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#agricolis
cristianofabris · 1 year
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La spesa online direttamente dai produttori
  Quattro soste camping con prodotti online. Piemonte, Toscana e Puglia. Continue reading Untitled
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giuseppecocco · 1 year
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Agriturismi per viaggiatori contadini
Agriturismi è il canale dedicato a una componente fondamentale del nostro viaggiare green: strutture con formule e modalità tutte finalizzate a darci comfort, farci sentire bene, a nostro agio, nel verde per vacanze tra campagne e borghi, ospitalità, cucine e cultura contadina, alla scoperta di luoghi e territori.  Descrizioni di strutture per immergersi nel bello e nel buono, aziende variegate…
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ceatspecialty2536 · 2 years
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I migliori pneumatici agricoli di Ceat Specialty italy
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CEAT Specialty italy offre una gamma di pneumatici agricoli per soddisfare le esigenze dei vostri trattori, furgoni e macchine movimento terra. Visita il nostro sito ora!
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ilpianistasultetto · 2 months
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Vorrei ricordare a tutti quelli che si lamentano della concorrenza sleale di tanti prodotti stranieri, a tutti gli agricoltori che scendono in piazza per difendere i loro ortaggi, vini e formaggi dall'assalto di prodotti stranieri, a tutti quelli che danno retta a tesi strambe o a quella retorica nazionalista di certi politici.. che quando si sottoscrivono accordi commerciali bilaterali, vuol dire che si danno cose e cose si prendono. Se tu vuoi portare mobili in quel paese, devi prenderti la sua carne e il suo grano. Se vuoi gas algerino, ti prendi tutti i suoi prodotti agricoli, arance, olio, limoni o datteri che siano. Dovrebbe essere buona norma della politica (tutta) , illustrare a noi cittadini, i termini dettagliati degli accordi che l'Italia va sottoscrivendo con tanti Paesi al mondo, così da capire quali settori ne trarranno vantaggio e chi svantaggio, altrimenti siamo alla solite frasi roboanti come se per l'Italia arrivano solo vantaggi. Ma qualcuno puo' credere che noi siamo i "furbetti" e gli altri tutti cojoni? Poi, se a voi piace essere presi per il c.lo dando retta a chi promette difese e barricate pur di tenere il nemico fuori dalle mura, accomodatevi.. @ilpianistasultetto
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pgfone · 5 months
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Ogni tanto mi viene ad aiutare nei vari lavori agricoli un ragazzo marocchino, sono ormai 5 anni che lo conosco, andiamo d'accordo, così in confidenza durante la giornata mi racconta un sacco di cose del suo paese, una su tutte che quando va in Marocco a trovare la famiglia al ritorno porta giù un po' di fumo per arrotondare, e sapete dove se lo mette sto fumo per non essere sgamato?
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mezzopieno-news · 3 months
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L’EUROPA APPROVA LA LEGGE PER IL RIPRISTINO DELLA NATURA
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L’Europa ha adottato formalmente il primo regolamento sul ripristino della natura, una normativa che pone misure per ripristinare almeno il 20% delle aree terrestri e marittime dell’UE entro il 2030 per portarle al loro stato originale.
La Nature Restoration Law stabilisce obiettivi e obblighi specifici e giuridicamente vincolanti per tutti gli ecosistemi, da quelli terrestri a quelli marini, d’acqua dolce e urbani. Il regolamento mira a mitigare il cambiamento climatico e gli effetti dei disastri naturali. Le nuove norme entreranno in vigore immediatamente, con obiettivi vincolanti che saliranno al 60% entro il 2040 e al 90% entro il 2050. Riforestazione, bonifica, ripristino e messa in sicurezza dovranno essere realizzate da tutti gli Stati membri con piani nazionali che dovranno dimostrare il raggiungimento degli obiettivi monitorando i progressi sulla base di indicatori di biodiversità comuni in tutta l’Unione. Il regolamento stabilisce requisiti specifici per diversi tipi di ecosistemi, inclusi terreni agricoli, foreste ed ecosistemi urbani.
Oggetto degli interventi saranno, tra gli altri, il mantenimento netto degli spazi verdi urbani, l’incremento della popolazione di farfalle, il miglioramento dello stock di carbonio organico nei terreni minerali delle terre coltivate e l’aumento della quota di terreni agricoli con caratteristiche paesaggistiche ad elevata diversità. Dovranno aumentare la popolazione di uccelli selvatici e ridurre la cementificazione. Previsto il ripristino delle torbiere quali ecosistemi a forte capacità di assorbimento di CO2, la piantagione di tre miliardi di alberi e la trasformazione di 25.000 km di fiumi in fiumi a corso libero.
