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#come diventare contente creator
ilbloggaro · 2 years
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Come Raggiungere 1000 Iscritti su YouTube
Come Raggiungere 1000 Iscritti su YouTube? Ti svelerò i 5 punti chiave per raggiungere i 1000 iscritti ed iniziare a Monetizzare su YouTube!
Come Raggiungere 1000 Iscritti su YouTube? Come Raggiungere 1000 Iscritti su YouTube – i 5 Punti Chiave! Per raggiungere i 1000 iscritti su YouTube, ci sono alcune cose che puoi fare per aumentare la tua visibilità e attirare l’attenzione dei tuoi potenziali spettatori. Ecco alcuni consigli: Scegli un argomento che ti appassiona e che sai bene: se ti piace parlare di un determinato argomento e…
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massimopellegrino · 2 years
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Come avviare un canale YouTube di successo, segui questo vademecum per riuscire ad avere un Canale YouTube di Successo nel 2023!
Introduzione – Come avviare un canale YouTube di successo YouTube è una piattaforma in continua crescita e offre ai creatori di contenuti la possibilità di raggiungere un pubblico globale e guadagnare denaro attraverso la pubblicità. Tuttavia, con milioni di canali attivi, diventa sempre più difficile emergere tra la folla e attirare abbonati e visualizzazioni. In questo articolo, ti mostreremo…
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gcorvetti · 1 year
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Il vaso di Pandora.
La settimana scorsa a Milano c'è stato una specie di concerto organizzato da Fedez, Silvestrin è uno attento ad eventi del genere perché è il suo campo e nonostante non gli piaccia lo guarda per cronaca, un pò come Sanremo. Durante l'evento ha fatto diversi tweet di critica forte dove è stato sia attaccato che lodato per la sua sincerità contro un evento da bimbiminkia forzando la mano sul fatto che la musica non è quella e che non c'è speranza per l'Italiano medio di comprendere e andare avanti sul campo. Nei giorni a seguire è stato intervistato da alcuni giornali per, diciamo, chiarire la sua posizione e anche perché quando ci sono polemiche i giornali si sfregano le mani, nelle interviste ha ribadito la sua posizione e rimarcato il fatto che la musica nello stivale è più o meno morta. Mi associo a lui non perché la penso al 100% come lui ma perché penso che abbia ragione su questa cosa, forse è un pò troppo duro e magari non vede che comunque ci sono persone che vanno oltre la trap e la musica commerciale, ma anche oltre alle varie nostalgie e non tutti dicono che non c'è più buona musica, sicuramente chi lo segue ha già una visione diversa; fatto sta che in qualche modo e probabilmente anche per lasso di tempo breve ha aperto il vaso di Pandora o detto che il Re è nudo, fate voi, alzando un pò il polverone che stantio grava sul mondo della musica in Italia. Quello che ha fatto sicuramente lo ha portato un attimino in auge e quelli che non lo cagavano magari si sono incuriositi e hanno guardato alcune sue live, è ogni giorno su twitch e posta video su youtube continuamente, ma oltre al suo ritorno penso che abbia messo la pulce nell'orecchio degli addetti ai lavori, radio e tv in testa, almeno lo spero così magari qualcosa cambia. Nel mio piccolo sono sempre in movimento, quello che facevo ieri non lo faccio domani, sempre in uno stato di incubazione che mi tiene nell'ombra, non sono come molti colleghi attivissimo sui social e non mi interessa avere consensi dai social perché sono effimeri, oggi hai 35540 like domani zero, non sono un content creator come molti che postano video quasi ogni giorno per mostrarsi quanto bravi sono, non sono neanche così bravo faccio il mio e spesso non piace neanche a me. La musica è parte di me da quando avevo 10 anni, ma anche prima adoravo ascoltare i brani dalla radio o dal mangiadischi, da quando poi ho iniziato a suonare nella mia prima band è scattato in me un meccanismo che negli anni è cambiato, se a 16 anni volevo diventare famoso a 20 non lo volevo più, a 23 volevo solo creare e proporre dal vivo i nostri lavori (ero in una band a mio giudizio eccezionale che poi si sciolse come neve al sole che è quasi normale nell'ambiente), quando poi sono andato via da Catania ho iniziato a cercare qualcosa che non sapevo neanche io cosa, non una band, non altri musicisti, ma alla fine era quello che si proponeva continuamente, avendo sempre suonato con altre persone non avevo il concetto di suonare da solo. Il tempo passava e le opportunità diminuivano, le mie idee cambiavano continuamente e il numero di quelli con cui potevo fare comunella si assottigliava, poi l'esperienza a Londra mi ha dato tantissimo, arrivato qua dopo una ricerca sterile di musicisti mi sono reso conto che era meglio intraprendere un percorso solitario, inizia la fase one-man band che è tutt'ora sul binario morto ma pronta a ripartire. Negli ultimi anni, dal lock down, ho ripreso a studiare, ricercare e sperimentare, adesso sono in fase brainstorming, butto giù tutto quello che mi passa per la testa e quando sarà il momento metto tutto online. Posso definirmi senza esagerare un outsider, fuori da tutti i giochi e da tutte le nicchie, anche se sicuramente qualcuno mi ci infilerà, ma mi sento più libero che mai di potermi esprimere al meglio con forme diverse e non cadendo su magri stili ripetitivi.
Posto un video di Enrico che legge una delle interviste che gli hanno fatto in uno dei giornali, video troppo divertente, è anche autoironico e questo è lodevole.
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atomheartmagazine · 10 months
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Nuovo post su Atom Heart Magazine
Nuovo post pubblicato su https://www.atomheartmagazine.com/make-up-stars-talent-show-make-up-rakuten-tv/
Make Up Stars, il nuovo talent show sul make-up in arrivo su Rakuten TV il 31 dicembre
“Make Up Stars”, il nuovo talent show prodotto da RTVE Play in coproduzione con Rakuten TV e Mega TV, è alla ricerca del prossimo grande professionista del make-up. Lo show, condotto da Pilar Rubio, debutta su RTVE Play il 19 dicembre e su Rakuten TV, una delle principali piattaforme di streaming in Europa, il 31 dicembre
Make Up Stars – Il nuovo talent show sul make-up
Make Up Stars è un talent show che mostra più da vicino l’universo del make-up professionale e della bellezza agli spettatori e i nuovi professionisti del make-up e la loro influenza su Instagram, TikTok e gli altri social network. Lo show, condotto da Pilar Rubio, vede 8 concorrenti sfidarsi a colpi di glitter, ombretti e fard per diventare il miglior professionista del make-up. La produzione, nata da un’idea di Develovers, mira a scoprire i talenti che diventeranno punti di riferimento nel campo del make-up e della bellezza. Mostrando il trucco come forma di espressione artistica e promuovendo il talento dei partecipanti.
Make Up Stars – I giurati
Oltre a Pilar Rubio, il team dello show è composto da due figure di spicco dell’industria del make-up, che saranno giurati permanenti durante le sei puntate di “Make Up Stars“:
David Molina, make-up artist di fama internazionale grazie alle sue collaborazioni con brand come Dior, Versace e Givenchy. Tra i suoi clienti figurano star come Victoria Beckham, Ashton Kutcher, Maria Sharapova, Isabeli Fontana e Karolina Kurkova
Camila Redondo, designer e influencer, è una delle voci più influenti nel mondo della bellezza e del make-up online.  È anche la vincitrice dell’Idolo Award 2023 per il miglior content creator in ambito beauty ed è lei a gestire l’account Nobody is ugly
La regista dello show è Ainhoa Casado. Vanta oltre 20 anni di esperienza nella direzione di team creativi in televisione e nella creazione di contenuti innovativi multipiattaforma. È stata responsabile di importanti format di intrattenimento come Operación Triunfo, Eurojunior e Tú sí que vales. A proposito del progetto dice: “Make Up Stars è un’esplosione di colori, luminosità ed emozioni. Una scoperta totale della magia e dell’arte del make-up”.
