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#brani italiani
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Lucio Dalla - Anna e Marco
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blogitalianissimo · 2 months
Note
Taylor Swift che non è prima nelle classifiche italiane nonostante la pubblicità incessante che le fanno al Tg1 💀💀
In generale gli italiani danno la precedenza alla musica italiana, e, piaccia o non piaccia è giusto così. Quando artisti stranieri entrano in classifica o si piazzano altissimi (o addirittura primi) per settimane vuol dire che hanno tirato fuori dei brani memorabili (la citata Lady Gaga ai tempi di Bad Romance ad esempio). Taylor Swift manco nel suo prime era così ascoltata nel nostro paese, figurati adesso che sta cacciando album perché teme la concorrenza con la cantante anglofona del momento (ora Sabrina Carpenter, prima ancora Billie Eilish, Katy Perry ecc ecc)
Poi sì OVVIAMENTE essendo una star internazionale lei ha una fanbase fedelissima anche nel nostro paese, la gente che si sta accampando fuori San Siro ne è la prova, ma rimane il fatto che tra la gente comune in Italia non ha mai sfondato più di tanto
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donaruz · 7 months
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"Essere se stessi è una virtù esclusiva dei bambini, dei matti e dei solitari."
Il 18 Febbraio 1940, esattamente 82
anni fa, nasceva a Genova il cantautore e poeta italiano Fabrizio De Andre 🎵
Cantore dei poveri e degli emarginati, De André ha rivoluzionato la canzone d'autore con brani scomodi e taglianti. Ma accarezzati sempre da una profonda dolcezza e umanità.
Molti testi delle sue canzoni sono considerate da alcuni critici vere e proprie poesie, tanto da essere inserite in varie antologie scolastiche di letteratura già dai primi anni settanta e da ricevere gli elogi anche di grandi nomi della poesia come Mario Luzi. È stato anche uno degli artisti che maggiormente hanno valorizzato la lingua ligure. Fabrizio De André è considerato uno dei più grandi poeti italiani del Novecento oltre che un vero e proprio genio della canzone italiana: nella sua carriera ha venduto 65 milioni di dischi, guadagnando un posto nella classifica degli artisti italiani di maggior successo.
Atlantide
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C'è ancora domani 1° in classifica al Box Office
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✔️ 𝐒𝐓𝐑𝐄𝐀𝐌𝐈𝐍𝐆 𝐎𝐑𝐀 𝐐𝐔𝐈 ▶ https://t.co/zFZOIdS9Qu
:: Trama C'è ancora domani ::
Delia è "una brava donna di casa" nella Roma del dopoguerra: tiene il suo sottoscala pulito, prepara i pasti al marito Ivano e ai tre figli, accudisce il suocero scorbutico e guadagna qualche soldo rammendando biancheria, riparando ombrelli e facendo iniezioni a domicilio. Secondo il suocero però "ha il difetto che risponde", in un'epoca in cui alle donne toccava tenere la bocca ben chiusa. E Ivano ritiene sacrosanto riempirla di botte e umiliarla per ogni sua "mancanza". La figlia Marcella sta per fidanzarsi con il figlio del proprietario della pasticceria del quartiere, il che le darebbe la possibilità di migliorare il suo status e allontanarsi dalla condizione arretrata in cui vive la sua famiglia, nonché da quella madre sempre in grembiule e sempre soggetta alle angherie del marito. Per fortuna fuori casa Delia ha qualche alleato: un meccanico che le vuole bene, un'amica spiritosa che la incoraggia, un soldato afroamericano che vorrebbe darle una mano. E soprattutto, ha un sogno nel cassetto, sbocciato da una lettera ricevuta a sorpresa.
C'è ancora domani è l'esordio alla regia di Paola Cortellesi, ed è una pura emanazione della sua persona.
Il tono è divulgativo, pensato per raggiungere il più ampio pubblico possibile, ma questo non va a scapito della sua vocazione autoriale, che è manifesta in scelte molto precise di colore (il film è girato nel bianco e nero della cinematografia d'epoca con grande attenzione filologica del direttore della fotografia Davide Leone), di formato (che cambia lungo il corso della narrazione), di commento musicale (che in aggiunta alle composizioni originali di Lele Marchitelli alterna brani retrò di Fiorella Bini e Achille Togliani con titoli italiani molto più recenti - di Dalla, Nada, Silvestri, Concato -- e innesti internazionali di hip hop, elettronica e rock alternativo, in maniera non dissimile da quanto fa nel suo cinema Susanna Nicchiarelli).
La sceneggiatura, della stessa Cortellesi insieme ai sodali Giulia Calenda e Furio Andreotti, è intenzionalmente didascalica nell'obiettivo esplicito di parlare al grande pubblico, soprattutto - ma non solo - femminile, e concentra nei personaggi di Ivano e Delia l'ingiustizia di un sistema patriarcale di cui anche Ivano è in qualche modo vittima (oltre che perpetuatore), e Valerio Mastandrea riesce a inserire nella sua caratterizzazione quel tanto di umano e di fragile da non farcelo liquidare completamente come un orco d'antan (ma non abbastanza da farcelo perdonare).
Tuttavia la sceneggiatura è astuta nel distribuire anche a tutti gli altri personaggi una misura dello stesso veleno culturale, e dunque le donne di ogni condizione (tranne la venditrice al mercato interpretata da Emanuela Fanelli) vengono messe a tacere dai loro mariti, e anche gli uomini più gentili possono (devono?) cadere preda del loro imprinting socialmente approvato.
Le botte di Ivano inferte a tempo di musica in una danza macabra e un paso doble del terrore (intuizione cinematografica straziante ed efficacissima) non hanno nulla a che vedere con quelle testosteroniche importate nel cinema da Martin Scorsese, e molto con quelle inferte da Zampanò a Gelsomina, così come la preparazione della famiglia nelle scene iniziali di C'è ancora domani deve tutto all'incipt di Una giornata particolare.
Un film (in Italiano anche pellicola) è una serie di immagini che, dopo essere state registrate su uno o più supporti cinematografici e una volta proiettate su uno schermo, creano l'illusione di un'immagine in movimento.[1] Questa illusione ottica permette a colui che guarda lo schermo, nonostante siano diverse immagini che scorrono in rapida successione, di percepire un movimento continuo.
Il processo di produzione cinematografica viene considerato ad oggi sia come arte che come un settore industriale. Un film viene materialmente creato in diversi metodi: riprendendo una scena con una macchina da presa, oppure fotografando diversi disegni o modelli in miniatura utilizzando le tecniche tradizionali dell'animazione, oppure ancora utilizzando tecnologie moderne come la CGI e l'animazione al computer, o infine grazie ad una combinazione di queste tecniche.
L'immagine in movimento può eventualmente essere accompagnata dal suono. In tale caso il suono può essere registrato sul supporto cinematografico, assieme all'immagine, oppure può essere registrato, separatamente dall'immagine, su uno o più supporti fonografici.
