Tumgik
#no le creas mina :-)
a-dreamer95 · 2 months
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L'arroganza del potere è un tema che, quest'anno più che mai, ha toccato profondamente la mia vita. Mai come ora ho sentito il peso di persone che, ritenendosi potenti, esercitano il loro comando senza scrupoli e senza considerare l'aspetto umano degli altri. Sono stata trattata come una schiava sul posto di lavoro: sottopagata, derisa, esclusa e presa in giro da persone che si considerano superiori, superbe e boriose. Questi individui mi hanno minacciata, pretendendo che facessi ciò che volevano a tutti i costi, e spesso mi è stato detto "non sai con chi stai parlando", a riprova del loro senso di superiorità. Ho visto in loro una piaga della nostra società: il narcisismo patologico, la superbia, la boria e la totale mancanza di empatia.
Ho vissuto in prima persona la cattiveria nascosta dietro volti apparentemente buoni e benvoluti, rendendomi conto, a mie spese, che si trattava solo di una maschera ben costruita. Questo periodo mi ha insegnato l'importanza di non diventare mai una di queste persone e di mantenere l'umiltà come un valore fondamentale nella mia vita.
Ho resistito per quasi un anno e ne sono uscita a pezzi, sia fisicamente che emotivamente. Ho così capito che nessun contatto, nessuno stipendio vale più della mia salute fisica e mentale. Arrivare all'esasperazione per il lavoro fa solo male... e non ne vale la pena.
Questi atteggiamenti arroganti e sprezzanti hanno un impatto devastante sulla performance lavorativa e sulla qualità di vita delle persone che li subiscono. Essere costantemente umiliati e minacciati crea un ambiente di lavoro tossico, dove la paura e l'ansia diventano compagni quotidiani. Questa atmosfera negativa mina la motivazione e il morale, portando a un calo significativo della produttività.
Le persone sottoposte a questi comportamenti si sentono svalutate e demoralizzate, perdendo gradualmente fiducia nelle proprie capacità. La creatività e l'innovazione ne risentono, poiché chi vive sotto la minaccia del potere non osa esprimere idee nuove o proporre soluzioni innovative per paura di ulteriori ritorsioni. La mancanza di rispetto e di riconoscimento da parte di chi detiene il potere fa sì che i lavoratori si sentano solo ingranaggi di una macchina, piuttosto che individui con un contributo unico e prezioso da offrire. Inoltre, lo stress accumulato in un ambiente di lavoro ostile ha gravi ripercussioni sulla salute fisica e mentale. L'ansia cronica e la depressione sono comuni tra chi subisce abusi di potere. Le persone iniziano a vivere in uno stato di continua preoccupazione, il che si riflette negativamente anche nelle loro relazioni personali e nella vita familiare.
Il clima di sfiducia e paura che si instaura in un ambiente di lavoro dominato dall'arroganza del potere è controproducente non solo per i singoli individui, ma per l'intera organizzazione. La mancanza di coesione e collaborazione tra i colleghi, insieme a un turnover elevato, sono solo alcune delle conseguenze di un tale ambiente.
Per tutte queste ragioni, è fondamentale promuovere un cambiamento culturale nelle aziende e nelle organizzazioni, valorizzando l'umiltà, l'empatia e il rispetto reciproco. Solo creando un ambiente di lavoro sano e rispettoso si possono ottenere risultati eccellenti e garantire il benessere di tutti i collaboratori.
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loquenodije-blogesc · 3 months
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Gabriel Rolón
"ABANDONO"
"A todos nos abandonaron un día.
Y cuando digo abandonar, no me refiero sólo a un acto extraordinario.
Traumático.
No.
Es más simple.
Pero duele igual.
A todos nos abandonaron en el medio de un quilombo.
En el inicio de un proyecto.
En el placer del logro cumplido.
En el momento menos pensado.
En el momento más esperado.
A veces pasa, que te das vuelta y no tenés quien te junte los mocos, quien te dé la palmada en la espalda, quien te guiñe el ojo cuando algo te salió bien y quien te limpie las rodillas cuando te fuiste al pasto.
Todos sabemos de la soledad que se siente cuando nos sentimos solos.
Porque todos fuimos abandonados un día.
Y entonces, encontramos un secreto tristísimo, un acto paliativo, para tapar ese pozo.
Vemos gente que se come la angustia tragándose un paquete de cigarrillos,
el otro que corre y corre como un loco a ver si el viento en la cara le vuela ese agujero en el pecho.
Personas que se comen las uñas junto con los nervios y la ansiedad paralizante.
Paquetes de galletitas que van a parar a la boca sin noción de que lo que se intenta matar, no es el hambre.
O por lo menos , no ese.
Pibes que se perforan la nariz y las venas, con alguna que otra cosa que lo pase a otra realidad por un par de horas.
El otro se pone a jugar lo que no tiene.
Vos comprarás compulsivamente cosas que no necesitás, para sentirte un poco vivo por un instante.
Y yo me quedaré mirando una película, que me habilita disimuladamente a llorar mirando afuera, lo que no tengo ganas de mirar adentro.
Es que somos tan jodidos con nosotros mismos que cuando peor estamos, es cuando más nos castigamos.
Porque todo eso que te comés, te come a vos.
Te pone peor.
Te suma al abandono, la culpa de hacer algo que sabés que no es genuino.
Que no es lo que querés.
No comés así por hambre.
No corrés por deporte, cuando te estás rajando de vos.
No te intoxicás por placer.
No te acostás con esa mina por amor.
Tapás.
Escondés.
Tirás abajo de la alfombra.
Cerrás los ojos.
Te ponés un bozal y un par de auriculares para no escuchar tu corazón.
Date cuenta.
Te estás comiendo a vos.
Y quizá, el secreto esté en frenar.
En sentir.
En recordar, que en ese abandono lo que te falta, es lo que tenés que buscar.
Amor.
Quizá sea hora de pedir ese abrazo.
De acostarte en las rodillas de tu mamá.
De poner la pava y llamar diciendo, sí, te juro que te necesito.
Es ahora.
Después no.
Ahora.
Andá a esa casa.
Hablá con quién te escucha.
Llorá.
Gritá.
Decí.
Vomitá.
Pedí.
Da.
Ahora.
Hacer malabares, en medio del despelote, no tiene más que un resultado despelotado. Resultado que no va a curar la herida que te sangra, porque le estás metiendo una curita.
Y las curitas no curan.
Las curitas tapan.
Y vos sabés muy bien que el dolor tapado no es dolor sanado.
Pará un poquito.
Mirá en el espejo de tu alma.
Frená.
Mirá lo que te falta y salí a buscarlo en dónde creas que lo puedas encontrar. De verdad.
No revolotees como mosca en platos vacíos.
Pedí lo que necesitás si ves que solo no podés.
Porque no hay peor abandono que el que se hace a uno mismo.
