Tumgik
#non so se ci riuscirò
spettriedemoni · 3 months
Text
Sto resistendo
Sto resistendo alla tentazione di andare ad aprire un vaso di Nutella da 950 gr.
Non so se ce la faccio...
22 notes · View notes
lonelysmile · 1 year
Text
sono gli ultimi giorni di lezione in università e stavo pensando al fatto che fra un anno saranno gli ultimi giorni per davvero cioè le mie ultime lezioni in università, gli ultimi momenti che vivrò lì per poi uscire dal "sistema scolastico" dopo anni
sinceramente sono già in ansia e ho paura del futuro perché so che uscire da questo sistema, dover creare in un certo senso una nuova routine basata sul mio futuro lavoro, saper di non avere più delle scansioni (tipo le lezioni che iniziano a ottobre, le vacanze natalizie, la sessione,...) ecco tutto questo credo non sarà facile, ovviamente lo dovrò fare ma mi spaventa
4 notes · View notes
mccek · 4 months
Text
Lettera aperta a tutti quelli che che mi hanno conosciuto. 
Passano gli anni ma mi rendo conto che chi sta meglio di me in realtà sta peggio. 
Persone che ho sempre voluto vedere felici, che mai avevo visto nemmeno di persona, hanno cercato di usarmi pensando fossi ingenuo, ma la bontà non è sinonimo di ingenuità, di debolezza, io ho aperto le porte a chiunque, perché dentro non smetterò mai di abbandonare quel bambino che sono stato, che condivideva anche i sorrisi che non aveva per sé stesso, ma che non avrebbe passato la notte se avesse saputo che il suo “amichetto/a” il giorno dopo avesse avuto il broncio. 
Perché siete “cresciuti” dando spazio all’odio? 
Perché anziché promettere ad altri non promettete a voi stessi di ritrovarvi? 
Di guardarvi dentro una volta tanto, e affondare nel male che avete condiviso con me, anziché condividere quella parte di “esseri umani” che era ancora insita in voi? 
Se foste stati di parola, come a quegli anni, non mi avreste mai abbandonato, così dicevate. 
Vedere lasciare soffrire una persona non rientrerà mai nei mei pensieri, anche se fosse qualcuno che, come successo fino all’altro ieri, ha fatto di tutto per mettermi i bastoni fra le ruote, no, perché so che anche il peggiore ha dentro qualcosa di positivo da condividere con chi gli sta accanto, solo che non lo sa, ma anche se fosse, non ci proverebbe minimamente a mostrarlo, l’egoismo è letale. 
Parto sempre dal presupposto che non ho lezioni da dare a nessuno, sono anni che passo muto ad osservarvi, non ho mai commentato una virgola, chi sarei per farlo? 
È proprio per questo, che ho preso in mano una penna e ho iniziato a sfogare tutto ciò che avevo dentro, quello che avrei voluto dirvi, ma sarebbero stati guai a raccontarvi quello che provavo, perché un consiglio oggi è visto come una condanna. 
Eppure vi ho sempre lasciato sfogare con me, vi ho sempre ascoltato, anche quando ne avevo le palle piene, avevo i problemi a casa con mia mamma e la sua maledetta malattia, io per anni non sono esistito per voi, ma non me ne vergogno, ho ammesso anche io i miei sbagli, ho chiesto scusa, anche quando non non mi andava di farlo, e soprattutto quando non c’era motivo per scusarmi, ma pensavo: “Magari domani sanno che potranno sfogarsi nuovamente con me, si sentiranno più liberi dal peso che questa società ci scaglia addosso”.
Quanto male mi son fatto!
Ma rifarei di nuovo tutto, vi verrei di nuovo incontro, vi vorrei vedere sorridere solo a sentirmi parlare, vi vorrei tutti più uniti, come da piccoli ricordate? 
Non c’era bimbo/a che stesse solo. 
Perché qualcuno andava a recuperarlo, anche a costo di restarci solo assieme. 
Ma abbiamo dimenticato, come si dimentica la storia, stessa identica cosa. 
Di voi ricordo ciò che dicevate tutti: “Mattia non cambiare non diventare come gli altri, hai qualcosa in più che non riuscirò mai a spiegarti”, questa frase me la ricordo ogni mattina quando mi sveglio, da quanti anni ormai? Troppi. 
Permettetemi una domanda? 
Perché voi siete cambiati? 
Per piacere a gente che poi vi ha fatto lo stesso gioco che avete fatto con me? 
Perché farsi del male da soli? 
Perché arrivare a non guardarsi più in faccia? 
E poi c’è ancora qualcuno che pensa di cambiare il mondo? 
Sì, uno ce n’era, il sottoscritto, ma non voleva cambiare il mondo, solamente la sua generazione, il mio sogno più grande, che continuerò anche se con molto sconforto, a portare avanti, “UNO CONTRO TUTTI”, chissà se ora qualcuno, capirà/collegherà tante mie frasi passate a cosa fossero collegate. 
Siete riusciti a darmi contro per una canzone su ciò che ho vissuto sulla mia pelle, e sono stato zitto, scendeva una lacrima, ma stavo zitto, so che qualcuno ancora l’ascolta e sappiate che vi leggo spesso nei commenti, e mi fa sorridere il fatto proprio da chi mi “odiava” ingiustificatamente alla fine è finito a farmi i complimenti, ma no, io non voglio queste cose, voglio solo capire perché un giorno disprezzate e l’altro apprezzate una persona come nulla fosse, ma non sapreste spiegarmelo, ne sarei sicuro. 
