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#politica e sanità
crazy-so-na-sega · 2 months
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10 MOTIVI PER CUI L'OMS VA FERMATA
1) L'OMS non serve A NULLA. Aveva un senso nel 1948 quando le informazioni sulle epidemie arrivavano con il telegrafo. Ora siamo in infodemia. Durante il covid l'OMS non ha fornito una singola informazione utile. Se non serve a quello evidentemente la sua reale funzione ora è un'altra.
2) L'OMS per pagare le sue ENORMI spese è in modo sostanziale pagata da privati. Tra essi i principali contributori sono la Bill Gates foundation, case farmaceutiche e associazioni pro diffusione vaccini, a loro volta pagate dai medesimi, come GAVI alliance.
3) A Maggio l'OMS cercherà di forzare tutti gli stati membri a firmare il cosiddetto "Trattato pandemico", una specie di MES DELLA MALATTIA, che garantirà ampi poteri all'organizzazione.
4) Se non riuscirà a compiere la forzatura del trattato pandemico, l'OMS tenterà di introdurre le stesse cessioni di sovranità via cambiamenti del "Regolamento Sanitario Internazionale", introdotto anni fa e già in vigore.
5) Un terzo del bilancio dell'OMS, oltre un miliardo di dollari, va negli stipendi del personale OMS sparso in sedi faraoniche in tutto il mondo. Lo stipendio MEDIO di chi lavora all'OMS, compresi i fattorini, è 120mila euro COMPLETAMENTE ESENTASSE.
6) Un altro terzo abbondante del bilancio OMS va in consulenze, strumento del tutto opaco per pagare a discrezione persone e organizzazioni in tutto il mondo.
7) La spesa in viaggi in giro per il mondo a carico dell'OMS è 160 milioni. I benefit futuri del personale sono un valore non desumibile dal bilancio, però la semplice oscillazione attuariale indica una cifra enorme.
8) La spesa TOTALE OMS per medicine e apparecchiature mediche in Africa è di soli 45 milioni. Tutta questa organizzazione enorme per una cifra minore del bilancio del comune di Urbino? Meno dei semplici costi di viaggio allocati a OMS Africa (53 milioni).
9) Il direttore OMS, l'Etiope di un partito comunista nazionalista, Tedros Ghebreyesus, mentre era ministro della sanità in Etiopia ha intessuto relazioni con la fondazione Bill Gates venendo nominato nel board di GAVI, the vaccine alliance, finanziatori complessivamente dell'OMS per quasi un miliardo.
10) L'Italia contribuisce in modo diretto e indiretto allo stipendificio OMS per circa 100 milioni l'anno.
Sarebbe il caso di smettere di pagare questi signori, magari allocando la cifra al nostro sistema sanitario nazionale. E' poco ma servirà sicuramente di più rispetto a quanto serve buttarli nella fornace OMS. Nel frattempo si deve ASSOLUTAMENTE non firmare il trattato pandemico e rifiutare ogni cambiamento al regolamento sanitario internazionale. Ho già provveduto insieme ad altri amici di maggioranza ad allertare il Governo per evitare il rischio di arrivare impreparati alla scadenza.
Fonti: Bilancio OMS:
https://who.int/publications/i/item/A76-17… Bozza testo trattato pandemico
https://apps.who.int/gb/inb/pdf_files/inb4/A_INB4_3-en.pdf… Alcune delle modifiche proposte al Regolamento Sanitario Internazionale
https://apps.who.int/gb/wgihr/pdf_files/wgihr1/WGIHR_Compilation-en.pdf… Un articolo ben scritto sui finanziatori OMS
https://ilbolive.unipd.it/it/news/chi-finanzia-lorganizzazione-mondiale-sanita… Un'intervista su OMS del celebre chirurgo Roy de Vita. Primario dell'Istituto dei tumori "Regina Elena" di Roma.
https://ilgiornale.it/news/politica/giusto-tagliare-i-finanziamenti-alloms-pi-utile-sostenere-i-2275818.html… Un'inchiesta di "Politico" sull'influenza di Bill Gates su OMS e risposta internazionale al covid.
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generalevannacci · 2 months
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Gianluca Cicinelli
Il governo di Giorgia Meloni, fatto più grave che sia una donna a prendere questa decisione, sta introducendo politiche per permettere alle organizzazioni anti-aborto di accedere liberamente ai consultori, con finanziamenti dal Piano nazionale di ripresa e resilienza (Pnrr), riducendo di conseguenza le risorse disponibili per la sanità pubblica.
Una misura specifica è stata adottata attraverso un emendamento proposto dal deputato Lorenzo Malagola di Fratelli d’Italia, già passato in commissione Bilancio della Camera, che modifica l’articolo 44 del disegno di legge del Piano riguardante la sanità.
