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#Ucraina nazista
pettirosso1959 · 4 months
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Gonzalo Ángel Quintilio Lira López, giornalista dalla doppia cittadinanza, statunitense e cilena, residente in Ucraina, è morto il 12 gennaio scorso mentre era detenuto dalle autorità ucraine, ancora senza processo, con la consueta accusa di compiere “attività filo-russe”. Lira era in carcere dal primo maggio 2023, giorno in cui è stato arrestato dal Servizio di Sicurezza dell’Ucraina con l’accusa di aver creato e distribuito materiale accusato di giustificare l’invasione russa dell’Ucraina. Una notizia che non solo ha trovato scarsissimo spazio sui media mainstream, ma che non ha provocato nemmeno reazioni ufficiali da parte delle autorità statunitensi, ambasciata compresa, evidentemente poco interessate a capire cosa sia successo al loro cittadino mentre si trovava nelle carceri dell’alleato ucraino. Nonostante da settimane il padre del giornalista chiedesse proprio agli USA di intervenire, preoccupato per le sue condizioni di salute e di detenzione.[...]
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palmiz · 1 year
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E l'Italia dovrebbe mandare i propri militari a combattere per un personaggio costruito e piazzato li a chiudere TV e giornali dell' opposizione, rendere fuori legge sequestrando beni etc di tutti i partiti di opposizione, schierato con battaglioni accertati neonazisti che da anni combattono la popolazione madrelingua russa in Ucraina ben foraggiato dall' America che ha interessi presidenziali proprio lì...
Ma anche no !
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isabeth98 · 1 year
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sauolasa · 1 year
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Il capo del gruppo Wagner contraddice il resoconto "nazista" del Cremlino in Ucraina
Yevgeny Prigozhin ha apertamente contraddetto aspetti chiave della narrazione del Cremlino sulla guerra in Ucraina, secondo l'Istituto statunitense per lo studio della guerra
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gregor-samsung · 1 year
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“ In Ucraina i nazisti, che sono parte dell’apparato statale, ammazzavano tutti quelli che erano contrari alle loro idee, principalmente persone di sinistra. Alcuni forse potevano essere d’accordo con la politica di Putin, però chiamarli “putiniani” è un insulto alla loro memoria, perché molti di loro non erano d’accordo con la Russia; volevano un’Ucraina indipendente, comunista oppure liberale, ma senza il nazismo e gli oligarchi. Per questo uso il termine “di sinistra”. Anche il mio amico Oles Busina era di sinistra, ma non sopportava Putin, lo criticava sempre e voleva un’Ucraina indipendente sia dai russi sia dagli occidentali, e soprattutto era antifascista e denunciava la deriva nazista in Ucraina. Proprio in nome dei nostri amati diritti civili non è ammissibile l’uccisione del mio amico Oles Busina, grande patriota ucraino, antropologo e storico, scrittore e poeta. Colpevole di essersi schierato contro la glorificazione del nazismo da parte del governo golpista di Kiev e per questo freddato a colpi di pistola davanti a casa propria. Nessuno dei nostri difensori dei diritti umani che spesso accusano la Russia di Putin di mancanza della libertà si è mai esposto contro il regime golpista attualmente al potere in Ucraina, colpevole dell’uccisione di Olga Moroz, caporedattore di «Neteshinskij Vestnik», giornale dalle cui pagine lei e i suoi colleghi si esprimevano contro il regime. Nessuno si scandalizza per l’uccisione del deputato del parlamento ucraino Oleg Kalashnikov, organizzatore delle manifestazioni in sostegno del governo legittimo ucraino, oppositore del golpe. Nessuno qui in Occidente chiede al governo ucraino perché sono stati impunemente massacrati come oppositori del regime il procuratore Oleg Melnichuk, Oleksandr Peklushenko, già governatore dell’oblast di Zaporizhya, il capo del consiglio regionale di Kharkiv Aleksei Kolesnik, il segretario del Partito comunista della provincia di Starobeševe Vyacheslav Kovshun, il vicedirettore delle ferrovie ucraine Nicolai Sergienko e molte, moltissime altre persone colpevoli soltanto di aver espresso idee contrarie al governo. L’Occidente preferisce ripetere a sfinimento il mantra sulla presunta “democraticità” dell’Ucraina, anche se si tratta