Io ho tanti di quei testi scritti negli ultimi anni, che spesso mi faccio paura da solo, non mi rendo conto di quanti ne scrivo, di quante cose il cuore comunica alla mano che spesso trema, come non volesse accettare quelle cose, ma deve, dobbiamo, accettare tutto in questa vita, ma io in primis non vorrei mai. 
Come non ho mai accettato le malattie di mia madre, la morte degli unici amici che avevo fin da quando ero adolescente, che sono gli angeli in terra che hanno evitato quel pensiero maledetto che avevo di togliermi la vita…ma qui mi fermo, perché ognuno di noi non accetta il passato, quindi si blocca, respira, e sa, che se continuasse a pensare a tutto ciò, prima o poi sarebbe lui stesso ad andarsene. 
Purtroppo la rabbia generata dalla mia generazione, da chi è passato per la mia anima, e dai quali ho voluto assorbire, pur di evitare di vedervi soffrire ancor di più, mi ha ucciso dentro.
Voi tutti qui, fuori da qui, avete visto Me per quel poco che mi è rimasto da far vedere esteriormente, con un maledetto sorriso che non farò mai mancare a nessuno, gentili o meno che siate con me; quelle poche volte che stavo al centro estivo le animatrici mi dicevano che un mio sorriso giornaliero, era la carica per tutti i ragazzi dello staff, e chi sono io per tenere musi?
Dentro non esisto più, da anni, ma sto cercando di recuperarmi, pezzo per pezzo, forse non mi basterà il resto della vita, ma voglio ritrovarmi anch’io. 
Il “numero uno” non esiste, qui dietro al mio essere, c’è solo tanta fragilità, tanta voglia di donare amore, un po’ di spensieratezza, anche se momentanea, di rialzare chi è a terra e spronarlo a rigenerarsi, assieme, mai da soli. 
Questa società c’ha fatto sbranare fra di noi, fatto credere che uno potesse essere meglio dell’altro, che potesse avere tutti ai suoi piedi, e noi ci abbiamo creduto, dai più piccoli ai più grandi, passando da un social alla vita reale, visto che ormai non c’è più differenza fra quest’ultime.
Voglio essere sincero con me stesso fino all’ultimo, anche a costo di perdere qualsiasi cosa ma mai la dignità, quindi risponderò a semplici domande che mi son state fatte negli ultimi anni, alle quali non ho mai voluto dare risposta. 
Cos’è l’amicizia? 
Puro opportunismo. 
Cos’è l’amore?
A 16 anni ti avrei risposto, quello che ha verso di me mia madre, piange, urla *silenziosamente* dai dolori, passa settimane a letto, ma rinasce quando mi vede felice, anche se solo per un giorno. 
Oggi? 
La stessa cosa. 
Il significato del termine “amore” mi ha aperto gli occhi mentre pensavo inconsciamente di viverlo, ma andando avanti si inciampa negli errori degli anni passati, e l’amore per giunta non è mai stato amore, è sempre quel qualcosa con una data di scadenza, una parola inventa per stupire un pubblico di creduloni, sii sincero, per quante forme possa avere l’amore, come può essere chiamato tale, se siamo nati con l’odio e il disprezzo reciproco dentro? 
E tu come ultima cosa mi hai domandato perché scrivo? 
Perché tutto ciò chi mai avrebbe avuto il coraggio di ascoltarlo? 
Vi abbraccio con tutte le mie paure, spoglio di tutto ciò che negli anni non ho saputo tenermi stretto, consapevole che domani potrei non esserci più, e sicuro di aver raccontato tutto di me, perché l’oscurità non mi appartiene, e so di essere stato messo al mondo con uno scopo;
come ognuno ha il suo, io ho il mio, quello di far farvi splendere nel vostro piccolo, anche se per poco, assieme a me.
Chiudo mandando un abbraccio forte a mia mamma, il delfino che mi porto sempre in tasca da quando ero piccolo, per ricordarmi che non sono mai solo, anche nei momenti più disperati, mio padre, che nonostante le voragini d’incomprensioni conta su di me, per i vostri sacrifici, mi metto dalla vostra parte e riconosco tanti miei errori ingiustificabili, un abbraccio forte a tutte quelle persone che conosco e ho conosciuto che stanno passando dei brutti momenti, del resto non c’ha mai uniti così tanto il male quanto il bene…e a te che sei arrivato fin qui, l’unica cosa che chiedo sempre a tutti dopo un semplice ma per molti ormai banale: “Come stai”?! Ricordati di farti un sorriso appena puoi. 
242 notes · View notes
ossicodone · 9 months
Text
Mi accorgo del distacco emotivo di una persona nei miei confronti prima ancora che se ne accorga lei. Cerco di parlarne, di farglielo notare, dico che può succedere, succede spesso, ho bisogno di sentirmelo dire, non voglio quel senso di agonia che si prova nei giorni precedenti a una rottura, voglio la verità, sempre, subito, perché è da quando sono piccolo che la verità non me l'hanno mai detta. Mi sento rispondere che non è così, che è tutto nella mia testa, e allora io dovrei provare a non pensarci, a continuare a dare il meglio di me, ma io non sono così, io ho sempre bisogno di sapere che dall'altra parte ci sia la stessa intensità, io non so' salvarle le storie, non sono in grado di amare per due, non sono capace di prendermi il grosso del lavoro. Io non lo so disperdere l'amore, ho bisogno di sapere che verrà custodito. Finisce che mi tiro indietro anche io, che spengo le emozioni, al silenzio rispondo col silenzio, distacco con distacco, al ghiaccio rispondo col ghiaccio pur sapendo che servirebbe più fuoco. Mi ritraggo, mi proteggo. Rimango in attesa del giorno in cui quella persona mi dirà "avevi ragione" ed io non riuscirò comunque a fargliene una colpa, avrò il sorriso amaro di chi già sapeva. Vorrei avere più coraggio, zittire la voce dentro di me, lasciarmi travolgere da una rottura improvvisa anziché sentirla arrivare da lontano, ma non ci riesco. Non ci riesco mai. Quell'addio che poi arriva, io l’ho già sentito da un pezzo.
