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#espressione sincera
divulgatoriseriali · 1 year
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Lettera a sè stessi: un viaggio di riconciliazione con la vita attraverso la scrittura terapeutica
La lettera a se stessi rappresenta un potente strumento di scrittura terapeutica che soddisfa il desiderio di far sentire la propria voce. Attraverso la parola scritta, si condivide esperienze, sensazioni e sentimenti, cercando consolazione, risarcimento e cura. Continue reading Untitled
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susieporta · 2 months
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La Morte
"La trasformazione abbatte le barriere del suono".
Il momento energetico che stiamo vivendo ci riporta alla "Responsabilità".
Di chi siamo, di cosa manifestiamo, di come proteggiamo i nostri Doni e di quanto siamo in grado di rendere brillanti e allineate le nostre azioni quotidiane.
Stiamo testando un nuovo Assetto interiore. E per farlo, a volte, ci ritroviamo nelle medesime condizioni di conflitto del Passato.
Questo accade affinché possiamo determinare la chiusura di alcuni cicli che, a livello emotivo ed energetico, ci stanno ancora oggi ricordando la Ferita Primordiale: quella dell'Incarnazione.
Ritrovarsi a sperimentare il Passato con gli strumenti avanzati del Presente, si sta rivelando un'esperienza molto stimolante. Ci offre una perfetta visione di ciò che davvero si è rivoluzionato nel nostro Mondo interiore.
Disvela il nostro potenziale di espressione e gestione di situazioni che un tempo ci sfuggivano letteralmente di mano, governate da Forze verso cui non riuscivamo ad opporre alcuna resistenza.
Oggi possiamo vederle queste Forze: erano lo spettro delle nostre Ferite più profonde, dei nostri traumi familiari, delle nostre insicurezze, del disprezzo che nutrivamo inconsciamente verso noi stessi, della nostra presunta "inferiorità".
Luglio ci restituisce "consapevolezza e visone lucida".
E se ancora non ci percepiamo pienamente "integri e completi", avremo nei prossimi due mesi la possibilità di scandagliare pezzo per pezzo le nostre persistenti e residue "crepe di fragilità".
Sarà bellissimo.
Tutto ciò che nel Passato ci abbia messo di fronte alla separazione da noi stessi, ci abbia ferito o sia stato vissuto con sofferenza e negazione, il Presente chiuderà.
E chiuderà con Amore, con Coscienza, con Gratitudine.
La Vita ci restituirà un'immagine di noi rinnovata e sincera. Non sottomessa, non ferita, non plasmata dalle ingiustizie.
Un'immagine forte e potente, amorevole e onesta.
Le Ombre si dissolveranno dentro di noi. Anche quelle più profonde. Anche quelle che ci tormentavano nel sonno, quelle che urlavano vendetta o giustizia.
Esse erano solo lo spettro dei "tagli da guerra infettati". Li abbiamo curati e custoditi con amore. Sono guariti. Sono cicatrici portate con onore e consapevolezza.
Ci siamo fatti del male. Non lo sapevamo. O forse sì.
Ma oggi siamo pronti a "chiederci scusa" per questo massacro.
Abbiamo tradito noi stessi più e più volte, con sentenze pesanti sulla nostra presunta impotenza e immeritevolezza.
Luglio ci ha accolti nel suo abbraccio Materno. Ci ha restituiti alla Famiglia d'Origine, quella d'Anima, ricordandoci che siamo qui per manifestare Amore. Non Colpa e non Disprezzo. Né tantomeno Giudizio.
Quando puntate il dito, fermatevi. Osservate dove lo state dirigendo, siete sicuri che sia verso l'Altro?
No, non lo è. Mai.
L'Altro non c'entra.
Se qualcuno sta entrando nel nostro Campo senza ripulirsi le scarpe infangate, noi possiamo scegliere di allontanarlo. Non certo di cambiare la sua intenzione. Questo non è in nostro potere. E non è nemmeno necessario.
Proteggere i nostri preziosi Doni interiori spetta solo a noi. E anche ciò che creiamo nella Materia è nostro compito salvaguardarlo.
Siamo Adulti.
Non lasciamo che sia l'Altro a governare ciò che non suo.
Rispettiamo il nostro Spazio Sacro. Non diamolo per scontato. Curiamolo come un figlio, come una pianta, come un animale. Con delicatezza, presenza e amorevolezza.
E se qualcuno riesce ad "entrarci in casa" senza permesso e con modalità non consone al nostro Campo Energetico, ci sta solo dicendo che ci siamo dimenticati di proteggere la nostra "sfera di esistenza". E che per l'ennesima volta abbiamo trascurato il nostro benessere e i nostri bisogni per adempiere alla volontà di qualcun altro.
E' cosi che ci ammaliamo.
Trascurando la nostra preziosa Volontà.
Perciò siate Responsabili di ciò che create. E se amate voi stessi e i vostri Doni, proteggeteli e assicuratevi che brillino senza interferenze. E' il vostro Compito, la vostra Missione risplendere dei vostri Doni. Non dimenticatevelo mai.
Nessuno può davvero togliere qualcosa a qualcuno.
Siete voi che non siete stati "energicamente presenti e amorevoli con voi stessi". Siete voi che non avete stabilito i sacri confini dell'Essenza. Siete voi che vi siete distratti. O siete stati troppo impegnati a "servire" l'esterno.
Potete dire "no", quando è "no". E "sì" quando è "sì". Senza dover offrire costantemente scuse, giustificazioni, spiegazioni. Con gentilezza, fermezza e Amore.
Abbiate cura di voi stessi. Sempre.
