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#manca il tuo fiato
l-incantatrice · 10 months
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Nella notte un battito, il tuo, rimbomba incessante nel mio essere.
Due tempi. Due parole: "ti voglio".
Assordano, vibrano, spaccano l'anima, lasciando scorrere la tua essenza nel mio sangue.
E mi manca il fiato. Sentimi.
Sono quel brivido, sotto pelle.
Sono quel sussurro, che ti sfiora.
Sono io. Sono tua.
Elisabetta Barbara De Sanctis
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libero-de-mente · 1 month
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In quest'epoca di falsi profeti e verità alternative, in cui tutto viene messo in discussione dal Santo Diritto d'Opinione (che è molto simile alla Santa Inquisizione medievale), il quale tra poco metterà in dubbio anche la rotazione terrestre attorno al Sole, persone come Alberto Angela diventano per me fari nella nebbia.
Prendiamo per esempio proprio Alberto Angela, come lo fu suo padre Piero, la sua razionalità diventa come un balsamo lenitivo, che mi avvolge in un'aura di calma. Quando il cielo si tinge di rosso non penso che: "rosso di sera bel tempo si spera". Ma, come lui, consulto le previsioni meteo, scacciando superstizioni millenarie. Meglio Giuliacci di un proverbio.
Quando mi trovo di fronte a un bivio, non mi affido all'istinto, ma studio attentamente le mappe, proprio come farebbe un archeologo alle prese con un sito da scavare e da riportare alla luce. In realtà uso un navigatore, molto meglio, perché credetemi riesco a perdere la Stella Polare anche con una bussola in mano.
E quando mi trovo a combattere con l'erba infestante del mio giardino, non la vedo più come un nemico, ma come un organismo vivente, degno di studio e rispetto. L'erba, non quella del vicino sempre verde e neanche quella di Bob Marley, mi riporta alla mia gioventù. Mi manca l'odore dell'erba appena tagliata, le partite a pallone, le ginocchia sbucciate, le corse sotto il sole, il cielo stellato, la gnagna.
Se fossi Alberto Angela avrei scritto, alla fine della frase precedente, "un sito archeologico" e non "la gnagna". Ma io non sono lui, disdetta.
Ieri, ho deciso di sfidare la mia pigrizia e ho indossato le scarpe da running. Dopo appena un chilometro, ero già stremato. Il fiato mi mancava, le gambe tremavano e mi sentivo come un gladiatore morente nel Colosseo. In quel momento di sconforto, ho avuto una visione: Alberto Angela, in tutta la sua pacatezza, mi puntava il dito e, con un sorriso comprensivo, mi diceva: "Il tuo corpo è come le rovine che risalgono all'epoca di un velleitario tentativo di attività fisica. Ricorda, caro amico, che anche i più grandi imperatori avevano i loro limiti". Non c'ho capito nulla, tranne che era meglio rientrare a casa e buttarmi sul divano.
Un'altra volta, mentre stavo per inviare un'email di lavoro particolarmente importante, il mio computer si è bloccato. La rabbia mi ha assalito per un attimo, ma poi ho respirato profondamente e ho cercato di mantenere la calma. Ho riavviato il sistema e ho ricominciato da capo, con la stessa pazienza di un archeologo che ricostruisce un vaso frantumato. In quel caso ho ricostruito, riattaccando tutti i cocci, i miei testicolo frantumati. Alla fine mi è apparso l'ologramma di Alberto Angela che mi faceva l'occhiolino e mi sussurrava "acido desossiribonucleico".
In un mondo sempre più frenetico e caotico, avere un punto di riferimento come Alberto Angela è un vero e proprio privilegio. La sua capacità di spiegare anche i concetti più complessi in modo semplice e chiaro mi ha insegnato a guardare il mondo con occhi nuovi, a porre domande e a cercare sempre delle risposte razionali. E anche se a volte mi sento sopraffatto dagli eventi, so che posso contare su i suoi programmi per ritrovare la serenità e la curiosità che mi contraddistinguono.
