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primepaginequotidiani · 2 months
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PRIMA PAGINA La Verita di Oggi venerdì, 26 luglio 2024
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mezzopieno-news · 2 months
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IL CONGO DICE BASTA ALL’ESTRAZIONE DI PIOMBO DALLA MINIERA INQUINANTE
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Il ministero dell’Ambiente della Repubblica del Congo ha ordinato la totale sospensione delle attività di Metssa Congo, filiale dell’indiana Metssa che produce piombo per l’esportazione, a causa dei rischi causati all’ambiente e alla salute dei residenti dai suoi impianti di riciclaggio, situati a 50 metri da una scuola.
La chiusura è arrivata dopo la pubblicazione del rapporto “All’ombra delle industrie nella Repubblica del Congo”. Il documento, stilato da Amnesty International, infatti denunciava diversi casi di fuoriuscite di petrolio sul suolo e sulle sorgenti d’acqua, ed emissioni di fumo da forni di alluminio e piombo legati alle attività di due compagnie petrolifere e di una società di riciclaggio nelle aree di Pointe-Noire e Kouilou. Emissioni che stanno causando problemi di salute alle popolazioni locali. A Vindoulou, alla periferia di Pointe Noire, un collettivo di residenti si lamenta da anni del fumo che esce dalla fabbrica Metssa Congo, un impianto di riciclaggio situato di fianco a una scuola. Questa filiale del gruppo indiano produce in particolare barre di piombo per l’esportazione. Nel marzo 2023 sono stati prelevati campioni di sangue a 18 persone che vivevano nei pressi della fabbrica che sono stati fatti analizzare da un laboratorio indipendente con il contributo di Amnesty International. Tutti presentavano livelli di piombo ben al di sopra del livello ritenuto sicuro dall’Organizzazione Mondiale della Salute. Il governo del Congo ha deciso quindi di intervenire bloccando definitivamente l’attività dell’azienda.
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Fonte: Africa News; Amnesty International; foto di Kudra Abdulaziz
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susieporta · 4 months
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Rinuncia al ruolo di Salvatore e ritorna ad essere “semplicemente” un uomo. Imprescindibile per te stesso. Unico per te stesso. Integro per te stesso.
Noi non salveremo nessuno. E nessuno salverà noi.
Non abbiamo potere sull’Altro. E l’Altro non può avvalersi di alcun potere su di noi.
La manipolazione si basa sul bisogno ferito e inascoltato di Riconoscimento e di Amore. Sulla ancestrale mancanza delle cure emotive e fisiche di accudimento. Siano esse state fornite in maniera inadeguata o totalmente assente.
Ma ciò non giustifica comportamenti predatori nei confronti degli altri Esseri Umani. Non può avvallare una bieca e miserabile pretesa Risarcitoria.
Tutto ciò che non appartiene a noi, va sempre restituito all’Altro.
E l’Altro deve compiere lo stesso atto altruistico.
Nessuno di noi può arrogarsi il ruolo di "strumento di guarigione".
Nessuno può insediarsi sul piedistallo della Risoluzione. Nessuno può aggiustare.
Non ci si può sostituire al dolore e all’impotenza dell’Altro,. Non siamo qui per ricomporre Umani rotti, ne’ per controllarli. Non siamo genitori surrogati e non siamo detentori di alcuna magia trasformativa.
Scendiamo dal piedistallo, dall’illusione, dalla simbiosi e dalla dipendenza affettiva ed emotiva.
L’Altro non ci appartiene e non ci apparterrà mai.
Se rinunciamo a questo ruolo salvifico improprio e dannoso, possiamo concederci relazioni sane. In caso contrario continueremo a perpetrare e perseverare meccanismi compensativi disfunzionali e tossici.
L’Altro non è un oggetto. E’ una persona. E’ un essere indipendente da noi. Appartiene solo a se stesso. E lo farà per sempre, finché avrà respiro.
E’ libero.