Sempre.
Mirtilla Esmeralda
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thebeautycove · 1 year
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THoO - HIDDEN SHADES - Universe THoO Collection - Collaborazione Artistica con Iris Roth - Eau de Parfum - Novità 2023 - When a scent keeps you from complications, or rather knocks your cortisol out… This new THoO creation reminds me of the bright emptiness of essentiality, the sudden glimmer of an idea, a slight thought that prelude a creative gesture. Something related to raw material that, once shaped, is simply defined as art. ••••• Che belle suggestioni in questa fragranza che ha parole semplici da regalarmi per descriverla, che racconta di gesti antichi mai dimenticati, di una bellezza eterna e docile, ammansita da mani sapienti, sporche di passione e lentezza. Tanta sensibilità creativa traspare in questo nuovo racconto tratto dall’universo olfattivo di THoO. Hidden Shades è espressione dell’ultima collaborazione artistica con Iris Roth, designer e maestra ceramista che predilige il contatto diretto con una Natura sincera, la cura artigianale nel plasmare la materia grezza, nelle sue mani l’argilla ritrova la sua anima, l’essenzialità della forma, un’estetica organica rispettosa e rassicurante. Nella fragranza è ben delineata questa sequenza di contrasti aromatici tra duttilità, fragilità, solidità. Come argilla centrata sul tornio le note si sollevano sagomate da stecche e mirette, ecco la fresca ruvidezza degli agrumi far da preludio alla dolcezza golosa della prugna mirabelle. Nel gentile soffio floreale di gelsomino e fiore di ciliegio si scorge il profilo sinuoso del jus mentre la sensazione di compattezza e levigatezza è affidata a sandalo, cisto e patchouli così morbidi sensuali, attraenti, impeccabilmente modellati da vaniglia, tonka, muschi.
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Pregevole il flacone realizzato a mano con nuance che ricordano le tonalità di ceramica, argilla e terracotta. Creata da Maurizio Cerizza. Eau de Parfum 75 ml. Online qui ©thebeautycove   @igbeautycove
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mariaceciliacamozzi · 2 years
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La maestra di Ikebana Ando Keiko Mei racconta come, quando era ancora una bambina, osservava la nonna praticare la sua arte: “La vidi prendere due foglie della pianta e posarle, davanti al tokonoma, su un lenzuolo bianco perfettamente stirato insieme a pochi altri materiali. Poi, cercò nella dispensa una ciotola scura di fattura rustica e, sedutasi alla giapponese sul pavimento di tatami, vi sistemò un kenzan e versò dell’acqua da un piccolo annaffiatoio. Con grande calma prese quindi un ramo e incominciò ad osservarlo con sguardo attento, muovendo le mani in modo lento e amorevole. All’atto di tagliare, per accorciare la misura o togliere delle foglie, non aveva esitazioni. Io, per non disturbarla, mi ero seduta alle sue spalle poco distante e la osservavo maneggiare con cura quei materiali così semplici e modesti. Alla fine, il suo Ikebana risultò ancora una volta essenziale e colmo di fascino e da dentro mi salì un profondo sospiro di ammirazione. […] Un giorno esclamai: ‘Vorrei essere capace di disporre i fiori in modo simile alle tue composizioni!’ e lei con semplicità mi rispose ‘anch’io vorrei riuscire a fare i miei Ikebana un pochino meglio!’. Questa affermazione mi colpì perché, fino a quel momento, avevo pensato che lei, arrivata al culmine della Via, si sentisse sempre soddisfatta delle sue composizioni. Compresi, però, che quella risposta non nasceva da un sentimento di falsa modestia né conteneva un giudizio sulle sue capacità. Era la sincera espressione di un senso di incompiutezza che solo lei, nel suo cuore, poteva conoscere. […] Con quelle semplici parole mia nonna, senza volerlo, mi aveva già rivelato tutta la profondità e la bellezza [della Via].”
K.A. Mei, Ikebana, Arte Zen
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escort-per-scelta · 1 month
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Faresti di tutto x rendere felici..i tuoi figli???
La risposta è sicuramente sì...
Loro sono la mia vita la mia forza coloro che mi fanno andare avanti quotidianamente.. Non sento nessuno sacrificio se fatto per loro amore.. Amore incondizionato ed espressione più sincera di questo sentimento!!!!
L'amore materno è uno dei concetti più studiati e discussi nella psicologia e nella psicoterapia si tratta di un legame affettivo che si estaura tra madre e i propri figli.
Quindi siiiu.." DAREI LA VITA PER LORO!!!!@"
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antennaweb · 4 months
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micro961 · 4 months
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Yaya - Il singolo “Avremo giorni migliori”
Il brano della cantautrice sugli stores digitali e dal 10 maggio nelle radio
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“Avremo giorni migliori” è il singolo della poliedrica artista e cantautrice Yaya, pubblicata il 9 giugno 2023 e rilanciata nelle radio italiane dal 10 maggio in promozione nazionale. Produzione impeccabile dagli arrangiamenti ben strutturati e curati. Melodie vincenti che rimangono in testa sin dal primo ascolto, su cui scivola la voce dell’artista con una interpretazione autentica e sincera che dona al tutto un forte impatto emotivo. Il brano è l'inno di chi ha attraversato la notte più oscura e ha trovato la luce all'alba. Nata da un bisogno viscerale di espressione durante una fase di profonda introspezione, questa canzone è il risultato di un viaggio interiore, un percorso di guarigione che ha preso vita attraverso la musica.
