenta gli stessi problemi che aveva avuto durante il periodo di permanenza nella scuola militare. Soffre di vertigini, spesso ha frequenti crisi e i medici militari lo giudicano affetto da schizofrenia giovanile. Nel 1903 viene congedato onorevolmente per le sue doti di tiratore e per il suo comportamento e lui ricomincia la solita vita dissoluta divertendosi a molestare frequentemente ragazzini.
Si presenta come un ragazzo instabile, pieno di complessi, e nonostante fosse nato in una famiglia benestante, non riesce mai a sfruttare tutte le occasioni di lavoro che il padre trova per lui. Fallisce come apprendista fabbro e torna in strada. Viene rimandato più e più volte a scuola, senza successo. Viene allontanato da diversi datori di lavoro per quella sua aria indifferente e distratta.
Nel 1914 il tribunale di Hannover lo condanna a 5 anni di carcere per un furto in un deposito. In prigione Haarmann si comporta da detenuto modello e riesce a ottenere la libertà condizionata nel 1917, ma una volta fuori dal carcere si unisce a una banda di trafficanti, mentre contemporaneamente collabora come informatore per la Polizia.
D’ora in poi si spaccerà spesso per "l'agente Haarmann".
Siamo nel 1918. Friedel Rothe scappa di casa dopo aver litigato aspramente con i suoi genitori. Il ragazzo, insieme a due amici, Helmut e Hans, incomincia a vivere alla giornata. Mentre tutti e tre stanno bevendo una bibita in un bar, Fritz Haarmann si avvicina loro spacciandosi per un agente giudiziario, ma il suo fine è ben chiaro: per diverse volte i ragazzi, in cambio di qualcosa da mangiare, lo seguono nel bosco per soddisfare le sue esigenze omosessuali.
Una sera, però, Friedel segue Haarmann fino al suo appartamento, al numero 27 della Cellestrasse. Quest’ultimo vuole subito avere un rapporto con il ragazzo, ma nel corso dell’atto si dimostra violento e irruente, fino a sconfinare nell’orrore in preda alla sua passione e ad azzannare la gola di Friedel. Haarmann serra sempre di più la mascella imprigionando il respiro del ragazzo che man mano si fa più lieve. Prova piacere e inquietudine quando ingoia il sangue della sua vittima, e quando Friedel esala l’ultimo respiro si sente confuso ma allo stesso tempo soddisfatto.
Haarmann non sa perché lo abbia fatto, né sa dire se si senta in colpa o se si senta eccitato dal suo gesto: è ancora troppo sconvolto.
Ma gli è piaciuto.
Sistema il cadavere sul pavimento e con i suo attrezzi da macellaio lo sventra e mette le sue viscere in un secchio. Taglia gli arti, il membro e la testa al cadavere e asciuga il sangue a terra con dei vecchi stracci. Svuota il secchio nella Leine, il fiume di Hannover , conserva la testa e vende e regala ai vicini di casa il resto del corpo spacciandolo per carne suina.
La scomparsa di Friedel mobilita la Polizia che ben presto arriva a far visita all’appartamento di Haarmann, che viene scoperto mentre sta molestando un ragazzino di 14 anni. Sia lui che il giovane vengono arrestati per atti di offesa al pudore e all’onore sessuale, ma è fortunato: sotto la stufa, incartata con dei giornali, giace ancora la testa mozzata di Friedel e i poliziotti non se ne accorgono.
Dopo un breve periodo in carcere, una volta uscito Fritz Haarmann deve cercarsi una nuova sistemazione: ne cambia parecchie, perché i padroni di casa lo cacciano sempre dopo poco, infastiditi dai frequenti incontri che lui organizza a casa con numerosi ragazzini minorenni. Finalmente, dopo una lunga ricerca, egli si sistema al numero 47 della Nikolstrasse.
Nel 1919 Haarmann ha quarant'anni e conosce Hans Grans, un ragazzo di bell’aspetto, alto, snello e con i capelli biondi. Lo avvicina per una prestazione sessuale: Hans è scappato di casa e sono giorni che non ha un riparo e da mangiare, e così accetta. Haarmann lo accoglie nel suo appartamento e se ne innamora. I due iniziano a frequentarsi spesso, fino a diventare quasi una coppia stabile ma, per evitare gli sguardi dei vicini e le voci che girano sul loro conto, sono costretti a cambiare più volte sistemazione per trovare maggiore tranquillità per il loro amore incompreso.