del paese più corrotto tra le repubbliche ex sovietiche, e per comprendere questo non serve prestare ascolto a nessuna propaganda russa, basta leggere i rapporti delle organizzazioni internazionali che monitorano la situazione in Ucraina, dai quali emergono denunce pesantissime, da far gelare il sangue anche al più insensibile tra gli esseri umani. I politici occidentali, però, preferiscono buttare miliardi di euro strappati ai propri contribuenti in quel contenitore contaminato irrimediabilmente dall’illegalità, dalla propaganda e dall’odio che è l’Ucraina di oggi, pur di sfruttarla come un campo di battaglia contro la Russia di Putin. L’Occidente, ovvero gli USA, non vuole perdere la sua egemonia militare ed economica nel mondo, che da unipolare di una volta ormai è diventato multipolare. In tutto questo, le vere vittime sono gli ucraini, che indottrinati dalla propaganda trentennale, che gli ha raccontato di tutto pur di cementificare nelle loro coscienze tre elementi: l’odio per la Russia, la fiducia negli oligarchi pro occidentali e soprattutto un nazionalismo radicale ed estremo che si basa non sull’amore verso la propria nazione, ma sull’odio nei confronti degli altri. Un nazionalismo macchiato dagli episodi più drammatici e più bui della storia ucraina. “
Nicolai Lilin, Ucraina. La vera storia, Piemme (collana Saggi PM), Novembre 2022¹; pp. 109-111.
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vadaviaaiciap · 1 year
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La MERDA ucraina nazista colpisce ancora. I tg muti.
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falcemartello · 2 years
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NordStream2
Il gasdotto è stato progettato per collegare Russia e Germania, consentendo al venditore di far transitare il gas verso l'Europa occidentale senza pagare tasse a Ucraina e Polonia. E all’acquirente di comprarlo a un prezzo più basso e conveniente. 
Un’infrastruttura strategica voluta fortemente da Merkel, la cui costruzione è costata a russi e tedeschi 12 miliardi di dollari, portata avanti nell’interesse di due paesi economicamente complementari e nonostante la ferma contrarietà di Ucraina, Polonia e soprattutto USA.
Un’opposizione motivata dallo storico timore della saldatura russo-tedesca, vera minaccia all’egemonia statunitense. Difronte a questa chiara convergenza di interessi però si convincere l’opinione pubblica che a far saltare il gasdotto fosse interesse di Putin. Incredibile.
Ancora più strabiliante è constatare come l’intera schiera di eurosciroccati che per 20 anni hanno parlato di politica estera comune, di Stati Uniti d’Europa ecc, difronte a un atto terroristico dal mandante cristallino  un deliberato atto di aggressione militare che distrugge qualunque prospettiva di politica energetica autonoma europea e ne mette in ginocchio l’intera economia, non proferiscano mezza parola in difesa degli interessi dell’Ue.
In assenza di queste parole diventa chiarissimo come l’intera costruzione europea non sia mai stata nella condizione di coltivare sogni o progetti di autonomia da chi l’Europa l’ha prima invasa, poi rasa al suolo e infine ricostruita e controllata politicamente per 70 anni.
Folli i tedeschi a cullare sogni imperiali basati su uno strapotere continentale concesso e non conquistato. Idioti gli altri a seguirli. Perché un viceré non può diventare imperatore. E una colonia Stato. A meno di non andare in guerra contro l’impero che la controlla.
La funzione dell’unione europea diventa quindi finalmente chiara a tutti: un mega stato cuscinetto  creato con un unico scopo: frapporsi militarmente e fisicamente all’URSS prima e all’asse Sino-russo poi.
Retto sul presupposto che fosse possibile strappare definitivamente la Germania alla sua storica protezione orientale, imbrigliandola a ovest con la garanzia di prosperare sfruttando in forme e misure diverse i paesi membri baltici, orientali ed euromediterranei.
Un privilegio che però al momento opportuno rivela avere un conto salatissimo da pagare. Preso atto di queste verità inconfutabili le prospettive che si parano davanti sono sostanzialmente tre: - accettare lo stato di cose e andare alla terza guerra mondiale.
Trasformando i popoli europei in un bersaglio termonucleare nell’esclusivo interesse americano; - accelerare il processo di unificazione Ue, perseguire gli interessi europei (germanocentrici) e scontrarsi militarmente con gli USA in una riedizione del progetto nazista.