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Fonte: Consiglio Europeo; foto di Stein Egil Liland
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passeracea · 10 months
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Manco da un bel po'. Ogni volta che sto via da qui per qualche settimana quando torno è cambiato qualcosa, qualcuno che seguivo è sparito, qualcuno ha cambiato nome e qualcuno c'è ma non scrive più e questa cosa un po' mi disturba. Non so perché ma leggendovi da tanto tempo penso sempre che siate una costante a cui poter sempre tornare, ma come nella vita reale in effetti non è così. Io negli scorsi mesi son stata risucchiata da Netflix, da TikTok, dai lavori agricoli e dalla pigrizia. Travolta dal caldo dell'estate finalmente finita, dal fastidio crescente verso le persone che si ricordano di te solo quando hanno bisogno e da un bilancio della crisi di mezza età in arrivo che a malapena è in positivo. Ma poi penso chi se ne frega, faccio del mio meglio. Posso permettermi di stare, come ora, sul divano di casa mia con in braccio un gatto ciccione che fa le fusa, i disegni delle nipotine appesi sul frigo, poche doti ma tanti interessi. Il post l'ho scritto il mese scorso ma poi non l'ho più postato, concludevo dicendo che avevo liberato un pipistrello che si era incastrato in una zanzariera e che mentre bagnavo i fiori mi si era posata una farfalla sul braccio ed ero felice. E più o meno lo sono ancora.
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fashionbooksmilano · 7 months
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Dorothea Lange
a cura di Walter Guadagnini e Monica Poggi
Dario Cimorelli Editore, Milano 2023,176 pagine, 23,5x28,5cm, ISBN 979-12-5561-023-8
euro 30,00
email if you want to buy [email protected]
Autrice dell’iconica Migrant Mother, l’immagine che meglio di qualunque altra ha saputo esprimere la tragedia della Grande depressione, Dorothea Lange (Hoboken, New Jersey, 1895 – San Francisco, 1965) è considerata una delle fotografe più importanti della storia. Con oltre 200 fotografie, il volume si concentra in particolare sugli anni trenta e quaranta, picco assoluto della sua attività: in seguito alla grave siccità che colpisce il paese, viene infatti incaricata dalla Farm Security Administration del governo americano di documentare l’esodo dei lavoratori agricoli che migrano verso ovest in cerca di un futuro migliore. In lunghi viaggi Lange realizza migliaia di scatti, immortalando volti e storie rimasti per sempre nell’immaginario collettivo. Lange, eccelsa ritrattista, riesce a raccontare il vissuto emotivo di chi incontra, sottolineando il grande potere della fotografia di dare voce a persone altrimenti invisibili nello scorrere della storia.
Mostre Camera Torino, Museo Civico Bassano 2023
21/02/24
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falcemartello · 1 year
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Per compensare l’intermittenza di solare e eolico, la proposta più in voga è usare batterie di backup.
Vogliamo vedere che succede in un caso reale concreto?
Il caso è quello della California.
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Il grafico riporta l’andamento della domanda(in nero) e la produzione di solare ed eolico (in rosso) nell’anno 2022 in California.
Nel periodo gen –mar e ott-dic la domanda è superiore alla produzione. Servirà accumulare energia in apr-sett per restituirla d’inverno.
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Per calcolare la capacità della batteria, bisogna costruire questi due grafici. Il primo mostra il surplus (verde) e il deficit (rosso) di energia.
Il secondo mostra l’andamento dell’energia che si carica e si scarica dalla batteria per sopperire al deficit e al surplus.
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Naturalmente la batteria non deve andare mai sotto zero, e deve consentire di caricare il surplus. Serve per lo meno una batteria da 25.000 GWh. Naturalmente questo è un anno, in un altro anno potrebbero essere peggio. Ma facciamo i conti con questo caso.
Dunque: per costruire una rete che colleghi la batteria a tutte pale eoliche/pannelli solari, il costo storico nel 2012-18 è stato 1500 $/KWh
Negli ultimi contratti per il 2022 si parla di un costo pari a 600 $/KWh
Consideriamo quest’ultimo.
Come abbiamo visto, servono batterie da 25.000 GWh = 25 Miliardi di KWh
A 600 $/KWh l’investimento è pari a 25*600 = 15 trilioni $
Il PIL della California è di 3,7 Trilioni di $.
La batteria necessaria costa “solo” 4 volte il PIL dello stato.
Devo aggiungere altro?
(Fortunato Nardelli)
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I terreni destinati a parchi eolici e a fattorie fotovoltaiche vengono sottratti a quelli agricoli.
Così, dalle rinnovabili alla scarsità alimentare e alla fame, il passo è breve.
