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#balene per me
libero-de-mente · 9 months
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A come a' mare
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Cerco una donna da mare, ma non per una sola orata.
Una cozza per essere il suo scoglio.
Non sono un brutto cefalo e neanche uno scorfano.
Lei che sia murena o bionda poco m'importa, l'importante e non perdersi nella rete delle incomprensioni prendendo dei granchi.
Sono pronto per uno storione serio, anche perché stufo di frequentare trote.
Preferisco le balene.
Da solo mi sento un pesce fuor d'acqua, spesso mi vien voglia di fare le vongole e andarmene. In altri mari e controcorrente.
Per questa mia richiesta chiedo massima riserva marina, che non si seppia in giro, altrimenti in un balenottero me ne tonno sui miei passi.
Non sono uno squalo ne sega ne martello, per il mio siluro cerco un porto sicuro.
Vorrei abbordare una sirena qui, nelle mie acque territoriali.
Non sono un mollusco, ma neanche uno rigido come un baccalà, diciamo che sono agile come un'anguilla.
Vorrei arenarmi di poppa con lei, e non abboccare come un totano.
Sgombro subito ogni dubbio, non cerco scampi di coppia, non voglio farmi prendere per il nasello preferisco andare a polpo sicuro.
Sono stufo di prendere pesci in faccia, non so più che pesci pigliare.
Ho voglia di buttarmi a pesce in una nuova avventura, di darmi da fare altrimenti se dormo non piglio pesci.
Guarderei la mia gallinella con gli occhi da triglia.
Sperando non sia un pesce d'aprile, perché ne avrei anche pieni i pesci palla.
ps dopo averlo riletto ho deciso che andrò a schiacciare i ricci di mare con il "gnulo".
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... Io sono semplicemente Neville per voi, che vedete i limiti ristretti della mia vita, e la linea che non può varcare. Ma per me stesso sono incommensurabile: una rete, le cui fibre impercettibili attraversano il mondo. La mia rete è quasi indistinguibile da ciò che abbraccia. Solleva balene - enormi leviatani e meduse gelatinose, ciò che è amorfo e vagante. Io avverto, io percepisco. Sotto i miei occhi si apre un libro. Io vedo nel fondo, nel cuore - io vedo l'abisso. Riconosco gli amori quando stanno per avvampare, so come la gelosia scaglia qua e là i suoi lampi verdi, vedo in che modo intricato un amore s'incrocia con un altro, stringe nodi, brutalmente li strappa. Io sono stato preso nel suo nodo; e fatto a pezzi.
Ma una volta c'era un diverso splendore, quando aspettavamo che la porta si aprisse ed entrasse Percival. Quando ci buttavamo senza ormeggi sulla dura panchina di una qualsiasi sala d'attesa».
Virginia Woolf, Tr. Nadia Fusini, Le Onde
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aliceisinchains · 3 months
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Ieri notte ricordo di aver sognato una balena blu meravigliosa, la guardavo da molto vicino (forse mi trovavo ad un acquario), e mi sembrava che ci fosse qualcosa di strano sul capo, come se una parte della testa fosse aperta o ricucita male. Una ragazza vicino a me (identica a Fairuza Balk in the craft), mi ha detto che lei faceva volontariato con le balene e aveva donato il suo cervello (o una parte) alla balena, per salvarla. Abbiamo parlato per quelle che mi sono sembrate ore sull'argomento, io non lo credevo possibile, le ho detto che sì ho fatto volontariato ma non ho mai donato il mio cervello a nessuno (guarda un po'?!), ma la ragazza era tutta tranquilla, pure più sveglia di me(questo sicuro). Ho ancora l'immagine di questa balena enorme, sono sicura che sia guarita, qualsiasi cosa avesse.
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vera-dauriac · 1 year
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Guess what folks? It's party time!!!!!!! 🎉🎉🎉🎉
Happy Birthday Ettore Bastianini!!!
Everyone vote Il Trovatore! Do it for him!
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ypsilonzeta1 · 1 year
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Essendo povera,
non butto niente,
cose che potrebbero venirmi utili,
ho un archivio,
molti cassetti,
ordinati per argomento,
forse dovrei fare alfabetico:
garantire la consultabilità.
Dice a che ti servono i romanzi.
Dice che te ne fai della poesia.
E le storie finite male,
quelle sono solo una spesa,
gl’intestardimenti, le leggerezze,
le dimenticanze, la tigna,
quando invece di prendere il battello
prendemmo il pullman,
perdemmo un giorno
e le balene non le vedemmo,
le storie dei pazienti,
le storie dei sopravvissuti,
le storie degli amici
la storia del tizio che suona leva calcistica del 58 sulla metro b
la nevrosi dell’impiegata alla posta,
l’indiano coi fazzolettini al semaforo di svolta a U,
che un giorno mi chiese una ricetta per l’antinfiammatorio,
la gelataia che sembra una maitresse,
la dirimpettaia che le sue raccomandate le ritiro io
e mi regala la cioccolata,
la professoressa col minuscolo bassotto feroce,
l’amico che da specializzando era magro e aveva una testa così di capelli neri ricci,
tanti anni fa.
Tengo quello che mi succede, mi porto dietro ogni filo di relazione,
ho una cassetta degli attrezzi in testa
una Santa Barbara di strumenti disparati, assurdi, apparentemente ciarpame,
mi servono per rispondere,
uso le narrazioni per altre narrazioni antalgiche
tesso le parole per dare senso, per toccare, per fare sesso con l’anima
e poi mi nascondo dalla paura
non so di che,
non posso sapere tutto,
e perciò trattengo i segni degli altri
me ne tatuo i neuroni
anche la voce di chiunque incrociato al supermercato.
Ogni accadimento avrà la sua collocazione
e sarà debitamente riutilizzato.
