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#nuova creatività
silviascorcella · 10 months
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Pre-collezione p/e 2018: la ricerca della bellezza estiva secondo Francesca Liberatore
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Diceva Monsieur Voltaire, il grande filosofo che qualche secolo fa soffermò la sua ricerca illuminista su una questione annosa tanto quanto eternamente affascinante: “Chiedete a un rospo cos'è la bellezza, il bello assoluto […] Vi risponderà che è la sua femmina, con i suoi due grossi occhi rotondi sporgenti dalla piccola testa, la gola larga e piatta, il ventre giallo, il dorso bruno. Interrogate il diavolo: vi dirà che la bellezza è un paio di corna, quattro artigli e una coda”.
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Ecco, oggi chiedete agli abiti pensati, realizzati, amati e presentati dalla stilista Francesca Liberatore, che cos’è la bellezza: vi risponderanno con un mosaico di suggestioni sincere, con un amore per l’arte che è un posto di ristoro per la mente e il cuore, con una collezione di cartoline che sono finestre su un giro del mondo costante, incontri di luoghi, persone e meraviglie di diversità da scoprire e di cui arricchirsi, e da restituire in creazioni plasmate nella stoffa e nel talento sartoriale. Proprio come si modellano i sogni. 
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Vi diranno che la bellezza è una ricerca intensa e appassionante che portano cucita addosso: letteralmente!
Gli abiti firmati Francesca Liberatore sono, per l’appunto, un racconto tangibile di un’alchimia che ha quasi a che fare con la vocazione vera, ovvero il desiderio profondo della giovane, eppur già brillantemente affermata, fashion designer, di trasmettere quel piacere composito che dalle esperienze di vita personale ha attraversato la pelle per raggiungere le emozioni. Lì si è fatto ispirazione, ed è diventato materia prima per la creazione di collezioni da desiderare, a loro volta, davvero. 
Tutto questo accade ancora una volta felicemente con la pre-collezione per la prossima Primavera-Estate 2018! 
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Come suggerisce la categoria d’appartenenza, la collezione è un assaggio festoso dell’aria estiva eseguito come un compendio esatto, eppur intriso di libertà, dei codici stilistici che di Francesca Liberatore sono segno di distinzione: la confortevolezza innanzitutto, che è frutto della saggezza sartoriale nel creare giochi di pesi tra i tessuti, nel concepire costruzioni complesse nella realizzazione che si rivelano guizzi di creatività affascinante posti con grazia attenta sulla perfezione dell’abito, nel concedere la libertà alla stoffa e ai suoi decori di lavorare in autonomia sul corpo per assecondarlo mentre lo valorizza. 
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In questo modo prendono forma le camicie che nelle collezioni Francesca Liberatore sono un apprezzatissimo fil rouge: e che nella pre-collection s/s 2018 sfoggiano virtuosismi geometrici e levità inaspettate, ospitano le incursioni del pizzo, che a sua volta percorre gran parte dei capi per appoggiarci i suoi motivi fioriti, lì dove i colori vivi sbocciano come ricami sulla seta fluida e sulle righe estive intramontabili. Ad essere striato è il cotone: tessuto d’elezione per affrontare con gusto la grande calura, usato con saggia nonchalance tanto per la nettezza dei capi-spalla che rievocano atmosfere desertiche, quanto per l’asimmetria pratica e stilosa di pantaloni e abiti, mentre le gonne midi hanno spesso il plissé sobrio, così da sorprendere nel momento in cui s’arricchiscono d’inserti pregiati e controbilanciano l’essenzialità elegante degli abiti drappeggiati.
Una ricercata dichiarazione d’intenti, votata ad infondere il respiro salvifico della bellezza autentica nella quotidianità semplice.
Silvia Scorcella
{ pubblicato su Webelieveinstyle }
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diceriadelluntore · 4 months
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Storia Di Musica #326 - Tame Impala, Lonerism, 2012
L’edificio in copertina del disco di oggi (che ricordo è il fil rouge dei dischi di Maggio per questa rubrica) è un particolare di uno degli edifici dei Giardini di Lussemburgo di Parigi. È mostrato sovraesposto alla luce, un po' sfocato in una giornata soleggiata estiva, come potevano farlo le decine di migliaia di turisti in quel luogo quel giorno, ed è opera di Leif Podhajsky, grafico e artista visuale australiano, che decise di editarla proprio come se fosse una foto fatta quasi per caso, mancando il fuoco del soggetto. Con questa copertina, l’artista di oggi voleva esprimere la sottigliezza e spesso l’indifferenza dell’isolarsi contemporaneo, come simboleggia il cancello più a fuoco dell’edificio e del giardino di sfondo. Kevin Parker è stato sin da subito un tipo dalla fervente immaginazione e creatività. Australiano di Perth, sin da giovanissimo inizia a suonare in gruppi rock amatoriali, fin quando non ha un piccolo successo con i Dee Dee Dums, un rock duo dove lui canta e suona la chitarra e Luke Epstein la batteria. È quasi per scherzo che registra in maniera casalinga delle canzoni che pubblica su una pagina di MySpace (ode al leggendario social network), dando a questa idea il nome Tame Impala, in omaggio alla grande antilope africana. Sorprendentemente ottengono un successo per passaparola sulla piattaforma, tanto che una piccola casa editrice australiana, la Modular Recordings, lo scrittura. Parker è “costretto” a ingaggiare altri due musicisti per suonare dal vivo i brani, Dominic Simper (basso) e Jay Watson (batteria). Il 2008 è l’anno del loro lancio: firmano un Ep a nome Tame Impala (sebben la copertina con la scritta la scritta di tre stelle lo fa diventare famoso come Antares, Mira And The Sun) una loro canzone, Half Full Glass Of Wine diviene una piccola hit, suonano come supporter band ai The Black Keys e in numerosi festival, dove il loro suono proto-psichedelico ha un grande successo. Che perdura nel 2009: nuova canzone di successo, Sundown Syndrome, che addirittura è inserita nella colonna sonora del film pluricandidato agli Oscar I ragazzi stanno bene, ancora festival, concerti, critica innamorata di questo suono vintage-moderno peculiare. Nel frattempo Epstein se ne va, e Parker da solo scrive testi e musica del primo (tranne una canzone con Jay Watson), attesissimo, disco dei Tame Impala: nel 2010 viene alla luce Innespeaker, apoteosi di questo gusto del nostro per il rock psichedelico degli anni d’oro (metà anni 60) ma con tocchi pop spiazzanti, ma che funzionano a meraviglia. Disco acclamato dalla critica e dal pubblico, Parker è con il nome di una band una delle nuove sensazioni della musica.