Se pensiamo di guarirci attraverso l’Altro, saremo condannati a ingabbiarlo nel gioco della perversione affettiva, con ricatti subdoli e manipolatori.
Essi porteranno a schemi sofferenti e denigratori.
La Vita è sacra. Noi siamo Sacri. I nostri spazi sono Sacri.
Ed entrare in relazione con l’Altro significa rispettarne i confini, chiedere di volta in volta il permesso per entrare, accogliere il suo atto volitivo, riportare la relazione ad uno scambio e non ad un movimento di “depredazione assistita".
L’Altro non è lì per colmare i nostri vuoti, né per disinfettare le nostre Ferite.
E’ lì per condividere Amore.
Non sarà mai nostro. Non sarà mai obbligato a restare. Nè dovrà essere ingannato, ricattato, posto in una condizione di colpa o di vergogna. Non può assurgere a distributore energetico, né a “sostanza d’abuso”.
E’ semplicemente “se stesso”. E merita di preservare il suo talento umano e spirituale, il suo respiro vitale, la sua riserva energetica.
Chiunque depredi volontariamente o inconsciamente il dono dell’Altro senza restituire nulla, compie un atto dissacrante e violento, dimostrando disprezzo per la salute e per l’incolumità di chi lo circonda.
Nessuno è il metadone di nessuno. Nessuno può essere considerato un mezzo di sopravvivenza o di esaltazione dell’Ego. Nessuno è il trofeo di nessuno.
Se la persona manca di autostima o integrità, umilmente dovrà corrispondere al suo viaggio evolutivo nelle sedi deputate, evitando di interferire pesantemente con il suo irruento e insaziabile bisogno di piacere, di esaltazione e di riconoscimento.
Il sistema prevalente, nonché la malattia del millennio, è la depredazione energetica associata al consumismo bulimico, impersonale e asettico delle risorse altrui.
E’ triste che, nonostante all’oggi ci sia ampia possibilità di divulgazione e informazione, ci siano innumerevoli corsi e strumenti esperienziali di evoluzione e cambiamento, ci si ritrovi ancora a “predicare” le basi del processo di maturazione umana.
Significa che siamo ancora totalmente disconnessi da noi stessi. Dalle nostre emozioni. Dalle nostre movimentazioni energetiche.
Non ci conosciamo. Non sappiamo cosa creiamo. Siamo ignari delle conseguenze che addossiamo agli Altri quando tentiamo di relazionarci a loro.
Ci vuole responsabilità. E volontà. Non spocchia e non arroganza. Non vittimismo, né esaltazione.
Noi siamo tutti dotati di risorse illimitate.
Possiamo accedere ad un mondo interiore infinito di doni e strumentazione energetica. Siamo già predisposti per “l’autosufficienza”. Se così non fosse, possiamo ripristinare l’equilibrio perduto, evitando di rivolgerci alle svariate e insane formule compensative e predatorie.
Abbiamo tutto dentro. Tutto ciò che ci serve è già presente. Saperlo utilizzare e farne esperienza è l’unico compito a cui dovremmo porre attenzione, prima di correre dall’Altro a rifocillarci di ciò che ci manca e che non vogliamo riconoscerci dentro.
Comprendere questo è vitale.
E per prenderci carico di noi stessi, dobbiamo prima inchinarci alle nostre fragilità umane. E prendere visione di ciò che ancora pretendiamo dall’Altro in termini di risarcimento o di diritto acquisito.
Nessuno vi deve nulla.
Nessuno è obbligato a dare.
Rimane una libera scelta. Basata sulla disponibilità all’incontro e alla condivisione sincera ed equilibrata.
Perciò basta.
Qui c’è in gioco il Destino dell’Umanità.
Non è più un movimento sostenibile “la tossicità nei rapporti”.
Va scardinata. E denunciata. A noi stessi in primis.
Le regole sono semplici: si chiede il permesso prima di entrare. Ci si pulisce le scarpe. Si riconosce all’Altro il diritto in ogni istante di rifiutare un dono indesiderato e non richiesto.
