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#certe occasioni
mynameis-gloria · 2 years
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Il 28/9/2022 ho potuto assistere al soundcheck di Renato Zero, occasione che non capita tutti I giorni. Essere a Roma, al Circo Massimo e proprio in quella giornata. Tralascerò come ho assistito, chi ha condiviso con me questo ricordo (improvvisato) felice e divertente ed i dettagli di quella giornata ma è stato bello e in qualche maniera importante. Stasera è stato trasmesso su canale 5. I miei lo hanno guardato. Io leggevo, ma la musica risuonava, sentire Renato Zero, cantare Piazza Grande, omaggiando Dalla è stato poesia.
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lonelysmile · 9 months
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odio capodanno
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i-mmaginando · 2 months
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In certe occasioni una telefonata mattutina ti cambia la giornata
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6 settembre
Comunque ancora mi stupisco di come io riesca ad essere più considerata dai ragazzi che dalle ragazze.
Stasera avevamo un compleanno e a cena stavo (fortunatamente!) vicina di posto con 3 dei suoi amici, gli unici 3 con cui ho più confidenza e una ragazza, E la quale sì ci vado d'accordo ma spesso sta per le sue o preferisce la compagnia maschile. Quindi mi sono messa a chiacchierare più che altro con loro 3, tra cazzate, gossip e battute, lei se stava lì e difficilmente era coinvolta nella conversazione, ma tanto si vedeva che stava già scazzata di suo molto probabilmente, premetto che spesso e volentieri abbiamo interagito ma da parte sua non ho mai visto tanto interesse nell'approfondire la nostra conoscenza eh, quindi. Poi ci spostiamo nella loro sede e praticamente mi sono trovata a lanciare burrito di gomma e avocadi ad un altro ragazzo (tra l'altro quello che mi diede il tso perché non ho amiche), il quale mi nascose pure la borsa mentre mi ero allontanata e rientrando gli ho tipo detto che me ne ero accorta, insomma ho riso e scherzato con lui.
Ho ritrovato una parte della vecchia me, sono uscita allo scoperto finalmente, ho fatto un po' la cretina come ai vecchi tempi con le mie ex amiche, e la cosa più brutta, sicuramente, è che nessuno lo sa, nessuno sa che non ero così da anni, Riccardo non mi ha detto nulla, non mi ha vista diversa, non ha notato che emanavo luce dalle mie risate e mi dispiace. Mi vede spesso cupa e triste e quando sono allegra pare che non ci faccia caso, perché per lui è una cosa scontata, perché lui non deve mica dirmelo che lo ha notato nonostante sappia che mi faccia piacere sapere che nota certe cose. In effetti ci sono stata molto poco con lui mentre eravamo in compagnia... Io glielo ho anche detto tutto ciò, che mi sono sentita un po' più me stessa stasera ma non mi ha risposto nulla. Mi dispiace tanto per questo.
Mi sono divertita con questo ragazzo, mi son sentita considerata, le altre ragazze hanno fatto gruppetto fra loro, in 3, mentre un'altra dormiva e l'altra appresso a quello che le piace e che non se la fila e io mi son messa a giocare con questo qua e ogni tanto ci si metteva in mezzo un amico di Ric, uno con cui mi ci trovo "bene". Riccardo avrà fatto 2 o 3 lanci poi non mi sono manco accorta cosa stesse facendo.
Dico io, è così difficile avere questo tipo di rapporto con una ragazza? Che poi quelle 3 sono state un po' criticate per il casino che facevano, io invece le capivo (per quanto ormai mi siano andate sui coglioni), io sapevo benissimo come si sentivano e avrei voluto essere criticata anche io per il caos che avrei combinato. Ma mi escludono, loro direbbero che sono io ad escludermi però io stavo lì quando tutte e tre si sono prese a braccetto per andare alla giostra, ero lì quando se ne andavano alla "riunione in bagno", ero lì in tante occasioni. Mi hanno considerata per fare il disegno sul biglietto del festeggiato, almeno quello è stato molto apprezzato, almeno quello...
Io ho ancora questo carattere vivace, allegro, spensierato, fastidioso, caotico, giocherellone, divertente. Però non tutti me lo vogliono tirare fuori e io non sono così sfacciata da metterlo alla mercé di tutti ma solo con chi mi sa ricambiare.
