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#corte ospitale
sguardimora · 11 months
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Gaetano Palermo in residenza per “The Garden”
12 Giugno 2023 - 21 Giugno 2023
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E’ iniziato lunedì 12 giugno e proseguirà fino al 21 giugno il primo periodo di residenza creativa per la ricerca e la composizione del nuovo spettacolo di Gaetano Palermo in collaborazione con Sara Bertolucci e Luca Gallio. Il progetto selezionato dalla Chiamata Pubblica ERetici. Le strade dei teatri percorso di accoglienza, sostegno e accompagnamento critico  per giovani artisti under 28 del panorama nazionale – quarta edizione sarà seguito in questa fase dal tutoraggio e accompagnamento critico del professor Gerardo Guccini.
In questa fase di lavoro gli artisti incontreranno per la prima volta anche il gruppo di dieci giovani spettatori dell’Emiila-Romagna, selezionati dallo stesso bando come Custodi delle Residenze che vivranno per un week end in residenza all’Arboreto seguendo e partecipando al processo creativo in corso, seguiti e stimolati alla visione dal percorso pensato per loro da Silvia Ferrari - La Corte Ospitale e Michele Montolli - L’Arboreto Teatro Dimora.
***************************************************************** The Garden, con la regia di Gaetano Palermo, la drammaturgia vocale e performance di Sara Bertolucci, tecnica audio/luci e sound-design a cura di Luca Gallio, è il giardino delle delizie ricercate, delle aspirazioni proibite, un paradiso artificiale tutto da fare. Secondo una parabola rabbinica assai amata da Benjamin, nel regno messianico le cose sono come sulla terra, ma appena un po’ spostate. La performance intende indagare la misura e il senso di questo spostamento attraverso una coreografia del gesto e delle posture su cui si innesta una partitura vocale scritta per e in collaborazione con Sara Bertolucci.Parte fondamentale della ricerca drammaturgica è il Kulning, canto della tradizione svedese e nordeuropea praticato dalle donne non solo per richiamare gli animali e sfuggire alle belve selvatiche ma anche per comunicare alla natura i propri timori, desideri e amori. Questo canto, di cui Sara è interprete specialista, viene ripreso e reinterpretato a scopi espressivi e non filologici e viene utilizzato come leitmotiv dell’intero lavoro, per la sua capacità di evocare il vuoto e la distanza, nonché la fragilità e la potenza della condizione umana nella sua solitudine e gettatezza.Il movimento ma anche la voce diventano strumenti di indagine del sentimento umano dell’angoscia, della tensione costante tra mania e sfinimento, erotismo e noia, desiderio e deiezione. E lo fanno a partire da una prospettiva non logocentrica ma centrata sul corpo e, in particolare, sul corpo femminile, rispetto alla cui rappresentazione si adotta una prospettiva critica e di messa in discussione di modelli socioculturali precostituiti.Sul piano coreografico, infine, l’idea centrale è quella della reiterazione fino all’estenuazione dell’azione e del gesto, su livelli ritmici “naturalistici” per lo più diffusi e piani ma in costante crescendo. Il riferimento principale non è alla danza come movimento a sé stante e astratto ma alla danza intesa concettualmente come articolazione di un dato di movimento attinente al reale e alle sue funzioni quotidiane, come il camminare, il mangiare o il dormire. Questa attinenza al reale del movimento ritorna nel rapporto con gli oggetti, i quali non solo lo influenzano ma anche lo determinano, divenendo quasi soggettività autonome capaci di relazione e dialogo, in una tensione con la performer che rasenta la personificazione e porta con sé i toni impalpabili dell’assurdo.
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nanirossi · 2 years
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Divertentissimo spettacolo… grazie mille al pubblico della Corte Ospitale!
Divertentissimo spettacolo… grazie mille al pubblico della Corte Ospitale!