Lascerò un hangar di sguardi mai eliminati
nella delirante fantasia
che illuminino la città
anche dopo che sarò morta.
Anna Segre
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bluntforceyearning · 2 years
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#5
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11 notes - Posted February 11, 2022
#4
The Sandman dropped on Netflix only yesterday, but I see the Corinthian has already gotten Babygirl-fied. The devil works hard, but the tumblrinas work fast!
11 notes - Posted August 6, 2022
#3
100 years from the birth of THE baritone that ruined me for all other baritones, operablr's favourite dude, tragic, divine, velvet-and-bronze-voiced, our beloved Ettore! Thank you for the music!
12 notes - Posted September 24, 2022
#2
Anyone who has ever read "Like water for chocolate" or watched the film (WATCH IT!), can agree that Mama Elena is a terror and deserves the worst. BUT! The guts it takes to aim your shotgun at a troop of guerrillas, when you're the head of a small group of women home alone in the middle of nowhere, and deliver this line
“I have a very good aim and a very bad temper, Captain. The next shot is for you, and I assure you that I can shoot you before they can kill me, so it would be best for us to respect each other. If we die, no one will miss me very much, but won’t the nation mourn your loss?”
I almost cheered!
18 notes - Posted March 20, 2022
My #1 post of 2022
Guys, Persuasion was bad! The trailer doesn't even do it justice! Nothing prepares you for how CRIMINALLY bad it is!
In an almost 2-hour long film, they managed to rush through with indifference or skip entirely most plot points, so the unfortunate viewers could enjoy more of Anne babbling nonsensically while looking at the camera
They murdered the characters of the protagonists (the secondary characters and the interactions between them providing insight to the plot and social commentary are barely even there). Anne is "so altered, Austen should not have known her again" and Wentworth has all the charm, spark and personality of an an unsalted, boiled potato (apologies to the potatoes!)
Anne and Wentworth are worse than exes, they're BUDDIES! They're not only on speaking terms, they talk about their past, their feelings, their appreciation for each other, their hopes and dreams, how they wish the best for each other and I couldn't get through these scenes. It was painful to watch!
They annihilated the chemistry between them. It's a story where silence speaks the loudest and it's a character on its own. You remove the plot, you remove the silence, you remove the characters and there's nothing there anymore. There was NO CHEMISTRY AT ALL ! It was the dullest, most flavourless, pointless to watch pairing! To do that to Persuasion out of all Austen books (the most tension-filled, blue balls-inducing, physical of them), takes a special kind of talent!
The letter (and I'll leave it at that)
The liberties taken to make the film more "modern" or relatable. Aaaaah…….. rubbing temples. I can't decide if it's worse or equally bad as having Anne throw at us butchered lines from the book at irrelevant times, to soften the blow to the book fans. It wasn't "refreshingly relatable and modern" (I suppose that's what they were going for). It was so bad it couldn't work in either Regency or a modern setting or any other timeline, to be honest. It can BARELY serve as a parody of Persuasion!
It's not an accidental failure. It's not a hit-and-miss (by a few million light years!). It's so fucking bad, it can only be on purpose. Did somebody bet the creators they couldn't make the most cursed Austen adaptation of all times? That would make sense! How else could one explain this PLOTLESS, FLEABAGED, QUIRKY-FIED, BLAND AS ROOM TEMPERATURE WATER AND SUBTLE AS WRECKING BALL, PARODY OF PERSUASION?
I wish I could take back those 3 hours of my life (that's how long it took me to watch, as I had to pause every other scene, yell "what the hell? what the fuck? what is this? what the fuck am i watching", take deep breaths, rub my temples, pour more wine and press play).
If you haven't watched it, I envy you. If you did, let us pray for lobotomies!
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23 notes - Posted July 16, 2022
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ilbambinojoy · 2 years
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ALLA RICERCA DI QUALCOSA 
Collaudati protocolli di morte
tenere ricerche di attenzione
giustificano ogni mio passo storto
di lacrime perdute in vasi di maree-bondi
contorti contorsioni di illusioni
genetica delle disfatte
logoranti fusioni di balene troppe grasse
per innamorarsi
può una balena essere troppo grassa?
posso io essere troppo me?
allontanarsi dal passato così passato da essere presente
da genitori elettroni di vergogne
come essere me?
come poter non vergognarsi di ogni passo, orma lasciata in questo vuoto
vuoti di emozioni da lascivi commenti
crogiolanti persuasioni per l'anima
forsennati tentativi di amore
di amore No No , non per l'altro
solo per se stessi
tentativi ultimi disperati di amarsi, guardarsi, perdonarsi
qualcosa successo e poi rimandato ad un eterno settembre,
mai arriverà
così complesso, così difficilmente udibile
manco di così' tanto coraggio da sentirmi ombra
nascosta nella società
così represso da sentirmi immortale
incapace di perire
flebile, febbrile apatia dei nostri corpi
lasciaci perdonare scommesse perse e mai pagate
lasciaci baciare il nostro corpo
così com'è
lasciaci amare qualcosa
lasciami
dalla morsa dei tuoi annali e calendari
lasciami andare
che io desiderio il paradiso
desidero un paradiso di cuori nauseabondi
gesti scontati
rassicurazioni buone per mangiare
emoticon spammate male
piccole cose difficili
grandezze impossibili, irraggiungibili
sogni friabil
segreti sussurrati nell'orecchio
e subito ritratti
vermi nei parcheggi
tramonti da screensaver
decomposizione delle cose
desideri cosi luridi da versare liquidi seminali
su mani troppe pulite per ascoltarli
su piedi scalzi per indossare scarpe comode
troppo gentili per camminare sull'asfalto
paradisi buoni per stare buoni
non troppo scoppiettanti
che il desiderio dell'inferno è dietro l'angolo
che gli armadi contengono scheletri luccicanti
vanno spolverati, mai ascoltati!!
che ingurgito cibi scadenti per diete impossibili
il coraggio di essere me, di abbracciare lo scheletro delle mie paure ancora non l'ho trovato,
gli animali che mi perseguitano ancora non ho imparato ad accarezzare,
ancora do bastonate per cercare il mio nome,
ancora mi squarcio alla ricerca della superficie
ancora... ancora
spero non per sempre.
