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#condivisione di esperienze
divulgatoriseriali · 1 year
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Lettera a sè stessi: un viaggio di riconciliazione con la vita attraverso la scrittura terapeutica
La lettera a se stessi rappresenta un potente strumento di scrittura terapeutica che soddisfa il desiderio di far sentire la propria voce. Attraverso la parola scritta, si condivide esperienze, sensazioni e sentimenti, cercando consolazione, risarcimento e cura. Continue reading Untitled
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La leggenda dell’albero della vita
Un bel giorno, un giovane ragazzo, mentre camminava, vide un albero, completamente isolato. Ripensò allora a ciò che aveva appreso lungo il suo cammino, ovvero che esisteva una connessione tra lui e il resto del mondo, e che per questo doveva essere in grado di comunicare anche con gli alberi.
Decise allora di rivolgersi proprio a quell’albero che se ne stava solitario su quel campo. Gli si avvicinò, e cominciò a parlargli, chiedendogli il permesso di avvicinarsi ancor di più, per condividere con lui il proprio campo di energia.
L’albero acconsentì con gioia. “Sono venuto a condividere le mie esperienze con te”, gli disse. “Vuoi vedere quello che ho visto nella mia vita?” “Certo, sono felice di questo dono.”
Il corpo del ragazzo si avvicinò e abbracciò l’albero. Non appena a suo agio, il ragazzo iniziò a portare alla sua mente tutte le immagini più amate nella sua vita. Il mare e le onde, le montagne e la neve, gli estesi campi che attraversano i paesi, le grandi città affollate da persone che corrono frettolose verso nessun luogo, gli animali liberi e quelli in cattività, i libri, la televisione. Il giovane mostrò all’albero i suoi percorsi di vita ed esperienze, accompagnate da intensi sentimenti, come amore, odio, paura, speranza, amicizia, condivisione e solitudine.
Improvvisamente il ragazzo si sentì in colpa: stava mostrando all’albero tutto ciò che è in grado di muoversi, di poter vedere altri paesaggi, altre parti del pianeta, mentre invece l’albero non poteva spostarsi da quel punto della terra, costretto a rimanere nel mezzo di un campo vuoto.
“Oh, mi dispiace albero, non volevo renderti triste!” “Triste? Oh, piccolo uomo, l’unico modo che ho di sperimentare la tristezza è attraverso i vostri sentimenti. Tutto ciò che hai condiviso con me, quello che hai visto e sentito con il cuore, non era affatto nuovo per me. Le mie radici sono nella terra e i miei rami nel cielo, il mondo non è un mistero, né lo sono i suoi mari e monti, le sue valli e i suoi cieli.
Le persone hanno pensieri e pensano molto. E grazie a questi pensieri, noi riusciamo a sentire. Noi sentiamo tutto ciò che viene da un uomo o un animale, da un vegetale o dal cielo. Piccolo uomo, tu hai bisogno di viaggiare per vedere il mondo, noi abbiamo bisogno di toccare solo la brezza. Quello che non si vede, in realtà esiste Tutto ciò che esiste, esiste ovunque. Non abbiamo bisogno di andare da nessuna parte per essere ovunque. Noi alberi siamo benedetti. Vai in pace giovane uomo e vieni da noi, se ti senti solo di nuovo”.
Il ragazzo, in soggezione, si scostò di qualche metro dall’albero. Quello che avrebbe dovuto rattristare l’albero in verità aveva reso triste lui. Quello che non conosceva prima, il bisogno di poter credere, la necessità di toccare, annusare, parlare, sentire … improvvisamente si rese conto che tutto quello che pensava di aver raggiunto, di fatto già esisteva nella natura di tutte le cose. Essere connessi non è un obiettivo da raggiungere, è sufficiente ricordare la natura di ognuno. L’albero della vita è uno dei simboli cabalistici più antichi ed importanti.
L’albero stabilisce la comunicazione fra i tre livelli dell’universo: la terra, tramite le sueradici; la superficie, tramite il tronco, ed il cielo, attraverso i propri rami. L’albero è quindi l’epicentro del mondo, che stabilisce la relazione tra terra e cielo. L’albero della vita sorge da un insieme che simboleggia la madre terra, dalla quale nasce la vita
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1acas0 · 4 months
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L’empatia → è una delle più importanti risorse e competenze per l’Intercultura. È un concetto nato inizialmente nell’ambito della filosofia tedesca, studiata nella psicologia clinica e nel campo delle neuroscienze, l’empatia si presenta come un “sentire con” che permette una comprensione dell’altro e di provare qualcosa anche senza averne fatto esperienza dirette; ciò comporta un significato di condivisione. L’empatia si configura come un processo intenzionale, in cui si entra in rapporto profondo con l’altro senza tuttavia smarrire la propria identità, una sorta di capacità di comprensione in cui i confini tra sé e l’altro, pur essendo mobili, rimangono definiti. Perché si sviluppi l’empatia, è necessario il riconoscimento delle reazioni dell’altro, l’associazione con esperienze precedenti, la capacità di sintonizzarsi con le emozioni altrui. L’empatia si configura come un fenomeno multidimensionale: affettivo per cui sento con l’altro, cognitivo in base a cui si adotta un altro punto di vista, sociale per cui si comunica e si esprime la propria partecipazione attraverso segnali verbali e non verbali.
L’empatia non va confusa con:
➢ L’identificazione, attraverso cui ci si trasforma sul modello di un’altra persona
➢ L’angoscia personale, cioè una reazione morale centrata su di sé, scaturita di fronte al dolore di un altro, che difficilmente apre a comportamenti solidaristici
➢ Il contagio emotivo, che riguarda quelle situazioni in cui assumiamo spontaneamente lo stato d’animo dell’altro.
