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#maternità
tqngled · 5 months
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@tqngled
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stayawaymuggles · 9 days
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Ieri ho litigato con mamma perché ha visto su Facebook che la figlia di una sua amica, è diventata mamma da pochi giorni e mi dice "eh, ma tu alla tua età, non hai neanche mai vissuto un amore, guarda Giulia che si è sposata l'anno scorso e ha avuto un bambino. E tu? E tu, niente vero? Complimenti! Che figlia ho messo al mondo."
Questi sono discorsi in casa mia, da quando ho finito la scuola, più o meno.
@stayawaymuggles // stayawaymuggles (Lun 22.04.24 h09:59)
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gregor-samsung · 1 month
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" La donna non ha contrapposto alle costruzioni dell'uomo se non la sua dimensione esistenziale: non ha avuto condottieri, pensatori, scienziati, ma ha avuto energia, pensiero, coraggio, dedizione, attenzione, senso, follia. La traccia di tutto ciò è sparita perché non era destinata a restare, ma la nostra forza è nel non avere nessuna mitizzazione dei fatti: agire non è una specializzazione di casta, ma lo diventa mediante il potere a cui l’agire viene indirizzato. L’umanità maschile si è impadronita di questo meccanismo la cui giustificazione è stata la cultura. Smentire la cultura significa smentire la valutazione dei fatti in base al potere.
La maternità è il momento in cui, ripercorrendo le tappe iniziali della vita in simbiosi emotiva col figlio, la donna si disaccultura. Essa vede il mondo come un prodotto estraneo alle esigenze primarie dell'esistenza che lei rivive. La maternità è il suo “viaggio”. La coscienza della donna si volge spontaneamente all'indietro, alle origini della vita e si interroga. Il pensiero maschile ha ratificato il meccanismo che fa apparire necessari la guerra, il condottiero, l’eroismo, la sfida tra le generazioni. L’inconscio maschile è un ricettacolo di sangue e di paura. Poiché riconosciamo che il mondo è percorso da questi fantasmi di morte e vediamo nella pietà un ruolo imposto alla donna, abbandoniamo l’uomo perché tocchi il fondo della sua solitudine. "
Carla Lonzi, Sputiamo su Hegel.
(Libro elettronico; 1ª edizione: casa editrice "Rivolta Femminile", 1970)
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b0ringasfuck · 3 months
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Depenalizzazione del reato di sodomia
Anno primo dell'era anti-antifascista.
A seguito degli arresti del camerata Barbagli, ministro del Mincultrop, e del suo segretario Freghieri da parte della polizia morale, le camere hanno approvato con urgenza un emendamento alla legge sulle pratiche sessuali con finalità non riproduttiva, che si va ad aggiungere all'eccezione inclusa nei nuovi patti Lateranensi.
Qualora la pratica venga esercitata tra camerati a scopo celebrativo dei fasti dell'Impero o per goliardia essa non verrà più considerata punibile purchè rispetti l'ordine gerarchico.
I giornali delle cosiddette demoplutocrazie, nemiche dell'Italia hanno subito ridicolamente parlato di una legge ad perculum.
Ano i.
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ilime · 8 months
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“La solitudine fa talmente compagnia che a un certo punto non ha più paura di niente. Quando è buio e tu urli e io non so più cosa fare per farti smettere. Quando sento e vedo il tuo soffrire e non riesco a trovare la cura. Cosa vuoi che sia, allora, una telefonata che non arriva. Un posto vuoto a tavola o nel letto. Posso sopportare tutto se sono capace di assistere al dolore della mia carne. Anche il morire, allora, mi sembra una possibilità.”
Ada d’Adamo, Come D’Aria
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frammenti--di--cuore · 11 months
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qui per ricordare che i figli non dovete mica farli per forza eh, non avete mica un contratto con la vita che vi obbliga a farli. Prima di mettere al mondo qualcuno solo per farlo sentire fuori dal mondo per il resto della vita, pensateci bene. Non è un obbligo creare vite se poi non sapete insegnare loro a vivere, davvero e bene. ma perché ancora oggi nessuno la capisce.
zoe
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bones39 · 1 month
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ma mi sembra che ci sia, in un corpo che si è reso inospitale, un discorso da ricominciare, porte da bussare piano e aprire con una nuova, forse mai avuta, delicatezza.