Gli episodi e gli ospiti
Ogni episodio sarà dedicato ad un aspetto specifico del make-up – body painting, caratterizzazione, make-up editoriale, drag queen, protesi ed effetti speciali – e spingerà i partecipanti a mostrare la propria creatività e abilità in diversi stili e tecniche, con i consigli dei migliori professionisti. Gli spettatori potranno così assistere a trasformazioni sorprendenti e conoscere le ultime tendenze del make-up. “Make Up Stars” vedrà la partecipazione di ospiti come Lola Lolita, Carmen Farala, Agoney e le Twin Melodies, che canteranno anche la sigla dello show. In ogni episodio i concorrenti assisteranno ad una masterclass guidata da alcuni dei migliori professionisti del make-up come Miss Claudia, Anna Cartes, David Martí e Dugarte. I principali brand di make-up ed hairdressing hanno accettato di fornire i materiali per le varie prove. Alla fine della stagione, il candidato più versatile vincerà un soggiorno a Londra e un corso di formazione presso la scuola di make-up del premio Oscar Christine Blundell. “Make Up Stars” debutterà il 19 dicembre su RTVE in Spagna e il 31 dicembre su Rakuten TV. Sarà disponibile in 42 paesi europei nella sezione Free della piattaforma.
Trailer Make Up Stars
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ufficiosinistri · 1 year
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Cristiano Carriero - "Football Rail"
Ventidue città di tutto il mondo descritte in ordine alfabetico. Ventidue storie legate al calcio. Storie importanti, di tifo, di imprese, di amore, di lavoro, di amicizia. Ventidue autori: giornalisti, scrittori, content creator, opinionisti, coordinati da Cristiano Carriero, che da anni ha fatto dello storytelling il suo lavoro. Questo è” Football Rail”. Un libro che inseguivo da tempo e che, finalmente, ho trovato. Dall’avveniristica e totalmente ecosostenibile Copenaghen del 2050, in lizza per vincere una fantomatica Super-Champions League, ci spostiamo nella grigia Ruhr del Borussia Dortmund dei giorni nostri, per seguire un’appassionante storia ambientata tra esodi lavorativi ed un amore nato in Südkurve.
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Viene raccontata, con occhio omnisciente, l’esperienza di Tony Adams come allenatore del Qabala, ai confini dell’Impero Romano, in Azerbaijan, per dimostrare che il pallone, nella concezione moderna del termine, possa sembrare davvero alla portata di tutti ma che, tirando le somme, in pochi possono fruirne le vicende giocate. Sotto l’aspetto politico, poi, è fondamentale l’apporto dell’esperienza di Feyzi, un tifoso del Galatasaray imprigionato dopo la protesta di Gezi park a Istanbul, durante la quale le compagini ultras più importanti della capitale si trovarono unite, per la prima volta, contro la dittatura di Erdoğan. Trovare uno stile di scrittura univoco è, ovviamente, impossibile: gli autori, che descrivono a modo loro diverse città del mondo, partendo dal gioco del calcio, utilizzano chi uno stile giornalistico e chi una via narrativa più letteraria e autobiografica. Abbiamo poi diversi racconti impostati come se fossero dei veri e propri articoli che si affiancano a storytelling frenetici ed accorati, come quello sulla famosissima, ultima partita del campionato scozzese del 1986 nella quale gli Hearts of Midlothian di Edimburgo vennero sconfitti per due a zero dai padroni di casa del Dundee United, regalando così di fatto la vittoria della competizione al Celtic Glasgow. Dura e sconsolata, invece, la cronaca, tra Helsingborg e Milano, dell’eliminazione, da parte degli svedesi, dell’Inter di Lippi. Il rigore sbagliato da Recoba a San Siro urla ancora vendetta. Liberatorio e culturalmente ricco di rimandi e prospettive, infine, è il racconto del Saint-Étienne di Dominique Rocheteau, il centravanti dagli occhi verdi che leggeva Sartre e che portò all’apice del successo quella piccola città di minatori, sperduta nel Massiccio Centrale, negli anni ’70. La lettura, nel complesso, scorre ovviamente leggera e veloce, ma vi propongo un gioco: provate a non spoilerarvi, una volta finito un racconto, il nome della città successiva. Resterete sorpresi. “U” di Ushuaia.
“E il Dukla? Un tempo amata e la più vincente squadra del Paese, oggi raccoglie una quantità limitata di tifosi. Tutta colpa della sua storia e di quel passato con l’etichetta di “squadra di regime” che si trascina ancora oggi, consegnandole il titolo di squadra meno tifata nella capitale ceca nonostante le pagine di storia sportive scritte e i tanti campioni che hanno indossato la maglia giallorossa. Le pressioni dei coetanei e il carattere molto spesso accondiscendente non sono mai bastati: Pavel si è sempre dimostrato molto intransigente nel difender quei colori e quella squadra. Il nonno, la famiglia e non solo: quel maledetto problema congenito alla colonna vertebrali non gli permesso di coltivare il suo – così come tanti suoi amici e pari età – sogno di diventare un calciatore e il tifo per il Dukla è il collante con un mondo, quello del calcio, al quale è da sempre molto legato.”
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nablooblog · 1 year
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Si parla tanto di creator, ma chi sono davvero i content creator che vendono contenuti su Nabloo e OnlyFans e in cosa consiste il loro lavoro? Il panorama dei creator che offrono contenuti per adulti è profondamente cambiato negli ultimi decenni. Se prima era principalmente appannaggio dei professionisti dell’industria porno, col tempo la possibilità di accedere a questo lavoro si è allargata anche grazie all’avvento di alcune piattaforme, tra cui Patreon e OnlyFans. Chi intraprende questo percorso è sempre più cosciente sia delle modalità di creazione dei contenuti che si andranno a ideare, sia della mole di lavoro che questo richiede. Se in un primo momento sembrava essere una moda passeggera per chi voleva sbarcare il lunario, la situazione è nettamente cambiata. Negli ultimi anni si sta sempre più attestando come un vero e proprio lavoro scelto da molti uomini e donne che vedono finalmente quest’opportunità alla loro portata. Il grande successo di queste piattaforme è reso evidente anche dall’alto numero di personalità che si sono avvicinate a questo mondo, nonostante il loro lavoro principale sia un altro e non abbiano mai lavorato per l’industria del porno. Infatti, bisogna considerare che non tutti i creator che lavorano su nabloo e OnlyFans producono contenuti espliciti. Molti creator sono riusciti a raggiungere grandi fatturati anche provenendo da settori totalmente diversi e non avendo mai lavorato per l’industria del porno. Tra i nomi più famosi Martina Vismara, Mady Jo, Asia Gianese, Rosa Chemical, Aìda Yéspica, Antonella Mosetti e Max Felicitas. Pro e Contro: cosa sapere per diventare creator? Ma quali sono le parole chiave per un creator di successo? Uno dei capisaldi per ottenere risultati è la continuità. Come molti creator hanno raccontato durante interviste ai media italiani, non si può staccare dalla propria community, che spesso richiede contenuti in maniera continuativa. Se da un lato si deve lavorare in maniera continua, dall’altro si può anche guadagnare in maniera continuativa. I creator non hanno datori di lavoro, orari da rispettare e un ufficio dove doversi recare ogni mattina. Possono creare contenuti ad ogni ora del giorno e della notte, staccare per svolgere le proprie attività quotidiane e, soprattutto, creare contenuti da qualsiasi parte del mondo. Una volta che la community imparerà a conoscere il creator e ad entrare nelle sue giornate e nei suoi orari, il processo lavorativo diventa automatico, riuscendo a mantenere un buon equilibrio tra vita privata e lavorativa. Essere creator richiede di lavorare molto tempo in solitudine e autonomia, interfacciandomi solo con Fan online e rispondendo alle loro richieste, che spesso possono essere molto fantasiose. Se si ha paura della solitudine o la noia inizia a farsi sentire, basta guardare a chi fa il proprio lavoro. Sono moltissimi i creator che instaurano collaborazioni tra loro o che intraprendono un percorso assieme. Questo permette di scambiarsi pareri, condividere esperienze e allargare la propria fanbase grazie alla visibilità del proprio partner.  Infine, una delle qualità che aiuta a svolgere questo lavoro è la sicurezza, che si traduce nella capacità di vendere sé stessi, la propria competenza e le proprie passioni. Se hai timore di non sentirti a tuo agio davanti alla telecamera pensa al tuo potenziale e punta sulla tua unicità: sii te stesso o te stessa e riuscirai a distinguerti tra i creator!  Il lavoro del creator su Nabloo e OnlyFans Nella praticità del quotidiano, cosa fa un content creator? Tra ideazione e creazione dei contenuti, ricerca di partnership, piani editoriali e corrispondenza coi Fan, non è un lavoro da prendere alla leggera. All’inizio la mole di lavoro può essere esigua, ma è destinata ad alzarsi in modo proporzionale al numero di Fan che si riesce a conquistare.  Molto spesso questa avventura inizia come un secondo lavoro, che col tempo finisce per prendere il sopravvento se il creator risulta capace di svolgere il suo lavoro con profitto e aumenta la