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susieporta · 9 months
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Il cammino dell'analisi, quella vera e non di facile consumo, richiede impegno, apertura autentica di mente e cuore. Richiede da parte del terapeuta profonda umiltà, condivisione emotiva. Il mestiere di analista del profondo non si impara semplicemente con l'avere frequentato un corso di formazione. Si è terapeuti dell'anima per predisposizione naturale, affinata dalle esperienze vissute, coltivata attraverso lo studio indefesso, la sensibilità estrema a cogliere gli aspetti più inverosimili dell'esistenza. Non ci sono tecniche migliori di altre da apprendere, sono forse tutte valide, ma non bastano. L'analista è in continua cura di sé stesso poiché nessuno può definirsi completo, o che ha annullato le ferite del passato. Sono sempre lì, e lì dove furono devono restare perché sono la verità con cui l'analista può entrare nelle difficoltà dell'altro. L'analisi non è il superamento del passato in vista di un futuro senza macchia. È piuttosto la continua riesumazione di esso affinché, riportato alla luce, non sia un cadavere in putrefazione cui si è messa una pietra sopra ma un humus da rivangare affinché sia terreno fertile per nuovi frutti. Il passato non si può e non si deve in nessun modo cancellare. L'analista ci convive, consapevole che è l'unica ricchezza di cui dispone. Un'analisi che prometta facili superamenti è disumana e idiota.
L'analisi non è per tutti, è per quei pochi capaci di sostenerla. Non promette falsa felicità, promette solo verità, per quanto sia possibile arrivarvi. La verità è il più delle volte scomoda. Smonta ogni idea che ci si è fatti di sé. La verità è cruda e solo chi ha coraggio vi si espone. Non si guarisce da chissà cosa. Si impara a convivere con le proprie fragilità facendole diventare punti di partenza per diventare forti e nello stesso tempo flessibili.
Si acquisisce semplicemente la capacità di accettarsi e accettare chiunque vivendo passato, presente e la contingenza del futuro ignoto, con coraggio e la volontà di cercare di migliorare, consapevoli che siamo tutti uguali per valore, ognuno nella sua diversa e indiscussa unicità.
L'analista non salva nessuno, non è né più né meno di nessuno e, se non sa questo, è meglio che faccia un altro mestiere.
Il paziente usa l'analista come il violinista usa il violino per inventare la sua musica.
L'analista non dà consigli, non offre soluzioni. Fa domande affinché l'altro si interroghi come l'analista stesso è in continua autointerrogazione.
L'analista lavora con l'anima e si offre all'altro, si mette a disposizione dell'altro affinché l'altro faccia buon uso della sua. Non ci sono miracoli.
Attraverso il buon uso dell'analista il paziente trova la verità su sé stesso per sciogliere problemi che gli apparivano insolubili e riuscire a vivere al meglio la propria vita.
L'analisi richiede tempo, tutto il tempo necessario per giungere alla meta desiderata. Non si raggiunge di corsa la vetta di una montagna. Si va piano, attenti ai crepacci e ben equipaggiati.
Una casa si costruisce a partire dalle fondamenta, non dal tetto. A volte, per eccessivo entusiasmo, ci si illude di essere giunti subito alla meta quando invece è solo un miraggio. Ci vuole pazienza, anche da parte dell'analista che sarebbe opportuno non si vantasse di un facile successo. Pazienza, calma, prudenza affinché ciò che si è costruito resista ben solido nel tempo ai sismi della vita.
Giovanna Breccia
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academybdsm · 10 months
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Poliamore e Bdsm 👑
Il termine Poliamore fu introdotto da Morning Glory Zell-Ravenheart che introdusse il termine «relazione poliamorosa» nel suo articolo A Bouquet of Lovers nel 1990. Jennifer Wesp creò su Usenet il newsgroup alt.polyamory nel 1992: da allora, si è diffuso come idea e come filosofia di vita, in molti paesi occidentali.
Recentemente, si sente sempre più spesso parlare di poliamore (dal greco antico: πολύ, poly, «molti» e dal latino: amor, «amore»), ma per evitare di fraintendere il reale significato della realtà che rappresenta, può essere utile cercare di approfondire di cosa si tratta e capire come integrarlo con le idee di relazione a cui siamo culturalmente abituati.
Si tratta di una relazione amorosa consensuale caratterizzata dalla libertà di ciascun di avere contemporaneamente più rapporti d’amore. Viene per lo più descritto come una forma di non monogamia etica, caratterizzata da consensualità e responsabilità.
Infatti, ed è bene ricordarlo, esistono anche altre forme di non monogamia etica: la coppia aperta, lo scambismo, l’anarchia relazionale. Tutte queste forme relazionali implicano una gestione consapevole della gelosia e rifiutano l’idea che l’esclusività sessuale sia indispensabile per costruire rapporti profondi, impegnati e a lungo termine.
La non esclusività affettiva.
Nel caso specifico del poliamore e dell’anarchia relazionale, questa non-esclusività consensuale si estende anche al piano romantico e/o affettivo, oltre che a quello sessuale.
Le relazioni poliamorose sono basate sul consenso di tutte le persone coinvolte, che devono essere opportunamente informate delle varie situazioni relazionali e sentimentali in cui si trovano inserite. Non possono in alcun modo definirsi poliamorose le relazioni caratterizzate da clandestinità, come, ad esempio, quelle adulterine.
Il consenso delle parti, inevitabilmente, implica perciò la necessità di comunicazione trasparente tra i partner e totali rispetto e accettazione dei sentimenti di ognuno.
Nella dinamica poliamorosa, inoltre, non esistono differenze rispetto al genere e all’orientamento sessuali, quanto piuttosto la libertà di condividere volontariamente e consensualmente l’esperienza dell’amore.