Sono le basi.
Basi che pare il Mondo abbia totalmente smarrito, svalutato, disincentivato e manipolato secondo il proprio bisogno compulsivo e famelico di gratificazione immediata e incontrollata.
Non funzionerà alcuna relazione se non si rispettano le regole essenziali dell’affettività e della dignità.
Ciascuno di noi ha pieno diritto all’Esistenza e alla Libertà.
Nessuno è migliore di nessuno. Ma tutti possiamo migliorarci giorno dopo giorno nella piena consapevolezza che se siamo tutti soli in questo viaggio, è anche vero che possiamo scambiarci gentilezza, comprensione, vicinanza, senza calpestare alcun fiore dell’aiuola del nostro vicino.
Guardatevi dentro. Con attenzione e umiltà. E risolvete.
Con le scarpe pulite poi bussate. E se all’Altro farà piacere, aprirà porte e finestre.
Lo Spirito nulla può contro le barbarie dell’Essere Umano. Ma l’Essere Umano può rendersi in ogni momento degno di accogliere lo Spirito.
Mirtilla Esmeralda
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gregor-samsung · 1 year
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" L'informazione non è più un flusso gestito dall'alto e da un unico centro di potere: è una rete diffusa, con informazioni ufficiali, informazioni di parte, attività di controinformazione e così via. Una notizia taciuta da un giornale viene riverberata da una radio indipendente, taciuta dalla radio viene veicolata da volantini, manifesti, scritte murarie, tam tam verbale. Questa è stata una grande conquista democratica, i canali di informazione si controllano a vicenda. Ma allora invocare il silenzio e la censura su certe notizie diventa, oltre che immorale, tecnicamente impossibile. Vi si aggiunga inoltre una inevitabile tendenza al profitto da parte degli organi d'informazione, per cui nessuna considerazione d'ordine mistico o politico potrebbe trattenere un giornale o una stazione televisiva dal dare notizia, che so, di un aereo dirottato - per timore che la concorrenza la dia e venda più copie. Quest'ultima considerazione ci conduce a dire inoltre che la produzione di messaggi per mezzo di messaggi è figlia naturale di un sistema competitivo fondato sul profitto.
Tutto questo pone oggi seri problemi alla stampa e alle telecomunicazioni: se un terrorista rapisce un uomo politico proprio perché tutti vengano a conoscenza delle sue posizioni, cosa si fa? Si pubblicano i suoi volantini (e si fa quindi il suo gioco) o non si pubblicano, e si fa ancora il suo gioco, perché si dimostra quello che egli vuol dimostrare, che non esiste libertà di stampa - dato che la notizia arriverà ugualmente a tutti per qualche via alternativa? A questo punto l'industria dell'informazione si accorge di quanto fragile fosse la sua ideologia tradizionale. Essa si reggeva e si regge ancora sull'idea che esista una Fonte delle notizie, che è data dalla Realtà Indipendente; poi l'informazione, che è il servo fedele della Realtà Obiettiva, trasforma i fatti, che accadono alla Fonte, in Messaggi e li distribuisce ai destinatari. Ora ci si accorge che la Fonte non è fatta di Realtà Obiettiva Indipendente: essa è già sempre fatta di altri messaggi. Raramente il giornalista che scrive "bambino investito da bicicletta" racconta un fatto. Di solito racconta delle testimonianze (messaggi precedenti) su un fatto presunto. Solo che lo fa convinto di raccontare fatti e cerca di convincerne i suoi destinatari. Oggi ci accorgiamo che addirittura qualcuno può investire o fingere di investire il bambino affinché il fatto (prodotto come messaggio) produca un altro messaggio, e l'intera ideologia della notizia entra in crisi. Ma il fatto che entri in crisi oggi non significa che solo oggi avvenga qualcosa. È che solo oggi ci accorgiamo che è avvenuto da tempo qualcosa. "
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Brano tratto da C'è un'informazione oggettiva?, relazione tenuta il 15 aprile 1978 ad un convegno milanese organizzato dalla Casa della Cultura e dall'Istituto Gramsci su "Realtà e ideologie dell'informazione", testo quindi raccolto in:
Umberto Eco, Sette anni di desiderio. Cronache 1977-1983, Bompiani, 1983. [Libro elettronico]
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missviolet1847 · 2 years
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«Generale dietro la collina...» | il manifesto
Dichiarazione che non mi risulta stata presa in considerazione da altri organi di informazione o TV .... perché ?
