Tumgik
#dopo qualche lavaggio
spettriedemoni · 6 months
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Strette
Stamattina ho le mutande strette.
Che fastidio!
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libero-de-mente · 7 months
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LA LAVATRICE
«Nel mezzo di un programma di lavaggio mi ritrovai con fradici panni scuri, ché la centrifuga era smarrita»
Dopo anni di onorata carriera la lavatrice si è congedata, nel pieno di una centrifuga è partito un assolo di batteria, degno del peggior metal estremo dal vivo. Mi è bastato sentire il ritmo per capire che tutto, lì dentro, era andato a ramengo. Anche il display ha dato l'ultimo saluto con la scritta "game over".
Così di gran carriera mi sono recato al più vicino punto vendita di elettrodomestici, uno di quelli che spesso viene citato nelle pubblicità in televisione. Nonostante questo non ero sicuro di aver scelto il negozio giusto.
Forse dovevo scegliere quello dove gli esperti sono loro, magari quello dove non ci sono paragoni, oppure quelli dove batte forte sempre, magari quelli fatti apposta per me. Dubbi.
Così decido, prima di entrare, di usare la mia famosissima tecnica da medio man. Ovvero quello di non fare nulla di particolare, vi giuro che come passo inosservato io tra la gente. Nessuno. Anche se fossi l'ultimo esemplare di uomo in un pianeta di sole donne. Zero.
Entro e come nel peggior incubo ecco che subito un commesso mi punta, sta nella corsia dei ferri da stiro. Io faccio finta di nulla e mi avvio al reparto degli aspirapolvere; ma è solo per depistarlo e con in brusco cambio di direzione, passando attraverso la corsia delle lavastoviglie, arrivo in quella delle lavatrici.
Ma il commesso è già sul posto. Maledizione alle corsie con gli espositori bassi, ad altezza ragazzino.
"Le posso essere d'aiuto" - mi dice mentre con gli occhi guarda le persone dentro il negozio, come a controllarle.
"Guardi" - rispondo con voce sommessa - "Sono qui per valutare le lavatrici, sto pensando di cambiarla. Ma senza fretta" (bugiardo, bugiardo, bugiardo).
"Va bene" - mi risponde sempre guardando altre persone - "Io resto nei paraggi signore".
Continuo la mia perlustrazione tra le lavatrici esposte, ogni tanto alzo lo sguardo e lui è lì. Il commesso sta a tre/quattro corsie dalla mia fissandomi. Come un ghepardo pronto a ghermire la sua preda. Me lo immagino come i gatti, quando prima di lanciarsi in un agguato sculettano per prendere lo slancio. Avete presente vero?
Continuo a passi lenti la Via Crucis delle centrifughe, dei giri al minuto, delle classi A, B e AB qualche cosa... mi fermo, forse ho trovato quella che cerco. Credo di essermi fermato da un secondo quando alle mie spalle sento il suo fiato: "Le interessa questo modello?" - il commessopardo vuole catturarmi.
"Ehm, si"
"Ottima scelta... bla, bla... milioni di giri al secondo... bla, bla... crea vortici spazio temporali... bla, bla e bla"
"Quindi lei me la consiglia?"
"Tutta la vita"
"E questa?" - indicandogli la lavatrice a fianco.
"Questa poi... bla, bla... non le perderà mai i calzini... bla, bla... anzi le appaierà quelli persi dal 1998... bla, bla e bla"
"Quindi mi consiglia anche questa?"
"Tutta la vita"
"Mi scusi ma allora quest'altra?"
"Modello figo... bla, bla... stile Hollywood... bla, bla... potrebbe trovarci dentro un'attrice talmente è hollywoodiana... bla, bla e bla"
Così dopo altri tre modelli e altrettante assicurazioni di "Tutta la vita", scelgo quella che sarà la mia nuova lavatrice.
Arriva il giorno della consegna, mi squilla il telefono:
"Pronto?"
"El señor TomaSSeli?"
"Si sono io"
"Le dovemo conSSegnare una lavatrisie"
"Si bene, le hanno detto che la consegna dovrà essere fatta a mano fino al mio piano?"
"Si señor no es un problema"
"Le hanno detto che c'è anche il ritiro della vecchia lavatrice?"
"Si señor no es un problema"
Al cancello d'ingresso si presentano in due, padre e figlio vedendo la somiglianza. Sono sudamericani. Boliviani credo, hanno quel non so che di eredità degli inca, o forse degli aymara. In silenzio e con fatica fanno quello per cui sono pagati. Niente carrelli saliscale, tutto a mano con forza delle braccia e volontà.
Il padre è cordiale, il figlio con uno sguardo cupo non parla mai e tiene la testa bassa. Incazzoso.
Chiedo se posso dare una mano, mi sono tenuto libero proprio per aiutarli. Mi sono svegliato presto questa mattina con il pensiero della fatica che avrebbero fatto, salendo le rampe delle scale. Mi dispiaceva.
Con una tuta improvvisata, il pezzo sopra diverso da quello sotto e come una ballerino imbolsito del Bolshoi, una specie di Roberto Bolle ma più Bolla, mi agito con braccia e gambe per aiutare. Ma il padre sempre in maniera autoritaria mi dice "No te preocupes, no es tu problema" - con un sorriso.
Credo di pietà, nei miei confronti, mentre saltello con la stessa grazia di un bufalo con gli attacchi di coliche renali.
Finito la consegna mi ostino nel far parlare il figlio musone, gli chiedo: "È tanto che fai questo lavoro di fatica?"
"Toda la vida" - mi risponde secco con uno sguardo dimesso.
Se ne vanno.
Spero che questa lavatrice mi duri tanto, spero un bel po'. Almeno quanto... tutta la vita.
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ps ho scelto il modello hollywoodiano, speravo di trovarci Jennifer Aniston... mi è andata male.
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raccontiniper18 · 11 months
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Quarto racconto erotico
La masturbazione.
Un tabù per gli uomini? Per la donna è ancora peggio!
''Se lo fai sei una p*ttana'' ''Se lo fai ti svergini'' '' Se lo fai non ti sposi''
e tanti altri luoghi stereotipi che inculcano che il piacere tocca solo agli uomini,ma cosa? A noi donne piace godere, e piace anche tanto.
Vi racconto del mio primo ditalino.
Premessa ho una sorellina,una sorella gemella, siamo nate lo stesso giorno ma lei è ''la maggiore'' essendo nata qualche minutino prima di me. Siamo cresciute praticamente insieme,stessa pancia,stessi hobby,stesso modo di crescere. Pensate che il primo bacetto per ''imparare'' l'ho dato proprio a lei,cosi non facevo cattive figure con il mio primo fidanzatino.
Avevamo un rapporto bellissimo e lo abbiamo tutt'ora,come ogni gemella e come ogni sorella o fratello credo, pensate che spesso ci lavavamo assieme,facevamo il bagno assieme e se il water era occupato l'altra si sedeva sul bidet,insomma credo che ogni sorella con sorella o fratello con fratello non abbia questa vergogna della nudità, e appunto non ne avevamo nemmeno noi.