Con eso no se juega.
No tenés derecho.
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ambrenoir · 3 months
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State attenti a chi frequentate e sposate, perché la prigione più grande del mondo è una casa senza pace. La persona con cui scegli di condividere la tua vita influenzerà profondamente la tua felicità, il tuo benessere e la tua traiettoria di vita complessiva. È fondamentale capire l'importanza di selezionare un partner che aggiunga alla tua pace, non uno che la prosciuga. Questo è particolarmente vero quando si ha a che fare con narcisisti, spesso definiti vampiri di energia tossica, che sono abili a giocare e manipolare le persone.
I narcisisti possono essere incredibilmente affascinanti e convincenti all'inizio di una relazione. Sono esperti nel creare l'illusione di un partner perfetto, spesso chiamato "love bombing. " In questa fase, ti ricopriranno di affetto, complimenti e attenzioni, facendoti sentire eccezionalmente speciale e apprezzato. Questa intensa adulazione e concentrazione possono essere inebrianti, portandoti a credere di aver trovato qualcuno di straordinario. Tuttavia, questa è una tattica per conquistare rapidamente la vostra fiducia e devozione.
Una volta assicurato il tuo affetto, i narcisisti spesso iniziano a cambiare sottilmente il loro comportamento. Potrebbero iniziare a svalutarti attraverso critiche, manipolazioni e controllo, tutto mantenendo una facciata di fascino e preoccupazione. Questo cambiamento graduale può confondere e disorientare, lasciandoti mettere in discussione le tue percezioni e sentimenti. I narcisisti sono abili nel gaslighting, una tattica manipolativa progettata per farti dubitare della tua realtà e diventare sempre più dipendenti dalla loro approvazione e convalida.
Nei rapporti con i narcisisti, gli alti e bassi possono essere estremi. Potrebbero alternarsi tra periodi di affetto e convalida e periodi di freddo e critiche. Questo ciclo crea una montagna russa di emozioni, tenendoti fuori equilibrio e concentrato sul ritrovare la loro approvazione. Questa dinamica è emotivamente estenuante e può portare a una perdita significativa di autostima e autostima nel tempo.
Una casa con un narcisista è spesso piena di tensioni e conflitti. I narcisisti prosperano sul controllo e sul dominio, spesso ignorando i tuoi bisogni e sentimenti. La loro incapacità di entrare in empatia con gli altri può portare a una mancanza di connessione autentica e rispetto reciproco. Vivere in un ambiente del genere può sembrare una battaglia costante, prosciugare le energie e minare la pace e la felicità.
È fondamentale riconoscere i segnali di un comportamento narcisistico all'inizio di una relazione per proteggere il proprio benessere. Cerca bandiere rosse come l'eccessivo egocentrismo, la mancanza di empatia, il bisogno di costante ammirazione e la tendenza a manipolare e controllare. Fidati del tuo istinto e dai priorità alla tua pace e felicità. Stabilire e mantenere confini sani è fondamentale quando si ha a che fare con potenziali narcisisti.
Riassumendo, state attenti a chi frequentate e sposate perché la prigione più grande del mondo è una casa senza pace. I narcisisti, o vampiri di energia tossica, sono abili a giocare e a manipolare le persone per garantire i propri bisogni e desideri. Comprendo le loro tattiche e rimanendo vigili, puoi proteggerti dall'inizio di una relazione che prosciuga le tue energie e mina la tua pace. La tua casa dovrebbe essere un santuario di amore, rispetto e tranquillità, non un campo di battaglia per dominio e controllo. Scegli saggiamente e dai priorità alla tua pace prima di ogni altra cosa.
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blocksbergthings · 6 days
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"PARA LEER EN SILENCIO"
ABANDONO
A todos nos abandonaron un día. Y cuando digo abandonar, no me refiero sólo a un acto extraordinario.
Traumático. No. Es más simple. Pero duele igual.
A todos nos abandonaron en el medio de un quilombo.
En el inicio de un proyecto.
En el placer del logro cumplido.
En el momento menos pensado.
En el momento más esperado.
A veces pasa, que te das vuelta y no tenés quien te junte los mocos, quien te dé la palmada en la espalda, quien te guiñe el ojo cuando algo te salió bien y quien te limpie las rodillas cuando te fuiste al pasto.
Todos sabemos de la soledad que se siente cuando nos sentimos solos.
Porque todos fuimos abandonados un día.
Y entonces, encontramos un secreto tristísimo, un acto paliativo, para tapar ese pozo.
Vemos gente que se come la angustia tragándose un paquete de cigarrillos,
el otro que corre y corre como un loco a ver si el viento en la cara le vuela ese agujero en el pecho.
Personas que se comen las uñas junto con los nervios y la ansiedad paralizante.
Paquetes de galletitas que van a parar a la boca sin noción de que lo que se intenta matar, no es el hambre.
O por lo menos , no ese.
Pibes que se perforan la nariz y las venas, con alguna que otra cosa que lo pase a otra realidad por un par de horas.
El otro se pone a jugar lo que no tiene.
Vos comprarás compulsivamente cosas que no necesitás, para sentirte un poco vivo por un instante.
Y yo me quedaré mirando una película, que me habilita disimuladamente a llorar mirando afuera, lo que no tengo ganas de mirar adentro.
Es que somos tan jodidos con nosotros mismos que cuando peor estamos, es cuando más nos castigamos.
Porque todo eso que te comés, te come a vos.
Te pone peor.
Te suma al abandono, la culpa de hacer algo que sabés que no es genuino.
Que no es lo que querés.
No comés así por hambre.
No corrés por deporte, cuando te estás rajando de vos.
No te intoxicás por placer.
No te acostás con esa mina por amor.
Tapás.
Escondés.
Tirás abajo de la alfombra.
Cerrás los ojos.
Te ponés un bozal y un par de auriculares para no escuchar tu corazón.
Date cuenta.
Te estás comiendo a vos.
Y quizá, el secreto esté en frenar.
En sentir.
En recordar, que en ese abandono lo que te falta, es lo que tenés que buscar.
Amor.
Quizá sea hora de pedir ese abrazo.
De acostarte en las rodillas de tu mamá.
De poner la pava y llamar diciendo, sí, te juro que te necesito.
Es ahora. Después no. Ahora.
Andá a esa casa. Hablá con quién te escucha. Llorá. Gritá.
Decí. Vomitá. Pedí. Da.
Ahora.
Hacer malabares, en medio del despelote, no tiene más que un resultado despelotado. Resultado que no va a curar la herida que te sangra, porque le estás metiendo una curita.
Y las curitas no curan.
Las curitas tapan.
Y vos sabés muy bien que el dolor tapado no es dolor sanado.
Pará un poquito. Mirá en el espejo de tu alma. Frená.
Mirá lo que te falta y salí a buscarlo en dónde creas que lo puedas encontrar. De verdad.