Con la parola cinema (abbreviazione del termine inglese cinematography, "cinematografia") ci si è spesso normalmente riferiti all'attività di produzione dei film o all'arte a cui si riferisce. Ad oggi con questo termine si definisce l'arte di stimolare delle esperienze per comunicare idee, storie, percezioni, sensazioni, il bello o l'atmosfera attraverso la registrazione o il movimento programmato di immagini insieme ad altre stimolazioni sensoriali.[2]
In origine i film venivano registrati su pellicole di materiale plastico attraverso un processo fotochimico che poi, grazie ad un proiettore, si rendevano visibili su un grande schermo. Attualmente i film sono spesso concepiti in formato digitale attraverso tutto l'intero processo di produzione, distribuzione e proiezione.
Il film è un artefatto culturale creato da una specifica cultura, riflettendola e, al tempo stesso, influenzandola. È per questo motivo che il film viene considerato come un'importante forma d'arte, una fonte di intrattenimento popolare ed un potente mezzo per educare (o indottrinare) la popolazione. Il fatto che sia fruibile attraverso la vista rende questa forma d'arte una potente forma di comunicazione universale. Alcuni film sono diventati popolari in tutto il mondo grazie all'uso del doppiaggio o dei sottotitoli per tradurre i dialoghi del film stesso in lingue diverse da quella (o quelle) utilizzata nella sua produzione.
Le singole immagini che formano il film sono chiamate "fotogrammi". Durante la proiezione delle tradizionali pellicole di celluloide, un otturatore rotante muove la pellicola per posizionare ogni fotogramma nella posizione giusta per essere proiettato. Durante il processo, fra un frammento e l'altro vengono creati degli intervalli scuri, di cui però lo spettatore non nota la loro presenza per via del cosiddetto effetto della persistenza della visione: per un breve periodo di tempo l'immagine permane a livello della retina. La percezione del movimento è dovuta ad un effetto psicologico definito come "fenomeno Phi".
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There's Still Tomorrow non è ancora presente
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:: Trama C'è ancora domani ::
Delia è "una brava donna di casa" nella Roma del dopoguerra: tiene il suo sottoscala pulito, prepara i pasti al marito Ivano e ai tre figli, accudisce il suocero scorbutico e guadagna qualche soldo rammendando biancheria, riparando ombrelli e facendo iniezioni a domicilio. Secondo il suocero però "ha il difetto che risponde", in un'epoca in cui alle donne toccava tenere la bocca ben chiusa. E Ivano ritiene sacrosanto riempirla di botte e umiliarla per ogni sua "mancanza". La figlia Marcella sta per fidanzarsi con il figlio del proprietario della pasticceria del quartiere, il che le darebbe la possibilità di migliorare il suo status e allontanarsi dalla condizione arretrata in cui vive la sua famiglia, nonché da quella madre sempre in grembiule e sempre soggetta alle angherie del marito. Per fortuna fuori casa Delia ha qualche alleato: un meccanico che le vuole bene, un'amica spiritosa che la incoraggia, un soldato afroamericano che vorrebbe darle una mano. E soprattutto, ha un sogno nel cassetto, sbocciato da una lettera ricevuta a sorpresa.
C'è ancora domani è l'esordio alla regia di Paola Cortellesi, ed è una pura emanazione della sua persona.
Il tono è divulgativo, pensato per raggiungere il più ampio pubblico possibile, ma questo non va a scapito della sua vocazione autoriale, che è manifesta in scelte molto precise di colore (il film è girato nel bianco e nero della cinematografia d'epoca con grande attenzione filologica del direttore della fotografia Davide Leone), di formato (che cambia lungo il corso della narrazione), di commento musicale (che in aggiunta alle composizioni originali di Lele Marchitelli alterna brani retrò di Fiorella Bini e Achille Togliani con titoli italiani molto più recenti - di Dalla, Nada, Silvestri, Concato -- e innesti internazionali di hip hop, elettronica e rock alternativo, in maniera non dissimile da quanto fa nel suo cinema Susanna Nicchiarelli).
La sceneggiatura, della stessa Cortellesi insieme ai sodali Giulia Calenda e Furio Andreotti, è intenzionalmente didascalica nell'obiettivo esplicito di parlare al grande pubblico, soprattutto - ma non solo - femminile, e concentra nei personaggi di Ivano e Delia l'ingiustizia di un sistema patriarcale di cui anche Ivano è in qualche modo vittima (oltre che perpetuatore), e Valerio Mastandrea riesce a inserire nella sua caratterizzazione quel tanto di umano e di fragile da non farcelo liquidare completamente come un orco d'antan (ma non abbastanza da farcelo perdonare).
Tuttavia la sceneggiatura è astuta nel distribuire anche a tutti gli altri personaggi una misura dello stesso veleno culturale, e dunque le donne di ogni condizione (tranne la venditrice al mercato interpretata da Emanuela Fanelli) vengono messe a tacere dai loro mariti, e anche gli uomini più gentili possono (devono?) cadere preda del loro imprinting socialmente approvato.
Le botte di Ivano inferte a tempo di musica in una danza macabra e un paso doble del terrore (intuizione cinematografica straziante ed efficacissima) non hanno nulla a che vedere con quelle testosteroniche importate nel cinema da Martin Scorsese, e molto con quelle inferte da Zampanò a Gelsomina, così come la preparazione della famiglia nelle scene iniziali di C'è ancora domani deve tutto all'incipt di Una giornata particolare.
Un film (in Italiano anche pellicola) è una serie di immagini che, dopo essere state registrate su uno o più supporti cinematografici e una volta proiettate su uno schermo, creano l'illusione di un'immagine in movimento.[1] Questa illusione ottica permette a colui che guarda lo schermo, nonostante siano diverse immagini che scorrono in rapida successione, di percepire un movimento continuo.
Il processo di produzione cinematografica viene considerato ad oggi sia come arte che come un settore industriale. Un film viene materialmente creato in diversi metodi: riprendendo una scena con una macchina da presa, oppure fotografando diversi disegni o modelli in miniatura utilizzando le tecniche tradizionali dell'animazione, oppure ancora utilizzando tecnologie moderne come la CGI e l'animazione al computer, o infine grazie ad una combinazione di queste tecniche.
L'immagine in movimento può eventualmente essere accompagnata dal suono. In tale caso il suono può essere registrato sul supporto cinematografico, assieme all'immagine, oppure può essere registrato, separatamente dall'immagine, su uno o più supporti fonografici.
Con la parola cinema (abbreviazione del termine inglese cinematography, "cinematografia") ci si è spesso normalmente riferiti all'attività di produzione dei film o all'arte a cui si riferisce. Ad oggi con questo termine si definisce l'arte di stimolare delle esperienze per comunicare idee, storie, percezioni, sensazioni, il bello o l'atmosfera attraverso la registrazione o il movimento programmato di immagini insieme ad altre stimolazioni sensoriali.[2]
In origine i film venivano registrati su pellicole di materiale plastico attraverso un processo fotochimico che poi, grazie ad un proiettore, si rendevano visibili su un grande schermo. Attualmente i film sono spesso concepiti in formato digitale attraverso tutto l'intero processo di produzione, distribuzione e proiezione.
