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#Regressione
dimensionesogno · 2 years
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LE BALENE
TRAMA DEL SOGNO “Ho sognato di essere in riva al mare insieme a dei conoscenti che, ad un certo punto, decidono di tuffarsi in acqua senza alcun timore, per raggiungere la sponda opposta di quello che mi sembra la foce di un fiume. Il mare è molto mosso e il vento è forte. Io non mi fido a tuffarmi anche perché ci sono molte balene che saltano nell’acqua impetuosa e che mi fanno paura temendo di…
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medicomunicare · 11 months
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Il capello che cade perchè il bulbo muore: scoperto il meccanismo della regressione cellulare prima della caduta
La caduta dei capelli è un problema con un impatto sociale e personale piuttosto che clinico. Accanto alla classica alopecia androgenetica legata a fattori ormonali, c’è quella legata fattori stressogeni, che potrebbe benissimo essere largamente più prevalente rispetto alla prima. Quindi la ricerca del rimedio perfetto per impedire al caduta dei capelli o favorirne la ricrescita ha della ricerca…
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L'oblio (Silvano Vinceti)
L'oblio non e' forse un aspetto che respira e abita in ogni psiche?
Risponde ad una esigenza sorniona e accattivante, la ricerca di uno stato di quiete, di equilibrio, di momentaneo o permanente refrigerio dalle bordate della realta'.
Sicuramente vi sono varie forme di oblio: la rimozione dei debitori, di atti fastidiosi e avversati; l'accantonamento di impegni onerosi e di incontri indesiderati; la riduzione di valori, dei principi architrave dell'umanita'.
La graduale, inesorabile, sequenziata spogliazione del nostro Io, dei tratti che producono squilibrio, inadeguatezza. La fuga da prove e verifiche che non reggiamo.
Insomma questa ideuccia va a braccetto con la regressione, producendo una coppia di abili killer di quel trombonesco ideale di felicita' e realizzazione, disgustoso retaggio di un'epoca inflazionata da macabre fantasie funzionali a stendere un pietoso velo sulla pavidita' dell'essere.
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ragazza-nuvola · 1 year
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L'unico modo che abbiamo per risolvere i problemi del mondo è riacquistare la nostra umanità, sì, perché il progresso tecnologico a cui ci stanno sottoponendo, il cosiddetto "New World Order (NWO)" non fa altro che deumanizzarci. Soprattutto le nuove generazioni. Non sono più interessate a nulla, non hanno passioni, non hanno obiettivi, non leggono, non guardano film, non studiano, non si dedicano a nessun hobby come scrittura, oratorio, palestra, musica, danza, nuoto. La tecnologia sta appiattendo l'intero sistema umano e sociale. L'empatia, l'altruismo, il rispetto, l'amore ormai lasciano spazio solo a odio, apatia, indifferenza, maleducazione.
Ogni volta il progresso è sinonimo di distruzione, allora io mi pongo queste domande: perché per progredire bisogna distruggere? Perché la tecnologia deve renderci insensibili alle emozioni, rendendoci zombie?
Dietro la vicenda di Palermo e di tutto ciò che sta accadendo da qualche anno a questa parte nel mondo ci sono tanti problemi, un iceberg, noi possiamo nasconderci dietro mille motivi diversi ma il problema più grande che li accomuna tutti è questo: il nuovo ordine mondiale. Tutto ciò che accade, accade perché politici, governatori, imprenditori e i "potenti" tutti lo vogliono. Vogliono che smettiamo di esistere, come esseri viventi, esseri umani ed esseri senzienti.
Allora come distruggere questo sistema?
Restando uniti e umani soprattutto. Dobbiamo recuperare i nostri valori e insegnarli anche otto miliardi di volte se serve alle nuove generazioni finché non capiscono che la tecnologia deve andare a pari passo con l'umanità e non prenderne il posto.
Siamo nati liberi, abbiamo il diritto di opporci, protestare e manifestare a tutte le imposizioni a cui vogliono sottoporci, senza paura e smettendola di giudicarci l'uno con l'altro.
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George Langelaan - Regressione
C’è un vecchio che sta morendo. Medici e infermieri, in camice bianco, si danno da fare intorno al suo letto. Su un vassoio di metallo tintinnano degli strumenti. Gli viene infilata una siringa nel braccio. Le voci soffocate, intorno a lui, sembrano quelle che sentiva da bambino, quando si addormentava tra le braccia della mamma. Gli ficcano un tubo in gola. Un rumore metallico, poi lo spingono,…
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lu2211 · 2 years
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Regressione.