No revolotees como mosca en platos vacíos.
Pedí lo que necesitás si ves que solo no podés.
Porque no hay peor abandono que el que se hace a uno mismo. Con eso no se juega. No tenés derecho.
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irmalupo · 10 days
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Del facebook: Literatura y psicosnálisis.
"ABANDONO" Lorena Pronsky
A todos nos abandonaron un día. Y cuando digo abandonar, no me refiero sólo a un acto extraordinario.
Traumático. No. Es más simple. Pero duele igual.
A todos nos abandonaron en el medio de un quilombo.
En el inicio de un proyecto.
En el placer del logro cumplido.
En el momento menos pensado.
En el momento más esperado.
A veces pasa, que te das vuelta y no tenés quien te junte los mocos, quien te dé la palmada en la espalda, quien te guiñe el ojo cuando algo te salió bien y quien te limpie las rodillas cuando te fuiste al pasto.
Todos sabemos de la soledad que se siente cuando nos sentimos solos.
Porque todos fuimos abandonados un día.
Y entonces, encontramos un secreto tristísimo, un acto paliativo, para tapar ese pozo.
Vemos gente que se come la angustia tragándose un paquete de cigarrillos,
el otro que corre y corre como un loco a ver si el viento en la cara le vuela ese agujero en el pecho.
Personas que se comen las uñas junto con los nervios y la ansiedad paralizante.
Paquetes de galletitas que van a parar a la boca sin noción de que lo que se intenta matar, no es el hambre.
O por lo menos , no ese.
Pibes que se perforan la nariz y las venas, con alguna que otra cosa que lo pase a otra realidad por un par de horas.
El otro se pone a jugar lo que no tiene.
Vos comprarás compulsivamente cosas que no necesitás, para sentirte un poco vivo por un instante.
Y yo me quedaré mirando una película, que me habilita disimuladamente a llorar mirando afuera, lo que no tengo ganas de mirar adentro.
Es que somos tan jodidos con nosotros mismos que cuando peor estamos, es cuando más nos castigamos.
Porque todo eso que te comés, te come a vos.
Te pone peor.
Te suma al abandono, la culpa de hacer algo que sabés que no es genuino.
Que no es lo que querés.
No comés así por hambre.
No corrés por deporte, cuando te estás rajando de vos.
No te intoxicás por placer.
No te acostás con esa mina por amor.
Tapás.
Escondés.
Tirás abajo de la alfombra.
Cerrás los ojos.
Te ponés un bozal y un par de auriculares para no escuchar tu corazón.
Date cuenta.
Te estás comiendo a vos.
Y quizá, el secreto esté en frenar.
En sentir.
En recordar, que en ese abandono lo que te falta, es lo que tenés que buscar.
Amor.
Quizá sea hora de pedir ese abrazo.
De acostarte en las rodillas de tu mamá.
De poner la pava y llamar diciendo, sí, te juro que te necesito.
Es ahora. Después no. Ahora.
Andá a esa casa. Hablá con quién te escucha. Llorá. Gritá.
Decí. Vomitá. Pedí. Da.
Ahora.
Hacer malabares, en medio del despelote, no tiene más que un resultado despelotado. Resultado que no va a curar la herida que te sangra, porque le estás metiendo una curita.
Y las curitas no curan.
Las curitas tapan.
Y vos sabés muy bien que el dolor tapado no es dolor sanado.
Pará un poquito. Mirá en el espejo de tu alma. Frená.
Mirá lo que te falta y salí a buscarlo en dónde creas que lo puedas encontrar. De verdad.
No revolotees como mosca en platos vacíos.
Pedí lo que necesitás si ves que solo no podés.
Porque no hay peor abandono que el que se hace a uno mismo. Con eso no se juega. No tenés derecho.
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danzanalucia · 10 days
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ABANDONO
De Lorena Pronsky.
A todos nos abandonaron un día. Y cuando digo abandonar, no me refiero sólo a un acto extraordinario.
Traumático. No. Es más simple. Pero duele igual.
A todos nos abandonaron en el medio de un quilombo.
En el inicio de un proyecto.
En el placer del logro cumplido.
En el momento menos pensado.
En el momento más esperado.
A veces pasa, que te das vuelta y no tenés quien te junte los mocos, quien te dé la palmada en la espalda, quien te guiñe el ojo cuando algo te salió bien y quien te limpie las rodillas cuando te fuiste al pasto.
Todos sabemos de la soledad que se siente cuando nos sentimos solos.
Porque todos fuimos abandonados un día.
Y entonces, encontramos un secreto tristísimo, un acto paliativo, para tapar ese pozo.
Vemos gente que se come la angustia tragándose un paquete de cigarrillos,
el otro que corre y corre como un loco a ver si el viento en la cara le vuela ese agujero en el pecho.
Personas que se comen las uñas junto con los nervios y la ansiedad paralizante.
Paquetes de galletitas que van a parar a la boca sin noción de que lo que se intenta matar, no es el hambre.
O por lo menos , no ese.
Pibes que se perforan la nariz y las venas, con alguna que otra cosa que lo pase a otra realidad por un par de horas.
El otro se pone a jugar lo que no tiene.
Vos comprarás compulsivamente cosas que no necesitás, para sentirte un poco vivo por un instante.
Y yo me quedaré mirando una película, que me habilita disimuladamente a llorar mirando afuera, lo que no tengo ganas de mirar adentro.
Es que somos tan jodidos con nosotros mismos que cuando peor estamos, es cuando más nos castigamos.
Porque todo eso que te comés, te come a vos.
Te pone peor.
Te suma al abandono, la culpa de hacer algo que sabés que no es genuino.
Que no es lo que querés.
No comés así por hambre.
No corrés por deporte, cuando te estás rajando de vos.
No te intoxicás por placer.
No te acostás con esa mina por amor.
Tapás.
Escondés.
Tirás abajo de la alfombra.
Cerrás los ojos.
Te ponés un bozal y un par de auriculares para no escuchar tu corazón.
Date cuenta.
Te estás comiendo a vos.
Y quizá, el secreto esté en frenar.
En sentir.
En recordar, que en ese abandono lo que te falta, es lo que tenés que buscar.
Amor.
Quizá sea hora de pedir ese abrazo.
De acostarte en las rodillas de tu mamá.
De poner la pava y llamar diciendo, sí, te juro que te necesito.
Es ahora. Después no. Ahora.
Andá a esa casa. Hablá con quién te escucha. Llorá. Gritá.
Decí. Vomitá. Pedí. Da.
Ahora.
Hacer malabares, en medio del despelote, no tiene más que un resultado despelotado. Resultado que no va a curar la herida que te sangra, porque le estás metiendo una curita.
Y las curitas no curan.
Las curitas tapan.
Y vos sabés muy bien que el dolor tapado no es dolor sanado.