Sciogliere immediatamente l’Ue, dichiarare la neutralità dei suoi ex membri, ridiscutere relazioni intra ed extra europee su base paritetica e lasciare da soli gli “alleati” americani a giocare alla guerra totale sulla pelle altrui.
Ma accettando il rischio di svolte autoritarie e/o militari nei paesi strategici. In ogni caso sta per avverarsi quanto ripetuto per 10 anni: la costruzione ue e i suoi squilibri interni porteranno inevitabilmente alla fine della democrazia e alla guerra sul continente.
Se sarà mondiale o civile molto dipenderà, ancora una volta, dalla Germania. Un paese che da ieri ha un unico e urgentissimo problema: lottare per sopravvivere industrialmente, economicamente e come unità statuale unitaria.
Vada come vada non finisce bene. E l’averlo previsto e ripetuto fino allo sfinimento vi assicuro che non è per niente una consolazione. Fine.
(Antonio Di Siena)
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fatticurare · 1 year
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mchiti · 8 months
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https://x.com/onlinepaleng/status/1711335558474055943?s=46&t=kc8Qs1lSmzNPxieZS5PEug
Io veramente non mi capacito di come possano anche solo pensare qualcosa del genere dopo tutto quello che hanno passato nel corso della storia… Ho letto un’opinione molto interessante a riguardo, come tale crudeltà sia il risultato di secoli di sofferenza e di trauma collettivo di un intero popolo, con l’oppresso che in questo caso diventa l’oppressore. Penso anche che avrebbero agito nella stessa identica maniera se si fossero trovati un altro popolo di fronte perché avrebbero percepito chiunque come un ostacolo tra loro e la “terra promessa”
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Una parola sola per Gallant: un nazista. Non c'è alcun confine tra questa disumanizzazione del popolo palestinese e l'olocausto del popolo ebraico per mano nazista. Nessuna, lo stesso principio, la stessa narrazione, la stessa barbarie che portano avanti da 80 anni.
Ora, non per fare la komunista ma Mao una cosa bella la scrisse: "la rivoluzione non è un pranzo di gala" . Non si fa con le belle parole, con i teoremi, con gli intellettuali, con i se e con i ma. La resistenza civile è questa, è violenta come tutte le rivoluzioni nella storia. E che ridere che fa l'occidente che si sente figlio culturale della più grande rivoluzione europea - quella francese, che ghigliottinava nobili e tuti quelli a loro vicini. Cantiamo la marsigliese perché lo consideriamo l'inno più bello del mondo - a ragione, probabilmente - senza battere ciglio. Abbiamo sostenuto la resistenza ucraina senza battere ciglio. Ti dicono che gli ucraini non colpivano i civili (e uno potrebbe dire che non è proprio così, i morti nel donbass erano civili o sbaglio, ma va bene, c'era tensione anche lì) ma i 400 palestinesi uccisi dall'inizio dell'anno erano civili. Ragazzi, studenti, bambini, uomini, donne. Un continuo martirio, ogni anno, ogni anno.
Quello israeliano è un popolo che ogni anno festeggia la Nakba, che ogni anno scende in piazza in parate distruggendo negozi palestinesi, cantando "l'unico palestinese buono è un palestinese morto" i cui politici credono che gli aRaBi abbiano convinto hitler a fare la shoah, vette complottiste nazifasciste che nessuno può eguagliare. Ha la leva obbligatoria e manda ragazzini al macello con un continuo lavaggio del cervello, e in galera chi non ci sta. Il tutto mentre poi sponsorizza l'eurovision con il moroccan oil (che non è marocchino, è israeliano, fatto di terre espropriate al mio paese) e con una botta di pinkwashing/greenwashing si fa pensare pure progredito. Questo sta appoggiando l'occidente.