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3nding · 1 year
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LA PSA IN PROVINCIA DI PAVIA, FATTI E CONSIDERAZIONI - di Elisa Trogu, suiatra
Per approcciare correttamente il problema Peste Suina Africana (PSA), ritengo che in primis sia necessario chiarire un aspetto epidemiologico che sta venendo travisato anche sui media: la Peste Suina Africana NON è una patologia scatenata/causata/esacerbata dagli allevamenti intensivi. La PSA in Sardegna è presente dal 1978, e in Sardegna gli allevamenti intensivi sono pochissimi: nel contesto sardo la persistenza dell'infezione è stata mantenuta dai suini bradi illegali, animali quindi liberi e che vivono in un contesto di benessere assoluto. In Penisola Iberica, dove l'ingresso del virus si è avuto nel 1960, si è risolto definitivamente il problema depopolando gli allevamenti estensivi che utilizzavano una peculiare tipologia di strutture dove albergava un ben determinato tipo di zecca molle, Ornithodoros erraticus, che, come accade in Africa con Ornithodoros moubata, è serbatoio dell'infezione. Anche in questo caso, quindi, il problema NON erano affatto gli allevamenti intensivi. In molti paesi del Nord Europa oltre ai cinghiali il problema sono i piccoli allevamenti familiari, estensivi o semiestensivi, i cosidetti "backyard".
Veniamo a noi: la PSA in Italia sul Continente è arrivata tramite l'uomo, verosimilmente con qualche scarto alimentare. Nell'autunno 2021 ha iniziato ad infettare e uccidere i cinghiali in Piemonte/Liguria (focolaio scoperto nel gennaio 2022, quando ormai il virus era diffuso su un'area enorme), dopo la Pasqua 2022 la stessa problematica si è avuta a Roma (in un parco cittadino, probabilmente causata degli scarti di qualche grigliata), quindi in provincia di Salerno e poi Reggio Calabria. Queste sono tutte zone a bassissima, se non nulla, presenza di allevamenti intensivi. Interessante notare come in tutti i casi il numero di cinghiali morti sia enormemente superiore rispetto ai focolai negli allevamenti (unica eccezione Reggio Calabria, dove semplicemente con "allevamenti" si intendono piccolissime realtà familiari, anche di 1-2 capi per autoconsumo, e contestualmente la ricerca delle carcasse di cinghiale, in zone come l'Aspromonte e la Sila, non è affatto agevole): nella nostra realtà è proprio Sus scrofa ad essere il serbatoio dell'infezione e i numeri assolutamente folli delle popolazioni di questi animali, anche in contesti urbani, stanno rendendo difficilissima l'eradicazione della PSA.
Ma cos'è successo in provincia di Pavia?
Il giorno 18 agosto 2023 il Centro di Referenza Nazionale ha confermato la positività alla PSA di un piccolo allevamento (un agriturismo con 166 suini stabulati) a Montebello della Battaglia: dopo la morte di un paio di soggetti l'allevatore aveva contattato l'ASL, che in data 16 agosto ha effettuato un sopralluogo. In quel momento gli animali mostravano unicamente una lieve sintomatologia respiratoria. Il 19 agosto erano rimasti in vita 39 animali che sono stati abbattuti.
Chiariamo anche questa cosa: la PSA non uccide gli animali in maniera rapida e improvvisa: è lenta a diffondersi, strisciante, ma il genotipo attualmente circolante (il 2) manifesta una mortalità prossima al 100%.
A Montebello viene completata d'indagine epidemiologica da parte dei Colleghi di ATS Pavia e da essa si evince che il focolaio è stato causato da falle nella biosicurezza: l'allevatore infatti possiede e lavora molti terreni, i suoi mezzi agricoli entrano ed escono dall'allevamento e in zona sono stati ritrovati cinghiali positivi (il virus della PSA è estremamente resistente e può essere veicolato anche con le ruote dei mezzi, oltre che con le calzature). L'unico allevamento intensivo in zona di protezione (che seguo io) è negativo, e a fronte della presenza delle adeguate misure di biosicurezza rafforzata i maiali non vengono abbattuti.