Il film è un artefatto culturale creato da una specifica cultura, riflettendola e, al tempo stesso, influenzandola. È per questo motivo che il film viene considerato come un'importante forma d'arte, una fonte di intrattenimento popolare ed un potente mezzo per educare (o indottrinare) la popolazione. Il fatto che sia fruibile attraverso la vista rende questa forma d'arte una potente forma di comunicazione universale. Alcuni film sono diventati popolari in tutto il mondo grazie all'uso del doppiaggio o dei sottotitoli per tradurre i dialoghi del film stesso in lingue diverse da quella (o quelle) utilizzata nella sua produzione.
Le singole immagini che formano il film sono chiamate "fotogrammi". Durante la proiezione delle tradizionali pellicole di celluloide, un otturatore rotante muove la pellicola per posizionare ogni fotogramma nella posizione giusta per essere proiettato. Durante il processo, fra un frammento e l'altro vengono creati degli intervalli scuri, di cui però lo spettatore non nota la loro presenza per via del cosiddetto effetto della persistenza della visione: per un breve periodo di tempo l'immagine permane a livello della retina. La percezione del movimento è dovuta ad un effetto psicologico definito come "fenomeno Phi".
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mezzopieno-news · 2 years
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A SCUOLA SI STUDIA SUI TESTI DI DE ANDRÈ, GUCCINI E BATTIATO
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I cantautori italiani entrano nelle scuole e i loro testi diventano materia di studio.
De Andrè, Dalla, Vecchioni ma anche Venditti, Battiato e De Gregori e le loro parole cantate sono i nuovi strumenti didattici adottati dal liceo Lorenzini di Pescia, in provincia di Pistoia, per un progetto che riscrive l’antologia della lingua e della cultura contemporanea italiana. I promotori di questo progetto sono i professori Francesco Bargellini e Silvia Pagni che hanno preparato un programma di incontri dove le canzoni prenderanno il posto dei libri. “Alcuni testi sono patrimoni da salvare. La riflessione è sul significato artistico di questa forma d’arte composita. L’uguaglianza canzone-letteratura è corretta oppure no?” spiega Bargellini.
Le lezioni iniziano con l’ascolto di un brano, seguito dalla discussione in classe, evidenziando i caratteri fondamentali, le peculiarità e il processo creativo del brano insieme all’aiuto di un esperto, autore o musicista. In seguito è portata una panoramica sulla vita dell’autore e sulla sua opera, i motivi e i valori che lo hanno ispirato e l’ascolto di brani emblematici della sua carriera. Infine, l’analisi del testo, un esame retorico e letterario per capire il senso profondo del brano. Le lezioni sono aperte e on-line in modo che tutti possano seguirle e si concludono con la creazione di una compilation con i brani più belli e significativi che viene creata dai ragazzi e caricata sul sito della scuola, in modo che possa nutrire la conoscenza di altre persone e prolungare l’effetto ispirante della musica il più possibile, magari dando nuovi spunti anche ad altri e moltiplicando questa pratica anche in altre scuole.
___________________
Fonte: Istituto Lorenzini Pescia; immagine Rodnae Production
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piusolbiate · 1 year
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e, alla fine, ci sono solo grida di gioia!
Solbiate Olona -  In questa occasione si è voluto ricordare tutti quei militari italiani (651.000) che furono deportati nei Campi di lavoro in Germania perchè l'8 settembre 1943 si rifiutarono di combattere con i nazifascisti. Attraverso i ricordi e gli anedotti dei propri padri Antonio Bianchi e Angelo Olgiati e la lettura da parte dei ragazzi dell'IcMoro Solbiate Olona di alcuni brani del Libro di Don Angelo Canavesi ci si è immersi in quegli anni di guerra, orrore e paura per poi finalmente arrivare all'amata e riconquistata libertà. Un caloroso applauso ha accolto la recitazione delle Classi Terze che artendo dalla lettura di alcuni brani del libro di Don Angelo Canavesi "Quindici mesi di vita in Germania 21 maggio 1944 - 21 agosto 1945" e raccogliendo poi le frasi che più li avevano colpiti, hanno creato una bellissima e toccante poesia: " Macerie".
MACERIE
(In Ricordo di Don Angelo Canavesi) Come un pugno è l'indicibile dolore di fronte al solito spettacolo, come un pianto inconsolabile... Stormi metallici nel cielo rendono la vita insopportabile mentre si avvicina sibilante il rombo del cannone. Camminare sorvegliati senza posa mangiare nei campi solitari scappare davanti all'inevitabile desiderare la fine... Sventolano fazzoletti bianchi per chi è in partenza verso l'ignoto, verso la Patria, verso la vita... e, alla fine, ci sono solo grida di gioia! 25 Aprile 2023, le Classi Terze IC Aldo Moro
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micro961 · 1 year
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Gisella Cozzo - Il singolo “I’m Living”
Il nuovo singolo dell’artista su tutti gli stores digitali e nelle radio
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Milano, venerdì 12 maggio 2023 esce su tutte le piattaforme digitali e in radio I’m Living il nuovo attesissimo singolo di Gisella Cozzo cantautrice e producer italo-australiana, autrice del testo e della musica scritta insieme a Fausto Cogliati etichetta e edizioni Mamigi Publishing, distribuzione The Orchard, Sony Music. I’m Living è un brano radiofonico dalla melodia ballabile che non rinuncia, tuttavia, a veicolare un messaggio importante indirizzato a tutti: ognuno ha dentro di sé qualcosa da far valere, qualcosa che ci rende unici e speciali e che non dobbiamo dimenticare mai.
Il video clip, realizzato in una delle location più affascinanti della città di Lecco, Villa Sormani Marzorati Uva, con la sua architettura barocca e il suo giardino all'italiana, mette in evidenza un forte contrasto tra il moderno e l'antico, tema centrale del video. La regia di Simone Forti D-Video Production con il suo team, ha saputo mettere in risalto ogni particolare della splendida Villa dove vede Gisella elegantissima negli outfit di Alexander McQueen e Piccione, con la sua voce potente e coinvolgente, ci trascina in un’atmosfera suggestiva e magica dove musica, arte e moda si fondono regalando emozioni.
