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#giorgio strehler
ladrodiciliegie · 5 months
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Paolo Grassi e Giorgio Strehler presentano la stagione del Piccolo Teatro di Milano 1964
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fashionbooksmilano · 1 year
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La realtà dell'illusione
Luisa Spinatelli, Stella Casiraghi, Moniafelicia Torchia
Scalpendi, Milano 2021, 368 pagine, 28 x 24,5 cm, rilegato, Ediz. italiana e inglese, ISBN 9788832203738
euro 60,00
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La storia professionale di Luisa Spinatelli è una favola dal sapore antico che racconta avventure e fatiche dell’anima operosa e audace di Milano. Diplomatasi con Tito Varisco in Scenografia all’Accademia di Belle Arti di Brera, debutta giovanissima nel 1965 al Teatro alla Scala con il balletto "Francesca da Rimini" con Carla Fracci e, nel 1976, è la prima donna-scenografo chiamata all’Arena di Verona. Ha lavorato in Italia e all’estero in oltre trecento spettacoli e appartiene a pieno titolo a quella generazione di teatranti artigiani che nel triangolo Brera-Scala-Piccolo Teatro si sono sentiti a casa. Il suo studio-laboratorio che s’affaccia sui Navigli è un incredibile archivio di stili e citazioni visive che si compongono con rigore e fantasia fra pezzi unici di trovarobato teatrale, libri, bozzetti, figurini, manichini, maschere, tempere e cavalletti e numerosi premi internazionali alle pareti. Il volume intende raccontare con la sua voce la vita nel teatro e dietro le quinte di una grande costumista e scenografa milanese legata agli innumerevoli allestimenti scaligeri, alla danza internazionale e al lungo sodalizio con Giorgio Strehler.
09/07/23
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princesssarisa · 2 years
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Where do you watch operas?
There are plenty of complete filmed opera performances available on YouTube, which you can watch for free. Unfortunately, not all of them have English subtitles, but if necessary, you can always find a translation of the libretto online to follow along with.
In fact, just for fun, as an example, I'll provide some links to complete filmed performances of the world's top 10 most popular operas, with English subtitles.
Die Zauberflöte (The Magic Flute)
Studio film, 1971 (Nicolai Gedda, Edith Mathis, William Workman, Christina Deutekom, Hans Sotin; directed by Sir Peter Ustinov; conducted by Horst Stein)
La Traviata
Studio film, 1968 (Anna Moffo, Franco Bonisolli, Gino Bechi; directed by Mario Lanfranchi; conducted by Giuseppe Patané)
Carmen
Royal Opera House, Covent Garden, 2006 (Anna Caterina Antonacci, Jonas Kaufmann, Ildebrando d'Arcangelo, Norah Ansellem; staged by Francesca Zambello; conducted by Antonio Pappano)
La Bohéme
Studio film, 1965 (Mirella Freni, Gianni Raimondi, Rolando Panerai, Adriana Martino; directed by Franco Zeffirelli; conducted by Herbert von Karajan)
Le Nozze di Figaro (The Marriage of Figaro)
Teatro alla Scala, 2006 (Ildebrando d'Arcangelo, Diana Damrau, Marcella Orsatti Talamanca, Pietro Spagnoli, Monica Bacelli; staged by Giorgio Strehler; conducted by Gérard Korsten)
Tosca
Teatro Real de Madrid, 2004 (Daniela Dessí, Fabio Armiliato, Ruggero Raimondi; staged by Nuria Espert; conducted by Maurizio Benini)
Madama Butterfly
Theatrical film, 1995 (Ying Huang, Richard Troxell, Ning Liang, Richard Cowan; directed by Frédéric Mitterand; conducted by James Conlon)
Don Giovanni
Zurich Opera, 2001 (Rodney Gilfry, László Polgár, Isabel Rey, Cecilia Bartoli, Liliana Nikiteanu, Roberto Saccá, Oliver Wimer, Matti Salminen; staged by Jürgen Flimm; conducted by Nikolaus Harnoncourt)
Il Barbiere di Siviglia (The Barber of Seville)
Metropolitan Opera, 2007 (Peter Mattei, Juan Diego Florez, Joyce diDonato, John Del Carlo, John Relyea; staged by Bartlett Sher; conducted by Maurizio Benini)
Act I, Act II
Rigoletto
Studio film, 1982 (Ingvar Wixell, Luciano Pavarotti, Edita Gruberova; directed by Jean-Pierre Ponnelle; conducted by Riccardo Chailly)
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ambrenoir · 1 year
