Tumgik
#cattiva educazione
klimt7 · 5 months
Text
La cattiva Educazione
MARGHERITA VICARIO
VINICIO CAPOSSELA
youtube
La cattiva educazione [testo]
Questa mattina non mi son svegliata
E l'invasore ce l'avevo in casa
Inseguita, controllata, minacciata
Nel tossico vestito dell'amore
Una camicia di veleno quel vestito
Che brucia il tempo e tutte le sue ore
Il pentimento e poi le scuse e il farò meglio
Sono le maschere che hanno armato
il coltello
Son stati i padri, è stato il sacrificio
Son stati i rifiuti a cui non si è educati
È stata la cattiva educazione
Che non ha mai insegnato l'emozione
È stato il falso romanticismo
Che non si romanzi più l'orrore e il disonore
Non c'è niente, niente da salvare
Chi ha ucciso, ha ucciso
e questo è criminale.
E l'abbandono, dicono, e la gelosia...
Come se in fondo, fosse un poco colpa mia.
E un'altra volta è lui a prendere la scena
È ancora lui ad invocare pena
Coi chiodi del possesso alza la voce.
La passione che ti porta in croce
Nel silenzio delle porte e poi ti uccide
Con tutto quello che al mondo non si dice
Son state le botte date a mia madre
Son stati i soldi in una mano sola
È stato il domicilio, è stato per mio figlio
Son stati i secoli di fischio al gatto
È stato il corpo esposto e nascosto
Son stati i secoli di cattiva educazione
e di prigione
Del corpo offeso dall'amore
Questa mattina non mi son svegliata
E il carnefice ce l'avevo in casa
Non è stata la sfortuna
è stata la maledizione
che procede di generazione in generazione.
Questa mattina non mi son svegliata.
Compositore: Vinicio Capossela
Tumblr media
.
7 notes · View notes
contrastingsouls · 1 year
Text
Le persone diventano cattive generalmente per tre motivi: devianza, pessima educazione o sofferenza.
E di quest'ultima, ne siamo circondati.
M. Baldinelli
(XV/XII/XXII)
4 notes · View notes
astra-zioni · 1 year
Text
Le persone hanno un ritardo cognitivo se credono che “ghostare” sia sempre cattiva educazione. La messaggistica non è diversa dalla realtà. Tu mi stai dicendo quindi che nella realtà io devo essere costretta a parlarti e intrattenere una conversazione con te. Chiaro che a meno di domande specifiche, cose importanti, situazioni in cui si deve esser chiari rispondere è il minimo. Ma ormai il ghosting si applica a tutte le casistiche - non necessariamente sentimentali - in cui non si risponde, magari per insistenza degli altri, magari perché c’hai i cazzi tuoi e non sempre puoi essere connesso h24. Questa narrazione non fa altro che alimentare l’ansia da prestazione dove davanti a un messaggio o rispondi subito o sei una merda. Io ho letteralmente l’ansia, a volte, ed è paradossale perché non è normale, non è nella natura umana avere tutti questi scambi istantanei ogni santo giorno.
41 notes · View notes
ultimaluna · 5 months
Text
è stato il falso romanticismo, che non si romanzi più l'orrore e il disonore, non c'è niente, niente da salvare: chi ha ucciso, ha ucciso e questo è criminale
16 notes · View notes
orotrasparente · 10 months
Text
allora premessa doverosa: a me tiktoker, youtuber ecc. stanno per lo più sul cazzo salvando la pace di alcuni che sembrano brave persone, il resto li trovo di una stupidità colossale, detto questo il caso di quel bambino che è morto per una challenge a roma ha scoperchiato secondo me il vaso di pandora, per me chi ha sbagliato va condannato ma non crocifisso, la legge si spera farà il suo corso e chi deve pagare pagherà e anche se capisco il sentimento di rancore, io se fossi nel padre del povero bambino non so come reagirei e non voglio manco pensare il dolore che prova questa famiglia, ora però martoriare questi 4/5 idioti non penso sia la cosa giusta ma su questo vabe non voglio entrare nel merito perché l’italia è il paese dei forconi e delle torce quando qualcuno sbaglia e ripeto, lungi da me giustificare sti tipi che sono stupidissimi (non cattivi e nemmeno assassini di professione, semplicemente persone stupide e motivate fondamentalmente da una società che ti riconosce solo se fai del tuo “meglio” per apparire), in più PER FAVORE togliete l’internet ai 50enni che continuano a invocare SUI SOCIAL che il problema sono I SOCIAL, no, i social sono utilissimi sotto tanti punti di vista, il problema è la stupidità umana, la cattiva educazione civile e gli stessi 50enni che 8 volte su 10 hanno trasmesso pessimi insegnamenti ai propri figli
19 notes · View notes
zozzangle · 6 months
Video
youtube
Vinicio Capossela - La cattiva educazione (feat. Margherita Vicario) [Of...