La ricerca di un tetto sotto cui stare, dopo varie sistemazioni precarie, finisce nel 1921, quando si stabiliscono nel numero 8 della Neue Strasse, un quartiere buio e mal frequentato dove ben presto diventano il punto di ritrovo e di appoggio di tre prostitute: Elli, Anni e Dorchen, delle quali diventano buoni amici.
C’è un gran giro di persone che veleggia attorno a quel palazzo, si intrecciano vari tipi di commercio, quasi misteriosamente. Fritz Haarmann è sempre pieno di vestiti e di carne ed è sempre pronto a regalare la sua merce ai vicini o a venderla alla stazione. Macellaio? Commerciante? Protettore? Chi è Fritz Haarmann?
I vicini non sanno dargli una connotazione precisa, ma lui si comporta bene, è sorridente e si chiude un occhio per i suoi comportamenti e per le sue attività misteriose. Inoltre i tempi sono tremendi, la vita è sempre più insostenibile, l’inflazione in Germania lascia poco spazio a questi pensieri e i regali del caro signor Haarmann sono come manna dal cielo...
Fritz Haarmann: la bacinella sospetta
Hannover, 1923. Fritz Franke arriva in città con Paul, un amico, con l’intenzione di ripartire subito per Berlino. I due ragazzi arrivano alla stazione e chiedono informazioni a un agente di polizia: l’agente Haarmann!
Questi lascia andare Paul a un ostello e porta a casa con sé Fritz. Hans Grans, a cui ha detto di voler restare solo quella notte, conosce i piani di Haarmann e sa cosa sta per succedere al giovane berlinese: cerca di parlarne con Dorchen, ma lei non capisce di cosa lui stia parlando e la discussione finisce lì.
Il giorno seguente, la stanza sulla Neue Strasse è chiusa a chiave e ha le finestre sbarrate. All’interno si sentono rumori di seghe e mannaie: Haarmann sta lavorando sul corpo di Fritz. Lo stende per terra e lo squarta, mette le viscere nel secchio, taglia la testa e gli arti, e dopo aver sminuzzato i resti li conserva in una busta. Pulisce tutto e chiama Hans: ha nuovi vestiti da vendere alla stazione.
E nuova carne.
Hans, che non riesce più a sopportare la situazione, prova a parlare nuovamente con Dorchen, ha una gran voglia di raccontare tutto: le dice che il ragazzo di Berlino ha fatto una brutta fine. La prostituta non ci crede: conosce anche lei Haarmann, sa che è un tipo strambo ma non se lo immagina a uccidere ragazzi.
Ma c’è un particolare che la insospettisce: una bacinella piena di carne sotto il lavabo della stanza.
Quando non c’è nessuno in casa, insieme a Elli ne prende un pezzo e lo porta a far esaminare alla centrale di polizia di Hannover. Gli agenti però non danno credito a due prostitute e le allontanano bruscamente.
Sospettare di Haarmann? Il loro informatore? Impossibile...
20 marzo 1923. L’agente Haarmann offre riparo ad un giovane apprendista, Wilhelm Schultze, 16 anni. Wilhelm non torna più a casa.
23 maggio 1923. Il quindicenne Ronald Huch incontra l’agente Haarmann e si fida di lui. La sua carne viene regalata ai vicini di casa.
30 maggio 1923. È il turno del tredicenne Ernst Ehremberg. Ernst è scappato di casa per sfuggire alle punizioni del padre e segue l’agente Haarmann che si offre di proteggerlo. Si perdono le sue tracce.
Il viavai di ragazzini intorno al numero 8 della Neue Strass inizia a essere sospetto: tutti quei sacchi di carne non si sa da dove arrivino. Fritz Haarmann capisce che forse è meglio cambiare aria. La padrona di un ristorante sulla Rothe Reine numero 2 ha una stanza libera nel palazzo, è un affare e lui non se lo lascia scappare.
24 agosto 1923. Heinrich Struss, 18 anni esce di casa nel pomeriggio, incontra l’agente Haarmann e non fa più ritorno a casa.
24 settembre 1923. Tocca a Paul Bronischewski, un ragazzo di Graz che fa tappa ad Hannover e lì rimane.
29 settembre 1923. Richard Graf , 17 anni, sta cercando un lavoro per scappare dalla vita infame che è costretto a fare. L’agente Haarmann ce l’ha un posto per lui. Nella Bacinella.