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“Datevi alla vita, generosamente. Cercate di non chiudervi dentro voi stessi, perché se vivrete con le spalle contro un muro, in un angolo, vi faranno forse meno male ma, alla fine, avrete vissuto malissimo. Dandovi, credendovi, prenderete delle ferite terribili, vi faranno delle cose spaventose, però alla fine sarete stati vivi. Sarete stati feriti, calpestati, uccisi quasi. Avrete fatto anche voi del male, non credete che non ne farete, ma tutto questo è vita. Vivere al risparmio nell’angolo, è una maniera arida di vivere, che vi lascerà dell’amaro in bocca e non vi darà niente. Per ricevere, bisogna dare molto.”
Giorgio Strehler
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boyruggeroii · 2 years
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Oh Shakespeare's Julius Caesar translation by Eugenio Montale, directed by Giorgio Strehler with Tino Carraro as Brutus and Romolo Valli as Cassius, acts IV and V we're really in it now
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eyelinerda3euro · 1 year
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la mia vita da normale ragazza con tutte le mie cose da ragazza, ma raccontata assolutamente dalla voce di giorgio strehler
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paoloferrario · 4 months
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Andrée Ruth Shammah e il Teatro FRANCO PARENTI di Milano
La storia artistica di Andrée Ruth Shammah nasce al Piccolo Teatro di Milano con Giorgio Strehler e Paolo Grassi, ma si concretizza con l’apertura del Salone Pier Lombardo, oggi Teatro Franco Parenti, fondato nel 1972 Andrée Ruth Shammah
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loosealcina · 5 months
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WOLFGANG AMADEUS MOZART’S DIE ENTFÜHRUNG AUS DEM SERAIL AT LA SCALA, MARCH 8, 2024
It might be old—possibly ancient news here, but the mandatory bit about my puzzlement, surprise, and thorough head scratching over this is still mandatory. If you contemplate the very nature of theater, a Strehler Entführung today is flat-out impossible. (I suspect you’re like, not again… the supreme here and now requisite of this art… alive and at full throttle for a moment, then immediately gone… the curse that is actually a blessing [and the most important one, on top of that]… Perhaps you’re even rolling your eyes a little bit right now, so I’ll spare you the bulk of the considerate if slightly overblown sermon I’d deliver on this topic). What was it like? I wouldn’t call this revival of Giorgio Strehler’s Die Entführung aus dem Serail (previously presented at La Scala in 1972, 1978, 1994, and 2017) a ghostly apparition or a shadow, ‘cause those words would suggest something uncanny/mysterious was going on, while the crucial idea was deprivation. A river without a drop of water maybe, or a Bic pen without ink. Or, quite simply: something that used to exist, but isn’t there anymore.
The orchestra conducted by Thomas Guggeis seemed to find an interesting way of merging into this tricky scenario. Crispness, precision, metallic hues were essentially ubiquitous. And another keyword has to be antiquity: their personal Entführung sounded like the respectful, neutral, deliberately dry rendition of an object that comes from—and in fact, stays in—the past. As for the cast of actors/singers, I had two favorite performers, and they both came with a minor but. Jessica Pratt (Konstanze) treated us to a number of superb, only spectacular high notes during the famously demanding Aria «Martern aller Arten/mögen meiner warten» (Act II), but she wasn’t as compelling when the degree of difficulty went down. Jasmin Delfs (Blonde) let her luminous, velvety timbre routinely steal the spotlight like it’s no big deal; but the commedia dell’arte element of the staging had a partially sadistic side—I mean, since Blonde is Konstanze’s maid, she embodies the perky servant (Colombina): she must move like a puppet, she exhibits an excruciating permanent bow, her entire backbone parallel to the ground, etc.—that made me marginally uncomfortable.