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lamilanomagazine · 3 months
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Verona, l'Altro Teatro al Camploy la travolgente comicità di Paola Minaccioni nel monologo "Stupida show"
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Verona, l'Altro Teatro al Camploy la travolgente comicità di Paola Minaccioni nel monologo "Stupida show" Giovedì 18 gennaio alle 20.45 appuntamento da non perdere al teatro Camploy. In scena "Stupida Show", un monologo di stand up comedy per cuori coraggiosi con la travolgente comicità di Paola Minaccioni scritto da Gabriele Di Luca di Carrozzeria Orfeo. Paola Minaccioni, una delle artiste più amate del teatro, del cinema e della televisione italiana, col suo impetuoso umorismo trascinerà il pubblico nell'inconfessabile e nell'indicibile, nei piccoli inferni personali di ciascuno per dare voce a tutta quella follia e a quelle frustrazioni che ci abitano ma non abbiamo mai avuto il coraggio di confessare a nessuno. Il tutto raccontato attraverso lo sguardo di una donna in grado di trasformare le sue ferite personali e i fallimenti in una comicità travolgente, dove il destinatario del suo dialettico atto terroristico sarà il suo primo avversario naturale: l'amore. In Stupida Show Paola Minaccioni non sarà la tenera eroina vittima di un mondo crudele, non sarà la donna da compatire, ma da temere. Si trasformerà in una donna sola e in guerra con la vita, alle prese con un corpo in declino, un'affettività traballante e songi irrealizzabili, antieroe per eccellenza che svela vizi, lati oscuri e follia di chi nella vita sa bene cosa significa inciampare, è stufa di sopportare la retorica qualunquista della contemporaneità e ha voglia di dirne quattro. È 'stupida' perché racconta il viaggio di una donna da sempre irrisolta, buffa nelle sue grottesche contraddizioni, apparentemente condannata ad inciampare sempre negli stessi errori nelle stesse trappole della vita. In fondo però parla un po' di tutti, presi nella limitatezza e finitezza. Presentato da Carrozzeria Orfeo, Infinito Produzioni e Argot Produzioni, Stupida Show!, per la regia di Gabriele Di Luca e Massimiliano Setti, è uno spettacolo per cuori coraggiosi: politica, potere, differenze di genere, violenza, maternità, sessualità, razzismo, egoismo, pornografia, famiglia, individualismo, tensioni sociali... sono alcuni dei temi che intende indagare la comicità di oggi nei loro aspetti più scomodi per il nostro presente, con una nuova e diversa chiave di lettura della realtà. "In un periodo di generale smarrimento e incertezza come quello in cui viviamo - spiega il drammaturgo e regista Di Luca - in un tempo pieno di retorica, slogan, proclami populisti, ipocrisia, divisioni sociali, disonestà intellettuale e finzione, dove l'indagine di alcune tematiche e l'uso di un linguaggio senza filtri vengono condannati da una certa opinione pubblica perbenista, sembra davvero di vivere in un Truman Show. Proprio in questo contesto una comicità dissacrante, che voglia gettare luce sulla realtà e abbattere il muro della retorica, può dare il suo contributo nell'indagare l'uomo e la società contemporanea, offrendo la possibilità di metterci in discussione senza preconcetti e finti perbenismi". Il perbenismo, il politicamente corretto e la facile morale, nella stand up comedy sono banditi, perché nelle premesse fondamentali di questo genere non c'è la volontà di rassicurare o intrattenere, ma il desiderio di aiutarci a distruggere a suon di risate il finto set di cartone nel quale siamo imprigionati per svelare la realtà dietro ad esso. Spettacolo non adatto ad un pubblico di età inferiore ai 14 anni. Stupida Show: Drammaturgia Gabriele Di Luca, con Paola Minaccioni. Regia di Gabriele Di Luca e Massimiliano Setti. Musiche di Massimiliano Setti, spettacolo di Carrozzeria Orfeo. Produzione di Pierfrancesco Pisani e Isabella Borettini per Infinito Produzioni, Argot Produzioni e Carrozzeria Orfeo. Coproduzione La Corte Ospitale, Accademia Perduta – Romagna Teatri, Fondazione Campania dei Festival – Campania Teatro Festival. Programma completo sul sito, sulla pagina facebook L'Altro Teatro Verona, sul profilo Instagram L'Altro Teatro Verona.Camploy. Biglietti disponibili da Box Office Verona - via Pallone 16 - tel. 045 80 11 154, e online sui circuiti ai seguenti link: - 1 boxol.it - 2 boxofficelive.it - 3 myarteven.it Il botteghino del Teatro Camploy sarà aperto la sera dello spettacolo a partire dalle 20 per l'acquisto dei biglietti. Carrozzeria Orfeo. In 15 anni di attività, con 11 spettacoli all'attivo – che hanno maturato oltre 1000 repliche – e il film Thanks! (programmato su Netflix nel 2020/2021), la Compagnia, diretta da Gabriele Di Luca e Massimiliano Setti, prosegue nel suo teatro pop, fatto di drammaturgie originali che trovano ispirazione nell'osservazione del nostro tempo, in cui l'ironia si fonde alla tragicità, il divertimento al dramma. Il risultato è un'escursione continua fra realtà e assurdo, fra sublime e banale, attraverso storie che possono essere lette a più livelli e che hanno riscosso negli anni un grande successo di pubblico e critica.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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gaiaitaliacom · 8 months
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Scenario festival 2023. I vincitori e i segnalati del Premio Scenario e del Premio Scenario Periferie
Scenario festival 2023. I vincitori e i segnalati del Premio Scenario e del Premio Scenario Periferie
Nell’ambito della sesta edizione di Scenario Festival, lunedì 4 settembre presso il DAMSLab/Auditorium (con diretta Facebook), la Giuria del Premio Scenario, presieduta da Daniele Villa (co-regista e drammaturgo di Sotterraneo, segnalazione speciale Premio Scenario 2005) e composta da Giulia Guerra (direttrice di La Corte Ospitale di Rubiera), Fabiana Iacozzilli (regista e autrice, finalista…
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enricojo · 2 years
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ENIGMA. Requiem per Pinocchio | teaser from teatro valdoca on Vimeo.
