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#liuteria
vitaspanata · 9 months
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Voglio costruire una solid body #67
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Verniciatura completata! Abbiamo usato la poliuretanica della SAYERLACK per via della robustezza e nel contempo scoperto che il mondo delle vernici e della verniciatura sono parecchio complicati e puzzolenti.
Abbiamo anche aggiunto le schermature in rame per le cavità dei pickup e dei potenzionetri.
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liuteriabasso · 10 months
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急なご連絡で申し訳ありませんが、都合により本日17日月曜日は休業とさせて頂きます。
最近、Instagramからこのホームページに投稿ができなくなってしまいました。
作業についての記録のようなものはInstagramかFacebookに、休業のお知らせなどはこちらのホームページに投稿する...などのように使い分けていきます。
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nabil2911 · 1 year
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#electric #bike #italy #guitar #bikelife #abruzzo #biker #italia #cycling #liuteria #instagood #guitarmaking #motorcycle #liutaio #ride #guitarmaker #photooftheday #mutignano #motorbike #tonewood #instabike #curly #moto #wood #mtb #tonewoods #nature #luthery #picoftheday #goodwood https://www.instagram.com/p/CruE0Z-PLl_/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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maxim960 · 1 year
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@romaexpoguitars 💥24-25-26 MARZO 2023: SAVE THE DATE‼️🤩 🔵Al Roma Expo Guitars, nel cuore della capitale a pochi passi da Fontana di Trevi, 30 tra i migliori Liutai Professionisti Italiani presentano i loro strumenti artigianali, vere opere d’arte, prezioso patrimonio artistico del nostro paese‼️😊 💢Programma ed info: LINK IN BIO! #romaexpoguitars #lutherie #liuteria #liutaio #guitarlutherie #guitarmaker #nylonguitar #classicguitarist #classicalguitar #classicalguitar #chitarraclassica #guitartest (presso Rome, Italy) https://www.instagram.com/p/CpXw9rXNKJI/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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elettrisonanti · 1 year
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🎥#ELETTRITV💻📲 Bene ragazzi saluto tutti mi chiamo Giovanni Frezza, questa e’ la mia bottega di liuteria, costruisco chitarre e bassi artigianali, siamo a Civita Castellana sulla sull’area archeologica del santuario arcaico dell’Apollo dello Scasato di Faleri Veteres...
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gfrino · 2 years
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Handgemachte Instrumente
Wir freuen uns, mit dieser neuen Website der Liuteria Lanini & Natolini SA einen Beitrag zur traditionellen Kunst leisten zu können. Die Liuteria Lanini & Natolini SA vertritt ein besonderes Handwerk: den Bau und die Restaurierung von Streichinstrumenten. Von der Einstellung über die Wartung bis hin zu heiklen Restaurierungsarbeiten wird jedes Instrument von fachkundigen Händen unter…
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mayamistake · 1 month
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Liuteria Arda Guitars
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diceriadelluntore · 1 year
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Storia Di Musica #247 - Grateful Dead, Live\Dead, 1969
L’apice della musica di San Francisco si ha con un ossimoro, perlomeno linguistico. Avviene nel momento massimo di popolarità, nei teatri simbolo, con la band che incarna quasi tutti le caratteristiche di questo periodo. Nel 1969 i Grateful Dead sono ospiti per alcuni concerti al Fillmore West e all’Avalon Ballroom, tra il gennaio e il marzo del 1969. Chiedono al loro mecenate e tecnico del suono, Owsley "Bear" Stanley (il quale molto prima di famose serie tv era anche un chimico clandestino, produttore di LSD, nominato Acid King dai media) di registrare con il meglio che si potesse avere, in termini di tecniche musicali, delle esibizioni live: Bear con l’aiuto di un altro ingegnere del suono, Ron Wickersham, perfezionerà le tecniche di registrazione con un nuovo tipo di microfono, e nuovi tipi di preamplificatori, tanto che Bear e Wickersham fondarono una società, la Alembic, che diventerà regina di questi componenti e in seguito meravigliosa liuteria per chitarre raffinatissime. Con il bene placido della Warner Bros., tre date vennero registrate: un concerto il 26 gennaio all’Avalon Ballroom e 4 concerti consecutivi il 27 Febbraio e il 2 Marzo 1969 al Fillmore West. In queste serate, la magia che scorreva tra Jerry Garcia (chitarra solista e voce), Bob Wier (chitarra ritmica e voce), Phil Lesh (basso), Ron “Pigpen” McKernan (Hammond e voce), le due batterie di Bill Kreutzmann e Mickey Hart e le tastiere di Tom Constanten è unica e il tutto si riversa in questo doppio LP live, leggendario, Live\Dead. In copertina, il disegno di Bob Thomas gioca sull’ossimoro: una divinità femminile esce trionfante da una bara con uno stendardo, sullo sfondo  la scritta psichedelica Live, a giocare sul fatto