Che poi ok scherzo e mi diverto di più coi ragazzi ma comunque nessuno di loro è mio amico eh.
Boh, come ho già detto, meglio sola al momento, risolvo i miei problemi e torno. Ma un po' di divertimento non guasta ogni tanto...
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l-incantatrice · 11 months
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Sabato scorso abbiamo festeggiato la laurea magistrale di mia nipote in un ristorante a Milano. Due anni fa nello stesso periodo avevamo festeggiato la sua laurea triennale sempre in un ristorante a Milano. Il mio stato d’animo è stato molto diverso in quelle due occasioni. L’altro ieri ero serena,felice di fare festa,mentre due anni fa ero triste,depressa e non vedevo l’ora di tornare a casa. Mi sentivo giù anche per problemi fisici,ma soprattutto per i problemi che mi avevano creato alcune persone e per il male che mi avevano fatto. In questi due anni ho fatto un grande lavoro su me stessa per raggiungere la pace interiore. Ora non mi faccio più “ trascinare nel gorgo “, non mi lascio ferire dall’ egoismo e dalla cattiveria; mantengo un certo distacco nell’affrontare le cose. Non ho perso la sensibilità,semplicemente la dispenso a chi la merita. Perché certe persone non cambiano mai e continueranno sempre a comportarsi in un certo modo,ma sono cambiata io e non permetto più loro di farmi del male
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der-papero · 8 months
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Certe volte mi mancano quei momenti dove con Francesco, ai tempi dell'Uni, si andava fuori al liceo ad urlare
JAT A FATICAAAAAA!!!
ma non tanto per quei momenti in sé che ormai sono andati, ma perché mi andrebbe di dirlo ancora oggi in tantissime occasioni, mannaggia al politically correct.
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lunamagicablu · 11 months
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In certe notti serene, con la luna grande, si fa festa nei boschi. È impossibile stabilire precisamente quando, e non ci sono sintomi appariscenti che ne diano preavviso. Lo si capisce da qualcosa di speciale che in quelle occasioni c'è nell'atmosfera. Molti uomini, la maggioranza anzi, non se ne accorgono mai. Altri invece l'avvertono subito. Non c'è niente da insegnare in proposito. E' questione di sensibilità: alcuni la posseggono di natura; altri non l'avranno mai, e passeranno impassibili, in quelle notti fortunate, lungo le tenebrose foreste, senza neppur sospettare ciò che là dentro succede. Dino Buzzati ************************* On certain clear nights, with a big moon, there is a party in the woods. It is impossible to say precisely when, and there are no obvious symptoms to give warning. You can tell by something special that is in the atmosphere on those occasions. Many men, the majority in fact, never notice it. Others, however, notice it immediately. There is nothing to teach about it. It's a question of sensitivity: some have it by nature; others will never have it, and will pass impassively, on those fortunate nights, along the dark forests, without even suspecting what is happening in there. Dino Buzzati 
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gregor-samsung · 1 year
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“ Il poeta John Donne disse che nessuno dorme sul carro che lo porta al patibolo; è altrettanto vero che in tempo di guerra ci sono meno occasioni di sbadigliare (immagino che sia per questo che durante i conflitti bellici diminuiscono notevolmente i suicidi, spesso motivati da una noia ostinata). Ma via via che le società sono divenute sempre più individualiste e i loro membri sempre più egoisti, impegnati a godere di piaceri e di ricchezze sempre più a portata di mano, la guerra ha perduto molto del suo fascino tradizionale. Qualche ritardatario si entusiasma ancora alla notizia di guerre lontane e all'idea della guerra in generale, ma quando la bomba gli cade vicino o gli arruolano il figlio, allora perde tutto il patriottico entusiasmo. La gente non vuole problemi: non è che la pace le piaccia del tutto (c'è sempre un motivo per brontolare e poi, quando