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widevibratobitch · 2 years
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hello! who's kissing tebaldi in your icon? and would you perhaps want to share some of your favourite arias or songs along with who sang their best renditions? love your blog<3
Oh anon dear, the first question is very easy. It's my most beloved baritone, one of the very finest in the history of opera if you ask me (and many others) and a certified operablr sexyman, Ettore Bastianini.
Now, the second question... is a bit more complicated and I honestly don't think I could ever possibly make an exhaustive list of all my favourite arias and recordings, it'd be much easier if you gave me some specifics of what exactly you're most interested in (time periods, composers, voice types, singers etc. - do feel free to DM me, I'd be happy to help!).
So I've decided to narrow it down thematically to the ask you've sent and give you a list of a few of my favourite aria recordings of Tebaldi and Bastianini (under the cut).
these are literally just a few from the top of my head, arias from their most iconic, signature roles, but there's more, there's so much more. there are also countless recordings of these arias that I love but I tried to choose mostly the ones when you can *see* them sing because 1. they're always more fun; 2. they're both so hot fr;
Renata Tebaldi
Voi lo sapete from Cavalleria Rusticana by Mascagni (with an absolutely delightful io piango at the end)
Suicidio from La Gioconda by Ponchielli
Io son l'umile ancella (and Monologo di Fedra, though there's not much singing there) from Adriana Lecouvreur by Cilea
Sì, mi chiamano Mimì from La Boheme by Puccini
Un bel dì vedremo from Madama Butterfly by Puccini
Vissi d'arte from Tosca by Puccini
Senza mamma from Suor Angelica by Puccini
Pace, pace, mio Dio from La forza del destino by Verdi
Tu che le vanità from Don Carlo by Verdi
bonus: Una partita a poker from Puccini's La fanciulla del West where at 4:45 you can witness the single sexiest moment in the history of opera aka Tebaldi's legendary TRE ASSI E UN PAIO scream.
Ettore Bastianini
Urna fatale from La forza del destino by Verdi
Il balen del suo sorriso from Il trovatore by Verdi
Eri tu che macchiavi from Un ballo in maschera by Verdi
Per me giunto + Io morrò from Don Carlo by Verdi (he sang A LOT of Rodrigo - it was also the last role he ever sang on stage - and there are plenty of different recordings, my personal favourite isn't on yt but you can literally choose any and it will be gorgeous every time)
Cruda funesta smania from Lucia di Lammermoor by Donizetti
Largo al factotum from Il barbiere di Siviglia by Verdi
Nemico della patria from Andrea Chenier by Giordano
Te deum from Tosca by Puccini
Prologo from I Pagliacci by Leoncavallo
Also, if you want recommendations of entire operas with both Tebaldi and Bastianini together - Tosca and La forza del destino, both from 1958, are an absolute MUST.
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cinquecolonnemagazine · 8 months
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Mediterraneo (anime naufraghe)
Di te il ricordo, larvamentale, evanescente,della tua immagineperfetta, vera;e quando sbatti mollemente palpebreschiumose e ciglia d'alghe,come procace, muliebre sartocuci e ricuci, ricami e ami,il tuo velo nuziale,a strati di curve e curvo su stratidi tulle d'ondee quando col tuo impetodevasti, palpi, penetri, saccheggi,a volte spazzi sponde,porti, insenature, promontori,litorali e con essi vite,o mare evochi e ridesticol tuo richiamo, ancestrale e folle,in me: profano adepto del tuo culto,incistato nelle mie lontananzedolci, di terre e d'acque quiete.Così, come allibito, scoproche getti e riconduci,sveli e racchiudi in teil vivo il morto il putrido il balenoche ti pregna, al di sottodella superficiale squamache agiti e affondi, come lama,nel ventre e nelle guancegonfie del ventoche ti solleva e schiantastende e arrotola scuotestrugge distrugge incita.E il filo del tuo metallo ritagliaun luogo d'anima,cela protegge, ed imitala sostanziale vastità che abitanel segreto del tuo abisso; doveil tuo cuore immoto pulsa,profondo e cupo,di tonfi, di relitti inabissati,di annegati, cullati come feti,nel tuo grembo, sognanti eternamente,di carcasse di balene che giungono,ammutolite e lente, ai tuoi fondalidi sepoltura, là dove piangel'antico Leviatano e rende omaggio,modulando il suo cantoestremo: il suo ultimo saluto.Ma di tanto fermento, sulla terra,di tutto il vita e morte che ti palpita,non rimane che uno sforzodi fusione, di inanellatied incompiuti amplessi,ed il salmastro effluvio del tuo orgasmo. (Primo classificato premio La Stampa al salone del libro Torino) Foto di Flavio Ferraro per Cinque Colonne Magazine Read the full article
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justmultifandom · 11 months
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Team Voltron Heroes
Capitolo 4. Lotor
Mi dispiace, questo capitolo ci ha messo troppo...
Atlantide, anno 2134.
Atlantide sorgeva imponente e splendida come sempre, luminosa tra i bui e profondi abissi. Il castello sorgeva in mezzo alle tecnologiche abitazioni come un grande cristallo marino brillante, l’orgoglio più grande degli atlantidei. Il re Bandor, salito al trono dopo la prematura morte dei genitori, nuotava aggraziatamente per i corridoi al fianco della sua amata sorella, le guardie che li circondavano da tutti i lati.