# Capo di stato maggiore esercito statunitense Mark Milley
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In questo nuovo episodio di "Spazio d'Arte", rifletto sui motivi per i quali la nostra iniziativa "Spazio Informazione Libera", fondata quasi dieci anni fa, non ha raggiunto un vasto pubblico. Spieghiamo come la scelta di un canale non tematico, che abbraccia cinema, escursioni, fotografia, musica e tecnologia, sia stata penalizzata dagli algoritmi dei social e di YouTube. Discutiamo delle sfide di non poter dedicare tutto il nostro tempo a questa attività e della soddisfazione nel mantenere l'iniziativa passionale e indipendente, senza l'onere di gestire un pubblico più vasto. Unisciti a noi per comprendere le dinamiche dietro il successo e le difficoltà del nostro progetto.
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muatyland · 4 months
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Fabio Belli: "Non mi sono posto limiti con i generi e mi sono fatto guidare dall'idea della storia" #Intervista
Fabio Belli è nato a San Gimignano (SI) nel 1973, dove tutt’ora vive e gestisce un’attività commerciale di sua proprietà. Nel tempo libero è un appassionato di cinema, di astronomia e ama leggere sia romanzi classici e contemporanei che saggistica. Dal 2018 scrive articoli su blog di informazione indipendente e, da gennaio 2021, collabora con la redazione della webtv “Casa del Sole” all’interno…
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roma-sera-giornale · 4 months
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Informazione e politica autoreferenziale
De Ficchy Giovanni Il possesso quasi monopolistico di gran parte dei massmedia assicura l’impossibilità di una opinione pubblica effettivamente indipendente, che è condizione imprescindibile del controllo democratico.  Nei rapporti tra potere politico, economico e finanziario e mondo giornalistico italiano esiste una prassi di lungo periodo, declinata dal fascismo in forme mai viste prima ma…
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lamilanomagazine · 6 months
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Bologna. Una panchina dipinta di blu al parco Arboreto per sensibilizzare sull'autismo. Domenica 7 aprile l'inaugurazione alle 11 con l'assessore Luca Rizzo Nervo
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Bologna. Una panchina dipinta di blu al parco Arboreto per sensibilizzare sull'autismo. Domenica 7 aprile l'inaugurazione alle 11 con l'assessore Luca Rizzo Nervo. Una panchina dipinta di blu al parco Arboreto di via del Pilastro 6/4. Domenica 7 aprile infatti, i ragazzi autistici con le loro famiglie, si dedicheranno alla pittura di una panchina di colore blu come forma di sensibilizzazione sull'autismo, che andrà ad aggiungersi a quella dipinta di rosso contro la violenza sulle donne. Queste due opere fanno parte di un progetto chiamato "Viale delle panchine parlanti" che sta mettendo a punto la Casa di quartiere Ca' solare di via del Pilastro 5 e che si prenderà cura anche della manutenzione. La giornata di domenica 7 aprile è nata anche grazie al sostegno dell'iniziativa solidale "+ vicini", una raccolta fondi a favore di ANGSA (associazione nazionale genitori soggetti autistici), da parte di Coop Alleanza e ai volontari di Cittadinanza attiva Borgata Pilastro Vecchio. In futuro, oltre alla realizzazione del "Viale delle panchine parlanti", saranno organizzati incontri di informazione sull'autismo rivolti a tutta la cittadinanza e create nuove attività e momenti di incontro per far sentire le famiglie meno sole. L'associazione ANGSA, che da anni favorisce l'informazione e la formazione degli operatori, dei genitori e dei volontari, lavora su obiettivi come autonomia ed inclusione, compreso un altro importante fine come quello di stimolare le istituzioni a migliorare l'assistenza sanitaria e sociale, la tutela dei diritti per fornire ai ragazzi una vita autonoma, libera e indipendente. Programma della giornata: - 9.30 saluto di Adriana Locascio, presidente del quartiere San Donato-San Vitale - 9.45 parliamo di autismo, professoressa Simona Cascetti volontaria ANGSA - 11 inaugurazione panchina blu parco Arboreto, assessore welfare e salute Luca Rizzo Nervo... #notizie #news #breakingnews #cronaca #politica #eventi #sport #moda Read the full article