12 ottobre 1923. Wilhelm Erdner, 16 anni, segue di buon grado l’agente Haarmann. La sua ultima tappa è la Rothe Reine numero 2.
24 ottobre 1923. Christoph Wolf, 15 anni, è per strada a fare delle commissioni con il fratello maggiore, si allontana per andare in bagno e non ritorna più.
Anche i nuovi vicini di Haarmann si accorgono che c’è qualcosa che non va. I secchi pieni di viscere, le buste nere che lui trascina fuori dalla stanza, i ragazzini che porta sempre con sé e tutta quella carne che regala sempre come si spiegano?
Nessuno lo sa. Nessuno osa pensare.
Fritz è un brav'uomo, generoso e, a parte il baccano che fa con le seghe e le accette a notte fonda, non dà nessun tipo di problema. Ma il sospetto rimane...
10 novembre 1923. Adolf Hannappel, 17 anni, viene dalla campagna per lavorare in fabbrica. Nessuno lo vedrà mai arrivare in città. A parte l’agente Haarmann.
6 dicembre 1923. Adolf Hennies ha 19 anni e ha voglia di cambiare vita, vuole realizzare i suoi sogni, diventare importante, ma incontra Haarmann e scompare per sempre.
5 gennaio 1924. Ernst Spiecker, 17 anni, gironzola per strada per svolgere alcune commissioni in tribunale. Alla stazione incontra un simpatico agente dal viso sorridente. La sua carne verrà regalata al ristorante sotto casa.
15 gennaio 1924. Heinrich Koch ha 19 anni e frequenta il giro degli omosessuali ad Hannover: incontra un uomo che gli promette una somma sostanziosa per un rapporto sessuale e accetta. Haarmann getterà i suoi resti nella Leine.
2 febbraio 1924. Willi Seger, 19 anni, è un teppistello che si prostituisce per guadagnare qualche soldo. Il suo ultimo cliente è Haarmann.
8 febbraio 1924. Hermann Speichert incontra a 16 anni il suo carnefice. E finisce nella Leine in un sacco di plastica nero.
Haarmann ormai è conosciutissimo nel quartiere, ha sempre qualcosa da regalare ai vicini, scarpe, cappotti, camicie, ha un guardaroba vastissimo ed è sempre cordiale con tutti. Certo, si sa che non è un tipo "normale", che è omosessuale, ma invece di gridare allo scandalo i vicini lo sopportano, tanto è innocuo...
6 aprile 1924. Alfred Hogrefe, 17 anni, è povero ma di bell’aspetto. Quando l’agente Haarmann gli offre del denaro per stare un po' con lui accetta. Una, due, tre volte. Poi non torna più a casa. 21 aprile 1924. Hermann Bock ha 22 anni: bazzica spesso la stazione e conosce Haarmann perché a volte lavora per lui. Un giorno lo segue a casa sua e nessuno più ha notizie di lui.
26 aprile 1924. Haarmann si infatua di un giovane omosessuale, Robert Witzel: lo porta a casa e durante il rapporto sessuale gli azzanna la gola soffocandolo. Deprezza il cadavere e lo getta nella Leine.
9 maggio 1924. Heinz Martin scappa dalla sua cittadina di periferia e arriva ad Hannover, dove conosce alla stazione l’agente Haarmann, che lo porterà con sé a casa per ucciderlo e depezzare il suo cadavere e venderlo al mercato.
24 maggio 1924. Scompare Fritz Witting. Esce di casa per cercare un lavoro e non vi fa più ritorno.
26 maggio 1924. Haarmann non riesce a placarsi e adesca un bambino di 11 anni, Friederich Abeling, promettendogli dei regali. Friederich però non ottiene nessun giocattolo: i resti del suo cadavere vengono gettati in uno stagno.
5 Giugno 1924. L’apprendista fabbro Frederich Koch di 16 anni non torna più da scuola. L’agente Haarmann l’ha portato con sé.
14 giugno 1924. L’ultima vittima di Haarmann è Erich De Vries, 17 anni. Erich è rimasto chiuso fuori di casa e chiede aiuto all’agente Haarmann, che lo porta con sè nella stanza sulla Rothe Reine numero 2. Sparisce nel nulla come tutti gli altri.
Il 17 maggio 1924 un gruppo di bambini che gioca vicino al castello di Hannover trova un teschio umano.
