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claudio82clod · 1 year
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122 --- Come funziona l'interruttore magnetotermico smontiamolo assieme
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apinfosec · 2 years
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CIA e HIVE: nuovo malware trapelato utilizzato per attacchi governativi
Di Agostino Pellegrino In sintesi: Un gruppo o individuo sconosciuto ha rilasciato una nuova “backdoor” simile a un malware noto come “Hive”, sviluppato dalla CIA. Il codice sorgente di Hive è stato reso pubblico dall’organizzazione WikiLeaks nel 2017, il che significa che chiunque abbia conoscenze di programmazione e accesso al codice sorgente può creare una propria versione del malware. Una…
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PRIMA PAGINA Corriere Della Sera di Oggi sabato, 14 settembre 2024
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surftens · 1 year
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Capitolo 29: “Ci sono cose che proprio non capisco”
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È triste scoprire di essere autistici, ma è una cosa felice.
Triste perché capisci che sei stata malissimo per niente, che hai odiato la gente per niente, perso energie e tempo, felice perché ora cambierò e non mi sento più sola, siamo tantissimi.
Io ho un altissimo mascheramento per fittare nella società, ma uno dei miei tratti della personalità è quello evitante: non mi fido delle persone perché mi hanno fatta soffrire, il mio autismo le ha associate a traumi e cose negative, la conseguenza è che io evito qualsiasi tipo di contatto con gli altri, non mi fido al punto di non chiedere informazioni, ma non chiedere nemmeno aiuto perché sono tutti bugiardi e mi nascondono qualcosa.
È triste, ma ora che so che è la mia testa, posso chiedere informazioni, ma anche aiuto, perché ho imparato che solo le persone che mi hanno fatta soffrire sono “teste di cazzo”, e le altre per quanto possibile dovrei affidarmici… anche se è difficile perché sono molto abile a leggere le persone e risconoscere pattern delle cose.. riesco subito a vedere gli atteggiamenti negativi e valuto a fatica i positivi (noto prima i negativi perché devo capire se sei cattivo per difendermi)
Dio ma non potevi farmi come nel meme, l’autistico che fa 5 cose contemporaneamente e le esegue tutte benissimo?
Però ti ringrazio di avermi dato l’alto funzionamento: se non avessi potuto studiare, vestirmi, nutrirmi non so come sarei stata, o come sarebbe stato per i miei.
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volumesilenzioso · 11 months
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ho bisogno di qualcuno che apprezzi il funzionamento della mia mente e i luoghi bui in cui mi porta
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ilfascinodelvago · 7 months
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L'educazione delle masse è stata assunta dalla televisione. E la televisione è dovunque nelle mani dei privati, cioè del Potere. Dunque agisce nel loro interesse, e contro l'interesse degli spettatori, cioè delle masse. Solo che il suo funzionamento è assai più pervasivo, più potente, più subdolo: l'educazione si realizza manipolando. E la manipolazione avviene in forme accattivanti, divertenti, solleticanti, tendenti al massimo ascolto. Così siamo stati “educati". Dunque il problema all'ordine del giorno è mettere a fuoco una verità elementare. È la tv a plasmare gli individui e a definire lo stato psicologico, intellettuale, morale di un popolo intero. In quanto tale, essa non dovrebbe essere né al servizio dei pochi, né fuori dal controllo democratico dei molti. In una società “debole”, cioè con un livello civile ridotto o elementare, la tv ha effetti più devastanti. Cento trasmissioni sono devastanti per lo stato intellettuale e morale di un intero paese. Hanno prodotto lo spettacolo necessario per stemperare gli obiettivi di trasformazione sociale; per oscurare, marginalizzare, ridicolizzare la critica al sistema; per produrre il rumore di fondo sufficiente a impedire l’ascolto di altre voci. Penso che per fare la televisione bisogna avere la patente. Perché l'informazione è un diritto e non può essere subordinata al mercato; perché la cultura è un patrimonio comune; perché l'educazione è un dovere.
P.P. Pasolini
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falcemartello · 8 months
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ATTENZIONE
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Solo una parola: galera!
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Il sistema universale del debito usuraio gestito da oligarchie onnipotenti che governano le sorti del mondo ha bisogno per il proprio funzionamento di una regressione antropologica complessiva: vanno sgretolate le facoltà cognitive, l'umanità deve diventare più stupida. Ci siamo.