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io-pentesilea · 9 months
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Ed eccolo qui, il primo complottista dell'anno.
Che se la prende con lo SPID.
Ma stai sui social, coglionazzo che non sei altro? I tuoi dati, mail, telefono... e ti preoccupi del 'portafoglio digitale e dello SPID'?
Ma quando è successo, santo Dio? Quando, l'umanità ha cominciato a regredire?
Barbara
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giovafr-blog · 10 months
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falcemartello · 8 months
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ATTENZIONE
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Solo una parola: galera!
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Il sistema universale del debito usuraio gestito da oligarchie onnipotenti che governano le sorti del mondo ha bisogno per il proprio funzionamento di una regressione antropologica complessiva: vanno sgretolate le facoltà cognitive, l'umanità deve diventare più stupida. Ci siamo.
(IlFlautoCinese)
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crazy-so-na-sega · 8 days
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Strumento silenziosissimo dell'assassinio delle culture e delle storie dei popoli del mondo, massificato secondo un modello che assume il volto orrendo di un incrocio tra gentrificazione e primitivismo, o attraverso la combinazione di pauperismo e deculturazione, la civiltà occidentale sta raggiungendo la forma più raffinata della barbarie. La sua dinamica omogeneizzante la rende una pericolosa forma di involuzione culturale. La stessa civiltà che tanto si vanta del progresso sta in realtà segnando una regressione antropologica.
-Guillaume Faye
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stronzaquantobasta · 2 months
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Nudi ovunque!
Bellissimi pensieri di autori celebri o semplici frasi rovinate da immagini che nulla hanno a che fare con ciò che c'è scritto. L'importante è infilarci queste immagini che fanno da richiamo e da specchietto per le allodole. Buongiorno e taaaac.... Tazzina tra le cosce, punti di vista e grandi enigmi esistenziali? Taaac culi e tette in bella mostra. Ma un minimo di fantasia e ricerca più appropriata no? Per non parlare dell'esibizionismo o del raccontare voglie e particolari intimi e tanto altro. Non sono una bacchettona, amo ammirare i corpi e rispetto la libertà altrui... ma vedere come certe donne si siano ridotte ad essere ancor di più delle donne oggetto, in virtù di una emancipazione che pare sia solo indirizzata solo e unicamente sul mostrarsi nude o comunque solo con quel tipo di immagini o argomenti ... a me sembra veramente un segno di regressione notevole! Se questo è sentirsi vere donne...beh, felice di non farne parte.
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raffaeleitlodeo · 2 years
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Questa foto è del 1981, forse del 1982. 
5 mesi prima oppure 7 mesi dopo quel 19 Novembre 1981 quando fui arrestata per atti osceni in luogo pubblico. 
Uscivo dalla lezione di Psicologia ore 19 a Magistero (Roma Piazza Esedra) e avevo un po' di matita agli occhi, abiti vivaci in sintonia con la vivacità dei tempi. Attraversando Piazza dei Cinquecento fui fermata durante una retata, condotta in questura e da li a Regina Coeli dove rimasi 4 giorni e 4 notti. Avevo 24 anni e quell’esperienza resta una cicatrice profonda che non potrò mai cancellare perché ignoravo le ragioni per quello che ritengo essere stato un vero e proprio sequestro. 
Non avevo fatto nulla se non essere quello che ero. Il processo per direttissima al quarto giorno sentenziò Atti Osceni. All’avvocato (De Cataldo del Partito Radicale) che mi difese dissi che non avevo fatto nulla e lui mi disse alzando le spalle: la tua parola contro la loro! 
Meglio patteggiare. 2 mesi con la condizionale e la non iscrizione al casellario giudiziario (quest’ultima risultava essere la conquista strappata a uno stato che attraverso la sua “Buon Costume” sentenziava sul mio modo di essere). 
Ieri, 42 anni dopo, il telegiornale dice che il governo Meloni vuole ripristinare il reato di Atti Osceni aggravando le pene. Un brivido mi ha scosso dal  torpore. Rabbia e incredulità per il susseguirsi di atti inquietanti (direi osceni) di questo esecutivo. Assistere alla regressione lascia attoniti. Ieri era il giorno della Memoria.