Ai nostri primi pruriti sessuali,dopo l'ora di educazione sessuale ci incuriosimmo tantissimo,e approfondivamo il tutto a casa sul pc e google,santissimo google,che leva molte curiosità, ci sentivamo bagnaticce tutte e due e con il clitoride bello duro. Allora decidemmo di fare una doccietta per ''spegnere'' i bollori, ad una certa lei prende il doccino e se lo punta li e fa ''scusami ne ho troppa voglia'' io non l'avevo mai fatto e non sapevo cosa si provasse e le chiesi cosa si provasse e chi gliel'aveva detto di fare cosi' visto che su internet non avevamo trovato nulla che parlasse di ciò,allora mi svelò che aveva visto la mamma farlo,mentre lei era in bagno e la mamma non si rese conto che fosse entrata,e allora provo' per la prima volta con me e gli piacque,dopo poco mi passo ''il testimone'' e dio mio. Davvero mi sentivo in paradiso,il calore dell'acqua passava dal clitoride quel piccolo bottoncino minuscolo a tutto il corpo, dio mio,pensai mamma mia con un cm di corpo mi sento piena e vuota in tutto il mio corpo. Dopo un po' decidemmo di uscire visto che il bagno serviva a tutti e non volevamo certo farci beccare da papà o da mamma anche se ripeto ci lavavamo spesso assieme ma oggi era un ''lavaggio'' più approfondito.
Uscimmo
Ci asciugammo
Ci recammo in camera nostra (perchè la dividevamo).
Ci denudammo dell'accappatoio
e iniziammo ad ispezionarci bene per prima cosa decidemmo di entrare dentro con un dito ,pochissimo dito per evitare di sverginarci ma a me non piacque anzi non sentivo praticamente niente se non i miei umori quindi solo un po' di umidiccio sulle dita. Lei fece un paio di su e giu' e uguale zero coinvolgimento allora con il dito fradicio si toccò il clitoride e fece il classico movimento rotatorio sul grilletto, la vidi in paradiso,con gli occhi girati e lei tremante.
Allora feci lo stesso sempre guardando lei mimai i suoi movimenti e dio mio, cazzo,se mi piaceva. Sentivo un bollore sempre più forte e la testa vuota,tipo quando fai una montagna russa,che devi stare calmo e scalpitante allo stesso modo.
Non so se lei venne,ma io no.
Smettemmo perchè era l'ora della cena e papà e mamma ci urlarono dalla sala. Smettemmo ci rivestimmo con un pigiamino e ci recammo da loro. Cenammo
Post cena vedemmo un film tutti sul divano, ma io sentivo il pigiama bagnato ancora. Finito il film andammo a dormire, la mia sorellina mi disse senti finiamo di masturbarci? Mettiamo su un porno ?
Io dissi che non ne avevo mai visto uno. Neanche lei ammise.
Quindi non sapevamo che sito vedere allora idea,google immagini ''cazzo grosso'' ne trovammo uno lo misimo a tutto schermo, e Dio quanto è bello un cazzo, i nostri odori di fica si mischiarono e la stanza era inebriata di odore di fica. Dopo un po' lei disse che sentiva una sensazione strana e che forse stava per venire, si contorse un po' e smise di toccarsi perchè poi le dava fastidio a detta sua. Allora io non credendo spostai la mia mano dal mio clitoride al suo e la toccai ma quasi si mise a piangere per il fastidio allora disse dai ti faccio concludere io, mi masturbo' lei e in poco venni anche io. Eh si il mio primo orgasmo non l'ho avuta da sola. Continuò e capii anche io la sensazione di fastidio di essere appena venuta e di essere titillata al clitoride. Ci ripromettemmo che almeno una volta a settimana ci saremmo masturbate assieme e se una delle due avesse avuto qualche esperienza nel mentre raccontava ci dovevamo masturbare assieme. E cosi' fu... Ma questa è tutto un'altro racconto.
Fine
E voi? La vostra prima masturbazione? E l'ultima com'è stata? Raccontateci in chat anche con profili fake
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unfilodaria · 5 months
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Qualche problema di incomprensione col mio letto ormai ce l’ho. Disfatto perché sempre pronto all’uso (dormire… non fantasticate usi ormai impropri). Ma quando è tempo di cambiare le lenzuola (una volta a settimana), tolgo tutto per il lavaggio, poi lo guardo e mi dico “si, lo rifaccio dopo”. Solo che il dopo diventa sempre mezzanotte, prima di andare a dormire, maledicendo il “si, lo faccio dopo” e domandandosi il perché non si faccia da sé.
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SHAMPOO E BALSAMO PURIFICANTI DETOX
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Per proteggere i tuoi capelli e la cute dalle aggressioni esterne derivanti dal tatto o dall’aria, o se sei stata a lungo in un ambiente che ha messo a dura prova la salute dei tuoi capelli e occorre fare un trattamento disintossicante, ecco l'accoppiata ideale per il trattamento giornaliero, Shampoo e Balsamo Purificanti per un lavaggio completamente detox.Se vuoi rendere il trattamento detox ancora più efficace ti suggerisco di utilizzare la maschera esfoliante 2 in 1 prima di fare lo shampoo e usare il balsamo purificante di cui ti parlerò qui sotto. Questi articoli sono caratterizzati da un incredibile potere purificante per capelli e cute. Il loro ingrediente chiave è l’Alga Bio di Bretagna, famosa per la sua azione purificante che contribuisce alla riduzione della produzione del sebo ed elimina le impurità
SHAMPOO PURIFICANTE E BALSAMO PURIFICANTE YVES ROCHER
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BENEFICI DELLO SHAMPOO E BALSAMO PURIFICANTE
Lo shampoo lava delicatamente i capelli grassi e normali, purificandoli dalla radice, eliminando le impurità e riducendo l'eccesso di sebo. Il cuoio capelluto è disintossicato, i capelli sono più leggeri, morbidi e brillanti. Il balsamo districa i capelli contribuendo alla purificazione della radice, nutre intensamente i capelli senza appesantirli e dopo il lavaggio risultano più lucenti e freschi, decisamente più resistenti allo sporco e all'unto.
COME UTILIZZARE LO SHAMPOO E BALSAMO PURIFICANTE
Il balsamo può essere applicato anche sulle lunghezze asciutte. Ma il suggerimento è il classico trattamento Shampo + balsamo, ovvero, prima si applica lo shampoo e si lavano i capelli con massaggi delicati sulla cute. Risciacquare e applicare il balsamo su tutte le lunghezze. Dopo qualche istante di posa risciacquare.
ORIGINI E INGREDIENTI DELLO SHAMPOO E BALSAMO PURIFICANTE
Il Balsamo purificante è composto dal 97% di ingredienti naturali e non contiene siliconi. Lo Shampoo purificante Yves Rocher non contiene ne solfati ne siliconi, è composto dal 94% di ingredienti di origine naturale (come l’argilla bianca e l’Alga Bio di Bretagna) ed è testato dermatologicamente. La confezione viene distribuita in flacone di plastica 100% riciclata. Prodotto in Bretagna.