309 notes · View notes
junjourt · 5 months
Text
Tumblr media Tumblr media
A Manuel e Simone
Chi non vi ha seguiti sin dalla prima stagione non potrà capire l'amaro e la delusione che ha lasciato questa seconda stagione a tantissimi di noi. Non può capire quanto amore abbiamo visto nei vostri occhi sin da quella scena meravigliosa in cui Manuel ha tatuato il braccio di Simone, che porterà per sempre un segno di Manuel, il primo amore, sulla pelle. Non può comprendere la paura che abbiamo visto negli occhi di Simone quando ha capito che non era vero che non era capace di amare, perché si era innamorato di uno come lui. Perché si era innamorato di Manuel, un ragazzo che, nonostante gli errori, ha permesso a Simone di dire che innamorarsi è una delle cose più belle del mondo. Un ragazzo spaventato dall'amore che Simone poteva dargli, perché non era abituato a sentirsi amato se non da sua madre, non era abituato a qualcuno che pensasse che lui vale. E questa paura l'ha portato a fare tanti sbagli, ma nonostante tutto ha sempre fatto in modo di proteggere Simone, perché lui è il suo "più amore", perché con lui "è diverso". La paura non li ha separati e li ha resi l'uno il porto sicuro dell'altro. E loro sono poi diventati il porto sicuro di tante persone, di chi sperava di vedere finalmente una degna rappresentazione della bisessualità o di chi, semplicemente, grazie a loro ha ritrovato una passione, qualcosa che lo smuovesse in un periodo buio, o ha trovato degli amici veri. Vedere loro, leggere i commenti e i meme sulla loro storia mi hanno salvata dal baratro dell'apatia in cui ero caduta in quel periodo. Vorrei tanto poter dire "Non prendertela, è solo una serie", ma purtroppo non è così, perché loro e Un professore hanno significato tanto per me.
E invece, dopo le prime puntate che ci avevano tanto fatto sperare tra gelosie, sguardi, un continuo cercarsi e sostenersi reciproco, tutto sembra essere crollato. Simone per un po' è rimasto un personaggio piatto col solo scopo di stare dietro a Mimmo. Manuel, invece, stava avendo la bellissima storia del padre e la sorella ritrovati. Poi il nostro Simone è tornato con la malattia di Dante, mentre Manuel è stato massacrato con la trama del rapimento di Lilli e il suo essere bloccato in una relazione che volevano far passare per grande storia d'amore, ma in realtà è stata solo tossica.
È questo che ci meritavamo?
Manuel dimenticato da Anita, Dante e Simone mentre affrontava DA SOLO il dolore causato da una verità taciuta per 18 anni? Manuel preso dai sensi di colpa per aver accidentalmente messo nei guai una ragazza, che però non fa che sminuirlo e non si preoccupa nemmeno di come sta?
Simone che a lungo ha dovuto affrontare il dolore per la malattia del padre DA SOLO?
Manuel e Simone che avevano una storia già scritta, Manuel che aveva un percorso che sembrava già pronto e che invece, non si sa per quale motivo, sembrano aver voluto dare a Mimmo (introdotto forzatamente, portando a un buco di trama enorme) creando, tra l'altro, continui parallelismi con la trama dei Manuel e Simone della prima stagione?
Eppure quelle poche scene che ci sono state di Manuel e Simone insieme, anche se durate pochissimi secondi come se avessero paura di farceli vedere (certo, che senso avrebbe far vedere che ti stanno privando di una cosa così grande?) sono riuscite a farmi emozionare più di qualsiasi altra interazione avuta dai loro personaggi.
Non riuscirò mai a farmene niente di qualsiasi altra coppia quando so che avremmo potuto avere loro, Manuel e Simone. Perché loro dovevano essere i nostri Pol e Bruno. Ma sembrano essersi dimenticati di Pol.
Spero solo che questo non sia davvero un addio. Vi amerò sempre, in tutti gli universi. E anche voi vi amerete in tutti gli universi, anche se in questo non avranno il coraggio di mostrarcelo.
Non vi lascio, va bene? Non vi lascio perché vi voglio bene.
45 notes · View notes
ross-nekochan · 7 months
Text
17 Novembre 2023
Oggi il cielo è plumbeo. Ieri invece c'era un sole bellissimo che spaccava le pietre.
Oggi è il mio ultimo giorno di "lavoro" a casa. Mancano altri 3 giorni alla fine della mia vita.
Quando dico esattamente queste parole a voce, si mettono tutti a ridere o a fare un sorrisetto. Quasi nessuno mi ha presa sul serio. Chi mi ha detto: lo faccio anche io - ma con la moglie a casa che prepara colazione pranzo e cena; chi: eh a breve anche la mia azienda vuole togliere lo smart - però intanto stai ancora lavorando da casa.
In questa settimana ho fatto i miei ultimi colloqui con altre aziende, sebbene so per certo che non riuscirò a continuarli nelle settimane a venire: non ho permessi e le ferie pagate vanno usate con cura perché sono troppo poche. Mentre in una non esiste solo il lavoro da casa, ma persino l'orario flessibile; nell'altra, andare in ufficio è essenziale. Mi hanno pure chiesto se eventualmente mi trasferirei più vicina e la verità è che lo farei, ma il problema rimane lo stesso: se non me lo posso permettere di vivere in città, la scelta è o morire sui treni o vivere col fiato sul collo. La merda la sposti ma sta sempre là.
