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#fermo rossi
chouncazzodicasino · 4 months
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È da più di sei sette mesi che cerco di scrivere un post su mia sorella. Una cosa bella che ho in mente, sensazioni, ricordi, parole che desidero riordinare e vedere nero su bianco e magari un giorno farglielo leggere. La voglia diventa fortissima quando sono in macchina e la riproduzione casuale sceglie proprio quella canzone e io sorrido tanto, poi arrivo al negozio, mi siedo, scrivo due parole sorridendo e mi commuovo. E dico commuovo per decenza perché in realtà piango. Ma mica poco, fiotti di lacrime manco stessi guardando Lion per la prima volta o l'ultima puntata di Dawson's Creek nel 2003. Allora mi fermo perché non è il caso di lavorare tutto il giorno con gli occhi rossi e l'eyeliner colato. Questa cosa è successa almeno dieci volte negli ultimi mesi. Ah ma prima o poi io lo scriverò, ce la farò. Mi commuoverò sguaiatamente ma HA! SE LO SCRIVERÒ.
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libero-de-mente · 4 months
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Ore 1:05, lascio figlio n. 2 fuori la discoteca con i suoi amici. Quella non è una semplice discoteca è il Bolgia. Non faccio in tempo a dirgli la frase di rito, che ogni buon genitore di sicuro vorrebbe dire ai propri figli. Quando invece è lui che mi dice di scrivergli quando sarò tornato a casa. Che si sente in colpa di farmi fare tardi.
Nel rientrare troppa colonna su quella statale, approfitto per pensare a me e a quanto i miei figli mi hanno riferito oggi sul mio matrimonio.
Credo di aver avuto un cedimento, credo che i miei occhi mi abbiano tradito.
Una ragazza sul bordo della strada, dove “professionalmente lavora”, approfittando della fila dovuta alla colonna d’auto si appoggia al finestrino lato passeggero aperto. Mi guarda, mi sorride. Ora mi aspetto una richiesta, invece mi dice: con te ci berrei volentieri un caffè. Hai il viso di chi sta soffrendo, forse ti farebbero meglio due parole di conforto che una scopata.
E se anche una meretrice non vede in me del sesso, credo che dovrei pensare seriamente a una vita da eremita.
Due battute su quale tisana bere per parlarci e ci troviamo con gusti simili, frutti rossi.
Poi riparto e mi rimane il suo profumo in auto, il suo sorriso sincero.
Strada facendo rivedo le segnaletiche orizzontali di un senso unico forzato per dei lavori. Era l’estate di Rebecca e del concerto di The Weeknd. Che nottata!
Ultimi chilometri, ultimi pensieri di decisioni pesanti da prendere, portati avanti nell’attraversare il giardino.
Mi fermo di colpo, osservo tra l’erba alta di questi giorni di pioggia. Gli occhi non credono a quello che vedono, dopo quattro anni è tornato un riccio in giardino. Questo basta per farmi sorridere. Come un ebete.
Dopo averne visto morire uno tra le mie mani ecco che ritorna un altro. Tutto ricomincia, Leo per Alvin e il riccio per l’altro, perché quindi non una mia decisione per una nuova vita?
Tutto questo mentre il cuore ancora duole.
Ci penserò promesso. Ora riposo un po’, che poi dovrò ricuperare l’armata Brancaleone, dalla bolgia di una nottata senza pensieri.
Intanto sorrido, con occhi asciutti.
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missherekore · 8 months
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È un anno ormai che sono in terapia e la mia psicoterapeuta ancora non vuole mandarmi via, a volte desidero tanto che lo faccia, come con un gatto randagio. Invece mi tiene lì "devi prenderti cura di te". Un anno intero per uscire dalla melma e ancora faticare per camminarci sopra. Quanto ho creduto nel mondo, quanto mondo che non mi ha ascoltata. Pago, grazie, arriverderci. Un sorriso illacrimato a quello dopo di me quando prendo le scale, appena sotto l'ultima rampa sospiro forte come potesse sentirmi tutto il condominio. Salgo in macchina, mi fermo al supermercato, torno a casa e preparo la cena. Gli occhi ancora rossi, ancora dopo un anno, cazzo di rubinetti, mi hanno dato il contatore difettoso alla nascita. Però quell'albero che è nato un anno fa quando ho iniziato, almeno ora ha qualche ramo.