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schizografia · 1 year
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La guerra in Galizia
Vi erano al centro dell’Europa delle regioni che sono state cancellate dalla carta geografica. Una di queste – non è la sola – è la Galizia, che coincide oggi in buona parte con il territorio in cui da più di un anno si combatte una guerra sciagurata. Fino alla fine della Prima guerra mondiale, la Galizia era la provincia più lontana dell’Impero austro-ungarico, al confine con la Russia. Alla dissoluzione dell’impero asburgico, i vincitori, certo non meno iniqui dei vinti, l’assegnarono alla rinata Polonia, come la Bucovina, che con essa confinava, fu annessa altrettanto capricciosamente alla Romania. I confini, ogni volta ridisegnati con gomma e matita sulle carte geografiche dai potenti, lasciano il tempo che trovano, ma è probabile che la Galizia non riapparirà più sugli inventari della politica europea. Assai più della cartografia c’importa il mondo che in quella regione esisteva – cioè gli uomini che nel Königreich Galizien und Lodomerien (questo era il nome ufficiale della provincia) respiravano, amavano, si guadagnavano da vivere, piangevano, speravano e morivano. Per le strade di Lemberg, Tarnopol, Przemysl, Brody (patria di Joseph Roth), Rzeszow, Kolomea camminava un insieme variegato di ruteni (così allora si chiamavano gli Ucraini), polacchi, ebrei (in alcune città quasi metà della popolazione), rumeni, zingari, huzuli (che fra il 1918 e il 1919 costituirono una repubblica indipendente di breve durata). Ognuna di queste città aveva un nome diverso secondo la lingua degli abitanti che vi convivevano, in ognuna di esse le chiese cattoliche girato l’angolo si trasformavano in sinagoghe e queste in chiese ortodosse e uniate. Non era una regione ricca, anzi i funzionari della Kakania la consideravano la più povera e arretrata dell’impero; era tuttavia, proprio per la pluralità delle sue etnie, culturalmente viva e generosa, con teatri, giornali, scuole e università in più lingue e una fioritura di scrittori e musicisti che dobbiamo ancora imparare a conoscere. È questo mondo che si trovò nel 1919 da un giorno all’altro politicamente e giuridicamente annientato ed è a questa multiforme, intricata realtà che l’occupazione nazista (1941-1944) e poi quella sovietica diedero qualche decennio dopo il colpo di grazia. Ma ancor prima di diventar parte dell’Impero austro-ungarico, la terra che portava il nome di Halyč o Galizia (secondo alcuni di origine celtica, come la Galizia spagnola) e alla fine del medioevo era sotto il dominio ungherese col nome di principato di Galizia e Volinia, era stata contesa di volta in volta fra cosacchi, russi e polacchi, finché la granduchessa Maria Teresa d’Austria profittò della prima spartizione della Polonia nel 1772 per annetterlo al suo impero. Nel 1922 il territorio fu annesso all’Unione Sovietica, col nome di Repubblica socialista sovietica Ucraina, da cui si separò nel 1991 abbreviando il proprio nome in Repubblica Ucraina.
È tempo di cessare di credere ai nomi e ai confini segnati sulla carta e di chiedersi piuttosto che ne è stato, che ne è di quel mondo e di quelle forme di vita che abbiamo appena evocato. Come sopravvivono – se sopravvivono – al di là degli infami registri delle burocrazie statuali? E la guerra ora in corso non è ancora un volta il frutto dell’oblio di quelle forme di vita e l’odiosa, letale conseguenza di quei registri e di quei nomi?
24 aprile 2023
Giorgio Agamben
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nomeutenteerrato · 5 months
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Siamo molto bravi a narrare le atrocità del passato, un tempo che a noi sembra lontano. Facciamo la lezione su quanto sia importante lo studio della storia per impedire che non si ripeta, dedichiamo una giornata al ricordo, alla memoria, ma ci giriamo dall'altra parte quando un genocidio sta avvenendo sotto i nostri occhi. E non solo in Palestina, ma anche in Congo, Sudan, Armenia, Yemen. E Ucraina. Perché di genocidio si tratta, ma qualcuno ha ancora difficoltà ad ammetterlo e a definirlo tale.
Stiamo assistendo al versamento di sangue di civili, di innocenti, mentre commemoriamo le vite delle vittime del genocidio per mano nazista.
"La memoria è l'unico vaccino contro l'indifferenza." (Liliana Segre).
Ricordate, ma non siate mai indifferenti.
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marcel-lo-zingaro · 8 months
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Un po' di chiarezza sulla questione giudaismo - sionismo - nazismo e palestina, e un occhiata alla geopolitica attuale.
Come già detto in articoli precedenti, il nazional socialismo alias nazismo è una creazione dei servizi segreti inglesi, il regno dei sionisti Rotschild che dettano legge almeno dal 1620.
D'altronde il nazional socialismo altri non era che una politica laburista accelerata economicamente per avere una grande credibilità da parte del popolo, e condita da spiritualità varie.