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m2024a · 7 months
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https://notizieoggi2023.blogspot.com/2024/02/bugie-falsita-e-calunnie-bufera-sulla.html "Bugie, falsità e calunnie": bufera sulla Ferragni dopo l'intervista Oltre alla notizia della (presunta?) separazione dal compagno Fedez, continua a tenere banco l'intervista che Chiara Ferragni ha rilasciato al Corriere della Sera in cui ha provato a difendersi spiegando cosa fosse accaduto quel giorno di dicembre in cui è venuto a galla l'affaire Balocco. In maniera sgangherata ha fatto riferimento al famoso "errore di comunicazione" sulle attività di beneficenza, il "vittimismo" che starebbe subendo da quello stesso sistema che l'ha resa famosa e milionaria e la gogna mediatica alla quale è sottoposta quotidianamente. Il presidente del Codacons, Carlo Rienzi, non è riuscito a trattenere il suo pensiero sbottando per la visibilità che è stata all'influencer che ha cercato un altro, estremo, gesto di difesa mentre la Procura di Milano indaga sul suo operato. L'attacco del Codacons Inizialmente, intervenuto all'AdnKronos Rienzi se la prende con il quotidiano reo, a parer suo, di aver compiuto qualcosa di gravissimo che rappresenterebbe "un degrado del giornalismo italiano che lascia perplessi e basiti, perché noi tutori dei consumatori nell'informazione e nella stampa crediamo molto". Stesso trattamento riservato anche per la trasmissione di Fazio che presto ospiterà la Ferragni per la quale il presidente del Codacons ha già chiesto "la sospensione ed il sequestro" soprattutto se non verrà fornito al pubblico il giusto contraddittorio a quello che dirà l'influencer 36enne di Cremona. Le bugie della Ferragni "All'interno di un momento di informazione rivolta al pubblico - sottolinea Rienzi - si consente di diffondere una difesa di un incriminato di gravi reati che riteniamo sia piena di bugie, falsità e calunnie contro chi ha agito, come l'Antitrust, svolgendo le proprie funzioni per il ripristino della legalità contro imbrogli così palesi". Parole forti come le pietre ma soprattutto chiare: al presidente dell'Associazione dei consumatori non va proprio giù che anche in televisione la Ferragni possa continuare a processarsi innocente e che "tutto il marcio venuto fuori sul pandoro-gate vada riassunto in un 'errore di comunicazione e che nel cartiglio che lei fece mettere sul pandoro non vi sarebbe scritto che il ricavato sarebbe andato in beneficenza, quindi sarebbe in perfetta buona fede". L'inganno della beneficenza Ancora una volta, il presidente del Codacons sottolinea che le tesi affermate dalla Ferragni sono bugiarde perché in netta controtendenza con i documenti che ha già acquisito l'istruttoria: all'agenzia di stampa afferma di avere acquisito la prova, dopo aver visionato gli atti, "che nessuna somma derivante dagli acquisti dei pandori sia stata destinata a queste finalità per cui è tutto falso e tale da alterare la capacità di acquisto prima e di donare poi del consumatore". Come accennato prima, non si fermerà la crociata del Codacons contro la trasmissione di Fazio che tra una settimana, domenica 3 marzo, ospiterà l'influencer al centro di numerose indagini, dal pandoro alle uova di Pasqua e alle potenziali frodi commerciali con alcuni marchi che hanno già preso le distanze dalla Ferragni. "Non si può consentire ad una persona oggetto di un processo penale per gravi reati commessi ai danni di 300mila consumatori e di un procedimento sanzionatorio della massima autorità indipendente, l'Agcom, di poter avere l'occasione anche indirettamente di professare la propria versione in assenza di un reale contraddittorio", conclude Rienzi.