le cose vanno bene, ci si annoia), però vuole essere lasciata in pace. Solo nei paesi sottosviluppati, poveri, poco informati, collettivisti per religione o ideologia politica, malati di tribalismo assassino o suicida, si continua a conservare un certo spirito bellico. In quelli più sviluppati, da quando la classe operaia ha realizzato certe conquiste, già da tempo non si parla più di rivoluzioni e di guerre civili. A parte i trafficanti d'armi, i grandi finanzieri di settori industriali molto specializzati e i militari per vocazione (o quelli che senza esserlo, hanno la vocazione militare, che sono i peggiori), il bellicismo non ha più quell'approvazione popolare che prima non gli era mai mancata. Soltanto il nazionalismo estremo, la forma di collettivizzazione mentale più compatibile con l'individualismo moderno (i nazionalisti sono individualisti pudichi, individualisti di gruppo), continua a pompare adrenalina nelle vene di certi dementi ancora capaci di uccidere o di morire con entusiasmo. Ma se la guerra non piace alla maggioranza degli uomini, mi dirai, perché continuiamo a spendere tanti soldi in eserciti, caccia, carri armati e testate nucleari? Non è forse giunto il momento di proibire la guerra, cioè di renderla impossibile, di impedirla? Hai perfettamente ragione, figlio mio. Infatti si tratterebbe proprio di questo, di impedirla: basta lamentarsi e protestare soltanto. “
Fernando Savater, Politica per un figlio, traduzione di Francesca Saltarelli, Laterza, 1993¹; pp. 104-105. (Corsivi dell’autore)
[Edizione originale: Política para Amador, Editorial Ariel, S.A., Barcellona, 1992]
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nell-ombra-blog · 4 months
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Fare il primo passo in una relazione è crucialmente importante perché dimostra coraggio, caparbietà, determinazione nel perseguire i propri obiettivi. Purtroppo non c’è sempre una prossima volta nella vita, un giorno ti accorgerai tutto ad un tratto che certe possibilità ti son sfuggite di mano, come sabbia dopo una folata di vento. Buttati a capofitto nelle cose, non rimuginarci troppo, nella vita ho perso migliaia di occasioni proprio perché non ho avuto il coraggio di buttarmi, di lasciarmi andare senza pensare al giudizio altrui. Può capitare di avere un’idea, che ti sembra talmente buona che, se fosse perfetta, farebbe faville. Tuttavia perfetta non lo diventerà mai, se non cominci a produrla, a testarla. Se l’obiettivo della “perfezione” è solo la scusa per evitare di metterti in gioco, è meglio essere onesto con te stesso e prenderne atto. Tuttavia, dire a qualcuno “credi in te stesso” è inutile. Nessuno di fronte ad una frase di questo tipo ne prende coscienza e comincia davvero a pensare in modo diverso. La nostra personalità è anche il frutto delle esperienze passate. Non basta un libro o qualcuno che ti dica di credere in te e nelle tue potenzialità, perché tu possa realmente farlo e dare quindi una svolta alla tua vita. Per convincere qualcuno a credere in se stesso, si dovrebbe utilizzare la frase: lavora a quello in cui credi. Oggi giorno siamo circondati da “motivatori” e da libri che parlano di successo personale, leggiamo e guardiamo video che ci dicono di essere leader in qualcosa o di qualcuno e come farlo. Sono i tuoi progetti a plasmare la tua personalità, non il contrario. Il giudizio degli altri può valer più del tuo progetto? Più della tua felicità? Non rimandare più nulla, oggi è quel giorno, il tuo giorno. Le persone che selezionano, e che dicono di no a qualcuno o qualcosa, sono persone che sanno cosa vogliono, sanno cosa meritano e sanno dove vogliono arrivare, ed hanno il coraggio di dire no a tutto il resto. “Oggi non è un giorno qualunque di tutti i giorni che verranno, ma quello che accadrà in tutti i giorni che verranno potrà dipendere da quello che farai, proprio oggi.” Ogni singolo viaggio inizia da un punto di partenza, ed è proprio nel mentre, che avvengono le trasformazioni più profonde, ed è proprio in quel passo iniziale che si nasconde e scopre il proprio potenziale, trasformando le speranze in realtà, i sogni in percorsi tangibili.