Seguendo questo principio, ne consegue che le relazioni possibili all’interno di questa “nuova” dimensione sesso-sociale, possono essere varie e diversificate. Si parla di relazioni aperte, relazioni poli-mono, scambismo, giochi BDSM e altre tipologie spesso di non facile comprensione immediata. Queste hanno in comune dei principi ben definiti: il rispetto dell’altro diverso da sé e la consensualità nel vivere l’esperienza affettivo-intimo-erotico-relazionale.
Chi pratica il poliamore porta avanti il principio di valenza etica: poiché ogni partner è a conoscenza e approva le varie relazioni dell’altro, tutto ciò che accade ai singoli partner è all’insegna della trasparenza e della condivisione.
Ci si basa dunque sul concetto che ogni individuo accetta e condivide che altre persone possano soddisfare bisogni e desideri del proprio partner, così come i propri.
Appare adesso più evidente come i principi che stanno alla base di questo stile relazionale debbano essere il consenso e la condivisione di regole che disciplinano i rapporti, come precedentemente accennato. Ovviamente, tali regole possono essere più o meno rigide, in base alle scelte e alle esigenze condivise dei vari partner.
L’essere umano è, per la sua natura animale, poligamo. Il concetto e l��esperienza della monogamia sono stati costruiti e definiti nelle diverse culture, tendenzialmente per garantire alla prole una paternità certa e costante, introducendo così un nuovo concetto di relazione intima esclusiva (e non promiscua) e, più avanti, di famiglia.
In realtà, però, nella storia abbiamo sempre assistito a esperienze di poliamore all’interno di gruppi di individui che condividevano questa pratica in armonia e con grande rispetto reciproco.
Potremmo quindi affermare che il concetto di poliamore è molto lineare, e allo stesso tempo complesso.
Alla base della sua semplicità, appare chiaro il desiderio di volere rappresentare se stessi in una relazione di non monogamia etica, dove l’assoluta consensualità tra i partner permette di avere contemporaneamente più rapporti di tipo affettivo-intimo-erotico e sessuale, in armonia e rispetto reciproco.
La complessità che allo stesso tempo però caratterizza il concetto di poliamore è rivolta primariamente alla società, che difficilmente accetta e comprende e apre le porte all’altro diverso da sé, etichettando come “sbagliato” o “malato” tutto quello che si discosta dal complesso mondo della normatività (concetto ben diverso da “normalità”) e da quello che viene considerato il modello dominante, ossia l’idea di una relazione monogama.
Benché nella società occidentale il modello monogamo sia il più ampiamente diffuso e sposato, dai dati che circolano attualmente sembra che negli Stati Uniti siano almeno 500.000 le persone che praticano questa forma di amore libero, anche se come sempre risulta molto complesso fare delle stime accurate o fornire i numeri precisi.
Il fenomeno è comunque in forte crescita anche in Italia, soprattutto nelle principali città, dove è inizialmente più possibile sdoganare i modelli culturali abituali.
Esattamente come per tutte le altre realtà relazionali che nel tempo hanno dovuto faticare per integrarsi nella mentalità sociale, anche per il poliamore occorrerà probabilmente tempo e soprattutto corretta informazione. Così da allontanarsi sempre di più da una visione limitata e rigida, per fare spazio all’individualità e, pur sempre nel rispetto dell’altro, al diritto alla libera scelta personale, aprendo anche in qualche modo la strada ai complessi concetti di polifamiglia e polifedeltà 👑
Tratto da un articolo della Dott.ssa Eleonora Stopani
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fiat500nelmondo · 24 days
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Tornano i raduni: la tua Fiat 500 è pronta a ripartire?
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Le giornate si accorciano, ma la voglia di riscoprire la strada a bordo delle nostre Fiat 500 non diminuisce. I raduni autunnali sono pronti a regalarci ancora tante avventure e sorprese: sei pronto a partire?
Con l’arrivo di settembre, si conclude il periodo di riposo per le nostre adorate Fiat 500. Dopo un’estate passata al sicuro nei garage, lontane dal caldo torrido e dalle lunghe ore sotto il sole, è finalmente giunto il momento di farle tornare a ruggire sulle strade di tutta Italia. I raduni sono alle porte, pronti a farci vivere momenti indimenticabili all'insegna della passione, dell'amicizia e, naturalmente, della nostra amata Fiat 500. Ogni raduno è un’occasione unica per riaccendere la passione che ci lega a queste piccole, ma incredibilmente affascinanti, auto. Che tu sia un veterano dei raduni o un appassionato che si avvicina per la prima volta a questi eventi, troverai sempre lo stesso spirito di condivisione e l’entusiasmo contagioso che rende questi incontri speciali. Un autunno all’insegna dei raduni Quest’anno, con l’arrivo dell’autunno, i meeting della Fiat 500 si preannunciano più entusiasmanti che mai. Le giornate sono ancora lunghe, il clima è ideale per mettere alla prova la tua Fiat 500 su percorsi mozzafiato, e la voglia di stare insieme, dopo un’estate di pausa, è davvero tanta. Ogni raduno è un tuffo nel passato, un’occasione per rivivere quei momenti di felicità che solo chi ama davvero la Fiat 500 può comprendere. Come partecipare ai raduni Se ti stai chiedendo come fare per non perdere nemmeno un raduno, la risposta è semplice: visita il nostro sito fiat500nelmondo.it. Alla pagina Calendario Raduni, troverai tutte le date e i luoghi dei prossimi eventi dedicati alla Fiat 500. Un calendario sempre aggiornato per tenerti informato su ogni occasione di incontro, dalle grandi manifestazioni nazionali ai piccoli raduni locali, dove la Fiat 500 è sempre la regina indiscussa. Preparare la tua Fiat 500 Dopo mesi di inattività, la tua Fiat 500 merita un po’ di attenzione prima di tornare in strada. Un controllo generale al motore, una bella lucidata alla carrozzeria e, perché no, qualche piccolo ritocco che la renda ancora più bella e brillante. I raduni sono anche l’occasione perfetta per mostrare con orgoglio il frutto delle tue cure e delle tue attenzioni. E se hai bisogno di qualche consiglio su come preparare al meglio la tua auto per i raduni, non esitare a consultare le nostre guide e i nostri articoli dedicati alla manutenzione della Fiat 500. Troverai tutte le informazioni necessarie per garantire alla tua piccola grande auto le migliori prestazioni possibili. Emozioni in strada Partecipare a un raduno non è solo un modo per condividere la passione per la Fiat 500, ma anche per vivere emozioni uniche. Ogni raduno è una festa, un’occasione per stringere nuove amicizie, scambiarsi consigli e, soprattutto, fare un salto nel passato, rivivendo i tempi in cui la Fiat 500 era la regina delle strade italiane. Le risate, i racconti, le esperienze condivise: tutto contribuisce a creare un’atmosfera di gioia e nostalgia che rende ogni raduno un’esperienza indimenticabile.