(IlFlautoCinese)
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scogito · 6 months
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Dietro le quinte delle cavolate green a suon di elettrico sono già pronti impianti, motori e generatori energetici con funzionamento a idrogeno.
Oltretutto un prototipo di automobile risale a 50 anni fa ed era anche di fattura italiana.
Purtroppo siamo nel periodo di mezzo della decostruzione e bisogna assistere a una selezione di massa prima di arrivare a nuovi modelli di società, adeguati soprattutto a nuovi cervelli e coscienze.
Comunque già dal 2025 si sdoganerà parecchia roba.
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crazy-so-na-sega · 19 days
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Il liberalismo, unica ideologia dogmatica rimasta, rivela la sua essenza proprio nella gestione del fenomeno migratorio. Ma andiamo per gradi e dall’inizio: il liberalismo nasce come ideologia borghese e mercantile per tutelare gli interessi della nascente borghesia compradora che liberatasi di Trono e Altare, trova la sua legittimazione culturale e politica nell’utilitarismo di Locke, Hume e altri , basandosi soprattutto sulle teorie di Hobbes dove l’assetto sociale e statuale è determinato dal ” contratto sociale ” tra i componenti e in quelle di Montesquieu sulla divisione dei poteri , dove prevale però chi detiene i mezzi economici.
Il liberalismo infatti concepisce solo diritti del tutto ” astratti” e non collegati in alcun modo alla concretezza materiale tranne quello alla proprietà privata ( anche questo soggetto alle differenze di censo) e alla libera impresa. Ad esempio il CD diritto al lavoro e’ il classico esempio di diritto che in realtà è esercitabile a condizione che la dinamica domanda/ offerta corrisponda alle necessità del ” mercato del lavoro ” ergo alle necessità del Capitale, altrimenti è un diritto inesigibile da parte del titolare del diritto stesso. Potremmo citare altri esempi di diritti totalmente svincolati dalla realtà e dalla dinamica materiale ( libertà di espressione, alla salute, alla sicurezza…) ed è proprio per questo che ad esempio in Italia dal 1948 si parla di Costituzione formale, in pratica mai attuata , e Costituzione reale, cioè quella parte che per prassi necessita per il funzionamento dell’economia di mercato.
Posto questo dato , nel caso del fenomeno migrazione, controllata o meno, assistiamo ad un classico dello Stato liberale. Cercare di agevolare l’ingresso di un esercito industriale di riserva , in modo più o meno surrettizio, cercando al contempo di introdurre l’idea culturale che la persona, come le merci, è spazialmente e temporalmente ” fungibile” .Ergo un congolese ad Oslo o un norvegese in Congo possono ” integrarsi” a vicenda perché sono persone che , in teoria , non soffrono alcuna influenza identitaria o ambientale.
Ora il marxismo , che lo ricordiamo nasce come liberalismo ” rovesciato”, nella sua corrente rappresentata da Adorno , Horkheimer ma anche dalla corrente francese che fa capo a Guattari , pone invece l’uomo come prodotto delle condizioni sociali, ambientali e della società in cui vive. Si arriva a dire , ed è per certi versi assolutamente inconfutabile, che l’uomo è determinato dalla famiglia, dal clima e dal paesaggio in cui vive , tralasciando usi, costumi, credenze religiose etc. Questi fattori determinano non solo chi li vive ma anche le generazioni successive che dovessero emigrare altrove, come dimostrano anche gli italiani che da generazioni vivono in altri paesi che mantengono uno stretto legame, magari spesso folkloristico, con le proprie origini.
Quindi l’origine come il DNA di ogni persona è ineliminabile, a onta dei” costruttori di diritti a tavolino” che continuano a parlare di inesistenti ” diritti universali” che si concretizzano solo nel ” diritto del capitale ” di spostare manodopera da un capo all’ altro del pianeta. I tentativi quindi di eliminare i dati identitari e qualitativi sia degli europei che degli immigrati, in nome di un astrattismo materiale che vorrebbe solo ” replicanti” consumatori globali o ” cittadini del mondo” non è logico, non è razionale e soprattutto genera violenza e problemi psichici che ben vediamo nella cronaca nera quotidiana anche e soprattutto con gli immigrati di terza generazione. I tentativi surrettizi tipo lo ” ius scholae” sono semplicemente risibili , ancora una volta non basta studiare Dante per sentirsi europei, anche perché primo non si capisce perché un africano dovrebbe sentirsi ” europeo” e viceversa, ma soprattutto perché la cd integrazione non può avvenire su queste basi di astrattezza puramente mercantile che non permette un effettivo dialogo tra culture e identità, ma al contrario lo mortifica e lo soffoca in nome del puro profitto di pochi.