In alternativa gli psicofarmaci, o l'alcol, fanno lo stesso effetto.
p.s. nell'immagine l'espressione di Alberto Angela dopo aver letto questo mio post
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canesenzafissadimora · 8 months
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È così che ci ho provato con te,
provato sapendo che non sarebbe bastato, che non sarebbe servito.
Ci ho provato a rincorrere il tuo treno già partito, anche se sapevo che non si sarebbe fermato.
O con te o con nessuna.
Su con te o giù da solo.
Perché funziona così, ci provi, ci provi, fino a quando non ti manca il fiato.
Ci provi lo stesso, ti dici, non si sa mai, magari un miracolo, un guasto, un sorriso,
o negli occhi la fotografia di un abbraccio non dato che ha in sé un bel colore ma che non dà il calore che ti mancherà.
Accade qualcosa e per una volta tirare un freno sa regalare libertà.
Sono piccoli momenti di incantevole felicità.
E non è affatto ottimismo, è proprio amore,
è proprio amore sai?
Quando gli amici mi dicono:” Il mondo è pieno di donne” e io rispondo: “Certo…” e poi cambio discorso perché so che non servirà nutrire una magra consolazione.
Vorrei solo dirti ancora una cosa,
magari l’ultima, fin quando non me ne verrà
in mente un’altra.
Guardandoti vivere vedo il mondo migliore.
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Massimo Bisotti
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bbysus · 2 months
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Papà, oggi sono nove anni da quando non sei più qui con noi e in questi giorni mi scoppia la testa ogni volta che penso che mi hai lasciato ancora quindicenne, ma che tra cinque giorni ne spegnerò venticinque di candeline e tu non sei durato una vita, nemmeno un pezzo, nemmeno un po’. Sei rimasto un ricordo giovane e felice, di quelli che ti tolgono il fiato quando ci pensi.
Sai papà, c’è la me bambina perennemente insoddisfatta, mi chiede il perché di tutta questa sofferenza, è da anni seduta sulle scale di casa ad aspettare che tu torni da lavoro e intanto piange perché ha dimenticato il suono della tua risata, rivuole il suo papà e io non so cosa dirle, sento la sua paura ogni volta che realizza daccapo che dovrà stare senza te e mi verrebbe da abbracciarla, da dirle “ce la faremo a crescere senza di lui e sarà tutto merito tuo” ma so che non mi ascolterebbe, non riesciurei a calmarla e allora le dico che deve rassegnarsi, che la vita senza te avrà per sempre un sapore amaro e ci saranno giorni in cui avrà paura di vivere in un mondo in cui non esistono più i tuoi abbracci, le tue carezze e i tuoi “amore mì” accompagnati da quei baci che pungevano le guance per colpa della barba, che sarà sempre difficile pensare al nostro papà che da piccole ci teneva sotto braccio e fischiettava la marcia nuziale, a quel papà che ne suoi, nostri, ricordi resta il più grande di TUTTI. Al suo primo amore.
Al mio cielo, al mio papà che oggi mi manca ma so che è vicino a me: ti voglio bene, a chilometri di distanza o con il cielo a separarci.
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pioggiadestate99 · 1 year
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Mentimi.
Mentimi spudoratamente e dimmi che senza di me sei triste.
Mentimi e dimmi che senza di me ti senti solo.
Che ti manco da mancare il fiato.
Mentimi. Perché la triste realtà non mi piace. Che vai avanti anche senza di me, senza fatica.
Che sei felice e ridi con qualcun'altra.
Mentre io continuo a sognarti e continui a mancarmi. Mi manca condividere le cose con te.
Mi manca la tua faccia di merda. Mi manca vederti sorridere. Il tuo imbarazzo quando ti guardo.
Mi manchi.
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seoul-italybts · 6 months
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[✎ ITA] W Korea : V, Intervista per il Rilascio di 'FRI(END)S' | 21.03.24⠸
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__ “Tornerò presto”
Taehyung x W Korea
- Intervista per il rilascio di 'FRI(END)S' -
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d. Dicci, come sono andate e cosa ne pensi delle promozioni per il tuo primo album solista?