Gisella Cozzo con la sua grinta da show girl, in I’m Living sottolinea come sia fondamentale saper stare in equilibrio anche da soli per guardarci dentro e credere nelle nostre potenzialità e dichiara:
“Bisogna imparare a stare da soli, se si vuole stare anche con gli altri nel modo giusto. I momenti di riflessione sono la nostra risorsa per capire le nostre debolezze, saperle accettare e lavorarci per migliorarle, altrimenti nel mondo, saremo sempre fragili e perdenti. Ho imparato nel corso della mia lunga carriera - aggiunge Gisella - come sia fondamentale lavorare su sé stessi per raggiungere gli obiettivi prefissati, perché dopo i giorni bui, c’è sempre luce. Io non ho ancora smesso di guardarmi dentro, per crescere e migliorarmi ancora e mi piace essere così, come nel video, molto elegante, come se fosse l’ultimo giorno, ma anche mostrarmi al naturale. Credo di essere una donna forte, che non ha paura di niente, ma che, nonostante tutto, ha le sue fragilità, che conosce e accetta. Questo è l’augurio che voglio fare a tutti, uomini e donne perché ognuno di noi merita di “brillare” della propria luce e gridare al mondo…I’m Living, sto vivendo!”.
Gisella, che ha pubblicato i primi dischi in inglese per il mondo pop/dance con alcuni brani prodotti dai Fratelli La Bionda e Silvio Amato, è conosciuta soprattutto per gli innumerevoli spot ai quali ha dato la voce e che spesso ha scritto lei stessa. Spot come Ciobar, Chante Clair, Rio Casa Mia, Poste Italiane, Coca Cola, Levi’s (Dockers) che l’hanno consacrata “Regina degli Spot.” Tra tutte, la più celebre, è il suo intramontabile tormentone estivo, Joy, I Feel Good I Feel Fine, colonna sonora della Coppa del Nonno e di tante estati italiane, andato in onda per oltre venticinque anni.
L’ artista, ancora una volta, non delude i suoi tanti fans e con I’m Living, ci trascina su una melodia ritmata a riflettere su quanta bellezza ci sia dentro di noi e in ciò che ci circonda. Immagini delicate che la vedono protagonista, tra saloni, scalinate e meravigliosi viali, che si alternano a scorci di vita per raccontare l’Amore in ogni sua declinazione e con tutta la sua forza.
 Gisella Cozzo nasce da genitori italiani, in Australia, nella città cosmopolita di Melbourne. Studia canto e recitazione dall'età di nove anni e si diploma alla St Aloysius College, in Arte Drammatica.
AUSTRALIA: DEBUTTO ARTISTICO IN TV
A 16 anni Gisella vince il talent show più importante in Australia “Young Talent Time” con “The greatest love of all” di Whitney Houston.
IN TOUR a 17 anni-19 anni
Gira l’Australia ed apre i concerti come “support artist” di Eros Ramazzotti, Pupo, Marcella Bella, I Ricchi e Poveri, Toto Cutugno, Mario Merola, Fiordaliso e tanti altri ancora.
INIZI
A Milano, la sua carriera artistica decolla: nel 1988, vince il premio Rino Gaetano ed è premiata dalla rivista Cioè ‘New Generation’ con il brano “Get Up”. Nel 1990 Gisella pubblica il suo primo album in Inglese “Gisa” prodotto dai Fratelli La Bionda e Silvio Amato. Nel 93’ Gisella è finalista a Castrocaro e nello stesso anno partecipa a diversi Festival Europei della canzone Internazionale. In questi festival condivide palchi prestigiosi insieme ad artisti del calibro di Jerry Lee Lewis, Dione Warwick & Kylie Minogue. Interpreta, scrive e pubblica singoli nel mondo della pop/dance per la Time, Emi, Warner e Sony Music. Scrive e interpreta colonne sonore per la TV, cinema italiano ed Internazionale con grandi musicisti e compositori. Collabora con diversi artisti quali Jovanotti, Anna Oxa, Laura Pausini, Al Bano, Fred Bongusto, Sabrina Salerno, Jo Squillo, Albano, Gianluca Grignani e tanti altri ancora. Vince una borsa di studio come compositrice al C.E.T. la scuola di Mogol. Nel 94’ partecipa al Festival Italiano su Retequattro assieme a Gianni Bella.
“REGINA DEGLI SPOT”
Carmelo La Bionda scopre Gisella e fa cantare i suoi primi spot Internazionali come Nescafè, Coca Cola (sensazione Unica) e da allora l’artista è stata consacrata come la ‘regina degli spot’. Gisella diventa l’interprete e creatrice degli spot TV più significativi in Italia ed all’estero. Milioni di Italiani ricordano gli spot cantati da Gisella e negli anni sono diventati evergreen, iconici, come la Coppa del Nonno (‘I feel good, I feel fine’) Nescafé, Levi’s, Rio casa mia, il gallo del pulito di Chante Claire, Ciobar, Chiquita Banana e tanti, tanti altri ancora. Nel 2010 Yoko Ono scelse la voce di Gisella per cantare la cover “Power to the people” di John Lennon. Guardate gli spot qui: https://gisellacozzo.com/media/tv-commercials/
DISCOGRAFIA
Gisella nella sua carriera ha pubblicato dieci album, due EP, ventinove singoli ed inoltre, i suoi brani, sono state inseriti in ventiquattro compilation. La cantautrice ha scritto canzoni per diversi artisti ed è coautrice con Laura Pausini e Cheope del brano Good Morning Happiness per I Neri Per Caso. Lo stesso brano è anche contenuto in una veste insolita, bilingue, nell'album di Gisella, intitolato Double.
SOCIALE
Gisella è spesso ideatrice di progetti musicali per il sociale e associazioni benefiche. Ha collaborato con Hope Onlus, Fondazione Rava, Comunità di San Patrignano, Paolo Zorzi Ass. Attualmente è testimonial per l’associazione “Scarpetta rossa Aps” contro la violenza sulle donne. Il 24 marzo 2023 esce in tutte le piattaforme streaming “GISA - 2023 Remaster” l’album debutto del 1990 di GISELLA COZZO. Il 12 maggio 2023 esce ‘I’ m Living’ il nuovo singolo di Gisella Cozzo in tutte le piattaforme streaming, distribuito da The Orchard, Sony Music. Scritto da Gisella Cozzo e Fausto Cogliati.