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gregor-samsung · 10 months
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“ Stanno appoggiati al reticolato. Di quando in quando uno barcolla via, e subito un altro si mette al suo posto. I più tacciono, qualcuno mendica un mozzicone di sigaretta. Io vedo le loro figure brune, le barbe ondeggianti al vento. Nulla so di loro, se non che sono prigionieri di guerra, e ciò appunto mi turba. La loro vita è senza nome e senza colpa. Se sapessi qualcosa di loro, come si chiamano, come vivono, che cosa aspettano, che cosa lì affligge, il mio turbamento avrebbe un senso e potrebbe diventar compassione. Ma così non sento dietro il loro volto se non il dolore della creatura, la tremenda tristezza della vita e la crudeltà degli uomini. Un ordine ha trasformato queste figure silenziose in nemici nostri; un altro ordine potrebbe trasformarli in amici. Intorno a un tavolo un foglio scritto viene firmato da pochi individui che nessuno di noi conosce, e per anni diventa nostro scopo supremo ciò che in ogni altro caso provocherebbe il disprezzo di tutto il mondo e la pena più grave. Chi può più distinguere e giudicare, quando vede questi poveri esseri silenziosi coi loro volti di fanciulli e con le loro barbe d'apostoli! Ogni sottufficiale per la sua recluta, ogni professore per i suoi alunni è un nemico peggiore che costoro non siano per noi. Eppure noi torneremmo a sparare contro di loro ed essi contro di noi, se fossero liberi... Qui mi fermo spaventato: non debbo andare avanti. Questi pensieri conducono all'abisso. Non è ancora tempo per approfondirli; tuttavia non li voglio lasciar dileguare, li voglio serbare, chiudere in me, per quando la guerra sarà finita. Mi batte il cuore: è questo dunque lo scopo, il grande, l'unico scopo, al quale ho pensato in trincea, quello che io cercavo come sola possibilità di vita, dopo questa rovina di ogni umanità: è questo il cómpito per la nostra vita di domani, degno veramente di questi anni d'orrore? Mi tolgo di tasca le sigarette, rompo ciascuna in due parti e le do ai russi. Si inchinano e le accendono. Ecco che sui loro visi brillano qua e là punti rossi, e mi consolano; sembrano piccole finestrelle chiare su facciate di oscure capanne, che rivelano, dentro, rifugi di pace... I giorni passano. In una mattinata nebbiosa si fa il funerale di un russo: quasi ogni giorno ne muore qualcuno. Sono di guardia mentre lo seppelliscono. I prigionieri cantano un corale a più voci: neppure sembrano voci, sembra un organo che risuoni da lungi sulla radura. Il funerale è presto finito. A sera i russi stanno di nuovo al reticolato, e il vento viene a loro dai boschi di betulle. “
Erich Maria Remarque, Niente di nuovo sul fronte occidentale, Mondadori (collana Oscar n° 30), 1965; pp. 158-160.
 NOTA: Il testo apparve dapprima sui numeri di Novembre e Dicembre del 1928 del giornale berlinese Vossische Zeitung, quindi in volume dal titolo Im Westen nichts Neues il 29 gennaio 1929 per l'editore Propyläen Verlag ottenendo un immediato successo internazionale.
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Il mio triste io
A volte
quando ho gli occhi rossi
vado in cima al grattacielo della RCA
e contemplo il mondo:
Manhattan,
le mie case, le strade,
abbaini, letti, appartamenti,
la Quinta Avenue che ho sempre in mente,
le sue macchine-formiche,
i taxi gialli,
uomini che camminano grandi come fiocchi di lana,
il panorama dai ponti,
il sole sul New Jersey
dove nacqui
e su Paterson dove giocai,
e i miei amori più tardi sulla Quindicesima Strada,
i miei amori più grandi nel Lower East Side,
e i miei amori favolosi nel Bronx.
Lontani sentieri attraversano queste strade nascoste.
Il sole splende su tutto ciò che posseggo
in un batter d'occhi fino all'orizzonte.
Triste,
prendo l'ascensore,
e scendo meditando sui marciapiedi
fissando le vetrine.