2 notes · View notes
mucillo · 1 year
Text
Tumblr media
"Guarda un po', in tutta la storia si è insegnato agli uomini che uccidere è una cosa cattiva e da disapprovare. Chiunque uccide deve essere annientato perché uccidere è un grande peccato, forse il peggiore di tutti. E poi si prende un soldato e gli si dà in mano la morte e gli si dice "fanne buon uso, fanne un uso saggio". Non gli si impongono restrizioni. Vai e ammazza il più possibile di una certa specie o categoria di tuoi fratelli. E noi ti ricompenseremo perché questa è una violazione della tua prima educazione.“
John Steinbeck, " La valle dell'Eden"
8 notes · View notes
susieporta · 1 year
Text
Ogni giorno, segretamente, milioni di persone scelgono se vivere o morire. La questione ha assunto proporzioni notevoli e in questo delicato passaggio di epoche, tale movimento inconscio è sempre più determinante. Morire non significa soltanto scomparire o lasciarsi andare: morire vuol dire non avere più desideri, non avere un progetto, uno scopo nella vita, un orizzonte, un «poi», un «domani», un «l’anno prossimo», un successo da costruire, un bene da perseguire, un’idea da difendere. Qui non c’entra nulla la cosiddetta crisi, non è solo un disfacimento antropologico dovuto al consumismo, all’inquinamento mediatico, alla cattiva musica, alla cattiva informazione, alla cattiva educazione: simili passaggi sono ciclici, le scritture raccontano di varie epoche nelle quali si è assistito — con grande chiarezza — al tramonto di una civiltà e all’emergere di una più evoluta, formatasi come dal nulla, ma pronta a decollare evolutivamente, supportata da nuove risorse (intellettuali, tecnologiche, economiche), nuovi modelli umani, nuove descrizioni dei fenomeni, un nuovo rapporto con la natura e gli altri «esseri» e, soprattutto, una nuova (per quanto antica) comunione tra anima, spirito e corpo. A questo passaggio corrisponde una nuova libertà: di scegliere, di determinarsi, di dirigere il proprio destino, di condividere a un livello più profondo il lavoro, le relazioni, la ricchezza, il cammino della crescita e della perfezione.
Gabriele Policardo
9 notes · View notes
sofysta · 1 year
Note
Buongiorno Sofy, stai vedendo il Festival di Sanremo, chi ti piace finora?
Il Festival dello schifo Italiano? Non proprio, ho solo intravisto però tutto ciò che fa passar la voglia di vederlo. Dispiace solo che alcune tra le nuove generazioni mostrano solo il peggio, la cattiva educazione in primis. Valori zero.
4 notes · View notes
unfilodaria · 1 year
Text
Io sono un padre
Per di più un padre “single” perché mia figlia ha scelto di stare con me, anche se è fuori per studi. Ma qui è la sua casa ed io sono in parte la sua casa.
Mio padre ci voleva bene, lo so, perché ricordo quante volte mi prendeva in braccio da piccolo, o soddisfava le mie voglie di Dudufour oppure come sorrideva il giorno che mi ha regalato il tavolo da disegno, perché in qualche modo seguivo il suo percorso ed un suo desiderio inespresso. Ma mio padre era un taciturno, un orso. Non anaffettivo ma probabilmente incapace per educazione a dire ti voglio bene. Orfano di madre dall’età di sei anni, figlio di contadino, vita da campagna in una sorta di matriarcato, trattato a modo suo come un principe dalla sorella più piccola. Ma ti voglio bene lo sapeva esprimere o facendo cose o in silenzio. E quel silenzio, aggravato dal suo umore peggiorato dai mille acciacchi a seguito di un grave incidente, è risuonato come un urlo in un vano scale: assordante.