lo e tutto il resto dei suiatri del Nord Italia ci illudiamo, per un istante, che il disastro sia evitato. II 24 agosto scoppia il bubbone: una collega di ATS Pavia si reca per un controllo di routine (fissato giorni prima proprio a seguito del primo focolaio) presso un allevamento di Zinasco. Al suo arrivo si trova davanti un allevamento vuoto (la mattina stessa erano stati inviati gli ultimi tre camion di suini al macello, in fretta e furia) e una trentina di carcasse. Grazie alla sua competenza comprende immediatamente la situazione e riesce ad intercettare i camion prima che i suini vengano scaricati nei macelli, allerta l'ATS e la Regione. Quello che emerge è AGGHIACCIANTE: da tre settimane (le prime ricette alla farmacia erano arrivate ai primi di agosto), nell'allevamento in questione (circa 1000 capi), i suini stavano morendo. In tre settimane erano morti circa 400 maiali (il 40%), erano state fatte innumerevoli ricette e nessun campionamento. Né l'allevatore né il veterinario che segue i maiali avevano segnalato la mortalità abnorme, al contrario avevano scientemente omesso la cosa e venduto tutti gli animali, anzitempo, pur di nascondere la situazione. I maiali infetti erano stati inviati in 4 strutture del Nord Italia, ma fortunatamente il virus non si è diffuso, probabilmente anche grazie alla prontezza a alla competenza della collega, che ha evitato che gli ultimi suini venissero scaricati nei macelli di destinazione. Ad oggi tre persone, tra le quali il soccidario e il veterinario, sono indagate; è opinione diffusa che ci siano altri individui implicati, ma sarà la magistratura a fare luce sulla cosa. Personalmente spero tanto che le pene siano esemplari.
In seguito a questo focolaio l'ATS ha iniziato una serie di controlli: altri due allevamenti intensivi, nello stesso comune di Zinasco, sono risultati positivi (anche in questo caso, considerato che il virus stava iniziando a circolare in quel momento, la mortalità era lievissima o assente). Tutti i maiali vengono chiaramente abbattuti, come stabilito dalla normativa.
Il 31 agosto risulta positivo un piccolo allevamento familiare (5 capi), dove era morto 1 suino. I restanti vengono soppressi.
II 4 settembre, viene ufficializzata la positività del "santuario" Cuori liberi. I responsabili avevano segnalato la morte di 2 soggetti su 40 e le analisi confermeranno che i maiali erano morti per la PSA. Da qui parte la follia. Mentre i focolai fortunatamente si fermano (si avranno ancora un caso a Dorno sempre il 4 settembre e un ultimo caso l'8 settembre a Sommo, sempre in zona di protezione), l'ATS inizia a scontrarsi con i tenutari del "santuario". Invito tutti a guardare la loro pagina: è allucinante. Non vi era nessuna minima misura di bio sicurezza: una foto del 28 giugno ritrae tre persone, con normalissime scarpe, senza calzari, che sono all'interno di un box con i suini. Il 16 aprile invece si trova l'immagine di visitatori esterni, anche questi privi di calzari e camici usa e getta, che accarezzano un minipig.
Vediamo di chiarirla questa cosa: la PSA se la sono tirata in casa loro. Loro non hanno tutelato minimamente i suini che avevano in stalla. Vi ricordo che la provincia di Pavia, per la vicinanza con quella di Alessandria dove i casi di cinghiali positivi sono numerosissimi e in espansione geografica, è sempre stata considerata ad alto rischio! Questa situazione di allerta era nota a chiunque si occupi di maiali, dai veterinari agli allevatori. I suini di "Cuori liberi" sono stati contagiati a causa delle persone che entravano senza nessuna attenzione dentro la struttura (vi ripeto che l'ATS è stata chiamata proprio perché due maiali erano morti) e stavano morendo per la PSA già ai primi di settembre.
II 4 settembre vi erano 38 maiali vivi. Quando è stato attuato l'abbattimento degli ultimi maiali in data 20 settembre ne erano rimasti in vita 9.
Gli altri sono morti e no, non è una bella morte quella da PSA: nel caso migliore (raro) la forma più acuta causa una morte repentina; negli altri casi i soggetti sviluppano febbre, sindrome emorragica, vomito e diarrea con presenza di sangue. Questo è quello che è stato fatto sopportare a quelle povere bestie.
Intanto l'ATS si rende conto della delicatezza della situazione: viene contattata anche la facoltà di Medicina Veterinaria di Lodi e viene deciso un protocollo farmacologico per l'abbattimento. In data 14 settembre il Collega Chiari (regione Lombardia) chiarisce la cosa durante un aggiornamento via web con gli stakeholder. La stessa sera mi chiama un caro amico, suiatra, che mi racconta di essere stato contattato da qualcuno del santuario che gli ha chiesto se può occuparsi della soppressione farmacologica dei suini rimasti. Lui, chiaramente, dice di no. Perché? Perché nessun veterinario suiatra vuole avere a che fare con quelle persone. Su alcune pagine vengono pubblicati video girati con i droni durante gli abbattimenti programmati (che tra l'altro interesseranno anche alcuni allevamenti negativi, ma correlati epidemiologicamente con altri infetti o comunque in zona di protezione) oltre che messaggi dai toni in alcuni casi quasi deliranti. Si inizia a leggere la parola "assassini" collegata a chi sta semplicemente eseguendo quanto imposto dalla legge. La violenza di queste persone è evidente e in aumento, giorno dopo giorno.