Mi fermo pensoso davanti a un'automobile
perduto in un solo pensiero.
Cammino nella tristezza che fluisce
con le punte delle dita rigate di lacrime
al crepuscolo.
Sono un uomo per strada nella marea
tra luci rosse che fanno scattare movimenti frettolosi
di gente agli angoli.
Tutte queste strade conducono,
così intersecate, allungate,
irte di alti edifici e incrostate di slums,
attraverso uomini e auto che arrancano.
(da Poetry Foundation, 1958)
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Irwin Allen Ginsberg (Newark, New Jersey, 3 giugno 1926 – New York, 5 aprile 1997), poeta statunitense, esponente della Beat Generation.
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sciatu · 1 year
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Sotto un ciel d’azzurro colorato in una domenica calda e tranquilla lento cammino in questo prato tra ranuncoli e fior di camomilla Stupito perché come pittori quei gialli, quei rossi intensi disegnano con i colori la calma che accende i sensi. In queste neonate fragranze vedo i giorni di noi umani cerco forme ed assonanze a capir l’oggi e il domani. Con similitudini ardite e banali e scontati versi mi perdo nelle margherite dove i dolori si son persi. Mi fermo muto a contemplare la perfezione e la leggerezza con cui la natura mi sa donare la pace, l’amore e la bellezza. Alla fine del campo ci sono le guerre, gli odi mortali che da uomini diamo in dono a fratelli o piccoli animali, Mi fermo e non vado avanti qui tra i fiori dal vento mossi divento solo uno dei tanti leggeri e piccoli, papaveri rossi.
Under a colorful blue sky, on a warm and peaceful Sunday, I walk slowly in this meadow, among buttercups and chamomile flowers. Amazed because like painters, those yellows, those intense reds, they draw with colors, the calm that ignites the senses. In these newborn fragrances, I see the days of us humans, I look for shapes and assonances, to understand today and tomorrow. With daring similarities, and trivial and obvious verses, I get lost in the daisies, where the pains are lost. I stop silently to contemplate the perfection and lightness with which nature can give me peace, love and beauty. At the end of the field there are wars, mortal hatreds, which as men we give as gifts, to brothers or small animals, I stop and I don't go on, here among the flowers moved by the wind, I become just one of the many, light and small, red poppies.
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abatelunare · 1 year
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Sensazioni di lettura
Leggo di rado gli scrittori italiani contemporanei. Non mi attirano, né mi seducono. Temo che la nostra sia una letteratura minore, bolsa. Non c'è alcun autore che spicchi decisamente sugli altri. E non abbiamo più il respiro che si avvertiva perfino in certi scrittori etichettati come minori del Novecento: Giovanni Faldella, Antonio Delfini, Arturo Loria, Enrico Morovich, Giovanni Boine, Silvio D'Arzo, Vittorio G. Rossi, Enrico Pea, Alfredo Oriani, Salvator Gotta. Mi fermo qui, anche se potrei andare avanti ancora a lungo. La mia non è proprio una teoria. Si tratta giusto di una sensazione. Che mi piacerebbe venisse smentita. Prima o poi.
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mikanskifire · 6 months
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Soldato guardati intorno ... guarda con i tuoi occhi rossi e pieni di polvere il dolore che hai lasciato al tuo passaggio ... Soldato fermati a pensare .. e chiediti perché hai provocato questo dolore ... La Guerra è un parola che fa male anche scritta sui i muri di un paese decadente ... dove la vita di un essere umano non conta più ... solo il denaro e il potere contano ... Ora Soldato guarda le tue mani ... l'arma della morte .. buttala a terra ... e incomincia a camminare in mezzo a questo dolore ... e soffermati davanti ad un bimbo fermo li davanti a te .. che ti guarda con i suoi occhi innocenti impauriti da tutto ciò . Lo guardi bene .. e vedi che quel bambino sei tu Soldato ... !!
Mikan.
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fireofthedragon-ejw · 11 months
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Ophelia
Rossi capelli volteggian nell’acqua,
pallido viso rivolto al cielo,
sguardo fermo dipinto in faccia,
corpo immerso, del lago il gelo.
Rosa di Maggio che più non fiorisce,
alla pazzia l’amor vano l’ha portata,
nelle mani delle viole accudisce,
per il giovane che l’ha abbandonata.