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a-dreamer95 · 10 months
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"Non ci sono mostri qui, solo uomini. Uomini che hanno imparato che il loro desiderio, la loro volontà, il loro ego hanno più valore della vita di una donna. E mentre cerchiamo di etichettare l'assassino come un'anomalia, un errore della natura, dobbiamo guardare in faccia la verità: è uno di noi. Un prodotto perfetto di ciò che ogni giorno, consapevolmente o no, nutriamo e lasciamo fiorire."
La violenza è frutto della nostra società. Io non mi stupisco più di fronte a certi orrori, forse perché ormai ne sono come avvezza. La nostra realtà è malata alla radice, estirpare il male penso che ormai non sia possibile. Ho una visione totalmente pessimistica su tutto e questa mia attitudine rende la mia vita alquanto dolorosa, ma reale e concreta. Giulia si sarebbe laureata due giorni fa in ingegneria biomedica, se solo il suo ex fidanzato non avesse deciso di mettere fine alla SUA vita. Giulia era più brava di lui all'università e si sarebbe laureata prima di lui. Ma lui questo proprio non lo accettava, non era possibile che la sua ragazza FEMMINA fosse più intelligente di lui.
I fatti reali non li sappiamo, ma probabilmente l'imminente laurea di Giulia ha scatenato questa reazione nel ragazzo. In tutto ciò, questo Filippo, "quel bravo ragazzo" ora diventato un "mostro", è sicuramente vittima della cultura del patriarcato. Probabilmente le persone a lui vicine lo hanno fatto sentire in difetto per non essere riuscito a laurearsi prima della sua ragazza FEMMINA. Lo avranno fatto sentire inferiore a lei, e lui questo non lo digeriva. Lui ora è un mostro agli occhi di tutti, ma la causa che lo ha spinto a fare questo gesto di un'atrocità immensa risiede nella cultura malsana in cui siamo cresciuti e in cui siamo immersi. Questo ragazzo è colpevole e, allo stesso tempo, vittima. L'invidia verso gli altri è un veleno che distrugge la felicità in entrambi i lati. Dovremmo cercare di ispirarci reciprocamente, condividere le nostre esperienze e sostenere i sogni altrui. Solo così potremmo costruire una vita significativa, lontana dalla gabbia dell'invidia e vicina alla bellezza della condivisione e dell'empatia. "Giulia potevamo essere noi tutte, nessuna esclusa".
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bones39 · 11 months
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Quando parliamo siamo tutti narcisisti.
Si predilige l'ascolto attivo, la totale attenzione sul parlante, dimostrata con domande incalzanti per approfondire. Mostrare interesse.
La condivisione di esperienze non è supportata, le persone non si sentono coinvolte, pensano "stiamo parlando di me, non di te, non mi interessa".
Invece è quella che preferisco.
Per anni sono stata un anima dalle poche parole, le persone si sedevano accanto a me e semplicemente parlavano, senza freni, senza respiro. Forse per questo ho imparato maggiormente il monologo, rispetto alla conversazione bilaterale.
Le persone provano simpatia per chi mostra ascolto, attenzione, comprensione. Si sentono importanti.
Non sono tenute a ripagare, stai già dando soddisfazione a un ego che vuole essere conosciuto, vuole mostrarsi, vuole avere gli occhi addosso, le orecchie tese.
Esistono persone che evitano le domande ma incalzano, soprattutto dove le risposte saranno peggiori, restano ermetiche mentre ti cacciano fuori uno sfogo. Così, per non restare in silenzio.
Dopo però si lamentano della negatività e petulanza che hai mostrato. Queste, ancora non le capisco.
Ma capisco che risolvere gli altri permette di allontanarsi da sé, e dal veleno a cui ci affideremo.
Aggiustare gli altri, in qualche modo, è il placebo al nostro non essere risolti, la forza quando ci saremmo lasciati andare, il modo per sentirci utili e migliori di ciò che siamo.
Solo a noi stessi riserviamo un animo ruvido e spietato.
Per gli altri, c è ascolto.
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unsognoallavolta · 11 months
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Persona in cerca di amic* ☀️✨️
Ehi ciao!
Sono Benny (o Ben), she/they, ho 23 anni. Mi sono appena laureata all'Accademia di Belle Arti e tra poco inizierò un master riguardo i videogame e il mondo 3d.
Sono un'ottimista, amante della vita e delle esperienze, di qualsiasi tipo, dal viaggio in macchina improvvisato alla serata tranquilla a guardare film e chiacchierare. Tra l'ascoltare e il parlare preferisco decisamente il primo: adoro poter conoscere le persone attraverso i racconti delle loro esperienze di vita.
La mia chiacchierata ideale è stesi sul letto, sul pavimento o su un prato, a guardare il soffitto o il cielo e chiedersi il perché delle cose, parlare di sogni, delle esperienze passate e di quelle che ci piacerebbe vivere. Senza vergogna o giudizio. Uno spazio sicuro di condivisione.