 Instagram: https://www.instagram.com/gisellacozzoofficial/
Facebook: https://www.facebook.com/gisellacozzoofficialpage/?locale=it_IT
Tik Tok: https://www.tiktok.com/@gisellacozzo
Youtube: https://www.youtube.com/channel/UCw2F6JWvzesPjoSU3MLspQQ
Twitter: https://twitter.com/gisellacozzo?lang=en
Sito web: https://gisellacozzo.com/
 l’altoparlante - comunicazione musicale
www.laltoparlante.it
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telodogratis · 6 days
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Geolier e Blanco faranno parte della colonna sonora di EA Sports FC 25
Geolier e Blanco faranno parte della colonna sonora di EA Sports FC 25 La colonna sonora di EA Sports FC 25 comprenderà anche brani di Geolier e Blanco, due artisti italiani particolarmente amati dai più giovani. Powered by WPeMatico La colonna sonora di EA Sports FC 25 comprenderà anche brani di Geolier e Blanco, due artisti italiani particolarmente amati dai più giovani. {authorlink}…
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sounds-right · 9 days
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Mark Donato, il suo remix di Papi Duro - "Baila Baila" è un concentrato di energia
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I Papi Duro qualche settimana fa hanno pubblicato un brano latino pieno di energia, ovvero "Carnaval". E' una canzone caratterizzata dalla produzione esecutiva di Mark Donato, dj producer attivo in tutta Italia, che esce  sull'etichetta Gaia Music.  Come canta una coinvolgente voce femminile, la vida es un carnival, la vita è un carnevale da ballare, inutile prenderla troppo seriamente. Il brano ha riscosso buoni risultati ed è spesso programmato da diverse radio… 
Ma questo è il recente passato. Veniamo al presente, un presente pieno di energia e voglia di ballare. Il 13 settembre 2024 il dj producer Mark Donato pubblica sulle piattaforme e pure su Spotify un suo remix di un altro brano dei Papi Duro, "Baila Baila". Anche in questo caso il titolo dice molto dell'energia di un brano irresistibile. Soprattutto in questa nuova versione perfetta per scatenarsi, c'è un messaggio chiaro da parte di Mark Donato e di questa band, i Papi Duro. Chi balla vive meglio, molto meglio!
L'energia scorre decisa nelle produzioni e nei remix di Mark Donato. Non succede per caso. Ci sono dj che ogni giorno pensano più a far ballare e far emozionare il loro pubblico che al proprio ego musicale. Tra di loro c'è senz'altro il toscano Mark Donato, che spesso realizza bootleg & rework di brani italiani perfetti per ballare, ad ogni ora del giorno (e della notte). Tra le sue realizzazioni più recenti, c'è un bootleg di un brano di Mario Venuti, "Caduto dalle stelle". La sua versione è andata in onda recentemente su Radio Italia, nel programma di Paoletta e Luca Camorcia di Radio Italia, "Radio Italia Party". Mark Donato è un vero professionista del sound e del mixer che fa musica fin dal 1999. Stanno raggiungendo ottimi risultati un suo rework, quello di "Hace Calor" ed uno disco originale, "Bonito".
Papi Duro - "Baila Baila" (Mark Donato Remix), su Spotify
Mark Donato su Instagram
https://www.instagram.com/markdonatoreal/
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tarditardi · 9 days
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Mark Donato, il suo remix di Papi Duro - "Baila Baila" è un concentrato di energia
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I Papi Duro qualche settimana fa hanno pubblicato un brano latino pieno di energia, ovvero "Carnaval". E' una canzone caratterizzata dalla produzione esecutiva di Mark Donato, dj producer attivo in tutta Italia, che esce  sull'etichetta Gaia Music.  Come canta una coinvolgente voce femminile, la vida es un carnival, la vita è un carnevale da ballare, inutile prenderla troppo seriamente. Il brano ha riscosso buoni risultati ed è spesso programmato da diverse radio… 
Ma questo è il recente passato. Veniamo al presente, un presente pieno di energia e voglia di ballare. Il 13 settembre 2024 il dj producer Mark Donato pubblica sulle piattaforme e pure su Spotify un suo remix di un altro brano dei Papi Duro, "Baila Baila". Anche in questo caso il titolo dice molto dell'energia di un brano irresistibile. Soprattutto in questa nuova versione perfetta per scatenarsi, c'è un messaggio chiaro da parte di Mark Donato e di questa band, i Papi Duro. Chi balla vive meglio, molto meglio!
L'energia scorre decisa nelle produzioni e nei remix di Mark Donato. Non succede per caso. Ci sono dj che ogni giorno pensano più a far ballare e far emozionare il loro pubblico che al proprio ego musicale. Tra di loro c'è senz'altro il toscano Mark Donato, che spesso realizza bootleg & rework di brani italiani perfetti per ballare, ad ogni ora del giorno (e della notte). Tra le sue realizzazioni più recenti, c'è un bootleg di un brano di Mario Venuti, "Caduto dalle stelle". La sua versione è andata in onda recentemente su Radio Italia, nel programma di Paoletta e Luca Camorcia di Radio Italia, "Radio Italia Party". Mark Donato è un vero professionista del sound e del mixer che fa musica fin dal 1999. Stanno raggiungendo ottimi risultati un suo rework, quello di "Hace Calor" ed uno disco originale, "Bonito".
Papi Duro - "Baila Baila" (Mark Donato Remix), su Spotify
Mark Donato su Instagram
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lecodellariviera · 2 months
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Rock In The Casbah compie 25 anni!
Tra gli ospiti Stef Burns, già chitarrista di Vasco
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Servizio di Francesco Basso
Mercoledì 31-7
DIETRO L’ANGOLO - FILODIRETTO - OLI - ROCKINTHECASBAH FAMILY (Feat. RAFFAELE ARIETA, ENZO CIOFFI, LARRY CAMARDA, EMANUELE BASTIANI, FABIO ROSSI, LUIGI
ARIETA, MAX REBAUDO, LUCA SICCARDI, ANANDO BRICCHI,
ALEX TM. Special Guest:
SUDARIO BRANDO) - SWIFFER AND THE ROOTS OF FUNK
Giovedì 1-8
CINALSKY - AMADO - JOLIE - NICHOLAS GROOWERS - NOMOREMARIO
Venerdì 2-8
IL TEATRO DI PAN - URAGANO - SPACE T ROCK BAND - BERMUDAS
Sabato 3-8
GRAZIANO ROMANI -STEF BURNS (feat. THE MULLERS - MANUEL BONI) - THE JERRYCANS
L’associazione FARE MUSICA presenta la 25 edizione di ROCK IN THE CASBAH
Rock in The Casbah raggiunge l’invidiabile età di 25 anni. Una sorta di nozze d’argento con l’imprescindibile luogo dal quale nasce. Senza l’azione visionaria delle terrazze di San Costanzo pensate come “stage naturale” non sarebbe nato nulla in quell’estate del 2000. E, forse, nemmeno senza quelle parole impresse nel tempo da Italo Calvino: “S’aggrappava la vecchia Casbah come un osso dissotterrato”. Forse quei ragazzi, i Ratamacue, non sapevano nemmeno di aver percorso una mulattiera buona per una Città invisibile assolutamente Calviniana, una Creuza in puro stile
De Andrè, o semplicemente un luogo del cuore appena bonificato dopo le bombe del 20 ottobre 1944: esplose il deposito armi tedesco e portò via una parte della vecchia città, il baluardo di cultura del Teatro Principe Amedeo, la scuola Avviamento, la Bocciofila, l’oratorio di Santa Brigida: ridisegnò il centro cittadino. Ecco perché non è possibile scindere questo binomio: Rock in The
Casbah è il suo luogo e le terrazze di SanCo (come i ragazzi nati qui la chiamano affettuosamente) restituiscono sempre quelle massicce dosi di magia che le notti d’agosto han prodotto in questi 25
anni.