Il 29 dello stesso mese il fiume Leine porta alla riva altri pezzi di cadaveri.
Scatta il panico in città, ma le autorità investigative placano la folla spiegando che probabilmente i resti provengono dall’istituto anatomico di Gottinga. La spiegazione è plausibile e i cittadini si tranquillizzano.
Pochi giorni dopo, però, sempre nei pressi del fiume Leine emergono altre teste.
Ben presto si collegano i corpi emersi al grande numero di ragazzi scomparsi. La polizia decide di prosciugare il fiume e il risultato è sconvolgente: sul suo letto vengono ritrovate circa 500 ossa appartenenti ad almeno 12 corpi diversi.
È caccia al mostro.
Haarmann non è sospettato, ma il 23 giugno 1924 si presenta alla polizia per consegnare un giovane di 15 anni, Karl Fromme: non ha voglia di ucciderlo, vuole solo fargli passare qualche brutta ora. Quando arriva alla stazione di polizia però Fritz Haarmann viene accusato dal ragazzino di averlo molestato sessualmente e di colpo diventa il sospettato numero uno per la catena di delitti.
Durante gli interrogatori, egli si contraddice spesso, ma riesce a cavarsela senza troppa difficoltà spiegando che il gran numero di vestiti che possiede è dovuto al fatto che è un commerciante e contrabbanda ingenti capi d’abbigliamento.
È troppo effeminato per essere un assassino, pensano gli agenti, e infatti Haarmann appare più come una donna che come un uomo: sbatte le ciglia, cammina in modo strano.
Ma i genitori di Robert Witzel, scomparso il 26 aprile, si accorgono che Haarmann ha addosso il cappotto del figlio.
Dopo una perquisizione, gli agenti scoprono che nella tasca del soprabito ci sono ancora i documenti del giovane Robert.
Haarmann viene allora incarcerato.
Il processo incomincia il 4 dicembre 1924 e dura 14 giorni.
Haarmann è accusato di 23 omicidi e a difenderlo c’è solo un avvocato assegnatogli d’ufficio, dopo che tutti gli altri disponibili avevano rifiutati l’incarico. Il procedimento giudiziario viene pubblicizzato il meno possibile, perché con esso viene messa in dubbio la serietà e la professionalità della polizia tedesca che nei confronti degli omicidi si era comportata sempre con inerzia, quasi dando il via libera ad Haarmann.
L’imputato riconosce subito i suoi omicidi, ma a volte collabora aggiungendo altri particolari e altre invece cerca di scaricare le colpe sul suo compagno Hans.
Altre volte ancora, poi, da innamorato cerca di difenderlo da ogni tipo di condanna. Il suo comportamento è sempre freddo e distaccato: un minimo segno di cedimento lo accusa solo quando la madre di una vittima riconosce gli abiti insanguinati del figlio e colta da crisi sviene sotto gli occhi del giudice.
Durante il processo ha un ruolo non indifferente il filosofo e psichiatra Theodor Lessing. Questi sostiene che il comportamento delle forze dell’ordine nei confronti del caso Haarmann è stato deplorevole e accusa con foga sia il sistema di polizia tedesco, corrotto e inutile, che la teoria di quegli psichiatri che ritenevano Haarmann una persona normale, sebbene crudele. Secondo Lessing, invece, Haarmann aveva delle turbe sessuali che lo portavano a desiderare la morte dei suoi compagni.
Lo stesso Haarmann durante il processo ammette che per lui era più facile uccidere quando amava una persona e la sofferenza e la morte delle persone amate o desiderate gli procuravano un piacere fisico che gli impediva di placare la sua follia omicida.
Il processo si conclude il 19 dicembre 1924. Haarmann viene giudicato colpevole di 24 omicidi e condannato a morte. Anche Hans viene condannato a morte, per istigazione all’omicidio di due vittime. Haarmann accetta la sentenza senza battere ciglio, mentre il suo amante ricorre in appello e riesce a farsi commutare la pena in soli 12 anni di carcere.
Il 15 aprile 1925, Fritz Haarmann viene ghigliottinato nella prigione di Hannover. La sua testa è ancora conservata nell’università di Gottingen e il suo corpo seppellito nel cimitero di Hannover.
Prima di morire aveva chiesto: "Seppellitemi al centro del mercato e scrivete sulla lapide: Qui giace Haarmann, l’omicida di massa."
Non è stato per fortuna accontentato.