sua visibilità. Il primo step è ideare e creare i contenuti. Pensare contenuti sempre nuovi in grado di stare al passo coi desideri e le necessità della community non è un gioco da ragazzi. Bisogna essere sempre aggiornati sui trend del momento del proprio settore di riferimento e, se possibile, anticiparli in modo tale da dare alla propria community la possibilità di accedere a contenuti di alta qualità prima degli altri utenti. Gran parte del tempo viene poi dedicata proprio ai Fan. Rispondere ai loro messaggi, soddisfare le richieste personalizzate, girare video e scattare fotografie da inviare privatamente richiede molto tempo e dedizione. Costruire una community solida Conoscere le esigenze dei Fan Creare interazione e coinvolgimento Bisogna tenere a mente, infatti, che uno degli scopi principali del creator resta quello di costruire una community di Fan solida e importante, che si possa trasformare in un’entrata costante nel tempo. Proprio per questo motivo soddisfare le loro aspettative è indispensabile per la buona riuscita del lavoro. Conoscere la propria community è il primo passo per capire quale tipologia di contenuti può essere più apprezzata dai Fan, riuscendo così a dare vita ad una linea editoriale ben precisa. Saranno il carattere del creator e le caratteristiche della sua community a plasmare l’account, rendendolo sempre più professionale e in linea coi valori personali del creator. Non è importante avere fin da subito una community numerosa per lanciare la propria carriera da creator. Spesso sono le community più piccole ed affiatate ad assicurare al creator i guadagni più alti, grazie ad un forte tasso di interazione e coinvolgimento.
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L'IA come ChatGpt funziona davvero nel marketing?
C’è un grande hype negli ultimi mesi sull’intelligenza artificiale (IA) utilizzata per creare contenuti, in particolare dopo che ChatGpt, un progetto di OpenAI, è stata messa online. Come può essere applicata nel campo del marketing l'IA? Lo scopriamo tramite la storia di oggi. L'IA ed il marketing: non solo testi Molti sono i marketer che ne parlano, chi la sta già utilizzando per velocizzare le ricerche online prima della scrittura di un testo o addirittura per la redazione dei testi più semplici; altri paventano invece la fine del mestiere di copywriter. L’IA non è solo utilizzata per la scrittura testi. Bensì anche per la creazione di grafiche (addirittura sono state create delle opere d’arte sullo stile di famosi pittori). Intervista a Elena Sabattini, founder di B Side e Ad di Tecnostudi Come possiamo capire le possibilità dell'IA all'interno del mondo del marketing? L'abbiamo chiesto a chi di questo se ne occupa in maniera altamente professionale ovvero Elena Sabattini, founder di B Side Ad di Tecnostudi: In che modo l'IA può interagire ed aiutare il mondo del marketing? L’IA è già molto presente nel mondo del marketing, l’arrivo di ChatGPT e l’hype creatosi attorno ad essa ha portato l’argomento agli onori della cronaca ma ormai da anni l’IA viene utilizzata, sia per la raccolta dati che per la loro elaborazione Dobbiamo davvero temere che l’IA si sostituisca al mestiere di content creator? Sono molte le opinioni a riguardo e nessuno ha la sfera di cristallo, quello che è prevedibile è che la produzione massiva di contenuti di bassa qualità (senza approfondimento, senza punti di vista originali) fatta solo per utilizzare parole chiave, verrà presumibilmente affidata a strumenti come ChatGPT, che già dimostrano di poter essere molto utili in questo senso. D’altra parte, per professionalità più evolute, potrebbe invece diventare uno strumento di supporto molto utile per velocizzare ricerche e raccolta di informazioni Cosa accadrà dunque in un prossimo futuro? Probabilmente quello che accadrà in molte professioni: tenderà a scomparire l’utilizzo degli esseri umani per svolgere funzioni a basso contenuto intellettuale e ripetitive. Che sia un futuro prossimo o lontano nessuno può dirlo, così come non sta a noi giudicare se si tratti di un’evoluzione positiva o negativa. Riteniamo invece che in attività che richiedono un’elaborazione senziente di alto livello oppure caratteristiche comunicative tipicamente umane come l’utilizzo di metafore e altre figure retoriche, ironia e umorismo, la “sostituzione” non sarà così immediata né ovvia. Nel neuromarketing, ad esempio, riteniamo che l’apporto di analisti preparati sia in psicologia cognitiva e neuroscienze che in marketing sia fondamentale. L’intelligenza artificiale può essere utile anche nella raccolta dei dati? Certamente, lo è già Foto di Colin Behrens da Pixabay Read the full article
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telodogratis · 2 years
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Tik Tok Academy, come diventare Content Creator sui social
Tik Tok Academy, come diventare Content Creator sui social
Read More(Adnkronos) – Il progetto di Haier ha messo in cattedra tre famosi Tik Tokereconomia(Adnkronos) – Il progetto di Haier ha messo in cattedra tre famosi Tik TokerAdnkronos – ultimora
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enkeynetwork · 2 years
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Legacies 3x16 Stagione 3 Episodio 16 Sub ITA Altadefinizione Serie TV
guarda Legacies 3x16, s03e16, Stagione 3 Episodio 16 Sub ITA Altadefinizione Serie TV
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TRAMA Dopo l'esito di 'Vampire Chronicles' e del suo spin-off, 'The originals', arriva 'Legacies', una nuova serie ambientata in questo universo creato da Julie Plec. È interpretato da Klaus Mikaelson e la figlia di Hayley Marshall, Hope; I gemelli di Alaric Saltzman, Lizzie e Josie, e altri giovani che dovranno fare i conti con un'adolescenza ancora più dura del solito. E questa nuova squadra è composta da esseri soprannaturali che cercheranno di diventare la versione migliore di se stessi evitando di lasciarsi trasportare dai loro peggiori impulsi. Insieme a Matt Davis che riprende il ruolo di Alaric e Danielle Rose Russell che torna come Hope; Troviamo anche Aria Shahghasemi, Quincy Fouse, Kaylee Bryant e Jenny Boyd. Queste streghe, vampiri e lupi mannari diventeranno gli eroi che vogliono essere o i cattivi nel loro sangue?
❏ STREAMING MEDIA ❏ Streaming media is multimedia that is constantly received by and presented to an end-user while being delivered by a provider. The verb to stream refers to the process of delivering or obtaining media in this manner.[clarification needed] Streaming refers to the delivery method of the medium, rather than the medium itself. Distinguishing delivery method from the media distributed applies specifically to telecommunications networks, as most of the delivery systems are either inherently streaming (e.g. radio, television, streaming apps) or inherently non-streaming (e.g. books, video cassettes, audio CDs). There are challenges with streaming content on the Internet. For example, users whose Internet connection lacks sufficient bandwidth may experience stops, lags, or slow buffering of the content. And users lacking compatible hardware or software systems may be unable to stream certain content.