194-19modi per dirlo
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yourtrashcollector · 2 months
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La nutrirò di parole forti, di quelle parole che esistono per caricarle dei pesi che noi non siamo in grado da soli di portare. Io non tacerò, e lei mi ascolterà. E un giorno forse, quando ogni cordone ombelicale sarà creduto reciso, lei tornerà a me sul filo di una storia, e nella memoria di quel racconto capirà che nella vita non si nasce solo una volta. Quel giorno diremo a voce alta il nostro nome per intero, e raccontare non sarà mai più un gioco da bambini.
Michela Murgia, Dare la vita
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Non mi dire mai
che non posso farlo.
A me, che ho ballato
con due cuori.
E ho respirato
con quattro polmoni.
A me, che sono stata ghiaccio
fuoco e vento.
Che ho portato
nella mia pancia
il peso di due mondi,
e ho partorito
la vita.
Che ho abbracciato
la tristezza senza paura.
E ho pianto sorrisi.
A me non dirlo
che non sono capace
di qualcosa.
O di tutto.
Eva Lopez Martínez
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aitan · 5 months
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Su ((( aitanblog )))
*Considerazioni sulla terra madre e sulla madre patria*
Dubbi in lingua materna ai tempi del patriarcato rivisitato (ovvero pensieri generativi di sciocchezze e memorie sghembe nati mentre mi chiedevo se potevo spingere un carrozzino fronte madre e se avessimo anche una lingua paterna oltre a una lingua materna).
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Madri sante santificano i figli
Nella storia del cristianesimo le madri, con in testa la SS. Vergine Maria, hanno avuto un ruolo fondamentale. Tanti gli esempi, da santa Silvia (madre di san Gregorio Magno) alla serva di Dio Emilia Kaczorowska (madre di san Giovanni Paolo II). Ecco una panoramica. Continue reading Untitled
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scogito · 1 year
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Quasi vera per veri malati.
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rosaleona · 1 year
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Afghanistan, l’ultimo porto sicuro per donne è il centro di maternità
I talebani hanno ordinato ai padri di famiglia di fare sposare le figlie nubili. Se non accetteranno i pretendenti che busseranno alle loro porte, verranno incarcerati.
I talebani hanno ordinato di mettere il burqa persino ai manichini femminili delle vetrine dei negozi.
La bigotteria genera mostri.
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gregor-samsung · 1 year
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“ Mia madre, la voce profonda che le sentivo nascere in gola. Le serate di festa in cui mi addormento sulle sue ginocchia, quella corrente d’aria, le porte sbattute, tutte le cose che intorno a lei vibrano, a volte persino esplodono, come quel giorno, magnifico e stupefacente, in cui un posacenere vola dalla finestra e si schianta in mille pezzi sul marciapiede, di fronte allo scioccato fornitore colpevole di non averle consegnato non so più quale merce. Il risultato di uno dei suoi scatti d’ira, di quelle sue rabbie semplici che si autoalimentavano fino a sbraitare che basta, questo mestiere è proprio una merda, ma poi di nuovo la quiete, e il barattolo delle violette di zucchero che mi lasciavano la lingua scarlatta, la grande scatola di biscotti assortiti dalla quale pescheremo entrambe per consolarci del suo caratteraccio. Lo so, lo sappiamo che urla giusto per sfogarsi e per il piacere di farlo, ma che in realtà non si stancherà mai di essere la padrona, di un negozietto, certo, ma pur sempre la padrona. Quando abbassa la guardia dice che in fin dei conti si è giocata proprio bene le sue carte. Il lavoro occupa tre quarti del suo tempo. È lei che riceve i rappresentanti, controlla le fatture e calcola le tasse da pagare. Sono giornate di mormorii corrucciati, che trascorre china sui fogli, facendo le addizioni a mezza bocca e leccandosi le dita per sfogliare le fatture, che nessuno la disturbi. L’eccezione di un’intera giornata di silenzio, di solito intorno a lei regnano il rumore e la vita, tintinnare di bottiglie, sbatacchiare dei piatti della bilancia, storie di malattie e di morti. L’unico momento tranquillo, quello in cui scarabocchia un conto sul retro dell’incarto del camembert o del pacco di zucchero, poi si ricomincia con le storie, chi si è fidanzata, chi ha trovato lavoro, chi si ributta in pista. La prima eco del mondo esterno mi è arrivata attraverso lei. Non ho esperienza delle stanze in cui il silenzio è rotto solo dal ticchettio della macchina da cucire, i fruscii discreti delle madri al cui passaggio nascono l’ordine e il pulito. “
Annie Ernaux, La donna gelata, traduzione di Lorenzo Flabbi, Roma, L'Orma editore (collana Kreuzville Aleph), 2021¹; pp. 19-20.
