Giorgio Napolitano è morto e l’esercito dei pennivendoli è già all’opera: proveranno a farne un santo.Quando si ricorda qualcuno che non c’è più bisogna aver rispetto per la morte, per i fatti di cui fu protagonista e di conseguenza rispetto per i vivi. Seguirò perciò il principio dettato da un maestro: tutto ciò che dirò sarà «vergin di servo encomio / e di codardo oltraggio». E se mai a…
Nick Cave & The Bad Seeds, Abattoir Blues / The Lyre Of Orpheus, CDStumm233, Mute, 2004 [Covet The Cover]. Designed by the brilliant Tom Hingston Studio. Cover photography by David Hughes. Band photography by Delphine Ciampi
Domani
la mia camicia sarà pulita
le mie pupille bianche
il mio passo fermo
i calzoni stirati
le scarpe lucide
e la mano non deve tremare
costi quel che costi
non ti potrò baciare
perché
anche tra noi due
l'attesa è sacra
e la diffidenza necessaria
forse comincerò
a prenderti la mano
poi non saprò
come continuare
farò di tutto
perché tu non capisca
l'indifferenza
che in questo mondo ci perseguita
stanotte
allenerò le mie labbra a sorridere
e dovrò quindi pensare
a lavarmi fino alla morte
i denti
vorrei piacerti come un tempo
ma la mia pelle è stanca
e non posso nascondere il mio volto
dovresti essere forte e dirmi
lasciandomi
alla mia vita di sempre
che ormai per te
sono un estraneo
e che ha ragione la gente
quando dice che merito la solitudine
ma guarda tu che cosa ti dico
sarebbe molto meglio per te
che te ne andassi
prima di incontrarmi.
"Perdonati" è uno dei brani più belli dell'ultimo album di Jenna Romano (il primo che firma da solista).
Una canzone in cui testo e musica sono in perfetto equilibrio e, insieme, comunicano una malinconia ciampiana, esistenziale, la malinconia degli affetti che si trascinano, ma non svaniscono, la cura per l'altra o per l'altro che dura anche dopo...
"E' una vita che mi dici pensi troppo alle tue radici il mondo è andato avanti
Sei lì che senti ancora questi dischi col tuo vecchio giradischi resti sempre a casa e non rischi e ti giri e continui a mangiare
lo esco non ho più tempo per spiegarmi [...]
e se per una ragione una mattina ti sveglierai e non mi troverai al tuo fianco tu alzati poi vestiti
Quello sarà un giorno da non dimenticare un inizio nuovo una vita da inventare Salutami se vuoi scrivimi qualche volta chiamami riposati riprenditi innamorati ma perdonati".
L'ultimo album di Jennà si intitola "Personale al completo" e questo è uno dei brani completamente personali che lui si è suonato completamente da solo: voce, chitarra elettrica, basso, percussioni, sintetizzatori, piano Rhodes, tamburi e il suo (personalissimo) tres elettrificato e modificato. Jenná è un autore, un cantante e un polistrumentista. Non un semplice e classico cantautore.
L'album, comunque, merita tutto il vostro acquisto e il vostro ascolto attento.
Un disco fatto in casa nei laboratori di periferia a Nord di Napoli in cui Jenna continua a produrre musica con una cura e un'attenzione che vanno in direzione ostinata e contraria rispetto alle tendenze del mercato.
Mannaggia la miseria! Quella materiale e quella culturale.
Tu, tu mi hai amato con la testa. lo, io ti ho amato con il cuore. Forse il tuo amore è più giusto, forse il mio è più forte.
(...) La nostra è una battaglia molto dura perché noi non ci concediamo mai un perdono, io col sentimento ti spavento, tu con la logica mi sgomenti.
Se dici che siamo soli su questa terra cerchiamo di evitare un addio: andiamo avanti con questo amore andiamo avanti, tu con la testa, io con il cuore. (...)
Noi stiamo rovinando tutto con le parole, queste maledette parole"