Max
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firewalker · 7 months
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철인왕후 - Mr Queen
Oggi consiglio un k-drama, ovvero una serie televisiva coreana. È su Viki ed è in coreano sottotitolata in italiano. La trama è la seguente (la copio da qui)
Nell'era moderna, Jang Bong-hwan è uno chef che lavora per i migliori politici del paese alla Casa Blu. Ha uno spirito libero, ma un giorno si ritrova nel corpo della regina Cheorin nel periodo Joseon. Re Cheoljong, il monarca regnante, è una persona gentile e accomodante, tuttavia, è re solo di nome: la regina Sunwon, la moglie del defunto re Sunjo, esercita il vero potere nel paese e lo ha relegato a una figura di spicco. Anche il suo ambizioso fratello minore, Kim Jwa-geun, desidera il potere. La regina Cheorin scopre presto che re Cheoljong non è quello che sembra e che ha un lato oscuro e sospetto in lui.
Un cuoco, un uomo del XXI secolo, si ritrova nel corpo di una regina, moglie di un re coreano che, storicamente, è stato in carica dal 1849 al 1864. La storia non è proprio fedele alla Storia, gli autori si prendono delle libertà e cambiano il destino del re, ma è raccontata in maniera tale da essere avvincente e divertente (si ride parecchio), pur nella sua tragicità: il re, storicamente, è visto come un burattino nelle mani delle famiglie nobili, va da sé che ci saranno parecchie difficoltà, lotte, ribellioni e scene d'azione.
Quello che mi spinge a parlarne oggi è il fatto che sia l'8 marzo. Il cuoco si trova nel corpo di una regina, una donna nella corea del XIX secolo, che già ora le donne coreane si sognano la libertà e le sicurezze di quelle occidentali (!), figuriamoci allora.
È stato estremamente istruttivo pensare a come avrei fatto io in determinate occasioni, per poi rendermi conto che lui, ora, è una lei, e certe cose non le può fisicamente o socialmente fare, anche con la carica di regina.
Davvero, se c'è un modo per cambiare prospettiva, è questo K-drama, lo consiglio a tutti.
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scrittoresolitario · 1 year
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Non è sempre vero che le ferite guariscono con il tempo. Può succedere se hai altre occasioni e persone intorno che ti sappiano ascoltare o aiutare. Altrimenti certe delusioni rimangono a vita, ti definiscono per sempre e più gli anni passano, più fanno male.
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anomaliahh · 1 year
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🇮🇹┆Cuddles w the Sanses (Pt.1)
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▹ 𝐜𝐡𝐚𝐫𝐚𝐜𝐭𝐞𝐫𝐬: Horror, Dust, Fell.
▹ 𝐡𝐞𝐚𝐝𝐞𝐫 𝐜𝐫𝐞𝐝𝐢𝐭: x_nzlian on Instagram & X
▹ 𝐬𝐭𝐲𝐥𝐞: headcanon
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Horror:
Horror adora abbracciarti. Un sacco. E non si vergogna a farlo o dimostrarti affetto neanche fuori, in pubblico. Abbracci da dietro, davanti... in qualsiasi modo va bene, basta che ti stia vicino.
Si trattiene soltanto quando siete insieme ai suoi amici o ad altri Sanses, più che altro per non sentire lamentele da parte loro.
Gli piace anche sollevarti e tenerti in braccio mentre ti abbraccia, e lo fa sempre con grande facilità. A volte lo fa semplicemente perché gli piace farti vedere quanto è forte.
I primi tempi con te arrossiva sempre quando gli tenevi la mano, lo abbracciavi o semplicemente gli davi un bacio sulla guancia. Con il passare del tempo poi si è abituato e non arrossisce più così spesso, si limita a sorridere, al settimo cielo.
C'è ancora una cosa però che continua a farlo arrossire nonostante il passare del tempo e cioè quando gli fai complimenti. Si scioglie ogni volta che gli dici che è carino, che ha fatto un buon lavoro o che sei fiera di lui e non sa più come reagire.
Sempre nei primi tempi ti ha chiesto più volte se volessi provare ad assaggiare la carne umana e una volta ti ha perfino portato uno dei suoi migliori piatti del genere, un po' come i gatti ti portano piccoli animali morti. Tuttavia quando ha capito che tu non eri come lui e non avevi i suoi gusti ci ha rinunciato, un po' a malincuore.