-Kulturaeuropa
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mezzopieno-news · 2 months
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INVENTATO IL BIOPOLIESTERE: BIODEGRADABILE E RICICLABILE
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La maggior parte dei capi di abbigliamento nel mondo sono prodotti in poliestere. Questo polimero sintetico del petrolio, tuttavia, ha un processo di produzione inquinante e non può essere ulteriormente riciclato se già proveniente da riciclaggio.
I ricercatori del Fraunhofer Institute tedesco hanno realizzato e presentato alla comunità scientifica, un polimero biodegradabile, riciclabile e di origine biologica che può sostituire esattamente il poliestere, risolvendo i problemi legati alla tossicità e alla non circolarità di questo materiale. Il nuovo tessuto non contiene plastificanti migranti e, a differenza del polietilene a bassa densità derivato dal petrolio, è almeno all’80 percento di origine biologica. “A lungo termine, potremmo essere in grado di aumentare questa percentuale a quasi il 100 percento”, spiega il ricercatore André Gomoll. “Questo processo non richiede impianti di sintesi di grandi volumi ma può essere implementato localmente da aziende di medie dimensioni come processo a funzionamento continuo. Fino ad ora, il poliestere poteva essere prodotto in modo redditizio solo in impianti continui su larga scala che escludevano le aziende più piccole come produttori. Il nuovo materiale biopoliestere può anche essere trasformato in pellicole di plastica utilizzando apparecchiature di lavorazione convenzionali in modo simile al polietilene e può essere riciclato chimicamente con un apporto di energia notevolmente inferiore”, spiega Gomoll.
L’industria della moda fa sempre più uso dei tessuti sintetici che oggi rappresentano due terzi (69%) di tutti i materiali utilizzati nella produzione tessile, di cui il poliestere ha una quota superiore del 50%.
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Fonte: Fraunhofer Institute; Changing Market Foundation; foto di Maky Orel
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e-ste-tica · 5 months
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ho capito che nel sistema accademia, se non sei un* spocchios* arrogante, la sindrome dell'impostore è di default, il non sentirsi all'altezza è un sentimento previsto dal funzionamento della macchina per farti sviluppare l'ansia da produttività e farti partorire paper, scrivere interventi, sviluppare fomo per i convegni. ricordarmelo mi aiuta a contestualizzare l'ansia pervadente e pesante che provo. non ho neanche la vaga pretesa di essere particolarmente originale, mi importa dire cose sensate che non siano stronzate anche se banali. nella ricerca sociale 9 volte su 10 vengono dette cose che dice già chiunque altr* in contesti di attivismo, solo che non viene ascoltat* perché non parla da una cattedra. ricordarmi che non conto niente mi fa sentire meglio, non ho il peso di dover produrre chissà quale teoria enorme e incredibile. voglio solo creare spazio: portare un po' di mondo transgenere nei convegni che non lo prevedono, dare rilevanza a saperi che solitamente non vengono considerati, dire due cose basilari che sa benissimo chiunque abbia frequentato degli spazi queer ma che i mammuth in università non conoscono. voglio essere un tramite per altre voci e altre persone che hanno cose molto più importanti da dire, non aspiro a essere un genio né uno particolarmente brillante. e allora mi dico: stai calmo che due cose da dire a sta maledetta conferenza le accrocchi, una scaletta ce l'hai, e se farai schifo imparerai dove hai sbagliato e farai di meglio. così vado a dormire un po' meno agitato, la consapevolezza di non essere nessuno mi rasserena sempre.
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jago980 · 2 months
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Israele sta usando l'acqua come arma di guerra nella Striscia di Gaza. Questo è quello che emerge dall'ultimo report "La sete come arma di guerra" di Oxfam Italia organizzazione umanitaria impegnata nella striscia dal 1980. Dal rapporto emerge un uso sistematico da parte del governo israeliano della privazione d’acqua come strumento di guerra contro i cittadini palestinesi, in particolare dopo l'inizio delle operazioni militari israeliane a Gaza.
Secondo il rapporto, questa privazione si concretizza attraverso l'assedio imposto dal governo israeliano a partire dallo scorso ottobre, che include il blocco totale o parziale di forniture da parte di Israele di acqua, elettricità, carburante e beni essenziali, dalle quali la popolazione di Gaza dipendeva anche prima dello scoppio della guerra.