A volte mi viene da chiedermi se veramente stiamo progredendo... lo stiamo veramente facendo? Perché il diritto alla vita io non lo vedo rispettato mai - in primis a Gaza, ma pure nel resto del mondo perché andare a dire "vai a morire di lavoro per sostenerti" non mi pare un bel modo di considerare i diritti. Però vabbè tutto ok se è il sistema che dice va bene così.
Dicevo, oggi il cielo è plumbeo e io ovviamente non ho voglia di fare niente. Questa settimana sto cercando di godermi gli ultimi istanti di libertà ma devo dire che è difficile e spesso mi vengono le lacrime agli occhi solo a pensarci alla sofferenza di stare in giro 12h al giorno, che ho già provato per 10 gg di training e che proverò per chissà quanti mesi. Io ancora non ci posso credere che ho fatto questa fine... che vita di merda - pure se mi rendo conto che è la stessa vita di milioni di persone. Ma comunque non lo considero giusto.
Dato che il cielo è plumbeo e non ho voglia di fare un cazzo, non farò niente. Me ne sbatterò persino del mio senso di colpa di stare troppo davanti allo schermo. Sono i miei ultimi istanti di fancazzismo prima della mia lobotizzazione finale.
26 notes · View notes
crystal0-1rose · 8 days
Text
Sono tornata dopo un lungo periodo di assenza. Non so nemmeno se riuscirò ad esprimere ciò che sento e che provo in questo istante della mia vita.
Sono andata a fare una passeggiata/corsa nel pomeriggio verso le 20:30. Il sole era praticamente già scomparso ed il tramonto aveva quasi anticipato la sua comparsa. Tutto il cielo rosaceo era stato risucchiato dalle nuvole nere che si apprestavano ad occupare l’ultima parte colorata del cielo. Infatti poco dopo che sono tornata a casa (circa mezz’ora dopo) ha iniziato a diluviare.
Ricordo che mentre ammiravo gli ultimi raggi rossi che si dissolvevano in lontananza mi è venuto un groppo in gola, ed ho avuto un enorme voglia di piangere.
Ho pensato: “come vorrei trovarmi al mare in questo momento”… “come vorrei stare lontano da tutto questo”.
Ho pensato anche che, se avessi avuto delle ali, per me sarebbe stato facile ammirare ciò che restava del tramonto. Eppure riflettevo, anche una creatura alata, si sarebbe sentita infelice a volare fino ad arrivare ad ammirare il tramonto… in solitudine.
È del tutto inevitabile. Abbiamo bisogno di creare ricordi e gioie da condividere. Il nostro cuore contiene all’infinito se condividiamo. Mentre se cerchiamo di nascondere ciò che proviamo, anche se minimamente cerchiamo di occultare i nostri sentimenti il nostro animo non regge il peso di queste sensazioni, e da qualche parte si devono pure riversare.
Prendendo anche ad esempio queste emozioni che ho pensato stasera. Sono finite qui. Si sono accumulate con altre e sono finite qui.
Per chi è arrivato a leggere fino qui complimenti. Si sa che è una virtù rara la concentrazione di sti tempi. E la voglia. La voglia di scavare a fondo in delle frasi prolisse e sconfinate, gettate alla rinfusa in un monologo sofferente e sconclusionato. So che è complesso, ma ti ringrazio:)
Spesso non sappiamo nemmeno noi ciò che desideriamo. Forse desideriamo solo essere ascoltati e compresi un minimo. O aspettiamo semplicemente qualcuno là fuori che ci abbracci. Magari stiamo ancora sanguinando, forse con fatica cerchiamo di rimarginare ancora le vecchie ferite del passato che ci hanno segnato.
Chissà. La cosa certa è che ora è notte fonda ormai. E che anche grazie a Morfeo il velo pesante del sonno cadrà anche sulle ultime gocce di pensieri rimasti, trasformandoli si spera, in sogni non troppo pressanti.
buonanotte.
~24/5/24
CR diary
7 notes · View notes
inadeguata · 7 months
Text
Io non so cosa sarà di noi, magari un giorno ci rincontreremo per caso nel bar vicino casa e mi racconterai che hai dei figli, che adesso cucini tantissime cose e ti piace pure farlo, che hai trovato una persona che ti ha fatto tornare la voglia di fare le cose belle che ti fanno sentire vivo, che hai costruito la famiglia che desideravi, che sei diventato un bravo papà, che hai chiamato la tua bambina Marta e il tuo bimbo Thomas, che guadagni bene e ti senti realizzato. E io riuscirò ad essere sinceramente felice per te, perché non ti avrei mai potuto dare queste cose se non sacrificandomi. Io ti racconterò che non vivo più qui, che non ho figli perché non ho tempo, che le relazioni mi stanno ancora strette, che vedo qualcuno, ma forse ancora non ho ben capito cosa sia l'amore. E allora ci guarderemo indietro e penseremo che comunque abbiamo fatto un buon lavoro, ci diremo che a volte l'amore e la voglia di stare insieme davvero non basta e che però è stato un bel viaggio e che infondo non smetteremo mai di volerci bene e magari un giorno da vecchietti ..Chissà.
46 notes · View notes
s-a-f-e-w-o-r-d--2 · 10 months
Text
Ultimamente la mia vita sembra che non voglia proprio darmi tregua... Dopo aver perso lui... perso il blog... Adesso esco da 15 giorni di febbre alta dove forse ho perso anche me stessa... Sicuramente ho perso tutta la mia forza e volontà di andare avanti... Sono stanchissima... Provata nel corpo e nell'anima da tutti gli eventi... Non so quanto mi ci vorrà a riprendermi da questa batosta e non so nemmeno se riuscirò a farlo a pieno... Di sicuro tutto è cambiato... Le priorità... I desideri... I sogni... Le aspettative... Un inizio di agosto poco invitante insomma... Dove mi si richiede di patire da zero... E io, la voglia di ripartire al momento non ce l'ho...