Mio padre di colpo è mancato, non tanto inaspettatamente, ma ci ha lasciato nel fiore della mia gioventù stravolgendomi la vita. É mancato nel momento in cui sembrava stesse cambiando, in cui era più sereno, in cui sembrava cercasse maggiormente il nostro contatto. É venuto a mancare ed io l’ho potuto vedere solo steso sul letto, pronto ad essere messo in una cassa per sempre, senza avergli potuto dire ciao oppure “ti voglio bene”. Tante parole mancate che non possono essere più dette ma almeno pensate, per ricordargli e ricordarsi che non bisogna mai far mancare a un figlio il senso di protezione, un abbraccio, un “ti voglio bene” anche quando sei distrutto o il mondo ti si rivolge contro.
Non gliene faccio una colpa. Lui era così. Non poteva fare di più di quel che ha fatto. Ma io da lui posso solo apprendere che quello che a me è mancato, non deve mai mancare a mia figlia, anche se le ho inferto un dolore insanabile essendo la concausa dello sfascio della nostra famiglia.
Un “ti voglio bene”, un abbraccio non sono mai troppo. Bisognerebbe dirli ed esprimerli a profusione per dare quel senso di calore e sicurezza ai propri figli nei giorni belli e nei giorni brutti, per ricordare loro che, anche se siamo imperfetti, anche se sbagliamo e possiamo fare loro del male (siamo pur sempre uomini) noi ci siamo e ci saremo, nella buona e nella cattiva sorte, finché morte non ci separi davvero.
Dopo, tutto quello che non è stato dato non ritornerà più.
3 notes · View notes
Text
Tumblr media
ogni giorno prendeva il suo giornale
sceglieva l'ultimo tavolino
e dando le spalle al mare
leggeva le notizie del mondo
lo prendevano per originale
altezzoso e un po' strano
per quel modo di dar le spalle al mare
come un gesto di cattiva educazione
ben vestito camminava senza fretta
si sedeva con calma accavallando le gambe
inforcava gli occhiali con i gesti di sempre
e si immergeva in quel mondo lontano
solo il mare comprendeva
quella presenza costante
quelle spalle curve
quell'attenzione a cose lontane
ogni giorno prendeva il suo giornale
sceglieva quel mondo piccolo e lontano
e dava le spalle al mare
al mare che comprendeva
m.c.m.
10 notes · View notes
vecchiorovere-blog · 2 years
Photo
Tumblr media
- L'ignoranza è una patologia che colpisce molte persone. I sintomi sono: la cattiveria, la presunzione, l'invidia e la cattiva educazione 
De Curtis in arte TOTÒ
10 notes · View notes
asterargureo · 2 years
Text
Sto riguardando la dama velata con Miriam 🦁 (e il pensiero va a @mimmalamatta) e sono in modalità critica presso me stessa.
La trama me la ricordavo a tratti ma ci sono delle corbellerie pure.
- La protagonista,Clara,viene abbandonata dal padre,un nobile, presso la tenuta di campagna perché la ritiene colpevole della morte di parto della moglie. Problema: la affida ai fattori e non a sua sorella,che è nobile e potrebbe darle l' educazione necessaria.
Mai nella vita un nobile avrebbe rinunciato all'unico erede anche se donna. Avrebbe potuto combinare un matrimonio vantaggioso. Al massimo avrebbe avuto senso affidarla alle suore come nel caso di molte figlie di nobili.
- Ovviamente la protagonista ha un fratello gemello segreto di cui si innamora e che è stato abilmente occultato per non farlo ereditare
- la zia acquista malvagia che occulta il gemello mancante. Allora che una nobildonna prossima al parto lo faccia senza un medico o un'ostetrica nella tenuta di campagna mi pare assurdo. L'unica che la assiste è la cognata cattiva che chiede al figlioletto di buttare al fiume il cugino neonato
- il cugino cattivo che potrebbe ereditare. Gli sceneggiatori non hanno pensato di combinare il matrimonio tra i cugini (dopo opportuna dispensa papale) e sviluppare così una trama sensata
- la zia paterna stravagante non sposata che tenta di aiutare la nipote
- il padre padrone che vive con il ricordo della moglie defunta e come un Berlusconi qualunque è eterodiretto dalla cognata e dal nipote.