Hitler, se anche non fosse stato un agente inglese, e seppur all'epoca la distinzione non fosse ancora del tutto evidente, non poteva non conoscere la differenza tra giudaismo e sionismo, inoltre, essendo la sua una dottrina basata sulla razza, non poteva non sapere che i veri nemici non fossero semiti, ma bensì caucasici.
Sicuramente nella questione sionista, ovverosia la creazione di uno stato ebraico, ci sono cascati tantissimi giudei, al riguardo suggerisco di guardare l'ultima intervista al dr Gabor Mate' , un reduce di Auschwitz semita Ungherese.
Tenete presente che il grande inganno della Shoah non vale solamente per i non ebrei, poiche anche gli ebrei stessi sono stati e sono tuttora presi in giro sull'argomento, con mille menzogne, anche perché i mandanti sionisti dovrebbero altrimenti giustificare il fatto di aver sacrificato una parte di loro per la "causa".
Il vero giudeo, o meglio, il bravo giudeo, rispettoso delle regole della Torah, come ben spiega il noto rabbino Yisroel Dovid Weiss, prega ogni giorno Dio affinché lo stato di Israele cessi di esistere.
Come spiegato in altri post, Vladimir Putin, il cui vero nome non ci è dato sapere, è a sua volta un ebreo sionista, e avendo a disposizione tutti gli archivi di Auschwitz, non può non sapere cosa realmente avvenne in quegli anni. In un recente discorso ( credo ai brics) ha puntato l'indice sul fatto che in canada abbiano dato voce ad un nazista e questi sia stato applaudito anche dal presidente Ucraino Zelensky, ricordando che questi sia di origine ebrea. Ora, non dimentichiamo che la nazione Ucraina a partire dal 2014 si è trasformata in uno stato Nazista, così come è nazista la stessa Israele.
Israele poi è stata una di quelle nazioni che durante la pagliacciata covid, ha maggiormente vessato il proprio popolo, costringendo praticamente l'intera popolazione a farsi inoculare un finto vaccino che in pochi anni porterà tutti alla morte.
Durante la prima intifada a partire dal 1987 i palestinesi lottavano pacificamente per la creazione di un loro stato autonomo, erano guidati da un uomo forte e popolare Yasser Arafat. Questo scompigliava i piani di Israele, fu' allora che il Mossad creò i terroristi di Hamas finanziandoli e favorendoli, offrendo loro visibilità; il nemico era creato, e assieme a lui la possibilità di "difendersi".
Fu' infatti grazie agli attacchi terroristici che Israele continuò la sua espansione nei territori occupati, sino agli ultimi attentati che molto probabilmente consentiranno a Israele di occupare definitivamente e del tutto anche la striscia di Gaza e, probabilmente una buona parte della Cisgiordania.
Ricordiamo una cosa, la striscia di Gaza è un piccolo buco di 360 km2 confinante col mare e con l'Egitto, oltre che con la stessa Israele, per dare un idea il territorio comunale di Roma è di 1285 km2, ovvero 3 volte e mezza Gaza. Ora, sappiamo che prima degli attacchi coi missili Netanyahu ha dato ordine di abbassare la guardia per 7 ore, e già questo è di per se un evidenza, ma il punto è: come sono entrati 3.500 missili a Gaza? Ma credete davvero alla puttanata che in quel fazzoletto di terra più piccolo di Olbia e grande quanto Enna, possano entrare tutti quei missili senza che gli israeliani se ne accorgano? Se davvero lo pensate dovreste farvi curare da uno bravo 😂.
Tornando ai brics, vi siete mai chiesti chi li ha creati e finanziati? No? Ve lo dico io, Goldman Sachs. Questo fa' capire benissimo la direzione che stiamo prendendo; avete presente la guerra fredda e la cortina di ferro? Il mondo diviso in due tronconi? Ecco, esattamente lo stesso, adesso come allora l'uno era imprescindibile per l'esistenza dell' altro, e viceversa, ma con l'unica differenza che prima servivano i poveri per ingrassare l'occidente, adesso servono le popolazioni senza o con pochissimi diritti per terminare l'occidente; se pensate che i brics possano essere la salvezza, non avete capito nulla, il sistema di controllo cinese è il nostro destino e il destino anche di tutti gli altri, dopo aver, appunto, depopolato nei limiti del possibile senza violenza evidente.