Pará un poquito. Mirá en el espejo de tu alma. Frená.
Mirá lo que te falta y salí a buscarlo en dónde creas que lo puedas encontrar. De verdad.
No revolotees como mosca en platos vacíos.
Pedí lo que necesitás si ves que solo no podés.
Porque no hay peor abandono que el que se hace a uno mismo. Con eso no se juega. No tenés derecho.
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ecoportalnet · 26 days
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Doce ‘bazofias’ que te hacen comer sin que lo sepas
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Somos lo que comemos. Pero, ¿qué comemos exactamente? Todo parece muy bonito cuando compramos esos paquetes de productos con alegres imágenes campestres y con mucho color verde pero la realidad oculta tras esa máscara es bien distinta. Nos hemos cansado de oír que ceban a los animales con pienso a base de maíz para engordarles más rápido y que hoy en día, pocas cosas son 100% orgánicas y ecológicas. Colorantes, conservantes y saborizantes hacen que el producto final que consumimos poco o nada tenga que ver con lo que en su origen fue. Te sorprenderá ver esta lista de los 12 ingredientes desagradables que seguramente no sepas que comes. 1. HUESOS Se usan los huesos carbonizados de los animales en productos como el azúcar blanco, para filtrar y quitar las impurezas de color. 2. ESTÓMAGO DE TERNERA Si te gusta el queso, te gusta el estómago de ternera. Cuando se procesa, los llaman cuajo y lo usan para ayudar a convertir la leche en queso. ¿Dónde quedó la cuajada natural? 3. PASTA ROSA Esta pasta rosa con repugnante aspecto es el resultado de procesar cartílago de pollos y restos de carnes que ni tu perro se comería y que están destinados para hacer los famosos nuggets de pollo de las cadenas líderes en comida rápida. 4. ALQUITRÁN DE HULLA Aunque no te lo creas, este ingrediente, categorizado por la ONU como peligroso, se utiliza para teñir ciertos dulces, refrescos y productos alimenticios de color rojo. 5. BORAX Este compuesto a base de boro, se usa principalmente en detergentes y suavizantes, jabones, desinfectantes y pesticidas. Pero, ¿a que no sabías que también se usa para conservar el caviar? 6. ESCARABAJOS Se usan como colorante natural rojo y se encuentra en muchos alimentos teñidos de este color, así como en productos de belleza como los pintalabios. 7. ÁCIDO FOSFÓRICO Este compuesto químico junto con otros compuestos, se usan para hacer el asfalto que pisamos, entre otras cosas. Y no solo eso. El ácido fosfórico es un aditivo alimentario conocido como E338 y se emplea como ingrediente de bebidas gaseosas. Ahora ya sabes por qué enganchan tanto. 8. SERRÍN Lo que los fabricantes añaden a sus productos como 'aditivo natural', bajo el nombre de celulosa, en realidad se trata de serrín y se usa en alimentos como los quesos rallados para evitar que los granos se peguen entre sí. 9. SECRECIONES OLEOSAS DE OVEJA Suena mal y es peor. Lo camuflan con el nombre de lanolina y se encuentra como ingrediente de chicles y gomas de mascar ya que los hace más suave y más fácil de masticar. 10. VEGIGAS DE PESCADO Para de leer si eres de los que les gusta una buena jarrita de cerveza bien fría. Resulta que esta deliciosa bebida fermentada cuenta entre su larga lista de ingredientes con lo que ellos llaman 'cola de pescado' y que en realidad se trata de las vejigas de los mismos. 11. CASTÓREO O cositas de castores por llamarlo de alguna manera. Se trata de secreciones anales y de orina de estos animales que se usan en ciertas marcas de helados de vainilla y ciertos alimentos con sabor a frambuesas. 12. TITANIO Pues sí, el metal que se extrae de las minas se procesa para formar dióxido de titanio y se utiliza para blanquear lo blanco de las cosas. Se suele ver este ingrediente en cremas corporales y jabones.Ecoportal.net Read the full article
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micro961 · 4 months
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Giantheo: “Tommy al Lunapark”
Dopo tre singoli nella Top Ten della Classifica Indipendenti, il duo bresciano torna con un nuovo singolo dedicato ai sogni e desideri di un bambino
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Dopo un anno di successi nel 2023, tra cui tre singoli nella Top Ten della Classifica Indipendenti, i Giantheo tornano con il loro ultimo singolo, "Tommy al Lunapark", una canzone dedicata al figlio di Theo, Tommaso, di 9 anni.
Il testo di "Tommy al Lunapark" rappresenta l'esperienza di vita e i desideri di Tommaso. Alcune frasi sono tratte da situazioni reali della vita familiare, mentre altre sono ispirate dai video dei tik toker che il bambino ama guardare. La canzone è semplice all'ascolto e tocca il cuore di chiunque abbia mai sognato di essere al Luna Park.
Il video musicale, diretto dal talentuoso regista Mauro Cartapani, accompagna la canzone in un viaggio onirico in auto. Le due ambientazioni nel video sono volutamente diverse: una rappresenta lo stile regolato e sveglio di un bambino, mentre l'altra cattura il suo vero carattere sognatore.
youtube
Nel 2003 Giancarlo Prandelli incontra Matteo Sainaghi, in arte Theo e da subito si crea un magico feeling che li porta a formare i Giantheo. Praticamente esordienti partecipano alla trasmissione “Le Iene” su Italia1 ed entrano con il brano “Tortuga” nella compilation “Cantatù vol.6” e “Superestate latina”. Vincono il Festivalshow e partecipano in tutta Italia a trasmissioni televisive e festival. Sono protagonisti del tour di Rtl 102.5 e ospiti del tour di Sanremo giovani. Terminato questo periodo entrambi si dedicano a una serie di progetti paralleli. In particolare Giancarlo Prandelli, cantante, compositore, autore, artista, polistrumentista, arrangiatore, audio engineer, programmatore e produttore discografico italiano, realizza innumerevoli produzioni e collaborazioni per artisti, tra i quali Laura Pausini, Mina, Omar Pedrini, Fausto Leali, Laura Abela, Michela Coppa, Nina Morić, Blanco, e tanti altri. È figlio di Sergio Prandelli (già figlio del musicista Andrea Prandelli) e rappresenta tre generazioni di musicisti e produttori. Theo compone brani rap sin dalla fine degli anni ‘80, ma coltiva contemporaneamente la sua passione sportiva diventando personal trainer e laureandosi in Fisioterapia e scienze motorie. Diventa presidente e fondatore della GDM, acronimo di Ginnastica Dinamica Militare Italiana ed è autore del libro “Intelligenza Motoria”. Negli anni ‘90 crea, insieme a Michel Altieri il Gruppo Trendist Attitude, che li porta a lavorare come performer nei migliori club Italiani ed esteri del periodo.