Porpora Marcasciano, Facebook
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alle00 · 11 months
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Ricorda che io, tuo maestro, non credo in questa storia e in questo progresso. Non è vero che comunque, si vada avanti. Assai spesso sia l'individuo che le società regrediscono o peggiorano. In tal caso la trasformazione non deve essere accettata: la sua «accettazione realistica» è in realtà una colpevole manovra per tranquillizzare la propria coscienza e tirare avanti. È cioè il contrario di un ragionamento, anche se spesso, linguisticamente, ha l'aria di un ragionamento. La regressione e il peggioramento non vanno accettati: magari con indignazione o con rabbia, che, contrariamente all'apparenza, sono, nel caso specifico, atti profondamente razionali. Bisogna avere la forza della critica totale, del rifiuto, della denuncia disperata e inutile. Chi accetta realisticamente una trasformazione che è regresso e degradazione, vuol dire che non ama chi subisce tale regresso e tale degradazione, cioè gli uomini in carne e ossa che lo circondano. Chi invece protesta con tutta la sua forza, anche sentimentale, contro il regresso e la degradazione, vuol dire che ama quegli uomini in carne e ossa.
Pier Paolo Pasolini, Gennariello (da “Lettere luterane”)
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soyouareandrewdobson · 9 months
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What IS the reason you think Dobson left for good? I've heard all kinds of weird theories and rumors, usually "His parents made him!" But that doesn't make sense to me. He is an adult and they can't make him do anything, even if he lives in their house. I mean, if that's the kind of relationship he has with his parents, that's his problem but I think that's rather regressional. Unless they found out what he did, were embarassed, and threatened to boot him if he didn't stop? But that also doesn't make either because we KNOW he's been online since he quit, like when he was found commenting on a YouTube video...and then emptied his account. He also emptied his social media and web sites over time. Maybe someone else did it, but he'd need to give them access. Also, where would the parents rumor come from when there's no evidence for it? I think he was just being the ultimate whiny baby, couldn't take the criticism and injury to his ego and decided it's not worth it. He doesn't NEED to make a living anyway so why bother? I do think he's that pathetic and lazy and the answer is no more complex than that. But what do you think?
I honest to god have no idea.
The problem for me is the following: Dobson already had in years prior multiple reasons to "leave" the internet for good, but always still remained. He lost his gick with brentalfloss, his original comics failed, he got mocked on multiple plattforms, his patreon ended up earning him less than most people make in a day, he got twitter banned...
and yet he never left for good, deleted all traces and stayed out of the public ire as he did since 2020. Yet somehow, getting a bunch of shitty panels of a badly thought out comic idea leaked, as well as some tumblr users calling him out on recent shit was finally the last nail in the coffin? It somehow never added up to me, even if I assume that his mental health state was already wack.
And the rumor, that he left the internet because background checking him had cost a relative to get a governmental job, while an interesting theory, never really sounded too legit for me either.
The closest idea I have is, that perhaps his family became aware of the most recent failure of his online career and after realizing how self destructive he is for his age, particularly in the time of COVID, that they put their foot down and told him to go cold turkey or else they would have cut him out of their lives or something else.
Cause as far as I see it, the only way how to make someone like Dobson actually just "quit" with his bullshit, is if they have to face genuine consequences for their actions. And getting banned online is not consequential enough.