QUANTO COSTA LO SHAMPOO E BALSAMO PURIFICANTE YVES ROCHER E DOVE COMPRARLO
- Lo Shampoo Purificante Yves Rocher nel flacone da da 200ml costa 5.95€ - Il Balsamo Purificante Yves Rocher nel flacone da 200ml cista 6.95€ Se vuoi acquistare i prodotti Yves Rocher compila il form qui sotto (o scrivi a [email protected]) per contattare la nostra Operatrice del benessere e “Consulente di Bellezza Yves Rocher“, non che venditrice autorizzata in Italia Vincenza Mauceri. Non appena riceveremo il tuo numero ti contatteremo direttamente per comunicare più rapidamente, fornirti eventuali risposte o dubbi e procedere in tempi rapidi all’invio di un ordine. Read the full article
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nusta · 2 years
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Oggi mi sono imbattuta per la prima volta in quella che mi sembra una specie di setta "italiana". Sto ancora cercando di capire se si tratta di una semplice truffa o se ci sono aspetti più omnicomprensivi rispetto alla vita delle persone coinvolte, dai termini in cui è presentato il tutto mi pare di sì, e devo ammettere che sono un tantino sconvolta. Ne ho sempre sentito parlare a proposito di gente degli USA e, forse anche perché sto poco su Facebook, mi ero come immaginata che il fenomeno da noi non ci fosse, invece ovviamente tutto il mondo è paese e anche da noi ci sono un sacco di persone vulnerabili e poco attente che finiscono tra le grinfie di questi gruppi.
Questo in particolare si presenta con la classica rivendicazione di verità rivelata, fondata su nozioni giuridiche completamente farlocche (principalmente si tratta del modello del One People Public Trust, su bufale.net c'è un articolo molto completo a proposito) con una marcata inflessione spirituale e una alternata presenza di latinorum e inglese maccheronico per rendere ancora più incomprensibile il testo. Secondo quanto riportato sul loro sito, tra le millemila verbosissime dichiarazioni, siamo chiamati a rispondere davanti al "primo creatore", in forza di fantomatici documenti Eterni, Universali e Internazionali, che dimostrano la nullità di qualsiasi atto costitutivo ivi compresi quelli del preteso governo "et similia et idem sonans", e compresi quindi contratti commerciali, ordini esecutivi, multe e via dicendo.
In sostanza, ci si rifiuta di riconoscere qualsiasi tipo di autorità (tranne quella del gruppo) e si smette di pagare multe e rate dei debiti rivendicando la nullità di questi vincoli nei confronti delle autorità giudiziarie o degli istituti di credito in virtù di questi fantomatici documenti che invaliderebbero l'esistenza stessa dello stato e di qualsiasi forma di rapporto giuridico basato sulla legge in vigore.
Ora, al di là del fatto che possa sembrare assurdo a chi ha un minimo di lucidità mentale, sta di fatto che c'è gente che ci crede. E io mi chiedo come sia possibile e, soprattutto, come fanno a fare soldi, ovvero dove sta la parte della truffa (furto di identità? Firme per donazioni e cessioni? Versamenti di contanti per la cassa comune? Prestazioni lavorative gratuite? Cercando online per esempio ho trovato un sito di cucina vegana che fa capo a questo gruppo, chi l'ha messo in piedi? Chi ci guadagna? E via dicendo, per qualsiasi altro tipo di attività che possa farsi forte di un network di persone a disposizione altamente fidelizzate). E quanto sia potente la parte della "setta", in tutto questo, ossia quanto lavaggio del cervello sia necessario per convincere qualcuno di robe talmente fuori dai coppi.
Mi chiedo cosa raccontino alle persone che vogliono circuire e come funzioni il sistema di reclutamento, se è come per gli MLM o come per la parrocchia di paese, o un mix delle due. Mi chiedo se ci sia un target in particolare e quanto tempo passi prima che le persone coinvolte finiscano nei guai, che tipo di conseguenze ci siano nelle loro famiglie, nei loro circoli sociali, se finiscono nella trappola pure altri oppure riescono a salvare qualcuno prima che sia troppo tardi.
Vorrei poterli incontrare di persona, vorrei sentire le loro storie, dei frammenti della loro vita si leggono nel sito, nel settore delle testimonianze, quando raccontano come hanno rifiutato di firmare per una raccomandata o di presentare la carta d'identità come documento di riconoscimento, usando invece la nuova "tessera" creata secondo i parametri indicati dal gruppo, e io vorrei sapere il prima e il dopo, chi li ha contattati, come ne sono usciti, sperando che ne siano usciti.
Non so, da un lato mi pare una roba da matti, dall'altro, avendo avuto a che fare più o meno indirettamente con qualche matto nella mia vita, e sapendo quanto sia sdrucciolevole la strada verso la follia quando si è in difficoltà economica ed emotiva, mi chiedo come si possa mettere su qualche difesa, qualche barriera, come si possa creare qualche salvagente.
Mi chiedo a chi mi potrei rivolgere se capitasse a qualcuno che conosco.
Cercando online mentre scrivo questo post ho trovato anche questo articolo di diegozilla su una storia particolarmente triste e questo approfondimento molto chiaro di Vice, con tantissimi link, in cui si capisce che le dimensioni del problema sono contenute ma non trascurabili.
A me pare un sintomo di qualcosa di rotto nella nostra società, che sicuramente ha sempre avuto dei pezzi rotti o marci o completamente sbagliati e sempre ne avrà qualcuno, ma che forse sottovaluta le conseguenze della loro presenza nella nuova era che internet ci ha permesso di costruire da un paio di decenni, nel bene e nel male. Mi pare che ci siano un sacco di connessioni e relazioni sottostimate che andrebbero invece tenute sotto osservazione con più precauzione (ed empatia). Ma forse sono una cospirazionista pure io. Come sempre, spero di sbagliarmi u_u
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6lebambole · 4 months
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Passi verso la Felicità: La Cura Dei Piedi Come Fondamento del Benessere
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I nostri piedi sono spesso trascurati, sono loro che ci sostengono ogni giorno, ci portano in giro per il mondo e ci consentono di fare tutte le attività che amiamo. Tuttavia, nonostante il loro ruolo cruciale, tendiamo a dare loro meno attenzione di quanto meritino. Ecco alcuni consigli per assicurarsi che i vostri piedi siano sempre al meglio.
 Lavaggio e asciugatura 
Mantenere i piedi puliti e asciutti è il primo passo per una buona igiene. Lavare i piedi regolarmente con acqua tiepida e sapone aiuta a rimuovere sporco, sudore e batteri che possono causare cattivi odori e infezioni. Dopo il lavaggio, asciugare accuratamente i piedi, soprattutto tra le dita, per prevenire la formazione di funghi.