~ Virginia ~
Tumblr media
37 notes · View notes
credoinunoi · 1 year
Text
Voltare pagina o chiudere direttamente il libro?
Io e te non ci lasceremo mai del tutto, sono convinta di questo, o almeno io non riuscirò mai a farlo, so che ci sarà sempre uno spiraglio in cui tu potrai entrare. Sei stato il mio grande amore e lo posso affermare con certezza. Magari non mi crederai ma io lo sento dentro di me,nel più profondo.
Sei stato la mia salvezza e la mia rovina allo stesso tempo, hai salvato il mio cuore, sei stata la mia luce. Ma l’hai anche distrutto e calpestato più volte.
Io sono un caso perso,un trauma unico che cammina ma mi hai cambiata,sei dentro di me e non posso fare nulla per cambiare questo
Sei stata la prima persona che ho fatto entrare dentro di me,ti ho dato tutto quello che potevo, il nostro amore mi ha consumato però.
Sei riuscito a salvarmi, l’unico con la quale mi sia aperta davvero, le mie paure più grandi le sai solo tu.
E per quanto io voglia, e ci abbia provato e sperato tu non mi vorrai mai come io voglio te.
Torni e scompari perché sai che io sarò sempre ferma ad aspettarti, ma le cose non possono più funzionare così, ogni volta che ti allontani da me io mi autodistruggo, e non posso più permettermelo, voglio stare bene con me stessa e così non ci riesco. Devo imparare a lasciarti andare, lo devo fare per me e anche per te.
Ti auguro tutto il bene che posso, spero tu possa realizzare i tuoi sogni e sopratutto spero che un giorno svegliandoti la mattina ti sentirai finalmente felice e contento di ciò che sarai diventato, vali tanto e ricordalo sempre.
Sei il ragazzo più complessato che conosco, chiuso e schivo con tutti ma so anche che se vuoi hai il cuore più grande e pieno d’amore anche più del mio perché io in primis ne ho avuto un pezzetto, ma so che c’è ne molto di più, conservalo bene perché è la cosa più preziosa che hai.
Ti amo follemente e so che sempre sarà così.
Sei il mio filo rosso e credo che saremo collegati per sempre.
Ma ora ti lascio andare per la tua strada, è il gesto d’amore più grande che possa fare,non posso continuare ad essere egoista e tenerti per me, hai molto da dare e una vita da vivere.
Mi hai aiutato a combattere i miei demoni, ma non li ho distrutti, mi hai dato le basi per farlo e ora è arrivato il momento di imparare a farlo da sola, più volte ho toccato il fondo e sperato di annegarci completamente ma non posso contare sempre sull’aiuto degli altri devo farlo solo su di me e questo me l’hai insegnato tu
Ti ho amato così tanto da amarmi così poco, dimenticando di proteggere me stessa, mi sono tratta come una cosa vecchia da dimenticare solo perché tu ti stavi dimenticando me, e ho pensato che in fondo non mi amo solo perché non mi sento più amata da te. E capisci bene anche tu che questo è sbagliato.
60 notes · View notes
poesiablog60 · 9 months
Text
La mia teoria è che nel momento in cui si da attenzione da vicino a qualcosa, anche un filo d'erba, diventa un misterioso, meraviglioso indescrivibilmente magnifico mondo in se stesso.
Ho fatto questo esperimento migliaia di volte non sono mai stato deluso.
Più guardo una cosa, più vedo, e più vedo più voglio vedere.
Come pelare una cipolla, c'è sempre un altro strato, e un altro, e un altro ancora.
E ogni strato è più bello del precedente.
Qesto è mio modo di vedere il mondo.
Non lo vedo come una collezione di oggetti, ma come un vasto e misterioso organismo.
Vedo la bellezza delle cose più piccole, e colgo lo stupore negli eventi più ordinari.
Sono sempre alla ricerca del significato più nascosto, del messaggio segreto.
Sto sempre cercando di comprendere il mistero della vita.
So che non ci riuscirò mai completamente, ma questo non mi impedisce di provarci.
Sono contento di vivere nel mistero, di essere circondato dall'ignoto.
Sono contento di essere un cercatore, un pellegrino, un viandante in cammino verso nessun luogo.
Henry Miller
Tumblr media
18 notes · View notes
yomersapiens · 1 year
Note
Quali sono le tue Red flag?
Ci ho pensato un po' perché non capisco se ti riferisci alle mie inteso come quelle che ho imparato essere parte di me e che compromettono i miei rapporti, o quelle degli altri e che dovrei riconoscere onde evitare di ricadere in errori passati. Facciamo che è la seconda e allora parto con la lista, perché a me piace sempre dilungarmi.
Se non prova sentimenti verso oggetti inanimati ecco quello è da evitare, tipo non cerca di salvare delle banane abbandonate nel reparto sbagliato del supermercato da qualcuno che se ne è sbarazzato perché ci ha ripensato ecco questo no, ma anche se non saluta per l'ultima volta dei pantaloni usati prima di buttarli via.
Se tipo si dimentica di dirmi che sta con un altro, quello è un segnale che non gradisco. Mi piace che mi vengano raccontate palle costruite bene non errori di distrazione.
Se non lascia il posto agli anziani sul bus o sul treno.
Se non condivide la cioccolata, ricordo questa ragazza a cui portai una barretta in regalo e lei ne mangiò un bel pezzo e poi la mise via in borsetta e io ero lì che la guardavo grondando saliva e questa niente, "beh me l'hai regalata perché devo offrirtela?".