- il futuro marito che è uno sciupafemmine incallito,arrogante e miglior amico del cugino malvagio
6 notes · View notes
Il masochismo nel compiacere il nostro oppressore
Un tema ricorrente nelle categorie discriminate è: cosa pensa chi ci opprime del cattivo comportamento di una persona appartenente a un gruppo discriminato?
Purtroppo è anche un tema che imprigiona e ci fa vivere in funzione di chi ci opprime. Così, per fare due esempi:
alcune persone di origini del sud, trasferite nel nord italia, si sentono a disagio dai comportamenti sguaiati di altre persone del sud perché, a loro pensare, “noi del sud facciamo la figura dei maleducati” (di fronte ai razzisti ndr).
alcuni gay si sentono in imbarazzo dai comportamenti femminili di gay maschi effemminati perché, a loro dire, “mette in cattiva luce i gay “”normali”“ (di fonte agli occhi degli omofobi ndr) e certa gente non merita i diritti” .
Sono solo due esempi di come l’opinione dell’oppressore sia importante e limitante per le persone discriminate. Come se per vivere ci volesse il permesso e l’approvazione di chi non tollera anche solo la tua presenza su qesto mondo.
E’ un concetto subdolo che c’è stato insegnato sin da piccoli. Il compiacere, comportarsi bene per poter esistere, per poter dire di essere una brava persona e quindi meritare il diritto all’esistenza. Comportarsi bene per non perdere l’affetto dei genitori, ad esempio, come se l’accettazione in un contesto familiare sano derivasse da un buon voto o da una biricchinata andata male.
Tornando alla vita da adulti: agli oppressori non importa un fico secco se vi comportate bene, gli farete sempre schifo e sarete sempre il soggetto del loro disprezzo. Secondo te i politici razzisti lo sono perché non hanno mai incontrato una persona razzializzata che si comporta con educazione, onestà e civiltà? Ovvio che la risposta è NO.
Gli oppressori hanno il potere di fare il bello e cattivo tempo nella vita degli altri, senza alcun diritto o merito.
Questo tema mi è tornato in mente in questi giorni, a processo mediatico Depp contro Heard concluso.
Un processo che non ho seguito nei dettagli perché, a mio modesto parere, si tratta di una questione di relazione tossica e non ho alcuna voglia di entrarci. E anche se ci entrassi, non potremo mai avere tutte le informazioni reali senza manipolazione, ecc.
Parentesi chiusa, leggo di attiviste che scrivono che questa sentenza danneggerà le donne che vogliono denunciare una violenza. Alcune hanno inserito nel discorso le molestie degli alpini nel raduno di Rimini (mi ero già espresso a riguardo).
Dato per assodato che per una donna è difficile denunciare, non essere messa sotto accusa e colpevolizzata, sminuita e ridicolizzata, ecc ecc in che modo la colpevolezza di una donna tossica, in un contesto di processo mediatico statunitense, dovrebbe creare un precedente per le donne italiane che non possono denunciare già da adesso senza essere trattate da bugiarde?
“Perché, chi vorrà (l’oppressore misogino ndr) userà il processo per sminuire le donne che denunciano” è la risposta...
il problema è che già accade. Anche prima della sentenza Depp-Heard (vedi Rimini e tutte le altre donne zittite e sminuite negli altri raduni)
il problema è che anche le sentenza avesse avuto un altro esito non sarebbe cambiato nulla per le donne italiane dato che all’oppressore non frega nulla che non confermi le proprie idee.
il problema è sperare che una persona tossica vinca un processo per questioni di squadra, Un po’ come quando si proteggono altre donne tossiche e i loro comportamenti abusanti (l’equivalente del #notallman ma al femminile in chiave passiva).