Live streaming is the delivery of Internet content in real-time much as live television broadcasts content over the airwaves via a television signal. Live internet streaming requires a form of source media (e.g. a video camera, an audio interface, screen capture software), an encoder to digitize the content, a media publisher, and a content delivery network to distribute and deliver the content. Live streaming does not need to be recorded at the origination point, although it frequently is.
Streaming is an alternative to file downloading, a process in which the end-user obtains the entire file for the content before watching or listening to it. Through streaming, an end-user can use their media player to start playing digital video or digital audio content before the entire file has been transmitted. The term “streaming media” can apply to media other than video and audio, such as live closed captioning, ticker tape, and real-time text, which are all considered “streaming text”.
❏ COPYRIGHT CONTENT ❏ Copyright is a type of intellectual property that gives its owner the exclusive right to make copies of a creative work, usually for a limited time.[1][2][3][4][5] The creative work may be in a literary, artistic, educational, or musical form. Copyright is intended to protect the original expression of an idea in the form of a creative work, but not the idea itself.[6][7][8] A copyright is subject to limitations based on public interest considerations, such as the fair use doctrine in the United States.
Some jurisdictions require “fixing” copyrighted works in a tangible form. It is often shared among multiple authors, each of whom holds a set of rights to use or license the work, and who are commonly referred to as rights holders.[citation needed][9][10][11][12] These rights frequently include reproduction, control over derivative works, distribution, public performance, and moral rights such as attribution.[13]
Copyrights can be granted by public law and are in that case considered “territorial rights”. This means that copyrights granted by the law of a certain state, do not extend beyond the territory of that specific jurisdiction. Copyrights of this type vary by country; many countries, and sometimes a large group of countries, have made agreements with other countries on procedures applicable when works “cross” national borders or national rights are inconsistent.[14]
Typically, the public law duration of a copyright expires 50 to 100 years after the creator dies, depending on the jurisdiction. Some countries require certain copyright formalities[5] to establishing copyright, others recognize copyright in any completed work, without a formal registration.
It is widely believed that copyrights are a must to foster cultural diversity and creativity. However, Parc argues that contrary to prevailing beliefs, imitation and copying do not restrict cultural creativity or diversity but in fact support them further. This argument has been supported by many examples such as Millet and Van Gogh, Picasso, Manet, and Monet, etc.[15]
❏ GOODS OF SERVICES ❏ Credit (from Latin credit, “(he/she/it) believes”) is the trust which allows one party to provide money or resources to another party wherein the second party does not reimburse the first party immediately (thereby generating a debt), but promises either to repay or return those resources (or other materials of equal value) at a later date.[1] In other words, credit is a method of making reciprocity formal, legally enforceable, and extensible to a large group of unrelated people.
The resources provided may be financial (e.g. granting a loan), or they may consist of goods or services (e.g. consumer credit). Credit encompasses any form of deferred payment.[2] Credit is extended by a creditor, also known as a lender, to a debtor, also known as a borrower.
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Il lavoro emergente
Molti non riescono ancora a spiegarsi come la gente posso diventare ricca pubblicando video su You Tube, questo post ha proprio la funzione di istruire coloro che non sanno e che spesso giudicano definendo lo youtuber un nullla facente. Martedì 16 gennaio 2018. Il prima e il dopo di Youtube si dividono idealmente qui, nel momento in cui la piattaforma ha stretto i criteri per far parte dello Youtube Partnership Programme, quello che consente a chi abbia un canale e produca contenuti originali di guadagnare grazie alla pubblicità sui propri contenuti. Difficile stabilire con precisione i guadagni che dipendono da pubblicità, branded content e azioni varie di marketing una volta raggiunto un certo livello. L’ipotesi più accreditata è che dalla piattaforma in media agli youtuber vip vadano mille euro per ogni milione di visualizzazioni. In realtà la cifra è definita da alcuni sovrastimata, anche in virtù del fatto che le visualizzazioni sono solo uno dei criteri “miscelati” in un algoritmo, ovviamente, segreto. Attenzione però a pensare a una nuova corsa all’oro. È vero che a livello mondiale Youtube è ormai una piattaforma con 1,5 miliardi di iscritti con oltre 1 miliardo di visualizzazioni ogni giorno ed entrate pubblicitarie.
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YouTube | fonte: Flickr
La classifica annuale stilata da Forbes stima che fra giugno 2016 e giugno 2017 i dieci protagonisti più pagati di Youtube nel mondo abbiano guadagnato 127 milioni di dollari lordi (+80% annuo). Si tratta, in questo caso, di giovani fra i 23 e i 28 anni che tutta una generazione di giovanissimi identifica come star. Con quali entrate? Non le cifre stellari degli youtuber classificati da Forbes.
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Blogger(Favij) | fonte: Flickr
«Abbiamo iniziato nel 2013» dice Alessandro Stigliano che con Alessandro Tenace forma i The Show, seguiti da 2,1 milioni di follower. «Ci siamo resi conto che in Usa il format delle candid camera, rivisitato nella forma dell’esperimento sociale, funzionava bene online. Da qui l’idea di partire, ma con taglio imprenditoriale». Ecco la terza vita di Youtube, che arriverà dopo l’età del self generated content puro seguita da questi anni in cui la piattaforma si è trasformata in una “enciclopedia visiva” dei nostri tempi. La terza vita è proprio quella dei creator in cui agenzie e regole più stringenti per la monetizzazione saranno centrali. Youtube ha in definitiva fatto capire di voler far crescere creator in grado di autoprodurre contenuti di qualità, partendo da basi clienti solide. Punto di approdo? Facile immaginare una sfida alla tv tradizionale passando attraverso lo sviluppo della Youtube Tv, ora presente in Usa ma non in Italia. Del resto, Youtube ha dalla sua gli youtuber: star per un’intera generazione.
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gwallgaming · 5 years
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Novità a Milan Games Week powered by TIM: più foto e video grazie a Canon
Video non è solo la parola che accomuna Canon con Milan Games Week powered by TIM, l’appuntamento annuale più atteso da tutti gli appassionati di intrattenimento digitale in scena dal 27 al 29 settembre presso Fiera Milano Rho. È anche la passione dei visitatori che ogni anno fanno registrare numeri da record e per i quali è fondamentale immortalare e riprendere i momenti più divertenti ed emozionanti dei tornei e delle varie iniziative che non mancheranno di sorprendere e accendere l’entusiasmo.
Giunta alla sua IX edizione e forte dei ben 162.000 partecipanti nel 2018, Milan Games week powered by TIM si è ormai consacrato come il più grande consumer show italiano riservato al mondo dei videogiochi, capace di riunire ospiti internazionali del mondo del gaming e non solo, i beniamini più amati dal pubblico, le più attese anteprime videoludiche, le novità che scalderanno la stagione e spettacolari sfide di Esports.
La partecipazione di Canon a questa fiera conferma il constante impegno dell’azienda nel rispondere a tutte le diverse esigenze di coloro che amano raccogliere le loro passioni in fotografie e video da portare sempre con sé, diventando storyteller del quotidiano. Fra le immagini, le sonorità, i momenti e le atmosfere di una manifestazione unica e spettacolare come Milan Games Week powered by TIM, si inserisce in perfetta sinergia la presenza Canon con le sue soluzioni di imaging. Il pubblico dello show, infatti, ama raccogliere ogni istante e condividerlo con una grande community di appassionati. Quest’anno i visitatori potranno rivivere le emozioni e condividere la propria esperienza, contando sugli elevati standard qualitativi che le soluzioni Canon sono in grado di offrire.
La presenza Canon a Milan Games Week powered by TIM si articola in due aree. Uno stand espositivo all’interno del padiglione 8 allestito come un vero e proprio studio fotografico live, dove verranno proposte due soluzioni di Photo Shooting: un 180° e un set standard. Tutti gli ospiti avranno l’opportunità di farsi una foto con le soluzioni Canon presenti.