Se se ne viene fuori con discorsi ascetici dell'amarsi senza dover dimostrare amore ecco, quella è una cosa enorme e scintillante.
Se nella lista delle priorità al primo posto c'è drogarsi anche non va bene, soprattutto se non offre, come la tizia della cioccolata, ma in generale è un bel "no grazie".
Se con troppa facilità utilizza il sesso per controllarmi ecco non ci siamo, ma perché io per tutte queste cose reagisco come con la cioccolata di prima, sono davvero un banale esempio di maschio etero bianco che ti serve davvero un niente per fargli fare ciò che vuoi, allora ho imparato che è meglio restare casti.
Stessa cosa ma al contrario, se controlla l'assenza del sesso proprio per farmi sentire in colpa per la facilità con cui mi lascio andare alle passioni carnali, uguale: meglio da solo.
Se fuma (cosa che non sopporto) e non si prende cura di dove riporre i mozziconi e li lancia in giro, che odio.
Uh se non ha almeno perso una cosa importante nella vita.
Se sorride troppo in foto, perché è chiaro che io non riuscirò mai a tenere alto l'umore a questi livelli e allora entrerei in un loop di ansia totale.
Se è troppo fotogenica, perché io vengo sempre di merda e mica mi sta bene che poi magari ci si fa una foto insieme e io sembro Shrek e lei un umano normale.
Se non ha almeno una dozzina di segreti che custodisce con cura senza rompere per i miei trecentomila.
Se ha un sacco di soldi, ecco quello proprio non va, cioè io ho bisogno di sofferenza e dolore e rivalsa e combattere il capitalismo insieme.
Se non è in grado di stare per i fatti propri, in solitudine, come protezione e cura verso se stessa.
Se tratta male i piccioni per strada.
Se sogna di andare a Eurodisney o Disneyland.
Ah se le piacciono i Minions.
Se tifa Juve o segue il calcio in generale perché a me il calcio fa cagare e non ne voglio sentire parlare mai e comunque Forza Napoli sempre.
Se non ha senso dell'umorismo e una volta sono uscito con una che ha detto "esco con te perché mi fai ridere dato che io non so cosa siano l'ironia e il sarcasmo" e io ho pensato vabbè chissenefrega con quelle tette mica è necessario e invece alla fine vai a scoprire che non serve a molto uscire con qualcuno con cui non puoi ridere ma ha una quarta abbondante.
Se ha difficoltà a esprimere quello che prova con parole semplici, non me la prendo se i discorsi non sono il tuo forte eh, ma ad esempio una volta mi sono frequentato con una viennese per alcuni mesi e io insomma ci stavo per cascare ma lei diceva sempre "non dire romanticherie che non le voglio sentire" e dovevo trattenermi finché un giorno disse "oggi abbiamo passato un bel pomeriggio" e quello fu la sua massima capacità di comunicare quello che provava, io speravo in un "ti trovo molto bello e mi piace stare con te" e invece no, quindi magari una via di mezzo non sarebbe male, o almeno dirmi prima che non si va da nessuna parte così io mica faccio quella cazzata dell'innamorarmi.
Se non ha mai avuto a che fare con la malattia, non voglio rovinare la sua vita fantastica arrivando io con il mio carico di visite in ospedale. Ma questa non è una red flag è solo forse, credo, invidia e amore verso il prossimo.
Se lascia cibo nel piatto quando cucino io.
Se non mangia dolci.
Se non beve caffè.
Se non ha nemmeno un vizio.
Se mi sostituisce con il padre perché cerca una figura paterna.
Se parla durante i film e guarda solo film doppiati in italiano (ok su questa posso trovare un compromesso).
Se viene a chiedermi data e ora e luogo di nascita e poi fa il quadro astrale, questa è da correre via a gambe levate.
Se non le piacciono le liste.
Se manda messaggi audio più lunghi di 40 secondi.
Se limona mio fratello per farmi ingelosire.
Se non si commuove quando le mando una foto di Ernesto (il mio gatto) in una posizione carina.
Se desidera essere intrattenuta e basta, perché io ho questo problema di voler sempre far ridere e intrattenere e alla fine vengo largamente sfruttato ma so che è colpa mia ahimé.
Se manda le emoji. Troppe emoji.
Se guarda Sanremo o altre cose trash.
Se non le piace la pizza napoletana e dice che le altre varianti (che non sono pizze bensì banali focacce) sono migliori.
Se rompe il cazzo con De André.
Se si annoia a leggere tutti sti punti.
Se non è stata almeno 6 mesi da sola.
Se non è stata almeno 6 mesi in terapia.
Boh penso di aver perso di vista la domanda iniziale arrivato a questo punto però credo sia chiaro che sono un grande rompicoglioni. È che invecchiando (unica cosa in cui sono davvero bravo) e accumulando un sacco di esperienze (altra cosa in cui eccello mio malgrado) ho creato dei segnali di pericolo che, seppur minimi, mi aiutano ad evitare di sprecare il poco tempo a disposizione. Non perché io stia morendo eh, non più del normale, tutti ogni secondo che passa ci avviciniamo al momento della nostra dipartita, ma perché il mio tempo a me piace passarlo largamente facendomi gli affari miei. Quindi per rispondere alla domanda inversa, quali sono le mie red flag inteso come mie proprie di me stesso, mi piace fin troppo farmi gli affari miei, il che è davvero brutto quando altri umani vogliono interagire.