L’aria di festa pervade ogni serata, a cominciare dall’enorme quantità di artisti che saranno presenti e dalla varietà di generi musicali presentati, continuando con la necessità di presentare
tanta musica nata e prodotta nel Ponente ligure, esattamente come nelle prime edizioni. L’altalena tra nuove proposte e “Big” (come succede qualche mulattiera più in basso ogni febbraio
festivaliero) è l’altra cifra stilistica delle 4 serate collocate a cavallo dei mesi più ricchi di calore, come recitava una vecchia canzone sanremasca dedicata al luogo, “Belu mei San Custansu tütú
bruixau da-u-su”.
MERCOLEDI 31 LUGLIO: Un’altalena continua tra ricordo e scoperta
L’onore di aprire la 25 edizione è affidata alla freschezza ed all’impegno di DIETRO L’ANGOLO.
Giovani Rapper (e non trapper) legati allo scandire delle rime proprio della Old School ma inseriti nel presente, nel reale, con arguzia ed intelligenza. Segue FILODIRETTO, veri e propri Enfants du Pays, già protagonisti di importanti stage e autori di brani originali Rock/pop che spaziano dalla critica sociale alla riflessione sui sentimenti comuni. OLI (Giorgia Oliva), nuova emozionante voce
di gran classe, è l’artista che apre il lungo spettacolo della ROCK IN THE CASBAH FAMILY. Ci saranno i Ratamacue 25 anni dopo, insieme ai Berben Band, a Fabio Rossi, Luigi Arieta, Luca
Siccardi e Alex, il talentoso trombettista che ha deciso di fermarsi a Sanremo dopo aver girato un po’ il mondo. Vecchie e nuove canzoni, unite insieme come fosse il resoconto di questi anni. E non
finisce qui perché ci sarà una strana presenza sul palco, una vera rockstar: SUDARIO BRANDO.
Lui disegnerà ciò che il palco produrrà, un vero e proprio fumetto che nasce dall’emozione stessa,
uno spettacolo nello spettacolo creato da uno dei più interessanti artisti italiani. A chiudere. ancora
gioventù con SWIFFER AND THE ROOTS OF FUNK. Il sassofonista Angelo Arieta, talento
assoluto nato e cresciuto nella Dirty Old Town della Pigna, accompagnato dagli esponenti di quello
che ormai si può definire il Funk sanremese.
GIOVEDI’ 1 AGOSTO: la tecnica Vs la potenza
CINALSKY è probabilmente il più interessante vocalist cittadino, mai banale ed in possesso di una tecnica assolutamente personale: così comincia la seconda serata. Segue il progetto ventimigliese
di AMADO, dove Diego Pani mette in pratica la sua passione musicale modernissima, quasi una risposta ponentina alle hit radiofoniche dell’indie italiano. Dietro lo pseudonimo di JOLIE si
nasconde la “fotografa della luce” Giulia Russello, già autrice di tantissimi scatti fotografici ufficiali in edizioni passate, ora protagonista dell’altra sua arte, quella musicale, una piccola Alanis
Morrissette nostrana autrice di brani originali. Ed ancora una proposta “Black Music” a scaldare le
vecchie pietre di SanCo: NICHOLAS GROOWERS, Un po’ di Soul, un po’ di reggae, un goccio di hip hop, tutto lo scibile “Black” insomma, preludio alla potenza alternative rock dei ventimigliesi
NOMOREMARIO, splendida realtà ora anche padrona della propria etichetta musicale (Haji e Man on the Hills gli altri artisti rappresentati), potenza legata ad emozione pura.
VENERDI’ 2 AGOSTO: la folgorazione
Aprono le canzoni di tutti i giorni raccontate con un pizzico di ironia de IL TEATRO DI PAN dietro il quale si nascondono importanti esponenti della scena cittadina (tra gli altri Steve Foglia e Christian
Gullone). Poi la scossa degli URAGANO, autodefiniti Weird music Lo-Fi, una scossa sicuro con uno dei generi meno definibili del mondo Rock. Assolutamente definibile invece SPACE-T ROCK
BAND, occasione assolutamente unica di godere della grande interpretazione chitarristica di uno dei più grandi musicisti e produttori Ponentini degli ultimi 40 anni: DARIO MOLLO, accompagnato da altri eccellenti interpreti (tra gli altri ANDREA BIANCHERI) per una esibizione originale con forti
sapori Heavy Metal dell’epoca d’oro degli anni 70. Chiude la serata la grande reunion in salsa Rockabilly dei BERMUDAS, per finire a ballare i ritmi americani anni 50, anche qui occasione unica di godere di un gruppo non più stabilmente attivo vista la lontananza dei musicisti.
SABATO 3 AGOSTO: il gran finale
Davvero un gran finale con un opening Act di grande livello come GRAZIANO ROMANI,cantautore emiliano appena uscito con il primo live della sua lunghissima carriera trentennale iniziata con i Rocking Chairs nel 1981. La sua voce scalda e vibra nel cuore e, qui a Rock in The Casbah, non è una novità assoluta, avendo già aperto la rassegna qualche anno fa: rock, blues, country come fosse un Dylan emiliano.
Preludio all’esplosione di note di STEF BURNS qui accompagnato dal chitarrista savonese MANUEL BONI e dai MULLERS. Uniti nel progetto “BEST OF GUITAR”. L’idea nacque 25 anni fa con lo spettacolo LA NOTTE DELLE CHITARRE, ideato dal batterista Max Fiorilli Muller: l’intenzione era quella di riunire i migliori chitarristi italiani. Dopo anni di esperienza nasce il nuovo show, Best of Guitar appunto, con grandi chitarristi che partecipano a turno. E la star della serata è il grande STEF BURNS uno dei più importanti esponenti internazionali, già membro delle band di Vasco Rossi, di Alice Cooper, di Huey Lewis and the News, Solista e frontman della Stef Burns
Band prima e della Stef Burns League poi. Ora con il batterista degli Evanescence Will Hunt e con il bassista e cantante Todd Kerns è attivo con il gruppo HEROES AND MONSTER.
Una serata importante, adatta per festeggiare i 25 anni con i presupposti con i quali la rassegna è nata e si è consolidata nelle estati sanremesi. Una storia di chitarre e voci, bassi e batterie che ha
attraversato una generazione intera, una rassegna che ha unito le star ai giovani virgulti nostrani, come se non ci fosse la barriera ma solamente lo stesso stage strano ed inusuale come quello
della terrazza bombardata di San Costanzo bonificata negli anni 90 del secolo scorso.
Il finale, come già provato nella scorsa edizione, non vedrà le musiche dei dj a far ballare ma un gruppo vero e proprio. I Francesi THE JERRYCANS, esplosivi ragazzi della vicina Costa Azzurra
ispirazione Soul Funk con tanto “Pino Daniele”nel cuore.