Quindi no: una donna è responsabile delle sue azioni, anche quando è tossica, e se viene ritenuta colpevole non tocca, in alcun modo, le lotte femministe e i diritti violati di migliaia di donne. E comunque anche la donna tossica ha gli stessi diritti civili che le sono stati negati, nonostante non si comporti come una persona civile. Persino Meloni ha diritto agli stessi diritti civili che nega a migliaia di persone (tra soggetti razzialiazzati e lgbtqi+)
Non si compiace l’oppressore per convincerlo. Solo fin quando le sue parole avranno peso questo avrà potere sulle nostre vite
2 notes · View notes
levysoft · 12 days
Link
[…] C’è la convinzione che il destino e i fallimenti di un bambino siano in gran parte nelle mani dei suoi insegnanti, con cui passa circa mille ore all’anno. Ma le restanti 7.760 ore sono affidate ai genitori. (…) Non stiamo suggerendo che una sola persona può essere considerata responsabile per ogni passo falso compiuto da un bambino. Né che i genitori non dovrebbero poter fare errori, anche gravi”, precisano gli autori. “Tuttavia, il 90 per cento delle sparatorie mortali che coinvolgono bambini fino ai quattordici anni avviene in casa. Come possiamo parlare di violenza nelle scuole senza riconoscere il luogo in cui la violenza è stata concepita e alimentata?” […] 
0 notes
notizieoggi2023 · 1 month
Video
https://notizieoggi2023.blogspot.com/2024/03/barbara-durso-trascina-in-tribunale.html Barbara D'Urso trascina in tribunale Naike Rivelli per diffamazione La conduttrice partenopea Barbara D’Urso poche ore fa si è recata in Tribunale per il processo per querela ai danni della figlia di Ornella Muti, Naike Rivelli. I fatti risalgono al lontano 2019 quando l’influencer pubblicò dei post offensivi nei confronti dell’allora conduttrice di Pomeriggio 5. Ieri Barbara D’Urso si è recata in tribunale per la prima udienza del processo per querela che la vede contro Naike Rivelli. Ciò che viene contestato risale ormai al lontano 2019. Allora la figlia di Ornella Muti pubblicò dei post offensivi nei confronti della conduttrice partenopea dove si prendeva gioco di lei mettendola in cattiva luce. Nel primo incontro in tribunale è stata ascoltata l’ex volto di Pomeriggio 5. Barbara D’Urso in tribunale con Naike Rivelli: “Mi ha diffamata” Ieri mattina è stata sentita la D’Urso in un primo incontro, la seconda udienza è stata prevista per il 4 aprile e toccherà a Naike Rivelli difendersi. Forse, però, si potrebbe arrivare a un accordo bonario prima della data prestabilita. La prima udienza si è tenuta al Tribunale di Alessandria. La conduttrice televisiva ha ricostruito i fatti che l’hanno portata a querelare la figlia di Ornella Muti. La donna sarebbe colpevole di aver criticato un siparietto a Pomeriggio 5 tra la padrona di casa e Vittorio Sgarbi, nonché un altro che vedeva protagonista Silvio Berlusconi. Il suo avvocato ha dato una spiegazione all’Adnkronos. La signora D’Urso non ha individuato quella che è l’ironia e il sarcasmo di Naike nel dire alcune cose su un siparietto di un momento della trasmissione di ‘Pomeriggio 5’…il primo video riguardava un intervento di Sgarbi dove si parlava del suo appeal sessuale e dove sia Sgarbi che la D’Urso scherzavano tra loro, e Naike ha fatto un commento su quel modello di televisione, che in quel periodo aveva un enorme audience, e ha detto ‘come è caduta in basso l’Italia che si guarda questi programmi trash’ Nel secondo video la Rivelli criticava un’intervista a Silvio Berlusconi prima della sua campagna elettorale nel 2019 e metteva in evidenza come quella del Cavaliere non fosse un’intervista quanto un monologo mentre la D’Urso si limitava ad accavallare le gambe “facendo vedere la biancheria intima”. Le due come ha fatto sapere Naike si sono incontrate in tribunale: Per educazione l’ho salutata, ma quando l’ho fatto lei si è girata dall’altra parte…con me c’era anche mia madre ma ha preferito rimanere fuori L’ex conduttrice Mediaset non è in cerca di denaro, quanto piuttosto delle scuse della Rivelli perché si è sentita offesa dalle sue parole.
1 note · View note