“In un momento in cui il silenzio pesava come piombo e la solitudine era l'unica compagna, ho trovato conforto nell'abbraccio delle melodie. La musica è diventata il mio faro, guidandomi attraverso le tempeste emotive verso un porto sicuro. Mentre le note fluivano, così facevano le lacrime, liberando il dolore che avevo custodito dentro. È stata una catarsi, un rito di passaggio che mi ha permesso di trasformare la sofferenza in speranza.” Yaya
Le influenze musicali sono tante, e riportano all’infanzia dell’artista: John Frusciante, Jeff Buckley ma tutto torna all'esperienza. L'esperienza che ognuno di noi vive al proprio interno e che, se non canalizzata fuori, in qualsiasi modo, ci fa sentire incompleti. Questa canzone è stata registrata anche con il produttore con accordatura a frequenze curative. Questo perché il corpo reagisca al messaggio stesso che Yaya vuole donare. Non si vede ma c'è sempre qualcosa che, magari non riusciamo a vedere in periodi lunghi di depressione maggiore, ci porta fuori, può essere una persona, può essere una canzone. Ecco questo è lo scopo della cantautrice: confortare le anime simili alle sue.
“A mia sorella, che ha condiviso con me i momenti più bui, dedico ogni verso di questa canzone. Le sue parole, ripetute come un mantra nei momenti di disperazione, sono diventate il cuore pulsante del testo. È un messaggio che abbiamo vissuto insieme, un promemoria che non importa quanto profonda sia la notte, l'alba è sempre all'orizzonte. Queste parole sono un faro di speranza, un inno alla resilienza che ci ha unite e sostenute, diventando la frase chiave che risuona in ogni nota del brano.” Yaya
Storia dell’artista
Melania Camardella in arte Yaya è una musicista indipendente che porta avanti la propria visione artistica attraverso la musica e le arti visive. Fin da giovane, Melania, ha dimostrato un interesse profondo per la musica. Nonostante sia cresciuta in Italia, è stata influenzata da molti generi musicali esteri, da cui ha tratto ispirazione per sviluppare il proprio stile. Inizia a suonare la chitarra a 15 anni, dandole spazio per creare sin da subito melodie, spianando la strada per la scrittura dei suoi testi, in cui inizialmente sceglie di scrivere in inglese. Lascia l'Italia a 19 anni per portare avanti il suo sogno di artista, nonostante gli studi, la sera continua a comporre traendo la propria ispirazione dalle sue esperienze. A Londra, si esibisce in molte serate, sia come chitarrista che come cantautrice, creando con il suo pubblico connessioni profonde. Tornata in Italia, si esibisce con il suo primo inedito in italiano “Prendimi da bere”, che le porta a vincere il premio di miglior canzone al Forte Festival. Melania continua a perseguire i propri obiettivi musicali con determinazione e passione. Oltre a creare ed esibirsi, si impegna anche a ispirare e connettersi con gli altri attraverso la sua musica. Con una visione di trasformare le esperienze personali in arte condivisibile, Melania combatte nei suoi testi non solo con le sue paure ma anche con i suoi limiti, cercando l'onestà e ad ispirare gli altri con messaggi di speranza e amore. Attualmente sta finendo il suo EP che uscirà a giugno 2024.
Instagram: https://www.instagram.com/yayasongwriter
Spotify: https://open.spotify.com/intl-it/artist/1KuAIYmbmkY6TEoun1ELNj
YouTube: https://www.youtube.com/channel/UC0PHXJU-0gnCArUN3Ws-YHQ
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oliverodomenico · 7 months
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5-14/03/2020 Salone della Biblioteca Civica di Cuneo ospita la mostra “Non esistono errori” con le opere dell’artista Domenico Olivero.
La mostra si muove sulle tracce della poetica di Charles Bukowski, di cui quest’anno ricorre il centenario della nascita. Accomunano l’artista e lo scrittore l’approccio innovativo nel cambiare registro alla tradizione, non più una visione enfatica ed estetica ma una percezione vitale e autentica, con tutte le conseguenze e complessità. L’autore americano è stato artefice di una scrittura sincera e senza freno, libera dalla “buona educazione”, così è la serie di opere pittoriche realizzate dall’artista che vengono presentate in questa occasione.
Si tratta di sei lavori che da diversi anni, alcuni anche una decina, l’artista ha stratificato lentamente, senza un preciso schema e struttura, opere in forma di leale intensità emotiva, nate da stati viscerali che nel tempo si sono sovrapposti, accumulati; espressione di tempi passati, che mutano e si consolidano formando un presente temporaneo.
A corredo dell’esposizione Sabato 14 Marzo alle ore 10,30 si svolgerà un reading con una selezione di poesie di Charles Bukowski.
Biblioteca civica di Cuneo (via Cacciatori delle Alpi 9), salone primo piano. Apertura dal Martedì al Venerdì nelle ore 9-12 / 15-18 al Sabato 9-12 Inaugurazione Giovedì 5 Marzo alle ore 17 Dal 5 al 14 Marzo 2020 Ingresso libero
Domenico Olivero, fra gli artisti più sperimentali e innovativi del panorama artistico. Ha ideato una complessa poetica che partendo dalla dimensione quotidiana sviluppa diverse ricerche in ambiti inusuali, come la storia popolare, le tradizioni spirituali e la ricerca estetica.