Intanto dal "santuario" continuano i messaggi strappalacrime, con richieste di soldi e di presenziare ai blocchi. Decine di persone si accalcano DENTRO e FUORI l'area, creando un pericolo enorme: molti di questi soggetti infatti hanno a che fare con altri suini in altri santuari. Di conseguenza in data 19/09 Regione Lombardia emette una circolare con oggetto "Sorveglianza santuari correlati con focolaio PSA 190PVO44" nella quale, al termine di una serie di misure di biosicurezza, viene riportata la frase "In caso di necessità la vigilanza di cui al punto precedente può essere effettuata anche con il supporto delle forze dell'ordine". Siamo arrivati al punto di dover esplicitare un'evenienza simile, manco stessimo parlando degli ippopotami di Escobar
La mattina del 20 settembre, a fronte di una situazione di stallo da una parte e di elevatissimo pericolo epidemiologico dall'altra, i pochi suini rimasti in vita sono stati abbattuti. Si poteva fare altro? No.
La PSA è catalogata nel Regolamento di esecuzione (UE) 2018/1882, che è uno degli atti derivanti dalla Animal Health Law (Regolamento UE 2016/429, in categoria A + D + E:
«malattia di categoria A»: malattia elencata che non si manifesta normalmente nell'Unione e che, non appena individuata, richiede l'adozione immediata di misure di eradicazione (articolo 9, paragrafo 1, lettera a), del regolamento (UE) 2016/429);
«malattia di categoria D»: malattia elencata per la quale sono necessarie misure per evitarne la diffusione a causa del suo ingresso nell'Unione o dei movimenti tra Stati membri, di cui all'articolo 9, paragrafo 1, lettera d), del regolamento (UE) 2016/429);
«malattia di categoria E»: malattia elencata per la quale vi è la necessità di sorveglianza all'interno dell'Unione (articolo 9, paragrafo 1, lettera e), del regolamento (UE) 2016/429).
Da settimane i suini del santuario stavano morendo. La PSA è stata introdotta dalla totale mancanza di attenzione dei tenutari. Alcuni scrivono che il loro veterinario avrebbe potuto occuparsi dell'eutanasia dei maiali: chi è il collega? Perché non l'ha fatto visto che sono stati contattati Veterinari esterni? Ma soprattutto: questo collega perché non ha tutelato i suini a fronte della situazione epidemiologica del Nord Italia? Vi ricordo che il 18 agosto vi era stato il caso di Montebello, ad una manciata di chilometri: perché nessuno ha fatto nulla per evitare il contagio? Incompetenza? Menefreghismo?
Vi è poi un altro aspetto che vorrei chiarire: i suini non amano affatto essere toccati da persone che non conoscono e il contenimento per questi animali è fonte sempre di grandissimo stress (considerate che già entro due minuti dall'inizio del contenimento si hanno alterazioni del leucogramma). Per i suini quindi le manipolazioni necessarie per la soppressione farmacologica comportano senza dubbio una sofferenza maggiore rispetto, ad esempio, a un improvviso e rapidissimo colpo alla testa.
Comunque, l'ATS aveva concesso ai tenutari del santuario di utilizzare il metodo farmacologico, proprio per cercare di risolvere la situazione. Inoltre, nei maiali lo "scodinzolare" non è sovrapponibile a quello dei cani, bensi in moltissimi casi è indice di un atteggiamento aggressivo e di difesa: basta con la storiella dei maialini che correvano felici incontro ai loro carnefici. Pensiamo invece come per due lire c'è chi li tratta come i cetacei dei delfinari, obbligandoli a contatti con umani che non conoscono ma che sono disposti a versare un obolo per la foto da postare sui social.
Ricordatevi poi che a, fronte di una situazione epidemiologica tanto grave, i Colleghi delle ATS devono giustamente sottostare a quanto riportato dalla Normativa (e dal Regolamento di Polizia Veterinaria del 1954 all'Animal Health Law (Regolamento (UE) 2016/429) molte cose sono cambiate, ma certi capisaldi permangono), oltre che ad eventuali Decisioni della Commissione: i Colleghi che una massa di violenti esaltati sta minacciando di morte hanno semplicemente eseguito quanto prescritto da norme che sono il frutto di studi, conoscenze decennali, oltre che di competenze acquisite tramite il lavoro di migliaia di persone ed anche, perché negarlo, la morte di milioni di animali. Che si abbia la decenza di tacere almeno di fronte a questo.
Inoltre vorrei riportarvi due articoli del nostro Codice Penale:
Articolo 500: Diffusione di una malattia delle piante o degli animali Chiunque cagiona la diffusione di una malattia alle piante o agli animali, pericolosa all'economia rurale o forestale, ovvero al patrimonio zootecnico della nazione, è punito con la reclusione da uno a cinque anni. Se la diffusione avviene per colpa, la pena è della multa da euro 103 a euro 2.065.