Taehyung: Spero le persone che amano la musica lo apprezzeranno. Sono molto soddisfatto delle promozioni.
d. C'è qualche motivo particolare dietro al rilascio singolo di ognuna delle tracce?
Taehyung: Credo di aver infuso un po' della mia storia in ognuna delle canzoni, quindi invece che raggrupparle tutte insieme, spero le ascolterete individualmente, una ad una... Invece che tutte insieme in un sol colpo, tipo ta-ta-ta-dak!
d. Riguardo 'FRI(END)S'
Taehyung: Inizialmente, 'FRI(END)S' doveva essere inclusa in 'Layover', ma ho pensato sarebbe stato meglio rilasciarla separatamente. Quindi l'ho messa da parte ed è stata lì per circa 2 anni. Ecco perché l'ho rilasciata solo ora. È un brano che risveglia molti ricordi. L'ho ascoltata con gli amici e gli hyung più stretti e ho detto loro che volevo assolutamente rilasciarla, prima o poi. E ora è uscita.
d. La tua parte preferita [in 'FRI(END)S']?
Taehyung: “But once we cross the line / There's no denying you and / I can never turn around” [* Ma una volta superata quella linea / Non possiamo più negarlo, tu ed / Io non potremo più tornare indietro]. Sono versi dalla seconda strofa. In questa parte, c'è un vocalizzo che non uso spesso, e c'è anche un leggero cambio di tonalità che però fa una gran differenza, stilisticamente. È come una boccata d'aria fresca, quindi mi piace molto.
d. [Domande con la compitazione di 'FRI(END)S']
F per FIRST __ Cosa ti viene in mente quando senti la parola 'first ( primə)''?
Taehyung: La nostra prima esibizione, il nostro showcase... Abbiamo debuttato attraverso uno showcase. Non ci saranno state neppure 100 persone, quel giorno. E non esisteva neanche ancora il nome ufficiale 'ARMY'. Sul serio, mi piacerebbe tornare a quel periodo. Non ho mai provato tanta agitazione come quel giorno.
d. R per RE-(wind) __Il momento cui vorresti tornare?
Taehyung: Mi piacerebbe tornare alla mia infanzia, al primo anno di scuole medie. Ero un tale testone. Vorrei tornare ad essere quel ragazzino impertinente e sregolato.
d. I per IDENTITÀ __Che differenze ci sono tra V e Kim Taehyung?
Taehyung: Credo fondamentalmente la personalità sia la stessa, desideriamo e lavoriamo entrambi per realizzare obiettivi simili e la pensiamo anche allo stesso modo. Ma V è come una sorta di personaggio, è un alter ego creato da Kim Taehyung. Cioè, V ad esempio non mangia.. V esiste solamente sul palco. Quando scendo dal palco, torno ad essere Kim Taehyung.
d. E per EGO __ Qual è il punto di forza del tuo io interiore?
Taehyung: Il mio orgoglio. Ciò di cui vado fiero: il mio lavoro, il gruppo e le/i fan... Ogni volta che ci esibiamo, lo faccio con orgoglio. Amo me stesso così come amo ciò che faccio.
d. N per NEED (bisogno) __ Di cosa hai più bisogno al momento?
Taehyung: Di tempo. 24 ore al giorno non bastano. Nei giorni lavorativi, non faccio altro che lavorare e non mi rimane molto tempo per rilassarmi. Ho poco tempo anche per riposare e dormire. Di tanto in tanto, mi chiedo come sarebbe avere più tempo in una giornata.
d. D per DRAMA __ Se la tua vita fosse un drama, che genere sarebbe?
Taehyung: Credo sarebbe una commedia nera.
d. S per SPECIALE __ Ciò che vorresti dire a qualcuno di speciale?