La Biblioteca Civica di Cuneo ha sede nel seicentesco Palazzo Audiffredi, nel centro storico del capoluogo della Granda. È la più antica biblioteca civica del Piemonte; i primi documenti relativi alla sua istituzione risalgono al 1802, con apertura nel 1803, quando Cuneo, sotto la dominazione francese, era capoluogo del Dipartimento della Stura. Nelle sue diverse sedi custodisce 300.000 volumi, registra 100.000 prestiti all’anno, gestisce l’ufficio del Deposito Legale, ospita numerosi eventi, tra cui presentazioni di libri e mostre, e cura diverse pubblicazioni.
Charles Bukowski (Andemach 16/08/1920 Los Angeles 09/03/1994) poeta, romanziere statunitense, dalla scrittura realistica e immediata, narratore di quotidianità, parte della corrente denominata “dirty realism”.
domenicoolivero #oliverodomenico
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enkeynetwork · 9 months
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silviascorcella · 10 months
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Tela p/e 2018: come il tessuto, ospita la creatività sincera
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Potrebbe essere un gioco d’intelletto, come le famose parole che si creano con gli incroci corretti: la usa l’artista per dare vita agli immaginari della sua fantasia; la si usa in sartoria per dare un primo cenno di vita tridimensionale ai capi disegnati; la usa la natura come strumento di difesa e di cattura dei nemici. Infine: le regalano l’iniziale maiuscola e, in quelle sue quattro lettere, diventa un mondo di moda rigorosamente italiana, testardamente ricercata nella fattura e nella femminilità, discreta nel successo sempre crescente che sta godendo dentro e oltre i confini della nostra nazione. 
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Tela, con la “t” maiuscola, è il nome di un marchio istituto a Verona una manciata di anni fa, ma nato da una lunga esperienza nel settore del fashion della sua direttrice creativa e anima appassionata, ovvero Federica Mora. E nella collezione dedicata alla prossima stagione Primavera-Estate 2018 presenta un nuovo capitolo della sua storia giovane nell’apparenza, ma sempre più ricca nella sostanza.
Tela, dunque, è un simbolo eccellente di quell’urgenza sana e salvifica di continuare a creare la moda dell’abbigliamento, una sorta di necessità dell’intelletto curioso e della mano artigiana che da sempre è parte integrante dell’italianità: Tela è espressione concreta, perdonate il gioco di parole, della fiducia nella  moda come veicolo d’espressione, il che non è una mera ripetizione, ma è una vera definizione d’intenti. Ovvero: progettare capi d’abbigliamento che non solo assecondino il vezzo di valorizzare la propria bellezza, ma che nel frattempo funzionino anche come un amplificatore per comunicare la propria identità. Come?
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Partendo da quel che il nome stesso evoca, una volta ridimensionata la sua iniziale: la tela, cioè l’armatura di base dei tessuti a navetta, la versione più semplice, quella dove non c’è rovescio perché il manufatto mantiene lo stesso aspetto su entrambe le facce, un aspetto schiettamente sincero, per questo versatilissimo. Ecco, Tela parte dalla semplicità intesa come approccio minimale: nessun fronzolo, solo l’importanza meticolosa dedicata alla ricerca delle forme, all’esattezza dei tagli, alla definizione dei volumi e alla costruzione di un immaginario in costante evoluzione tra la discrezione classica e l’inventiva contemporanea, ma sempre rigorosamente allacciato alla femminilità e al buon gusto col quale va vestita.
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La collezione s/s 2018 è un racconto stagionale composto attraverso i colori, le forme che danzano tra il rigore geometrico e la delicatezza ariosa, l’essenziale come punto di partenza, la cura dei dettagli che son quasi una strategia di funzionalità ed estetica combinate per rendere unico ogni capo: come i lacci che s’incrociano sospesi sulla pelle nuda delle spalle, i bottoni che chiudono il fondo dei pantaloni, le ruches sul giromanica e l’abbottonatura frontale giocosa della tuta.
Le tinte, si diceva, sono il leit-motif avvincente: il quadrettato dello spolverino dritto dai colori vivaci primaverili come l’azzurro cielo splendente, che si offre anche nella versione dell’ampio gilet da appoggiare sulla camicia candida a stratificata sui pantaloni dal rivolto alla caviglia; il rosa cipria dell’abitino bon ton stretto da una coulisse e del completo giacca e pantalone; il panna delicatissimo della tuta, lo stesso panna delicatissimo dell’abito con i tasconi come fosse un’evoluzione da città della sahariana; la grazia intensa del ciclamino in contrasto con la sinfonia pratica eppur ricercata dei verdoni d’appartenenza militare, come gli stessi capispalla che interpretano.
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Non solo tinte unite, ma anche pattern: come il gioco estivo del bianco e beige, eseguito con l’appaiata di blusa e pantaloni ampi, assottigliato nelle righe che attraversano il maxi-dress, che s’intensificano nel giallo brillante. Ma anche come l’incursione della stampa grafica sul t-shirt dress, che invade anche la gonna a tubo con i suoi motivi che ricordano l’allegria dei grafismi di Mirò, prima rimandano alla delicatezza di inflorescenze, e poi fanno esplodere l’energia cromatica degli astrattismi esatti, anche un pizzico esotici. Le forme, intanto sembrano uscite da un diario dei fantastici Seventies: i pantaloni svasati sul fondo, il trench geometrico lungo e classico ma anche corto e svelto abbinato alla gonna lunga, le bluse soffici, i sandali dalle strisce essenziali, ma colorate. 
Aria di vacanza rilassata, nel tempo e nello spazio, ma anche aria di città metropolitana: versatilità, è valore-must di Tela.