che sia un disco dal vivo, con nel retro la scritta Dead in caratteri colorati dalla bandiera a stelle a strisce. La scaletta, di appena 7 pezzi, esprime al meglio la creatività del gruppo, e quasi pone un limite creativo al rock psichedelico, come a dire che probabilmente più di così non ci si può spingere: la dimostrazione più sensazionale non può che essere ciò che i nostri combinano a Dark Star, un brano che appariva nel loro primo omonimo disco del 1967. Con il testo del paroliere, e membro ufficiale della band, Robert Hunter, nella versione originale dura 2 minuti, qui è il trampolino di lancio per un viaggio intergalattico di 23 minuti nel suono, nel pulviscolo sonoro spaziale, con gli intrecci delle chitarre di Weir e quella liquida, indimenticabile, di Garcia, rappresentazione unica e inarrivabile di un’idea musicale. Diventerà l’inno dei fan, e arriverà a versioni ancora più intergalattiche: record di sempre i 43 minuti del concerto del Dicembre 1973 a Cleveland, quanto la Sesta Sinfonia di Beethoven. Il ritmo si assesta nella ripresa, frizzante, di Saint Stephen, dedicata alla storia e al martirio del primo Santo cristiano, ma è solo una parentesi, che sfocia nella clamorosa The Eleven: nominata così per l’inusuale e complesso tempo ritmico di 11\8, è una jam che sa di jazz, acid rock, dove il suono arriva a zampate caracollanti. Arriva poi il turno dell’immersione nel blues, che sarà per tutta la carriera della band uno dei pilastri fondamentali: Pigpen ruggisce come un leone nella ripresa di Turn On Your Lovelight, classico della Peacock Record scritto da Don Robey, che qui svetta oltre i 15 minuti, e diventerà anch’esso un classico dei concerti con Pigpen in formazione (sfortunatamente morirà pochi anni dopo, nel 1972, per una rara malattia autoimmune). Ma c’è ancora modo di addentrarsi ancora più a fondo nelle profondità del blues: la band pesca un pezzo del Reverendo Gary Davis, dei primi anni ‘30, tra lo spiritual e il sermone accusatore, Death Don’y Have No Mercy, che viene rallentata all’inverosimile, e cresce con gli interventi magici e da brividi della chitarra di Garcia e dell’organo Hammond di Pigpen, con la sua vocalità calda e ruvida che regala una interpretazione indimenticabile. Con un salto inaspettato, Constanten mette in musica il suo diploma conseguito con Karl Heinz Stockhausen: Feedback è già elettronica, in un susseguirsi di effetti stranianti ed evocativi degli stati psicofisici alterati, con ruggiti elettrici che sembrano spilli di luce in un mare caotico. Alla fine, come un saluto tra amici, il traditional And We Bid You Goodnight saluta un momento storico della storia del rock, il primo e uno dei più alti momenti di improvvisazione musicale, che in quel periodo stava iniziando a diffondersi nel rock. Michelangelo Antonioni prenderà uno spezzone di qualche minuti di Dark Star per una delle scene cult di Zabriskie Point. Nella sterminata e inimitabile discografia Dead, esistono due perle assolute: nel 2005 un box set, limitato a 10 mila copie, Fillmore West 1969: The Complete Recordings, in 10 cd raccoglie in serie le 4 esibizioni al Fillmore West, con alcune perle, tipo una Turn On Your Lovelight da 19 minuti e una cover mozzafiato di Hey Jude dei Beatles. Nello stesso anno verrà distribuita anche una versione 3 cd che raccoglie alcune delle esibizioni di quelle serate magiche, tra cui due jam al limite della fantascienza, That's It For The Other One da 23:30 e una Jam da 25. Difficile trovare miglior rappresentazione della Haight Ashbury che non sia questo disco, per tutto quello che contiene, tranne forse un diretto impegno politico, che verrà sviluppato con più incisività dai Jefferson Airplane. Uno dei dischi da avere.
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artide · 2 years
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Riportare a nuovo una chitarra di circa 60 anni fa (almeno), fatta ancora con una certa idea di artigianalità e con buon legno. Catania è stato il primo a produrre ed esportare strumenti su larga scala mantenedo un laboratorio di artigiani che lavoravano i legni a mano. Cose adesso quasi introvabili con la dislocazione della produzione all'estero ed abbassamento dello standard generale. Bisogna andare alla liuteria di un certo livello per ritrovare una certa idea di prodotto e qualità. Ovviamente suono fantastico, legno invecchiato e come dico ai miei studenti, gli strumenti musicali fatti bene ci insegnano che riparare è meglio di ricomprare ed il loro valore e qualità aumenta con il tempo e con l'usura. Il contrario del mondo in cui siamo immersi ed a cui siamo abituati.
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mezzopieno-news · 2 years
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LE BARCHE DEI MIGRANTI DIVENTANO VIOLINI E MUSICA
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Di fronte alla tragedia dei migranti che vede il Mar Mediterraneo come il più grande cimitero d’Europa, è sorto un progetto che trasforma il dolore in conoscenza, la memoria in melodia.