A Singapore l'altra settimana c'è stata l'asta annuale per le automobili; dovete sapere che a Singapore per poter acquistare un automobile bisogna avere il permesso. Ecco, i permessi ( che sono in numero limitato) vengono concessi mediante offerte all'asta, quest'anno l'asta ha superato i 100.000 dollari. Mi spiego meglio, a Singapore ci vogliono 100.000 dollari non per acquistare un automobile ma per avere il permesso di acquistarla. Guardate pure ai brics... Ah dimenticavo, i brics sono stati creati e finanziati dalla banca ebreo sionista americana Goldman Sachs nel 2001, se pensate lo abbiano fatto per voi siete da curare 😁
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palmiz · 1 year
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Piccoli nazisti crescono bel rifocillati e sappiamo bene da chi, aiutati anche dalla massa del cieco popolo europeo fin dal 2015.
"... Il presidente ucraino ha fatto mettere fuorilegge tutti i partiti politici di opposizione; ha fatto assassinare personalità che lo contrastavano; ha messo sotto controllo tutti i media, sia scritti sia radiotelevisivi, nonché internet; ha vietato l’uso della lingua russa; ha fatto distruggere 100 milioni di libri; ha fatto confiscare i patrimoni degli oligarchi, compreso quello di chi l’ha personalmente finanziato; ha fatto nazionalizzare le proprietà di investitori e società russe; infine ha proibito la Chiesa ortodossa..."
RETE VOLTAIRE | PARIGI (FRANCIA) | 13 DICEMBRE 2022
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isabeth98 · 8 months
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𝙲𝚘𝚖𝚎 𝚍𝚒𝚌𝚎𝚟𝚘, 𝚕'𝚊𝚝𝚝𝚞𝚊𝚕𝚎 𝚙𝚘𝚙𝚘𝚕𝚘 𝚒𝚜𝚛𝚊𝚎𝚕𝚒𝚊𝚗𝚘, 𝚗𝚘𝚗 𝚎̀ 𝚕𝚘 𝚜𝚝𝚎𝚜𝚜𝚘 𝚌𝚑𝚎 𝙼𝚘𝚜𝚎́ 𝚙𝚘𝚛𝚝𝚘̀ 𝚟𝚒𝚊 𝚍𝚊𝚕𝚕'𝙴𝚐𝚒𝚝𝚝𝚘. 𝙰𝚗𝚍𝚒𝚊𝚖𝚘 𝚊 𝚟𝚎𝚍𝚎𝚛𝚎 𝚌𝚑𝚒 𝚜𝚘𝚗𝚘...
💎I SIONISTI NON SONO EBREI (1a parte)
I Kazhari Aschenaziti sono i creatori del Sionisto anti-ebraico. Dicono di essere ebrei ma non lo sono (Apocalisse 2:9; 3:9). Il loro credo religioso si basa sul Talmud infarcito di orrori e non sulla Bibbia. Aschenaz o Ashkanaz identificava la Germania, mentre nella "tavola dei popoli" (Genesi 10:3) e in un passo di Geremia (51:27) è il nome della popolazione discendente da Iafet, stanziata a N della Siria in un territorio che coincide pressapoco con l'attuale UCRAINA.
I banchieri che controllano la finanza e le banche (Rothschild, Rockefeller, Warburg, Morgan, Dupont, Goldman, Sachs, Lehman, Sassoon, Kuhn, Loeb, Shiff, ecc.) sono aschenaziti; così come sono aschenaziti i loro burattini (Mark Zuckerberg, Bill Gates, Jeff Bezos, Elkann, Soros, ecc.). Gli aschenaziti sono discendenti di Iafet e non di Sem come i veri Ebrei (Genesi 10:3) - erano adoratori di Moloc e si infiltrarono all'interno dell'ebraismo modificandolo e creando il sionismo.