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Taglio delle Unghie
Un'altra parte importante della cura dei piedi è il taglio regolare delle unghie. Tagliare le unghie dritte, evitando di arrotondarle troppo, può prevenire problemi come unghie incarnite e infezioni. Assicuratevi di utilizzare forbici o tagliaunghie puliti e di non tagliare le unghie troppo corte per evitare dolori e disagi.
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Esfoliare                                                                                                                  Utilizzare almeno due volte a settimana un esfoliante sui piedi asciutti prima della doccia o del bagno come per esempio scrub delicato per rimuovere cellule morte e pelle secca dai piedi, mantenendo i piedi morbidi e lisci.
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 Idratazione
La pelle secca ai piedi può portare a screpolature, prurito e persino dolori. Applicare regolarmente una crema idratante sui piedi può aiutare a mantenere la pelle morbida e idratata. Concentrarsi sulla zona dei talloni e delle pianta dei piedi, dove la pelle tende ad essere più secca e soggetta a screpolature.
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Riposo e Massaggio
Dopo una lunga giornata in piedi, i vostri piedi meritano un po' di riposo e cura. Sollevare i piedi per qualche minuto può aiutare a ridurre il gonfiore e migliorare la circolazione. Inoltre, massaggiare i piedi con oli o creme può alleviare la tensione muscolare e migliorare il benessere generale.
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Prendersi cura dei propri piedi dovrebbe essere una priorità per tutti noi. Seguire questi semplici consigli può fare la differenza tra piedi sani e felici e problemi dolorosi e fastidiosi. Ricordiamoci sempre di dedicare loro l'attenzione e la cura che meritano, perché sono loro che ci portano a scoprire la vita ogni giorno.
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lamilanomagazine · 5 months
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Modena: nuovo autolavaggio fa pubblicità non autorizzata e ha un lavoratore in nero, sanzionata
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Modena: nuovo autolavaggio fa pubblicità non autorizzata e ha un lavoratore in nero, sanzionata. Ad attirare l'attenzione della Polizia locale, e in particolare del Nucleo antievasione tributi sono state le vistose insegne a colori affisse in diversi luoghi della città, che pubblicizzavano l'apertura di una nuova attività di lavaggio auto. Partendo dalle insegne non autorizzate, però, sono emerse una serie di altre irregolarità, oltre ad anomalie fiscali e tributarie, fino all'impiego di lavoro nero. L'intera vicenda è iniziata qualche mese fa, appunto con l'apertura di una nuova attività di autolavaggio in zona Modena Est, pubblicizzata con diversi manifesti a colori di grandezza un metro per un metro, affissi in diversi luoghi della città. Almeno nove le vistose insegne individuate dagli agenti del Nucleo antievasione della Polizia Locale di Modena, tutte sprovviste dell'autorizzazione amministrativa (Scia) e per le quali, quindi, non era stato pagato il canone per la pubblicità ad Ica Srl, il concessionario del Comune a cui occorre corrispondere il tributo dovuto. Sono quindi scattate le sanzioni previste, per un totale di 1.440 euro a carico della società titolare dell'autolavaggio, una società con sede a Faenza, il cui legale rappresentante è un cittadino egiziano 26 anni non residente a Modena. Inoltre, da verifiche effettuate con la collaborazione del personale comunale del Settore Ambiente e di Arpae, è emerso che la stessa società era sprovvista anche dell'autorizzazione unica ambientale per scarichi industriali (Sac). Ma le irregolarità emerse non sono finite. I controlli effettuati sul posto dagli agenti del Nucleo antievasione tributi della Polizia locale e dai tecnici di Arpae hanno accertato anche che a completare a mano l'operazione di pulizia delle auto dopo il lavaggio automatico eseguito dai rulli dell'impianto, erano quattro giovani egiziani di cui un 19enne impiegato "in nero", essendo sprovvisto di regolare contratto di lavoro. L'impiego di manodopera in modo irregolare è stato quindi segnalato all'ispettorato del Lavoro di Modena per i provvedimenti di competenza (sanzione di diverse migliaia di euro nei confronti del titolare dell'esercizio e sospensione dell'attività salvo avvio delle procedure di regolarizzazione del personale impiegato non assunto). Inoltre, il titolare che ha avviato l'attività in città a dicembre 2023 e al quale risultano contemporaneamente in capo altre cinque analoghe attività di autolavaggio in comuni della Romagna, è stato segnalato all'Agenzia delle Entrate, essendo state accertate nel corso dell'istruttoria anche anomalie fiscali e tributarie. Nei primi tre mesi dell'anno gli operatori del Nat hanno controllato 163 impianti pubblicitari ed elevate 72 sanzioni amministrative con importo che va da 50 a 421 euro a seconda del tipo di irregolarità. Per quanto riguarda il territorio comunale, prima di installare insegne, targhe e ogni altro impianto pubblicitario, anche su veicoli mobili, occorre contattare il Suap (Sportello unico attività produttive) di via Santi 40 per l'autorizzazione e Ica srl, in via Ungaretti 20, per l'eventuale pagamento del canone della pubblicità.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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xxcherryboyxx · 5 months
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"Vorrei raccontarvi una storia e chiedervi un consiglio perché questa storia è reale, attuale e la sto vivendo.
Sapete quando improvvisamente vi batte forte il cuore, o si ferma del tutto, o qualsiasi altra cosa vi accada quando vi innamorate o simili? Ecco, la mia storia non inizia così, ma inizia a scuola, in quarto superiore... Era il primo giorno di scuola e annunciarono che in classe ci sarebbe stato un nuovo ragazzo straniero, arrivato da poco dall'Ucraina. La mia classe non è il massimo in sensibilità e già stavano facendo delle battute al riguardo, quindi io, senza neanche conoscere questo ragazzo, ho pensato "meglio proteggerlo da loro, ha già avuto abbastanza difficoltà". Ed è così che è iniziato tutto. Dopo probabilmente una ventina di minuti da quel pensiero, arriva in classe. Lo ricordo ancora... Quanto era carino e spaesato. Non sapeva una parola di italiano, parlava solo inglese, indossava dei jeans di lavaggio chiaro con una maglietta bianca della Levi's con un disegno delle patatine sopra. Era proprio un cucciolo... Comunque, la classe si raggruppò intorno a lui, parlando di varie cose che lui, poverino, non capiva. Quando la classe decise che era abbastanza, lo lasciò andare e io mi avvicinai timidamente per presentarmi. Quel giorno iniziò tutto. Io e lui stavamo sempre insieme, io gli insegnavo l'italiano, lui qualche parola ucraina a me. Studiavamo insieme quando potevamo, sempre a scuola. Però... lui era il ragazzo più puro che io abbia mai conosciuto. Io, molto ingenuamente, non ho mai pensato di essere innamorato o altro, semplicemente provavo una sensazione: "Non tirare troppo la corda, sei stato fortunato così, limitati alla protezione". Lui lavorava sempre a scuola, era sempre stanco. Quando aveva tempo si occupava del suo hobby, la fotografia, e quindi io non ho mai avuto il coraggio di chiedergli di uscire. "Non dare fastidio e poi sai bene che è etero", mi dicevo. "Non ha tempo". E questo amore silenzioso piano piano cresceva, senza che nemmeno me ne rendessi conto. Poi arrivano le vacanze estive, ci sentivamo in chat o qualche commento su Instagram per giocare. Arriva settembre del quinto superiore, il mio anno scolastico attuale. Arriva un nuovo ragazzo in classe e iniziamo a legare, per lo più per via di un videogioco. Comunque sia, a forza di cose, piano piano io e quel ragazzo iniziamo non ad allontanarci, ma non abbiamo più lo stesso rapporto, e tutt'ora mi ripeto "Sei stato fortunato così, limitati ad aver apprezzato quel tempo...". Siamo di due mondi diversi ora, lui ha più amici, ha messo delle radici, non ha più solo me, non servivo più. Quindi stavo in silenzio... Ora abbiamo un rapporto normale da compagni di classe, ma io so bene che l'anno finirà presto e io non lo vedrò più. Quindi che fare? Ho aperto un dizionario di ucraino e ho scritto una lettera per lui in maniera anonima, ma è ancora qui nel mio cassetto... Che fare... Non voglio rovinare tutto, mi dico...