Silvia Scorcella
{ pubblicato su Webelieveinstyle }
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syrinxhmd · 11 months
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HIM (monografia) Pt. 2
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Venus Doom del 2007, è il terzo di questa ideale seconda trilogia, e sposa la stessa estetica dei suoi due predecessori, risultando tutto sommato una buona opera di gestione del loro nuovo status quo. Screamworks: Love in Theory and Practice, tre anni dopo, invece paga un prezzo troppo caro (quello di inseguire la nuova moda emo che sta impazzando), finendo per non risultare compatibile al cento per cento con il loro gothic un po’ più tradizionale. Dopo questa delusione gli HIM chiudono le danze con Tears on Tape, un album molto più classico, nello stile di Venus Doom per fare un esempio, segno che gli HIM conoscono ormai il proprio stile e quello per cui sono famosi, rendendoli liberi di consegnarsi ai fan per quello che sono. Peccato che sia il loro ultimo giro di giostra data la decisione unanime internamente al gruppo di sospendere il progetto… Ville pubblicherà in seguito un EP da solista nello stile degli HIM, Gothica Fennica Vol. 1 (sotto il nome di VV, nel 2020), e un disco solista dal titolo Neon Noir, firmato Ville Valo nel 2023. In conclusione la parabola di questo curioso gruppo finlandese, che predica l’amore piuttosto che i comuni sentimenti aggressivi di norma accettati nel metal, non si può dire che sia essenziale per lo sviluppo del macrogenere, nondimeno segnala un progetto originale e coerente di traduzione di alcune istanze artistiche del gothic metal in qualcosa di nuovo. Soprattutto i testi più che la musica, nel loro caso sono un buon esempio di connubio tra la poesia romantica e il metal suonato. Gli HIM rimangono ancora oggi un piccolo mito del loro tempo, espressione sincera di un movimento certificato dal successo dell’heartagram, il loro simbolo (un cuore inscritto in un pentacolo).
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susieporta · 7 months
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Tre di Bastoni.
"Dall'onda di Purificazione alla presa di Coscienza"
Le notti sembrano sospese dentro una immensa veglia.
Non si dorme.
Si processano informazioni preziose, anche se ancora poco fruibili alla Coscienza.
C'è una elaborazione costante, diurna e notturna, di codici nuovi, di attivazioni, di revisioni, il tutto condito dall'ennesima purificazione di scorie del Passato.
Febbraio si sta rivelando un vero e proprio Maestro della Transizione.
Alza l'asticella vibratoria. Bombarda l'organismo di stimoli di pulizia e di riordino. Ci "obbliga" a portare a termine i cicli oramai esauriti, alimentando uno stato d'animo meno cupo e malinconico, ma non certo leggero e spensierato.
Così l'avevamo accolto il nostro meraviglioso Febbraio, proprio con questa speranza: di rendersi complice appassionato della nostra fase di Transizione, di aiutarci a compiere il passo definitivo, quel passo che ora vediamo più vicino, quasi naturale.
Poco stiamo salvando del Passato. Davvero molto poco.
Ma stavolta non è la rabbia a definire il congedo con il Sè antico, ma la Riconoscenza, profonda, sincera, commossa e sacra.
Se ci guardiamo indietro, non possiamo non amare quel Corpo sofferente, quella Psiche confusa e ferita, quella Incoscienza e Immaturità che ci rendeva schiavi della Sopravvivenza.
La Schiavitù del Cuore è stata un'esperienza incredibile!
E la Libertà? Come sarà?
Essere liberi non vuol dire smettere di soffrire. Almeno non nell'immediato.
Significa offrire a se stessi la più ampia gamma di possibilità di manifestazione, senza azioni di boicottamento, senza automatismi di svalutazione, senza il bisogno costante di riconoscimento.
L'"impotenza acquisita" a Marzo lascerà il posto alla "sperimentazione entusiasta", allargando gli orizzonti di azione e di espressione nella Materia.
La vocina interiore che ha imperversato per anni nella nostra testa, pronta sempre a suggerirci che "tu non puoi, tu non sei in grado, tu non sei abbastanza", verrà invitata ad abbandonare il campo e sarà amorevolmente sostituita con l'imperativa certezza che "sì, si può fare, non vedo perché no".
Una Rivoluzione di portata epocale per gli "insicuri cronici", per gli "ansiosi della prestazione", per i "timorosi del fallimento".
La rinnovata connessione con l'Essenza, ci infonderà quella dose di coraggio e di radicamento tale per cui ogni nuova sfida verrà vissuta con serena maturità e con tanta curiosità di esplorazione dei nuovi orizzonti di crescita.
Questo avverrà anche nel campo delle Relazioni.
Non ci sentiremo più le "pecore nere" del gruppo. Ma le "guide".
Coloro che sono portatori della Spada, che sono transitati prima attraverso il Deserto di se stessi e poi nella Terra di Mezzo, verranno posti nei luoghi di comando.
E "gli ultimi", stavolta, "saranno i primi".
Non con il sentimento di rivincita o rivalsa verso coloro che li hanno derisi o scherniti, puniti o violentati, ma con il sommo Amore che contraddistingue queste Anime delicate e pure.
Dopo continue peregrinazioni, di vita in vita, di amore in amore, troveranno il degno "luogo interiore" in cui dimorare e lo porteranno nel Mondo, come vessillo di rinascita e di riconnessione profonda con il Tutto.
Nuova Casa, nuovi Amici, nuovi Amori, nuovi Progetti.
E tanta tanta gioia per questa immensa e tanto attesa opportunità di Nuova Vita. Qui, proprio sulla Terra, il Pianeta Scuola più duro, ma più commovente e sincero che mai.
Buon mercoledì, Anime della Direzione.
