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'i'm casting you out of terra's heart forever.' - aqua
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just found my dream movie: gay romcom kind of retelling rock hudson's life while being deeply inspired by rock hudson/doris days duo comedies....its a 2004 low budget gay movie tho so lets see how it stands up
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Cambiano i governi, ma le brutte abitudini rimangono e la nostra PA si conferma ancora, senza vergogna, come la peggiore pagatrice in Europa #italiamaglianera #pubblicaamministrazione #CGIAmestre #PAinadempiente #proceduradiinfrazione #comunitaeuropea #fabriziosbardella
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“In Italia più sprechi della PA che evasione fiscale: 180 contro 83,6 mld €; inefficienze in burocrazia, sanità e giustizia”L’analisi effettuata dall’Associazione Artigiani e Piccole Imprese Mestre mette in luce le varie inefficienze del sistema della Pubblica Amministrazione in Italia
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ORA ULTIMA: Stipendi: Ecco le 3 città italiane dove si guadagna di più #oraultima 👇
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💸 Lavorare in Italia: le città che pagano meglio. Vuoi sapere dove si guadagna di più in Italia?
💰 Secondo un'indagine della Cgia di Mestre, Milano è la città dove si guadagna di più, seguita da Parma e Modena.
🌐 Visita il sito oraultima.com per altre notizie di economia e finanza. Trovi il link in bio.
Tu cosa ne pensi? Commenta qui sotto! 👇
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Secondo un approfondimento della Cgia, vi è una disparità notevole nel trattamento fiscale tra le piccole e medie imprese (Pmi) italiane e le multinazionali del web. Fino alla fine del 2022, molte di queste multinazionali hanno continuato a trasferire la maggior parte dei loro utili realizzati in Italia verso paesi con una fiscalità vantaggiosa, risultando in un gettito fiscale esiguo per l'Italia. Le Pmi italiane versano annualmente circa 24,6 miliardi di euro in tasse, mentre le 25 multinazionali del web attive nel Paese contribuiscono solamente con 206 milioni di euro. Nonostante le Pmi generino un fatturato 90 volte superiore a quello delle big tech, in termini di imposte queste ultime pagano 120 volte meno. Il rapporto mette in luce che il carico fiscale sulle imprese italiane sfiora il 50%, mentre le multinazionali tecnologiche si attestano su un tax rate effettivo del 36%. Anche con l'entrata in vigore della Global Minimum Tax (Gmt), si prevede che il gettito fiscale derivante dall'applicazione della nuova aliquota sarà comunque modesto. Stime indicano che, entro il 2033, le entrate potrebbero raggiungere appena 500 milioni di euro, numeri ben lontani rispetto ai contributi attesi dalle piccole imprese. Malgrado la Gmt, esiste ancora la possibilità per le grandi holding di trasferire i loro profitti in paesi europei con tasse favorevoli. Ciò dimostra che esiste un trattamento fiscale che penalizza i piccoli imprenditori a favore dei grandi colossi. In Italia, è necessario che vengano adottate manovre fiscali più equitative, richiedendo un maggiore contributo da parte di chi ha registrato profitti elevati e ha sfruttato tecniche elusive. La situazione non riguarda solo le multinazionali straniere, ma anche alcuni grandi player italiani che hanno deciso di spostare la loro sede fiscale all’estero per approfittare di vantaggi fiscali e societari. Solo in Molise e Valle d'Aosta le big tech pagano più delle imprese locali, mentre in altre regioni come la Lombardia e Lazio, le Pmi versano somme notevolmente superiori. In conclusione, è evidente la necessità di riequilibrare il prelievo fiscale per garantire che le grandi aziende contribuiscano in modo proporzionato rispetto alle piccole imprese italiane.
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Pressione fiscale: le città italiane più colpite
Secondo l'ultima analisi della CGIA di Mestre, elaborata su dati del MEF, nel 2024 la pressione fiscale per i contribuenti italiani varia sensibilmente da provincia a provincia. Al primo posto si posiziona Milano, con un un'imposta media sui redditi delle persone fisiche di 8.527 euro, seguito da Roma (7.092 euro), Monza-Brianza (6.574 euro), Bolzano con (6.472 euro) e Bologna (6.323 euro). Le ragioni di questa disparità sono diverse Innanzitutto, nelle province con i redditi più alti, come quelle del Centro-Nord, è maggiore la concentrazione dei contribuenti con le fasce di reddito più elevate, che subiscono aliquote Irpef più alte. Incide inoltre la presenza di addizionali Irpef regionali e comunali, che variano significativamente da un territorio all'altro. Ad esempio, l'addizionale Irpef comunale a Milano è tra le più alte d'Italia, mentre quella regionale in Trentino-Alto Adige è pari all'1,05%. Tuttavia, la classifica non tiene conto di tutte le variabili che influenzano la pressione fiscale effettiva. Per esempio, non considera le detrazioni e i crediti d'imposta a cui i contribuenti hanno diritto, né le imposte locali come l'IMU. Inoltre, il dato medio annuo per famiglia non offre un quadro completo della situazione, in quanto non tiene conto della composizione del nucleo familiare e del reddito individuale dei componenti. Nonostante queste limitazioni, l'analisi della CGIA offre comunque un'indicazione utile per valutare la distribuzione del prelievo fiscale sul territorio italiano. E in Europa? Nonostante negli ultimi anni la pressione fiscale sia calata nel nostro paese, al livello europeo l'Italia è ancora nei primi posti in questa speciale classifica. Nel 2023, infatti, solo la Francia, il Belgio, la