Taehyung: [ai BTS] Al momento siamo distanti e manca ancora parecchio, ma fino al giorno in cui ci riuniremo, cerchiamo di riguardarci, essere felici e raccogliere le energie e allenare il fisico così da non restare senza fiato quando ci esibiremo in concerto. Quello che mi preoccupa di più, in tal senso, però sono io. Farò del mio meglio.
⠸ ita : © Seoul_ItalyBTS ⠸
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ladiva07 · 1 year
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non capisco hai detto che non avresti mollato subito, mi hai fatto un sacco di promesse e ora la mia mente scherza con me dicendo hai visto che carina che era e tu ora sei felice anche senza di me ma io voglio tornare al giorno che ci siamo conosciuti e rifare tutto da capo a me manchi così tanto che la sera e la parte peggiore perché stavo con te tutto il giorno mi aggiornavi se mangiavi uscivi e ora invece c'ho che ricevo e sono fuori o mi manchi così a cazzo e io mi ritrovo a fare i conti da solo e a piangere di rotto con la musica senza farmi scoprire dai miei anche se e impossibile perché mamma continua a chiedermi "mi manca il vecchio te" "perché sei così stronzo?" "perché hai gli occhi spenti?, prima tornavi a casa con il sorriso" la tutor non è da meno e sempre "ciao tesoro come sta la miri?come va tra di voi?" "quindi vi incontrate ancora st'estate?" "tesoro mio perché hai gli occhi spenti?, hai pianto?" "Theo ti sei spento" e io non so cosa dirgli anche se la sera mi ritrovo con la lattina della birra e il sabato e la domenica con il vino fino a dimenticare il fatto che tu mi abbia lasciato un vuoto incolmabile. sai a volte vorrei sparire da tutto o non essere direttamente non nato odio il giorno in cui sono venuto al mondo perché ho solo rovinato tanta gente e tu compresa.. a volte ripenso a noi e a capire cosa possa essere andato storto per essere finito a piangere come un bambino in un angolo ho perso la mia casa il mio punto di riferimento ora posso contare solo su di me perché la flotta si è distrutta e fa male come mi chiami ancora perché spero in un tuo ritorno dicendo voglio lottare.. perché sono stanco delle lacrime che rigano il volto ho bisogno di te ho bisogno della tua voce ho bisogno che quel cazzo di telefono vibri ho bisogno della tua incazzatura perché non ti ho risposto ho bisogno che tu ti preoccupi per me ho bisogno di tornare come prima sono stanco di piangere fino a mandarmi il fiato ho bisogno di te.. non so andare avanti senza di te..
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momentidicri · 2 years
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sono stanca. sento che i miei piensieri non riescono a trovare il loro spazio. muovo il mio corpo, vivo ma non riesce a stare sereno. mi manca scrivere, mi manca avere uno spazio in cui poter respirare e buttare fuori tutto quello che sento. ho sbagliato a prendere questa decisione, non avevo bisogno di un avventura, ma ho bisogno di stabilità. mi sento come se stessi per crollare, come se tutto questo piano piano mi stia lasciando senza fiato. ne ho parlato con mamma e papà e li ringrazio per essere così sempre presenti è così comprensivi. ho bisogno di una routine, di poter arrivare a casa stanca ma felice del posto che mi sono creata. i miei libri sulla scrivania, il letto con le lezuola tutte colorate e le lucine in cima che riscaldano la camera, la musica in sottofondo e un bicchiere di vino per rilassarmi. a novara ero riuscita a trovare questa dimensione e non ci sono voluta rimanere. sono stanca, ho bisogno di riposare e di respirare. vorrei che tu fossi più vicini fisicamente, passare la domenica insieme a te a fare nulla, a divertirci la sera e ridere. potermi svegliare e incontrare il tuo viso e sorriderti. io insieme a te ci passerei la vita, riuscirei a costruire il mio posto sicuro. spero che le cose si evolvano e che mi iesca a ritrovare un po’ di pace.