Articolo 416: Associazione per delinquere
Quando tre o più persone si associano allo scopo di commettere più delitti, coloro che promuovono o costituiscono od organizzano l'associazione sono puniti, per ciò solo, con la reclusione da tre a sette anni.
Per il solo fatto di partecipare all'associazione, la pena è della reclusione da uno a cinque anni.
I capi soggiacciono alla stessa pena stabilita per i promotori.
Infine, una semplice domanda: cosa rende diversi i suini dei "santuari", o comunque "non DPA", rispetto ai suini di un allevamento intensivo? Perché un esemplare di Sus scrofa domesticus di tot anni, stabulato in un contesto assolutamente inadatto (come ad esempio un appartamento), obbligato a defecare ed orinare su di una traversina, con calori mensili a vuoto, obeso, impossibilitato a grufolare, privo di interazioni con i conspecifici, MALATO, dovrebbe essere più tutelato di un maiale di tot mesi SANO che, sebbene destinato al macello, sta in quel momento vivendo la sua vita tranquillamente, senza alcuna sofferenza?
Voi che vi stracciate le vesti, che urlate, minacciate, postate frasi allucinanti di una violenza assoluta, me la spiegate la differenza? Perché io, che da più di un mese non riesco a dormire una notte intera, che passo i fine settimana a studiare, correggere piani di Biosicurezza, che passo ore al telefono con i Colleghi per cercare un confronto, o anche solo conforto, che da anni combatto davvero affinché i suini degli allevamenti soffrano il meno possibile, io, che i suini se serve li uccido con le mie mani, per evitare sofferenze inutili, io, questa differenza, non riesco proprio a vederla.
Dr.ssa Elisa Trogu, medico veterinario
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Volokhov robota by Alessandro Cazzaniga Via Flickr: 1× gatling gun 1× solid shield 1× jumpjet 1× comm system 1× SSR This is the natural evolution of my previous build, the Arachnotron. It is bipedal instead of quad, and has a soldier setup instead of a recon by fire. Reference for the shape of the head wich is taken from Pascal's "Grunt". Arachnotron: flic.kr/p/2pCm7Kk Grunt by Pascal: flic.kr/p/c6yuSC The frame takes its name from its artificer, Mr. Volokhov, one of the first settlers of Kamchan, whose memory is lost between legend and myth. This kind of robot is used since many years for agricultural and mechanical work. Each new model is built faithfully following the original project, which is preserved like a relic. In case of need, its working equipment can be easily replaced by many types of battle equipments, including missile weapons, artillery, armor and flight systems. 🇮🇹 Il frame prende il nome dal suo artefice, il signor Volokhov, uno dei primi coloni di Kamchan, la cui memoria si perde tra leggenda e mito. Questo tipo di robot viene utilizzato da molti anni per lavori agricoli e meccanici. Ogni nuovo modello viene costruito seguendo fedelmente il disegno originale, che viene custodito come una reliquia. In caso di necessità, il suo equipaggiamento da lavoro può facilmente essere sostituito da molti tipi di equipaggiamenti da battaglia, tra cui armi da tiro, artiglieria, corazze e sistemi di volo.
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ilpianistasultetto · 3 months
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IL PESCE PUZZA SEMPRE DALLA TESTA
Una riflessione che mi tocca fare è questa: se tu agricoltore, per campare la tua famiglia, hai bisogno di sfruttare il prossimo, allora hai sbagliato mestiere e questo vale per tutti quelli che sfruttano altri per guadagnare illecitamente.
Lo sfruttamento, che non deve mai essere giustificato per concorrenza, crisi, o altro, non vede ragione con i prezzi al dettaglio dei prodotti agricoli. All'agricoltore vanno le briciole? Allora e' il sistema che e' sbagliato.
Questo sistema è molto vasto in Italia e non solo nel campo dell'agricoltura, vedi balneari, ristoratori, etc. etc.
Come ha detto Brunetta, in audizione per il salario minimo: "se gli imprenditori dovessero pagare il salario minimo a nove euro..., allora molti chiuderebbero!" Se non e' una lode allo sfruttamento, questa, non saprei quale altra possa essere.
Aveva ragione Paoletto er pesciarolo, quando diceva: " A Robbe', er pesce puzza sempre dalla testa".
@ilpianistasultetto
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tonino77-f · 1 month
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Che origini ha ferragosto?
Ha origini in epoca romana . FERIAE AUGUSTE ,riposo augusto.
La festa fu introdotta dall' imperatore Ottaviano Augusto. Nel 18 A.C. x celebrare la fine dei lavori agricoli, e concedere un periodo di riposo ai lavoratori.