Un ruolo altrettanto centrale è giocato dai ritardi e dalle limitazioni imposte dall'esercito israeliano all'ingresso di aiuti umanitari, congiuntamente agli incessanti ed estesi bombardamenti israeliani che hanno colpito centinaia di infrastrutture civili fondamentali per la popolazione palestinese. Basti pensare che a Gaza city, l'88% dei pozzi e il 100% degli impianti di desalinizzazione dell’acqua sono stati danneggiati o distrutti. Prima dello scorso 7 ottobre, ogni abitante a Gaza aveva a disposizione 82,7 litri di acqua al giorno, mentre oggi la quantità di acqua a disposizione è di appena 4,74 litri al giorno.
Parliamo di acqua necessaria per dissetarsi, per pulirsi, così come per cucinare. In particolare, dal report emerge che al 26 maggio 2024, la produzione di acqua in tutta la Striscia di Gaza è diminuita dell’84% a causa della distruzione da parte di Israele delle infrastrutture idriche e delle restrizioni all'ingresso di carburante, elettricità e pezzi di ricambio necessari per il funzionamento delle strutture idriche e dei servizi igienico-sanitari di Gaza.
La mancanza d'acqua ha causato un aumento dei casi di malattie veicolate dall’acqua: un'analisi di Oxfam rivela che oltre un quarto della popolazione di Gaza ha contratto gravi malattie a causa dell’utilizzo di acqua contaminata e di servizi igienico-sanitari inadeguati.
@WillMedia
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3nding · 3 months
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Ho un pessimo presentimento..
Sono molto preoccupato. Un mio carissimo amico l'altro giorno a pranzo ci ha raccontato di aver speso 20mila euro (!!!) per un corso, o meglio per la possibilità a partecipare vita natural durante a dei corsi tenuti da una società che per comodità ed evitare querele chiameremo Aldo Budella. Mentre noi gli chiedevamo se non fosse finito in uno schema ponzi/piramidale lui ci diceva di un altro nostro amico (che negli ultimi anni ha grande influenza sul primo) che aveva portato a casa l'investimento iniziale e altri guadagni. Ha anche provato a spiegarci il funzionamento fatto di banche, aste fallimentari e agenzie immobiliari ma non ci ha per nulla convinto. Ad aggiungere ulteriori timori il fatto che se si prova a cercare Aldo Budella su Google vengono fuori solo pubblicità e blog di gente entusiasta. Se lo si cerca su duckduckgo la faccenda cambia e anche di molto.
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ma-come-mai · 10 months
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L'educazione delle masse è stata assunta dalla televisione. E la televisione è dovunque nelle mani dei privati, cioè del Potere. Dunque agisce nel loro interesse, e contro l'interesse degli spettatori, cioè delle masse. Solo che il suo funzionamento è assai più pervasivo, più potente, più subdolo: l'educazione si realizza manipolando. E la manipolazione avviene in forme accattivanti, divertenti, solleticanti, tendenti al massimo ascolto.
Così siamo stati “educati". Dunque il problema all'ordine del giorno è mettere a fuoco una verità elementare. È la tv a plasmare gli individui e a definire lo stato psicologico, intellettuale, morale di un popolo intero. In quanto tale, essa non dovrebbe essere né al servizio dei pochi, né fuori dal controllo democratico dei molti. In una società “debole”, cioè con un livello civile ridotto o elementare, la tv ha effetti più devastanti. Cento trasmissioni sono devastanti per lo stato intellettuale e morale di un intero paese. Hanno prodotto lo spettacolo necessario per stemperare gli obiettivi di trasformazione sociale; per oscurare, marginalizzare, ridicolizzare la critica al sistema; per produrre il rumore di fondo sufficiente a impedire l’ascolto di altre voci (…).
Penso che per fare la televisione bisogna avere la patente. Perché l'informazione è un diritto e non può essere subordinata al mercato; perché la cultura è un patrimonio comune; perché l'educazione è un dovere.
Pier Paolo Pasolini
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catsloverword · 11 months
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Cercasi cuore nuovo, possibilmente piccolo e poco accogliente, spigoloso e pungente causa buon funzionamento di quello attuale. Cercasi unitamente scarsa sensibilità ed empatia per trapianto congiunto. Grazie a quanti sapranno aiutare...
E stikazzi a tutti gli altri
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