“Quindi qualcuno ha attaccato Gotham e ucciso Acquaman…”: disse Romelle, giocando con il lembo del vestito attillato e elegante ma comunque comodo per nuotare, rimuginando sulla notizia di quello che era successo poche ore prima:” E vuoi davvero fidarti di lui? È uno sconosciuto, non sappiamo né il volto, né il nome.”
“E’ l’unico sopravvissuto, abbiamo bisogno di una protezione in qualche modo”: spiegò impulsivamente Bandor che, nonostante avesse dieci anni meno di lei, era il legittimo erede al trono.
“E se mentisse? Come puoi fidarti di lui?”: lei continuò, senza guardarlo negli occhi. La tragica e angosciante notizia di Gotham e di tutti i supereroi aveva distrutto tutto il mondo, Atlantide in particolare. Erano sempre stati diffidenti con il mondo in superficie, per cui erano terrorizzati che senza un eroe come Acquaman gli umani avrebbero continuato la loro guerra abbandonata da tempo. Non che Bandor avesse paura di non poterli combattere, anzi, lui voleva evitare i combattimenti a tutti i costi, e per farlo, avevano bisogno di una protezione comune.
“Mi fido, è così che si instaura un rapporto”: rispose seccamente:” E poi il nostro migliore combattente, anche se ha sposato una terrestre, è vecchio”
“Che mi dici di suo figlio? Lance è pronto!”: Romelle insistette, fermandosi in mezzo al corridoio e alzando il tono della voce.
“Lance? Il tipo che ti ha messo in pericolo tante volte quanti i pesci nei mari? No, non ci penso proprio!”: scosse la testa violentemente.
“Fidati di me! Lance è cambiato, è cresciuto!”: continuò, agitando le braccia:” Mi dispiace fratello mio, ma mi fido più di Lance che di uno sconosciuto che dice di essere l’unico sopravvissuto all’attacco!”
“Lo so… ti capisco, sorella mia…”: l’espressione di Bandor si addolcì quando lui le mise una mano sulla spalla:” Apprezzo che ti preoccupi per me e Atlantide, ma so quello che faccio…”
Lei annuì, lasciandosi sfuggire delle lacrime salate che si mischiarono con l’acqua marina. Il misterioso messaggero e salvatore, era arrivato ad Atlantide con uno strano sottomarino blu e viola; parlava di pace e fiducia ma non fece mai vedere né il volto né fece conoscere il nome. Diceva di essere l’unico sopravvissuto e che avrebbe accolto Atlantide sotto la sua protezione e suo fratello credeva ciecamente in lui, descrivendolo come un salvatore mandato dagli dei.
“Mi fido…”: annuì, ma prima di asciugarsi le lacrime, un forte colpo li spinse entrambi contro una parete. Attraverso la spaccatura del muro, dove proveniva il colpo, si vedeva quello stesso sottomarino viola e blu, i cannoni a plasma puntati su di loro, mentre all’orizzonte, gli stessi atlantidei loro sudditi, si scagliavano con armi improvvisate o rubate, insieme a delfini, squali o balene.
“Che succede?”: esclamò Romelle, mentre si alzava in piedi, vedendo tutte le guardie e i soldati combattere verso essi, le armi sguainate e sguardi determinati. Stavano combattendo contro loro stessi? Pietrificata dalla paura e dalla confusione, vide la navicella posizionarsi davanti a loro e modificare la rotta dei cannoni a plasma per un tiro migliore e preciso.
“Romelle, forza!”: esclamò Bandor, trascinando la sorella via in cerca di un nascondiglio, coprendosi la testa con le braccia e le mani, cercando in tutti i modi di calmarsi per non scoppiare a piangere. Gli spari non cessavano, rompendo le pareti e sfiorandoli per miracolo mentre nuotavano via. Un colpo molto vicino li fece entrambi cadere nuovamente, la donna riprese conoscenza in un attimo e vedendo il corpo immobile e debole del fratellino circondato dal sangue galleggiante, si precipitò subito a soccorrerlo. Si accorse troppo tardi che aveva un cannone proprio puntato su di lei e quando sentì lo sparo, chiuse gli occhi aspettandosi di trovare la morte, e invece sentì una spinta decisa e veloce. La bionda aprì timidamente e spaventata gli occhi, vedendo l’uomo castano dalla pelle abbronzata e gli occhi azzurri trascinarla via il più velocemente possibile.
“Lance!”: pianse quasi dalla felicità, abbracciandolo il più possibile, notando che nell’altro braccio teneva il re. Solo quando si nascosero dietro una foresta di alghe e coralli i colpi cessarono, vedendo lo strano sottomarino ritornare velocemente in superficie.
“Bandor!”: Romelle pianse, prendendo il fratello tra le braccia e notando l’enorme e brutta ferita al fianco, incurabile in quelle condizioni. Morì tra le sue braccia, le sue ultime parole qualcosa che lei non voleva mai sentire, non dopo la loro ultima conversazione.
“Mi dispiace”: Lance sussurrò, abbracciandola da dietro nel tentativo di confortarla. Lei si girò immediatamente, stringendolo forte e scoppiando in un forte pianto.
“Gli altri… loro…”
“Tutti morti… Persino mio padre…”: disse con un triste sospiro, notando il sangue che galleggiava fino alla superficie.
“Mi dispiace…”: lei rispose, asciugandosi le lacrime:” Ma ti devo ringraziare… per avermi salvato la vita…”
“E’ sempre stato il mio dovere…”: ammise, tossendo leggermente:” Cosa faremo ora? Seguiamo il bastardo?”