54 notes · View notes
io-e-la-mia-mente · 5 months
Text
Tumblr media
Quanta attesa per arrivare a quel giorno e per viverne i successivi, non passava mai il tempo.. Com'è che questo famigerato si fa tanto prezioso e crudele , si fa beffe dei cuori trepidanti e non si cura delle lancette che spostiamo indietro.. Quando vuole corre e fa altrettanto quando vuol invece andare piano piano , lento lento .. Per arrivare a quel bellissimo giorno aveva scelto di andare piano piano , per farmi vivere quei giorni aveva invece deciso di correre e per quel saluto tanto doloroso è tornato a scorrere lento.. Non so se riuscirò mai a fermare le lacrime quando ti saluto, staccarmi da Te è sempre una grande sofferenza, e so bene che non è un addio , ma non c'è niente da fare , un vuoto e una morsa allo stomaco mi attanagliano ogni volta .. Cosa è mai l'appartenenza ? Appartenere è sentire un abisso quando non ci sei? Appartenere è vivere in apnea quando non ti sono vicina? Appartenere è sofferenza dell'animo ? Sono arrivata a casa dopo aver vissuto giorni di puro godimento fisico , mentale, emozionale , emotivamente intensi, appaganti, duri , di insegnamento e conoscenza reciproca più profonda che mai , e adesso che sono qui mi sento sola, mi giro e non ti vedo , guardo il letto e non ti vedo , vado in bagno e non trovo il Tuo spazzolino , non sento il Tuo odore , avverto solo vuoto e un silenzio poco naturale .. So che ci vorrà un pò per abituarmi nuovamente ai ritmi senza la Tua presenza, sarà difficile, non privo di crisi , ma , ti porto dentro di me mio adorato Padrone , e ti sentirò vicino anche se non sarai qui ad accarezzarmi il viso , mi basterà chiudere gli occhi per poterti toccare nei miei sogni
schiava-di-ING
10 notes · View notes
aurozmp · 9 months
Text
che strano non vedere nessun messaggio importante nella nostra chat, come se tutto quello che mi dici passa in secondo piano, sia finto, fasullo, senza valore. io gli do significato? non so, sono parole sentite e risentite e guarda dove ci hanno portato, cosa ci hanno fatto. non ti credo più, non ti credo più mio. un pezzo di cuore ti ho rubato e tu ti sei preso intero il mio e l’hai buttato dove più nessuno possa amarlo. mai ti perdonerò, mai ti riuscirò a dire con occhi sinceri che il dolore mio si è estinto.
13 notes · View notes
umi-no-onnanoko · 2 years
Text
Lettera alla me bambina
Non riesco ancora a guardarti negli occhi senza provare vergogna, quindi perdonami se ora sono qui a scriverti una lettera che non ti consegnerò mai, una lettera che non sono certa riuscirò mai a leggere a mia volta, ma che sento sia giusto scrivere.
Non sono mai riuscita a proteggerti e a risparmiarti parti della storia che entrambe conosciamo, parti che non avrei mai voluto vivessi.
Non sei mai stata sbagliata, non è mai stata tua la colpa di situazioni più grandi di te e nemmeno potevi fare niente per evitarle, perciò non darti mai la colpa di sbagli non tuoi.
Sono diventata grande e le situazioni che hai vissuto ora le ho tatuate sulla mia pelle, sono la mia corazza, il mio carapace contro il mondo; quello stesso guscio che vedo avvolgerti e soffocarti non permettendoti di respirare.
Non credere che poiché chi avrebbe dovuto amarti non è stato capace di farlo tu non sia degna d’amore e non possa essere in grado di darne a tua volta, se nemmeno per tuo padre ( non guardarmi così, so che odi chiamarlo tale e che è una ferita che ancora sanguina, ma sempre tuo padre resta) sei mai stata una principessa allora tu non possa essere speciale per qualcun altro, non vuol dire che tutti gli uomini debbano per forza essere come lui, non significa che tutti ti faranno soffrire o che inganneranno la tua fiducia.
Non arrenderti mai perché sei capace di fare grandi cose, so che non mi credi e forse, anzi senza forse, non ci credo totalmente nemmeno io, ma ne sei in grado; non focalizzarti sul passato su quanti errori tu possa o meno aver commesso, ma focalizzati sul presente e lavora per arrivare ad agguantare i tuoi traguardi, i tuoi sogni.
Non sentirti inferiore agli altri, non lo sei, non sono gli altri che hanno il diritto di definirti, sei tu a dover descrivere come vuoi essere e migliorati solo per te, cambia per te stessa mai per gli altri.
Non assorbire mai come dolce nettare la cicuta offerta dalle malelingue, dai finti amici, da figure di riferimento che di riferimento non hanno nulla, da persone che non sanno nulla di te; non devi smettere di credere ai complimenti sinceri ed alle persone che in te credono davvero e che realmente ti dimostrano il loro affetto ogni giorno solo perché 1000 prima di loro non ti hanno trattato come meriti, non circondarti di persone tossiche e meschine solo per timore della solitudine, la solitudine può essere anche una scelta consapevole e anche cercata se non la si teme e si impara a conoscere la differenza, fidati stare soli in certi casi non è poi così male e permette di capire quello che davvero vuoi dalla tua vita. Ti chiedo scusa per non averti saputa proteggere, per non essere riuscita ad apprendere certe lezioni, anche di vita, se non attraverso degli errori, ma posso dirti che sbagliando si impara e che anche da quegli errori si cresce e si diventa grandi.
Non nascondere mai ciò che sei: i tuoi hobby, i tuoi gusti, i tuoi pensieri per timore di non piacere agli altri, per essere come gli altri, tu sei Valentina e vai benissimo così per quella che sei è ora forse di crederci davvero.