È con curiosità che quando esce nel 2012 Lonerism ci si approccia a questo nuovo lavoro: c’è già chi lo aspetta alla prova del secondo disco modesto dopo un grande inizio. Ma quasi tutti vengono smentiti da un lavoro che prosegue in questo binomio creativo quanto meno singolare tra psichedelia e pop music, ma stavolta lo fa abbandonando le chitarre e il rock per spingersi molto di più sull’elettronica, echi di new wave, accentuando la spinta psichedelica con cascate di tastiere e effetti di sampling. Parker non si nasconde e vuole creare una musica che “sia psichedelica ma che abbia la grazia pop di Britney Spears”. Registrato tra Perth e Parigi, spesso in totale solitudine, solo con il fido ingegnere del suono Dave Fridmann al mixing, il disco si apre con il gioco di campionamenti di Be Above It (quasi un mantra pop), che si ripetono in Endors Toi, in una atmosfera solare, quasi da serie Tv californiana. La stupenda Apocalypse Dreams, primo singolo estratto e una delle canzoni più belle dell’intero repertorio Tame Impala, ha echi lennoniani e un finale che in più punti sembra un omaggio a David Bowie e alle sue esplorazioni spazial-musicali di qualche decennio precedente. La parte centrale del disco è invece quella più marcatamente psichedelica. Nel trittico Mind Mischief, Music To Walk Home By e Why Won't They Talk to Me? si sente il lavoro dietro il mixer di Dave Fridmann, già produttore dell'esordio, ma soprattutto collaboratore fisso di quei pazzerelli dei Flaming Lips. Elephant sfoggia un riff sporco e quasi funk e un determinato assolo di tastiere acide, bellissime sono l'onirica ballata Nothing That Has Happened So Far Has Been Anything We Could Control e la quasi marcetta pianistica di marcetta Sun's Coming Up. Discorso a parte merita l’ultimo singolo, Feels Like We Only Go Backwards, che lo stesso Parker ammetterà di aver scritto pensando a Walk In The Park dei Beach House: una sognante ballata power dream pop, che diventerà una delle canzoni dell’anno, usata in film (Divergent del 2011), serie Tv (The Imperfects su Netflix), e spingerà il disco ai posti più alti delle classifiche redatte dalle riviste specializzate come miglior lavoro dell’anno. Anche le vendite sono sbalorditive: solo Feels Like We Only Go Backwards vende un milione di copie tra fisiche e digitali. Nonostante per alcuni sia un divertissement, il secondo lavoro è portentoso per l’accuratezza di certi particolari, per il lavoro di produzione certosino e per la freschezza generale delle musiche, caratterizzate dall'uso spectoresco degli arrangiamenti, dalla stratificazione degli effetti e da una pomposità e magniloquenza che faranno scuola.
Ancora meglio farà Currents nel 2015: scritto, suonato e registrato tutto da solo, molto più dance, virando ancora di più sul pop psichedelico e sul synth-pop, venderà milioni di copie e vincerà il Grammy come Miglior Disco Rock e miglior Disco dell’anno nel 2016, decine di altri premi e scaraventa canzoni come Let It Happen, ‘Cause I'm A Man, Eventually e The Less I Know The Better a miliardi di visualizzazioni sui siti di streaming facendo di un ragazzo di Perth il nuovo Re Mida del pop internazionale.
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lostaff · 2 years
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Udite udite. Le nuove Linee guida della community sono arrivate.
Di recente abbiamo introdotto le etichette community per offrire a tutti un maggiore controllo sull'esperienza della dashboard. Con questa nuova funzione, puoi regolare il tuo feed al tuo livello di comfort preferito impostando i tipi di contenuto che desideri vedere. È stato il nostro primo passo verso un Tumblr più aperto.
Oggi facciamo il passo successivo: ora diamo il benvenuto a una più ampia gamma di espressioni, creatività e arte su Tumblr, inclusi i contenuti che raffigurano la forma umana (sì, questo include la forma umana nuda).
Quindi, anche se le tue creazioni contengono nudità, argomenti per adulti o temi sessuali, ora puoi condividerle su Tumblr utilizzando l'etichetta community appropriata in modo che tutti abbiano il controllo dei tipi di contenuti che vedono sulla loro dash.
Abbiamo aggiornato le nostre Linee guida della community per riflettere questi cambiamenti; il resto delle nostre norme sui contenuti rimane lo stesso: continuiamo a non consentire odio, spam, minacce violente o qualsiasi cosa illegale e le rappresentazioni visive di atti sessualmente espliciti rimangono vietate su Tumblr (se vuoi saperne di più, il nostro CEO Matt ha recentemente spiegato perché non è possibile per noi supportare in modo sicuro e con successo le comunità porno in questo momento). Se incontri questi tipi di contenuti, continua a segnalarceli.
Allo stesso modo, se ti imbatti in contenuti su Tumblr che non sembrano essere etichettati in modo appropriato, faccelo sapere. È così che lavoreremo insieme per creare spazi più sicuri per tutti su Tumblr, qualunque siano i loro interessi e le loro esigenze.