La seconda area in cui Canon sarà presente è la Twitch Lounge, uno spazio riservato a tutti i content creator della piattaforma più famosa in Italia. Canon metterà a disposizione le proprie soluzioni video per trasmettere in diretta live dall’evento sul proprio canale Twitch. A fianco dell’area Twitch è prevista una postazione di shooting sempre attiva che vivrà i momenti di maggior afflusso la domenica quando si sfideranno nella PGArena i gamer di Fortnite un’esperienza caratterizzata da divertimento e qualità delle immagini Canon.
Grazie all’ampia disponibilità di modelli dei prodotti Canon, i visitatori della fiera possono trovare la soluzione per foto e video che meglio risponde alle proprie esigenze, competenze e finalità di utilizzo. Vediamo nel dettaglio i prodotti migliori per il pubblico di Milan Games Week powered by TIM per scattare, filmare e anche stampare!
Canon PowerShot EOS G7 X Mark III - è una fotocamera compatta che permette di realizzare incredibili video 4K, spettacolari foto da 20.1 megapixel e scatto continuo a velocità elevata. Cattura l'attenzione del pubblico e metti in risalto il soggetto grazie all'ampia apertura f/1.8-2.8 che offre splendide sfocature dello sfondo. Il touchscreen intuitivo e orientabile rende l'auto ripresa un gioco da ragazzi. PowerShot G7 X Mark III, destinata a diventare la fotocamera portatile preferita dai vlogger, offre la possibilità di connettere un microfono esterno per un audio cristallino e funzioni di connettività Bluetooth e Wi-Fi per una condivisione istantanea con il tuo smartphone. Puoi anche caricare i contenuti video in streaming direttamente dalla fotocamera sul tuo canale YouTube.
Canon EOS R - Canon EOS R racchiude un sensore full frame da 36 x 24 mm e 30.3 MP con Dual Pixel Raw. È dotata della tecnologia Canon Dual Pixel CMOS AF, che assicura a fotografi e filmmaker una messa a fuoco automatica accurata e veloce, ad alte prestazioni anche in condizioni di scarsissima illuminazione. L'innesto dell'obiettivo RF è il cuore del sistema EOS R. Tre decenni di innovazione EOS hanno portato all'evoluzione di questo innesto, oggi a 12 contatti, che permette una comunicazione fino a 10 volte più veloce tra fotocamera e obiettivo. Il risultato è la messa a fuoco automatica più veloce del mondo per una fotocamera mirrorless full-frame.
Canon LEGRIA HF G60 – Videocamera 4K che permette di esprimere tutto il potenziale della creatività nella realizzazione di video. Con LEGRIA HF G60 puoi creare filmati incredibili pieni di dettagli e dinamismo come mai prima d'ora. L'ampio sensore Canon 4K di tipo 1.0 cattura incredibili dettagli con colori nitidi e vivaci, mentre l'apertura a 9 lamelle garantisce effetti in stile cinematografico. L'intuitivo touch screen da 3,0 pollici (460.000 punti) consente di osservare le immagini in modo nitido, e grazie al mirino elettronico, ad alta risoluzione è possibile filmare da angolazioni ridotte.
Canon PIXMA TS8350 – Il dispositivo multifunzione ideale per la stampa fotografica di alta qualità che offre connettività istantanea insieme a una serie di opzioni versatili. E’ la stampante pensata per la creatività ‘fai da te’ e gli appassionati di fotografia. Dal look elegante, PIXMA Serie TS8350 offre stampe di qualità professionale grazie alla tecnologia FINE e ai 6 inchiostri separati, inoltre, stampa su un'ampia gamma di supporti e può essere gestita tramite i dispositivi smart, per un'esperienza di stampa creativa e senza confini.
Canon SELPHY CP1300 - Elegante e portatile, questa stampante fotografica Wi-Fi è ideale per creare stampe uniche da dispositivi smart e fotocamere compatibili, ovunque ti trovi. Puoi condividere stupende immagini in modo esclusivo grazie a una vasta gamma di layout e di opzioni di stampa. Garantisce stampe dai colori vivaci e di lunga durata in meno di 1 minuto grazie alla tecnologia di stampa a sublimazione. L'ottimizzazione automatica delle immagini assicura infine foto di qualità.
Canon Zoemini S – È l’instant camera Canon - disponibile in tre eleganti colorazioni oro rosa, nero e bianco perlato - semplice e intuitiva, ideale per scattare, stampare e condividere ogni momento. Piccola nelle dimensioni ma grande nel potenziale creativo, è dotata di un sensore da 8 megapixel, un ampio specchio anteriore, una luce LED circolare e connettività Bluetooth per scattare da remoto tramite dispositivo mobile e relativa app.  Grazie all’app Canon Mini Print (disponibile gratuitamente su App Store e Google Play), puoi modificare gli scatti effettuati con il dispositivo smart applicando filtri e cornici e inviarli in stampa tramite Bluetooth® a Zoemini S. L’app Canon Mini Print permette agli utenti di connettersi a Google Foto e Dropbox, oltre che a Instagram e Facebook, per stampare i propri ricordi più preziosi ovunque si trovino. Inoltre, la funzione di scatto remoto consente di attivare l’otturatore di Zoemini S tramite l’app Canon Mini Print e di impostare un timer o il formato dell’immagine, per cui i selfie di gruppo non saranno più un problema.
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becomixdatabase · 5 years
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[Doktor Sleepless - Il futuro richiama l’apocalisse](https://blog.becomix.me/doktor-sleepless-il-futuro-richiama-lapocalisse/ "https://blog.becomix.me/doktor-sleepless-il-futuro-richiama-lapocalisse/")
ULTIMO ARTICOLO SUL CICLO APPARAT – DI FRANCESCO IESU
Nel 2007 esce Doktor Sleepless, per Avatar Press, unica serie tra le storie firmate per il progetto Apparat e che si può considerare come la sua terza fase.
Dopo la re-immaginazione del presente del comic-dom senza l’influenza opprimente dei supereroi e aver snocciolato tre dei passaggi che hanno portato il mondo all’età moderna, ora l’obiettivo è analizzare il futuro.
_Doktor Sleepless_ è la storia di John Reinhardt, un vecchio abitante di Heavenside che con il suo ritorno e la diffusione delle sue invenzioni getta definitivamente la città nel caos. Quel suo “Da oggi smetto di essere reale” pronunciato nella prima vignetta della prima pagina è il manifesto sia delle intenzioni del personaggio, sia il richiamo ad uno dei temi che si dipaneranno nella storia: il contrasto tra il piano reale e quello simbolico. Assumendo l’identità di uno scienziato pazzo, Reinhardt diviene credibile agli occhi delle persone e ascoltato in quanto non pericoloso, non venendo considerato reale. Inoltre, come dichiarato da Warren Ellis nel documentario Captured Ghost, la figura dello scienziato pazzo nella finzione permette di concentrarsi essenzialmente sulle creazioni e non sulla loro giustificazione agli occhi del lettore.
L’arrivo del dottore è un’epifania per i Grinders, che rivedono in lui il Messia. Non a caso sempre nel primo numero il suo arrivo in scena vede la resurrezione di un Grinder caduto in arresto cardiaco. I Grinders sono i transumani che vivono a Heavenside e che hanno subito innesti tecnologici. La nascita della loro sottocultura è dovuta sempre allo stesso Reinhardt, il quale ha disseminato le sue invenzioni in bar e club lasciando che sia la gente ad usarle nella maniera che più gli aggrada.