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arreton · 7 months
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La difficoltà maggiore, nel non riuscire a ricordare bene e avere i ricordi confusi, è che si è incapaci di raccontarsi la propria storia e farlo in maniera cronologica, dove riesci a vedere gli sviluppi ed i cambiamenti, e di conseguenza si è incapaci di raccontarla agli altri. Ciò credo che potrebbe risultare complicato nella psicoterapia (soprattutto se fatta in centri pubblici, dove hanno una certa fretta): lo psicologo si ritrova un racconto confuso, disordinato, a tratti incoerente, ripetitivo e inaccessibile poiché subisce la confusione e la paura del paziente nel vedersi una nuvola nera che gli avvolge il cervello. Se da un lato è vero che lo psicologo "è lì per quello", dall'altro lato penso che... dipende. Credo che dipende dalla scuola di provenienza, dai protocolli seguiti, dal tipo di psicoterapia che segue. Col pubblico poi, hai una certa fretta: la psichiatra, che contrastava i miei impulsi di allora (dettati da una regressione depressiva), me lo disse chiaramente prima di iniziare che lo psicologo non era mio padre, che lì non si faceva psicoanalisi e che le tempistiche non erano così lunghe. Considero le mie due psicoterapie a tratti fallimentari ma non le stigmatizzo: sono contenta di averle fatte e mi hanno comunque lasciato degli spunti su cui riflettere, spesso non tanto sulla mia storia (che risulta ancora grossomodo inaccessibile a me e quasi del tutto inaccessibile a loro) ma più sul transfert che ho avuto nei loro confronti, chissà se loro hanno analizzato il loro controtransfert. Col senno di poi posso dire che lo psicologo in particolare riceveva da parte mia una forte pressione su più fronti: da un lato sono arrivata che gli chiedevo disperatamente (ma in maniera molto velata, che nemmeno io avevo notato) di essere amata e protetta perché mi sentivo totalmente smarrita al punto che volevo semplicemente smettere di esistere, gli chiedevo di amarmi da padre ma credo di averlo in un certo senso "sedotto" e avergli instillato il dubbio di provare un certo interesse da maschio nei miei confronti; dall'altro lato gli addossavo il carico della mia autoanalisi che al tempo contribuì a farmi sprofondare di più nell'angoscia, autoanalisi di stampo psicoanalitico quindi una scuola molto estranea a lui che era un cognitivo comportamentale. La psicologa invece credo che subisse da parte mia una certa repulsione: ho l'impressione di averla in qualche modo cacciata e tenuta distante, forse in quanto donna; ogni suo tentativo di mostrarsi in qualche modo amica era respinto da me (quei pochi momenti in cui ha confidato alcuni aspetti della sua vita, ad esempio, non sono stati da me accolti ma del tutto ignorati), credo che respingevo anche i nostri incontri dato che una volta sbagliai anche a ricordare l'orario di una nostra seduta prensentandomi con un ritardo di quarantacinque minuti; credo insomma che ci fosse una certa conflittualità da parte mia.
Al momento, anche se non sto seguendo nessuna psicoterapia, mi chiedo come potrei superare questo limite del linguaggio, questa falla linguistica che ho nel raccontare il mio passato ad un eventuale psicologo (meglio psicoanalista). Ma è una di quelle domande non solo inutili, ma ansiose di chi vuole controllare e prevenire. Bah.
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scogito · 8 months
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"...Vi è un altro potenziale fattore di rischio sempre più presente nella letteratura scientifica, ovvero il possibile ruolo causale dei vaccini a mRNA nell’insorgenza e/o progressione di forme tumorali. L’utilizzo di vaccini a mRNA nel contesto delle malattie infettive non ha precedenti e molte sono ancora le incognite al riguardo, visto che non è chiaro da quali cellule dell’organismo, dopo l’inoculo, venga prodotta la proteina Spike, quanta se ne produca, per quanto tempo e dove si distribuisca.
E’ tuttavia accertato che la proteina Spike indotta dal vaccino ha una azione pro-infiammatoria e può interagire con complesse funzioni biologiche dell’organismo, in particolare interferendo con la produzione di citochine, sostanze modulatrici del sistema immunitario.
Segnalo poi che questi prodotti non sono stati testati né per genotossicità né per cancerogenicità e nulla sappiamo dei loro effetti a lungo termine. Di fatto risultano pubblicati sia casi di nuova insorgenza che di rapida progressione di tumori già esistenti a distanza di brevissimo tempo dagli inoculi, ma di ancor maggiore interesse sono i lavori che indagano i possibili meccanismi alla base di tutto questo.
L’argomento è ovviamente molto complesso, ma ancora una volta sarebbe coinvolto il sistema immunitario dell’ospite che, stimolato in modo abnorme con i ripetuti inoculi, perderebbe la propria efficienza. In particolare sarebbe alterata la sorveglianza immunitaria nei confronti delle cellule tumorali a seguito della diminuita produzione di interferone, ma si avrebbe anche una esagerata produzione di un fattore di crescita (TGFbeta), sostanza in grado di indurre in cellule già differenziate, una “regressione” verso lo stato mesenchimale (stato proprio delle prime fasi della vita embrionale), con capacità di metastatizzazione e maggiore aggressività biologica".
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