regia, allestimento e luci Cesare Ronconi testo originale Mariangela Gualtieri con Chiara Bersani, Silvia Calderoni, Mariangela Gualtieri, Matteo Ramponi e con, al canto Silvia Curreli, Elena Griggio musiche dal vivo di e con Attila Faravelli, Ilaria Lemmo, Enrico Malatesta
collaborazione luci Stefano Cortesi suono Andrea Zanella, Michele Bertoni costumi Cristiana Curreli/ReeDo Lab scultura in legno Maurizio Bertoni oggetti di scena Mariacristina Navacchia dipinti di scena Luciana Ronconi
consulenza amministrativa CRONOPIOS cura e ufficio stampa Lorella Barlaam
produzione Teatro Valdoca, ERT / Teatro Nazionale in collaborazione con L’arboreto - Teatro Dimora | La Corte Ospitale ::: Centro di Residenza Emilia-Romagna; AMAT e Comune di Ascoli Piceno nell’ambito di “MarcheinVita. Lo spettacolo dal vivo per la rinascita dal sisma” progetto di Mibact e Regione Marche coordinato da Consorzio Marche Spettacolo. L’attività di Teatro Valdoca è sostenuta dal contributo di Regione Emilia-Romagna, Comune di Cesena
durata: 80’, senza intervallo
prossime date: Roma, Teatro India - Sala B, dal 19 al 27 marzo 2022, info e biglietti teatrodiroma.net/doc/7592/enigma-requiem-per-pinocchio Ravenna, Teatro Alighieri, 9 e 10 aprile 2022, info e biglietti teatroalighieri.org/events/teatro-valdoca-enigma-requiem-per-pinocchio/ Bologna, Arena del Sole, 14 e 15 aprile 2022, info e biglietti bologna.emiliaromagnateatro.com/spettacolo/enigma-2/
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PIERGIORGIO MILANO | White out | Residenze Artistiche
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Tornano i racconti dalle residenze artistiche. Piergiorgio Milano è stato in residenza con la compagnia al lavoro su White Out, uno spettacolo in cui trasforma l'alpinisimo in linguaggio artistico, sospeso in un poetico equilibrio tra danza, teatro e arti circensi: ci siamo fatti raccontare meglio il progetto e il tempo, prezioso, della residenza.
"... avere uno spazio in cui ci si possa veramente dedicare, concentrare, in cui le persone che ti circondano abbiamo un'idea chiara di cos'è la creazione artistica, di quali siano i suoi punti forti e i suoi punti deboli, di quali siano le sue esigenze e senti che non sei mai fuori luogo ma che nei momenti in cui tutto va bene così come nei momenti in cui tutto va male sai benissimo che chi ti circonda è cosciente e consapevole e quindi il sostegno che cerchi è reale nel fare il tuo mestiere, in questo senso dico che è un lusso che un posto come questo esista."