L’emendamento, come riportato dal Quotidiano Sanità, autorizza le regioni a destinare i fondi del Pnrr per la salute a sostenere i servizi nei consultori che possono includere, senza oneri aggiuntivi per le finanze pubbliche, l’apporto di enti del terzo settore con esperienza nel supporto alla maternità.
Questo emendamento in realtà è superfluo, poiché la legge 194/78 già permette ai consultori di collaborare con volontari come assistenza per le maternità difficili, il suo scopo reale è quindi quello di fornire sostegni finanziari pubblici ad associazioni vicine al governo e palesemente contrarie all’aborto. Un attacco senza precedenti alla legge 194.
Organizzazioni come la “Pro vita e famiglia” promuovono proposte di legge come quella di costringere le donne a sentire il battito cardiaco e vedere un’ecografia del feto prima di un aborto. Le forze che sostengono il governo in alcune regioni hanno già dispiegato tutta la loro ideologia anti abortista. Per esempio in Piemonte, dove il “Movimento per la vita” ha ricevuto l’autorizzazione per gestire uno spazio di ascolto fetale negli ospedali.
I consultori offrono già supporto a chi sceglie di proseguire una gravidanza, semmai sono fortemente limitati nei fondi e nel personale. In Italia l’accesso all’aborto è tra i più bassi al mondo mentre l’obiezione di coscienza degli anti abortisti è altissima e diviene spesso un ostacolo al lavoro dei consultori.
Il becero cinismo del governo Meloni non fa che aggravare il dolore e lo stress psicologico delle donne che cercano aiuto nei consultori. Iniziative come quella di costringere una donna ad ascoltare il battito cardiaco del feto non servono a far cambiare idea alle donne ma a colpevolizzarle, manipolando il senso di colpa.
Le donne del centrodestra non hanno niente da dire sull’argomento? Quando in Italia l’aborto era reato le donne delle classi più agiate superavano l’ostacoio andando ad abortire in Svizzera o in strutture compiacenti. Erano le donne dei ceti medi e bassi a dover ricorrere a strumenti, come le “mammane”, che spesso provocavano la loro morte. Difficile credere che tutte le elettrici del centrodestra siano ricche e favorevoli a questa ulteriore restrizione dei diritti delle donne che riguarda anche loro.
Ormai non è più questione politica ma etica. Un’involuzione che non riguarda soltanto le scelte in economia o in politica estera, discutibili ma legittime. Quando un governo politico si assume la responsabilità di diventare “governo etico”, obbligando a un’unica morale i suoi cittadini e violando i diritti civili e umani, va verso la strada intrapresa decenni fa da altri governi, rappresentati senza vergogna dal simbolo della fiamma nel logo del partito che esprime il presidente del consiglio.
Il professor Luciano Canfora è stato querelato da Giorgia Meloni esattamente per aver posto in rilievo questa comunanza ideologica con un passato totalitario di governi “etici”, che, al di là della parola usata per descriverla, nella sostanza pone esattamente il problema etico che molti italiani e italiane iniziano ad avere con questo governo.
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abr · 9 months
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NO NON CI PAGHERANNO LE PENSIONI - il basso livello dei redditi medi degli stranieri (13.000€ anno) comporta che non versano imposte e non contribuiscono al sostegno della fiscalità generale.
Inoltre, avendo tipicamente nuclei familiari numerosi (con la possibilità di autocertificare i figli che vivono all’estero, circostanza molto difficile da verificare), ciò consente detrazioni fiscali e la percezione di assegni familiari, l’accesso prioritario rispetto agli italiani a molte integrazioni al reddito, quali i contributi all’affitto, gli alloggi popolari, gli asili nido.
Il che significa una differenza tra quanto versano e quanto usufruiscono per titoli di sanità e di altri servizi e assistenze, con uscite di circa 16 miliardi a carico del bilancio pubblico (...). Da ciò si evince quanto sia falsa e infondata la tesi che “gli immigrati ci pagano le pensioni”, semmai sono un onere rilevante.
Tra l’altro, gli immigrati si avvalgono del diritto di inviare nei loro Paesi di provenienza parte dei guadagni: sono circa 5 miliardi l’anno che non vengono spesi nel territorio italiano e nella sua economia. (...) Inoltre, l’immigrato che fa ritorno nel proprio Paese (...) chiede i trasferimenti dei contributi versati in tale Stato. (...)
Tutte le nazioni del mondo, circa l’ingresso degli immigrati, pretendono il possesso preventivo di un contratto di lavoro: ad esempio Regno Unito, Canada, Usa, Australia (...). Si può aderire online e partecipare a un’intervista o a un colloquio da remoto in videoconferenza. Anche l’Italia ha simili liste quantificate in quote. Come mai coloro che giungono sui barconi, tutti dotati di cellulare, invece di farsi traghettare dalle Ong non accedono alle liste del Ministero Interno e si mettono in contatto con i datori di lavoro, per un colloquio online? Non hanno i requisiti? Allora non possono entrare.