Si stanno preparando segnaletiche luminose per voi. La Direzione prende piede. E vi vuole belli carichi! Ci vorrà un sacco di Energia e di Entusiasmo per percorrere proprio quella Strada. Perché l'obiettivo è ambizioso. E la Bellezza tanta.
Ma è la Vostra Strada. E voi ne sarete i fieri protagonisti!
Mirtilla Esmeralda
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thebeautycove · 10 months
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MEMO PARIS - INVERNESS - Fleurs Bohèmes Collection - Eau de Parfum - Novità 2023 -
I sincerely love this fragrance.  It's not just an olfactory transposition of the scottish Highlands, it's more like to grab the entire mood of this lands. The aromatic notes evoke the suggestive atmosphere of ancient reigns and castles, of myths and legends, an ode praising this wild unspoiled region.
....
Assecondando il mio essere in perpetuo moto, coprendo distanze immaginarie, salutando luoghi dove miti e leggende sono legame indissolubile con passato, tradizioni e identità.
Inverness, capitale delle Highlands scozzesi, situata alla foce del fiume Ness, ispira la nuova fragranza di MEMO Paris.
Essenza meravigliosa che evoca queste terre sempreverdi, incontaminate, attraverso un intenso riverbero di note vegetali, legnose, terrose e lascia che la narrazione scorra su robuste cortecce, penetri atmosfere brumose, sollevi volute da sottobosco, umide torbate, espressione sincera della magnificenza di una natura selvaggia e misteriosa che, nondimeno, sa accogliere e confortare.
Emerge sublime la sensazione di profonda sintonia con gli elementi, di intreccio radicale nell'ampiezza odorosa di legni nobili, guaiaco, amyris, cedro, sandalo, di soave luminosità nella velatura poudré dell'iris e di corroborante benvenuto nell'assoluta di mate.  Un viaggio di armonia e lentezza.
Il flacone riproduce il famoso tartan scozzese, qui con un motivo creato in esclusiva per Memo Paris.
Eau de Parfum 75 ml. Online qui
©thebeautycove   @igbeautycove
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uominiedonneblog · 1 year
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Il messaggio finale di Carlo Alberto Mancini sulla rottura con la tronista di Uominiedonne Nicole Santinelli.
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E adesso dedichiamo questo articolo che riguarda la coppia che si è ormai rotta ossia Carlo Alberto Mancini e Nicole Santinelli. La tronista di fatto non ha parlato in prima persona, ma ha preferito lasciare un breve messaggio vocale all'Amica Aurora Tropea direttamente da instagram. Mentre il corteggiatore ha preferito ritornare sul primo messaggio, dove era appartso particolarmente provato .
Dichiara l'ex corteggiatore di Uominiedonne Carlo Alberto Mancini sulla rottura con Nicole Santinelli
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Ho riflettuto molto su ciò che in assoluta buona fede mi ha spinto a fare la diretta di ieri che non è stato di certo il futile pettegolezzo quanto piuttosto il timore che Nicole ricevesse critiche esagerate e ingiuste. L'ho sentita proprio istintivamente come priorità e ho agito di conseguenza, senza pensarci, perché le voglio un bene IMMENSO. Dato che la notizia sarebbe uscita comunque, ho solo deciso di dare la mia versione, forse in maniera troppo istintiva, ma senz'altro mosso da questo unico intento di protezione e ci ho messo la faccia come sempre! Sempre il corteggiatore e scelta della tronista romana aggiunge che Poi se qualcuno non crede che l’abbia fatto per questo non è un mio problema, penso che la mia sincera commozione di quel momento sia prova più che sufficiente della mia buona fede. Quindi sempre Carlo Alberto Mancini torna a parlare di Nicole Santinelli ed è evidente che sia sempre presentissima nella sua mente infatti sentite cosa dichaira di lei Lei è una donna STRAORDINARIA e mi ha rispettato con la sua onestà e la sua schiettezza. Come le dissi prima della scelta, le auguro tutta la felicità possibile perché se la merita e non è una frase fatta, ma solo la mia reale speranza per lei, perché le voglio davvero bene! E anche sull'amore il suo concetto non è assolutamente cambiato , infatti dice sempre lo stesso corteggiatore che In amore ci si prova, ma a volte la lontananza non da le risposte che ci si auspicava di ricevere, tutto qua. Lo accetto con molta difficoltà visti i miei attuali sentimenti, ma la realtà, per quanto dura, va affrontata a viso aperto sempre. Con lei ho vissuto momenti che non dimenticherò mai e la ringrazio per questo. e ci tiene a precisare che non ha racore per nesusno , infatti racconta che Non porto rancore verso nessuno, neanche verso chi mi attacca perché sarò sempre per la libertà di espressione e se c'è qualcosa che mi turba non sono di certo critiche basate su giudizi affrettati che sono abituato a farmi scivolare serenamente da tutta la vita. Detto ciò sono orgoglioso di essere stato VERO fino all'ultimo e ringrazio le tantissime persone che mi hanno espresso la loro vicinanza. e in conclusione la sua riflessione finale è la seguente. Concludo chiedendo per favore di RISPETTARE una donna come Nicole che è eccezionale non solo fuori, ma soprattutto dentro. Read the full article
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ragazza-whintigale · 3 years
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𝔜𝔞𝔫𝔡𝔢𝔯𝔢 ℭ𝔞𝔰𝔰𝔦𝔰 𝔓𝔢𝔡𝔢𝔩𝔦𝔞𝔫 𝔵 𝔯𝔢𝔞𝔡𝔢𝔯
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𝔒𝔭𝔢𝔯𝔞 ➵ The Way To Protect The Female Lead’s Older Brother
𝔄𝔳𝔳𝔢𝔯𝔱𝔢𝔫𝔷𝔢 ➵ Comportamento Yandere, Minaccia, Abuso di Potere, Rapimento, Tortura, Abuso Fisico e Mentale, Complotto, Matrimonio Combinato.