Ci auguriamo che questo cambiamento crei più spazio per far fiorire l'espressione artistica su Tumblr, consentendo a ciascuno di voi di creare la propria esperienza ed esplorare e scoprire in sicurezza le cose che ami.
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arreton · 3 months
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Alla luce della nuova consapevolezza riguardo l'ansia mi chiedo se la progressiva perdita di interesse, vivacità e soprattutto creatività sia dovuto a quello stato d'animo continuamente in allerta e ossessivo che mi caratterizza da anni.
Vorrei riuscire a ricordare per avere una narrazione della mia storia piuttosto che pezzetti di puzzle che non riesco ad incastrare seguendo un filo temporale.
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likarotarublogger · 11 months
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Miss Badante 2023 ha 48 anni e viene dal Brasile: “La vita va affrontata con il sorriso”
Si chiama Elisangela Dos Santos Santano, ha 48 anni, è originaria del Brasile (città Salvador), vive e lavora nel campo dell’assistenza presso le famiglie in Italia. E’ lei la nuova Miss Badante International 2023, eletta domenica, 22 ottobre, durante la finale che si è svolta a Roma. Il titolo “Miss Badante Web 2023” è stato conquistato da Olesea Ciubotaru, 39 anni, della Moldavia, in Italia da 6 anni, che lavora a Torino
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Nella competizione sono state assegnate altre due fascie “Miss Badante International”: al secondo posto si è classificata Natalya Zhovnir, 46 anni, originaria di Leopoli (Ucraina), dove ha lavorato come medico presso un laboratorio analisi. Ana Drăgan, dalla Romania, ha vinto il terzo posto.
Il concorso, arrivato all’ottava edizione, si è svolto a due passi da Via Veneto, nell’atmosfera incantata del ristorante “Le mille e una notte” ed è organizzato, come ogni anno, da Elena Rodica Rotaru, ideatrice e patron della competizione. E’ una competizione rivolta alle donne di tutte le nazionalità che vivono in Italia e svolgono qui il loro prezioso lavoro di aiuto alle famiglie, come colf, assistenti familiari, baby sitter.
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“Miss Badante Web 2023” è stato conquistato da Olesea Ciubotaru, 39 anni, della Moldavia.
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Ana Dragan, Stânica Vinatoru, Elena Chirila, Aneta Anehei,Elena Rodica Rotaru, Natalya Zhovnir, Natalia Khvalyboha, Elisangela Dos Santos Santano
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Elena Rodica Rotaru e concorrente Elena Chirila della Romania 🇷🇴
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Concorrente della Romania Aneta Anehei
Le finaliste hanno affrontato tre prove: una presentazione in abito tradizionale del proprio paese e il racconto delle loro storie, una prova di talento ed infine la sfilata in abito elegante.
Il racconto di vita di ogni concorrente è stato emozionante. La vincitrice, Elisangela Dos Santos Santano: “La mia vita è una saga. Sono rimasta vedova in Brasile, quando una mia amica della Germania mi ha chiamato per prendermi cura di un ragazzo che aveva la sclerosi multipla. Poi sono arrivata in Italia, dove sono rimasta a vivere. Ormai sono anni che faccio la badante. Ogni lavoro è dignitoso, la vita va affrontata con il sorriso, bisogna essere positivi”.
La giornata di festa è stata completata da momenti artistici speciali, come le esibizioni di Marcia Sedoc (l’esplosiva interprete storica di Cacao Meravigliao), del cantante romeno Vasile David e di Antonio Delle Donne, che, oltre a presentare la gara, ha emozionato il pubblico con la sua voce è Dj Lilian Ioniță e Marilena Bãcanu.
“Per me sono tutte vincitrici, perché vengono qui per lanciare un messaggio di umanità, per dare visibilità al loro lavoro ma anche all’essere donna. Ecco, questa è la forza delle donne! Sono contenta che il concorso sia diventato davvero internazionale. Abbiamo avuto concorrenti iscritte da 9 paesi. Una gioia per me vedere che la fascia è andata ad una concorrente del Sud America, e che tra le vincitrici ci sia anche una signora del mio paese, la Romania”, ha dichiarato Elena Rodica Rotaru, organizzatrice ed ideatrice dell’evento.
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Membri della Giuria.
Livia Malcangio, Direttrice Relazioni Internazionali - Segretariato World Summit Premi Nobel per la Pace, presidente della giuria, ha raccontato così la competizione: “Una giornata fantastica, abbiamo avuto delle concorrenti meravigliose, provenienti da vari paesi. Ci sono stati momenti di commozione, ma anche di divertimento, con la lettura di poesie, teatro, ballo. Il lavoro che loro svolgono è fondamentale, in un paese come il nostro, dove l’età media della popolazione è molto alta”.
I criteri di valutazione sono stati la presenza scenica, l’originalità, la creatività e l’ingegno. La giuria è stata composta, oltre a Livia Malcangio, da: Marcia Sedoc (cantante, attivista per i diritti delle donne), Michelangelo Letizia (giornalista PaeseRoma), Dott. Roberto Rosati (Medico, Dentalcare), Massimo Meschino (patron del concorso "Una Ragazza, un Ragazzo, un Bambino per lo Spettacolo"- e promotore dell’inclusione sociale), Zoriana Belei (Miss Badante Web 2021), Roberto Mercuri (co - fondatore FashionLuxury.info).
Ionela Mihaela Dumitru, consulente fiscale che svolge da anni campagne di informazioni sui diritti delle badanti, in qualità di presidente della giuria Web, ha annunciato così la vincitrice: “Olesea Ciubotaru, della Repubblica Moldavia, ha vinto, con 19 punti, la gara online. Voglio sottolineare che hanno partecipato signore da sette nazioni: Ucraina, Romania, Albania, Rep. Moldavia, Georgia e Perù. Il nostro compito non è stato per niente facile. Ringrazio tutte le partecipanti, e soprattutto alla signora Elena Rodica Rotaru che ha dato atto di questa opportunità di valorizzare questo lavoro difficile, della badante”. Dalla giuria web hanno fatto parte anche Marianna Soronevych, giornalista ucraina (Gazeta Ukrainska) e Rodica Ciobotaru, assistente familiare e collaboratrice di testate romene.