Il ritorno di Reinhardt e l’uso della sua stazione radio porta la polizia ad indagare perché da tre anni è rinchiuso nella sua cella in un istituto di igiene mentale senza essere mai uscito da essa. Nel proseguo della storia viene rivelato come esistano due John Reinhardt: uno in cella e uno che ha assunto l’identità di Doktor Sleepless. La storia che viene narrata dal Reinhardt incarcerato porta non solo a chiarire la faccenda (lasciando il dubbio sul quale sia il vero tra i due), ma soprattutto serve a rilanciare il tema del contrasto tra finzione e realtà. Il racconto su Alexandra David-Neel (donna realmente esistita tra il 1868 e il 1969) si concentra nella sua creazione di un Tulpa. I Tulpa sono delle manifestazioni della mente umana sul piano reale. Il monaco creato dalla David-Neel, pian piano assume sempre più fisicità fino a che non prende una propria coscienza e si svincola dal controllo del proprio creatore. Rimane così il dubbio su quale dei due Reinhardt sia il Tulpa dell’altro. Mistero che è lo stesso Sleepless a indicarci come inutile. Nel quinto numero della serie tramite un monologo nella sua stazione radio, Sleepless parla del concetto di autenticità facendo diversi esempi quali: Richey Manic (of the The Manic Street Preachers), Godspeed You! Black Emperor, Big Bill Broonzy, and Memphis Minnie. Il monologo mostra l’inutilità dei concetti di autenticità e originalità, su come è la credenza della gente a trasformare il falso in reale e come i personaggi creati a tavolino siano visti spesso come autentici rispetto alle persone. Inoltre una battuta presagisce gli importanti sviluppi futuri della serie: “Possiamo essere chiunque immaginiamo. Possiamo diventare qualcuno di nuovo ogni giorno… Essere degli scienziati pazzi. Alla fine del mondo questa è l’unica cosa degna da fare”.
Questo e altri monologhi sparsi lungo i 13 numeri vengono trasmessi dalla radio personale di Sleepless. La radio come mezzo di comunicazione è fondamentale nel veicolare i messaggi di Sleepless e non solo. Viene posta la centralità nei suoi monologhi, i quali nella loro cripticità (talvolta) assomigliano alla parola di Dio tanto che essi cercano con le azioni più disparate e intuizioni più o meno corrette ad eseguire. Inoltre l’utilizzo della radio rende difficile l’assuefazione al personaggio di Sleepless, tanto che le sue apparizioni in città rimangono eccezioni, tutto ciò rende il personaggio come un essere mitico che cammina tra le strade della città.
Il culto di Sleepless diventa ancora più evidente e forte quando compaiono le sue maschere. Queste vengono utilizzate dai Grinders per compiere le sue volontà (o meglio ciò che loro intendono dei discorsi alla radio), mentre le secondo hanno un ruolo misterioso e vengono usate solo da coloro che vedono gli angeli.
In queste scritte c’è la delusione nei confronti del futuro, eppure lungo la storia si dipaneranno invenzioni eccezionali. Per Ellis il futuro è qualcosa di interiore e non di estetico.Il disvelamento del passato del giovane e la tragedia del suicidio dei genitori sono il punto di svolta per vedere sotto una nuova ottica le azioni del protagonista, il cui fine non è quello di portare il futuro alla gente ma eliminare la vita umana dalla faccia della Terra come ogni scienziato pazzo che si rispetti. Le sue motivazioni non sono quelle di distruggere l’umanità per sfizio ma sono dovute all’impossibilità di salvarla dai mostri lovecraftiani che hanno divorato i suoi genitori. L’ineluttabilità della situazione è tale da portare lo scienziato a pensare solamente alla distruzione dell’umanità per far saltare la catena alimentare di questi mostri.
Questa visione è figlia dello studio di The Darkening Sky, libro che nella postfazione del primo numero viene descritto come “una nuova esplorazione nella filosofia del Fatalismo” e un libro che, come Sleepless, “combina il trattato e la finzione, mettendo in discussione la ciclicità della storia e mostrando come l’umanità può creare una macchina della realtà perpetua che la svincoli dalla tirannia del tempo stesso”. Henry Boemer, creatore del libro era ossessionato con gli Antichi Lovecraftiani e gli inserì nella sua mitologia. Ciò è uno dei temi maggiori di Doktor Sleepless, in cui si fonde uno studio sulla tecnologia fantascientifica con un trattato sulla cultura e la vita moderna che si allaccia all’orrore Lovecraftiano. E proprio quest’ultimo assume un ruolo principale nell’origine di John Reinhardt. Il suo tentativo di vendetta nei confronti degli Antichi sarà poi la guida delle sue azioni.
Nei primi 13 numeri della serie (purtroppo gli unici portati a compimento), il world-building è egregio. Il tutto viene ampliato dal gioco iper-testuale che Ellis svolge tramite un sito e una wiki dedicata alla serie. Inoltre nelle pagine finali dei singoli spillati vengono inseriti definizioni, articoli, digressioni dove Ellis approfondisce alcuni aspetti della sua creatura. Tra i diversi articoli ne troviamo uno su Captain Swing, uno dei primi esempi di identità multipla o meglio nome usato da diverse persone durante la Rivolta dei Swing nel 1830 in Inghilterra. Questi personaggi resi celebri da Karen Elliot, Monty Catsin e Luther Blissett sono stati poi rielaborati da Ellis nel suo “Captain Swing e i pirati elettrici dell’isola delle braci”. Opere sempre pubblicata per la Avatar Press con Raulo Caceres ai disegni, dove un omonimo John Reinhardt sfida la legge per portare l’elettricità al popolo senza dover sottostare al gioco di chi possiede le materie prime.
I disegni di Ivan Rodriguez se all’inizio della serie si manifestano come acerbi ed inadatti, tanto da essere altalenanti a seconda delle inquadrature e delle sequenze, nel proseguo ne migliorano il livello, fino a un cambiamento netto dal numero 9, in cui l’influenza di Bryan Hitch e Arthur Adams è evidente nella gestione delle ombre, delle pose e soprattutto nelle ombreggiature. È soprattutto nelle scene più caotiche che Rodriguez riesce a dare il meglio di sé, sembrando un disegnatore totalmente diverso rispetto a quello dei primi albi.
Purtroppo la serie si blocca proprio nel momento in cui i nodi stavano venendo al pettine e i personaggi principali avevano compiute scelte da cui non si poteva tornare indietro, senza considerare l’aumento di tensione tra i gruppi e le forze facenti parte di Heavenside. La granata che viene gettata e rimane inesplosa a mezz’aria nell’ultima pagina del numero 13 è forse l’emblema di questa serie, che proprio nel momento in cui doveva far esplodere le sue idee è stata bloccata.
Il progetto Apparat (fermo al 2009 con la tredicesima ed ultima uscita di Doktor Sleepless) è ormai accantonato e si aggiunge alla lista di opere incompiute scritte per editori indipendenti (Fell, Desolation Jones, Anna Mercury) e non (New-Universal). Nonostante ciò la sua influenza nel cammino del Warren Ellis presente si sente tutt’ora, considerando che Injection (la sua serie più lunga in corso di pubblicazione al momento) continua nel solco di Doktor Sleepless. In Injection il futuro e la sua ricerca ritornano come tematica centrale. Proprio il tentativo dei protagonisti di portare il mondo in una nuova epoca creerà i problemi che cercheranno di risolvere nel corso dei numeri.
Altri articoli su Apparat: – Scardinare la narrativa con quattro racconti (_Singles Collection_) – Conoscere il futuro attraverso il passato (Le Novelle)
L'originale è stato pubblicato su [https://blog.becomix.me/doktor-sleepless-il-futuro-richiama-lapocalisse/](https://blog.becomix.me/doktor-sleepless-il-futuro-richiama-lapocalisse/ "Permalink")
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becomixdatabase · 5 years
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Nel 2007 esce Doktor Sleepless, per Avatar Press, unica serie tra le storie firmate per il progetto Apparat e che si può considerare come la sua terza fase.
Dopo la re-immaginazione del presente del comic-dom senza l’influenza opprimente dei supereroi e aver snocciolato tre dei passaggi che hanno portato il mondo all’età moderna, ora l’obiettivo è analizzare il futuro.