Evidentemente (...) ci sono interessi per favorire l’ingresso illegale di migranti, (...) un sistema di fondi e contributi che arricchiscono organizzazioni e soggetti coinvolti nel miliardario affare della cosiddetta accoglienza (il famoso "business più lucroso del traffico di droga", cit. un protagonista della prima ora, Buzzi)
Solo in Italia si consente l’ingresso di stranieri che non sono in grado di mantenersi ed entrano senza alcun reddito o patrimonio. (...)
(G)li altri Paesi (...) intendono attrarre immigrati che vogliono scambiare lavoro in cambio di una retribuzione, non una immigrazione finalizzata allo sfruttamento dello Stato sociale (...). Senza questa clausola di salvaguardia il Paese si sta trasformando in una sorta di bancomat al servizio delle popolazioni mondiali bisognose, rendendo insostenibile la spesa pubblica, il welfare e l’equilibrio dei conti pubblici. 
da https://opinione.it/politica/2023/09/28/elena-vigliano_migranti-pensioni-welfare-contribuenti-reddito/
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orotrasparente · 2 months
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che poi, per finire che poi devo studiare, mi chiedo ingenuamente io: ma che problemi irrisolti devi avere per sentire la necessità di dover opprimere gli altri? cioè sei cresciuta/o in una gabbia di uno zoo per essere così incattivito verso i diritti sociali e civili degli altri, la coalizione di centro-destra sono due anni ormai che ha instaurato questa guerra contro tutti, a partire dalla genitorialità delle coppie omosessuali alle più recenti violazioni di diritti (costituzionalmente garantiti) quali la libertà di manifestare, la libertà di stampa, la libertà di parola, usufruendo anche delle forze coercitive, ancor più di recente (ma da sempre ormai) ha messo nel mirino l’aborto, imponendo queste figure antiabortiste nei consultori (ma perché? chi ne sente il bisogno?)
la domanda che io mi pongo è a voi (membri e componenti della coalizione) cosa tocca? cioè, invidualmente parlando, perché sentite il bisogno di dover toccare temi che non vi riguardano (figli, aborto, adozione ecc.), l’italia (una volta belpaese, oggi rottame) ha tanti di quei problemi e voi non fate altro che mettere ulteriore carne a cuocere inimicandovi ancor di più i cittadini, perché basterebbe un minimo di onestà intellettuale e perdere 15 minuti a informarsi per rendersi conto che questa coalizione non solo sta facendo harakiri finanziariamente ma sta togliendo completamente speranza alle persone, non se ne può più di manovre finanziarie sanguinolenti, tagli alla sanità, all’istruzione, leggi contrarie ai diritti umani e sociali, persino l’abrogazione del reato di abuso di ufficio.. l’italia è sempre stato un paese indietro rispetto agli altri, ma negli ultimi due anni stiamo letteralmente facendo un record di arretratezza culturale
tutto questo per dire, per favore, studiate e imparate a comprendere l’importanza di esercitare con cognizione di causa il proprio voto: la politica non è perfetta, anzi, non lo è oggi e non lo era prima, ma non è vero che “uno vale l’altro”, siate più intelligenti di così, non guardate solo il vostro orticello perché magari oggi state bene così, ma domani, forse, potrebbe toccarvi personalmente e, sempre ipoteticamente, magari il vostro orticello non sembrerà più gradevole se tutto il resto, oltre la recinzione, cade a pezzi
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pettirosso1959 · 2 months
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Il fondatore di Greenpeace
«Vi svelo la truffa ambientalista»
Uno dei padri dell’organizzazione: «La sinistra, capito che attorno all’ambientalismo girano soldi e potere, ne ha traviato la missione L’obiettivo è stato fare da megafono all’apocalisse climatica, con l’uomo unico responsabile da punire.
25 Apr 2024 FRANCO BATTAGLIA
Studioso, ecologista e leader di lungo corso nel campo ambientale internazionale, Patrick Moore, con un dottorato di ricerca in Ecologia dall’Università della British Columbia e un dottorato di ricerca onorario dalla North Carolina State University, è considerato uno dei più qualificati esperti di ambiente al mondo. Nel 1971 fondava Greenpeace, la più grande organizzazione di attivisti ambientali del mondo, ma l’ha lasciata nel 1986.
Come mai l’ha lasciata, dottor Moore?
«Greenpeace è stata “dirottata” dalla sinistra politica quando ha capito che c’erano soldi e potere nel movimento ambientalista. Gli attivisti politici di sinistra in Nord America e in Europa l’hanno trasformata da organizzazione scientifica a un’organizzazione politica di raccolta fondi. Oggi gli ambientalisti si concentrano principalmente sulla creazione di narrazioni progettate per infondere paura e sensi di colpa nel pubblico in modo che il pubblico invii loro denaro».
Cosa pensa dell’Ipcc, il Comitato dell’Onu sul clima? Fa scienza?