[1ª Edizione originale: La Femme gelée, Paris, Éditions Gallimard, 1981]
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b0ringasfuck · 4 months
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Punti di vista femminili nel partito del presidente mammo
Quindi "portava la minigonna" diventerà "la sua massima aspirazione era diventare mamma".
A maggior ragione se sei lesbica. Terapia d'urto.
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una parolina sull'occupazione, sui salari, sulla sanità... MAI.
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dovevonascerequadro · 2 years
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LA VERA STORIA DI QUESTO QUADRO
È la "Madonnina" più riprodotta di tutti i tempi, ma la sua origine nasce così
In realtà, il quadro ritrae una fanciulla di undici anni, Angela Cian, con il fratellino più piccolo Giovanni in braccio. Ilpittore Roberto Ferruzzi (Dalmazia 1853 -Luvigliano, Colli Euganei, 1934) era figlio di un noto avvocato, e, dopo gli studi classici, si iscrisse alla facoltà di Giurisprudenza dell’Università di Padova. Molto dotato nel disegno, pur continuando i corsi universitari, studiò disegno e pittura e si dedicò anche alla musica. Nel 1879 si stabilì a Luvigliano (Colli Euganei) dove si dedicò esclusivamente alla pittura creando attorno a sé un cenacolo culturale che divenne meta dei maggiori artisti dell’epoca. Un giorno vide una ragazzina, Angelina Cian, seconda di quindici figli, che teneva in braccio il fratellino Giovanni addormentato. L'immagine dei fratellini colpì il pittore per la sua tenera dolcezza, e la riprodusse in un dipinto che intitolò ‘Maternità’. Il dipinto fu esposto alla Biennale di Venezia nel 1897 e venne premiato; il successo popolare suggerì un cambiò di titolo in ‘Madonnina’. Il quadro fu poi acquistato per tremila lire, cifra astronomica per l’epoca, e più volte rivenduto. Infine fu acquistato dai fratelli Alinari, noti fotografi di Firenze che lo misero in esposizione nei loro studi. Fu ancora rivenduto, ma i fratelli Alinari si riservarono i diritti di riproduzione. La "Madonnina", detta "delle vie", o "del riposo", fu riprodotta in migliaia di copie, biglietti, "santini", oggetti di devozione. Durante la Seconda Guerra mondiale, l'ambasciatore americano in Francia, John G.A.Leishman, acquistò il quadro, ma durante il viaggio verso gli Stati Uniti la nave venne silurata e la bella Madonnina finì in fondo al mare. Alcuni sostengono che non sia perduta, ma in una collezione privata in Pennsylvania. La ragazza del ritratto, Angelina, che ispirò la Madonnina, si era nel frattempo trasferita a Venezia. Si sposò e seguì, nel 1906, il marito in California, a Oakland. Ebbe dieci figli, ma la sua felicità svanì per l’improvvisa morte del marito; vedova, non fu in grado di affrontare le avversità della vita; i suoi figli furono ospitati in irfanatrofio e lei, in preda alla disperazione, fu internata in manicomio. Morì nel 1972. Non seppe mai che il suo viso avrebbe ispirato milioni di persone in tutto il mondo .
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