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Ogni tanto mi manca il fiato…
Cioè mi fai mancare il fiato…
Cioè quello che provo per te mi toglie il fiato…a volte per tutta la notte, a volte perdo tutta la notte per un solo istante a pensarti… a pensare quello che non siamo più…
a pensare quanto io abbiamo continuato ad amarti e quanto io continui ogni giorno ad amarti e quanto io debba nasconderlo per la paura che per te non sia più nulla…
A pensare quanti ostacoli e difficoltà ci sarebbero se dovessimo riaffrontare qualcosa assieme… e quanto vorrei sentirti dire che saresti pronta a lanciarti in tutto questo con me. Vorrei poter dire contro tutto e contro tutti, ma sarebbe troppo facile… perché dobbiamo farlo al contrario, “con tutto e con tutti”, perché ci sono persone nelle nostre vite che non possiamo lasciare “sole”.
A pensare quanto vorrei stringere il tuo viso tra le mie mani, fissarti negli occhi e dirti quanto io ti ami, quanto avrei voluto che mi passasse dopo tutto questo tempo e quanto invece ha continuato a crescere giorno dopo giorno, dopo quasi un anno da quanto ci siamo divise…
A quanto vorrei…
E invece piango e ti penso sempre, costantemente.
Sono a pezzi.
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ilconteunicorno · 2 years
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Quando ti penso, impazzisco e aspetto un tuo segnale. Quando arriva, mi manca il fiato e spero che qualcosa accada. Quando succede ... Beh, tutto è più bello.
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È così che ci ho provato con te, provato sapendo che non sarebbe bastato, che non sarebbe servito.
Ci ho provato a rincorrere il tuo treno già partito, anche se sapevo che non si sarebbe fermato.
O con te o con nessuna.
Su con te o giù da solo.
Perché funziona così, ci provi, ci provi, fino a quando non ti manca il fiato.
Ci provi lo stesso, ti dici, non si sa mai, magari un miracolo, un guasto, un sorriso, o negli occhi la fotografia di un abbraccio non dato che ha in sé un bel colore ma che non dà il calore che ti mancherà.
Accade qualcosa e per una volta tirare un freno sa regalare libertà.
Sono piccoli momenti di incantevole felicità. E non è affatto ottimismo, è proprio amore, è proprio amore sai?
Quando gli amici mi dicono:” Il mondo è pieno di donne” e io rispondo: “Certo…” e poi cambio discorso perché so che non servirà nutrire una magra consolazione.
Vorrei solo dirti ancora una cosa, magari l’ultima, fin quando non me ne verrà in mente un’altra.
Guardandoti vivere vedo il mondo migliore.
Massimo Bisotti
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Ti penso tanto. Sto davvero iniziando a credere che ti penseró per tutta la vita, come condanna ad un amore eterno che se non pulsa fuori di te, dura dentro di te. Penso che forse in quelle due ore avrei dovuto dirti con il cuore in gola e tutto d’un fiato quello che provo, che provo ancora. Non so cosa ti ho fatto notare invece, non so cosa sia stato meglio fare. Ho provato a proteggere me una volta. Ho provato a far parlare te, per una volta. Ed ora resto prigioniera in questa crisalide di pensieri aggrovigliati: avrei dovuto tenerti la mano? Avrei dovuto mantenere quello sguardo così dolce e profondo che cercavi da me…e che invece, per codardia, non sono riuscita a seguire neanche per più di due secondi? Sì, sai com’è, se ti avessi guardato avrei finito per baciarti, ammesso che non l’abbia già fatto con gli occhi. Io so che l’importanza da sempre attribuita al tuo nome è dovuta anche alla mia condizione esistenziale, ai miei traumi, alle mie solitudini, ai miei incontri nefasti che si sono susseguiti dopo di te…ma sei l’unico amore che abbia mai veramente provato. E mi manchi. Mi manca quell’amore. Come mi facevi sentire. Come mi faceva sentire sentir sbocciare fiori dallo stomaco alle labbra. Forse avrei dovuto dirti altro in quei 120 minuti. Forse eri lì a capire il vero motivo di quell’incontro…e non ti ho fatto capire nulla. Forse, dico forse, perché magari ho rispettato la parte razionale di entrambi ed è meglio così, no? Lasciar perdere, vero? Me l’hanno insegnato loro a proteggermi e indossare una maschera. Ma se ti avessi detto “non andare via, non ti ho detto neanche una delle cose che custodivo dentro di me, dammi una sola sera dopo 6 sei anni”…tu, tu saresti rimasto con me? Ma se avessi continuato a guardarti negli occhi, come tu avevi iniziato a fare, se mi fossi avvicinata, se fossi rimasta nel nostro silenzio dolce e imbarazzante, invece di spezzarlo per il timore di sbagliare…tu, tu mi avresti guardato ancora? Tu…tu ti saresti immerso con me nei nostri ricordi inchiostrati di quell’unico Amore che entrambi, finalmente lo so, abbiamo provato?