Romelle annuì, stringendo i pugni e superandolo, dirigendosi verso il castello quasi distrutto.
“Devo prendere una cosa prima”
--------------
Gotham, anno 2134
Come tutti si erano aspettati, il viaggio dalla vecchia banca a villa Wayne è stato silenzioso e soffocante, se non fosse stato per la commuovente storia di Romelle. L’aria all’interno del van era diventata pesante, molto probabilmente le troppe persone facevano mancare l’ossigeno.
“Mi dispiace per Atlantide e i vostri famigliari…”: Matt, che nel mentre si era tolto la maschera fastidiosa, parlò per primo, interrompendo quel silenzio assordante.
“Grazie… tu sei gentile…”: Romelle sorrise dolcemente:” Non il tuo amico che sta guidando… E’ antipatico e cattivo…”
Keith alzò gli occhi cielo, appoggiando la testa sul volante, esausto, mentre entrava nel giardino della villa. Una nuvola di pioggia minacciava sopra la casa imponente, mentre si udiva qualche fulmine all’orizzonte. Lance amava la pioggia, ma in quel momento sentiva un senso di disagio e paura… una sensazione di qualcosa di sbagliato che doveva ancora verificarsi.
Keith era stato in silenzio per tutto il viaggio, scendendo dal van senza dire una parola ed entrando nervoso nella villa, dirigendosi da Takashi  senza fermarsi o controllare se gli altri lo stavano seguendo.
“Davvero fai squadra con lui?”: sussurrò Lance, mentre aumentava il passo per non essere lasciato indietro, il tono infastidito.
“Sembra una barzelletta, ma lo conosco da stamattina…”: rispose Matt, anche lui sussurrando, quando entrarono nell’ascensore tutti insieme, stringendosi:” E mi ha salvato”
Lance sbuffò, non credendo alle sue ultime parole, ma non fece neanche in tempo a protestare che l’ascensore si bloccò e le porte si spalancarono, rivelando un’immensa caverna tecnologica.
“Non avrei mai immaginato che un giorno sarei potuta entrare nella batcaverna!”: esclamò Romelle, la bocca aperta dallo stupore e dalla meraviglia. Le emozioni di rimpianto e angoscia che aveva provato mentre raccontava sembravano essere nuovamente spazzate via dalla sua passione e a volte ossessione verso il mondo in superficie. Aveva sempre ammirato gli umani, ed essendo una delle poche atlatnidee che poteva respirare anche l’aria, migliore amica dell’unico mezzosangue che non sia Acquaman .
“Benvenuti”: Takashi li accolse con il solito aspetto elegante, ma il tono autoritario tanto quanto gentile che solo lui poteva avere, un sorriso dolce sul volto:” E’ bello avere degli atlantidei rimasti dalla nostra parte. Sono Takashi, il vecchio supereroe Shiro”
Entrambi gli strinsero la mano, ricambiando cordialmente e il saluto e il sorriso. Ovviamente avevano sentito parlare di Shiro, anni fa per settimane non si era smesso di sentire notizie del suo ritiro, soprattutto correlato all’attentato di Sendak a Gotham 3 anni or sono. Era quasi un enorme deja-vu per loro, solo che all’epoca Atlantide non era stata sicuramente presa di mira e si sapeva chi fosse il nemico. Stavolta non sapevano niente, nemmeno come fermarlo, e tutto il mondo era in pericolo, forse anche l’intero universo conosciuto.
“Bene, ma al momento abbiamo cose più urgenti di cui discutere”: interruppe il momento Keith, brontolando e appoggiandosi alla postazione piena di schermi, una piccola spia accesa della difesa della villa si illuminava senza che nessuno ci facesse caso.
“Keith ha ragione, a quanto pare voi conoscete la persona che ha attaccato Gotham…”: l’uomo annuì, rimanendo fermo sul posto e composto come un leader capace.
“In realtà no. E’ venuto da noi, ci ha manipolati, ma non ci ha mai rivelato né il suo nome, né le sue intenzioni…”: spiegò la principessa, l’espressione che tramutava in una più triste. Non poteva dire loro che per un momento, anche solo un secondo, si era veramente fidata di quel mostro, ma le cose avevano iniziato a non quadrare ed era tutto troppo sospetto…
“Ha fatto qualcosa a tutti, ognuno una storia diversa ma allo stesso scopo, attaccare la famiglia reale…”: continuò Lance, vantandosi poi con un’aria fiera:” E io poi ho salvato la bellissima Romelle, principessa di Atlantide grazie alla mia maestosa velocità e determinazione!” Guardò Keith con un sorriso storto, mentre l’altro alzava gli occhi al cielo e Matt ridacchiava.
“Beh, è un bel problema. Come possiamo battere qualcuno di cui non sappiamo neanche il nome o la faccia?”: ragionò ad alta voce, toccandosi il mento e guardando per un momento il pavimento, ignorando le risatine di Matt mentre Keith e Lance litigavano e il ticchettio degli stivali eleganti di Romelle sul pavimento liscio e rumoroso. Possibile che non ci fosse nessuno a sapere di costui??
“Io posso aiutarvi”: una voce femminile sconosciuta parlò, rimbombando nelle pareti della batcaverna, una figura sbucava da un angolo. Tutti erano rimasti a bocca aperta, completamente immobili e increduli. La donna in questione, dotata di una bellezza sovrannaturale, camminava lentamente con postura e regalità fino a raggiungerli. Non sembrava pericolosa, anche se chissà come era entrata sotto gli occhi di tutti nella villa, senza nessun rumore o qualcosa che indicasse che era lì da quando.
“Momento! Momento! Momento!”: Lance esclamò, il volto completamente rosso quando un crostaceo, così diverso dalla solita carnagione abbronzata:” E lei chi è? Sto sognando o sono morto? Solo un angelo può essere così!”