Dopo questa pausa i due decidono di riformare i Giantheo pubblicando un primo singolo dal titolo “Conchiglie” a cui segue “Catene”. Questo secondo brano in particolare nasce da un idea di Theo ed è ispirato al progetto della GDM Italiana. A maggio 2022 esce il primo singolo del nuovo progetto “Uni Verso” che raggiunge le vette delle classifiche italiani indipendenti, seguito a settembre dall'intensa ballad “Mar Profondo”, anch'essa al top delle rotazioni radiofoniche. Il 2023 è l’anno di “Quattro stagioni” (gennaio) e “Figli delle stelle” (maggio).
CONTATTI / SOCIAL www.giantheo.com https://www.facebook.com/Giantheofficial https://www.instagram.com/giantheo_official/
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mypickleoperapeanut · 5 months
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"La doppia faccia della moralità, quando l'incoerenza tra parola e azione distorce la verità"
di Riccardo Rescio
Riflettere sul passato e rivendicare le visioni prospettiche che sono state espresse in epoche precedenti non è solo giusto, ma essenziale per la crescita collettiva e personale.
Questo processo non soltanto rafforza il pensiero critico ma serve anche come uno specchio che riflette le incongruenze in quegli individui che, in pubblico, ostentano una facciata di moralità impeccabile, mentre in realtà vivono e agiscono in maniera diametralmente opposta.
Questo atteggiamento bipolare permette ai falsi moralisti di creare una nebbia di mistificazione attorno ai principi che professano, convertendo la realtà a loro vantaggio e manipolando la percezione comune.
Questi cosiddetti custodi della moralità, veri e propri attori su un palcoscenico globale, parlano con ardore di virtù e di etica, ma calpestano tali principi non appena si voltano le spalle.
La loro doppia natura crea un ambiente tossico in cui la veridicità e l'autenticità sono spesso messe in dubbio.
La disparità tra le loro parole e le loro azioni non solo mina la fiducia nei loro caratteri pubblici, ma erode anche le fondamenta stesse di sistemi sociali, politici e economici basati sulla fiducia e sull'integrità.
La situazione è ulteriormente complicata dalla difficoltà di discernere la verità in un mare di dichiarazioni contraddittorie.
Man mano che la distanza tra il dire e il fare si amplia, cresce il cinismo nella popolazione, impoverendo il tessuto sociale con un senso diffuso di disillusione e sfiducia.
È un ciclo vizioso che si alimenta di sé stesso, spingendo sempre più persone verso una condizione di scetticismo e apatia.
Inoltre, il comportamento di questi ipocriti si manifesta non solo nelle loro contraddizioni individuali, ma alimenta anche un sistema più ampio di mistificazione che pervade il nostro ambiente culturale.
Quel che è peggio, tale comportamento spesso passa inosservato e incontestato a causa della loro abilità nell'ingannare e nell'arte della retorica persuasiva.
Nel contrastare queste forze, è cruciale celebrare e sostenere coloro che si oppongono attivamente a questa tendenza per mantenere vive l'onestà e l'integrità.
La loro resistenza all'ipocrisia e il loro impegno nella coerenza non solo forniscono un faro di speranza, ma rafforzano anche le fondamenta per una comunità più sincera e trasparente.
Coloro che si sforzano di vivere i valori che promuovono e di allineare le loro azioni con le loro parole meritano il nostro pieno sostegno e ammirazione.
Queste sono le vere colonne su cui una società rispettosa e giusta può essere costruita.
La lotta per un'autentica integrità è impegnativa, ma è l'unico percorso per un futuro in cui tutti possiamo credere e fidarci l'uno dell'altro.
Firenze 17 aprile 2024
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cinquecolonnemagazine · 7 months
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Tax Gap: ogni 100 euro, ben 11,2 non vengono incassati
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L'evasione fiscale rappresenta una piaga che affligge l'Italia, sottraendo ingenti risorse al sistema pubblico e danneggiando il tessuto economico e sociale del Paese. Secondo le ultime stime, nel 2023 il tax gap, ovvero la differenza tra le imposte dovute e quelle effettivamente versate, ha raggiunto la cifra record di 112 miliardi di euro. In altre parole, ogni 100 euro di tasse, 11,2 non vengono incassati. Le cause dell'evasione fiscale sono molteplici e complesse. Tra i fattori principali si annoverano: - L'alta pressione fiscale: un sistema tributario percepito come eccessivamente gravoso può incentivare i contribuenti ad evadere le tasse. - La complessità delle norme fiscali: la legislazione tributaria italiana è spesso intricata e di difficile interpretazione, creando confusione e disorientamento tra i cittadini. - La carenza di controlli: l'inadeguatezza degli strumenti di verifica e l'esiguità del personale addetto al contrasto dell'evasione favoriscono il fenomeno. - La diffusione della cultura dell'illegalità: il mancato rispetto delle regole, in generale, e delle norme fiscali, in particolare, alimenta un clima di disaffezione verso la legalità. Il tax gap ha conseguenze negative di vasta portata Innanzitutto, priva lo Stato di risorse preziose che potrebbero essere utilizzate per finanziare servizi essenziali come la sanità, l'istruzione e la sicurezza. Inoltre, crea un clima di concorrenza sleale tra le imprese, danneggiando quelle oneste che si trovano a competere con evasori che non pagano le tasse. Infine, mina la fiducia dei cittadini nelle istituzioni e alimenta la sensazione di ingiustizia e di disparità. Il contrasto all'evasione fiscale è una priorità per il governo italiano. Sono state adottate diverse misure per contrastare il fenomeno, tra cui: - L'intensità dei controlli: l'Agenzia delle Entrate ha intensificato l'attività di verifica, avvalendosi di nuovi strumenti tecnologici e di una maggiore collaborazione con le altre forze dell'ordine. - La semplificazione delle norme fiscali: il governo ha avviato un processo di riforma del sistema tributario, con l'obiettivo di renderlo più chiaro e comprensibile. - L'educazione alla legalità: sono state promosse campagne di sensibilizzazione per educare i cittadini all'importanza del rispetto delle regole fiscali. Impegno costante La lotta all'evasione fiscale è una sfida complessa che richiede un impegno costante e una collaborazione di tutti. Solo attraverso un sistema di regole chiare, controlli efficaci e una cultura diffusa della legalità sarà possibile sconfiggere questo fenomeno dannoso per il Paese. Oltre alle misure adottate dal governo, è importante anche il ruolo dei cittadini. Ognuno di noi può fare la propria parte segnalando alle autorità competenti eventuali casi di evasione di cui sia a conoscenza. È fondamentale, inoltre, assumere un comportamento responsabile e pagare correttamente le tasse, contribuendo così al benessere comune. Foto di Alexa da Pixabay Read the full article
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titosfriends4life · 11 months
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INFEDELTÀ EMOTIVA: COS'È E COME RICONOSCERLA
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L’infedeltà emotiva va oltre il tradimento fisico in una relazione di coppia ed è spesso trascurata, anche se di enorme importanza. Questo genere di infedeltà coinvolge un'intimità emotiva con un'altra persona, andando oltre un normale rapporto amicale. Ma di cosa si tratta esattamente❓
L'infedeltà emotiva comporta l'investimento di tempo ed energia in un legame intimo con qualcuno al di fuori della relazione principale. Si tratta di scambiare sentimenti e condividere esperienze speciali con un'altra persona, non il partner. Tale infedeltà mina l'equilibrio di una coppia, generando disconnessione emotiva.