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atomicgiveranchor-blog · 10 months
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Informazione indipendente: il salto in avanti che siamo tenuti a compier...
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personal-reporter · 1 year
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La disinformazione online e il ruolo dei social media
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La disinformazione online è diventata un problema sempre più diffuso negli ultimi anni, soprattutto a causa del ruolo dei social media nella diffusione delle notizie. I social media hanno acquisito un ruolo sempre più fondamentale nella vita quotidiana delle persone, diventando una fonte di informazione per milioni di utenti in tutto il mondo. Tuttavia, la diffusione di notizie false e di disinformazione sui social media rappresenta una minaccia per la democrazia e per la libertà di informazione. La disinformazione online si diffonde attraverso i social media in modo rapido e virale, grazie alla condivisione di contenuti da parte degli utenti. Spesso, i contenuti falsi o fuorvianti vengono creati con l'obiettivo di influenzare l'opinione pubblica o di promuovere interessi particolari. Inoltre, la disinformazione online può essere utilizzata per diffondere odio e discriminazione, creando tensioni e conflitti tra gruppi sociali. Per contrastare la disinformazione online, i social media hanno adottato diverse misure, come l'introduzione di algoritmi per identificare e rimuovere i contenuti falsi e la collaborazione con organizzazioni di fact-checking per verificare la veridicità delle notizie. Tuttavia, la lotta alla disinformazione online è ancora lunga e complessa, e richiede un impegno costante da parte di tutti gli attori coinvolti. Inoltre, è importante che gli utenti dei social media siano consapevoli del problema della disinformazione online e siano in grado di identificare i contenuti falsi o fuorvianti. Gli utenti dovrebbero verificare la fonte delle notizie e cercare di ottenere informazioni da fonti affidabili e indipendenti. Inoltre, gli utenti dovrebbero evitare di condividere contenuti senza averli verificati, per evitare di contribuire alla diffusione della disinformazione online. In conclusione, la disinformazione online rappresenta una minaccia per la democrazia e per la libertà di informazione. I social media hanno un ruolo fondamentale nella diffusione delle notizie, ma devono fare di più per contrastare la disinformazione online e garantire la veridicità delle informazioni. Inoltre, è importante che gli utenti dei social media siano consapevoli del problema della disinformazione online e siano in grado di identificare i contenuti falsi o fuorvianti. Solo attraverso un impegno costante da parte di tutti gli attori coinvolti sarà possibile contrastare efficacemente la disinformazione online e garantire un'informazione libera e indipendente per tutti. Read the full article
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secondopianonews · 1 year
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musicletter · 2 years
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18 anni di musica, cultura e informazione indipendente
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storiadossier · 2 years
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Stiamo al passo con le esigenze dei tempi: Storiadossier pronta all'evoluzione
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overthedoors · 7 years
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Perché non ti fanno più togliere la batteria dallo smartphone (e molto altro)
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Intervento di Ugo Mattei, giurista e professore di Diritto Internazionale e Comparato alla California University e docente di Diritto Privato all’Università di Torino. Costituzione, Comunità e Diritti – Torino, 19 novembre 2017 Negli ultimi tre o quattro anni sono stati installati, soltanto nella parte occidentale del mondo, quindi nel nord globale, circa un miliardo e quattrocentomila sensori…
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