La donna di colore lo ignorò momentaneamente:” Sono la principessa Allura di Altea, sono venuta qui per aiutarvi. Io conosco molto bene Lotor.”
“Lotor?”: Matt alzò un sopracciglio, avvicinandosi interessato:” Beh, almeno abbiamo un nome adesso”
“Anche il tuo pianeta è stato attaccato da lui”: chiese Keith, incrociando le braccia al petto:” Anzi, come puoi conoscerlo molto bene?”
“E’ una storia molto lunga…”: ammise lei, un sorriso regale sul volto:” Ma ora non è il momento di raccontarla… Il vostro pianeta e la vostra città sono in pericolo. Voi, soprattutto siete in pericolo. Avete bisogno del meglio di voi per poterlo battere.”
“Come scusa? Come fai a dirlo?”: Keith si sentì leggermente offeso da quello che lei ha detto, alzando un sopracciglio infastidito.
“Vi ho osservato. Siete distratti, emotivi e soprattutto divisi. Nessuno di voi può batterlo, ma insieme potete avere una possibilità”: spiegò determinata:” Lotor è forte, intelligente, manipola, combatte, uccide senza pietà, e sarà sempre un passo avanti a voi.”
“Adoro le stalker…”: Lance sognò, mille cuoricini che danzavano sopra la sua testa e sui suoi occhi. Si era sempre ritenuto un rubacuori, e ad Atlantide aveva acquisito una certa popolarità tra le ragazze, non solo per la sua immensa bravura a letto che si autoproclamava, ma semplicemente per il fatto di essere l’unico figlio, anche se mezzosangue, di quello che era l’ufficiale più alto.
“Era un discorso di incoraggiamento?”: Matt disse, la sua aria leggermente spaventata, e quando tutti lo guardarono alzò le braccia al cielo:” Chiedo, perché mi ha traumatizzato!”
Allura sospirò. Certo, quel gruppo era ancora agli inizi e non era molto, tuttavia era l’unica cosa a sua disposizione e doveva usufruirne. Sapeva benissimo di non poter battere Lotor da sola, né per intelletto né per capacità fisiche, tuttavia l’oscura verità era che dentro di lei si celava la paura di non riuscire veramente a scontrarsi con lui. Dopotutto erano cresciuti insieme; il solo minimo pensiero di dover lottare, rinchiuderlo o addirittura ucciderlo nel caso più estremo, la faceva stare male. Il suo tradimento era già stato un oltraggio che l’aveva demoralizzata, imprigionata nella sua astronave tra esami di coscienza e vortici di voci nella sua testa. Il flashback era troppo forte per fermarlo quando vide la sua immagine rannicchiata sotto le coperte come una bambina indifesa, singhiozzando e facendo fatica a respirare, il cuore a pezzi.
“Cosa pensi dobbiamo fare allora?”: la calma voce di Takashi la riportò fortunatamente alla realtà, rompendo quella bolla che si era formata momentaneamente. Riflettè un po’, valutando le diverse opzioni e le capacità della squadra che finora era riuscita a scovare. Da quello che aveva dedotto il vero leader era Takashi, che amministrava tutto da lontano, mentre il leader alternativo era quello orgoglioso con la triglia nera. Quello con il costume verde era un vero e proprio dilettante in missione, ma sentiva che le sue capacità logiche erano al di sopra della media. Sprecate, ha pensato, in quella posizione d’attacco. E poi c’erano gli atlantidei… La ragazza bionda sembrava impaurita, eppure nei suoi occhi poteva anche leggere una certa determinazione che pochi avevano, e il tipo dai capelli castani, che non aveva fatto altro che fissarla per tutto il tempo, sembrava testardo e anche un po’ imbranato, ma nella sua aurea sentiva delle grandi capacità…
Prima che potesse rispondere, si udì una forte vibrazione, come se tutta la caverna stesse crollando sopra le loro teste. Pian piano il soffitto diventava sempre più instabile, così come i detriti che cadevano erano sempre più grosse, pian piano tutti che perdevano coscienza, mentre Matt si affrettava alla console, toccandola, per poi sprofondare nel buio.
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Qualche minuto prima
Tre figure erano sul tetto dell’enorme villa, lampi e nuvole minacciosa all’orizzonte. Due di loro, quella più robusta e quella più alta, avevano sulla spalla un’enorme sacca di esplosivi mentre l’altra teneva tra le mani aveva delle mappe olografiche dell’abitazione proiettate dall’aggeggio sul polso.
“Dobbiamo muoverci o questa tempestaci farà esplodere gli esplosivi addosso!”: brontolò la prima, lasciando cadere i pesanti sacchi sul tetto, sentendosi finalmente la schiena libera e leggera. Iniziò a scrocchiarsela con piacere mentre la seconda faceva lo stesso.
“Zitte, la principessa e i nemici sono entrati. Non hanno ancora avvertito la nostra presenza”: rispose la terza, fin troppo calma per la situazione:” Non appena la principessa uscirà allo scoperto posizioneremo gli esplosivi e scapperemo, chiaro?”
“Non sei la nostra leader, Acxa…”: la seconda si lamentò, togliendosi il casco protettivo e rivelando la pelle rosa con segni viola e bianchi, la coda lunga che cadeva fino alle caviglie:” Lotor ci ha ripetuto bene il piano, sappiamo cosa succede…”
La frase si interruppe a metà, ma non c’era bisogno che continuasse. Tutte sapevano bene quello che intendeva…
“Io dico di attaccare e basta, così Lotor riconoscerà il nostro valore!”: esclamò la prima impulsivamente.
“Lo fa già, per questo siamo qui, Zethrid.”: la rimproverò Acxa, guardando nuovamente lo schermo.