Ecco, questa è la mia storia fino ad ora, molto riassunta. Qualcuno può consigliarmi cosa fare? Lui è etero, quindi so che ho pochissime possibilità... Ma davvero è giusto che i miei sentimenti rimangano così nascosti per sempre? Devo provare? Aiutatemi, per favore.
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cinquecolonnemagazine · 6 months
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I nuovi capi hanno facce serene
Mi capita di incontrare delle storie. Di solito avviene di notte e ognuna è di un colore diverso, ma questa è forse quella più strana che mi sia capitata. Stavo passeggiando a piedi per trovare un poco di fresco, queste temperature assurde di luglio impediscono un giusto riposo, perciò stavo recandomi verso i giardini comunali quando ho incrociato il passo con un ragazzo che quasi mi viene addosso. Stava derilando, o meglio questo è il primo pensiero che mi è passato per la mente. - Ci stanno cercando, dobbiamo andarcene, vieni con me prima che sia troppo tardi -  - Ehi calmati un attimo. Non vedo nessuno qui intorno e mi sembri pazzo -  - Non vedi nessuno perché sei ingenuo. Loro sono così bravi da rendersi invisibili - - Loro chi ? -  - I cattivi pensieri. Ci hanno fatto il lavaggio del cervello perciò non li vedi. Non mi dire che non te ne sei accorto. Pensaci un attimo. Quante volte senza motivo apparente ti sei sentito pieno di odio nei confronti di qualche povero pezzente. L'hai guardato con disgusto e lo hai allontanato oppure ti sei scagliato contro di lui perché magari dormiva in terra nel tuo quartiere ? -  - Guarda che io abito in un quartiere popolare, in condominio con persone che vengono dai paesi più strani. Pensa che sotto il mio piccolo appartamento c'è un tipo che tutte le mattine alle quattro si sveglia e canta. C'è una ragazza che credo faccia la vita, mi capita spesso di incontrare qualche suo cliente sulla rampa delle scale. Li dovresti vedere come cercano di non dare nell'occhio eppure ormai li conosco tutti. Una sera è venuto anche un prete. Mi ha sorpreso dicendo che veniva a dare la benedizione ma era ottobre e per Pasqua mancavano diversi mesi. Eppure ci vivo bene. -   - Ecco ora mi vorrai far credere che i cattivi pensieri sono un'invenzione ? -   - No, no, i cattivi pensieri esistono, credo che li abbiamo conosciuti tutti. Quello che intendo è altro. Non devi averne paura ma affrontarli. Non risolvi niente scappando -  - Hai ragione. Infatti non ci crederai ma sono un malfattore. Ti ho avvicinato per compiere una rapina. Ho un coltello in tasca ed ero pronto a toglierti la vita. Quanto hai con te da  darmi ? -  - Guarda che sono solo uscito a fare due passi e non porto mai il contante perciò rispondimi, vale la pena di farmi la pelle per poche monete? Mi sembra di avere un euro e cinquanta e per la mia salvezza potrei anche darteli. -   - Scusami mi sono sbagliato, quando ti ho seguito mi sembravi un avvocato. -  - In realtà da un poco di tempo faccio lo scrittore e non guadagno niente. Cioè non ho iniziato a farlo per questo. Mi sembrava il miglior modo per incontrare gente. -   - Ti interessano le persone ? -  - Anche, ma mi interessano soprattutto i cattivi pensieri che hanno nella mente. Stanotte sono stato fortunato. Ho incontrato te e mi hai salvato-  - Perché dici questo? Io non ho fatto niente, anzi volevo rapinarti. -   - Hai fatto molto più di quello che pensi. Ora vai a casa che sta facendo giorno. -  Mi ha salutato sorridente scuotendo leggermente la testa. Avrà pensato che sono pazzo. In realtà non si è accorto che avevo in tasca una Beretta. Prima di uscire ero un killer a pagamento che quando ha poco lavoro esce a caccia. Ora dopo questo incontro ho buttato l'arma in un cassonetto della spazzatura e ho fatto un giuramento. Da domani spedisco i miei ultimi scritti. Ho una miriade di racconti e se mi chiedono di pubblicarli li chiamerò " Cattivi Pensieri " credo che avranno successo. Lo so, molto di questo scritto lo invento al momento, ma ditemi voi se questa non è una resurrezione e infatti ho detto a quel ragazzo - ci si incontrerà in giro Fratello. - Foto di Giordano Pieralisi per Cinque Colonne Magazine Read the full article
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chiardiluna · 7 months
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Parlando di minimalismo applicato farò alcuni esempi di cosa ho eliminato dalla mia vita senza che queste mi siano mancate assolutamente.
Cose che non compro più da quando sono minimalista:
acqua in bottiglia; non riuscirò mai a capacitarmi di come sia possibile che esistano persone che spendono soldi per avere una cosa che esce letteralmente dal rubinetto di casa tua. La plastica è il veleno di questo pianeta e c'è chi ne copra chili per trasportarla dal supermercato a casa. E sì, lo so che ci sono realtà in cui l'acqua di casa ci viene detto non è sicura, ma sinceriamocene consultando le strutture adeguate invece di dare retta a cosa dice ammiocuggino.
fast fashion; H&M, Zara, Benetton, Pull&Bear... tutte quelle marche che ti permettono di portarti a casa una maglietta a 5 euro per poi ritrovarti tutte le cuciture spostate, buchi o un colore diverso dopo il primo lavaggio. Meglio pochi capi, ma scelti con cura, adatti a me, alla mia figura, alla mia personalità, ai miei bisogni. Niente più acquisti sull'onda dell'entusiasmo per poi lasciarli abbandonati nell'armadio perché, in fondo, quella gonna è davvero troppo sgargiante e non mi sento di indossarla...