Direzione Artistica LARRY CAMARDA
Per tutte le serate si consolida la collaborazione con SIMONE CARIDI e SIMONE SARCHI, una vera e propria regia per creare un palco unico di musica ed immagini. WIR IUM e SLAVO, non solo
dj, ma veri e propri conduttori della colonna sonora tra uno show e l’altro. La voce che accompagna è sempre quella di SIMONE PARISI
Direzione Palco FEDERICO MOTTA. Scenotecnico PAOLONE CARIDI
Organizzazione Associazione FARE MUSICA in collaborazione con il Comune di Sanremo - Assessorato al Turismo e Manifestazioni. (GIANCARLO FORTE, ENZO CIOFFI, LARRY
CAMARDA, SIMONE PARISI)
INIZIO SPETTACOLI ORE 21.45
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donaruz · 2 years
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"Essere se stessi è una virtù esclusiva dei bambini, dei matti e dei solitari."
Il 18 Febbraio 1940, esattamente 81 anni fa, nasceva a Genova il cantautore e poeta italiano Fabrizio De Andre 🎵
Cantore dei poveri e degli emarginati, De André ha rivoluzionato la canzone d'autore con brani scomodi e taglianti. Ma accarezzati sempre da una profonda dolcezza e umanità.
Molti testi delle sue canzoni sono considerate da alcuni critici vere e proprie poesie, tanto da essere inserite in varie antologie scolastiche di letteratura già dai primi anni settanta e da ricevere gli elogi anche di grandi nomi della poesia come Mario Luzi. È stato anche uno degli artisti che maggiormente hanno valorizzato la lingua ligure. Fabrizio De André è considerato uno dei più grandi poeti italiani del Novecento oltre che un vero e proprio genio della canzone italiana: nella sua carriera ha venduto 65 milioni di dischi, guadagnando un posto nella classifica degli artisti italiani di maggior successo.
Atlantide
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antennaweb · 2 months
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carmenvicinanza · 3 months
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Chiara Civello
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Chiara Civello è una raffinata cantautrice, compositrice e polistrumentista apprezzata in tutto il mondo.
Otto album in studio, numerosi i singoli e le partecipazioni a dischi di artiste e artisti internazionali, ha sempre goduto del favore della critica e di colleghe e colleghi, tanto che Burt Bacharach ha scritto un brano per lei e Tony Bennett l’ha definita “la miglior cantante jazz della sua generazione“.
Ama definirsi internazional-popolare e, di fatto, la sua carriera si è dipanata tra Brasile, Italia e Stati Uniti, vantando prestigiose collaborazioni.
Suona chitarra e pianoforte e canta in diverse lingue, oltre all’italiano anche in inglese, spagnolo, portoghese, francese e napoletano.
Nata a Roma il 15 giugno 1975 da madre pugliese e da padre siciliano, ha iniziato a mettere le mani su un pianoforte dall’età di due anni, successivamente ha imparato a suonare la chitarra da autodidatta.
A 13 anni ha frequentato il Saint Louis Music School di Roma e a 16 ha superato l’audizione per essere ammessa alla Berklee College of Music, celebre scuola di musica statunitense dove è andata a studiare nel 1994, esperienza fondamentale per la sua formazione.
A Boston ha appreso l’arte della composizione e dell’arrangiamento, imparando “come camminare nella musica”, l’apertura mentale, il “metissage” e l’identificazione di ciò che la muoverà musicalmente.
Dopo il diploma si è trasferita a New York. Nel 2002 ha inciso alcuni brani per l’album October Road di James Taylor.
Nel 2005, con Last Quarter Moon, è stata la prima artista italiana nella storia a incidere per la Verve Records. L’album, che contiene contiene sette canzoni scritte da lei, e tre in collaborazione con altri artisti, tra cui ballad Trouble, composta a quattro mani con Burt Bacharach, ha scalato le classifiche italiane e giapponesi, qualificandosi come Top jazz album.
Nel 2006 si è esibita al Roma Jazz Festival insieme a Michael Bublé e Laura Pausini.
L’anno seguente ha pubblicato il suo secondo album The Space Between, ha lavorato col cantante Juan Luis Guerra, con cui ha duettato nel brano Something Good, contenuto in La Llave de Mi Corazón, vincitore di cinque Latin Grammy Awards.
Nel 2008 ha scritto con Pino Daniele il brano L’Ironia di Sempre, contenuto nell’album Ricomincio da 30, col quale si è esibita al famoso concerto di Piazza Plebiscito per celebrare i trent’anni della carriera del grande cantautore partenopeo.
Nel 2010 è uscito l’album 7752, il numero è la linea d’aria in chilometri che congiunge le due città chiave del disco, New York e Rio de Janeiro, dove ha iniziato la sua collaborazione con Ana Carolina, star del pop brasiliano e sua principale collaboratrice nella scrittura del disco. La Deluxe Edition, ristampa del 2010, contiene l’inedito Tre (scritto con Rocco Papaleo).
Nel 2012 ha partecipato al Festival di Sanremo, nella categoria Big, con una canzone, scritta insieme alla cantautrice italo-spagnola Diana Tejera, che ha dato il titolo all’album Al posto del mondo e che ha ricevuto un grande successo di critica. Dello stesso anno è la canzone “Problemi” che, nella versione portoghese “Problemas” ha vinto il premio come migliore canzone del 2012 in Brasile. 
Canzoni, del 2014, è un album di cover di brani italiani che vanno dagli anni Sessanta in poi, con ospiti prestigiosi come Gilberto Gil, Chico Buarque, Ana Carolina e Esperanza Spalding.
Nello stesso anno ha ricevuto il Premio Musica e Comunicazione al Grandprix della pubblicità, in settembre ha affiancato Gigi Marzullo e Manuela Moreno nella conduzione del programma televisivo di Rai Uno Settenote.
Pop elegante, influenze brasiliane, alcuni brani sorprendenti del cinema italiano ed elettronica subliminale. Tutto questo e molto altro è il disco Eclipse, in cui mostra ancora una nuova e diversa ricerca musicale. Un perfetto equilibrio tra atmosfere classiche e sound moderno.
Tra gli ospiti, Francesco Bianconi dei Baustelle, Cristina Donà, Diego Mancino, Pippo Kaballà, i giovani cantautori Dimartino e Diana Tejera, i grandi musicisti brasiliani Pedro Sà e Roubinho Jacobina. 
Chansons: Chiara Civello Sings International French Standards, è composto da dodici classici del cantautorato francese, da Michel Legrand a Charles Aznavour, Charles Trénet, Édith Piaf, Jacques Brel, Gilbert Bécaud e Francis Lai.
Per iniziativa del Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, il 19 dicembre 2018 è stata insignita del titolo onorifico di Cavaliere dell’Ordine al merito della Repubblica Italiana.
Nel 2022 ha pubblicato Sono come sono un singolo firmato assieme al cantautore Kaballà, riadattamento in italiano di una hit brasiliana di Sandra de Sásu (“Olhos Coloridos”) divenuta un inno della lotta al razzismo, facendone un raffinato numero funky contro tutte le discriminazioni.