Bella Ophelia, vittima innocente.
Per amor ti struggi.
a malapena adolescente.
Il lago ti culla nel tuo sonno,
dolce fanciulla dai capelli di rame,
da cui non farai mai più ritorno.
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gcorvetti · 1 year
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Ah, ma oggi è Lunedì?
Anche oggi come ogni settimana è Lunedì, che poi cosa ha di diverso dal Martedì o da un altro giorno della settimana se il giorno prima (e spesso anche quello precedente) sei stato a casa di riposo, niente, ma tutti odiano il Lunedì, sarà per quella canzone di Vasco Rossi, boh, non lo sapremo mai. Fatto sta che oggi leggo quelle quattro notizie buttate li per riempire le pagine web di siti che si proclamano di informazione, neanche i Rolling Stones riescono a fare un tour Europeo come sta facendo in questo momento Zello per promuovere il suo nuovo disco dal titolo "Gimme more weapons", disco con nessun interesse artistico ma puramente bellico e stilistico modello nazi-fascista, a supportare il tour naturalmente la band a stelle e strisce NATO. Altre notizie sparse ma soprattutto quelle canore, il ballotaggio finale dell'euromerdone tra finlandia e svezia vede la semi nuda nobelliana vincere, dopo che l'anno scorso aveva vinto Zello con "We win anyway", giustamente bisogna dare il premio a chi è stato bravo quest'anno, che poi a dirvela tutta sta cosa non ha un cazzo a che fare con la musica, è il solito show televisivo per decerebrati lobotomizzati da tubo catodico, anche se oramai il tubo non esiste più. Fabio Fazio lascia la RAI, può piacere o meno (a me non piace) ma non vuol dire che non facesse un buon lavoro, d'altronde era in linea col pubblico che lo segue, dai 60 in su, un pò come tutto quello che c'è sulle reti nazionali, ma molti hanno dimenticato che è stato l'ideatore di 'quelli che il calcio', altra trasmissione per persone che seguono 'Panem et circenses', ma di ottimo risultato per l'azienda che dovrebbe essere pubblica visto che da qualche anno il canone si è obbligati a pagarlo. Quello che mi chiedo è :"Ma ora che la RAI si trasformerà in Istituto Luce, avrete ancora voglia di pagare il canone?", sicuramente il telespettatore medio non farà caso al cambiamento e continuerà a stare imbambolato sul divano a ridere a battute di pessimo gusto, a sbavare sui bikini delle soubrette che saranno sempre più piccoli, a farsi bombardare da pubblicità sempre più insistenti che ti invitano come un bambino ebete a comprare questo e quello.
Si non sono un amante della TV come mezzo di persuasione di massa, ma ad oggi anche gli altri media non scherzano, purtroppo anche internet, mi capita di vedere sugli short video la faccia di Crepet o di altri che cercano nel mare in tempesta di fare divulgazione o di dare qualcosa, ma aimè su 10 video che riesco a vedere (si perché poi mi cadono le braccia) 8 sono inutili, ragazze semi o addirittura nude con qualche velo che ammiccano come le spogliarelliste dei PIPSHOW di una volta, persone che si stupiscono di cose normalissime che fanno altre persone che non hanno un vero e proprio talento ma semplicemente perché loro non ne hanno uno del tutto; potrei continuare ma mi fermo e mi intristisco. E' questo il mondo che volevamo? Spock è volato in yankonia, pazienza la ditta che lo ha preso è statunitense e per questo anno, a mesi alterni, deve stringere i denti non vorrei essere nei suoi panni, e ci siamo scambiati messaggi testuali quando era in volo sull'oceano, wow, una volta se accendevi il walkman ti riprendevano perché davi fastidio alla strumentazione di bordo, sicuramente la tecnologia è avanzata e sono riusciti a schermare il segnale, ma poi mi ha detto che se paga 10€/$ può accedere alla rete e magari vedersi un film, cavolo neanche più sull'aereo si può stare in pace, devi stare connesso H24, sorbirti idioti che fanno cazzate o film di bassissima qualità, bombardamento totale di informazioni, overloading information, si parla di così tante informazioni che il nostro cervello va in tilt, con vari problemi che si creano come "lack of attention" che ci porta a non avere più l'attenzione necessaria a pensare a lungo termine. Su questo i medici hanno già dato l'allarme da un pò di tempo più per i giovani che sono i fruitori dei servizi più degli adulti, che giustamente hanno anche altro da fare, infatti tornando a Crepet, lui lo dice spesso di limitare, altre volte è più drastico, ma limitare va bene, l'accesso a internet dei nostri figli, ne va del loro futuro, in poche parole stiamo scivolando su un piano inclinato verso Idiocrazy.