“Ma non è lui ad avere dell’esplosivo in mano…”: fece notare la seconda: ”Avete almeno visto quello che ha fatto?”
Venne ignorata dalla terza, quindi quando si avvicinò a Zethrid gli disse i suoi sospetti. Fin ora aveva obbedito a Lotor con orgoglio, ma non appena aveva visto la brutalità, e l’indifferenza con la quale aveva tolto la vita a una loro più cara amica, alcuni sospetti erano ritornati alla mente. Forse per lui erano solo dei piccoli soldatini, altrimenti sarebbe stato al loro fianco in quell’importante missione. Tuttavia Allura era con loro, Allura era con il nemico, e il semplice ordine di piazzare delle bombe letali non quadrava.
Allura e Lotor non erano mai stati nemici e non avevano mai avuto combattimenti o disguidi, tutto era semplicemente così… strano.
“Non mi fido…”: ammise in un sussurro, sedendosi sullo scomodo tetto:” Non ha senso…”
“Non credi più in Lotor, Ezor?”: chese Zethrid, guardandola dall’alto.
“Non capisco il suo piano, dobbiamo davvero uccidere Allura?”: i suoi occhi erano confusi e indecisi. Il suo compito era solo eseguire gli ordini di Lotor, ma allo stesso tempo uccidere la principessa avrebbe causato un enorme tradimento verso Altea.
“I suoi ordini sono quelli”: ribattè, guardando nuovamente il cielo mentre qualche leggera goccia minacciava di cadere.
“E Narti? Lui dice di volerci aiutare ma a membra di essere più un burattino…”: avvicinò le ginocchia al petto e si rannicchiò il più comodamente possibile:” A volte penso che qualcosa non quadra… Amo torturare la gente, ma fino a un certo punto! Esattamente cosa ci hanno fatto di male i terrestri? Perché siamo qui a galassie e anni luce di distanza da Altea quando questa viene attaccata da altri pianeti?”
“Non lo so, ma Lotor sa quello che sta facendo”: sospirò Zethrid e Ezor si rimise in piedi e composta quando Acxa iniziò a parlare.
“E’ il momento.”: disse fermamente:” Voi due iniziate da quella parte, è la più importante”
Le due obbedirono, dividendosi e spartendosi i carichi di esplosivo e bombe: in quei tre sacchi erano divisi almeno 34 kg di bombe e dinamite ciascuno, se le avessero piazzate e suddivise bene, nessuno sarebbe sopravvissuto. Ezor si fermò un attimo a pensare e poi, dopo un po’, mise alcuni esplosivi sparsi casualmente e il resto li lasciò nella sacca.
“Ezor, ma che fai?”: chiese Zethrid, finalmente notandola.
“Il mio lavoro. Lotor ha detto di bombardare la villa, ma non ha specificato di uccidere la principessa. Quindi non lo faremo”: rispose, gettando il sacco davanti alla villa in un punto a caso.
“Ma gli altri sono con lei, si salveranno”: fece notare.
“Gli altri non sono alteani. Non posso guarire come la principessa Allura”: rispose. L’aliena sospirò, annuendo.
“Acxa, abbiamo finito…”: disse, ma poco prima che finisse la frase, un enorme fulmine colpì il tetto della casa, facendo esplodere le bombe.
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lamilanomagazine · 2 years
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I discorsi più emozionanti agli Oscar 2023
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I discorsi più emozionanti agli Oscar 2023.   Stringere tra le mani il premio più ambito del settore cinematografico può configurarsi tra i momenti più emozionanti che un cineasta possa vivere in tutta la sua carriera. Anche nell’ultima edizione degli Oscar 2023 non sono certo mancati lacrime e discorsi commoventi. Le parole più emozionanti che la platea del Dolby Theatre e il pubblico a casa abbiano potuto ascoltare, sono senz’altro quelle dei vincitori delle categorie più importanti. Iniziamo da Brendan Fraser, vincitore del premio come miglior attore protagonista per The Whale, che si è presentato sul palco quasi stordito, incredulo. L’interprete non è riuscito a trattenere il pianto e la voce rotta dalla commozione e ha espresso così la sua felicità: “il multiverso è probabilmente così. Mio Dio! Devo ringraziare la Academy per questo onore e chi ha creduto in questo film coraggioso. Sono estremamente grato a Darren per avermi dato la possibilità di salvarmi cin The Whale. Vorrei avere un cuore da balena. Solo le balene riescono ad andare così in profondità. Ho cominciato a lavorare nel cinema 30 anni. All’inizio c’era qualcosa che non riuscivo ad apprezzare. Poi questa cosa è finita e adesso sono qui e vengo riconosciuto”. Proseguiamo con un altro bellissimo discorso, questa volta dell’attore Ke Hui Quan che si è aggiudicato la statuetta come Miglior attore non protagonista nel film Everthing Everywhere all at Once. “Mia madre ha 84 anni ed ora è casa e sta guardando la tv. Mamma, ho appena vinto un Oscar! Il mio viaggio è cominciato su una barca, ho passato un anno in un campo profughi e in qualche modo sono finito qui. Dicono che le storie come queste siano storie adatte per i film, che si vedono solo al cinema. No, sono storie vere. Possono succedere. Questo è il vero sogno americano. Sono onorato di essere qui. Grazie a mia mamma per tutti i sacrifici che ha fatto per portarmi qui e al mio fratellino che ogni giorno mi ricorda di prendermi cura di me. Grazie ai Daniels. Ma io devo tutto all'amore della mia vita, mia moglie che mese dopo mese e anno dopo anno per ben 22 anni mi ha sempre detto che un giorno, un giorno il mio momento sarebbe arrivato. E ai sogni bisogna crederci e io ho quasi rinunciato. E a tutti voi, ricordate di tenere vivi i vostri sogni". Poi vi è la volta delle parole profonde della prima donna asiatica che si è accaparrata il premio come Miglior attore protagonista per il film Everything Everywhere all at Once, stiamo parlando di Michelle Yeoh: “Non lasciate mai che qualcuno vi dica che avete passato una certa età. Grazie a tutti i ragazzini e ragazzine che mi guardano stasera, questo è un faro di possibilità, per capire che i sogni si realizzano”. Concludiamo con il commovente pensiero della grandissima Jamie Lee Curtis, figlia d’arte; vincitrice del premio come Miglior attrice non protagonista, sempre per il film Everthing Everywhere All at Once. “tutti abbiamo vinto questo Oscar, non solo io. Dedico il premio a mio marito, alle nostre figlie, a mia sorella, a tutti quelli che hanno sostenuto i miei film di genere. E poi a mio padre e a mia madre, tutti e due hanno avuto la nomination per categorie diverse”.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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Pardon my French! 