Ecco i premi assegnati: 3° Premio - Una cena presso il Ristorante “Le mille e una notte” offerto dal Ristorante, 2° Premio - Un soggiorno per un fine settimana nel borgo medievale della Sabina a San Polo di Tarano, offerto dall’organizzatrice Elena Rodica Rotaru e lo sponsor Salvatore Braca (presso Holiday House by Elena Rodica Rotaru), 1° Premio WEB e 1° Premio in presenza - Un soggiorno per un fine settimana sulla splendida Isola di Ventotene, offerto da Pandataria Film e Elena Rodica Rotaru. Nell’ambito del concorso sono state assegnate anche delle fasce di accesso alla finale regionale Lazio del Concorso Nazionale "Una Ragazza, un Ragazzo e un Bambino per lo Spettacolo" nella categoria OVER consegnate a: Elisangela Dos Santos Santana, Ana Dragan, Natalya Zhovnir. Inoltre è stata consegnata la fascia di accesso diretto alla finale nazionale del suddetto concorso, che si svolgerà dal 1 al 3 dicembre p.v. a Fiuggi (FR), a ZORIANA BELEI che rappresenterà la regione Emilia Romagna per la categoria LADY.
Sponsor: Pandataria Film, Dentalcare, Pasticceria Cardone 1846 Bagnara Calabra, Elena Rodica Rotaru Fashion, Hairstyle by Bacanu Marilena, Ristorante “Le Mille e una notte”, C4 Premiazione di Roberto Costantini (Guidonia)
Partner Media: Paese Roma Quotidiano, Fashionluxury.info, LikaRotaruFashion
Ufficio Stampa: Media XTE/ Miruna Cajvaneanu
Dj e foto di Lilian Ioniță.
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Articolo di @likarotarublogger @elenarodicarotaru-blog
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susieporta · 21 days
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Perché rifiutando le parti di noi che consideriamo scomode, vergognose, riprovevoli, perdiamo energia?
Per due motivi.
Uno strutturale, e uno psicodinamico.
Partiamo da quello strutturale.
Rifiutare la nostra sessualità, gli istinti, la rabbia, la paura, la curiosità, la creatività, la sensibilità, l'intuizione, la razionalità, la generosità, tra tristezza, la gioia, il pudore ecc. fa sì che queste parti vengano messe in cantina, con il carico energetico che esse portano con sé.
Ogni aspetto di noi ha una sua energia, la quale va a comporre il nostro essere sia rispetto alla identità, che rispetto alla composizione e organizzazione energetica globale.
Mettere da parte quegli aspetti significa perdere l'energia che essi contengono, creando uno sbilanciamento energetico il quale si ripercuoterà sul sistema globale in diversi modi e su diversi livelli.
Il secondo aspetto, quello psicodinamico.
Per poter cacciare indietro gli aspetti di noi che non ci piacciono, dobbiamo a nostra volta impiegare energia, la quale viene sviluppata per tenere a bada quelle parti riprovevoli affinché non tocchino la nostra sfera cosciente.
L'energia deve essere sottratta da altre parti del sistema, il quale viene nuovamente sbilanciato.
Questo produce tensioni corporee e viscerali, oltre che stati vegetativi di allarme o di spegnimento vago dorsale, i quali promuovono a loro volta livelli di energia bassi e vibrazioni negative.
Manca la voglia di vivere, oppure ci si sente sempre in allarme: ci si spegne, o si è troppo iperattivi.
Quando veniamo rifiutati dai nostri genitori, dal nostro partner o dalla società, oppure siamo noi a sentire odore di rifiuto, tendiamo a colpevolizzarci.
E cerchiamo di eliminare, negare o comunque reprimere, alcuni aspetti del nostro sé tentando di evitare il conflitto che innescheremmo nel mantenere quegli aspetti attivi, e nell'esprimerli agli altri.
Nel contrasto tra impulsi interni e feedback esterni, nasce quella formazione psico corporea adattiva che Reich ha chiamato "struttura caratteriale".
Questa struttura se da una parte ci ha permesso di sopravvivere adattandoci, dall'altra parte ha comportato e comporta un enorme dispendio di energie per essere mantenuta anche quando non c'è alcun pericolo di rifiuto, di giudizio, di abbandono, di tradimento.
Essa, attivandosi di continuo, finisce per diventare indipendente attraverso un innesco autonomo di dinamiche inconsce, e in questa maniera trattiene e risucchia energia anche se non ce ne accorgiamo, e anche se non lo desideriamo.
Allentarne le maglie, attraverso un lavoro corporeo e bioenergetico, fa sì che venga immessa nuova energia nel sistema, il quale comincia a respirare e a funzionare attraverso un nuovo flusso vibratorio.
Come dice Lowen, un corpo sano e vibrante di energia è capace di aprirsi al mondo, amare, provare piacere, passione, e sentirsi fragile, senza per forza diversi difendere.
Nel mio prossimo libro, parlerò approfonditamente di tutto questo e darò degli strumenti pratici, operativi, per lavorare su di sé in modo concreto e quotidiano.