Le cause possono variare. La mancanza di comunicazione è fondamentale: il non parlare dei veri sentimenti e bisogni, crea uno spazio emotivo che porta a cercare altrove. La mancanza di affetto, la noia o la routine possono portare a cercare emozioni diverse al di fuori della coppia. Anche l'insoddisfazione sessuale o la mancanza di interessi comuni sono cause comuni.
Riconoscere un partner emotivamente infedele è cruciale. I segnali possono essere la mancanza di comunicazione o mutamenti nella sfera sessuale. Riconoscere la propria infedeltà emotiva coinvolge la consapevolezza delle proprie azioni e l'investimento emotivo con un'altra persona, nascondendo dettagli o provando entusiasmo quando si ricevono messaggi da un'altra persona.
Superare l'infedeltà emotiva richiede migliorare la comunicazione, coltivare l'empatia e superare i sensi di colpa. Il perdono è un passo importante. Costruire una relazione sulla fiducia richiede conversazioni approfondite, condivisione di interessi e un'intimità soddisfacente.
"Scopri come superare l'infedeltà emotiva e rafforzare il legame con il tuo partner. Comunica, perdona e ricostruisci una relazione più solida e appagante oggi stesso❗️"
Tito Bisson
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syrinxhmd · 1 year
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Slipknot (monografia)
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Nel 1999, debuttano gli Slipknot, una band originaria di Des Moines, in Iowa, USA. Questo gruppo è molto particolare poiché è composto da nove membri (un batterista accompagnato da due percussionisti, un dj, due chitarristi, un cantante, un addetto al campionatore, e un bassista). Pure il loro look è alquanto eccentrico, essi si presentano vestiti con delle tute in tinta unita ognuna segnata con il loro numero distintivo (da 0 a 8), e con delle maschere tratte dal mondo dell’orrore. La base della loro musica è il death metal, anche se gli Slipknot vengono considerati nu metal, rap metal e heavy metal un po’ più in generale. La tecnica di Corey Taylor (cantante della band fin dal primo disco Slipknot), consiste in un growl estremamente aggressivo, alternato alla voce pulita nelle parti più melodiche dei loro pezzi. Il loro arrivo nel 99 crea un terremoto nella scena nu metal, che fa impallidire i maestri del genere Korn, ormai superati per ferocia e complessità della proposta. Nel 2001, gli Slipknot rinnovano il loro attacco al metal convenzionale, con Iowa, un disco che ripete l’exploit dell’album precedente ma con qualche differenza (alcuni pezzi sono meno brutali, ma con una maggiore attenzione alla struttura dei brani in sé). Nel 2004, finiti nelle mani di Rick Rubin, gli Slipknot rivelano per la prima volta le loro identità ai fan, e pubblicano Vol. 3: (The Subliminal Verses), il classico album che li espone a un successo globale ma mina alle fondamenta il lavoro svolto fino a quel momento. Nel 2008, realizzano All Hope Is Gone, il loro tentativo di abbandonare la forma di album che ha contraddistinto i loro primi tre lavori (ovvero dischi di metal estremo lunghi 14/15 tracce), a favore invece di una struttura più convenzionale - 12 tracce e un sound tutto sommato non così innovativo. All Hope Is Gone è l’ultimo disco che vede la partecipazione dei nove membri della formazione originale, infatti a partire da .5: The Gray Chapter, verranno rimpiazzati Joey Jordison (membro fondatore e straordinario batterista allontanatosi dalla scena per avere contratto una malattia alla spina dorsale), e Paul Gray (membro fondatore e bassista morto per overdose di farmaci, a cui è dedicata l’intera opera in sua memoria). I due vengono sostituiti da Jay Weinberg, e Alessandro Venturella, due buoni turnisti che però non conservano la grande creatività e genialità dei membri originari. Il risultato sull’arte degli Slipknot si sente, il gruppo comincerà a risalire la china solo a partire da We Are Not Your Kind del 2019, un disco straordinario se paragonato all’inferno emotivo che il progetto ha vissuto dal 2008 in poi. The End, So Far, il loro settimo album con Roadrunner, e secondo dopo aver perso Chris Fehn (andato via per divergenze con gli altri membri), è il capitolo finale arrivato nel 2022 di una storia in fondo gloriosa, non ampiamente riconosciuta in un certo senso sia dal pubblico che dalla critica. Mi spiego meglio, gli Slipknot sono una band di enorme successo, ma parte del loro vero contributo è stato criticato come mera partecipazione al fenomeno nu metal, ignorando a piè pari, quanto invece questa formazione abbia dato un grosso apporto alla scena heavy metal mondiale. Gli Slipknot sono l’incarnazione della rabbia heavy di fine millennio, e come tali vanno rispettati, pur nella loro fino ad oggi discontinuità nel presentare dei contenuti che possano superare quelli del loro debutto (il disco del 99 prodotto da Ross Robinson, rimane infatti il loro capolavoro).
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sounds-right · 1 year
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L’11 luglio 2023 Giorgia @ Ferrara Summer Festival
Giorgia, con la sua voce potente e graffiante, l'11 luglio 2023 regala emozioni al pubblico del Ferrara Summer Festival. L'artista ha conquistato il pubblico italiano e non solo, diventando negli anni una delle più amate protagoniste della scena musicale italiana. 
Il repertorio di Giorgia spazia dalla musica pop al soul, passando per il rock e il blues e mette sempre in evidenza una tecnica vocale unica.  Tra i suoi tanti successi, ecco la recente "Neve", interpretata con Marco Mengoni, ma la sua carriera è semplicemente infinita. Nel novembre del 1993 vince la prima edizione di Sanremo Giovani, mentre l'anno successivo vince il Festival con "Come saprei" aggiudicandosi anche il Premio della Critica. Giorgia è molto stimata anche dai colleghi, non solo dal pubblico: nel '97 Pino Daniele produce l'album "Mangio troppa cioccolata" (multiplatino), Zucchero le scrive di "Di sole e d'azzurro", seconda al Festival di Sanremo 2001, nel 2007 duetta con Mina in "Poche parole" contenuto nell'album "Stonata". Giorgia, in concerto al Ferrara Summer Festival l'11 luglio, è una convinta ecologista già da molti anni animalista, attenta ai diritti degli animali e dei bambini. In passato è stata ambasciatrice Unicef, adesso è una ferma sostenitrice di associazioni quali Greenpeace, Animal Equality, ENPA, LAV, sostiene il Karibu Village in Kenya ed è socia fondatrice di un'associazione che si occupa di educazione e assistenza a bambini e famiglie a Cinecittà (Roma).