Se mi permetti di fornirti un consiglio vorrei dirti di pensare anche a te stessa ed amare te quanto ami ed hai amato gli altri, perché la relazione con noi stessi è quella che ci accompagnerà per tutta la vita, nonché la più importante di tutte; finché non impareremo ad amarci davvero non potremo dire di essere davvero in grado di amare al 100%. Spero potremo tornare ad avere di nuovo fiducia nelle persone, quella fiducia che concedi a tutti, ma in realtà è una mera bugia perché nella concretezza dei fatti non ci fidiamo al 100% di nessuno, nemmeno di noi. Spero che un giorno arriverai a perdonarmi, arriveremo a perdonarci e che potremmo dire di amarci come non ci siamo mai amate in tutta la nostra vita perché meriti di sorridere veramente, cuore e anima e non solo come mero riflesso di un’imposizione sociale.
Fregatene di chi ti giudica, fregatene dei tempi prestabiliti, fregatene di quello che è facile e opta sempre per ciò che è giusto, non importa quanto lontano o difficile sarà il viaggio tu non arrenderti, ascolta il tuo cuore e ragiona con la tua testa, ascolta i consigli di chi ti ama, ma poi scegli sempre quello che è giusto per te, senza voltarti indietro mai, non poteva essere qualcosa di diverso altrimenti lo sarebbe stato quindi non spaccarti la testa a rimuginare sulle cose, alza la testa, non guardarti sempre i piedi, inizia a guardare il mondo senza paura di esso.
-umi-no-onnanoko (@umi-no-onnanoko )
71 notes · View notes
Io credo fermamente nell’amore ed è questo che a volte anzi molte volte mi frega, perché sono un’eterna romantica e si sa gli eterni romantici sono così increduli che l’amore vero esiste e probabilmente esiste davvero in certi versi, no? Ho provato tante volte a scrivere perché è l’unica cosa che mi riesce bene, perché a parole non so spiegare cioè che ho dentro. E dentro ho tante cose che non riuscirò mai a dire, probabilmente un giorno magari molto lontano riuscirò a scrivere davvero ciò che mi tormenta. Ma non sono qui per questo adesso, so che magari potrebbe annoiarti il mio essere così “logorroica” lo capisco, lo comprendo annoia anche a me moltissime volte. Ma vedi, l’amore che sento per te penso non sia paragonabile a quello che provato prima di te, questo amore per te mi fa male e mi fa bene allo stesso tempo, ma io come te capisci che non possiamo più stare male. Ci sono troppe cose in mezzo, la tua ex soprattutto che in un modo o nell’altro si intromette nella tua vita cosa che tu in primis non dovevi renderlo possibile, ho perdonato quello che hai fatto ho accetto le tue scuse, ma io francamente non me ne faccio nulla. So, che odi quando riprendo il discorso però a volte anzi molte volte mi fermo a pensare e mi dico “ma io davvero mi merito tutto ciò?” E mi rispondo con un “no, non lo merito però per qualche ragione ci finisco sempre in queste situazioni che mi fanno stare davvero male” il mio cuore è stanco, stanco di litigare, di discutere, di piangere e di amare. Ti amo, ti amo davvero e non ti amo perché tu mi debba completare no, ti amo perché in un certo senso completi i miei gesti quando non siamo ognuno per cazzi nostri. Quello che è successo ieri, mi ha fatto molto male.. ho subito pensato che non te ne fregasse niente di me, ed ho pensato tanto ed ho pianto tanto perché non voglio questo per me stessa io voglio solo essere felice. Perché me lo merito e perché te lo meriti anche tu dopo tutte le sofferenze che abbiamo avuto, domani noi possiamo anche vederci possiamo anche parlarne ma la mia decisone rimane quella. So, so quello che ho detto ma magari questo tempo lontane potrebbe farci capire davvero quello che vogliamo, non voglio essere una seconda scelta per te perché mi ci sono sentita un po’ di volte e non te l’ho mai detto, ma sono stanca di fingere che vada tutto bene anche quando non è così. Ti chiedo di rispettare la mia decisione, ti chiedo di rimanere in buoni rapporti e so che ho detto che non ha senso ma non ha senso nemmeno fare finta di niente giusto? Come se questi tre mesi non fossero mai esistiti, io so quanto ti amo e quanto tu ami me proprio per questo ti chiedo del tempo ti chiedo di stare un po’ lontane e capire quello che si vuole davvero. Io per adesso voglio tempo, perché sono delusa e arrabbiata, per quanto posso volerti e posso amarti non riesco a stare così adesso. Amare per due persone come noi è difficile e complicato dopo tutto quello che abbiamo passato, e tu lo sai e il lo so cosa significa amare più di se stessi. Ma voglio che tu capisca, l’importanza che ha ogni azione che fai con quella persona, ogni parola, ogni gesto compiuto, voglio che tu capisca tutto. Perché so, che tu sei intelligente ma a volte non ci capiamo per niente e invece di andarci incontro ci scontriamo facendoci solo del male ed io non voglio questo per noi. Mille parole non bastano, non bastano nemmeno mille lettere per dirti ciò che sento ma spero che tu capirai queste mie parole. E alla fine mi ritrovo sempre così, la mia testa che mi dice di andarmene e il mio cuore che mi dice di riprovare ancora. Ma posso farlo per sempre? Dimmi, se il mio povero cuore può ancora sopportare tutto ciò. Quanto costa essere felici in questo mondo che per noi non sarà mai facile trovare un po’ di pace, quanto costa amare quando l’amore ti fa così male, quanto costa fingere di stare bene quando dentro sei tormentata. Ecco, la parola giusta è “tormentata” più specificamente “un’anima tormentata” come la canzone di blanco, dove mi ci ritrovo tantissimo anzi dove ritrovo me e te. Tormentate, ecco come siamo noi due
38 notes · View notes