Ma Haarmann è stato comunque pubblicamente ricordato dal regista Fritz Lang nel suo film thriller del 1931 M, il mostro di Dusseldorf. La pellicola, considerata uno dei capolavori dell'espressionismo tedesco, vede il personaggio principale del film, un malato serial killer interpretato da Peter Lorre, ispirato proprio a lui e a Karl Grossman.
Fonte: http://www.latelanera.com/serialkiller/serialkillerdossier.asp?id=FritzHaarmann&pg=4
Autore dell'articolo: @francescopetrullo
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brookstonalmanac · 4 months
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Birthdays 12.21
Beer Birthdays
Peter Schreihart (1825)
Heinrich Beck (1832)
Jeff Bearer (1976)
Steve Doty (1981)
Five Favorite Birthdays
Julie Delpy; actor (1969)
Samuel L. Jackson; actor (1948)
Michael Tilson Thomas; orchestra conductor (1944)
Paul Winchell; comedian (1922)
Frank Zappa; rock musician, composer (1940)
Famous Birthdays
Thomas Becket; Archbishop of Canterbury (1118)
Heinrich Böll; German writer (1917)
Thomas Couture; French artist (1815)
Andy Dick; actor (1965)
Benjamin Disraeli; English politician (1804)
Phil Donahue; television talk show host (1935)
Chris Evert; tennis player (1954)
Jane Fonda; actor (1937)
Florence Griffith-Joyner; Olympic runner (1960)
Walter Hagen; golfer (1892)
Calico Jack; English pirate (1682)
Jane Kaczmarek; actor (1955)
Masaccio; Italian artist (1401)
Josh Mostel; actor (1946)
Ray Romano; comedian, actor (1957)
Joseph Stalin; USSR dictator (1878)
Kiefer Sutherland; actor (1966)
Rebecca West; English writer (1892)
Roger Williams; founded Rhode Island colony (1603)
Carl Wilson; rock singer, guitarist (1946)
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darkstormsystem · 6 months
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An Elegy I Read Today
"Tiara" by Mark Doty
Peter died in a paper tiara cut from a book of princess paper dolls; he loved royalty, sashes
and jewels. I don’t know, he said, when he woke in the hospice, I was watching the Bette Davis film festival
on Channel 57 and then— At the wake, the tension broke when someone guessed
the casket closed because he was in there in a big wig and heels, and someone said,
You know he’s always late, he probably isn’t here yet— he’s still fixing his makeup.
And someone said he asked for it. Asked for it— when all he did was go down
into the salt tide of wanting as much as he wanted, giving himself over so drunk
or stoned it almost didn’t matter who, though they were beautiful, stampeding into him in the simple,
ravishing music of their hurry. I think heaven is perfect stasis poised over the realms of desire,
where dreaming and waking men lie on the grass while wet horses roam among them, huge fragments
of the music we die into in the body’s paradise. Sometimes we wake not knowing
how we came to lie here, or who has crowned us with these temporary, precious stones. And given
the world’s perfectly turned shoulders, the deep hollows blued by longing, given the irreplaceable silk
of horses rippling in orchards, fruit thundering and chiming down, given the ordinary marvels of form
and gravity, what could he do, what could any of us ever do but ask for it.
This elegy follows a group gathered for a funeral of their friend, Peter, who has passed during the AIDS epidemic. At the funeral, an onlooker remarks that Peter "asked for it" as though he deserved to die simply for being gay. Rather than respond with rage, the speaker reframes what Peter truly asked for, pleasure and companionship, a celebration of the body.