Più info >> https://bit.ly/2NiyxIH
Centro di residenza Emilia-Romagna
::: L'arboreto - Teatro Dimora || La Corte Ospitale - Teatro Herberia
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garadinervi · 5 years
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Josef Svoboda. I segreti dello spazio teatrale, Edited by Elena de Angeli, Foreword by Franco Quadri, Ubulibri, Roma, 1997, in collaboration with La Corte Ospitale, Rubiera (RE)
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residancexl · 4 years
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Alessandro Sciarroni #TURNING_Orlando’s version
Proseguirà fino al 11 marzo al Teatro Dimora, Mondaino (RN) la residenza creativa a cura di L’arboreto - Teatro Dimora di Alessandro Sciarroni.
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[ph. Salvatore Laurenzana]
TURNING_Orlando’s version residenza creativa per la ricerca e l’adattamento per la scena dello spettacolo di Alessandro Sciarroni progetto di residenza condiviso da L’arboreto - Teatro Dimora | La Corte Ospitale ::: Centro di Residenza Emilia-Romagna; MARCHE TEATRO Teatro di rilevante interesse culturale, realizzato con il contributo di ResiDance XL – luoghi e progetti di residenza per creazioni coreografiche, azione della Rete Anticorpi XL - Network Giovane Danza D’autore, coordinata da L’arboreto - Teatro Dimora di Mondaino
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jakecarson90 · 2 years
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⁣ Canon EOS 250D | 22mm | 1/500s | f/6.3 | ISO 100⁣ Taken on 30/05/2021.⁣ ⁣ Rubiera is a small town in Emilia Romagna with a charming historic centre.⁣ ⁣ The main street is flanked by colourful porticoes and dotted with interesting monuments such as the Clock Tower and the Corte Ospitale monumental complex, both dating to the 17th century.⁣ ⁣ 𝗛𝗼𝘄 𝘁𝗼 𝗴𝗲𝘁 𝘁𝗵𝗲𝗿𝗲:⁣ ⁣ Take a Regional train from Bologna, Parma or Reggio Emilia.⁣ ______________________________________⁣ ⁣ #Rubiera #Italia #Italy #EmiliaRomagna #ClickFor_ReggioEmilia #Ig_ReggioEmilia #VolgoReggioEmilia #ReggioNellEmilia #StreetPhotography #OK_Streets #Italia #Italy #TravelPhotography #TravelBlog #Italy_Illife #ItalianPlaces #Italia_BestPhoto #NeverStopExploring #TravelMore #VisitEmiliaRomagna #IgersEmiliaRomagna #IgersReggioEmilia #VivoReggioEmilia #TheHub_EmiliaRomagna #SiViaggiare_EmiliaRomagna #EmiliaRomagna_In_Grande #DoYouTravel #FindItLiveIt #Tv_Travel #TreasureItaly #Living_Destinations #BestDestinations (at Rubiera) https://www.instagram.com/p/CW2pYWEoH00/?utm_medium=tumblr
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sguardimora · 9 months
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Nei giorni scorsi ho assistito a una prova aperta di The Garden, il nuovo lavoro di Gaetano Palermo, con Sara Bertolucci e Luca Gallio, che quest’anno è stato selezionato per la quarta edizione di ERetici_le strade dei teatri, il progetto di accoglienza, sostegno e accompagnamento critico, ideato e curato dal Centro di Residenza dell’Emilia Romagna.
In scena una black box ospita al suo interno un unico fermo immagine che solo alla fine si smaterializza lasciando lo spazio vuoto. Una donna, vestita con una sottoveste rosso mattone, è riversa a terra sul fondo destro del palcoscenico e lì resterà immobile, mossa solo da un respiro lento e profondo.
 La dimensione immaginifica e di spaesamento che si crea per lo spettatore è dettata dalla drammaturgia sonora, che ad ogni cambio di brano amplia l’immaginario in nuove visioni, e dall’impianto luminoso, che resta statico dopo una prima accensione a lampi di neon. Per rifarci al titolo ci troviamo davanti a una natura morta, che fa però permeare di vita quell’immagine statica in ogni attimo che passa.
Fotografia o cinema? Teatro o dj set? Installazione o durational performance? O tutto questo insieme? L’impianto del lavoro è decisamente teatrale: come si diceva in principio, c’è una scena nera che si illumina quasi cinematograficamente per restare così, con la stessa tonalità di colore e luce, fino alla fine. Poi c’è la drammaturgia sonora che è ciò che da movimento a un’immagine altrimenti immobile e fa sì che lo spettatore proceda nella giustapposizione di immaginari e di significati. 