libri cartacei; le biblioteche sono la più meravigliosa invenzione che l'umanità potesse concepire. Compro ancora qualche libro in carta, ma si tratta di artbook o manuali che mi serve avere sottomano o libri che mi servono per il mio lavoro. Per il resto: romanzi, saggi, tutto quello che posso lo prendo in prestito. Non occupa spazio, non prende polvere e non richiede ulteriore dispendio di carta.
cd, dvd, vinili; ho scoperto valide alternative open al dover comprare fisicamente musica, film o serie. E ho eliminato scatole e scatoline di dischi.
gioielli; ho passato in rassegna la mia collezione di bigiotteria e l'ho decimata. Oggi non ne compro più. I gioielli in oro o argento che non mi piacevano li ho scambiati in gioielleria per acquistare regali.
cibo spazzatura; questa è una scelta che oltre che al pianeta e alle tasche fa bene anche alla salute.
souvenir; quando viaggio non compro più quelle stupidaggini per turisti che a niente servono se non per ingombrare ulteriormente casa tua. Come se avessi bisogno di un oggetto per ricordarmi di una vacanza, molto meglio le foto.
creme, cremine, lozioni, olii...; più cose ci mettiamo addosso peggio è. La pelle sa già ripararsi e proteggersi da sola, è geneticamente programmata per farlo. Quando hai una crema per il giorno che protegga la pelle del viso dallo smog della città (se vivi in città) e una lozione per struccarti (se ti trucchi) o semplicemente per pulire il viso la sera non ti serve altro. Tutto il resto è solo pubblicità.
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keikko · 7 months
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Catastrofi Innocenti #1
Si svegliò con i capelli sul viso, il braccio formicolante e il bacio ancora stampato in bocca. Ripensando alla sera precedente Fiamma arrossì e spinse la faccia contro il cuscino, emettendo un mezzo verso decisamente imbarazzante. Pensò a lei, Andrea. Oh. Strizzò gli occhi e trattenne un sospiro. C'era una sensazione strana nel suo stomaco, un bollore incerto nel petto e una leggera trazione nel respiro che per un attimo la confusero spingendola a chiedersi, per dio, perché sentiva l'ansia di domenica mattina, per l'appunto quando era ancora a letto?, ma subito dopo si accorse che non pareva tanto la tipica ansia, quella che le strisciava dentro al ventre lasciando una traccia fredda e pungente lungo il suo cammino, quella che lentamente masticava un buco sul torace e le strizzava i polmoni- no, questa sensazione era diversa. Fiamma si girò di schiena e si toccò il petto guardando il soffitto sporco. Un solletichio leggero, quasi timido, le scaldava lo stomaco. Prese un boccone d'aria confusa e per un attimo chiuse gli occhi non aspettandosi l'apparirsi di un ricordo della sera prima. Sentì il bollore sul viso e si trattenne dallo sfregarsi vigorosamente la faccia in un ingenuo tentativo di cacciare l'imbarazzo. Guardò l'orologio vide che erano le 6:40 e scappò in bagno. Allo specchio si dette una calmata, minacciò di tirarsi uno o anche due schiaffi e si lavò i denti, giusto per frenare qualche sorrisino o, anche peggio, un sussulto di eccitazione. Basta. Entrò in doccia, detestandosi un attimo dopo che l'acqua fredda ebbe colpito il suo corpo e guardando con rimpianto il bidet perfettamente funzionale e igenico come strumento di lavaggio intimo giornaliero. Sospirò e tremando si lasciò scorrere l'acqua gelida sulle spalle, affidandosi agli automatismi della routine quotidiana per pulirsi, vestirsi e fare colazione. In venti minuti era fuori di casa, in mezzo agli alberi ancora parzialmente verdi che vantavano qua e là qualche foglia gialla e rossa. Ogni volta che sbatteva le palpebre vedeva di fronte a sé un'immagine diversa della sera prima, e ogni volta doveva fare un respiro profondo e riempirsi i polmoni di ossigeno per riprendersi. Continuava a ripetersi di mettere una gamba avanti dopo l'altra e mantenere il passo, e tenere gli occhi bene aperti per non sbagliare strada, quella che percorreva ogni giorno per nove mesi da quasi cinque anni e che non si collegava a nessun altro percorso, tanto che pareva ridicola con gli occhi sgranati e il passo meccanico, come uno schiaccianoci, ma per fortuna, pensava, quella strada era difficilmente transitata. Alle sette del mattino la salita verso scuola non le era pesante e sentiva, guardando all'orizzonte il sole illuminare la valle, la brezza leggera sulla schiena che la spingeva verso l'alto, agevolandola in un cammino carico di libri inutili e un dizionario di greco. Lo zaino stava per cederle addosso, minacciando con un suono terribile di spargere i libri da Fiamma meticolosamente posizionati al suo interno su tutto il selciato. Fiamma temette per un attimo che quella catastrofe fosse pericolosamente vicina quella mattina e affrettò il passo piegando un braccio dietro la schiena a tenere lo zaino insieme. A quel punto le squillò il telefono. Rispose salutando la mamma e dicendole che era già partita, che no non aveva fatto colazione ma non aveva fame, che sarebbe tornata subito a casa dopo che avrebbe finito e che le voleva bene anche lei. Attaccò e tentò di infilare il cellulare nella tasca posteriore dei jeans in movimento. Arrivò a scuola e non c'era ancora nessuno, quindi si appoggiò su un muretto e tirò di nuovo fuori il cellulare.
Ci sono.
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enkeynetwork · 10 months
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solobrividiecoraggio · 10 months
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Stamattina prima di andare a fare la spesa sono andato a fare il colloquio.
Arrivando sul posto sono passato accanto a dei dipendenti di Gucci, impossibile non riconoscerli vista l'eleganza dei vestiti e il fatto che questa famosa azienda abbia una sede in quella zona. Che poi io scrivo "eleganza" ma forse è semplicemente il modo di vestire più comune per i dipendenti di certe realtà. Non sono molto addentro al mondo della moda. Non ho particolari interessi ad entrarci, se non per comprenderlo. La mensa per cui potrei lavorare serve un'altra azienda del settore.
Al colloquio mi hanno detto che sono quasi tutte donne in mensa, ho capito che al momento c'è giusto un altro ragazzo, ho risposto che non è un problema. La donna che mi ha contattato per il colloquio mi ha presentato una (bellissima) donna con gli occhi chiari.. Cristina? che palle, potrebbe diventare la mia dirigente e non ho memorizzato il suo nome. Le postazioni di questo lavoro sono tre: servizio al banco, lo "scarrello" (ovvero occuparsi delle stoviglie sporche nella zona apposita dove vengono lasciate dagli utenti) e il lavaggio stoviglie in cucina. I ruoli vengono assegnati giornalmente per garantire una certa varietà, perché essere assegnati allo stesso ruolo per una settimana, hanno detto, potrebbe essere un po' fastidioso. Entro lunedì dovrebbero finire i colloqui e dirmi se sono una delle due persone che verranno prese per un mese. Dopo il primo mese ne rimarrà soltanto una. Le ferie "lunghe" vanno di pari passo con quelle dell'azienda. Questo vuol dire che potrei avere qualche problema ad andare in montagna con parte del mio gruppo di amici. Chiedere un giorno quando serve sembra invece possibile, quindi eventuali esami all'università dovrebbero essere salvi. Loro non hanno accennato all'abbigliamento e io ero troppo in tensione per ricordarmene. Vedremo.