«L’Ipcc assume scienziati per fornire loro “informazioni” che supportino la narrazione dell’emergenza climatica. Le loro campagne contro i combustibili fossili, l’energia nucleare, la CO2, la plastica, etc., sono fuorvianti e mirano a far credere alla gente che il mondo finirà, a meno che non paralizziamo la nostra civiltà e distruggiamo la nostra economia. Sono ormai un’influenza negativa sul futuro dell’ambiente e della civiltà umana. Oggi la sinistra ha adottato molte politiche che sarebbero molto distruttive per la civiltà perché non sono tecnicamente realizzabili. Basti pensare all’incombente crisi energetica, una crisi che hanno creato loro stessi, rifiutandosi, opponendosi all’energia nucleare e adottando una posizione impossibile sui combustibili fossili in generale».
L’uomo è il nemico del pianeta…
«Già. Secondo i leader ambientalisti gli esseri umani sono i nemici del pianeta e della Natura. Secondo la nuova filosofia dominante, il mondo sarebbe migliore se esistesse meno gente. Ma le persone che dicono questo non si sono offerte volontarie a essere le prime ad andarsene».
Come accadde che lasciò Greenpeace?
«Ero uno dei 6 direttori di Greenpeace International, e l’unico ad avere una formazione scientifica formale, laurea con lode in scienze e foreste e dottorato in ecologia. I miei colleghi direttori decisero che Greenpeace avrebbe dovuto iniziare una campagna per “bandire il cloro in tutto il mondo”. Ma l’aggiunta di cloro all’acqua potabile, alle piscine e alle terme è stato uno dei progressi più significativi nella storia della sanità pubblica nel prevenire la diffusione del colera. Inoltre, circa l’85% dei prodotti farmaceutici è prodotto con chimica legata al cloro e circa il 25% di tutti i nostri farmaci contiene cloro.
Tutti gli alogeni, compresi cloro, bromo e iodio, sono potenti antibiotici, e senza di essi la medicina non sarebbe la stessa. Invece i miei colleghi pretendevano che il cloro passasse come l’elemento del diavolo” e che il Pvc, cloruro di polivinile, fosse etichettato come “la plastica velenosa”. L’obiettivo era di spaventare il pubblico. Inoltre, questa politica sbagliata rafforza l’atteggiamento secondo cui gli esseri umani non sono una specie degna e che il mondo starebbe meglio senza di loro. Non sono riuscito a convincere i miei colleghi di Greenpeace ad abbandonare questa politica sbagliata. Questo è stato il punto di svolta per me».
Una delle narrazioni di Greenpeace riguarda la scomparsa degli orsi polari
«Il Trattato internazionale sugli orsi polari, firmato da tutti i Paesi polari nel 1973 per vietare la caccia illimitata all’orso bianco, non viene mai citato dai media, da Greenpeace o dai politici che affermano che l’orso polare si sta estinguendo a causa dello scioglimento dei ghiacci nell’Artico. In realtà, la popolazione di orsi polari è aumentata da 6.000-8.000 esemplari nel 1973 a 30.000-50.000 oggi. L’obiettivo della narrazione è sostenere la teoria dell’apocalisse ambientale. Gli Aztechi gettavano le vergini nei vulcani, e gli europei e gli americani hanno bruciato le donne come streghe per 200 anni, sostenendo che così si sarebbe salvato il mondo. Gli esseri umani sono animali sociali con una gerarchia, ed è più facile ottenere una posizione elevata usando la paura e il controllo. La teoria dell’apocalisse ambientale riguarda soprattutto il potere e il controllo politico. Oggi, nei Paesi più ricchi, si stanno prendendo decisioni che i nostri nipoti dovranno pagare. È normale che le persone abbiano paura del futuro perché è sconosciuto e pieno di rischi e difficili decisioni. Alle giovani generazioni di oggi viene insegnato che gli esseri umani non sono degni e stanno distruggendo la Terra. Questo indottrinamento li ha fatti sentire colpevoli spingendoli a vergognarsi di sé stessi».
Perché è stata presa di mira la CO2?
«Il mondo si sta riscaldando dal 1700 circa, e l’ha fatto per due secoli prima dell’utilizzo dei combustibili fossili. Il 1700 è stato l’apice della Piccola era glaciale, un paio di secoli molto freddi che hanno patito scarsi raccolti e fame. Prima di allora, intorno al 1000 d.C., c’è stato il Periodo caldo medievale, quando i vichinghi coltivavano la Groenlandia. Alcuni credono che la CO2 sia la causa principale del riscaldamento degli ultimi decenni. Ma sono principalmente scienziati pagati da politici e burocrati, da media che fanno notizia o da attivisti che fanno soldi. Se l’anidride carbonica fosse la causa principale del riscaldamento, allora dovrebbe esserci un aumento della temperatura in corrispondenza dell’aumento della CO2, ma non è stato così. Inoltre, la CO2 è alla base di tutta la vita sulla Terra e la sua concentrazione nell’atmosfera oggi è più bassa di quanto sia stata per la maggior parte dell’esistenza della vita. L’aumento della CO2 è correlato all’aumento della vegetazione: quasi tutti i coltivatori di serre commerciali in tutto il mondo acquistano CO2 da iniettare nelle loro serre per ottenere raccolti con rese superiori fino al 60%. Gli allarmisti climatici preferiscono discutere delle conoscenze climatiche solo a partire dal 1850. Il periodo precedente viene definito “età preindustriale”. Questa “età preindustriale” è durata più di 3 miliardi di anni, quando la vita era presente sulla Terra. In quel periodo si sono verificati molti cambiamenti climatici, tra cui ere glaciali, ere temperate, grandi estinzioni. Oggi la Terra si trova nell’era glaciale del Pleistocene, iniziata 2.6 milioni di anni fa. Siamo ancora nel Pleistocene, per quanto gli allarmisti climatici vogliano negarlo.