Il dispositivo che il collettivo artistico mette in opera viene così definito da un crash mediale che fa collasse il cinema nel teatro, il teatro nel dj set, la fotografia nell’installazione e così via. Questo meccanismo inoltre sembra operare su quel piano di reinvenzione del medium di cui parla Rosalind Krauss (2005): facendo collassare sulla scena molteplici media il collettivo porta lo spettatore dentro il processo stesso, rendendo percettibile, grazie alla ripetizione all’infinito della stessa immagine, la finzione della rappresentazione e il funzionamento dell’immaginazione. 
La mente così vaga tra le immagini della memoria: da un’apparizione lynchiana a una classica vittima del cinema di Hitchcock, da un corpo collassato durante un rave party al corpo a terra di Babbo Natale nella clip de La Verità di Brunori sas, dai corpi della cronaca nera a quello di Aylan riverso sulla spiaggia greca e così via, continuamente si creano e distruggono immagini nella mente di chi guarda.
In questa pratica mediante la quale si crea un ibrido, per restare anche nella metafora naturale, che incrocia più media, si assiste a una sorta di Iconoclash (Latour, 2005): accade allora che chi guarda si ritrova in una sorta di terra di mezzo, di indecisione dove non sa l’esatto ruolo di un’immagine, di un azione perché, nel caso di The Garden, questo si modifica non appena viene assimilato dell’occhio di chi guarda; e su questa scena ciò che accade è proprio questo: lo spettatore è messo davanti ad un’immagine iconica che cambia costantemente di significato e senso, passando dal sentimento del tragico a quello del comico fino a dissolversi svanendo ironicamente, rompendo il quadro della rappresentazione.
Una delle caratteristiche fondamentali delle immagini è, sempre per Bruno Latour, la loro capacità di scatenare passioni ed è proprio su questo meccanismo che sembra lavorare il collettivo guidato da Palermo che a settembre presenterà al pubblico una prova aperta di questo lavoro presso la Corte Ospitale di Rubiera dove si chiuderà il progetto ERetici.
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*Krauss, R. (2005). Reinventare il medium. Cinque saggi sull'arte d'oggi, a cura di Grazioli E., Mondadori, Milano. 
* Latour, B. (2002). What is iconoclash? Or is there a world beyond the image wars. Iconoclash: Beyond the image wars in science, religion, and art, 14-37.
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nanirossi · 2 years
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Nanirossi Show alla Corte Ospitale di Rubiera!
Nanirossi Show alla Corte Ospitale di Rubiera!
Alle Ore 18 Rodrigo e josephina varcheranno la porta della corte ospitale di Rubiera. Un posto splendido per uno spettacolo unico. Vi aspettiamo. Prenotazione per telefono al 0522621133 o 3282911077 o per mail [email protected] .
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lamilanomagazine · 1 year
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Milano, “DENTRO. Una storia vera, se volete” a Teatro Carcano
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Milano, “DENTRO. Una storia vera, se volete” a Teatro Carcano.   Al Teatro Carcano di Milano dal 26 al 29 gennaio 2023 in scena DENTRO. Una storia vera, se volete, scritto diretto e interpretato da Giuliana Musso. Un lavoro sull’occultamento della violenza, la storia di una verità chiusa dentro ai corpi e che lotta per uscire allo scoperto. NOTE DI REGIA a cura di Giuliana Musso: “DENTRO è la messa in scena del mio incontro con una donna e con la sua storia segreta. La storia di una verità chiusa dentro ai corpi e che lotta per uscire allo scoperto. Un’esperienza difficile da ascoltare. Una madre che scopre la peggiore delle verità. Una figlia che odia la madre. Un padre innocente fino a prova contraria. E una platea di terapeuti, consulenti, educatori, medici, assistenti sociali, avvocati che non vogliono sapere la verità. Il segreto ha un contenuto preciso e un fine positivo: protegge qualcosa o qualcuno. Il segreto silenzia una verità che potrebbe danneggiare degli innocenti. Anche la censura ha un contenuto preciso ma il suo fine è contrario a quello del segreto: danneggia gli innocenti, protegge vili interessi. Il tabù invece, per noi, oggi, è il puro terrore di sapere; quindi, il suo