©Omar Montecchiani
#quandolosentinelcorpodiventareale
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fashionbooksmilano · 2 years
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L’arte del manifesto giapponese
Gian Carlo Calza
Skira, Milano 2021, 520 pagine,  31 x 29.7cm,  Cartonato, ISBN  9788857245775
euro 55,00
email if you want to buy :[email protected]
Il volume più completo, finora mai realizzato, sul graphic design giapponese. a cura di Gian Carlo Calza in collaborazione con Elisabetta Scantamburlo          Il volume vuole colmare una lacuna sulla storia del graphic design giapponese, quella relativa ai primi due decenni del nuovo millennio, raccontando da un lato il passato, con l’opera dei grandi maestri, e dall'altro esplorando nuovi nomi e tendenze. Il volume comprende 85 grafici e 756 poster. È il volume più completo sull'argomento, mai pubblicato finora. Si ritiene che i manifesti contemporanei giapponesi siano iniziati a metà degli anni '50, dopo la seconda guerra mondiale e dopo un periodo di depressione, post-militarismo e post-autarchia. La nuova modalità espressiva, in quegli anni, venne alimentata da stimoli provenienti dall'estero, ma reinterpreta anche temi e colori della tradizione, portandoli nella modernità. Dal dopoguerra, il Giappone ha visto una rapida evoluzione nelle arti: pittura, architettura, scultura, grafica, teatro, musica e cinema. Influenze, assimilazioni, trasformazioni, nuovi processi creativi hanno dato origine a una grande quantità di movimenti culturali e artistici. In questo dedalo di forme espressive, la grafica è diventata uno strumento prezioso per tracciare e seguire il filo della creatività nazionale. Dalla “nascita” della grafica giapponese arrivando a Tokyo 2020, questo volume intende dare una visione ampia delle tendenze, dei cambiamenti estetici e della storia del design grafico in Giappone.
23/11/22
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pizzettauniversale · 1 year
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Alessandro Michele dicesi sia stato buttato fuori perché nell'ultimo trimestre aveva guadagnato meno, d'altronde a Kering frega un cazzo della creatività delle idee, conta sempre e solo lo sporco denaro.
Buttato fuori Michele, la necessità era quella di risollevare le vendite, allora hanno deciso di andare da Zara, letteralmente. Le ultime collezioni di Gucci sono delle vetrine di Zara. Di solito è Zara (e compagnia bella), che, siccome non ha tempo di disegnare delle collezioni originali, anzi non ha proprio tempo per delle idee originali perché il tempo è denaro e i bambini asiatici pagati 0.15€ all'ora non possono aspettare, saccheggia gli altri. Con Gucci i ruoli si sono invertiti. Passino le collezioni create con un posto vacante, ma non posso giustificare Sabato De Sarno.
La sfilata di Gucci è stata un copia e incolla di trend, è una collezione creata per vendere e risollevare i bilanci. Quindi si è detto: cosa ci fa vendere? Andiamo da Zara!!! Che però idee originali non ne ha perché ruba a sua volta, quindi la collezione di De Sarno è un CTRL+C/ CTRL+V di Miu Miu, Prada e Valentino.
È una collezione per soldi, una collezione per chi di moda non ne sa assolutamente nulla, è una collezione per chi ha potere di acquisto e decide di seguire l'ultimo trend di tik tok dell'ennesima influencer uguale a tutte le altre e diventare l'ennesima persona uguale alle altre, inconsapevole che quella miniskirt di Gucci è una miniskirt di Miu Miu in realtà, ma d'altronde che ci frega, basta avere una miniskirt da mettere con il classico corpetto e i camperos per pensare di essere alla moda e non la brutta copia della brutta copia senza personalità.
Però non sono del tutto pessimista, credo in Sabato De Sarno, credo che sia difficile arrivare dopo Alessandro Michele, credo che debba ancora trovare la sua voce e spero che la trovi, che ci porti questa nuova estetica da Gucci, anche perché non potrebbe mai essere come Alessandro Michele. Sabato, trova la tua voce, mostraci le tue idee, fottitene del dio denaro.
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bloomingwhims · 2 months
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“THE STONE” LEGACY - gen 1 - gen 2
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Main professional blog >> @bloomablossom
(I am in inked model and this is my portfolio but I follow back/ like from this blog )
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Sul Sul!
Tb - Età: bambina
Era il 2000 (!!) quando una mia amichetta di scuola mi invitó a casa sua per farmi vedere questo nuovo gioco.
Ero cresciuta con Nintendo e PlayStation (FFvIII era il mio grande amore) e non avevo mai giocato a niente su PC così quando entrammo in camera e lei inserì il cd nell’apposito slot, storsi un po’ la bocca dubbiosa.
Qualche minuto di attesa e poi…
Lì, in quel momento esatto, diventai una Simmer inconsapevole del fatto che non avrei mai smesso di esserlo.
Ricordo bene che quando iniziarono i rumors attorno all’uscita di the sims 2 mi feci un quaderno in cui iniziai a scrivere tutte le storie che avrei voluto creare; nomi dei protagonisti, trame, intrecci…non vedevo l’ora di creare storytelling e passare quelle ore in relax vivendo la loro vita.
- età: teen -
C’è stato poi un periodo in cui entrai all’interno di forum italiani e americani in cui facevamo contest utilizzando TS3. Creavamo pose con il box mod, le sitavamo su Photoshop e acquistai la prima tavoletta grafica.
Non era un bel periodo per me a livello emotivo e familiare ed il gaming unito all’editing e lo storytelling mi aiutava a calmare la mente potendo mantenere attiva la mia creatività.
Non vi farò vedere troppi lavori del momento, ma non c’è da specificare, vedendoli, che avessi preso appena consapevolezza di Photoshop del e digital painting 🥶🤣
[beccatevi solo questo esempio, uno fra i più decenti… e ho detto tutto]
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- Età: adulta -
Arriviamo ad oggi.
Dopo un periodo di pausa dal gaming, questo inverno ho deciso che era il momento di prendere un pc che mi permettesse di tornare a giocare.
Ne sentivo davvero la mancanza e perciò mi sono affrettata a ri scaricare le vecchie ep di TS4 e prenderne di nuove (ancora me ne mancano 🥲) e riprendere a creare storie.