Buon ferragosto amici di Tumblr 🤗
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marcoleopa · 3 months
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Meno di nulla
Distratti dalle epiche gesta dell'Italica formazione in quel di Germania, narrate dal più nazionalpopolare istituto lucerai (ho persino temuto che il patriottico tricolore, lo si dovesse esporre ed omaggiare, come nelle adunate in piazza Venezia), abbiamo ricevuto informazione del decesso del bracciante Singh, con malcelato disturbo, nelle edizioni serali e pre partita dall'ufficio di propaganda del governo.
Tre/cinque minuti al massimo, con intervista al genitore del padroncino, reo, quest'ultimo, di aver scaricato, come un sacco di rifiuti, il corpo agonizzante di Singh, innanzi l'abitazione del bracciante.
Per dovere di cronaca, l'abitazione di Sing, era, fino allo sfratto odierno, un lamierato di cinque metri, per ospitare due persone. Sfratto che messo per strada la vedova, accolta da una volontaria della Cgil.
Lollo&Brigida, alias il cognato e, Calderone, ministra del lavoro e delle politiche sociali, hanno dichiarato, post mortem, guerra al caporalato.
Lodevole l'iniziativa, ma, la prevenzione, la si attua prima, non post.
Lo Stato, indignato, ha concesso, post mortem, un permesso di soggiorno speciale, ex t.u. immigrazione.
L'operazione giustizialismo/moralismo di facciata, è già partita. Tutti indignati, tutti basiti, tutti sconcertati, ma nel frattempo, la raccolta di pomodori, la coltivazione di ortaggi, i lavori nelle serre, procedono senza sosta a 4/5 euro l'ora, per permettere, alla GDO di vendere a prezzi bassissimi i prodotti agricoli e, al popolo di telespettatori, di godere-rassicurati, delle telenarrazioni delle epiche gesta italiche, in quel di Germania.
Gentilissima Signora Singh, è verissimo quanto da Lei dichiarato. Non siamo un paese buono. Non lo siamo mai stato. Siamo marci, finti e insinceri. Forti con i poveri e cacasotto dinanzi il potere. Razzisti fino al midollo, classisti, pronti a strapparci le vesta per amenità nazionalpopolari e insensibili innanzi la morte di colui che vale, nella nostra scala di valori, meno di nulla.
Se ne vada, scappi da questo infimo paese.
Mi permetta di stringerla con un grande abbraccio. Ci perdoni.
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abr · 2 years
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In Veneto il Capodanno era celebrato il 1° marzo. Questa tradizione aveva antiche origini: festeggiare il Capodanno ai segnali di fine dell'inverno e di ripresa dei lavori agricoli era consuetudine dei popoli indoeuropei.
I festeggiamenti prendevano il nome di "Bati Marso". La festa prevedeva di girare per le strade e le piazze, battendo pentole, coperchi e altri strumenti rumorosi per far scappare l'inverno e propiziarsi la primavera.
Con l'entrata in vigore del calendario gregoriano nel 1582, gli Stati europei adottarono nuove modalità di datazione. La Repubblica di Venezia, tuttavia, decise di mantenere il Capodanno il 1° marzo: nei territori della Serenissima, gennaio e febbraio erano l'undicesimo e il dodicesimo mese dell'anno, non il primo e il secondo. Si diceva datazione "more veneto". La Serenissima mantenne questa pratica di datazione fino alla sua caduta nel 1797.
adattato da https://www.veronasera.it/social/perche-il-1-marzo-e-capodanno-dei-veneti.html
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Roma: Un Convegno per Affrontare la Siccità e i Cambiamenti Climatici
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Il Biologico come strumento efficace a contrasto ai cambiamenti climatici: problemi e soluzioni contro la siccità. BioInTour
“Roma: Un Summit per Combattere la Siccità e i Cambiamenti Climatici.”
Una città nota per la sua storia millenaria si prepara ad affrontare le sfide del futuro. Un convegno dedicato alla siccità e ai cambiamenti climatici si svolgerà nella capitale italiana, un evento che mira a trovare soluzioni concrete a questi problemi urgenti. Questo convegno fa parte del “BioInTour”, un progetto nazionale che promuove la conoscenza e l’informazione sul biologico. L’obiettivo è contribuire al potenziamento e all’innovazione dei sistemi locali, affrontando temi cruciali come i cambiamenti climatici e la siccità. Questo è un passo importante verso un futuro più sostenibile.
Roma - La siccità, una delle più gravi conseguenze del cambiamento climatico, sta minacciando l’equilibrio degli ecosistemi e il settore agricolo, influenzando anche la vita quotidiana. Per affrontare questa sfida, l’Associazione Nazionale di Produttori SardegnaBio, in collaborazione con la Rete Nazionale dei Distretti Biologici d’Italia e il Consiglio del Cibo di Roma, ha organizzato un convegno intitolato “Il Biologico come Strumento Efficace a Contrasto dei Cambiamenti Climatici: Problemi e Soluzioni contro la Siccità”.