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lamilanomagazine · 1 year
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Milano: al Teatro alla Scala una nuova versione del balletto "Le fille mal gardée"
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Milano: al Teatro alla Scala una nuova versione del balletto "Le fille mal gardée". Venerdì 14 e domenica 16 aprile 2023 il Teatro alla Scala accoglie i giovani talenti della sua Accademia, Scuola di Ballo e Orchestra, quest’ultima al suo debutto al Piermarini, per una nuova versione de La fille mal gardée, coreografia firmata da Frédéric Olivieri sulla partitura di Peter Ludwig Hertel con scene e costumi di Luisa Spinatelli, rielaborati da Angelo Sala e Maria Chiara Donato. Sul podio, David Coleman. Il balletto è stato realizzato grazie al contributo della Fondazione Milano per la Scala balletto e della signora Hélène de Prittwitz Zaleski. La fille mal gardée si annovera fra i balletti più antichi ad essere rimasti nel repertorio, essendo nato all’epoca della Rivoluzione francese. È Jean Bercher Dauberval a curare la prima coreografia del balletto, dal titolo Le ballet de la paille, ou il n’est qu’un pas du mal au bien, che va in scena al Grand Théâtre de Bordeaux nel 1789 su uno zibaldone di temi e canzoni popolari francesi. Il balletto conosce nel tempo numerose edizioni e molteplici modifiche nel titolo, nei nomi dei personaggi, nella coreografia e nella partitura musicale.   Il Direttore della Scuola scaligera ha scelto la partitura di Hertel, composta nel 1864 per la versione coreografica di Paolo Taglioni per l’Hofoper di Berlino, rappresentata al Teatro alla Scala nel 1880. Nella locandina dell’epoca comparivano anche le allieve della Scuola di Ballo. Fra le numerose edizioni del balletto nel corso del Novecento (fra cui si ricorda in particolare quella fortunatissima di Frederick Ashton per il Royal Ballet nel 1960 su musiche di Ferdinand Hérold arrangiate da John Lanchbery con inserti rossiniani e donizettiani), si cita la versione che Heinz Spoerli ideò per l’Opéra di Parigi nel 1981, ripresa dal Teatro alla Scala nel 1987 in cui brillavano Carla Fracci, Gheorghe Jancu, Bruno Vescovo e Biagio Tambone, con scene e costumi di Luisa Spinatelli, gli stessi oggi rielaborati da Angelo Sala e Maria Chiara Donato per questa nuova edizione di Olivieri. Il balletto, che appartiene al genere comique e pantomimico, uno dei generi in voga alla fine del Settecento in cui prevale l’ambientazione contemporanea immersa in un contesto agreste e in una realtà contadina, mette alla prova gli allievi della Scuola di Ballo scaligera non solo sul piano tecnico, dal momento che la coreografia è pensata per esaltare le loro abilità classico-accademiche, ma anche sul piano interpretativo, poiché richiede notevoli doti ironiche e gestuali soprattutto per alcuni dei personaggi, come M.me Simone qui incarnata da un’allieva e non da un tradizionale danzatore en travesti. Due parole sulla trama: la vicenda, che ha luogo in un tranquillo villaggio di campagna, narra dell’idillio fra Lise e Colas, osteggiati dalla madre di lei, la vedova Simone, che preferirebbe per la figlia il giovane Alain, sempliciotto rampollo del ricco proprietario terriero Thomas. Simone decide di chiudere a chiave la figlia nella sua stanza per avere l’agio di organizzare rapidamente le nozze, non sapendo che lì la stessa Lise aveva precedentemente nascosto l’amato Colas. Al momento di stipulare l’atto, alla presenza del notaio, Simone apre la stanza e Lise e Colas vengono scoperti. Non potendo più opporsi all’unione fra i due ragazzi, il balletto si chiude con il festeggiamento per l’amore che trionfa. In scena una sessantina di allievi fra il 2° e l’8° corso. Fra i momenti più significativi del balletto, che presenta diversi numeri pantomimici come richiede la tradizione del genere settecentesco e che metteranno alla prova i giovani danzatori, si citano il Ballo dell’Albero di Maggio, scena in cui si festeggia il raccolto, con i ballerini che danzano fra una serie di nastri colorati legati a un palo decorato; la “danza degli zoccoli”, che M.me Simone compie con quattro contadine, così chiamata per le calzature che generano un ritmo simile a quello del tip-tap; la danza di Lise quando sogna la vita coniugale con Colas circondata da tanti figli e il Pas de deux finale per festeggiare il matrimonio. Per