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umi-no-onnanoko · 2 years
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164 Se potessi, cosa cambieresti del tuo carattere?
93 Cosa ti fa innamorare di una persona?
🐚 Vorrei cambiare la mia insicurezza, perché spesso la mia eccessiva poca autostima e stima nelle mie capacità mi impedisce di giocare al meglio le mie carte e vivermi al meglio le possibili esperienze di vita.
Vorrei attenuare il mio essere lunatica e quindi il modificare il mio umore con estrema facilità come se seguissi una qualche sorta di ciclo lunare e quindi le mie emozioni viaggiassero come il mare durante le alte o basse maree.
Vorrei mettere un po' di più me stessa al primo posto ogni tanto e quindi essere un pochino meno proiettata sugli altri e un po' più su di me.
🐚A livello estetico devo dire che ultimamente ho notato di aver notevolmente modificato i miei gusti. Quando ero più piccola, grosso modo fino al secondo anno di liceo, mi attiravano i ragazzi biondi e con gli occhi chiari, ma ora non è più così.
Esteticamente trovo molto belli i ragazzi con i capelli scuri o rossi, se hanno i capelli un po' ricci meglio ancora e con gli occhi o molto scuri oppure verdi, più alti di me, con le mani calde ed i sorrisi contagiosi che partono dagli occhi. Mi piacciono i ragazzi che vestono elegante o che sanno rendere elegante quello che portano.
Tuttavia, non è questo che mi fa innamorare di una persona.
Ciò che mi fa innamorare di una persona è il suo modo di camminare, l'eleganza del passo più o meno cadenzato, lungo o corto, leggero o pesante; quando si ricorda i piccoli dettagli di un discorso o di qualcosa che posso dire e quindi magari ogni tanto mi ricorda qualcosa che ho detto oppure ad esempio se in un discorso posso dire una cosa "banale" come che mi piace il cappuccino spolverato di cannella magari se capita l'occasione di prendere un cappuccino lo chieda con la cannella per me; mi fa innamorare se mentre parlo l'altra persona mi guarda con sguardo innamorato ed interessato a quanto ho da dire e fa finta di nulla se mi fermo a guardarlo; mi fa innamorare quando nel momento in cui mi sento fragile ed insicura senza dire nulla mi abbraccia come a sottolineare che ora c'è lui e che non servono parole, ma mi lascia il mio tempo per vivere anche lo sconforto, facendomi capire che è lì per sostenermi; mi fa innamorare leggere il "mi manchi" oppure dopo ore o giorni in cui non si può stare insieme essere sorpresa o un leggere "aprimi" o "sono giù"; mi fa innamorare la cultura di un'altra persona e quando mi viene insegnato qualcosa di nuovo, ma senza supponenza; mi fa innamorare la semplicità delle piccole cose; mi fanno innamorare i piccoli pensieri pensati per me che siano un bigliettino, un fiore, una canzone qualsiasi gesto che gli abbia fatto pensare a me.
Scusa, mi sono dilungata un po' troppo, purtroppo sono prolissa, spero aver risposto.
Grazie delle domande.
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alonewolfr · 3 months
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Basta che mi stai vicino, io sto fermo e non respiro.
|| Vasco Rossi
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nardogranata · 6 months
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Il Toro spreca, Carbonaro lo punisce.
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MANFREDONIA - NARDO' 1-0
Goal: 57' Carbonaro
MANFREDONIA: (5-3-2) Paduano; Forte, De Luca, Cicerelli, Konate, Fissore; Babaj (75' Bamba), Giacobbe, De Vito; Carbonaro (80' Orlando); Calemme (92' Sfrecola). 12+ Borrelli, Prencipe, Viti, Achick, Amabile, Spina.