Sto cercando persone con cui chiacchierare della vita, commentare serie tv insieme, viaggiare e sognare, scoprire nuovi interessi e passioni, riscoprire ogni giorno quanto, nonostante tutto, siamo fortunati ad essere vivi.
Mi ritrovo spesso (quasi sempre) sola. Mi sono accorta che le persone buone molto spesso vengono usate e poi dimenticate. Attraverso questo blog mi piacerebbe trovare qualcuno che almeno una volta si sia sentit* così. Nessuno è destinato a rimanere solo, combattiamo insieme la solitudine 🌻
Qui vi lascio un elenco delle cose a cui sono interessata, spero potremo avere qualche interesse in comune 😊:
Serie Tv: Heartstopper, Good Omens, Loki, One Piece, Arcane, The Dragon Prince, The Owl House, Jujutzu Kaisen, Attak on Titan (e molte altre. Accetto volentieri consigli su nuove serie da vedere).
Film: mi piacciono tutti i generi tranne l'Horror (mi fanno troppa paura 😂). Sono un'appassionata dei film d'animazione.
Libri: non leggo molto ma sono super disposta a leggere qualche libro insieme. Alcune mie letture correnti sono: La casa sul mare celeste, La canzone di Achille e Finché il caffè è caldo.
Videogiochi: Genshin Impact e Honkai Star Rail (ma spero di ampliare la mia lista al più presto).
Hobby: giardinaggio (amo le piante 🌱), disegno, fotografia, mondo 3d e animazione digitale, passeggiare immersa nella natura, viaggi.
Altri hobby a cui spero di avvicinarmi a breve: imparare a cucire e a usare l'uncinetto, dipingere sia su carta che su tessuti, imparare a scolpire con l'argilla e realizzare vasi e tazzine. Sono aperta ad imparare qualsiasi tipologia di arte 🎨
Se siete arrivat* fin qui vi ringrazio e se siete interessat* potete anche solo lasciarmi un 🩷, vi scrivo io 🥰
(Il mio main è @thinkingaboutminds, potete trovarmi anche lì)
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be-appy-71 · 6 months
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Ci sono, ci sei, ma non saremo.
Accade!
Sono rapporti "strani" non comprensibili.
Non hanno un nome definito.
Non si possono spiegare, esistono e occorre solo viverli.
Ci si racconta senza vergogna, senza pudori, senza pregiudizi, ogni cosa come capita.
È condivisione di pensieri, di esperienze passate e presenti.
Esistono solo il passato per capirsi e il presente per viversi
E nel presente c'è il sogno perché non si può andare oltre: desiderio, passione, trasgressione e chissà che altro.
E nel sogno liberare la mente dalle regole, dalle convenzioni.
I corpi che si muovono trascinati solo dall'istinto carnale. Abbracciarsi, allontanarsi, toccarsi per scoprire nuove emozioni, quindi avvicinarsi piano piano accarezzando la pelle e sentire ogni piccolo e impercettibile brivido dell'altro. Allontanarsi ancora perché tutto è estenuante, intenso. Troppe emozioni, forti emozioni, è necessario ritrovare il respiro, il cuore batte fortissimo. pochi secondi, per respirare, dove ci si inebria di odori, profumi da respirare e ingabbiare per non dimenticarli, per sentirli addosso in ogni momento. E in un attimo ci si accorge che quell'odore, quel profumo di pelle attira come una calamita, un'attrazione che va oltre....
Ricomincia la danza dei corpi, uniti al punto tale che non si riesce a vederli divisi, si confondono l'uno nell'altra.
Gocce di sudore che cadono e bruciano la pelle dell'altro per il solo scopo di entrare e restarci.
Il momento atteso arriva nello stesso istante, insieme. Gemiti, urla, i cuori si fermano, ma il vulcano esplode, due fiumi di lava sgorgano e si uniscono, non li ferma nessuno.
Ci si guarda negli occhi, uno sguardo intenso. Insieme si fa la stessa cosa. Assaporare la lava per portarsi dentro un ricordo da non dimenticare...mai.
Passione unica, travolgente, da rivivere intensamente più volte, fino allo stremo delle forze. Sfiniti ma abbracciati ci si rende conto di essere assenti ma presenti, lontani ma vicini. Ci si guarda negli occhi in silenzio, ma le menti e le anime si parlano.
Tra le dita, nelle mani, conservano qualcosa dell'altro perché sono....dentro, sempre.
Questo è "fondersi in un solo corpo♠️🔥"
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ScM
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scenariopubblico · 7 months
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BE INTERNATIONAL together
Martedì 5 marzo è iniziata a Scenario Pubblico la settimana dedicata a Be International un progetto «selezionato per la seconda volta tra i vincitori della quarta edizione del bando Boarding Pass Plus del MIC che incentiva l’internazionalizzazione delle carriere dei giovani artisti e dei giovani organizzatori italiani attraverso un percorso di formazione e di esperienze da sviluppare all’estero e in Italia».
Capofila del progetto è la Civica Scuola di Teatro Paolo Grassi di Milano relazionata a partner nazionali (Bolzano Danza, Festival Ipercorpo, COORPI, Festival Prospettiva Danza, Scenario Pubblico) e internazionali (Festival KoresponDance, Nu Dance Festival, Art Republic, Chrysanthi Badeka, Machol Shalem, Quinzena de Dança, Centre de vidéo-danse de Bourgogne).
Il workshop intensivo svolto a Catania fino a domenica 10 marzo è stato dedicato alla video danza ed è stato tenuto da Chrysanthi Badeka, partner internazionale di Be International, nonché danzatrice, coreografa e video maker ateniese.
Attraversiamo brevemente in questo diario il "succo" di ogni giorno - con punti, immagini, citazioni - consapevoli che l'essenza di questa esperienza sia (giustamente) impossibile da trasmettere nella sua globalità.