Danimarca e l'Austria hanno registrato un peso fiscale superiore al nostro. Se a Parigi la pressione fiscale era al 45,8 per cento del Pil, a Bruxelles si è attestata al 45,3 per cento, a Copenaghen al 44,5 per cento e a Vienna al 42,9 per cento. Da noi, invece, ha toccato la soglia del 42,5 per cento. Tra i 27 dell'Ue, l'Italia si è "piazzata" al 5 posto. La Germania, invece, si è posizionata al 10 con una pressione fiscale del 40,6 per cento e la Spagna al 13 con il 37,8 per cento. La media dei Paesi europei è stata del 40,3 per cento; 2,2 punti in meno della media italiana. Secondo quanto riportato nel Documento di Economia e Finanza 2024, quest'anno la pressione fiscale è stimata al 42,1 per cento del Pil, in diminuzione di 0,4 punti rispetto alla soglia toccata nel 2023. Questo risultato è ascrivibile al fatto che il Pil nominale è destinato a crescere (+3,7 per cento) più velocemente dell'incremento del gettito fiscale (+2,6 per cento). Pertanto, la pressione fiscale è attesa in diminuzione. Si ricorda, infatti, che la stessa è data dal rapporto tra il gettito fiscale e il Pil nominale. Pressione fiscale: come varia? È importante sottolineare che la situazione è in continua evoluzione, anche a causa delle recenti modifiche introdotte dal Governo con la Legge di Bilancio 2024, che hanno ridotto le aliquote Irpef e aumentato le detrazioni per alcuni redditi. Per avere una valutazione più precisa della propria pressione fiscale individuale, è consigliabile consultare un professionista. Foto di Steve Buissinne da Pixabay Read the full article
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#TikTok avanza hacia la transparencia en el contenido creado por la IA
TikTok, presenta el día de hoy actualizaciones sobre los esfuerzos continuos para ayudar a los creadores a expresar de manera segura y responsable su creatividad con contenido generado por inteligencia artificial (CGIA). TikTok comenzó a etiquetar automáticamente el CGIA cuando se carga desde algunas otras plataformas. Para lograrlo, se asocio con la Coalición para la Procedencia y Autenticidad…
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'kingdom frontiers'
happy sonic frontiers launch day! 11/8/2022
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Cgia, il 730 non è più lunare ma ha 152 pagine di istruzioni
Il modello 730 non è più lunare ma, segnala la Cgia, conta ancora 152 pagine di istruzioni. Un lavoratore dipendente o un pensionato che voglia recuperare le spese mediche, scolastiche, sportive, universitarie, etc., può farlo in autonomia, senza ricorrere a un Caf. Tuttavia, c’è un problema: per non incorrere in errori, prima di collegarsi al sito dell’Agenzia delle Entrate è necessario che si…
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25 mar 2024 09:03
LA DISTRUZIONE DELL’ISTRUZIONE – NEL 2022 I GIOVANI CHE IN ITALIA HANNO ABBANDONATO LA SCUOLA PREMATURAMENTE SONO STATI 465 MILA, PARI ALL'11,5% DI TUTTI GLI STUDENTI TRA I 18-24 ANNI – NELLO STESSO ANNO, I “CERVELLI IN FUGA” CHE SE NE SONO ANDATI DAL PAESE PER TRASFERIRSI ALL'ESTERO SONO STATI 55 MILA – I PRIMI SONO OTTO VOLTE SUPERIORI DEI SECONDI, EPPURE LA DISPERSIONE SCOLASTICA NON È AVVERTITA COME UN’EMERGENZA DALL'OPINIONE PUBBLICA... -
(ANSA) - Nel 2022 i giovani che in Italia hanno abbandonato la scuola prematuramente sono stati 465.0001, pari all'11,5% della popolazione presente nella fascia di età compresa tra i 18-24 anni. Sempre nello stesso anno, invece, i cosiddetti 'cervelli in fuga' che se ne sono andati dal Paese per trasferirsi all'estero sono stati 55.500.
I primi, dunque, sono un numero 8 volte superiore a quello dei secondi. Lo denuncia la Cgia di Mestre, sottolineando che sono due problematiche estremamente delicate che, tuttavia, continuano ad avere, da parte dell'opinione pubblica, livelli di attenzione molto diversi.
Se la dispersione scolastica non è ancora avvertita come una piaga educativa con un costo sociale spaventoso, la 'fuga' all'estero di tanti giovani, invece, lo è, sebbene il numero della prima criticità sia molto superiore a quello della seconda.
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Anche se al momento i prezzi sono in calo le materie prime ci costano 80 miliardi in più rispetto al pre covid. #rincaroenergetico #aumentomaterieprime #CGIAmestre #costienergetici #cuneofiscale #deflazioe #inflazione #mineralli #nolimarittimi
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A mio modestissimo avviso, evadere le tasse è iniquo e vergognoso a prescindere, e la pubblica amministrazione deve essere onesta ed efficiente sempre e comunque, le pur evidenti lacune del sistema burocratico non possono essere un comodo alibi per giustificare l’evasione, così come il perpetuo lamento della mancanza di risorse non può essere l’esimente per fornire servizi pubblici finalmente decenti!
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ORA ULTIMA: Incredibile! Sono stati spesi 123 miliardi di euro per il Superbonus, ma solo il 4% delle case italiane è stato efficientato. Che ne pensate? #oraultima
💸 Il Superbonus: un'esperienza da non ripetere? I dati diffusi dalla Cgia tracciano un bilancio amaro di questa misura, che ha comportato una spesa di 123 miliardi di euro per un impatto limitato sul patrimonio edilizio italiano. Di fronte a questi risultati, si apre un dibattito sulla necessità di ripensare le politiche pubbliche in materia di efficienza energetica, puntando su strumenti più efficaci e sostenibili dal punto di vista economico.
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Qual è la sua opinione generale sul Superbonus 110%? È stato utile o meno? 👇
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