i giovani musicisti dell’Orchestra, reduci dal recente successo in Oman dove alla Royal Opera House di Muscat hanno eseguito Le nozze di Figaro sotto la direzione di Sesto Quatrini nello storico allestimento di Giorgio Strehler, si tratta del debutto nella sala del Piermarini. Un debutto tanto atteso quanto impegnativo. E, come ormai consuetudine in occasione degli spettacoli che hanno per protagonisti i complessi artistici dell’Accademia, vengono coinvolti anche studenti di altri corsi, come i sarti, che dopo essersi occupati della messa a misura dei costumi, saranno dietro le quinte impegnati nelle attività di sartoria di palcoscenico, i truccatori e parrucchieri che predisporranno il trucco e le acconciature degli artisti prima dell’entrata in scena e gli allievi del corso foto, video e new media, chiamati a documentare le diverse fasi dello spettacolo.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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shinigami-striker · 1 year
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April 2023 Birthdays - Anime Edition | Saturday, 04.01.2023
This month's upcoming birthdays to all anime and video game fans enjoying tons and tons of English dubs of any kind. - April 2023
Saturday, April 1, 2023 - Troy Baker
Monday, April 3, 2023 - Stephanie Young
Tuesday, April 4, 2023 - Justin Cook | Terri Doty
Wednesday, April 5, 2023 - Dallas Reid
Thursday, April 6, 2023 - Cindy Robinson
Saturday, April 8, 2023 - Carrie Savage
Sunday, April 9, 2023 - Amber Lee Connors
Monday, April 10, 2023 - Stephanie Sheh
Thursday, April 13, 2023 - Colleen Clinkenbeard
Friday, April 14, 2023 - Marcus Stimac
Monday, April 17, 2023 - Maggie Flecknoe
Wednesday, April 19, 2023 - Cassandra Lee Morris
Thursday, April 20, 2023 - David Matranga | Lara Jill Miller
Saturday, April 22, 2023 - Christopher R. Sabat | Deven Mack | Sarah Anne Williams
Wednesday, April 26, 2023 - Paul St. Peter
Thursday, April 27, 2023 - Morgan Berry
Friday, April 28, 2023 - Eric Vale | Jamieson Price | Melissa Fahn
Saturday, April 29, 2023 - Richard Epcar | Steven Blum
Sunday, April 30, 2023 - Shelley Calene-Black
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goalhofer · 2 years
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Top 10 AHL Playoff PIM Leaders: Week 3
10: Keaton Middleton, Colorado (14)
9: Peter Tischke, Rochester (15)
8: Kiefer Sherwood, Colorado (15)
7: Max McCormick, Charlotte (15)
6: Ben Holmstrom, Rochester (16)
5: T.J. Tynan, Ontario (16)
4: Jacob Doty, Ontario (19)
3: Samuel Laberge, Utica (21)
2: Martin Frk, Ontario (24)
1: Andreas Englund, Colorado (28)
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weltonreject · 2 years
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📖 MFA Reading List 2022 📚
JANUARY Amateur (McBee) Brokeback Mountain (Proulx) Hamlet [for like. the third time] (Shakespeare) On Pandering (Watkins) Twilight of the Superheroes [focus on “Some Other, Better Otto”] (Eisenberg) Making Things Perfectly Queer (Doty)
FEBRUARY: What Belongs to You (Greenwell) The Care and Feeding of Your Sex Change (Jarboe) Detransition, Baby (Peters) The Argonauts (Nelson)
MARCH: Last Exit to Brooklyn [”The Queen Is Dead” chapter] (Selby) Paul Takes the Form of a Mortal Girl (Lawlor) Everyone On the Moon is Essential Personnel (Jarboe)
APRIL The Mysteries of Pittsburgh (Chabon) The Lottery (Jackson) “Death in Venice” (Mann) Andre’s Mother (McNally)
[“summer break” (i.e. having two jobs and procrastinating) + only needing to read two novels per packet now rather than five...]
MAY The Way We Live Now (Sontag)
JUNE The Dove in the Belly (Grimsley)
JULY Nevada (Binnie) That Night (McDermott)
AUGUST How to Survive a Summer (White)
SEPTEMBER The Music of Your Life (Rowell)
OCTOBER Family Business (Sims)
NOVEMBER [honestly nothing i was too busy editing my critical & creative thesis...]
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scrrface · 2 years
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i.  trista mateer  /  ii.  sierra demulder  /  iii.   mark doty  /  iv.   peter paul rubens  /  v.   madeline miller  /  vi.   mitski  /  vii.   e.e. cummings  /  viii.   dorothy parker  /  ix.  mary oliver
accumulated    symbolic     quotes    from    the    perspectives    of    jeongmin    chai    &.    tony    alexander    on    ;     each    other    .
    for     @bronxseason   .