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Il primo incontro si è svolto martedì pomeriggio, durante il quale tutti i partecipanti si sono presentati attraverso la condivisione di un lavoro performativo in video, sia proprio che di altri autori.
Dalle visioni video Chrysanthi ha esordito presentando la dance on screen come
un linguaggio diverso, peculiare, che non ha a che fare con la documentazione e dunque la "semplice" ripresa di un evento performativo.
mercoledì. La prima giornata si è aperta con un esercizio dei corpi nello spazio. L'obiettivo è stato quello di immaginare di essere ad una festa all'interno della quale gli occhi di ognuno dovevano concentrarsi per diventare come le ottiche di una camera. Dal lavoro è scaturita una scaletta dei movimenti degli occhi-camera per ognuno diversa. Divisi in coppie, director - camera operator, ognuno ha poi realizzato il proprio long shot (piano sequenza) immaginato con strumenti amatoriali.
dentro la grammatica. Chrysanthi ha guidato il gruppo in un percorso analitico del linguaggio filmico specifico della danza dove esistono la VIDEO DANCE o SCREEN DANCE o DANCE FOR CAMERA - ovvero un prodotto audiovisivo breve - e il DANCE FILM - cioè un prodotto audiovisivo più lungo e articolato. In entrambi i casi il corpo umano e il corpo della camera dialogano tra loro - come nella contact improvisation - collaborando per la trasmissione di una storia. Quindi, la scelta della location, insieme a ogni sua possibile angolatura, risulta importante poiché sarà la camera a guidare lo sguardo degli spettatori, un po' come è accaduto durante l'esercizio del "party", in cui ciascuno decideva attentamente dove indirizzare il proprio sguardo. Da esso vengono a svilupparsi una storia e una drammaturgia:
parole -> inquadrature frase -> scena paragrafo -> sequenza capitolo -> macro-sequenza libro -> film
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Come guardo? Cosa? A che altezza? Da quale angolatura? A quale distanza?
Prima di creare sono molto importanti le prove corpo-camera affinché possa essere deciso un movement script consapevole. Si ritorna allora alla location che, oltre ad essere scelta, deve essere visitata, studiata e vissuta più possibile per poi essere ri-mappata in studio. Dallo script dei movimenti (corpo - corpo camera) emergeranno o dovranno essere decisi tutti gli altri elementi da sviluppare: scene, costumi, musica e tutti gli altri aspetti della post-produzione.
longline synopsis script storyboard decoupage
Per poter comunicare bene con quel linguaggio tecnico Chrysanthi ha mostrato due lavori di video danza grazie al quale è stato possibile consolidare la terminologia della grammatica filmica in inglese e, allo stesso tempo, provare a estrapolare longline e synopsis da due opere a posteriori. Fare questi esercizi è servito a tutte e tutti a capire di più anche del proprio sguardo, tappa necessaria per chi vuole sviluppare propri progetti autoriali.
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giovedì. Dopo aver assistito alla performance Body Teaches della CZD Chrysanthi ha guidato le riprese del party del giorno prima stavolta con il gimbal. Ognuno ha ripreso la propria festa e dopo sono stati proiettati tutti i video: un esercizio dello sguardo attivo. Alla fine della giornata, ognuno ha presentato la propria idea di progetto, con la lettura della logline e della sinossi. Insieme poi, si è presa la decisione su quale idea realizzare.
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Il progetto che ha convinto tuttə è stato quello di Alessandra Indolfi, director, quindi, del corto realizzato.
TRE GIORNI INTENSI NEL WORKSHOP INTENSIVO.
venerdì. E' stato svolto tutto il lavoro di pre-produzione: lavoro coreografico in studio insieme alla director e al camera operator scelta dei costumi scelte del suono composizione dei soli divisi in tre gruppi con rispettivi director, cinematographer e assistenti sopralluogo a villa Bellini.
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sabato. giornata di riprese
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domenica. editing e presentazione del lavoro.
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a sinistra Lucia Carolina De Rienzo (COORPI) a destra Chrysanthi Badeka.
IL PROGETTO UNTIED HANDS
Torna sovente e prendimi, palpito amato, allora torna e prendimi, che si ridesta viva la memoria del corpo, e antiche brame trascorrono nel sangue, allora che le labbra ricordano, e le carni, e nelle mani un senso tattile raccende. Torna sovente e prendimi, la notte, allora le labbra ricordano, e le carni... (Torna di Konstantinos P. Cavafis)
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creato da Alessandra Indolfi Carmine Dipace Eros Brancaleon Mariangela Di Santo Melania Caggegi Roberta Indolfi Siria Cacco Sofia Bordieri Veronica Messinese Vanessa Lisi
Special thanks to Chrysanthi Badeka, Mara Serina, Lucia Carolina De Rienzo.
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kneedeepincynade · 11 months
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It is important to leave the ghosts of the border skirmishes between China and Vietnam bheind and build a new,better future together!