contenuto rimane ambiguo e indeterminato. In tutte le vicende di abuso sui minori che io ho conosciuto per voce delle vittime nessun colpevole è mai stato condannato. La violenza sessuale è un segreto che permane tutta una vita dentro alle case, dentro agli studi dei medici, degli psicoterapeuti o degli avvocati, in quelle dimensioni private in cui le vittime possono restare confinate senza venire riconosciute. I fini compassionevoli del segreto quasi sempre si fondono con quelli vergognosi della censura e con quelli inconsci del tabù. L’esistenza stessa delle vittime, con la loro rabbia inavvicinabile o con il loro inconsolabile dolore, ci turba fino alle radici e così, pur di non maneggiare l’odio dei padri, deploriamo quello dei figli. Storia antica quanto il patriarcato: narrazioni che sono strategie di rimozione e occultamento, prime tra tutte la normalizzazione stessa dell’abuso e la colpevolizzazione della vittima. Persino le storie fondanti della civiltà occidentale sono tutte storie di traumi, eppure, mentre conosciamo tutto di Edipo, di Laio invece, il padre assassino, sappiamo ben poco. Da sempre, pur di salvare l’ordine dei padri, costruiamo impalcature concettuali che fanno perdere consistenza alla realtà dei traumi e alla voce dell’esperienza. E se la nostra esperienza di violenza non può essere riconosciuta allora viene minata alla radice la nostra dimensione ontologica, noi stessi forse smettiamo di esistere. DENTRO non è teatro d’indagine, è l’indagine stessa, quando è ancora nella vita, la mia stessa vita. DENTRO non è un lavoro sulla violenza ma sull’occultamento della violenza. DENTRO è un piccolo omaggio teatrale alla verità dei figli. «Quello che devi dimostrare nei processi penali di questo tipo è che quello che è successo è assolutamente reale». Intervista a P.F., magistrato, 29 Ott 2019 «Purtroppo mio padre stesso è stato un perverso e ha causato l’isteria di mio fratello (tutti i sintomi del quale sono identificazioni) e di una delle mie sorelle minori». Sigmund Freud, Lettera a W. Fleiss, 8 Feb 1897 “Io le dicevo -Mi devi dire cosa ti ha fatto, dimmelo!- ma dentro di me pregavo – Non me lo dire, non me lo dire...-” Intervista a V.M., la madre   SCHEDA SPETTACOLO DENTRO Una storia vera, se volete. Drammaturgia e regia Giuliana Musso Con Maria Ariis e Giuliana Musso Musiche originali Giovanna Pezzetta Consulenza musicale e arrangiamenti Leo Virgili Scene Francesco Fassone Assistenza e direzione tecnica Claudio Parrino Produzione La Corte Ospitale Coproduzione Operaestate Festival Veneto Spettacolo ideato per La Biennale Teatro ATTO IV NASCONDI(NO) Si ringraziano per il supporto il Teatro di Artegna, l'Associazione Amici del Teatro, Servizi Teatrali S.r.l. - Casarsa (PN) PREZZI posto unico numerato venerdì, sabato e domenica € 38,00 posto unico numerato giovedì € 27,00 VENDITE ONLINE teatrocarcano... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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gaiaitaliacom · 3 years
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Nell'ambito di Fotografia Europea 2021 riaprono "Guido Guidi. Lunario", a cura di Andrea Simi e Luca Nostri. "Quattro cortili" Project room
Nell’ambito di Fotografia Europea 2021 riaprono “Guido Guidi. Lunario”, a cura di Andrea Simi e Luca Nostri. “Quattro cortili” Project room
di Redazione, #Rubiera Nell’ambito di Fotografia Europea 2021 riaprono alla Corte Ospitale di Rubiera le mostre che erano state interrotte nel periodo pandemico a causa delle regole di distanziamento sociale e delle chiusure anticontagio dei luoghi di cultura. Guido Guidi. Lunario Sala fotografia. 1° piano A cura di Andrea Simi Lunario di Guido Guidi è un viaggio fotografico lungo trent’anni sul…
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enricojo · 4 years
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Vertigine di Giulietta - Distance mode - blucinQue from blucinQue on Vimeo.
Volo, perdita di equilibrio, oscillazione, tensione e spiazzamento amoroso, un lavoro di ricerca sul movimento e la composizione tra teatrodanza, testo, musica dal vivo e discipline circensi. Oggi con un nuovo focus, quello della distanza, da agire e sperimentare anche sulla scena per un percorso post lockdown. Tutto questo è Vertigine di Giulietta – Distance mode.