Big spoon. Almeno il più delle volte, anche se non gli dispiace lasciarsi stringere da te, anzi.
Horror adora anche giocare con la tua carne. Spesso ti pizzica dolcemente la pancia o i fianchi, ti dà un sacco di morsetti affettuosi ovunque, specialmente sulle guance quando metti il broncio o sei arrabbiata.
In queste occasioni sta sempre attento a dosare e controllare bene la sua forza per non rischiare di farti davvero male, e lo percepisci che ci sta facendo attenzione.
Quando non è sicuro di aver esagerato o no è sempre il primo a chiedertelo, con sguardo preoccupato. E quando ti fa male per sbaglio, anche se poco, preparati ad essere riempita di bacini nel punto dove ti ha fatto male.
Horror si assicurerà sempre che tu abbia mangiato abbastanza. Potrebbe sembrare anche una classica nonna per certe sue accortezze, ma è solo perché ci tiene molto a te e alla tua salute. In più cucina sempre per te e ama farlo anche se non è proprio il suo campo cucinare cibo normale... ma si impegna sempre per fare del suo meglio. Con lui avrai sempre la pancia piena.
Quando dormite insieme Horror tende spesso a stringere leggermente una tua coscia e portare la tua gamba sopra il suo bacino. Poi la accarezza finché non si addormenta.
Dust:
Dust è... complicato. Per mille motivi, tra cui anche la dimostrazione di affetto. Perché prova sempre molte più cose di quante ne dimostra.
Non è il tipo da dare molto contatto fisico in generale, figuriamoci in pubblico o con gli altri Sanses. È già tanto se ti sta vicino, mani in tasca e cappuccio abbassato come sempre.
Non ti allontana in malo modo quando lo abbracci o gli prendi una mano? Beh, congratulazioni, vuol dire che sei una delle pochissime persone a cui tiene molto!
Con gli altri sembra quasi che tu non esista per lui. Scordati che ti dica o faccia cose carine in compagnia di altri. Anche perché non è proprio il tipo.
Tuttavia ti osserva. Molto spesso. E osserva anche i dintorni. Lo fa perché segretamente gli piace guardarti quando stai vicino a lui e per tenere d'occhio eventuali minacce. Già, anche se non sembra è molto protettivo nei tuoi confronti. Però non si farà mai beccare ad osservarti.
Proprio per questo suo osservarti sa vedere benissimo un cambiamento nel tuo umore, anche quando cerchi di nasconderlo. Per esempio, a volte nota che ti rattrista un po' il suo essere particolarmente distaccato. In quei momenti capisce che forse è il momento di mettere da parte il suo orgoglio, almeno un po', e aspetterà che rimarrete da soli oppure ti raggiungerà in camera.
Non ti dirà niente di che, Dust è sempre di poche parole, si limiterà a sedersi vicino a te. Ti prenderà la mano, la accarezzerà e lì capirai che ti puoi sciogliere un po' di più con lui. Lascerà che tu appoggi la testa su una sua spalla o che lo abbracci perché sa che ne hai bisogno.
Ma i suoi momenti più dolci e premurosi nei tuoi confronti avvengono sempre quando tu non puoi vederli. Non è raro infatti che mentre gli dormi vicino lui ti stringa, ti accarezzi i capelli o ti dia qualche bacio sulla fronte. Anche perché adora darti piccoli baci sulla testa. In questi momenti si preoccuperà anche di coprirti, rimboccarti le coperte o semplicemente spostarti delicatamente i capelli dal viso.
Little spoon il più delle volte. Non lo ammetterà mai ma gli piace il tuo affetto, i tuoi abbracci o le tue carezze.
Rotea sempre gli occhi, distoglie lo sguardo o si abbassa un po' di più il cappuccio quando lo tocchi in compagnia di altri. Sembra sempre piuttosto infastidito dalle tue azioni ma in realtà sotto sotto spera che tu non smetta mai di comportarti in quel modo con lui, anche per questo non ti scosta bruscamente. Qualche volta puoi anche vederlo sorridere sotto il cappuccio.
Fell:
Ammettiamolo, Fell è un po' uno tsundere, sai che devi guardare più a quello che fa rispetto a quello che dice.