The post is machine translated
Translation is at the bottom
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🥰 人类命运共同体 | PROMUOVERE LA COSTRUZIONE DI UN FUTURO CONDIVISO TRA CINA E VIETNAM 😘
🇨🇳 Ieri, 7 novembre, il Compagno Zhao Leji - Presidente del Comitato Permanente dell'Assemblea Nazionale del Popolo, ha incontrato una Delegazione del Partito Comunista del Vietnam, guidata dal Compagno Trần Cẩm Tú 🇻🇳
🥳 Quest'anno ricorre il 15° Anniversario dell'Istituzione del Partenariato Strategico tra Cina e Vietnam, e il Compagno Zhao Leji ha sottolineato che la Repubblica Popolare Cinese è pronta a lavorare congiuntamente con il Vietnam per attuare il Consenso raggiunto dai leader dei due Partiti, per approfondire la Cooperazione e promuovere le Relazioni in una Nuova Era 🤝
💬 Mantenere il Dialogo, la Comunicazione e il Coordinamento tra l'Assembla Nazionale del Popolo e l'Assemblea Nazionale del Vietnam permetterà la condivisione delle esperienze di governance, e darà contributi positivi per costruire un Futuro Condiviso tra Cina e Vietnam, ha dichiarato Zhao Leji 🚩
🇻🇳 Il Compagno Trần Cẩm Tú ha affermato che il Governo del Vietnam è disposto a collaborare ulteriormente con il Governo Cinese, per scambiarsi esperienze in materia di governance del Partito e dello Stato, in modo da consolidare la Fiducia Reciproca e sostenere congiuntamente il Sistema Socialista ⭐️
🔍 Approfondimenti:
一 Rafforzamento e Cooperazione Militare tra Cina e Vietnam 🤝
二 Rimanere fedeli all'Aspirazione Originaria, promuovere congiuntamente la Modernizzazione Socialista ⭐️
三 Cina e Vietnam verso un Futuro Condiviso 💕
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🥰 人类命运共同体 | PROMOTING THE BUILDING OF A SHARED FUTURE BETWEEN CHINA AND VIETNAM 😘
🇨🇳 Yesterday, November 7, Comrade Zhao Leji - Chairman of the Standing Committee of the National People's Congress, met with a Delegation of the Communist Party of Vietnam, led by Comrade Trần Cẩm Tú 🇻🇳
🥳 This year marks the 15th Anniversary of the Establishment of the Strategic Partnership between China and Vietnam, and Comrade Zhao Leji stressed that the People's Republic of China is ready to work jointly with Vietnam to implement the Consensus reached by the leaders of the two Parties , to deepen Cooperation and promote Relationships in a New Era 🤝
💬 Maintaining Dialogue, Communication and Coordination between the National People's Assembly and the National Assembly of Vietnam will enable the sharing of governance experiences, and make positive contributions to building a Shared Future between China and Vietnam, said Zhao Leji 🚩
🇻🇳 Comrade Trần Cẩm Tú said that the Government of Vietnam is willing to further cooperate with the Chinese Government, to exchange experiences on Party and State governance, so as to consolidate Mutual Trust and jointly support the Socialist System ⭐️
🔍 Further information:
一 Strengthening and Military Cooperation between China and Vietnam 🤝
二 Remain faithful to the Original Aspiration, jointly promote Socialist Modernization ⭐️
三 China and Vietnam towards a Shared Future 💕
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artistinvetrina · 2 years
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Clara García “Mi casa es tu casa” dal 20 al 28 Marzo 2023 Apertura vetrina ore 19.00 Condivisione in piena libertà è l’opera pittorica di Clara García che, avvalendosi di una tavolozza ampia e brillante di colori audaci, predispone l’osservatore ad entrare negli spaccati quotidiani di un mondo dall’ospitalità innata, capace di comunicare con vivacità l’espressività delle figure ritratte, in prevalenza umane. Specializzata nella pittura ad olio, García lavora per piani, spazio privilegiato di un dialogo continuo tra mestiere e ispirazione, genesi di forme autentiche e luogo d’incontro di esperienze plurime vissute durante i percorsi artistici intrapresi. In Aracena (Huelva), sua città natale, ha frequentato il liceo artistico, iscrivendosi poi all’Accademia di Belle Arti a Granada e proseguendo gli studi a Napoli. Da circa un anno la giovane artista andalusa è, infatti, approdata nella città partenopea perché congeniale alla sua terra di provenienza: la definisce accattivante, calda e frenetica al punto da spingerla al costante adattamento e confronto, arricchendone la persona e l’arte. Il deciso gioco di luci e contrasti si sviluppa nell’incessante sperimentazione tecnica a cui ricorre: graffiti, vernice raschiata, matita o carboncino adoperati sulla stessa vernice, cere o collage concorrono a creare uno stile scoppiettante. Nella serie pittorica “Mi casa es tu casa” Clara García dipinge con colori ad olio su uno strato di acrilico rosa preparato in precedenza sull’intera tela, al fine di conferire plasticità e vibrazione, in maniera decisa, ai lavori realizzati. La nuance emozionale, lasciata volutamente scoperta in alcuni punti dei quadri, unifica; riesce a influenzare positivamente lo stato d’animo di chi guarda, trasmettendo energia, protezione e accoglienza, così come accade quando ci si trova a casa, nella propria zona di comfort. Claudia Del Giudice
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susieporta · 4 months
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Luna Nuova in Gemelli: una nuova intesa.
La Luna Nuova in Gemelli ci incoraggia a mettere in discussione i nostri modi di pensare, comunicare, imparare e percepire il mondo. È il momento di abbracciare una mentalità creativa e di circondarci di persone, attività ed esperienze che stimolino il nostro intelletto e la nostra curiosità. Questa Luna Nuova è potente per fissare intenzioni legate alla condivisione delle idee, al miglioramento delle capacità comunicative e all'inizio di nuovi progetti di scrittura o public speaking.
Attualmente, cinque corpi celesti si trovano nel segno dei Gemelli: il Sole, la Luna, Venere, Mercurio e Giove, che resterà in questo segno per i prossimi dodici mesi. L'energia dei Gemelli ci invita a dare priorità all'apprendimento e a vedere ogni evento della nostra vita come un'opportunità per crescere e comprendere meglio noi stessi, gli altri e le nostre relazioni.
La Luna Nuova si congiunge con Venere: capire se stessi attraverso gli altri.
Il Sole e la Luna al 16º grado dei Gemelli sono esattamente congiunti con Venere e strettamente quadrati con Saturno in Pesci. Questa congiunzione, che segna la maturazione del ciclo di Venere iniziato ad agosto 2023, facilita una comprensione più profonda dei nostri valori, sentimenti, bisogni relazionali e modelli di comunicazione.