È stato un percorso:
- ho ripreso il game play senza mod e cc
- amando l’arredamento ho iniziato a buildare cosa che non avevo mai fatto, ma che mi appassiona tantissimo. Amo creare soprattutto appartamenti e piccole farmhouse.
Queste sono alcune foto dell’ultima costruzione
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Ho diversi lotti residenziali in gallery che potete scaricare.
Mi trovare con il GALLERY ID: ikamala
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- stato umorale: ISPIRATA +1000000000 -
Ma la passione per lo storytelling e l’ editing sapevo che non poteva rimanere troppo sopita ed infatti è tornata prepotentemente.
Sto aggiungendo mod e cc piano piano
Sono ancora molto arrugginita e preferisco per il momento seguire il gameplay senza stare a creare nulla di complicato.
Devo ancora trovare il mio stile, ma in questo blog cercherò di condividere edits e brevi capitoli di storia dei miei sims
Adesso io stessa ho un piccolo toddler per cui approfitto dei suoi pisolini per giocare e disegnare un po’ , perciò anche il tempo è quello che è 🫠
Da una settimana ho preso in mano per la prima volta un iPad con procreate e sto imparando a destreggiarmi con questo nuovo strumento.
Chissà se tra altri 16 anni mi guarderò indietro provando lo stesso imbarazzo che ho nel vedere la mia galleria a tema the sims su Flickr 😂 ma nel frattempo eccoci qua, senza aspettative, con la voglia di condividere e soprattutto “imparare nuova abilità”
A presto
I.
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thebeautycove · 4 months
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Daring a bold monochromatic eye look. Cause eyes never lie. Chanel colors as well.
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Chanel apre ad una nuova affermativa generazione di ombretti per osare uno sguardo intensamente monocromo.
Con la collezione Ombre Essentielle, rivisitata da Cécile Paravina (Global Creative Makeup Partner Cometes Collective di Maison Chanel) in collaborazione con lo Studio Creazione Maquillage Chanel, il colore diventa una vera e propria dichiarazione d’intenti, un tratto distintivo, espressione della propria personalità.
Sono 14 le tonalità in palette ispirate ai canoni cromatici della Maison con tre differenti finishing, opaco, satin, metal e altrettante modalità di applicazione, grazie ad una nuova consistenza velvet, per dosare a piacere sfumature, intensità, struttura del colore, concedendo ampia espressione alla creatività. Chanel e l’arte del makeup. Un legame indissolubile.
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Qui nella selezione nuance: (foto 3 clockwise) Rouge Cuir - mat Blanc Perle - top coat multipurpose satin Rose Charnel - mat Brun Fauve - mat Quartz Fumé - satin Rouge Cosmos - metal
Bello da sapere:
Per creare la palette cromatica del nuovo OMBRE ESSENTIELLE, Cécile Paravina trae ispirazione dal patrimonio ricco e senza tempo di CHANEL. In collaborazione con lo Studio di Creazione Maquillage di CHANEL, l'artista interpreta 14 tinte e per ciascuna di esse tesse un filo conduttore tra il proprio universo creativo e il patrimonio cromatico della Maison.
Così immagina Beige Suède, ispirato alle nuance del divano iconico dell'appartamento al 31 di rue Cambon, il Gris Paris dei tetti della capitale, culla delle creazioni di Mademoiselle e il Brun Fauve del leone, segno zodiacale e animale totem di Gabrielle Chanel. Blanc Perle, la celebrazione dei sautoir che illuminavano i suoi outfit di un delicato bagliore lunare, Bois Noir, domato con coraggio da Mademoiselle che ne fece il colore dell'eleganza, e Lilas Poudré, un'evocazione dei tweed della Maison. Rose Charnel, il colore delle guance arrossate di una giornata all'aria aperta, Blé d'Or Antique, il suo portafortuna per eccellenza e Rouge Cosmos, il colore della vita, di cui Mademoiselle amava la forza e il potere. Brun Talpa, il colore delle giacche eleganti del Duca di Westminster, lo chic per eccellenza per Mademoiselle. Quartz Fumé delle pietre a cui era particolarmente affezionata, Rouge Cuir che riveste l'interno della borsa 2.55. Jade Facetté pastello dei tweed immaginati da Gabrielle Chanel per i modelli estivi. Infine, Beige Sable delle spiagge di Deauville, che veste numerose creazioni della Maison.
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©️thebeautycove @igbeautycove
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scogito · 8 months
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Nuovo grave avvertimento poiché l'intelligenza artificiale di Google prende di mira miliardi di messaggi privati
L'intelligenza artificiale di Google legge e analizza i tuoi messaggi privati sullo smartphone. È già sviluppata e si chiama Bard, la vendono per assistenza, ma si tratta di monitoraggio e controllo assoluto.
Se non altro al prossimo che viene a dire che sei complottista e paranoico, ormai puoi inviare qualche link e mandarlo al suo paese.
Articolo:
"Tali richieste non rientrano nella nuova crittografia end-to-end predefinita di Google Messaggi: stai letteralmente inviando messaggi a Google stesso. Proprio come con tutti i chatbot con intelligenza artificiale generativa, incluso ChatGPT, devi presupporre che tutto ciò che chiedi non sia privato e potrebbe ritorcersi contro di te.
"È un assistente AI", spiega Bard nella chat quando gli viene chiesto, "che può migliorare la tua esperienza di messaggistica... facilitando la comunicazione, potenziando la creatività e fornendo informazioni... sarà il tuo assistente AI personale all'interno della tua app di messaggistica."
Ma la chat di Bard riconosce anche che potrebbe chiedere di analizzare i tuoi messaggi "per comprendere il contesto delle tue conversazioni, il tuo tono e i tuoi interessi". Può analizzare il sentiment dei messaggi, “per adattare le sue risposte al tuo umore e alle tue vibrazioni”. E potrebbe "analizzare la cronologia dei messaggi con diversi contatti per comprendere le dinamiche della tua relazione... per personalizzare le risposte in base alla persona con cui stai parlando".