Trainer: Francesco Cinque
NARDO': (4-3-1-2) Viola; De Giorgi, Lanzolla, Gennari, Di Benedetto; Ceccarini (77' Borgo), Guadalupi, Ciracì; Gentile (65' Addae); D'Anna (82' Enyan), Ferreira. 12+ Biffero, Latagliata, Rossi, Cellamare, Mariani, Russo J.
Trainer: Massimo Costantino
Arbitro: Pietro Marinoni di Lodi
Assistenti: Giuseppe Dell'Aquila di Barletta e Giovanni Sparapano di Molfetta
Nardò subito pericoloso al Miramare. Al 10' - Bella combinazione Ferreira-Ciracì, tiro di quest'ultimo e grande risposta di Paduano! Dal successivo angolo, gran botta dal limite dell'area di De Giorgi, ancora Paduano devia in angolo.
15' - Occasione Manfredonia! Gran palla di Babaj per Calemme, sforbiciata del numero 10 sipontino e miracolo di Viola che devia in angolo.
19' Nardò pericoloso con Ceccarini, provvidenziale intervento di Forte che blocca il tiro in scivolata.
24’ Ammonito De Vito. Infortunio per Viola, dopo un testa a testa aere con Konate. Bendaggio per il portiere neretino.
29' Azione solitaria di Giacobbe, il quale entra in area e calcia, parata di Viola.
39' Ammonito Konate. 46' ammonito Fissore.
Finisce il primo tempo a reti bianche.
Secondo tempo. Nessuna sostituzione nell'intervallo. 49' Occasione Nardò! Miracolo Paduano! D'Anna tutto solo nell'area di rigore calcia, ma il portiere sipontino chiude la porta. Goal del Manfredonia. Contropiede del Manfredonia, palla di Giacobbe per Carbonaro, il quale si accentra e la piazza all'angolino alla sinistra di Viola. 57' Manfredonia-Nardò 1-0
Tarda a farsi sentire la reazione granata, nel frattempo il Manfredonia sfodera tutte le tecniche di i perdite di tempo. 65' Entra Addae al posto di Gentile. 67' Cross di De Giorgi, devia di testa Ferreira ma il pallone finisce largo.
70' fraseggio prolungato neretino che si infrange sulla difesa di casa molto compatta dopo il goal. Siamo giunti alla mezz'ora del secondo tempo. Ritmo spezzettato, con tanti falli a centrocampo. Nardò che attacca alla ricerca del pareggio e Manfredonia che cerca di contenere e ripartire. 75' Sostituzione Manfredonia: dentro Bamba, fuori Babaj 76' Corner di Guadalupi, allontana Konate di testa. 77' Entra Borgo per Ceccarini.
80' gioco praticamente sempre fermo. Sostituzioni: Orlando per Carbonaro nel Manfredonia. Enyan per D'Anna nel Nardò. 82' corner Guadalupi. Mischia in area e il portiere si inventa un altro fallo. Non si gioca. 89'- Ci saranno 7' di recupero. Si gioca con lanci in area ma su ogni giocata l'arbitro vede un fallo in attacco. 94' cross di Ferreira in area. Palla fuori. 96' doppio dribbling di Borgo e tiro deviato in corner. Segue mischia e palla spazzata lontano. Finisce così: Manfredonia - Nardò 1-0.