Non è molto bravo a parole, spesso ti prende in giro affettuosamente semplicemente perché dire quello che prova lo reputa stupido o è troppo difficile per lui.
Adora spendere del tempo rilassante con te, niente di troppo movimentato, come per esempio guardare un film insieme o fare una passeggiata in posti calmi e silenziosi.
Gli piace tenerti per mano e accarezzarti il dorso o le braccia. Il suo tocco è inaspettatamente delicato.
Se state camminando insieme Fell è quel tipo di persona che ti fa cenno di prendergli la mano per non farti rimanere indietro, senza guardarti.
Fell adora i grattini, specialmente dietro la testa o sul collo. È l'unica cosa che lo fa sciogliere completamente e nessuno lo sa a parte te. E guai a te se ne fai parola con qualcuno!
Arrossisce e si imbarazza sempre molto quando gli fai i grattini ma non ti dirà mai di smettere. Protesterà e borbotterà qualcosa tra sé e sé ma ti lascerà fare. E, anzi, se smetterai lui ti stringerà un po' di più e ti guarderà con disappunto, senza però dire niente. Non può certo abbassarsi a chiederti di continuare...
Big spoon, anche se in realtà essere abbracciato e coccolato da te gli piace più di quanto vuole ammettere a sé stesso.
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【 Navigation post┆Masterlist┆Pt.2 】
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sophie-blanceur · 10 months
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Certe volte le donne vivono “addormentate”.
Mangiano dormendo.
Lavorano dormendo.
Amano dormendo.
Fanno shopping dormendo.
Si sposano dormendo.
Fanno progetti di vita dormendo.
Sono di tutte le età queste donne.
Di tutte le nazionalità.
Di tutte le classi sociali.
Di tutti i livelli culturali.
Le puoi incontrare per strada,
di fronte a casa,
all’uscita dal cinema,
in treno, al supermercato.
Fanno tutto ciò che devono fare, dormendo.
Poi, certe volte, inaspettatamente
succede qualcosa: si svegliano!
Non è un momento facile.
Si guardano intorno e si chiedono: «Ma dove sono?».
Mentre se lo chiedono vedono tutto ciò che prima era di fronte ai loro occhi in modo nuovo.
«Non ha la stessa luce» pensano dubbiose.
«Non sembra la stessa cosa».
È il momento del travaglio.
In cui ci si sente strane, scombussolate.
«Ma come ho vissuto fino ad ora?» si domandano.
Forse hanno trent’anni, forse settanta.
Non importa.
Il risveglio è uguale per tutte: traumatico.
Però il risveglio è anche affascinante.
Ci si arrabbia con se stesse all’inizio.
Perché quando si viveva con gli occhi chiusi
si amava l’uomo sbagliato.
Ci si faceva sfruttare dagli altri.
Si sceglievano cose che non piacevano,
solo per far contenti tutti.
Ci si considerava poco capaci.
Oppure ci si sentiva troppo capaci
e ci si arroccava da qualche parte.
«Che rabbia» esclamano le donne all’inizio.
Quanto tempo ho buttato.
Quante occasioni ho perduto...
Ma all’anima non importa del passato.
Non importa del tempo.
All’anima importa del risveglio.
Lei ha solo un timore: che tu ti riaddormenti.
Accade: è un momento critico il risveglio.
Può succedere di fuggire: chiudendo gli occhi di nuovo.
Se ti sei svegliata non farlo…
la vita ti aspetta…
e tu meriti di viverla…
Simona Oberhamme
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sl-res · 2 years
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Era bella con un cu-curioso taglio di capelli e delle te-te-te-te-tenere espressioni, non si possono sprecare certe occasioni
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sefaiunbelrespiro · 1 year
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Sono state settimane molto intense. Ho viaggiato un po’ per lavoro e questa settimana mi sono concessa quattro giorni per fare quello che mi piace. Stare a Trento, in un’altra città, con un altro mood di “vita lenta” a seguire tavole rotonde, convegni, incontri è stato fantastico.
Condividere questo con la persona a cui voglio più bene in questo momento della mia vita è stato ancora più bello.