𝔓𝔞𝔯𝔬𝔩𝔢 ➵ 1587
⟢𝙿𝚛𝚎𝚌𝚎𝚍𝚎𝚗𝚝𝚎 / 𝚂𝚞𝚌𝚌𝚎𝚜𝚜𝚒𝚟𝚘 ⟣
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Non avevi sul serio qualcosa contro di lui, solo era vittima delle circostanza davvero, almeno solo all’inizio
Ma poi, chi avrebbe potuto biasimarti, eri finita in mezzo a qualcosa a cui non avevi pensato di incontrare. Eppure avresti dovuto prevederlo, i tuoi avidi genitori non si sarebbero davvero accontentati di avere una prima figlia prodigio della politica, o delle due piccole gemelle di casa con la innata propensione per la guerra strategica. Tutta quella fama, per loro non era mai abbastanza, ma tu avevi dato per scontato il contrario, eri la figlia mezzana, non abbastanza grande da possedere la stima di tutti o abbastanza piccola da essere viziata di ogni capriccio, e sul serio a te stava bene cosi, era bello non avere aspettative da eguagliare o attenzioni da ricambiare. E se dovevi essere sincera il massimo di aspettative che potevi immaginare era il sposarti. Continuare la linea di sangue, rendere fieri i tuoi antenati, ma non avevi nemmeno grandi aspettative per il matrimonio, un qualsiasi nobile che potrebbe darti un certo sostegno economico da vivere senza troppa fatica andava più che bene. Quindi era ovvio che non potevi credere ai tuoi occhi quando ti annunciarono il tuo imminente fidanzamento con il futuro capo della famiglia Pedelian, Cassis. 
Dire che era bello era un insulto, i lussuosi fili argentati che componevano la sua capigliatura, risaltati da fosse dorate quali erano i suoi occhi sovraumani, per non parlare del fisico tonico e ben allenato un vero spettacolo. E tu come altre donne lo pensavi, ma non volevi questo fidanzamento, era una presa di potere che ti avrebbe obbligata in rigidi confini e comportamenti che avevi evitato fino ad ora. Saresti stata giudicata in tutti i modi possibili e immaginabili, non eri davvero pronta a tutto questo e non volevi affrontarlo. Quindi, avresti mai potuto rifiutare una offerta cosi allettante? Era davvero impossibile, l’idea di poterti sbarazzare del tuo indesiderato fidanzato e ritornare nei confini della tenuta di famiglia, era talmente alettante che non hai saputo dire di no. Anche se sapevi che quelli con cui stavi facendo affari erano infidi scagnozzi dei Black Agriche. E’ stato davvero stupito, forse, ma eri altrettanto disperata che qualsiasi soluzione sarebbe andata bene. Come avessero saputo del tuo desiderio custodito gelosamente tra il rancore di quella porzioni di sentimenti che non potevi mostrare, ti era tutt’ora sconosciuto, ma ci hai dato troppo peso, non quando avresti dovuto pensare ad un modo per portare il ragazzo nel luogo prestabilito dai tuoi soci. 
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Non eri esattamente sicura che avrebbe funzionato ne che ti avrebbe creduto, e se ti avesse scoperto, ma tutto questo si ridusse a qualche espressione e azione di dimostrazione di ansia per poi tornare alla fredda calma, quando entrati nel suo ufficio   - o almeno lo definivi tu cosi non trovando un altro modo per indentificarlo - il tuo intento era semplicemente scusarti per la tua iniziale repulsione al tuo fidanzamento, mantenendo sempre una piccola porzione di incertezza, volendo risultare una bugia vestita da verità, lui sembra caderci. Almeno lo pensi, non ti degno di molti sguardi e quando succedeva non erano veramente  per guardarti, solo per darti una vaga impressione che ti stesse ascoltando. Questa indifferenza venne sostituita da stupore intrecciato a sospetto, quando li hai proposta la graziosa visita di territori innevanti di un piccolo paese a pochi giorni da qui. 
Sembrava sospettoso, e lo era, ma ancora lo saresti stata anche tu analizzando la tua dimostrata aversione al fidanzamento, ma sembrò crederti alla fine, ed era in quei momenti che ringraziavi internamente di aver assottigliato la voce mostrando una leggera insicurezza, come ti aveva sottolineato una volta la tua amata prima sorella. Era il modo migliore per una coppia di legare prima del matrimonio, lui non pretendeva amore incondizionato, solo rispetto e sostegno reciproco. Non era davvero nulla di male, ma come avrebbe potuto prevedere che nel bel mezzo del viaggio di ritorno si potesse verificare un imboscata. 
Era strano, tu non sapresti descrivere esattamente quello che successe. Eri seduta sui sedile della carrozza e il secondo dopo eri stata costretta in una posizione accucciata nel carrozza. Stava cercando di proteggerti, ma tu non temevi che ti fosse fatto del male, infondo in bersaglio era lui, questo tu lo sapevi ma lui no.