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lamilanomagazine · 6 months
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Milano, toponomastica. L'Assessore Sacchi intitola piazzetta Adelaide "Lilla" Brignone e Passaggio Mario Achille Severgnini. Inaugurato anche il mosaico dedicato a Rosa Genoni
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Milano, toponomastica. L'Assessore Sacchi intitola piazzetta Adelaide "Lilla" Brignone e Passaggio Mario Achille Severgnini. Inaugurato anche il mosaico dedicato a Rosa Genoni. Si è tenuta il 25 marzo, alla presenza dell'assessore alla Cultura Tommaso Sacchi, la cerimonia di intitolazione di due nuovi luoghi cittadini (tra via Porlezza e via Giulini): piazzetta Adelaide "Lilla" Brignone e Passaggio Mario Achille Severgnini. "Questi due luoghi – è così intervenuto l'assessore Sacchi – sono accomunati da un filo invisibile: due storie di eccellenza professionale, generosità e impegno sociale legano le personalità di Severgnini e Brignone alla nostra comunità e queste intitolazioni sono il nostro tributo tangibile e significativo al loro lavoro e alla loro vita". Mario Achille Severgnini, nato 80 anni fa e cresciuto in un ambiente ricco di storia e impegno sociale, ha contribuito a promuovere la cultura finanziaria tra le famiglie italiane e quindi lo sviluppo economico del Paese, distinguendosi per la sua visione lungimirante e lo sguardo precursore nel campo della tecnologia e degli investimenti. Cittadino attivo e altruista, alla sua famiglia appartengono figure illustri come Luigi Vittorio Bertarelli, fondatore del Touring Club Italiano, e Achille Bertarelli, noto collezionista di stampe che furono donate al Comune di Milano nel 1925 per istituire la Civica raccolta delle stampe Bertarelli che ha ancora oggi sede presso il Castello Sforzesco. Lilla Brignone, attrice considerata tra le più importanti interpreti del teatro italiano del secondo dopoguerra, ha lungamente collaborato con il Piccolo Teatro, soprattutto nei primi anni della sua fondazione, oltre che con le più rinomate compagnie teatrali dell'epoca. Decisivo l'incontro con Giorgio Strehler, recita in numerosi capolavori teatrali e contribuisce a far conoscere e amare il teatro anche attraverso la prosa televisiva e gli sceneggiati cui partecipa. Al successo teatrale si affianca quello cinematografico che la vede interprete in diversi film tra gli anni '30 e gli anni '70. Nel 1981 riceve l'onorificenza per meriti artistici di Grande Ufficiale Ordine al Merito della Repubblica Italiana. All'evento presenti il Presidente del Municipio 1 Mattia Abdu, promotore delle intitolazioni, la consigliera comunale Diana De Marchi e il Direttore del Piccolo Teatro Claudio Longhi. Ha partecipato la figlia di Mario Achille, Leslie Severgnini. Proprio alla famiglia Severgnini si deve la donazione che ha reso possibile il mosaico dedicato a Rosa Genoni, inaugurato contestualmente alle due intitolazioni: l'omaggio alla memoria dell'imprenditrice, designer di moda e protagonista dell'emancipazione femminile, è stato realizzato dall'associazione Progetto Persona e svelato alla presenza della nipote di Rosa Genoni, Raffaella Podreider.... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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supatainmentbuzz · 7 months
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🌟💍👸🕺💃🎥 «Berlinguer told me he was afraid of falling. Communism? A fairy tale. The houses of the people? Now they're doing the lap dance" - Corriere.it Of Valerio Cappelli «Berlinguer I love you» on TV. «The critics didn't understand him, he was too far ahead. In Milan people came out of the theaters screaming. For the female protagonist...... 🎶🏆💔📸🎉
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harrowianthe · 7 months
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giorgio strehler > ronconi
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fashionbooksmilano · 1 year
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Maria Mulas Milano, Ritratti di fine '900
A cura di Andrea Tomasetig
Testi di Andrea Tomasetig, Paolo Fallai, Stefano Salis, Patrizia Zappa Mulas
Allemandi, Torino 2022, 192 pagine, 89 ilustrazioni, 20x29 cm, Inglese e Italiano, ISBN 9788842225812
euro 25,00
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Il catalogo, edito in occasione della personale di Maria Mulas a Palazzo Reale a Milano, documenta il percorso di una protagonista della storia della fotografia che, con i suoi scatti, ha mostrato come nessun altro il volto del mondo artistico e culturale milanese, italiano e internazionale.