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colorfulprincewombat · 6 months
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Immobile, inerme, obbediente, stai lì ferma, in attesa che cominci il mio gioco
Le tue forme mi sono evidenti, senza vergogna, impudiche, mi manca il fiato.
Il tuo respiro, è irregolare ansimante, il rumore riempie quel vuoto silenzio, resti accucciata su quella sedia in attesa.
Colgo ogni piccolo movimento il più impercettibile sussulto del tuo corpo provoca spasmi nella mia mente, fantasie represse vengono alla luce senza ritegno.
La tua schiena mostra i segni del dolore, solchi arrossati, bagnati di piacere.
L' estremo atto dell'appartenenza, ti ha colto d'improvviso, tu donna ribelle, restiva, sfuggente, hai ceduto, ti sei arresa alla mia mente senza condizioni, un unico desiderio ora appaga i tuoi sensi soddisfare il mio volere per avere quel piacere sempre sognato e mai raggiunto veramente. Ora sei pronta si comincia...
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Basement - I Wish I Could Stay Here, traduzione testi
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C’è ancora il tuo bicchiere sul davanzale Mi farò venire la forza di spostarlo presto Ma fino ad allora mi perdo nei pensieri su di te
(da: Earl Grey)
1. Basement – Fading, traduzione
Svanire “Sì, probabilmente è la mia ultima occasione”
“Anche la mia”
“Ora o mai più” Viene giù forte la pioggia, mi lava via
Mi sento male Mi sento male
Proprio vuoto, proprio ordinario Perché nella testa ti ho sentito che facevi il mio nome
Crollo, svanisco E tutto quello che avevo cadrà a pezzi
Niente resta uguale
E tutto quello che avevo cadrà a pezzi
Niente resta uguale Perché nella testa ti ho sentito che facevi il mio nome
Crollo, svanisco
Perché nella testa ti ho sentito che facevi il mio nome
Crollo, svanisco 2. Basement – Plan to Be Surprised, traduzione
Un piano per sorprendersi Fa più buio che mai
È già difficile vederci qualcosa anche senza che tu mi fai sentire una nullità
Sono una nullità Le luci sono tutte spente in casa tua
E te non ti si vede da nessuna parte
Lo so che hai paura, ma io ci sono ancora
Sto arrivando Ti prego, fammi entrare: fa freddo fuori
E io non intendo andarmene da nessuna parte 3. Basement – Canada Square, traduzione
Canada Square Stanotte mi sono addormentato con sù i vestiti
In piena estate
Mi sono svegliato tremante di freddo sotto queste coperte vuote E ho cominciato a dormire sulla fronte
Perché lo facevi tu… e mi manchi
Ho letto il tuo biglietto quando ho ripreso conoscenza
Era un grazie di cuore che mi ha spezzato il cuore in due E allora faccio i bagagli e mi lascio alle spalle questo posto
E ti brillano molto di più gli occhi ora che ho troppa paura di guardarti
In una stanza così piena di gente non mi sono mai sentito così solo E allora faccio i bagagli e mi lascio alle spalle questo posto 4. Basement – Crickets Throw Their Voice, traduzione
I grilli lanciano il loro grido Se avesse funzionato tutto, vivremmo in una casa diversa, vivremmo in una città diversa
È un nuovo inizio: corpo pulito, cuore spezzato
Verrò a trovarti quando ci sarà occasione Non è facile respirare quando sei sott’acqua