È stata un’esperienza fantastica che vorrei rifare domani: vivere in funzione del festival. Vivere in funzione di sapere, imparare in modo diretto, dando un volte alle persone che hanno in mano il nostro futuro. Alcune frasi, alcune considerazioni sono state illuminanti per me. Stare in mezzo a certe personalità, vivere dentro il festival, vedere ogni giorno ai diversi incontri facce conosciute che, come te, corrono da una parte all’altra per seguire più incontri possibili.
Svegliarsi lontano dal caos cittadino.
Incontrarsi in pausa pranzo in centro.
Vestirsi bene e uscire la sera dopo una giornata piena di appuntamenti.
È la vita che vorrei sempre. E ripeto,averla condivisa con una persona con cui mi trovo davvero così bene e in comfort e stato ancora più bello. A tal punto da ritornare come sempre a casa con una consistente malinconia dei giorni che passano troppo velocemente. Non mi passerà mai questa cosa. Quello che so è che me li sono goduta appieno.
Concludo con una frase di incoraggiamento che un giornalista ci ha detto all’ultimo incontro a cui ho assistito oggi: “Non guardate al futuro come ad un qualcosa di negativo è disastroso. Ci sono un sacco di occasioni, un sacco di opportunità che se colte con lo spirito positivo possono portare a qualcosa di grandioso.”
Grazie Trento e grazie a tutti ❤️
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lunamagicablu · 1 year
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Il primo scopo del grembiule delle Nonna era di proteggere i vestiti sotto, ma, inoltre: Serviva da guanto per ritirare la padella bruciante dal forno; Era meraviglioso per asciugare le lacrime dei bambini ed, in certe occasioni, per pulire le faccine sporche; Dal pollaio, il grembiule serviva a trasportare le uova e, talvolta, i pulcini!; Quando i visitatori arrivavano, il grembiule serviva a proteggere i bambini timidi; Quando faceva freddo, la Nonna se ne imbacuccava le braccia; Questo buon vecchio grembiule faceva da soffietto, agitato sopra il fuoco a legna; Era lui che trasportava le patate e la legna secca in cucina; Dall’ orto, esso serviva da paniere per molti ortaggi dopo che i piselli erano stati raccolti era il turno dei cavoli; A fine stagione, esso era utilizzato per raccogliere le mele cadute dell’ albero; Quando dei visitatori arrivavano in modo improvviso era sorprendente vedere la rapidità con cui questo vecchio grembiule poteva dar giù la polvere; All’ora di servire i pasti la Nonna andava sulla scala ad agitare il suo grembiule e gli uomini nei campi sapevano all’istante che dovevano andare a tavola; La Nonna l’utilizzava anche per posare la torta di mele appena uscita dal forno sul davanzale a raffreddare; ai nostri giorni sua nipote la mette là per scongelarla. Occorrerà un bel po’ d’anni anni prima che qualche invenzione o qualche oggetto possa rimpiazzare questo vecchio buon grembiule. Io rivoglio il grembiule pieno di natura, fiori, frutti, amore e profumi, rivoglio un’infanzia fatta di cose umili ma indispensabili, io rivoglio il mio super eroe!! Valeria Bonora *********************** The first purpose of the Grandma's apron was to protect the clothes underneath, but also: It served as a glove to remove the burning pan from the oven; It was wonderful for wiping children's tears and, on occasion, for cleaning dirty faces; From the chicken coop, the apron was used to carry the eggs and, sometimes, the chicks!; When visitors arrived, the apron served to protect shy children; When it was cold, Nonna wrapped her arms in it; This good old apron acted as a bellows, waved over the wood fire; It was he who carried the potatoes and dry wood to the kitchen; From the garden, it served as a basket for many vegetables after the peas had been harvested it was the turn of the cabbages; At the end of the season, it was used to collect fallen apples from the tree; When visitors suddenly arrived it was astonishing to see how quickly this old apron could give the dust down; When it was time to serve her meals, Grandma would go up the stairs to wave her apron and the men in the fields knew instantly that they must go to table; Grandma also used it to place the apple pie fresh out of the oven on the windowsill to cool; nowadays her granddaughter puts it there to defrost it. It will take quite a few years before some invention or object can replace this good old apron. I want my apron full of nature, flowers, fruits, love and perfumes, I want a childhood made of humble but indispensable things, I want my super hero!! Valeria Bonora 
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