Gli anni settanta, ottanta e novanta sono per Maria Mulas una girandola di incontri, fra le Biennali veneziane e la Documenta di Kassel, allestimenti e inaugurazioni di mostre, presentazioni di libri, feste e reportage in giro per il mondo. Il suo luogo d’osservazione privilegiato è sempre Milano, città cosmopolita che, come un magnete, accoglie e integra le varie provenienze regionali e straniere, ed è in quegli anni uno straordinario laboratorio di creatività e modernità.
Maria Mulas ha ritratto artisti, galleristi, critici, designer, architetti, scrittori, editori, giornalisti, stilisti, registi, attori, intellettuali, imprenditori, amici. Un elenco dettagliato ne riporta ben 539, dalla «A» di Claudio Abbado alla «Z» di Franco Zeffirelli. Il catalogo Allemandi documenta i cento ritratti esposti nelle sale dell’Appartamento dei Principi di Palazzo Reale, provenienti dalla mostra al Museo Nazionale Slovacco promossa dall’Istituto Italiano di Cultura di Bratislava. Tra le pagine, i volti di: Giorgio Armani, Gae Aulenti, Joseph Beuys, Umberto Eco, Inge Feltrinelli, Dario Fo, Carla Fracci, Allen Ginsberg, Krizia, Marcello Mastroianni, i Missoni, Bruno Munari, Fernanda Pivano, Giò Ponti, Miuccia Prada, Giorgio Strehler, Arturo Schwarz, Ornella Vanoni, Lea Vergine, Gianni Versace, Andy Warhol.
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Massimo Popolizio riporta in scena L'albergo dei poveri
Paolo Petroni A 120 anni da quando fu scritto da Maksim Gorkij, mostrando, per denunciarla, la vita dei vagabondi e poveri diseredati della Russia di allora e a 75 da quando Giorgio Strehler lo fece conoscere allestendolo per l’apertura del Piccolo di Milano, ”L’albergo dei poveri”, conosciuto anche come ”Bassifondi” o ”Nel fondo” nelle varie versioni teatrali e cinematografiche, viene…
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reginadeinisseni · 1 year
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Francesco Guccini " Canzoni da Intorto " Tg3
SLUGA NARODA SIGLA DELLA SERIE DI ZELENSKY LA CANTA LUI CON SLAVA UCRAINA CANTANTE PREFERITO DI MATTEO RENZI
Canzoni da intorto Da Wikipedia, l'enciclopedia libera. Canzoni da intorto album in studio Artista Francesco Guccini Pubblicazione 18 novembre 2022 Dischi 1 Tracce 11 (LP) 12 (CD) Genere[1] Canzone popolare Folk Etichetta BMG Produttore Fabio Ilacqua, Stefano Giungato Arrangiamenti Fabio Ilacqua Formati CD, LP Certificazioni Dischi di platino Bandiera dell'Italia Italia[2] (vendite: 50 000+) Francesco Guccini - cronologia Album precedente Note di viaggio - Capitolo 2: non vi succederà niente (2020)Album successivo Canzoni da intorto è il venticinquesimo album in studio del cantautore italiano Francesco Guccini, pubblicato il 18 novembre 2022.[3]
Indice 1 Descrizione 2 Tracce 3 Classifiche 3.1 Classifiche settimanali 3.2 Classifiche di fine anno 4 Note 5 Collegamenti esterni Descrizione È il primo album in studio in dieci anni dal precedente del 2012, L'ultima Thule, e contiene undici cover di brani popolari e di canzoni d'autore, arrangiate da Fabio Ilacqua, che il cantautore voleva registrare da decenni.[4][5] Descritto come un concept album, il disco è stato pubblicato solo in formati fisici «per valorizzare e distinguere la sua natura».[1] Tra gli ospiti del disco Davide Van De Sfroos, che in Ma mì interpreta il commissario e in Addio Lugano canta nei cori.[4] L'edizione in CD contiene una traccia fantasma, Sluha naroda, sigla della omonima serie televisiva in Italia nota come Servitore del popolo interpretata dal presidente ucraino Volodymyr Zelens'kyj, che Guccini canta in ucraino concludendo con il saluto nazionale Slava Ukraïni!.[6]