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lamilanomagazine · 7 months
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Varese: potenziato il servizio di raccolta differenziata. Dal primo aprile solo sacchi rossi per l'indifferenziato
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Varese: potenziato il servizio di raccolta differenziata. Dal primo aprile solo sacchi rossi per l'indifferenziato. Diverse novità per il servizio di igiene urbana del Comune di Varese. Una novità importante riguarda il conferimento dei rifiuti indifferenziati: dal 1° aprile sarà ritirato solo l'indifferenziato esposto nei sacchi rossi con tag, e non in altri sacchi. In questa fase non verrà applicata la tariffa puntuale, che verrà introdotta a partire da gennaio 2025. Viene inoltre potenziata la raccolta del vetro, che da quindicinale diventa settimanale, ed è estesa la possibilità di richiedere attrezzature extra a ulteriori categorie di utenti. Infine viene introdotta la possibilità per i privati di accedere con furgoni di proprietà, a noleggio o in prestito, in piattaforma ecologica. "La nostra città ha visto un progressivo miglioramento della raccolta differenziata – spiega il sindaco Davide Galimberti – grazie a una serie di migliorie introdotte in questi anni. L'obiettivo è quello di rendere ancora più efficiente il servizio ed arrivare a ridurre ulteriormente l'impatto ambientale, per una maggiore sostenibilità. Per questo vengono messi in campo nuovi potenziamenti del servizio, con una fase di preparazione che consenta di calibrare al meglio i meccanismi della tariffa puntuale". I cittadini riceveranno a casa una lettera con tutte le informazioni sulle novità, e nei prossimi giorni anche il calendario cartaceo della raccolta differenziata. "Vogliamo fare un passo decisivo nella direzione della sostenibilità ambientale a partire dall'attenzione a differenziare bene i rifiuti, ma anche modificando le scelte di consumo, ad esempio acquistando solo il necessario e scegliendo prodotti a imballaggio ridotto - spiega l'assessore a tutela ambientale, sostenibilità sociale ed economia circolare del Comune di Varese Nicoletta San Martino - Puntuale significa che una parte della tariffa sarà definita in base a quanto prodotto da ciascuna utenza. Dall'inizio del 2024 stiamo già raccogliendo i dati delle utenze per poter modulare al meglio la futura tariffa puntuale." Dal 1° aprile dunque sarà ritirato solo l'indifferenziato esposto nei sacchi rossi con tag, e non in altri sacchi. Allo stesso modo saranno solo i mastelli consegnati dall'impresa Sangalli. I sacchi rossi si potranno ritirare in vari punti della città a partire dal 5 marzo. In dettaglio: dal 5 al 10 marzo piazzale Alcide De Gasperi (parcheggio sud) – Stadio; dal 12 al 17 marzo via Majano (parcheggio ATS) – Bustecche; dal 19 al 24 marzo via Trolli (angolo via Daverio), parcheggio del cimitero – Casbeno; dal 26 al 30 marzo: piazza Don L. Gabbani (parcheggio scuole) - San Fermo / Valle Olona / Valganna; dal 2 al 7 aprile: piazza della Repubblica (parcheggio sul retro del teatro). I punti di distribuzione sono aperti dal martedì alla domenica con i seguenti orari: dal martedì al venerdì dalle 10 alle 18; sabato e domenica dalle 9 alle 13. Ciascun utente può recarsi presso uno qualsiasi dei punti di distribuzione a prescindere dall'indirizzo di residenza. Quest'anno, presso i punti di consegna dei sacchi, potranno essere ritirati anche i calendari cartacei annuali, che successivamente saranno disponibili presso lo Sportello TARI di via Alessandro Proserpio 13. La campagna di distribuzione prevede dotazioni diverse a seconda delle zone della città e della tipologia di abitazione: per gli stabili con 1-4 utenze e, per la zona 14, anche per quelli con 5 e più utenze, saranno distribuiti sacchetti bio per l'umido, sacchi gialli per plastica e lattine, sacchi rossi per il secco residuo. Per gli stabili con 5 e più utenze delle zone da 1 a 12: sacchetti bio per l'umido e sacchi gialli per plastica e lattine. Regole diverse riguardano i condomini dove il secco residuo va buttato nei bidoni comuni. Questo è il motivo per cui a chi abita in condominio non vengono consegnati i sacchi rossi. Il secco residuo, prima di essere buttato, può essere contenuto in normali sacchetti (anche quelli della spesa), purché trasparenti o semitrasparenti. Per i condomini che non hanno ancora i bidoni per i rifiuti secchi residui è ancora aperta la possibilità di farne richiesta; la domanda deve essere presentata dall'amministratore o da un referente del condominio, sempre compilando il modulo pubblicato sul sito www.varesepulita.it. Infine, alle