_Doktor Sleepless_ è la storia di John Reinhardt, un vecchio abitante di Heavenside che con il suo ritorno e la diffusione delle sue invenzioni getta definitivamente la città nel caos. Quel suo “Da oggi smetto di essere reale” pronunciato nella prima vignetta della prima pagina è il manifesto sia delle intenzioni del personaggio, sia il richiamo ad uno dei temi che si dipaneranno nella storia: il contrasto tra il piano reale e quello simbolico. Assumendo l’identità di uno scienziato pazzo, Reinhardt diviene credibile agli occhi delle persone e ascoltato in quanto non pericoloso, non venendo considerato reale. Inoltre, come dichiarato da Warren Ellis nel documentario Captured Ghost, la figura dello scienziato pazzo nella finzione permette di concentrarsi essenzialmente sulle creazioni e non sulla loro giustificazione agli occhi del lettore.
L’arrivo del dottore è un’epifania per i Grinders, che rivedono in lui il Messia. Non a caso sempre nel primo numero il suo arrivo in scena vede la resurrezione di un Grinder caduto in arresto cardiaco. I Grinders sono i transumani che vivono a Heavenside e che hanno subito innesti tecnologici. La nascita della loro sottocultura è dovuta sempre allo stesso Reinhardt, il quale ha disseminato le sue invenzioni in bar e club lasciando che sia la gente ad usarle nella maniera che più gli aggrada.
Il ritorno di Reinhardt e l’uso della sua stazione radio porta la polizia ad indagare perché da tre anni è rinchiuso nella sua cella in un istituto di igiene mentale senza essere mai uscito da essa. Nel proseguo della storia viene rivelato come esistano due John Reinhardt: uno in cella e uno che ha assunto l’identità di Doktor Sleepless. La storia che viene narrata dal Reinhardt incarcerato porta non solo a chiarire la faccenda (lasciando il dubbio sul quale sia il vero tra i due), ma soprattutto serve a rilanciare il tema del contrasto tra finzione e realtà. Il racconto su Alexandra David-Neel (donna realmente esistita tra il 1868 e il 1969) si concentra nella sua creazione di un Tulpa. I Tulpa sono delle manifestazioni della mente umana sul piano reale. Il monaco creato dalla David-Neel, pian piano assume sempre più fisicità fino a che non prende una propria coscienza e si svincola dal controllo del proprio creatore. Rimane così il dubbio su quale dei due Reinhardt sia il Tulpa dell’altro. Mistero che è lo stesso Sleepless a indicarci come inutile. Nel quinto numero della serie tramite un monologo nella sua stazione radio, Sleepless parla del concetto di autenticità facendo diversi esempi quali: Richey Manic (of the The Manic Street Preachers), Godspeed You! Black Emperor, Big Bill Broonzy, and Memphis Minnie. Il monologo mostra l’inutilità dei concetti di autenticità e originalità, su come è la credenza della gente a trasformare il falso in reale e come i personaggi creati a tavolino siano visti spesso come autentici rispetto alle persone. Inoltre una battuta presagisce gli importanti sviluppi futuri della serie: “Possiamo essere chiunque immaginiamo. Possiamo diventare qualcuno di nuovo ogni giorno… Essere degli scienziati pazzi. Alla fine del mondo questa è l’unica cosa degna da fare”.
Questo e altri monologhi sparsi lungo i 13 numeri vengono trasmessi dalla radio personale di Sleepless. La radio come mezzo di comunicazione è fondamentale nel veicolare i messaggi di Sleepless e non solo. Viene posta la centralità nei suoi monologhi, i quali nella loro cripticità (talvolta) assomigliano alla parola di Dio tanto che essi cercano con le azioni più disparate e intuizioni più o meno corrette ad eseguire. Inoltre l’utilizzo della radio rende difficile l’assuefazione al personaggio di Sleepless, tanto che le sue apparizioni in città rimangono eccezioni, tutto ciò rende il personaggio come un essere mitico che cammina tra le strade della città.
Il culto di Sleepless diventa ancora più evidente e forte quando compaiono le sue maschere. Queste vengono utilizzate dai Grinders per compiere le sue volontà (o meglio ciò che loro intendono dei discorsi alla radio), mentre le secondo hanno un ruolo misterioso e vengono usate solo da coloro che vedono gli angeli.
In queste scritte c’è la delusione nei confronti del futuro, eppure lungo la storia si dipaneranno invenzioni eccezionali. Per Ellis il futuro è qualcosa di interiore e non di estetico.Il disvelamento del passato del giovane e la tragedia del suicidio dei genitori sono il punto di svolta per vedere sotto una nuova ottica le azioni del protagonista, il cui fine non è quello di portare il futuro alla gente ma eliminare la vita umana dalla faccia della Terra come ogni scienziato pazzo che si rispetti. Le sue motivazioni non sono quelle di distruggere l’umanità per sfizio ma sono dovute all’impossibilità di salvarla dai mostri lovecraftiani che hanno divorato i suoi genitori. L’ineluttabilità della situazione è tale da portare lo scienziato a pensare solamente alla distruzione dell’umanità per far saltare la catena alimentare di questi mostri.
Questa visione è figlia dello studio di The Darkening Sky, libro che nella postfazione del primo numero viene descritto come “una nuova esplorazione nella filosofia del Fatalismo” e un libro che, come Sleepless, “combina il trattato e la finzione, mettendo in discussione la ciclicità della storia e mostrando come l’umanità può creare una macchina della realtà perpetua che la svincoli dalla tirannia del tempo stesso”. Henry Boemer, creatore del libro era ossessionato con gli Antichi Lovecraftiani e gli inserì nella sua mitologia. Ciò è uno dei temi maggiori di Doktor Sleepless, in cui si fonde uno studio sulla tecnologia fantascientifica con un trattato sulla cultura e la vita moderna che si allaccia all’orrore Lovecraftiano. E proprio quest’ultimo assume un ruolo principale nell’origine di John Reinhardt. Il suo tentativo di vendetta nei confronti degli Antichi sarà poi la guida delle sue azioni.
Nei primi 13 numeri della serie (purtroppo gli unici portati a compimento), il world-building è egregio. Il tutto viene ampliato dal gioco iper-testuale che Ellis svolge tramite un sito e una wiki dedicata alla serie. Inoltre nelle pagine finali dei singoli spillati vengono inseriti definizioni, articoli, digressioni dove Ellis approfondisce alcuni aspetti della sua creatura. Tra i diversi articoli ne troviamo uno su Captain Swing, uno dei primi esempi di identità multipla o meglio nome usato da diverse persone durante la Rivolta dei Swing nel 1830 in Inghilterra. Questi personaggi resi celebri da Karen Elliot, Monty Catsin e Luther Blissett sono stati poi rielaborati da Ellis nel suo “Captain Swing e i pirati elettrici dell’isola delle braci”. Opere sempre pubblicata per la Avatar Press con Raulo Caceres ai disegni, dove un omonimo John Reinhardt sfida la legge per portare l’elettricità al popolo senza dover sottostare al gioco di chi possiede le materie prime.
I disegni di Ivan Rodriguez se all’inizio della serie si manifestano come acerbi ed inadatti, tanto da essere altalenanti a seconda delle inquadrature e delle sequenze, nel proseguo ne migliorano il livello, fino a un cambiamento netto dal numero 9, in cui l’influenza di Bryan Hitch e Arthur Adams è evidente nella gestione delle ombre, delle pose e soprattutto nelle ombreggiature. È soprattutto nelle scene più caotiche che Rodriguez riesce a dare il meglio di sé, sembrando un disegnatore totalmente diverso rispetto a quello dei primi albi.
Purtroppo la serie si blocca proprio nel momento in cui i nodi stavano venendo al pettine e i personaggi principali avevano compiute scelte da cui non si poteva tornare indietro, senza considerare l’aumento di tensione tra i gruppi e le forze facenti parte di Heavenside. La granata che viene gettata e rimane inesplosa a mezz’aria nell’ultima pagina del numero 13 è forse l’emblema di questa serie, che proprio nel momento in cui doveva far esplodere le sue idee è stata bloccata.