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aurelia4you · 11 months
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A caccia di farfalle...
Una notte di settembre, mentre rientravo a casa dopo un lungo viaggio in Africa, apro la porta e trovo il mio appartamento sottosopra, nessuno in casa,mi avvicino al tavolo e trovo un biglietto indirizzato proprio a me,il mio nome a lettere cubitali:Aurelia, my love, dalla scrittura sono riuscita a capire chi era,uno dei miei tanti incontri occasionali,il suo nome è Carlos,le gambe cominciano a tremare,dopo un anno di assenza, che non ci siamo visti, il mio appartamento disintegrato,una furia omicida, sulle pareti non è rimasto niente.Apro automaticamente il biglietto e ci trovo scritto sempre a lettere cubitali, Puttana, certo le parole non mi sono piaciute per niente,è stata una di quelle scoppate occasionali,il motivo per il quale per il quale glielo data è perché tra me e lui c'è una conoscenza in comune,un amica di vecchia data,conosciuta ai tempi dell'università, Anna, mi sono fidata e glielo data.E' stato un anno interessante, un estate di fuoco ,praticamente addosso aveva gli straccetti, sono io il genio in tutti i sensi,lavoro più di un negro e sono in grado di amare senza chiederti niente in cambio,ma Carlos è l'eccezione a tutte le regole,mi sono sempre detta qui c'è qualcosa che non va, per me è stata una grande scoppiata,mi sono divertita e ancora adesso ho dei bellissimi ricordi,i miei ex vivono costantemente nel mio pensiero e nel momento del bisogno non manchiamo mai,anche dopo vent'anni,di norma sono sempre io ad avere bisogno di aiuto. Uno sfogo di parole,tanta rabbia che non si capisce il perché, sono semplicemente andata via senza dire niente,mi sembrava tutto normale, ma così pare che non sia.Rimproveri del genere,quale sarà il prossimo che ti farai, parole di cattivo gusto,io vivo la mia vita come meglio credo,tra me e lui ci sono dieci anni di differenza, ci sono altri ragazzi,altri amori,altri pensieri,la lingua per me è il castellano, la fedeltà assoluta, oltre ogni limite,sappiamo soffrire senza pietà, l'eterna speranza della libertà, e così ogni giorno della nostra vita,prendo in mano il biglietto e lo strappo. Mentre la mia memoria ritrova il suo giusto ordine sono seduta al tavolo di casa mia e comincio a prepararmi per un nuovo viaggio,faccio la ricercatrice da oltre dieci anni,l'argomento è un sacerdote guerriero della civiltà precolombiana,la sua scomparsa o meglio la sua morte,di lui sono rimasti soltanto gli abiti,e qualche gingillo qua e là,nella stanza al momento del suo ritrovo nonc'era niente era come se si fosse polverizzato, a distanza di così tanto tempo anche le anime scompaiono, la problematica si pone dal momento che essendo stato un sacerdote di norma vengono mumificati,invece lui no,infatti gli altri sacerdoti sono stati ritrovati,di lui non è rimasta traccia. In totale erano trenta sacerdoti,per la precisione trentaquattro, all'interno del monastero li hanno catalogati tutti quanti,la mia ricerca oramai va avanti da diversi anni,il guerriero era semplicemente uno scribacchino,riportava tutto quanto per iscritto giorno per giorno, è incredibile tutte le informazioni che siamo riusciti a recuperare, dalle azioni quotidiane di tutti i sacerdoti, alla consumazione dei cibi,il lavaggio delle tuniche c'era un procedimento ben preciso per non consumare la stoffa e lo stesso l'asciugamano,il taglio dei capelli avveniva ogni tre mesi esatti,i capelli venivano poi conservati all'interno di un baule,dedicati alle bambine bianche,è una leggenda che narra la storia di una bimba nata senza capelli per la volontà di Dio,i sacerdoti in dono gli hanno sempre dato i propri capelli,si narra quindi che ogni tre mesi i sacerdoti donavano i propri capelli alla bimba e ognuno di loro la pettinava e intrecciava delle splendide trecce,così per l'eternità. La morte dei sacerdoti è avvenuta casualmente, qualcuno di loro a causa di un incidente, altri per malattie rare,oppure degli omicidi, e il mio scribacchino scomparso nel nulla,la cosa strana è che nella sua stanza è stato ritrovato un pettine meraviglioso,in oro puro,delle pietre preziose incastonate nel manico..