Io affogo e tu mi spingi Chiudi gli occhi, dormi fuori
Fa più caldo che qua dentro
Io me la caverò, correrò a nascondermi
Vorrei poter restare qua Ti ho ancora in testa
La mia mente è convinta che tu non te ne sia mai andata
Conto quanto manca a rivederti
Confronto ancora ogni cosa con la tua sagoma
Come faccio a dimenticare ciò che è perfetto? Non è facile respirare quando sei sott’acqua
Io affogo e tu mi spingi sotto Chiudi gli occhi, dormi fuori
Fa più caldo che qua dentro
Io me la caverò, correrò a nascondermi
Vorrei poter restare qua Vorrei poter restare qua Chiudi gli occhi, dormi fuori
Vorrei poter restare qua 5. Basement – Earl Grey, traduzione
Earl Grey Ho alzato lo sguardo verso la tua finestra, fatto finta di vederti
Tu non ci vivi più lì La mente divaga e mi perdo nei pensieri su di te
Dormo come via di fuga, perché tanto il bere ti uccide lo stesso
E allora perché quando mi sveglio mi fa ancora male il cuore? C’è ancora il tuo bicchiere sul davanzale
Mi farò venire la forza di spostarlo presto
Ma fino ad allora mi perdo nei pensieri su… Hai fatto l’impressione migliore: la perfezione su pagina
Il più selvaggio dei cuori non si farà mai domare 6. Basement – Ellipses, traduzione
Ellissi (strumentale) 7. Basement – Every Single Word, traduzione
Ogni singola parola Fammi sapere la verità
Fammi sapere che non stiamo fingendo
Io ti aspetterò, proprio come dicevo
Ogni singola parola ferisce più della prima
Sei un pezzo frantumato di quello che eravamo un tempo Ti prego, salvami Fammi sapere la verità
Fammi sapere che non stiamo fingendo
Io ti aspetterò, proprio come immaginavi Ti prego, salvami da me stesso
Ti prego, salvami 8. Basement – Yoke, traduzione
Giogo Senza fiato, mi strozzo con l’indecisione
Nascondimi in camera mia e dimenticati di me, dimenticati di me
Mi dispiace, se vuoi sapere la verità
Mi dispiace, se vuoi sapere la verità Sono io contro il mondo
Sono io contro il mondo, il mondo
Mia madre è felice? Mio padre è fiero?
Nascondimi in camera mia, però perdonami, perdonami
Mi dispiace, se vuoi sapere la verità
Mi dispiace, se vuoi sapere la verità, la verità
Sono io contro il mondo
Sono io contro il mondo, il mondo, il mondo 9. Basement – Grayscale, traduzione
Scala di grigi Le immagini dipinte dalle tue mani non avranno più lo stesso aspetto
Questi colori fuggono, questi colori sbiadiscono
Ciò che un tempo era vivace ormai è diventato grigio C’è un posto dove tengo le parti di noi due per come dovevano essere, come ricordi 10. Basement – March, traduzione
Marzo Viaggi in treno sù a ovest verso la mia seconda casa
Tu stavi lì seduta ad aspettarmi
Libri per il viaggio, tanto per passare il tempo
Questi uccelli della pace se ne stanno andando Non mi aspetti più
Non mi aspetti più Stiamo sù fino a tardi e guardiamo la TV
Non la guardavamo mai per davvero
Abbiamo fatto progetti che pensavo avremmo mantenuto
Le date ancora sul mio diario Non mi aspetti più
Non ti aspetto più
Non mi aspetti più
Non ti aspetto più
Non mi aspetti più
Non ti aspetto più
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sonounacattivapersona · 8 months
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Dimmi, Come si spiega l’amore ?