utenze non domestiche saranno consegnati sacchi gialli per plastica e lattine e sacchi rossi per il secco residuo se si tratta di utenze che non hanno il bidone proprio. Viene potenziato il servizio della raccolta del vetro: dal 1° aprile 2024, in tutta la città e per le utenze domestiche, la raccolta del vetro da quindicinale diverrà a settimanale. Inoltre è prevista l'implementazione delle attrezzature: per le famiglie di almeno 4 componenti (anziché 5 come in precedenza) e residenti in unità immobiliari da 1 a 4 utenze, è possibile richiedere la consegna di un secondo mastello da 30 litri per la carta, uno per l'umido ed uno per il vetro. La richiesta può essere effettuata sin da ora sul portale www.varesepulita.it. Terza novità è l'introduzione della possibilità per i privati di accedere con furgoni di proprietà, a noleggio o in prestito, in piattaforma ecologica di via dell'Ecologia previa autorizzazione da richiedere tramite modulo sempre pubblicato sul portale www.varesepulita.it. "Gli obiettivi di sostenibilità fissati dal pacchetto sull'economia circolare stabilisce per l'UE un obiettivo vincolante di riduzione dello smaltimento del rifiuto indifferenziato: entro il 2035 al massimo il 10% del totale potrà essere smaltito in discarica – dichiara l'assessora a tutela ambientale, sostenibilità sociale ed economia circolare del Comune di Varese Nicoletta San Martino – Con l'introduzione della TARI migliorerà la percentuale di raccolta differenziata e potremo raggiungere risultati ambientali importanti in termini di minori emissioni e quindi contrasto ai cambiamenti climatici i cui effetti sono verificabili anche nel nostro territorio".... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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【Adoと吉乃と弱酸性】Ready Steady 歌いました
Stamattina non è andata come pensavo. Mi sono passati davanti 4 o 5 tram stracolmi prima di decidermi a correre verso Firenze invece di aspettare che la tramvia offrisse un servizio regolare. In sostanza mentre a Firenze la corsa iniziava io ero ancora fermo alla fermata, ho pure incontrato la sorella e la mamma di un mio amico. Valeva la pena partire, tanto comunque correvo da solo. Sono arrivato in 28 minuti/mezz'ora all'inizio del percorso, correndo senza mai fermarmi, sopportando un dislivello appena prima del confine con il comune di Firenze, e beccando almeno 2 semafori rossi. Sarebbe stato bello fare una foto al paesaggio fiorentino dal ponte della tramvia, come ricordo della corsa partita dal mio comune. Da lì in poi era tutto oltre i miei allenamenti. 
Ho incominciato a dover schivare e sorpassare le persone che camminavano finché non sono rimasto imbottigliato più volte. Quando mi sono reso conto che non avrei potuto correre a quelle condizioni, ho deciso di lasciar perdere definitivamente l’evento e correre invece verso casa. Dopo un po’ è comparso un fastidio al ginocchio destro quindi raggiunti i 45 minuti di corsa ho interrotto la sessione, tornando a casa a piedi. Avrei preso la tramvia solo zoppicando. 
Con l’aiuto di Google Maps ho sommato in modo approssimativo i vari segmenti e in totale ho camminato per 7km e corso per 7/8km.
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claudiotrezzani · 1 year
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Giuseppe Grimaldi si professa seguace della School of Humanist Photography.
Di più, vigorosamente affermo.
D'accordo, quel movimento ebbe speculativo afflato che s'ergeva sopra il mero intento documentario.
Ma Giuseppe è un umanista, oltre che un humanist photographer.
Quell'umanesimo che si volgeva alla remota classicità, e che al contempo in pittura esprimeva esiti immortali.
Ma Giuseppe anche questo trascende.
Sapete, mi stava pungendo vaghezza scovar analogie tra i suoi rossi  e quelli di un Domenico Veneziano od un Antonello da Messina.
No, preferisco accostarlo ad Edward Hopper.
Per atmosfera, oltre che per cromie.
Ecco perché trascende, Giuseppe.
Le epoche, trascende.
C'è uno stratificato mondo, nella sua fotografia a corredo di questo brano.
Ben oltre la strada, ho titolato.
Perché Giuseppe è uno street photographer con un pennello in mano.
E con libri letti - non può essere altrimenti - opere delibate, suggestioni vissute.
Sto per enuclear elementi della composizione ...no, me ne astengo.
Meglio lasciar gustare il fotografico affresco nella sua poliforme interezza, a ciascuno il compito di sezionare ed estrapolare.
Ecco, mi fermo qui.
A voi il viaggio, il piacere di profondità sondare.
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Claudio Trezzani
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