La grande ironia dell’attuale panico climatico è che la Terra è più fredda oggi di quanto lo sia stata per 250 milioni di anni prima dell’inizio del Pleistocene. E la CO2 è più bassa oggi che nel 95% della storia della Terra. Ma non lo saprete mai se ascoltate solo tutte le persone che traggono vantaggio dalla menzogna del cambiamento climatico antropico».
Vogliono azzerare l’uso dei combustibili fossili…
«Non possiamo fermare l’aumento dell’uso dei combustibili fossili o ridurre le emissioni di CO2. Nel 2015, mentre partecipavo alla Cop (Conferenza delle parti) di Parigi, ho offerto una scommessa pubblica di 100.000 dollari in un comunicato stampa diffuso da oltre 200 media, secondo cui entro il 2025 le emissioni globali di CO2 sarebbero state superiori a quelle del 2015. Nessuno ha voluto scommettere con me. Russia, Cina e India rappresentano il 40% della popolazione mondiale e non sono d’accordo con l’agenda anticarbonio. Se aggiungiamo Brasile, Indonesia e la maggior parte dei Paesi africani, la maggioranza della popolazione mondiale non è preoccupata dal clima. Un’altra grande ironia è che molti Paesi con i climi più freddi, come Canada, Svezia, Germania e Regno Unito, sono i più preoccupati per il riscaldamento».
Vogliono produrre energia solo con fotovoltaico ed eolico…
«Le tecnologie fotovoltaica ed eolica sono entrambe molto costose e molto inaffidabili. È incredibile che a così tante persone sia stato fatto il lavaggio del cervello per pensare che interi Paesi possano essere sostenuti con queste tecnologie. Esse sono i parassiti di un’economia più ampia. In altre parole, rendono il Paese più povero rispetto al l’utilizzo di altre tecnologie più affidabili e meno costose. I fornitori di energia eolica e solare godono di sussidi governativi, sgravi fiscali e normative che obbligano i cittadini ad acquistare energia eolica e solare anche se più costosa, con il pretesto che è “rispettosa dell’ambiente”. Milioni di persone pagano di più per l’energia eolica e solare mentre poche persone si stanno arricchendo a spese dei primi. È una colossale frode. Senza contare che parchi eolici e solari utilizzano grandi quantità di combustibili fossili per l’estrazione, il trasporto e la costruzione. E in molti luoghi non producono, nel corso della loro vita, l’energia necessaria per costruirli e mantenerli».
Gli ambientalisti ce l’hanno anche con la plastica...
«La plastica non è un materiale tossico. Ed è per questo che se ne fa così largo uso!».
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marcoleopa · 6 months
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Natale 23, opposizione assente
Proposta di legge sull'obbligatorieta' del presepe nelle scuole, no mes, pandoro Ferragni, Superlega, 400mila€ al golf club di Asiago, riforma costituzionale sul premeriato, no taglio delle tasse, nessuna abolizione della legge Fornero, no superbonus alle imprese, no opzione donna, nessuna politica a favore della natalità, taglio dei sussidi ai poveri, no salario minimo per i lavoratori, nessuna misura contro gli evasori fiscali, leggi ad fovrem per la sanità privata, smantellamento sanità pubblica, lobby per parenti e amici in posto di sottogoverno, etc...
Un paese in narcolessia, che vivacchia in una sorta di Vaudeville senza tempo, tra luci e lustrini.
Il risveglio, se mai giungerà, arriverà comunque troppo tardi e con conseguenze talmente profonde sul piano antropologico, che sarà durissima per le nuove generazioni, immaginare prima e, ricostruire dopo, le fondamenta della società democratica.
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autolesionistra · 1 year
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Farò una cosa particolarmente furba: dire due cose sulle primarie del PD una manciata di ore prima che escano i risultati.
Si può ancora sperare nel PD? Per me sì. Io ad esempio speravo che queste primarie sancissero l’ennesimo scivolamento verso il centro-destra e verso l’estinzione mettendo le basi per lo sviluppo di un’alternativa a sinistra che non sia di sinistra solo per geografie parlamentari.