Il convegno si terrà venerdì 21 Giugno, dalle 9:30 alle 17:00, presso la Città dell’Altra Economia (Ex Mattatoio) a Roma, Largo Dino Frisullo. L’evento, che rappresenta la prima tappa del “BioInTour”, vedrà la partecipazione di esperti, operatori del settore e rappresentanti istituzionali, con l��obiettivo di promuovere il dialogo e lo scambio di conoscenze per identificare strategie condivise per affrontare le sfide legate alla siccità e ai cambiamenti climatici.
Durante la giornata, verranno analizzate le migliori pratiche e le tecnologie più avanzate per la gestione sostenibile delle risorse idriche in agricoltura biologica e agroecologica. Tra i temi principali del dibattito ci saranno il recupero delle acque piovane, l’aumento della permeabilità dei suoli agricoli e urbani, la creazione e il restauro di aree umide e ecosistemi di fitodepurazione, e la realizzazione di infrastrutture per l’accumulo delle acque e il loro riutilizzo in agricoltura e per la protezione dell’ambiente.
Le conclusioni del convegno saranno riassunte in un documento di proposte, che intende fungere da guida per le azioni più urgenti da intraprendere da parte delle istituzioni e delle realtà competenti.
“BioIntour è un progetto di ambito nazionale”, dichiara Andrea Campurra, Presidente dell’Associazione Nazionale di Produttori Sardegna Bio. “Il cui obiettivo principale è promuovere l’informazione e la conoscenza del biologico al fine di contribuire al potenziamento e all’innovazione dei sistemi locali. Gli interventi sono orientati a offrire un contributo allo sviluppo economico del territorio attraverso la formazione ed informazione sul settore biologico e le sue opportunità, partendo dall’adesione ai bio distretti territoriali. I temi trattati saranno molteplici e tra questi, come nel caso del convegno del 21 giugno, i cambiamenti climatici ed il problema della siccità”.
Per iscriversi al convegno compilare il seguente modulo: 👉 Associazione Produttori Bio Sardegna: 👉 Invito al CONVEGNO 21 Giugno, I Edizione
Il progetto è finanziato dal Ministero dell'agricoltura della sovranità alimentare e delle foreste con decreto direttoriale 383990 del 20 ottobre 2023 CUP J25B23000790001.
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Comunicato stampa via Andrea Titti Direttore responsabile presso Meta Magazine
Rome Hosts Key Symposium on Combating Drought and Climate Change
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Organic farming as an effective tool in the fight against climate change: problems and solutions in the face of drought. BioInTour
Rome will host a crucial symposium focused on combating drought and addressing climate change.
In the face of escalating droughts, a symptom of the broader climate crisis threatening ecosystems and agriculture, Rome will convene a pivotal symposium. The event, spearheaded by the National Association of SardegnaBio Producers, in partnership with Italy’s National Network of Organic Districts and the Rome Food Council, is titled “Organic Farming: An Effective Tool Against Climate Change: Challenges and Solutions to Drought.”
Scheduled for Friday, June 21, from 9:30 AM to 5:00 PM at the Città dell’Altra Economia in Rome, the conference will gather stakeholders from institutional and associative backgrounds to deliberate on this pressing issue.
Marking the inaugural leg of the “BioInTour,” the symposium aims to foster dialogue and knowledge exchange among experts, industry professionals, and institutions at all levels. The goal is to craft shared strategies to tackle the challenges posed by drought and climate change.
The day-long event will also scrutinize best practices and cutting-edge technologies for sustainable water resource management in organic and agroecological farming. Key topics include rainwater harvesting, enhancing soil permeability in agricultural and urban areas, creating and restoring wetlands and phytoremediation ecosystems, and developing infrastructure for water storage and reuse in agriculture and environmental protection.
A comprehensive document outlining proposed actions will be compiled, serving as a guide for the most urgent measures to be implemented by relevant institutions and entities.
“BioInTour is a national initiative,” states Andrea Campurra, President of the National Association of SardegnaBio Producers. “Its primary aim is to disseminate information and raise awareness about organic farming, thereby contributing to the enhancement and innovation of local systems. The project’s activities are designed to support the economic development of the region through education and information about the organic sector and its opportunities, starting with the adoption of organic districts. The topics are diverse, and as with the June 21st symposium, they will address climate change and the issue of drought.”
To register for the conference, please feel free to fill out the following form: 👉 Sardinia Organic Producers Association: 👉 Invitation to the Convention June 21, I Edition
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