Si prende il mare, l’oceano, il cielo, si versa tutto in un universo tutto nostro che parte dai tuoi occhi e si apre su dimensioni parallele inesplorate, le varchiamo con una nave che porta il tuo nome, tra il verde, il blu, il rosso ed io e te siamo lì, persi l’uno nell’altro fino a quando l’estasi non ci coglie e crolliamo sudati, mano nella mano, con gli occhi che non si lasciano ed il fiato che ci manca non per l’atto… ma perché tu vali il fiato che mi togli, sorridi, “tu vali il fiato che mi togli…”
Marco Acerbo
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max-conversation · 11 months
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Amore al tempo dei social
"Hai mai sentito, chiese, che ti manca qualcuno che non hai mai incontrato?". Ho letto questa frase in un post, a me è venuto istintivo rispondere sì, l'ho anche scritto nei commenti, spero non m'abbiano preso per matto, poi ci ho pensato su e mi sono chiesto: perchè ho detto si? Ok, siamo nell'era dei social, esiste quindi l'amico, quello d'infanzia, il vicino di casa, poi c'è l'amico di facebook, il cui significato è ancora ben lontano dal venir compreso. Bene, supponiamo, e penso sia capitato a molti di noi, di vedere su FB la foto di una donna bellissima, talmente bella da togliere il fiato. A me è successo tempo addietro, e credetemi, non avevo mai visto una donna così bella, immaginatela cosi: capelli raccolti e tenuti su da un fazzoletto, semplice canottiera bianca, gonnellina dal gusto sbarazzino in tinta con il fazzoletto, classico abbigliamento per le pulizie di casa. Continui a guardare, ti soffermi ad ammirarle le gambe, bellissime giuro, talmente belle che sfiderei Michelangelo a riprodurle, talmente perfette che non ci riuscirebbe mai. Le mani arricciate a mò di pugno a sollevare leggermente la gonnellina, quasi a sfidare la tua mascolinità e con la certezza che ormai tutto il tuo essere è concentrato sulla sua figura. Te la immagini consapevole di ciò, e il timore di non essere all'altezza di un qualcosa di così bello ti porta a dimenticare, ad annullare ciò che sei e che sei stato, quasi come un nuovo nato, e devi re-imparare, tutto, da zero. Mi ci sono sentito così, e non è piacevole. Nella quotidianità torni ad essere chi sei, anche se ogni tanto, giusto per un momento ti torna in mente quella figura. Torni su FB e ovviamente che fai? vai a vedere quella foto, può esserti sfuggito qualche particolare, bisogna controllare e ricontrollare e mentre scorri la cronologia ti rendi conto che tutto è successo in automatico, non ci hai pensato, è stata la tua mente, il tuo inconscio a portarti lì. La guardi, noti le scarpe, che in quel turbinio di emozioni ti eri perso, scarpe aperte, estive, calzate con semplicità e talmente tanto garbo da farla sembrare quasi sospesa. Ma il tuo sguardo si concentra sui lembi della gonnellina, ne osservi il lento movimento, e nella tua mente quella figura, pian piano, prende vita. Ti ritrovi passivo spettatore di una piece teatrale di cui non hai pagato il biglietto, stai lì, seduto, ad ammirarla, aspettando con ansia il momento in cui poserà il suo sguardo su di te. Ma realizzi che ciò non può accadere, e per un attimo torni ad essere te stesso. E ti rendi conto che quella persona ti è ormai quasi familiare. Cominci ad associare ciò che traspare dai post a quella figura, che pian piano inizia ad assumere una personalità, quasi a diventare un'abituale interlocutrice, e cominci a chiederti se nella vita reale tutto ciò può avere un senso. Ti rendi conto che ne vuoi sapere di più, la tua mente vaga cercando di immaginare cosa proveresti nel guardarla negli occhi, poterle parlare, poter osservare il movimento delle sue labbra, ammirare i suoi gesti semplici, il suo sguardo che fugge per un istante per poi tornare sui tuoi, facendoti sperare che quel momento duri per sempre, ma sai che non è così, e appena realizzi questo, ti rendi conto che sì, quella persona ti manca.
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