In Piazza Trento Trieste, nel pieno centro di una città simbolo del Rinascimento italiano nel mondo, Ferrara Summer Festival porta la firma di Fabio Marzola, presidente dell'Associazione Musicale Butterfly ed il patrocinio di Comune di Ferrara e Regione Emilia-Romagna.
Un weekend o una pausa durante la settimana a Ferrara, una città meravigliosa, è sempre un'ottima idea. Se poi tutto questo succede d'estate e c'è la possibilità di vivere anche un concerto o uno show in Piazza Trento Trieste, in pieno centro città, grazie ad una rassegna decisamente eterogenea come Ferrara Summer Festival, il risultato sono momenti di puro relax tutti da vivere... e poi da ricordare. 
Tutti gli appuntamenti di Ferrara Summer Festival
Info e biglietti
+39 0532 473033 – +39 351 5952501
Ferrara Summer Festival, cos'è
Ferrara Summer Festival è una manifestazione che punta a proporre Artisti ed Eventi presentando una Rassegna di Spettacoli Musicali, e non, nel periodo estivo all'interno del Centro Storico di Ferrara. La cornice rinascimentale della città di Ferrara crea la suggestione per vivere serate di spettacolo uniche. L'organizzazione del Ferrara Summer Festival porta la firma di Fabio Marzola, presidente dell'Associazione Musicale Butterfly ed il patrocinio di Comune di Ferrara e Regione Emilia-Romagna.
17.06 – PEGGY GOU
18.06 – MAX ANGIONI
20.06 – UMBERTO TOZZI
22.06 – DRUSILLA FOER
23.06 – MODÀ
24.06 – THE LUMINEERS
28.06 – SALMO
29.06 – NU GENEA & COMA COSE + GINEVRA
30.06 – BIAGIO ANTONACCI
01.07 – TEENAGE DREAM
02.07 - COMFORT FESTIVAL
05.07 – EROS RAMAZZOTTI
06.07 – EUROP
07.07 – FLUO RUN FERRARA
08.07 – PAUL KALKBRENNER
09.07 – LAZZA
11.07  – GIORGIA
12.07 – STEVE HACKETT
13.07 – I SOLITI IDIOTI
14.07 – BLACK EYED PEAS + PAOLA & CHIARA
15.07 – GUÈ + GEOLIER + ERNIA + SHABLO
16.07 – FIORELLA MANNOIA / DANILO REA
18.07 –  GIACOBAZZI & FRIENDS
19.07 – VOGLIO TORNARE NEGLI ANNI 90
20.07 – GIANNI MORANDI
21.07 –  MADAME
MEDIA INFO E CONTATTI UFFICIO STAMPA FERRARA SUMMER FESTIVAL: [email protected]
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tarditardi · 1 year
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L’11 luglio 2023 Giorgia @ Ferrara Summer Festival
Giorgia, con la sua voce potente e graffiante, l'11 luglio 2023 regala emozioni al pubblico del Ferrara Summer Festival. L'artista ha conquistato il pubblico italiano e non solo, diventando negli anni una delle più amate protagoniste della scena musicale italiana. 
Il repertorio di Giorgia spazia dalla musica pop al soul, passando per il rock e il blues e mette sempre in evidenza una tecnica vocale unica.  Tra i suoi tanti successi, ecco la recente "Neve", interpretata con Marco Mengoni, ma la sua carriera è semplicemente infinita. Nel novembre del 1993 vince la prima edizione di Sanremo Giovani, mentre l'anno successivo vince il Festival con "Come saprei" aggiudicandosi anche il Premio della Critica. Giorgia è molto stimata anche dai colleghi, non solo dal pubblico: nel '97 Pino Daniele produce l'album "Mangio troppa cioccolata" (multiplatino), Zucchero le scrive di "Di sole e d'azzurro", seconda al Festival di Sanremo 2001, nel 2007 duetta con Mina in "Poche parole" contenuto nell'album "Stonata". Giorgia, in concerto al Ferrara Summer Festival l'11 luglio, è una convinta ecologista già da molti anni animalista, attenta ai diritti degli animali e dei bambini. In passato è stata ambasciatrice Unicef, adesso è una ferma sostenitrice di associazioni quali Greenpeace, Animal Equality, ENPA, LAV, sostiene il Karibu Village in Kenya ed è socia fondatrice di un'associazione che si occupa di educazione e assistenza a bambini e famiglie a Cinecittà (Roma).
In Piazza Trento Trieste, nel pieno centro di una città simbolo del Rinascimento italiano nel mondo, Ferrara Summer Festival porta la firma di Fabio Marzola, presidente dell'Associazione Musicale Butterfly ed il patrocinio di Comune di Ferrara e Regione Emilia-Romagna.
Un weekend o una pausa durante la settimana a Ferrara, una città meravigliosa, è sempre un'ottima idea. Se poi tutto questo succede d'estate e c'è la possibilità di vivere anche un concerto o uno show in Piazza Trento Trieste, in pieno centro città, grazie ad una rassegna decisamente eterogenea come Ferrara Summer Festival, il risultato sono momenti di puro relax tutti da vivere... e poi da ricordare. 
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+39 0532 473033 – +39 351 5952501
Ferrara Summer Festival, cos'è
Ferrara Summer Festival è una manifestazione che punta a proporre Artisti ed Eventi presentando una Rassegna di Spettacoli Musicali, e non, nel periodo estivo all'interno del Centro Storico di Ferrara. La cornice rinascimentale della città di Ferrara crea la suggestione per vivere serate di spettacolo uniche. L'organizzazione del Ferrara Summer Festival porta la firma di Fabio Marzola, presidente dell'Associazione Musicale Butterfly ed il patrocinio di Comune di Ferrara e Regione Emilia-Romagna.
17.06 – PEGGY GOU
18.06 – MAX ANGIONI
20.06 – UMBERTO TOZZI
22.06 – DRUSILLA FOER
23.06 – MODÀ
24.06 – THE LUMINEERS
28.06 – SALMO
29.06 – NU GENEA & COMA COSE + GINEVRA
30.06 – BIAGIO ANTONACCI
01.07 – TEENAGE DREAM
02.07 - COMFORT FESTIVAL
05.07 – EROS RAMAZZOTTI
06.07 – EUROP
07.07 – FLUO RUN FERRARA
08.07 – PAUL KALKBRENNER
09.07 – LAZZA
11.07  – GIORGIA
12.07 – STEVE HACKETT
13.07 – I SOLITI IDIOTI
14.07 – BLACK EYED PEAS + PAOLA & CHIARA
15.07 – GUÈ + GEOLIER + ERNIA + SHABLO
16.07 – FIORELLA MANNOIA / DANILO REA
18.07 –  GIACOBAZZI & FRIENDS
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20.07 – GIANNI MORANDI
21.07 –  MADAME
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L’11 luglio 2023 Giorgia @ Ferrara Summer Festival
Giorgia, con la sua voce potente e graffiante, l'11 luglio 2023 regala emozioni al pubblico del Ferrara Summer Festival. L'artista ha conquistato il pubblico italiano e non solo, diventando negli anni una delle più amate protagoniste della scena musicale italiana. 