Se ne rese contro troppo tardi, quando era stato costretto a terra e legato con resistenti catenacci, e tu eri tranquillamente seduta all’interno del veicolo guardando fuori dalla barriera di vetro opposta alla scena, come se la tua presenza facesse parte di una scena sconnessa dalla realtà. Era davvero impossibile dire quando lui fosse deluso da te, infondo si era fidato di te, avrebbe potuto scegliere tra molte altre tue coetanee eppure lui lo avevi colpito particolarmente, eppure per te non fu lo stesso, non aveva mai pretese il tuo cuore, sapeva che non fosse possibile, ma almeno una convivenza pacifica e rispettosa. Evidentemente non condividevate lo stesso pensiero, ma la cosa che lo lasciò amareggiato fu che tra tutto avevi deciso di allerti con gli Agriche, qualsiasi altro criminale ma non loro. Si chiedeva se almeno un po' ti sentissi in colpa? e se avessi potuto rispondergli gli avresti detto di si, infondo e tutt’ora una vittima di crudele circostanze, ma era proprio per questo che avevi accettato tutto questo, perché eri sicura che non avrebbe avuto la possibilità di tornare e non avresti dovuto affrontare le conseguenze delle tue azioni. Per il tuo ritorno avevi già pianificato tutto, avresti ritardato il tuo arrivo, affinché si creasse una vena di preoccupazione e una volta arrivata non ti restava che finge di essere devastata dal dolore della perdita. Sapevi che se avessi convinto tua sorella maggiore e i Pedalian il resto sarebbe andato tutto bene, vero? 
Allora perché non avevi mai calcolato la probabilità che potesse tornare, davvero perché non lo hai fatto? Se lo avessi fatto forse saresti potuta andartene prima che lui potesse essere riconosciuto dai cavalieri, ma non lo hai fatto. Per questo ora ti trovi qui, da sola in una stanza con lui. Il pizzicante odore di menta e latte arriva pungente al tuo naso mentre gli occhi color del sole si posavano inquisitori su di te. In quel momento avresti potuto dire qualsiasi cosa, ma sapevi già che non sarebbe servito a nulla, nessuna parola a questo mondo poteva cancellare il tuo errore, e sicuramente Cassis avrebbe rivelato a tutti che eri tu dietro tutto questo, ma non lo fece, come tu non avevi pensato al suo ritorno.
« Sono abbastanza deluso... » Per dovrebbe non esserlo? Eri tu la causa di tutto quello che gli è successo, puoi davvero non biasimarlo per questo?  « Tuttiavia non lo dirò a nessuno.» Se dovevi essere sincera preferivi morire, di certo ti aspettavi questo, ma che ti risparmiasse non era nei tuoi piano, aveva davvero qualcosa di più terribile della morte, le avrebbe fatto passare quello che aveva passo lui o cos’altro?   
« Non riesco a capire Lord Cassis. » Eri abbastanza ridicola a chiamarlo cosi, se pensi che possa aiutare ad alleggerire la tua pene era un grosso sbaglio, tuttavia non lo pensavi, era proprio in quei momenti che riconoscevi in tuo posto e lo avresti usato per mettere più distanza possibile tra voi due. Tuttavia nemmeno questo flebile confine avrebbe fermato Cassis dal ripagarti, per questo si sedette vicino a te. Il suo profumo era più intenso con la vicinanza, e potevi dire che ti stava solo mettendo agitazione, ma questo lui lo sapeva, lo stava facendo apposta, ti avrebbe messo sotto pressione fino a farti cedere a ciò che lui avrebbe voluto. « Fai cadere quella parola vicino al mio nome. » Non era una richiesta ma un ordine, il tuo respiro era pesante e le tue mani stringevano imperterrite la gonna cercando di calmarti inutilmente, « Non riesco a capire Cassis.» 
Un leggero sorriso si sciolse sulle sue labbra, mentre le parole che più temevi scivolarono dalle sue labbra. Lui aveva capito perché lo avevi fatto, tu non avevi niente contro la sua famiglia - come gli Agriche -. Tu semplicemente non volevi stare con lui, era cosi strano che non se ne fosse accorto subito. Quasi si diede dello stupido per questo, ma poi riflette che era anche il modo perfetto per fartela pagare, lui tra tutte le altre pretendenti aveva scelto te, e tu avresti sopportato il peso della sua scelta, ti avrebbe tratta come la sua fidanzata e successivamente come sua moglie e se il destino avrebbe voluto anche madre dei suoi figli, e tu non potevi fare niente per impedirlo, ci avrebbe pensato lui personalmente. In fondo sarebbe stato più semplice del previsto, far scivolare tra le orecchie di suo padre che non era sicuro che tu tornassi a casa sua e sarebbe stato più sicuro al maniero Pedalian, avresti potuto persino far compagnia a Sylvia, aveva visto che andavate discretamente d’accordo. Era una punizione abbastanza contradittoria ma se doveva essere sincero gli sembra decisamente la scelta migliore, avresti pagato direttamente a lui i tuoi crimini.
« Ho riflettuto molto quando ero prigioniero, cosa ti avrei fatto quando sarei stato libero, ma poi mi sono reso conto di una cosa, non sarebbe stato molto meglio ripagarti con ciò che più hai cercato di evitare »
Era logico che non capissi, eri sempre stata convinta che a lui non interessasse se eri o meno la sua fidanzata, per questo quella dichiarazione ti ha sorpresa, anzi... ti ha quasi uccisa. 
« Perché tra due anni non ci sposiamo ? »
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Con questa tristezza addosso oggi non vorrei uscire, ma non vedo E da tantissimo e non sono certa capirebbe il mio stato d'animo. Mi nasconderò dietro la scusa del mal di testa per non ricevere troppe domande sulla mia espressione mogia, ma è così triste pensare a come non mi senta di essere sincera con qualcuno che è stato così vicino a me fino a poco tempo fa.
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