Tracce Per i morti di Reggio Emilia (Fausto Amodei) El me gatt (Ivan Della Mea) Baron litron Ma mì (testo: Giorgio Strehler – musica: Fiorenzo Carpi) Tera e aqua (testo: Luigi Fossati – musica: Sergio Liberovici) Le nostre domande (testo: Franco Fortini – musica: Margot) Nel fosco fin del secolo morente (Luigi Molinari) Greensleeves Quella cosa in Lombardia (testo: Franco Fortini – musica: Fiorenzo Carpi) Addio a Lugano (Pietro Gori) Sei minuti all'alba (Enzo Jannacci) Traccia bonus nell'edizione CD Sluha naroda (ghost track cantata in lingua ucraina) Classifiche Classifiche settimanali Classifica (2022) Posizione massima Italia[7] 2 Classifiche di fine anno Classifica (2022) Posizione Italia[8] 38 Note Alberto Graziola, Francesco Guccini, Canzoni da intorto, il disco -solo in formato fisico- dal 18 novembre: tracklist e tutte le notizie, su soundsblog.it, 17 novembre 2022. URL consultato il 17 novembre 2022. ^ Canzoni da intorto (certificazione), su FIMI. URL consultato il 6 febbraio 2023. ^ Il miracolo di 'Canzoni da intorto', il disco di Guccini che ha vinto contro lo streaming, su la Repubblica, 13 dicembre 2022. URL consultato l'11 gennaio 2023. Francesco Guccini, qualche dettaglio sull'album "Canzoni da intorto", su imusicfun.it, 16 novembre 2022. URL consultato il 17 novembre 2022. ^ "L'anarchia ormai è solo un'idea romantica, non si può essere anarchici nel 2022", su Radio Capital, 28 novembre 2022. URL consultato l'11 gennaio 2023. ^ Musica. Francesco Guccini, la locomotiva sbuffa ancora, su avvenire.it, 18 novembre 2022. URL consultato l'11 gennaio 2023. ^ Class
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personal-reporter · 1 year
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La stagione 2023 – 24 della Scala di Milano
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Per la Stagione 2023/2024 la Scala d Milano vedrà un calendario di oltre 250 spettacoli tra Opera, Balletto, Concerti e programmazione per i ragazzi e per le famiglie, ricco di conferme ma anche di proposte inattese, completato da mostre, incontri, visite e approfondimenti per stringere ancora di più il rapporto con il nostro pubblico milanese, nazionale e internazionale. Inoltre il 2024 vedrà concludersi i lavori della nuova palazzina di via Verdi, che accoglie nuove sale prova per l’Orchestra e il Ballo, oltre che gli uffici attualmente dislocati in altri edifici, e garantisce ulteriore profondità al palcoscenico. La Stagione d’Opera 2023/2024 del Teatro alla Scala si compone di 14 spettacoli, 10 dei quali sono nuove produzioni, oltre allo spettacolo inaugurale della Stagione 2024/2025, e ci saranno 3 opere di Giuseppe Verdi e 2 di Giacomo Puccini e  con un titolo ciascuno sono rappresentati Antonio Cesti, Luigi Cherubini, Gaetano Donizetti, Ruggero Leoncavallo