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tecnoandroidit · 1 year
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Ecovacs Deebot X2 Omni: il robot che ridefinisce il design con intelligenza artificiale
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Ecovacs ha recentemente presentato al mondo il suo innovativo modello di punta: il Deebot X2 Omni. Questo robot aspirapolvere si distingue non solo per il suo design quadrato, che lo rende unico nel suo genere, ma anche per le sue prestazioni avanzate. La società ha infatti potenziato la capacità di aspirazione del dispositivo, raggiungendo un impressionante valore di 8.000 Pa. Inoltre, è dotato di una spazzola a rullo di notevole ampiezza, misurando 20 centimetri. Ma quali altre caratteristiche rendono questo modello così speciale? E può davvero rivoluzionare il mercato dei robot aspirapolvere con capacità di lavaggio? Queste domande trovano risposta nella recensione approfondita che abbiamo realizzato. L'X2 Omni di Ecovacs si è rivelato un robot di grande affidabilità sia nella funzione di aspirazione che in quella di lavaggio. Questa macchina, nonostante le sue dimensioni contenute, compete efficacemente con i modelli top di gamma di marchi come Roborock e Dreame. La sua capacità di navigare con precisione all'interno degli ambienti domestici è indiscutibilmente un punto di forza. Nonostante le sue molteplici qualità, ci sono alcune aree in cui il modello potrebbe migliorare. Ad esempio, dopo il lavaggio, è stato osservato che i bordi dei tappeti rimangono leggermente umidi. Un altro aspetto che ha suscitato qualche perplessità riguarda la precisione della mappatura, che durante una recensione non è risultata essere completamente accurata. Abbiamo riscontrato anche problemi con l'app Android su Samsung Galaxy Fold. Design, materiali e funzioni L'Ecovacs Deebot X2 Omni si presenta come una rivoluzione nel mondo dei robot aspirapolvere, combinando un design innovativo con funzionalità avanzate. La sua forma quadrata, descritta come "quadrata, pratica e buona", è stata progettata per garantire una pulizia ottimale, specialmente negli angoli delle stanze. Sorprendentemente, nonostante l'assenza di una torre LiDAR, il dispositivo naviga con precisione all'interno degli ambienti domestici. Questo modello si distingue per la sua versatilità, offrendo agli utenti la possibilità di scegliere tra due varianti cromatiche: bianco e grigio. La configurazione è estremamente intuitiva, richiedendo solo pochi passaggi per essere operativa. Una delle sue caratteristiche distintive è la "tecnologia LiDAR a doppio laser", che, pur essendo integrata in modo discreto nel telaio, garantisce una navigazione impeccabile. Nonostante le numerose innovazioni, ci sono alcune aree in cui potrebbe migliorare. Ad esempio, la mappatura, sebbene efficiente, ha mostrato alcune imprecisioni durante i test. Ma ciò che veramente colpisce è il suo design piatto e quadrato, che misura 32 cm di larghezza e solo 9,5 cm di altezza. Questa forma permette di avere un vantaggio significativo rispetto ai suoi concorrenti rotondi, garantendo una pulizia ottimale anche negli angoli più difficili da raggiungere. Un altro aspetto degno di nota è la presenza di una fotocamera RGB da 960p, che offre agli utenti la possibilità di monitorare durante le sue operazioni di pulizia. Questa funzione si rivela particolarmente utile per chi desidera tenere sotto controllo determinate aree della casa o, in modo più leggero, sorvegliare le marachelle dei propri animali domestici durante la notte. La stazione base, oltre ad essere il punto di ricarica, offre diverse funzionalità che rendono il robot un dispositivo a bassa manutenzione. Con dimensioni di 39,4 × 44,3 × 52,7 cm, la stazione è dotata di serbatoi separati per l'acqua pulita e sporca e di un sacchetto per la polvere dalla capacità di tre litri. Una caratteristica particolarmente apprezzata è la funzione di estrazione della stazione, che non solo si occupa della pulizia e dell'asciugatura dei panni del mop, ma garantisce anche che questi ultimi vengano lavati e disinfettati con acqua a 55 gradi, assicurando così una pulizia profonda e igienica. Applicazione L'applicazione Ecovacs Home si distingue per la sua interfaccia intuitiva e le numerose opzioni di personalizzazione disponibili per gli utenti. Attraverso il menu principale, gli utenti possono selezionare tra diverse modalità di aspirazione e regolare la portata d'acqua, garantendo una pulizia su misura per ogni esigenza. Inoltre, l'app offre la flessibilità di programmare sessioni di pulizia, permettendo di definire orari, giorni e specifiche aree da pulire, rendendola ideale per chi ama mantenere una routine di pulizia ben definita. Un altro punto di forza dell'applicazione è la sua capacità di proteggere i mobili più preziosi, consentendo agli utenti di definire zone in cui il robot non dovrebbe operare. L'aggiunta di una funzione che permette di inviare il robot a pulire specifiche aree con un semplice clic rappresenta un ulteriore passo avanti nella facilità d'uso dell'app. Ecovacs non si è limitata a migliorare solo l'interfaccia dell'app, ma ha anche perfezionato la funzione di controllo vocale Yiko. Questa funzionalità consente agli utenti di interagire con il robot anche senza l'uso dello smartphone, offrendo la possibilità di avviare sessioni di pulizia, modificare le impostazioni in tempo reale e impartire comandi multipli, il tutto attraverso semplici comandi vocali. Prestazioni e pulizia Il dispositivo si presenta come una soluzione all'avanguardia, combinando potenza di aspirazione e capacità di pulizia. Con una potenza di aspirazione di 8.000 Pa e una spazzola a rullo di 20 cm, promette prestazioni di alto livello. Ma come si comporta effettivamente nella pratica? Le nostre prove hanno dimostrato che, in termini di aspirazione, è in grado di competere con i migliori. La sua capacità di raccogliere ogni singola particella di polvere, indipendentemente dalla dimensione, è stata notevole. In particolare, si è distinto nella pulizia degli angoli, un'area spesso trascurata da molti robot aspirapolvere. Nonostante le sue prestazioni impressionanti su superfici lisce, ha mostrato alcune debolezze quando si tratta di tappeti. Sebbene la sua potenza di aspirazione sui tappeti sia stata quasi impeccabile, il suo sistema di pulizia ha presentato alcune lacune. In particolare, abbiamo notato che, nonostante sollevi i suoi panni di mopping quando si sposta sui tappeti, tende a lasciare i bordi del tappeto leggermente umidi. Questo potrebbe rappresentare un inconveniente per coloro che hanno tappeti delicati o che desiderano evitare l'umidità residua. Nel lavaggio, ha dimostrato una notevole capacità di rimuovere anche le macchie più ostinate. Durante i nostri test, ha efficacemente rimosso una macchia di ketchup leggermente asciugata, senza lasciare tracce o spalmare ulteriormente la macchia. Questa efficacia nella pulizia delle macchie rappresenta un punto di forza. Un altro aspetto degno di nota è l'efficienza energetica. Sebbene possa sembrare che consumi la batteria rapidamente, è importante sottolineare che svolge compiti intensivi, come aspirare e pulire, in un unico ciclo. La capacità di tornare autonomamente alla stazione di ricarica quando la batteria è quasi esaurita e di riprendere il lavoro una volta ricaricato è una caratteristica che garantisce continuità nelle operazioni di pulizia. Il processo di ricarica, che richiede circa quattro ore per una carica completa, è ulteriormente ottimizzato dalla stazione di ancoraggio. Quest'ultima non solo ricarica, ma pulisce anche i panni del mop e svuota il contenitore della polvere, garantendo che sia sempre pronto per il prossimo ciclo di pulizia. Conclusioni In un mercato sempre più affollato di robot aspirapolvere, l'Ecovacs Deebot X2 Omni emerge come una proposta distintiva. La sua capacità di pulire efficacemente sotto i mobili e negli angoli più nascosti lo rende un dispositivo di punta nel suo segmento. Durante i nostri test, ha dimostrato di superare molti dei suoi concorrenti diretti, offrendo risultati di pulizia superiori in aree tradizionalmente difficili da raggiungere. Sebbene presenti alcune sfide, come una mappatura non sempre precisa, l'X2 Omni si colloca al pari di giganti del settore come il Dreame L20 Ultra e il Roborock S8 Pro Ultra. Tuttavia, un'area che richiede attenzione è la sua tendenza a lasciare i bordi dei tappeti umidi. Speriamo che Ecovacs possa affrontare questa sfida in futuro, magari attraverso aggiornamenti software. Considerando il suo prezzo, che si colloca nella fascia alta del mercato, l'X2 Omni offre un rapporto qualità-prezzo equilibrato. La sua affidabilità e le sue prestazioni lo rendono una scelta solida per coloro che sono disposti a investire in un dispositivo di alta qualità. Il prodotto è acquistabile direttamente sulla pagina di Amazon a 1399 € con uno sconto attuale di 100 euro che riduce il prezzo a 1299 €. Read the full article
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