La candidatura di Elly Schlein ha scompigliato le carte incassando endorsement di persone che fino all’altro giorno ho sentito dire cose innominabili sul PD e che improvvisamente sembrano realmente convinte che un partito che negli ultimi dieci anni (sarò buono) ha demolito di propria mano quel poco che restava di decente dello stato sociale, asservito in maniera abbastanza spinta a logiche strettamente economiche quando non direttamente liberiste improvvisamente si sveglierà dal coma e comincerà a lavorare in direzione sostanzialmente opposta a quanto ha fatto finora su occupazione istruzione, sanità, diritto alla casa.
Oh, per le utopie ho un debole, ma anche io ho dei limiti.
Se dovessi fare un pronostico (e se lo cannerò clamorosamente non cancellerò quanto scritto, a testimonianza della mia scaltrezza politica) Bonaccini vincerà serenamente e la parentesi di Schlein sarà funzionale ad un mero accanimento terapeutico: rimandare la lentissima estinzione del PD e riportare anche solo per un attimo in orbita PD una serie di persone che avrebbero fatto tanto di meglio a investire altrove.
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dilebe06 · 1 year
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Moon Lovers: Scarlet Heart Ryeo
“If I had not met him, I would not yearn for him.  If I did not know him, I would not think of him so much. If we had not been together, I wouldn’t have to disappear. If I did not treasure him so much, I wouldn’t have so many memories. If I did not love him… we wouldn’t need to throw each other away.  If we had not been face-to-face, we would have never been together. Perhaps… If I had not met you at all.” – Hae Soo
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Io lo sapevo che avrei sofferto. Era scritto nelle stelle e negli spoiler che mi sono andata a cercare che questa serie avrebbe frantumato il mio cuore ed ecco perché ho aspettato il momento giusto per vederlo. Dovevo essere nel mood giusto: quello depresso/voglio soffrire per intenderci.
E come è andata?
Siccome tra febbre e emozioni contrastanti non riuscirei mai a scrivere un commento decente di questa serie, andrò per punti, Ovviamente alla cazzum. Giusto per parlarne e sfogarmi un po'.
[ spoiler a pioggia come le mie lacrime]
La trama:
Qui lo dico e qui non lo nego: a me la storia è piaciuta. Storia vera, Intrighi, complotti, viaggi nel tempo, amori impossibili e tormentati... insomma, Moon Lovers ha portato in scena tutto quello che potrebbe piacermi.
Di serie con viaggi nel tempo è pieno il mondo e proprio su questo frangente credo che si potesse fare un po' meglio. Come un po' meglio poteva essere fatta la parte di sceneggiatura dove i salti temporali o i change of heart certe volte mi hanno lasciato confusa.
Ma nel complesso la storia non mi ha mai annoiata e sono rimasta incollata ( maratonando a volte ) per sapere cosa sarebbe successo e come sarebbe andata a finire tutta la vicenda.
Ho trovato molto carina l'idea di seguire la vera storia ( la salita al trono del 4° principe ) modificandone certi aspetti per poi tornare ad avere la vera storia nel finale come un cerchio che si chiude. senza fare spoiler è difficile
I Personaggi
Moon Lovers presenta una caterva di personaggi, alcuni belli altri meh e altri favolosi.
Onestamente con una storia così intricata e politica e con così tanti personaggi la serie non è giustamente riuscita ad ampliare e dare profondità a tutti ma credo che abbiano cercato di dare spazio e caratterizzare più personaggi possibili e questo è una cosa che apprezzo.
Palma d'oro va ovviamente al quarto principe.
Scritto proprio per farsi amare dagli spettatori: un ragazzo abbandonato dalla sua famiglia che nessuno vuole e tutti schifano ma che in realtà ha un cuore d'oro e che vuole solo essere amato. Con problemi di gestione della rabbia.
Avete presente la Bella e la Bestia?! Ecco.
Cioè.
Firma qua per l'adozione.
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Mi hai comprata.
Basta.
Dammene tre!
Il quarto principe è scritto perché sia amato dagli spettatori dandogli quel tratto di tragicità, solitudine e ricerca di affetto che tanto fa breccia nei cuoricini del popolo. nel mio sicuramente
Ci si potrebbe scrivere un trattato su questo personaggio, dall'infanzia al rapporto con i genitori e fratelli fino ad arrivare alla politica e alle sue relazioni... ma per preservare la mia sanità mentale salterò questo pezzo, ricordando però che è stato un GRAN PERSONAGGIO. IL MIO PREFERITO.
Più tiepida mi ha lasciato invece la lead. C'erano volte che apprezzavo la sua dolcezza e capacità di confortare gli altri. Ho amato la sua relazione con il quarto principe ed i suoi fratelli. Altre volte invece, la sua quasi santità mi faceva cadere le braccia. Tanto da scivolare nell'ipocrisia: come quella volta in cui si strugge e si dispera per la morte dell'amica/serva/sorella ma non getta un pensiero al povero Principe Ereditario -che la lead diceva di voler bene come ad un fratello - ammazzato proprio dalla amica/sorella/schiava.