Non mi interessa il vostro orientamento sessuale ne le vostre perversioni, sempre che tutto si svolga tra adulti consenzienti, ma ho il diritto di non volere avere nulla a che fare con, per esempio, persone a cui piace farsi ingozzare a pagamento per diventare grasse come delle balene o con persone a cui piace essere umiliate mangiando la merda. Voi siete liberi di farlo, io sono libera di non voler vedere, è semplice vero? Invece no, devo vedere cose del genere quotidianamente, non è un abuso, non è una violenza? No? L'abuso o violenza è solo quando venite censurati? Ma andate a fare in culo lontano da me.
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hermioneblk · 2 years
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La caccia. In questo quarto commento mi voglio soffermare su un tema a me caro ovvero l’uccisione di animali nei film. Non ne posso più vedere animali morti nelle fiction, è sempre e solo un riempitivo patetico. In Avatar invece riesco a sopportarlo perchè certe scene per me molto difficili da guardare hanno un senso e una necessità. Senza spoiler posso dire che c’è una truculenta scena di caccia ad un animale acquatico da parte degli umani invasori per un futile motivo che ricorda molto la caccia alle balene, agli orsi, agli elefanti. Guardando questa scena lo spettatore è portato a pensare a quei gesti umani che hanno sterminato intere specie con una crudeltà vomitevole, la fiction è potente quando ci riporta alla realtà. Sono stata in grado di accettare la visione di questa scena perché sono convinta che è in grado di scuotere le menti, creare sgomento anche negli altri spettatori: che tutti vedano quanto l’umanità riesce ad essere schifosa. Il messaggio viene recepito perché solo vedendo (non parlandone) si capisce cosa vuol dire uccidere. Rimango stravolta da quella sequenza e la contrappongo alla caccia di Navi sempre rispettosa per la loro necessità primaria tanto che essi diventano parte dell’ecosistema come tutti gli altri animali. Ma non per questo la loro caccia è meno dura. Avatar ci mostra infatti come la Natura stessa sia crudele o meglio cruda, non è benevola o malevola, è spietata, in grado di dare la vita ma anche di riprendersela, senza scrupoli né preferenze e anche questo è indice di credibilità. Al di là del proporre una storia in modo fantasy e fiabesco ci viene ricordata la veridicità di quello che accade sulla Terra con l’urgenza di sussurrarci: ehi ragazzi siete sicuri che va tutto bene? Il messaggio ambientale non è subliminale ma anzi chiaro e forte e mi dà speranza anche solo per essere presentato ad un pubblico così vasto. Ancora una volta Cameron si è dimostrato in grado di dar voce ai miei sentimenti, avrebbe potuto farne a meno e invece continua a farlo. dal vostro inviato al Cinema Strop 🍿 sala 3️⃣ Miao 🐱 🐰 #photos of ✨ #cinema 🍿 #recensione #film 🍿 #avatar ☠️ #hermio 🍿 #instagram (presso Falconara Marittima) https://www.instagram.com/p/Cnrr-TRqksq/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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joaquimblog · 2 years
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IL TROVATORE 2/5: CONTE DI LUNA
IL TROVATORE 2/5: CONTE DI LUNA
  Avui us proposo, com ja us vaig anunciar, principalment l’ària, tot i que en la majoria de versions més actuals, també hi trobareu el recitatiu i la cabaletta, que canta en el segon acte el personatge d’Il Conte di Luna, el baríton: “Tutto è deserto…Il balen del suo sorriso...Qual sono oh ciel!…Per me ora fatale“ És una ària preciosa, seguida d’una cabaletta , cal dir que per a mi decebedora,…
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incipit-adribrando · 2 years
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Incipit 91/100
Incipit 91/100
“C'è sempre stata parecchia confusione nella mia famiglia, anche nei nomi. Come si chiama mio figlio? <Franz> o <Frank> lo chiama indifferentemente sua madre. Quando lo chiama così, ho l'impressione di essere tra stranieri: una signora che non conosco chiama il figlio di chissà chi, per dirgli chissà che cosa. Affari loro. La figlia si chiama Titti. Anch'io la chiamo così, ma non so perché. Perché il suo vero nome è Monica. Tra Monica e Titti non c'è nessuna relazione. Quando chiamo <Titti> provo una sensazione che mi disturba: un padre sconosciuto, attraverso di me, chiama una figlia che non ho mai visto, e le dirà qualcosa che non ascolto.”
(Il canto delle balene, di Ferdinando Camon)
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bluntforceyearning · 2 years
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100 years from the birth of THE baritone that ruined me for all other baritones, operablr's favourite dude, tragic, divine, velvet-and-bronze-voiced, our beloved Ettore! Thank you for the music!
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