e Pietro Mascagni, Jules Massenet, Wolfgang Amadeus Mozart, Gioachino Rossini, Nino Rota, Richard Strauss, Richard Wagner. Alle Stagioni d’Opera e Concerti partecipa una schiera di direttori del più alto livello internazionale, al Direttore Musicale Riccardo Chailly, come Alain Altinoglu, Myung-Whun Chung, Daniele Gatti, Daniel Harding, Michele Mariotti, Ingo Metzmacher, Riccardo Muti, Kirill Petrenko, Esa-Pekka Salonen, Christian Thielemann, Lorenzo Viotti, e nel repertorio barocco Giovanni Antonini, William Christie, Marc Minkowski, Philippe Herreweghe. In campo registico il cartellone vedrà nuovi allestimenti di Daniele Abbado, Irina Brook, Robert Carsen, Davide Liver-more, Christof Loy, David McVicar, Damiano Michieletto, Chiara Muti, Lluis Pasqual e del giovane Mario Acampa per il progetto Accademia, mentre tra le riprese vanno citati Harry Kupfer, Mario Martone e Giorgio Strehler. Il repertorio italiano è al centro della programmazione dal titolo inaugurale, Don Carlo, diretto da Riccardo Chailly nella versione italiana in quattro atti scritta da Verdi per la Scala con la regia di Lluis Pasqual e che fu diretto per due inaugurazioni da Claudio Abbado, di cui cade nel 2024 il decennale della scomparsa. Seguiranno la nuova produzione di Simon Boccanegra diretta da Lorenzo Viotti con la regia di Daniele Abbado, ma anche le riprese di Pagliacci e Cavalleria rusticana nello  storico allestimento di Mario Martone con Giampaolo Bisanti sul podio e di Don Pasquale nella produzione di Davide Livermore ambientata a Cinecittà, diretta da Evelino Pidò. Nel 2024 ricorre il centenario della scomparsa di Giacomo Puccini e la Scala lo celebra con nuove produzioni de La rondine, che mancava dal 1994 e sarà diretta da Riccardo Chailly per la regia di Irina Brook, e di Turandot, diretta da Daniel Harding per la regia di Davide Livermore. Sempre nell’ambito del grande repertorio italiano la nuova produzione di Guillaume Tell sarò per la prima volta alla Scala nella versione originale francese con Michele Mariotti sul podio e il debutto scaligero di Chiara Muti alla regia. Anche Médée di Luigi Cherubini, diretta da Michele Gamba, giunge per la prima volta sul palcoscenico in versione originale francese, sessantatré anni dopo l’ultima produzione diretta da Thomas Schippers con Maria Callas protagonista. Il percorso di esplorazione del Barocco italiano avviato dal Sovrintendente Meyer con le felici produzioni de La Calisto di Francesco Cavalli e Li zite ngalera di Leonardo Vinci arriva all’Orontea di Antonio Cesti, dramma per musica del 1656 di cui proprio la Scala aveva avviato la riscoperta con l’edizione diretta da Bruno Bartoletti nel 1961. Ogni anno un titolo della Stagione d’Opera è affidato agli allievi dell’Accademia e per il 2024 sarà Il cappello di paglia di Firenze, la farsa che Nino Rota trasse da Labiche. Read the full article
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paoloferrario · 10 months
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PAOLO GRASSI, quarant'anni di palcoscenico, a cura di Emilio Pozzi, Mursia editore, 1977. In appendice : lettere di Giorgio Strehler e Claudio Abbado. Indice del libro
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