E come non parlare del fatto che in 20 episodi non abbia mai rivolto un pensiero alla sua famiglia del futuro - avrà dei genitori? un fratello?! amici?! - che magari sono preoccupati per lei?
E' sconcertante come si sia adattata velocemente alla vita nella vecchia epoca!
E perché...del tira e molla con l'ottavo principe ne vogliamo parlare?! Sta relazione ce la siamo tirata dietro per 20 episodi!
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Menzioni d'onore alla concubina del Re, al Re - il padre del lead ( perché qui dici "Re" e te ne cicciano fuori 3 o 4... diventa un casino capire a quale testa coronata tu ti stia riferendo) - il 13° e 14° principe.
Tutti personaggi che per un motivo o per un altro ho apprezzato e di cui ringrazio la serie per averli strutturati un po'. Quel tanto che basta perché io mi ci affezioni e empatizzi per loro.
Menzione disonorevole invece alla Regina Madre ( la mamma del lead) alla sorellastra/moglie del lead e all'ottavo principe.
Sulla regina poco da dire: odiava il lead ma vi giuro che non ho mai capito il perché. Dire che porta sfiga, che è un mostro... non riconoscerlo come figlio. Gli dei solo sanno la motivazione logica dietro questo odio totale.
Della sorellastra ho apprezzato l'intelligenza e l'onestà dell'ammettere di essere avida e di volere il potere. Ma c'era solo questo. Cioè... non aveva manco una qualità positiva che la rendeva umana e quindi di facile empatia. Era solo stronza e avida. Punto.
Ma ci ha regalato delle perle di politica veramente rare.
L'ottavo Principe...inizialmente mi piaceva e lo trovavo interessante. Il suo amore per la lead ed il senso di tradimento verso sua moglie lo rendevano stimolante da vedere. Ma alla lunga l'ho trovato stancante. Ho avuto la sensazione che il drama facesse tutto il possibile per farlo arrivare in fondo alla storia quando la gente è morta malissimo per molto meno.
L'amore
E' interessante notare che NESSUNA storia d'amore è arrivata alla fine.
Nessuna.
Quattro/cinque - non ricordo nemmeno quante storie d'amore c'erano - e sono finite tutte a merda! Ma tutte! Pure quelle dei second. Per dire.
Ammetto che io ho seguito specialmente quella principale e non perché le altre non fossero belle... ma perché già angstavo con i due lead. Starmi a preoccupare anche per le altre coppie avrebbe comportato un investimento emotivo troppo gravoso. Tanto più che appunto, sono finite tutte malissimo...quindi ho salvato il mio cuore.
La love story principale invece mi ha catturato sin dall'inizio. Ok, con la storiella della Bella e la Bestia giocavano facile. Ma oh, funziona da secoli sta roba! Un motivo ci sarà.
I due lead formano una romance a mio parere bellissima. Ci vuole un po' perché parta ma quando la nave finalmente salpa.. è la realizzazione di un sogno. Li ho shippati come poche cose ed ho trovato la fine della loro storia bellissima e straziante:
Come nella celebre frase " certe volte l'amore non basta" , nonostante i due lead si amassero tantissimo, le circostanze, il palazzo, le regole, il matrimonio del lead con un altra donna e tante altre problematiche hanno portato la coppia a sfasciarsi poco a poco. Ma sul questo ci torno dopo Ma è innegabile il profondo amore tra i due.
La seconda parte della loro storia l'ho trovata matura e realistica, straziante e ingiusta ma pienamente emozionante.
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Temi e tematiche trattate
Come detto sopra, soprattutto la figura del lead è un concentrato di temi, emozioni e riflessioni da fare. Dall'essere un buon Re, al significato dell'avere una famiglia. Dall'eccesso di orgoglio al concetto di affettività. Solo con il quarto principe si potrebbe fare un dibattito.
Mi è piaciuto come Moon Lovers usi i suoi personaggi per raccontare un emozione o un concetto:
nel trattamento dei figli come pedine del trono per la Regina Yoo e come questo si ripercuota sui suoi figli.
nella concezione che per salire al trono devi rinunciare a qualcosa che ami, che sia per il Re padre del lead che per il lead stesso.
nel ruolo politico di una donna, nella sua indipendenza che vediamo nelle gesta della sorellastra del lead.
nel concetto della solitudine e sindrome di abbandono del lead
l'incredibile dignità della concubina amata dal Re
ecc ecc
Ma per me, una delle tematiche e riflessioni più belle e strazianti è proprio quella che riguarda la lead e che si trova quasi alla fine:
nonostante ami e sia ricambiata dal Re, la protagonista soffre la vita di palazzo. Si ammala. E' triste e depressa. Vuole lasciare il palazzo ma il Re non sopporta di separarsi da lei. E lei questo lo sa. E' impensabile - soprattutto per Sua Maestà - separarsi dalla donna che lo rende felice, lo ama e lo mantiene sano di mente. E tutti questi sentimenti la protagonista li conosce benissimo. E nonostante questo, con grande sofferenza, decide di andarsene.