Nel perimetro tracciato dalla danza della vertigine amorosa, che indaga l’anima più volitiva, audace e incline allo slittamento e alla perdita di equilibrio dell’icona shakespeariana, trova spazio una composizione onirica e sonora in cui corpi, movimento, luce e musica sono voci di un medesimo canto d’amore e riconoscenza, lirica di riconoscimento e perdita. Sulla scena gli attrezzi aerei, la roue cyr, il violoncello, l’uso della voce che riporta segmenti e ricomposizioni del testo di Shakespeare, pochi semplici ed emblematici oggetti di scena, emergono quali elementi concreti e plastici, che si stagliano a contrappunto di questa atmosfera sospesa. A scandire il ritmo, l’alternanza simbiotica di brani di Prokofiev e della musica eseguita da un violoncello classico processato dal vivo da Bea Zanin, musicista in scena insieme ai cinque performer, danzatori e circensi, coinvolti nella composizione fisica e musicale. Accanto a Bea Zanin ci saranno i performer Elisa Mutto, Alexandre Duarte, Federico Ceragioli, Vladimir Ježić, Paolo Starinieri, e la partecipazione di Maria Rosa Mondiglio. La voce e il canto dei testi sono eseguiti da Marta Isabella Rizi e da Bea Zanin. Il lavoro è stato presentato in residenza alla Lavanderia a Vapore di Collegno (Torino), alla Corte Ospitale di Rubiera (Reggio Emilia), al Centre Regional des Arts du Cirque de Lomme in Francia, al teatro Cafè Muller di Torino, presentato anche in forma “in situ” al Castello del Valentino di Torino, alla Reggia della Venaria Reale e al Giardino delle Rose di Moncalieri, ed è stato inoltre selezionato dal network internazionale In Situ.
di Caterina Mochi Sismondi performer Elisa Mutto, Alexandre Duarte, Federico Ceragioli, Vladimir Ježić, Paolo Starinieri e la partecipazione di Maria Rosa Mondiglio voce e canto Marta Isabella Rizi e da Bea Zanin video Fabio Melotti
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TEATRO DEL CARRETTO | La Tempesta | Residenze Artistiche
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Giacomo Vezzani del Teatro del Carretto, in residenza artistica in Corte Ospitale sul prossimo spettacolo, La Tempesta, ci racconta qualcosa sul percorso artistico e sulla nuova esperienza di residenza in luogo diverso dal solito.
“È stato un dono avere la residenza della Corte Ospitale. I nostri spettacoli nascono sempre da Lucca in un isolamento totale. [...] Per me è stato fondamentale uscire per azzerare totalmente questa condizione ed era fondamentale stare in un posto dove si potesse dormire, dove si potesse cucinare, quindi anche sciogliere il momento delle prove ma che fosse un ripartire da zero. Io credo che sia fondamentale lo scambio anche perché se ci si fossilizza solo nella ricerca teatrale (noi partiamo sempre dalle improvvisazioni) diventiamo un po' più aridi e per me era fondamentale lo scambio anche con altre realtà. Il fatto di aver condiviso con un circo questa residenza è stata un scoperta per noi. Poter anche nei momenti più di ricreazione, a cena, a pranzo, scambiare le idee sia con gli ospiti sia con quelli che ci stavano ospitando era proprio partire da zero, è stato fondamentale per questo.”
Non solo residenza ma anche incontro con il territorio. Il Teatro del Carretto ha aperto, infatti, le sue porte agli stranieri del territorio di Rubiera con un laboratorio dedicato.
“Era un laboratorio più ricreativo perché erano presenti delle famiglie, dei bambini, ma è proprio nel contesto della tempesta per noi e per loro quest’avvicinamento di culture diverse che è un po' quella occidentale che si apriva alle altre, poter comunicare anche con la musica che è un linguaggio universale, perché nella tempesta ci sono le canzoni, ma comunque è un modo per poter far trovare a tutti un’umanità, quell’umanità, senza pù vedere delle barriere.”
L'arboreto - Teatro Dimora | La Corte Ospitale - Teatro Herberia ::: Centro di Residenza Emilia-Romagna
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persinsala · 7 years
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Divine
Dopo Cinema Cielo e il laboratorio per attori, Danio Manfredini regala agli affezionati di Fuori Luogo, a La Spezia, un evento fuori programma: Divine, presentazione in forma di reading della sceneggiatura cinematografica liberamente ispirata al romanzo Nostra signora dei fiori di Jean Genet. (more…)
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