Il tour del 2024, dal titolo Sempre così, è ispirato all’omonimo brano composto e scritto insieme a Patrizia Cavalli, una delle voci più acute e amate della poesia italiana del secondo 900.
Il testo, iniziato e finito nel 2022, poco dopo la scomparsa della poeta, nasce dalla profonda amicizia tra le due donne, scavando tra nostalgia, commozione e gratitudine.
La costellazione poetica disegnata in questo nuovo spettacolo vede la compresenza della musica con la poesia e il cinema. Da sola sul palco, accompagnata da pianoforte, chitarra e la sua inconfondibile voce, entra nelle diverse stanze dell’amore che la sua musica ha abitato nel corso degli anni.
La performance è realizzata in collaborazione con la regista francese Céline Sciamma (“Tomboy” e “Ritratto della giovane in fiamme”). Ad aprire il sipario sullo spettacolo è la visione del suo “This Is How a Child Becomes a Poet”, cortometraggio presentato in anteprima all’80esima Mostra del Cinema di Venezia. Un viaggio nelle stanze che furono la casa di Patrizia Cavalli e anche momentum che ha dato il la all’artista per finire la canzone lasciata incompiuta dalla poetessa.
Chiara Civello è un’aliena nel panorama nazionale del pop al femminile, il suo raffinato eppure popolare universo musicale si perde nella sua nebulosa senza tempo di languori bossa nova, sinuosità jazzy e vocalizzi felpati. Un mondo tropicalista al contrario, che si propone di allargare i confini della canzone italiana, aprendola ad altri linguaggi.
Un talento nostrano che travalica i confini nazionali diffondendo musica di qualità in tutto il pianeta.
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lamilanomagazine · 3 months
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Modena, torna la Festa europea della musica: una notte di concerti in città
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Modena, torna la Festa europea della musica: una notte di concerti in città Con duecento musicisti e 18 concerti diffusi in cortili, chiese, piazze, chiostri e parchi, venerdì 21 giugno la musica fa festa anche a Modena per celebrare l'inizio dell'estate con una proposta che spazia dal rock alla lirica, dalla musica classica e barocca a quella contemporanea, dal pop al blues. Come è tradizione, torna, infatti, anche quest'anno la Festa europea della musica, la manifestazione, ormai alla trentesima edizione, realizzata con il coordinamento del Centro Musica e del Comune di Modena in collaborazione con tantissime realtà culturali del territorio. La musica entrerà nei chiostri e nei cortili del centro storico cittadino, da Palazzo Santa Margherita ai cortili presenti per la prima volta come quelli dell'Acero e dell'Orologio, negli spazi riqualificati di Palazzo dei Musei, e di San Geminiano, dove si svolge il concerto a cura di UniMoRe. Riempie le chiese, dal Duomo a Santa Maria delle Assi, e raggiunge anche le aree verdi fuori dal centro storico come il parco XXII Aprile. L'edizione 2024 della manifestazione è stata presentata ieri mattina, lunedì 17 giugno, nel chiostro di Palazzo Santa Margherita, con una conferenza stampa alla quale sono intervenuti il sindaco di Modena Massimo Mezzetti, la responsabile del Centro Musica Francesca Garagnani, il presidente di Fondazione di Modena Matteo Tiezzi. La Festa della musica apre il programma dei concerti in Cattedrale, alle 19.30, con un'esecuzione per organo insieme alla Cappella musicale del Duomo nel quale sarà presentato in anteprima l'inno del Giubileo 2025, a cura dell'associazione Amici dell'Organo "J.S. Bach" in collaborazione con la Basilica Metropolitana, mentre la musica barocca di Antonio Vivaldi e Tomaso Albinoni, eseguita dall'Ensemble Seicento (a cura di Grandezze & Meraviglie) in "Serenata Veneziana" risuona nel cortile dei Musei del Duomo. Per la prima volta, dopo la riqualificazione del palazzo, la Festa della musica entra anche nei cortili dell'ex Ospedale estense: nel cortile dell'Acero, con il blues del quartetto Doctor Delta (a cura dell'associazione Muse) tra il sound del Mississippi e composizioni originali, e nel cortile dell'Orologio con il rock di "Clockwave", il concerto degli italiani New Candys e degli inglesi Ditz anticipato e seguito dai dj set di a cura degli allievi del corso di formazione Inside Live del Centro Musica. Il chiostro di Palazzo Santa Margherita ospiterà "Bach to Beatles", viaggio con la Corale Gazzotti nella musica vocale che accosta la tradizione colta alla musica più popolare (in collaborazione con Biblioteca Delfini e Fmav) mentre nel chiostro del complesso di Santa Chiara il coro Ildebrando Pizzetti dell'Università di Parma esegue "Languir me fais, ossia degli amor perduti" con brani di compositori cinquecenteschi, tra i quali anche Orazio Vecchi, che danno voce a passioni laceranti e amori impossibili (a cura di Gioventù musicale d'Italia). Musica classica nel chiostro di San Geminiano dove l'orchestra del conservatorio Vecchi Tonelli propone musiche di Mendelssohn e Beethoven. Canti della tradizione spiritual afroamericana e gospel nella chiesa di Santa Maria della Assi con il Serial Singers Gospel Choir in "What a Wonderful Night" mentre in piazza XX Settembre sarà protagonista il pop con "La notte delle cover" con gli artisti di San Luca Sound che interpreteranno i grandi successi internazionali della musica italiana. La musica riempirà anche i parchi cittadini: al parco Amendola con il duo Eulidia formato da Lucia Dall'Olio, voce e piano, e Grazia Cinquetti, voce e chitarre; al parco Ferrari il duo di Daniele Paganelli, voce, e Davide Mezzanotte, chitarra, in un percorso tra i classici del rock e del pop italiani e stranieri; al parco XXII Aprile con due appuntamenti nell'ambito di Altrosuono Festival del Teatro Comunale: venerdì 21 l'ensemble Atse Tewodros Project, collettivo di musicisti tradizionali italiani ed etiopi, presenta il suo secondo disco "Maqeda" domenica 23 è di scena la band multiculturale Ayom con membri da Angola, Brasile, Grecia e Italia che propone "Sa.Li.Va", il nuovo disco. Completano il programma gli appuntamenti al Teatro Tempio, con il concerto Anime libere di Vivaverba, e nel giardino interno dell'Archivio di Stato di Modena con lo spettacolo teatrale con musica dal vivo "Magie notturne. Storie im/possibili in Archivio". In occasione della Festa della Musica, a Palazzo dei Musei si possono visitare fino alle 23 lo spazio immersivo "Avia Pervia" e la mostra "Franco Fontana. Modena dentro" che dalle 19 saranno a ingresso gratuito. Tutti gli eventi, se non diversamente specificato, sono a ingresso libero e gratuito. Il programma completo è disponibile sul sito del Centro Musica di Modena (www.musicplus.it) e sui profili del Centro Musica su Facebook e Instagram.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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