Durante questo ciclo lunare, esploreremo i nostri sistemi di valori, le dinamiche relazionali e le questioni finanziarie, conoscendoci meglio attraverso lo specchio degli altri. Avremo l'opportunità di stabilire nuovi schemi, fare nuove scelte e migliorare le nostre abitudini comunicative nelle relazioni. È un momento potente per fissare nuove intenzioni e rinnovare il nostro modo di comunicare e connetterci.
Luigi Silvestri
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libero-de-mente · 2 years
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Penso spesso che i disastri come me siano meglio lasciarli perdere, però credo anche nell'esperienza di vita che ho accumulato e che potrebbe essere utile a qualcuno, per comprendere certi processi che possono accadere nella vita di chiunque.
Magari prevenendo certi aspetti poco belli della vita stessa. Allora sono disposto ad aprirmi.
La condivisione delle proprie esperienze di vita. Tanta roba sapete?
Bisogna saperci fare. Si tratta di un dare e ricevere, bisogna essere in due.
Questo è un rischio, perché si possono creare legami di amicizia e dipendenza alle parole dell'altro, fino a quando come spesso accade alcune persone, che entrano nella vita di un'altra persona, decidono di sparire. All'improvviso.
Così esiste la possibilità che accada l'irreparabile, quella voglia di sentire quella voce dietro cui c'è un ben definito modo di vedere la vita. Quel confrontarsi con una mente che ha dei ragionamenti che tanto fanno bene. Come quando preso dai crampi della fame guardi la dispensa, ma la trovi vuota. Così ti ritrovi con il silenzio a quel numero di telefono. Sai che non lo puoi comporre. Per vari motivi.
Allora dovremmo pensare di bastarci da soli? Di parlare solo con noi stessi? Potrebbe essere una soluzione.
Eppure, credetemi, certe voci e certe modalità di pensiero sono una benedizione per l'anima; se poi contraccambiata è ancora più bello.
Ieri sera avevo bisogno di quella telefonata. Di sentire quella voce. Ma non ci sono riuscito.
Questa mattina si riparte, sarà un sabato impegnativo da dedicare ai miei cari. Sono un padre ma anche un figlio che deve accudire e dare sicurezza e conforto.
E mi riesce bene a quanto pare.
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fiat500nelmondo · 5 months
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Guida ai Raduni: Fiat 500 il Weekend 4-5 Maggio
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Un fine settimana all'insegna della passione automobilistica con raduni di Fiat 500 d'epoca. Scopri dove e quando!
I raduni di Fiat 500 d'epoca non sono solo eventi, ma veri e propri ritrovi di storie, passioni e ricordi su quattro ruote. Questi incontri, che si svolgono in varie località d'Italia, sono l'occasione per gli appassionati di mostrare orgogliosamente i loro gioielli automobilistici, spesso restaurati e mantenuti con amorevole cura. Ogni raduno è una festa, un tuffo nel passato che celebra la bellezza e la storia delle mitiche 500, auto che hanno segnato un'epoca e continuano a far battere i cuori. Oltre a essere una mostra di auto, i raduni sono momenti di condivisione, dove gli aficionados possono scambiarsi consigli, racconti e aneddoti, rafforzando la comunità di entusiasti. Ecco perché questi eventi sono tanto attesi: rinnovano il legame tra passato e presente e mantengono viva la passione per il collezionismo automobilistico. - Oliena in 500 - Data: 4-5 Maggio 2024 - Luogo: Oliena (NU) - Descrizione: Un raduno che celebra la cultura e il fascino delle 500 in uno degli angoli più suggestivi della Sardegna. - Meeting Ibleide ediz.2024 - Data: 4-5 Maggio 2024 - Luogo: Ragusa (RG) - Descrizione: Appassionati di tutto il sud si incontrano per una due giorni dedicata alle storiche Fiat 500. - 11° Meeting della 500 - Data: 5 Maggio 2024 - Luogo: Catanzaro - Descrizione: Un'intera giornata per ammirare modelli unici e scambiare esperienze tra appassionati. - 15° Raduno Lago Trasimeno - Magione - Data: 5 Maggio 2024 - Luogo: Magione (PG) - Descrizione: Il pittoresco Lago Trasimeno fa da sfondo a questo storico raduno, un must per gli amanti delle 500. - Le 500 in Fiera a Borghetto Lodigiano - Data: 5 Maggio 2024 - Luogo: Borghetto Lodigiano (LO) - Descrizione: La fiera annuale che attira collezionisti da tutta Italia per celebrare la passione comune per la Fiat 500. - Le 500 nel Roero - Data: 5 Maggio 2024 - Luogo: Cinzano di Santa Vittoria d'Alba (CN) - Descrizione: Un raduno che unisce il piacere della guida al fascino dei paesaggi del Roero. - 2° Raduno del Lago - 1° Memorial Tonino Garofalo - Data: 5 Maggio 2024 - Luogo: Bocca di Piazza - Parenti (CS) - Descrizione: Un evento emozionale in memoria di un grande appassionato, immerso nella natura calabrese. - 3° Meeting di Primavera in Svizzera - Data: 5 Maggio 2024 - Luogo: Caslano (Svizzera) - Descrizione: Gli appassionati svizzeri e italiani si incontrano per un giorno all'insegna della Fiat 500. Trovate l'elenco aggiornato in tempo reale a questo LINK L'atmosfera di ogni raduno delle Fiat 500 d'epoca è inimitabile: un tuffo nel passato, un ritorno all'epoca d'oro dell'automobilismo italiano dove la semplicità si univa all'eleganza. È un'esperienza che rafforza la comunità, creando nuove amicizie e rinnovando vecchie conoscenze, unendo persone di tutte le età sotto la bandiera della passione per le Fiat 500 d'epoca! Vi aspettiamo!!!
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