Il progetto Apparat (fermo al 2009 con la tredicesima ed ultima uscita di Doktor Sleepless) è ormai accantonato e si aggiunge alla lista di opere incompiute scritte per editori indipendenti (Fell, Desolation Jones, Anna Mercury) e non (New-Universal). Nonostante ciò la sua influenza nel cammino del Warren Ellis presente si sente tutt’ora, considerando che Injection (la sua serie più lunga in corso di pubblicazione al momento) continua nel solco di Doktor Sleepless. In Injection il futuro e la sua ricerca ritornano come tematica centrale. Proprio il tentativo dei protagonisti di portare il mondo in una nuova epoca creerà i problemi che cercheranno di risolvere nel corso dei numeri.
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becomixdatabase · 7 years
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[Introducing: Cerebus the Aardvark di Dave Sim](http://blog.becomix.me/cerebus-the-aardvark-di-dave-sim/ "http://blog.becomix.me/cerebus-the-aardvark-di-dave-sim/")
Il fumetto che mi ha aperto più orizzonti nella mente: Cerebus the Aardvark, opera enorme e inclassibicabile, un fumetto sul fumetto, scritta e disegnata dal geniale (e controverso) canadese Dave Sim. Ho perso dietro questa serie ben due anni della mia vita e appena il tempo me lo concederà mi ritufferò nello studio di questa epica.
> Cerebus che riflette sulla propria vita in Like A Looks, Cerebus #137
Nel lontano dicembre 1977 compare nel panorama del fumetto nordamericano un albo insolito destinato a sconvolgere radicalmente i canoni classici di questo mezzo espressivo. Dave Sim, seguendo il proprio comandamento “Thou shall break every law in the book”, inizia a pubblicare in maniera indipendete Cerebus the Aardvark, una parodia del genere fantasy à la Conan il Barbaro, con protagonista un oritteropo (da “aardvard” in afrikaans, che si traduce con “maiale di terra”). La casa editrice Aardvark-Vanaheim fu fondata dall’autore e da Deni Loubert (all’epoca findanzata di Sim, in seguito moglie e successivamente ex-moglie). L’opera sarà conclusa nel marzo 2004, con il numero 300. Con le sue 6000 tavole circa, è considerata la serie a fumetti nordamericana creata da un solo autore più longeva. Tutto solo Sim non è stato: dal numero 65 gli sfondi sono stati curati dal virtuoso Gerhald.
> Copertina di High Society
La serie è stata ristampata in sedici raccolte definite “phonebooks“, data la somiglianza alle guide telefoniche (tante pagine e carta di bassa qualità). In Italia sono stati tradotti esclusivamente il secondo volume Alta società ed il terzo Chiesa e Stato (Vol.1) dalla Black Velvet. Può sembrare strano che si sia partito dal secondo numero, ma questo perchè High Society (le issue originali dal 26 al 50) formano un ciclo narrativo compiuto, mentre i primi numeri (raccolti nel phonebook Cerebus) sono formati da storie autoconclusive o cicli brevi, in cui il tratto è ancora acerbo e non ci sono ancora le grandi tematiche e sperimentazioni a cui Sim ci abituerà in seguito.
> Wolveroach, una delle mille trasformazioni dello scarafaggio
Alta Società è godibile anche senza aver letto il primo volumone, ma il lettore rimane un po’ spiazzato quando compaiono personaggi come The Roach (un completo imbecille dalle personalità multiple che Sim utilizza per deridere le icone del fumetto come Batman, Capitan America, Wolverine, the Punisher e Dream di Sandman), Elrod l’albino (caricatura di Erlic of Melnibone di Michael Moorcoc), Red Sophia ma sopratutto Jaka, l’unico drammatico amore del nostro maiale di terra.
> Quando una ragazza chiese a Cerebus “Cosa stai pensando”?
Se nel primo phonebook Cerebus è presentato come un barbaro iniziato alla magia, o come mercenario senza scrupoli che sperpera i suoi bottini in luride taverne, in seguito diventerà primo ministro di una città stato chiamata Iest (in High Society, satira dei meccanismi della politica e ai giochi di potere), poi papa alcolizzato (in Church and State I & II), e ancora rinnegato, barista e molto altro ancora cose nelle ultime storie. L’intera serie ci racconta la vita (discutibile) del protagonista, con le sue vittorie, sconfitte, sbronze, ma ci racconta anche la vita dell’autore: Sim infatti, oltre a comparire più volte, ci esporrà le sue idee politiche e sociali, spesso controverse (come, ad esempio, le sue posizioni antifemministe).
Parliamoci chiaro: le posizioni politico e sociali della seconda metà sono insostenibili. Sim è un genio egomaniaco, che ha abusato per buona parte della vita di alcool e droghe. L’idea di fare una serie in 300 albi gli è venuta mentre era internato per overdose di LSD. Prima donna, si arrocca sempre più nelle sue posizioni, riversando km di inchiostro contro i critici. Dal divorzio con Deni, circa a metà serie, inizia a scaricare le frustrazioni sentimentali dentro l’opera, fino a diventare un patetico paranoico, che crede di essere vittima di complotto marxista-femminista. Sim da irriverente iconoclasta figlio della cultura hippy, militante per i diritti degli autori, diventa un polemico reazionario, fino ad una clamorosa conversione religiosa. Chiaramente qualcosa è andato storto nel cervello dell’artista, ma nell’opera più Sim approfondisce le sue posizioni controverse, maggior virtuosismo riversa nel fumetto. Provare per credere.
> Jaka, Issue #129
La prima metà è sicuramente quella più godibile, molti critici sono d’accordo nel giudicare il quinto volume, il celebre Jaka’s Story, come suo picco narrativo. Scritto in parte in prosa e in parte a fumetto, la tragica storia è uno studio sul personaggio femminile più importante della saga, sulla relazione dei generi e sulla repressione da parte della politica dell’arte. La parte in prosa racconta l’infanzia di Jaka, ed è scritta camuffando lo stile di Oscar Wilde, personaggio molto importante nella serie, di cui ne viene raccontata la morte, ampiamene documentata, nel sesto phonebook Melmoth. Non è l’unico cameo di personaggi reali nel opera: possiamo citare le comparse anche di Scott Fitz Gerald, Hemingway e sua moglie, la Tatcher, Woddy Allen, Mike Jagger e Keith Richard.
> Mica male Gerhald negli sfondi.
Sim è uno sregolato sperimentatore: dalla impostazione delle tavole, al lettering, per non parlare della lingua e dei linguaggi. Indaga la psiche dei personaggi e la propria senza alcun freno, è un fine parodista della politica e della società, della letteratura e del cinema. Protagonista delle riflessioni rimarrà però sempre il fumetto di per sè, di cui Sim si erge come paladino. Ricordiamo che Sim, alfiere dell’autoproduzione, si spese sempre per difesa dei diritti d’autore, fu una delle figure centrali nella creazione del Creator’s Bill of Right, documento a difesa dei diritti dei fumettisti. Influenzò inoltre generazioni di autori, come Kevin Eastman e Peter Laid, creatori delle Tartarughe Ninja, Todd McFarlan (esiste perfino un cross-over Cerebus/Spawn), Jeff Smith e Neil Gaiman.
Cosa aspettate? Cercatevi i volumi in italiano, e se siete dei coraggiosi masticatori d’inglese completate la collezione. Consigliato a chi, stanco dalla monotona realtà delle graphic novel, è alla ricerca di un fumetto che sia un grande prodotto artistico e non mero intrattenimento. Non ve ne pentirete!
Per ora non abbiamo caricato tutti i volumi di Cerebus sul database, ma ecco:
Cerebus (Book 1)
Jaka’s Story
A breve avremo un sistema di caricamento nuovo! Provare per credere!
#becomix #black-velvet #canada #cerebus #comics #dave-sim #gerald #gerhald #graphic-novel #jaka #jakas-story #risograph #spawn #wolverine L'originale è stato pubblicato su [http://blog.becomix.me/cerebus-the-aardvark-di-dave-sim/](http://blog.becomix.me/cerebus-the-aardvark-di-dave-sim/ "Permalink")
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