L’obiettivo è trasformare il legno dei barconi in strumenti musicali, oggetti di testimonianza e di legame spirituale, affinché le persone possano entrare in contatto con una realtà, quella dei migranti, che viene spesso affrontata e raccontata in modo superficiale o ideologico. A trasformare il legno dei barconi provenienti da Lampedusa in oggetti di speranza sono le persone detenute, attraverso un laboratorio di liuteria che compie il miracolo della trasformazione di uno strumento di sofferenza ed esodo, la barca, in uno di comunione, un violino.
Dalla Casa di Reclusione Milano, Opera, i barconi che sono stati affidati alla Fondazione Casa dello Spirito e delle Arti dal Ministero dell’Interno, sono ricavati violini, viole e violoncelli, da prestare a orchestre italiane e straniere per poter diventare strumenti di testimonianza e di legame. Questi strumenti musicali possono così essere suonati portando con loro una cultura della conoscenza, dell’accoglienza e dell’integrazione attraverso la bellezza e le armonie.
Il primo violino è stato chiamato “Il Violino del Mare” e di seguito è nata una vera e propria orchestra itinerante. L’Orchestra del Mare porta la musica degli strumenti che viaggiano per testimoniare, in Italia e all’estero, il dramma che vivono quotidianamente i migranti e per avvicinare la gente alle loro anime e per far rivivere i sogni, le speranze e le vite di chi cerca una vita migliore affrontando l’incognito e spesso la morte.
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Fonte: Casa dello Spirito e delle Arti
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vitaspanata · 1 year
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Voglio costruire una solid body #62
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Cioè, mi tocca ancora togliere del nero perchè il capo vuole il margine più sottile... vacca boia.
Nel box fa un freddo cane.
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liuteriabasso · 1 year
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my latest and new model 5 strings contrabass, modello personale 2021 "RL" it works with professional contrabbasista in Nagoya 5���コントラバスが完成し、無事納品いたしました。 名古屋のプロコントラバス奏者のもとで頑張ります。 帰国と開業以来初めての5弦バスで、しかも5弦バスのために新しくデザインした新型。 通常よりもかなり横広く、でも音がもっさりしないように考えてます。 ソフトケースにもギリギリ入りました。 #弦楽器製作 #弦楽器工房 #liuteria #コントラバス #contrabass #contrabbasso #doublebass #愛媛 #松山市 #柳井町商店街 #artigianato (弦楽器工房"La chiave di basso") https://www.instagram.com/p/Cl6hXm0pD8_/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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nabil2911 · 1 year
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#electric #bike #italy #guitar #bikelife #abruzzo #biker #italia #cycling #liuteria #instagood #guitarmaking #motorcycle #liutaio #ride #guitarmaker #photooftheday #mutignano #motorbike #tonewood #instabike #curly #moto #wood #mtb #tonewoods #nature #luthery #picoftheday #goodwood https://www.instagram.com/p/Crm9jIzOUTi/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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micro961 · 11 days
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Leonardo Fontanot - “Capricorno”
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Non solo un segno zodiacale, ma il simbolo dell’essere spesso relegati a luoghi comuni e stereotipi: andare controcorrente può salvarci dall’apatia e dal conformismo
Nel suo nuovo singolo, Leonardo Fontanot esprime la voglia di vivere con leggerezza e semplicità, fuori dagli schemi. In questo senso la metafora dell’oroscopo, nella ripresa del suo ascendente, sembra voler rappresentare una vita predeterminata, senza possibilità di appello, ove tutto ciò che non rispetta i canoni imposti dalla società si pone nella logica anticonformista, creando tensione. La stessa idea del rapporto di coppia sembra confinato nella logica di una vita stabile, dentro quattro mura e con il lavoro fisso. Andare controcorrente è l’unico modo per ridisegnare l’assetto delle costellazioni con la propria immaginazione ed evitare di essere preda dell’apatia.
Leonardo Fontanot, classe 1995, di origine veronese ma residente nelle Marche, autore, interprete, produttore musicale e polistrumentista, nei suoi brani spesso suona batteria, pianoforte, chitarra e synth basso. Una parte degli strumenti che usa li costruisce da sé o li modifica anche perché Leonardo Fontanot ha avuto l’opportunità di crescere immerso nella rinomata bottega di liuteria del padre, da cui ha imparato a maneggiare gli strumenti. Grazie a questa abilità, il lavoro e la ricerca sui suoni è continua nella sua musica.  Dopo l’esordio discografico, in estate, con i singoli “Sempre con te Tranne con te Ancora io e te Troppo perché Solo io e te” e “Mi sa”, l’autore ha pubblicato nuovi brani come “L’Era dei suicidi”, ”In attesa di me”, “Appicchiamoci “, “Ad un passo” e “Allegria”. Esce a marzo 2024 il nuovo singolo “Capricorno” che, insieme agli altri brani già pubblicati, andrà a comporre la tracklist del nuovo album in uscita per il prossimo autunno.
Etichetta: CUTCOMBO RECORDS  
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