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ambrenoir · 6 months
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«La prima metà della vita, che comprende, diciamo, i primi 35, 36 anni, è il periodo in cui di solito l’individuo si espande nel mondo. E’ come un corpo celeste che esplode, i cui frammenti si disperdono per lo spazio, coprendo distanze sempre più grandi. Allo stesso modo si espande il nostro orizzonte mentale: i desideri e le aspettative, l’ambizione, la voglia di conquistare il mondo e di vivere continuano a espandersi, finché non arriviamo alla metà della vita. Un uomo che dopo i quarant’anni non abbia raggiunto nella vita la posizione che aveva sognato cade facilmente preda di un senso di delusione.
Di qui la straordinaria frequenza delle depressioni dopo i quarant’anni. Quella è una svolta decisiva; e quando si studia la produttività di grandi artisti, per esempio di Nietzsche, si scopre che spesso all’inizio della seconda metà della vita la loro creatività cambia i modi di espressione. Nietzsche, appunto, incominciò a scrivere Così parlò Zarathustra, che è la sua opera maggiore e si discosta nettamente da tutto ciò che aveva scritto prima e che avrebbe scritto in seguito, quando aveva tra i fra i trentasette e i trentotto anni. E’ quello il momento critico.
Nella seconda metà della vitaci si comincia a interrogare. O meglio, no: si cerca di evitare tali interrogativi, ma qualcosa dentro di noi se li pone, e a noi non piace udire quella voce che chiede: “Qual’è la meta?”. E poi: E adesso, dove andrai?”. Da giovani si pensa, quando si raggiunge una data posizione: “E’ ciò che voglio”. La meta sembra essere sempre in vista. Si pensa: “Mi sposerò, e poi raggiungerò la tal posizione, e guadagnerò un mucchio di soldi, e poi chissà che altro”. Supponiamo che abbiamo raggiunto tutto questo, ecco che si presenta una nuova domanda. “E adesso?” Mi interessa davvero continuare così per sempre, fare per sempre la stessa cosa; o quello che vorrei è una meta meravigliosa e affascinante, come l’avevo da giovane?”. E la risposta è: “Ebbene davanti a me non c’è nulla. Che cosa c’è davanti a me? La morte”.
Questo pensiero è increscioso, vedete; estremamente increscioso. Dunque sembra che la seconda metà della vita sia assolutamente priva di scopo. Ma voi sapete qual’è la risposta; da tempi immemorabili conosce la risposta: “Ebbene, la morte è una meta; il fine al quale guardiamo e per il quale lavoriamo”: Le religioni, le grandi religioni, sono sistemi volti a preparare la seconda metà della vita per il fine, la meta, propri di questa seconda parte dell’esistenza.
Una volta, con l’aiuto di amici, distribuii un questionario senza che si sapesse che ne ero io l’estensore. Mi era stata posta la domanda: “Perché la gente preferisce rivolgersi al medico anziché al prete per confessarsi?”. Io dubitavo che fosse poi vero che la gente preferisce rivolgersi a un medico, e volevo sapere che cosa avrebbe risposto il pubblico in generale. Per caso il questionario capitò nelle mani di un cinese, e la sua risposta fu: “Da giovane vado dal medico, da vecchio vado dal filosofo”.
Ecco, vedete, questa risposta chiarisce bene la differenza: quando si è giovani, si vive nell’espansione, si conquista il mondo; quando si invecchia, si incomincia a riflettere.»
Carl Gustav Jung ✍
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mezzopieno-news · 9 months
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LA BREAK DANCE RIDÀ VITA NEI CAMPI PROFUGHI
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“Ballate la break, non tirate le bombe”, con questo motto Moh Ghraiz ha fondato a Gaza la Camps Breakerz Crew, un gruppo di giovani che non lascia che i marciapiedi ricoperti dalle macerie dei bombardamenti diventino la fine ma l’inizio di una nuova vita che parte dalla strada.
Ragazzi e ragazze che hanno iniziato a ballare nei campi profughi nel 2004 all’età di 14 anni e che oggi coinvolgono e insegnano agli altri come sopravvivere alla guerra, cercando strade di speranza, di pace e di positività. “Sfidiamo i pregiudizi sul popolo palestinese, poiché è ciò su cui si concentrano principalmente i media. Non insegniamo solo la danza ma anche la vita e come sopravvivere liberamente in una prigione a cielo aperto come Gaza” raccontano.
La Striscia di Gaza ha diversi campi profughi dove le famiglie vivono solo con le risorse di base fornite dalle Nazioni Unite, la maggior parte di esse ha molti bambini e fa estrema difficoltà a vivere. Con la guerra iniziata ad ottobre e la cessazione degli aiuti umanitari è diventato difficile per queste famiglie crescere i propri figli. La Crew è un punto di riferimento per dare spazio alla creatività e alla consapevolezza, creando senso di appartenenza e di comunità, oltre l’odio e la rivalità che la guerra rischia di portare. “Danziamo per l’unità palestinese, per porre fine alla divisione… per dimostrare l’importanza delle donne nella nostra comunità. Danziamo per rompere l’assedio di Gaza, visualizzando i muri israeliani attorno alla Striscia e per diffondere consapevolezza”.
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Fonte: Camps Breakers; Gofundme
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paolochermaz · 2 years
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La nuova stagione è partita! Il nostro “lato destro” è l’emisfero della creatività 😉molto colore e proposte per le occasioni più informali. . George’s uomo via del Pantheon 58 Roma 📞066794456 www.georges.it [email protected] Info e direct order Whatsapp & voice 📲3479604054. —————————————— #menstyle #gentlemanstyle #menswear #georgesroma #georgesuomo (presso George's Roma) https://www.instagram.com/p/CqSKfvhq4tX/?igshid=NGJjMDIxMWI=
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jacopocioni · 1 year
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L’Isola dell’ingegnosità ideale.