I SIONISTI NON SONO EBREI (2a parte)
I Cazari (ebraico sing. Kuzar כוזרי) sono una confederazione di popolazioni turche seminomadi originarie delle steppe dell'Asia Centrale in cui confluirono elementi slavi, iranici e i resti dei Goti di Crimea. Nel VII secolo fondano il Khanato di Khazaria nelle regioni più sud-orientali dell'Europa, vicino al Mar Caspio ed al Caucaso. Oltre alla regione oggi chiamata Kazakistan il khanato comprende anche parti dell'Ucraina, l'Azerbaigian, il sud della Russia e la penisola di Crimea. Intorno al periodo di fondazione del khanato molti Cazari si convertirono al giudaismo. Il nome 'Cazari' che essi stessi si sono dati proviene da un verbo in lingua turca che significa "vagabondare". L'ipotesi che il giudaismo fosse la religione prevalente dei Cazari è dovuta allo studioso Arthur Koestler, il quale propose che i cosiddetti Ashkenaziti fossero in realtà i discendenti dei Cazari che abbandonarono le loro terre a causa delle devastazioni Mongole, rifugiandosi nell'Europa orientale, per lo più nei territori dell'attuale Polonia, Ungheria e Ucraina; cioè i territori più toccati dallo sterminio nazista. Questi, non appartenendo ad alcuna delle 12 tribù di Israele, sono definiti nel libro di Koestler La tredicesima tribù.
Gli ebrei aschenaziti (o ashkenaziti), detti anche ashkenazim, sono i discendenti, di lingua e cultura Yiddish, delle comunità ebraiche stanziatesi nel medioevo nella valle del Reno. Ashkenaz era infatti il nome, in ebraico medievale, della regione franco-tedesca del Reno; e aschenazita significa appunto "germanico". Nel IX secolo l'immigrazione in Germania di numerosi ebrei ashkenaziti dall'Italia Meridionale, dà origine a una parte consistente delle numerosissime comunità ashkenazite renane.
Da sempre sono dediti al culto luciferino sotto varie forme (Bafometto, Moloch, Baal, ecc.) che richiede sacrifici di bambini.
Essi sono i primi antisemiti.
Sono i primi antisemiti. I primi anti.Ebrei, infiltratisi nell'ebraismo.
A. Hitler era per metà aschenazita essendo un figlio illegittimo di un Rothschild, così come erano aschenaziti Lenin, Stalin, Marx.
Sembra paradossale, ma il popolo ebraico sono le prime vere vittime del sionismo che viene spacciato per ebraico ma non lo è. La stessa bandiera con la così detta "Stella di Davide", la stella a 6 punte, è un simbolo nazista ed esoterico (2 triangoli sovrapposti e 1 rovesciato) e legata ai culti luciferini degli aschenaziti. Non ha nulla a che vedere né con il re Davide, né con la Bibbia, né con la storia del vero popolo ebraico.
I SIONISTI NON SONO EBREI (3a parte)
Molti conosceranno la storia del transatlantico St. Louis che il 13 maggio del 1939 salpò da Amburgo, in Germania, con a bordo 937 passeggeri, quasi tutti ebrei tedeschi in fuga dalle persecuzioni naziste, a cui Stati Uniti, Canada e Cuba rifiutarono l'attracco costringendo la nave a fare ritorno in Germania dove quegli ebrei trovarono la morte. Come mai questi Stati rifiutarono l'asilo? Perché chi muoveva le fila erano i finti ebrei aschenaziti che vogliono distruggere completamente i veri ebrei e appropriarsi dell'ebraismo.
𝙶𝚎𝚜𝚞̀ 𝚎𝚛𝚊 𝚎𝚋𝚛𝚎𝚘 𝚎 𝚗𝚘𝚗 𝚜𝚒𝚘𝚗𝚒𝚜𝚝𝚊 𝚘 𝚊𝚜𝚌𝚑𝚎𝚗𝚊𝚣𝚒𝚝𝚊; 𝙸 𝚙𝚛𝚒𝚖𝚒 𝚊𝚙𝚘𝚜𝚝𝚘𝚕𝚒 𝚎𝚛𝚊𝚗𝚘 𝚎𝚋𝚛𝚎𝚒 𝚎 𝚗𝚘𝚗 𝚜𝚒𝚘𝚗𝚒𝚜𝚝𝚒 𝚘 𝚊𝚜𝚌𝚑𝚎𝚗𝚊𝚣𝚒𝚝𝚒.
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fridagentileschi · 2 years
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La guerra vista come un gioco come moda ormai.. In Oviesse tocca sorbirci anche la moda ucraina nazista
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Articolo: Ucraina, Times: "Putin pronto a test nucleare al confine" - LaPresse
Ucraina, Times: "Putin pronto a test nucleare al confine" - LaPresse
Così sto cazzo di nazista dell'Ucraina la finisce una volta per tutte... Falli tremare Putin... ✌️✌️
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