#.         「 ⛓ 」   𝖙𝖔𝖓𝖞 𝖆𝖑𝖊𝖝𝖆𝖓𝖉𝖊𝖗      »     𝐝𝐢𝐚𝐫𝐲 𝐞𝐧𝐭𝐫𝐢𝐞𝐬 .   )#.         「 ⛓ 」   𝖙𝖔𝖓𝖞 𝖆𝖑𝖊𝖝𝖆𝖓𝖉𝖊𝖗      »     𝐦𝐮𝐬𝐢𝐧𝐠𝐬 .   )#.         「 ⛓ 」  𝖙𝖔𝖓𝖞  &.  𝖏𝖆𝖈𝖊      »     𝐩𝐢𝐚𝐧𝐨 𝐭𝐢𝐥𝐞𝐬 𝐚𝐧𝐝 𝐬𝐭𝐫𝐚𝐰𝐛𝐞𝐫𝐫𝐲 𝐬𝐭𝐚𝐢𝐧𝐬 .   )#t3#jace#....... i woke up and chose sadness#l i ste n#i have so much to say about these#the way the fir st one literally summed up#that goddamn thread of jace being traumatised#of tony being unable to grasp that perspective#being confronted w#the way the second is def jace#thinkng about how many times on this journey#he had wanted to say things#but never ended up doing .#LONGING AND DESIRE MAKING SOMEONE INTO A GOD ???#how fuckng FATEFUL that on their VERY FIRST MEETING#jace makes tony A HALF GO D.#ok but the achilles and patroclus one im sorry but#the way i have always imagined tony speaking jaces name so clearly#notice how often he always says jeongmin even tho jace introduced himself like w jace being more used ?#the way i imagine tony saying it each time#jeo-ng-min .  jeo-ng-min .#so clearly spoken#so sharply#u would never catch him slipping on it#are there confessions embedded into the way a name is spoken ?#is there love ? affection ?  care ?  in the way a name rolls of a tongue ?  so so carefully#and in secrecy ?
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newsintheshell · 3 years
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The World’s Finest Assassin: full trailer e nuova locandina per l’anime in arrivo su Crunchyroll
Dopo Redo of Healer un’altra light novel di Rui Tsukiyo si prepara a sbarcare sulle tv giapponesi.
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Pubblicato un nuovo trailer esteso di “The World’s Finest Assassin Gets Reincarnated in a Different World as an Aristocrat” (Sekai Saikou no Ansatsusha, Isekai Kizoku ni Tensei Suru), che fissa il debutto della serie animata per il 6 ottobre. 
L’adattamento dell’omonima light novel fantasy isekai di Rui Tsukiyo (Redo of Healer) era inizialmente atteso per la stagione estiva attualmente in chiusura. La serie verrà distribuita in simulcast per l’Italia da Crunchyroll. 
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Di seguito la nuova immagine promozionale che ha accompagnato il rilascio del trailer, il quale anticipa brevemente la sigla di testa della serie, intitolata “Dark Seeks Light” e cantata da Yui Ninomiya (Peter Grill and the Philosopher's Time).
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Per quanto riguarda lo staff, l’adattamento è diretto da Masafumi Tamura (Maou Gakuin no Futekigousha, Kenja no Mago) e in lavorazione presso SILVER LINK (My Next Life as a Villainess, BOFURI)  e Studio Palette. La sceneggiatura è curata da Katsuhiko Takayama (Big Order, ef - a tale of memories), mentre il character design è affidato a Eri Nagata (Ensemble Stars!, Blade & Soul).
Il più grande killer della Terra sapeva vivere solo come strumento dei propri datori di lavoro, finché non hanno deciso di uccidere anche lui. Rinato per grazia di una dea in un mondo di spade e stregoneria, gli viene offerta la possibilità di fare le cose diversamente questa volta, ma c'è una condizione: dovrà eliminare un potentissimo eroe, prima che questo causi la fine del mondo.
Ora conosciuto come Lugh Tuatha Dé, il maestro assassino ha certamente il suo bel da fare, soprattutto a causa di tutte le belle ragazze che lo circondano costantemente. Lugh sarà anche stato un sicario dalle doti impareggiabili, ma come se la caverà contro nemici dotati di poteri magici?
La light novel è stata lanciata online nel luglio del 2018 e dal febbraio dell’anno seguente viene pubblicata anche in formato cartaceo, corredata delle illustrazioni ad opera di Reia. Attualmente l’opera conta sei volumi.
Dal gennaio del 2019 ne viene serializzata anche una versione manga, disegnata da Hamao Sumeragi, giunta al terzo volumetto per ora.
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Autore: SilenziO)))
[FONTE]
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