Il repertorio di Giorgia spazia dalla musica pop al soul, passando per il rock e il blues e mette sempre in evidenza una tecnica vocale unica.  Tra i suoi tanti successi, ecco la recente "Neve", interpretata con Marco Mengoni, ma la sua carriera è semplicemente infinita. Nel novembre del 1993 vince la prima edizione di Sanremo Giovani, mentre l'anno successivo vince il Festival con "Come saprei" aggiudicandosi anche il Premio della Critica. Giorgia è molto stimata anche dai colleghi, non solo dal pubblico: nel '97 Pino Daniele produce l'album "Mangio troppa cioccolata" (multiplatino), Zucchero le scrive di "Di sole e d'azzurro", seconda al Festival di Sanremo 2001, nel 2007 duetta con Mina in "Poche parole" contenuto nell'album "Stonata". Giorgia, in concerto al Ferrara Summer Festival l'11 luglio, è una convinta ecologista già da molti anni animalista, attenta ai diritti degli animali e dei bambini. In passato è stata ambasciatrice Unicef, adesso è una ferma sostenitrice di associazioni quali Greenpeace, Animal Equality, ENPA, LAV, sostiene il Karibu Village in Kenya ed è socia fondatrice di un'associazione che si occupa di educazione e assistenza a bambini e famiglie a Cinecittà (Roma).
In Piazza Trento Trieste, nel pieno centro di una città simbolo del Rinascimento italiano nel mondo, Ferrara Summer Festival porta la firma di Fabio Marzola, presidente dell'Associazione Musicale Butterfly ed il patrocinio di Comune di Ferrara e Regione Emilia-Romagna.
Un weekend o una pausa durante la settimana a Ferrara, una città meravigliosa, è sempre un'ottima idea. Se poi tutto questo succede d'estate e c'è la possibilità di vivere anche un concerto o uno show in Piazza Trento Trieste, in pieno centro città, grazie ad una rassegna decisamente eterogenea come Ferrara Summer Festival, il risultato sono momenti di puro relax tutti da vivere... e poi da ricordare. 
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Ferrara Summer Festival, cos'è
Ferrara Summer Festival è una manifestazione che punta a proporre Artisti ed Eventi presentando una Rassegna di Spettacoli Musicali, e non, nel periodo estivo all'interno del Centro Storico di Ferrara. La cornice rinascimentale della città di Ferrara crea la suggestione per vivere serate di spettacolo uniche. L'organizzazione del Ferrara Summer Festival porta la firma di Fabio Marzola, presidente dell'Associazione Musicale Butterfly ed il patrocinio di Comune di Ferrara e Regione Emilia-Romagna.
17.06 – PEGGY GOU
18.06 – MAX ANGIONI
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23.06 – MODÀ
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micro961 · 1 year
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Giantheo - Madre Terra
Il nuovo singolo del duo di produttori bresciani
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Noi litighiamo e Madre Natura balla al centro: Il nuovo brano del duo formato da Giancarlo e Matteo punta dritto al rapporto malato che l’uomo ha nei confronti del mondo e della sua natura. “Madre Terra” infatti sottolinea l’assoluta indiscriminazione che questo pianeta fa sui suoi abitanti che sono gli unici che invece discriminano per razza, sesso, comportamenti sociali e bandiere territoriali. 
«Madre Natura è di tutti, unisce i popoli e ideologie, l’uomo non vince mai nonostante si creda onnipotente o manipolatore». Giantheo.
Il brano sarà accompagnato dall’uscita del videoclip per la regia di Mauro Cartapani.
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Nel 2003 Giancarlo Prandelli incontra Matteo Sainaghi, in arte Theo e da subito si crea un magico feeling che li porta a formare i Giantheo. Praticamente esordienti partecipano alla trasmissione «le Iene» su Italia1 ed entrano con il brano Tortuga nella compilations Cantatù vol.6 e Superestate latina. Vincono il Festivalshow e partecipano in tutta Italia a trasmissioni televisive e festival. Sono protagonisti del tour di Rtl 102.5 e ospiti del tour di Sanremo giovani. Terminato questo periodo entrambi si dedicano a una serie di progetti paralleli. In particolare Giancarlo Prandelli, cantante, compositore, autore, artista, polistrumentista, arrangiatore, audio engineer, programmatore e produttore discografico italiano, realizza innumerevoli produzioni e collaborazioni per artisti, tra i quali Laura Pausini, Mina, Omar Pedrini, Fausto Leali, Laura Abela, Michela Coppa, Nina Morić, Blanco, e tanti altri. È figlio di Sergio Prandelli (già figlio del musicista Andrea Prandelli) e rappresenta tre generazioni di musicisti e produttori. Theo compone brani rap sin dalla fine degli anni ‘80, ma coltiva contemporaneamente la sua passione sportiva diventando personal trainer e laureandosi in Fisioterapia e scienze motorie. Diventa presidente e fondatore della GDM, acronimo di Ginnastica Dinamica Militare Italiana ed è autore del libro «Intelligenza Motoria». Negli anni ‘90 crea, insieme a Michel Altieri il Gruppo Trendist Attitude, che li porta a lavorare come performer nei migliori club Italiani ed esteri del periodo.
Dopo questa pausa i due decidono di riformare i Giantheo pubblicando un primo singolo dal titolo Conchiglie a cui segue Catene. Questo secondo brano in particolare nasce da un idea di Theo ed è ispirato al progetto della GDM Italiana. A maggio 2022 esce il primo singolo del nuovo progetto “Uni Verso” che raggiunge le vette delle classifiche italiane indipendenti, seguito a settembre dall'intensa ballad “Mar Profondo”, anch'essa al top delle rotazioni radiofoniche. Il 2023 è l’anno di “Quattro stagioni” (gennaio) e “Figli delle stelle” (maggio) che raggiunge il primo posto nella classifica indipendenti, rimanendo in top 10 per tutta l'estate, e nella top 50 generale. Nel summer tour i Giantheo sono stati protagonisti in diverse date.

Contatti e social
www www.giantheo.com Facebook https://www.facebook.com/Giantheofficial Instagram https://www.instagram.com/giantheo_official/
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