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Sandro Botticelli, ‘Nascita di Venere’ (1482 – 1485), Galleria degli Uffizzi, Firenze. Come il sole del cielo, così questa Nuova Atlantide dell'umanesimo fiorentino si alza serenamente, estendendo fuori per separare le onde della sua stessa genesi; l'isola siede maestosamente in cima all'oceano, come un cavaliere coraggioso in cima del suo destriero, il triumphus del Monumento equestre a Giovanni Acuto di Paolo Uccello, blasonato sulle pareti del Duomo - oppure, nel lessico di Poliziano, Nello estremo, se stesso el divin fabro formò felice di sì dolce palma, ancor dalla fucina irsuto e scabro. Per di più, come le onde della storia continuano a languire laboriosamente sulle rive di questa utopia, l'essenza dell'umanesimo fiorentino comincia a crescere dalla sabbia sottile ma sostanziale del suo passato antico: da una parte, si può facilmente scivolare ed evacuare dalla mano della memoria, in cui, granello dopo granello, il flusso è rivendicato dal silenzio tombale della gravità - ad esempio, le rovine antiche romane di Fiesole, tra cui il grande anfiteatro, tornato a nudità dalla nenia della natura; tuttavia, allo stesso tempo, nella fornace fervente della perfezione artistica, attraverso l'alchimia del genio creativo, si può diventare uno specchio di vetro cristallino attraverso il quale Il popolo della repubblica può riflettere sulla loro identità civica. Qui, vediamo il grande progetto dell'umanesimo fiorentino: questa sabbia dell'antichità sul litorale della Nuova Atlantide diventa la cornice per circondare la tela della creatività culturale del Rinascimento. A cominciare dal Priorato delle Arti, l’enfasi collaborativa sui valori umani e sull'innovazione tecnologica che hanno caratterizzato anche l'antichità precipita un’incoraggiamento dell'eccellenza artistica ed architettonica come virtù civica, l'abbellimento accomodativo del Popolo; l'isola ideale esiste per tutti gli isolani. Così, emerge una figura come Brunelleschi, che, sotto l'aegis della venerabile Arte della Lana, e sotto l'ispirazione del classicismo e l’urbanismo della vita intellettuale fiorentina, si abbraccia il materiale dell'antichità (in questo caso, la cupola del Pantheon a Roma) e si trasforma in un capolavoro architettonico che supera tutto ciò che esiste nella storia, mentre, allo stesso tempo, viene offerto per il bono communi di tutti i cittadini: la magnifica Cupola di Santa Maria del Fiore, il tetto torreggiante per tutto il popolo di Dio.
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davidegeraci · 1 year
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Guadagnare con Gli Shorts di YouTube: Strategie Vincenti per Creatori
Introduzione: L'era digitale ha aperto nuove porte per i creatori di contenuti, e con l'introduzione dei "Shorts" su YouTube, le opportunità sono ancora più ampie. Questi video brevi offrono non solo un'area di espressione creativa, ma anche la possibilità di generare guadagni tangibili. In questo articolo, scopriremo insieme le tattiche chiave per guadagnare con Gli Shorts di YouTube, e non dimenticare di dare uno sguardo al nostro video esaustivo sull'argomento!
Sottotitolo: Esplorando il Potenziale dei "Shorts" di YouTube
Una Nuova Dimensione dei Video: Con una durata limitata a 60 secondi, i "Shorts" di YouTube offrono una prospettiva rivoluzionaria. Questi video verticali sono pensati per catturare l'attenzione in un baleno, risultando ideali in un mondo sempre più frenetico e digitalizzato.
Sottotitolo: Strategie Vincenti per Monetizzare con Gli Shorts di YouTube
1. Creatività che paga: Per capitalizzare su Gli Shorts di YouTube, la creatività è la via maestra. L'algoritmo di YouTube premia l'originalità e la novità dei contenuti, generando una maggiore esposizione e opportunità di guadagno.
2. Cogliere le Tendenze in Tempo Reale: Rimanere in sintonia con le tendenze di oggi è essenziale. Crea contenuti che rispecchino gli argomenti di tendenza, sfruttando hashtag popolari per amplificare la visibilità dei tuoi "Shorts".
3. Coinvolgimento Attivo: Incoraggia il pubblico a interagire attraverso like, commenti e condivisioni. L'interazione è fondamentale per accrescere la visibilità e l'engagement, fattori chiave per guadagnare su YouTube.
4. Ottimizzazione di Tag e Descrizioni: Selezione di parole chiave pertinenti nella descrizione e nei tag dei tuoi video. Questo renderà più agevole l'indicizzazione da parte degli algoritmi di ricerca, migliorando la visibilità.
Sottotitolo: Un Video per Scoprire Tutti i Dettagli
Guarda il Video: "Guadagnare con Gli Shorts di YouTube" Non perderti il nostro video esaustivo su come generare guadagni con Gli Shorts di YouTube.
Sottotitolo: Diversi Modelli di Monetizzazione
Opportunità di Guadagno con Gli Shorts di YouTube: Dagli annunci pubblicitari agli abbonamenti al canale, i "Shorts" di YouTube offrono diverse vie per monetizzare. Con l'incremento di pubblico e coinvolgimento, crescono le possibilità di guadagno.
Sottotitolo: Conclusioni: Esplora le Opportunità con Gli Shorts
Massimizza il Potenziale dei "Shorts" di YouTube: Se sei un creatore di contenuti o un professionista del marketing, i "Shorts" aprono nuovi orizzonti per generare guadagni online. Metti in pratica le strategie condivise in questo articolo, ricorda che la chiave del successo risiede nella creatività e nell'interazione con il pubblico. E non dimenticare di esplorare il nostro video dedicato per una prospettiva ancora più completa!
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