Rivedere l'inizio della serie quando la lead era una giovane ragazza spensierata dagli occhioni grandi e così piena di vita e rivederla verso la fine della storia è quasi un colpo per il cambiamento di personalità e carattere. E per quanto sia una cosa molto triste è anche molto avvincente da osservare.
Il Finale
Non mentirò. Il finale di Moon Lovers mi ha prosciugato i condotti lacrimali.
Andava già male da due episodi... ma vedere la lead tornare nel presente, davanti al quadro del lead e sentirla scusarsi per averlo lasciato da solo... è stato straziante.
Perché sì, nonostante tutte le belle parole di " non ti lascerò mai" ecc ecc... alla fine la lead abbandona il fianco del Re ed è inevitabile guardare quell'immagine del Quarto Principe nel cortile e pensare a tutta la gente che via via se ne è andata e lo ha lasciato da solo.
Ha preso il trono ma ha perso tutti. Tutti lo hanno abbandonato portando alla luce proprio quello che il lead non avrebbe mai voluto: rimanere da solo.
Ora... si parla di una seconda stagione che mai è stata fatta e che mi auguro che mai lo sarà.
Onestamente non riesco a pensare ad una seconda stagione di questa serie se non una trama dove lui è un CEO d'azienda che s'innamora della Cenerella di turno e la famiglia s'oppone al matrimonio. Mai sia!
Ma ammetto che una scena dove i due lead si rincontravano nel presente...me la meritavo. Anche una gif, un immagine, un frame mi bastava.
Il finale infatti, con l'eclissi che si staglia sul palazzo reale, presuppone che anche il lead si farà il suo viaggetto nel tempo ritrovando la sua lei e amandosi per l'eternità.
Ma è un sospetto, non la matematica certezza. Ed io, dopo tutto l'angst, il patimento, la sofferenza, le lacrime ed il dolore, me lo meritavo una scena di almeno 5 secondi di loro due che si rivedevano nel passato. 5 secondi. Mica ore!
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PS: Scena madre che mi ha fatto tagliare dalle risate.
La lead è al capezzale del Re morente. (Il Re padre del lead) Egli sta morendo e manda la donzella a cercare il suo erede avvisandola di NON DIRE A NESSUNO che lui è morto. A NESSUNO.
Lei va e becca l'ottavo principe che con uno sguardo alla Petyr Bealish gli chiede notizie del Padre.
E lei...*fa la vaga * fa la vaga * fa la vaga* Il Re vuole il tè.
Molla il principe e non fa in tempo a girare l'angolo che toh! trova il lead 4° principe.
Quello non fa in tempo a chiedergli che succede che la lead gli fa:-" Il Re è morto."
Ma così. De botto.
Ho riso più del dovuto.
E meno male che non doveva dirlo a nessuno. XD
VOTO: 8,5
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b0ringasfuck · 3 months
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Partigiani di chi e memoria.
Quello che sta facendo Israele, la posizione di Europa e US, nei fatti più che nelle parole, l'assoluta parzialità dei paesi occidentali e dei mass media e spudoratamente evidente. Mentre Israele si pulisce il culo con le risoluzioni ONU e ha totalizzato 30000+ morti tra i civili, non solo stiamo a guardare, ma lo aiutiamo ad andare avanti. In contesti analoghi ci comportiamo all'opposto.
Se già non lo era prima, la superiorità morale dell'occidente oggi è ancora di più indifendibile... immaginatevi come ci vedono da fuori.
Ma dobbiamo essere "partigiani", dalla NOSTRA parte, perchè LORO sono peggio.
Ieri dovevamo essere competitivi con la Cina sul costo della manodopera... e ci abbiamo provato e chi lavora oggi in occidente è più povero.
Oggi dobbiamo contenerli sulla tecnologia, perchè LORO sono PEGGIO. Non dobbiamo competere, essere migliori con chi diciamo sia PEGGIO... dobbiamo CONTENERLO. Non migliorarci ma impedire agli altri di farlo. Una strategia che non si è limitata all'aspetto tecnologico nei confronti degli ALTRI, ma anche a quello economico e politico e poi ci riempiamo la bocca con democrazia, autodeterminazione, competizione.
Ed è lo specchio di quello che poi le nostre classi dirigenti fanno in politica interna. Non cercare di essere competitive, ma difendendo monopoli, rendendo sempre più difficile l'accesso universale a sanità ed educazione, bloccando l'ascensore sociale...
Domani ci chiederanno di andare in guerra, perchè saremo già dimentichi di quello che stiamo lasciando aiutando a fare a Israele e quindi noi abbiamo ragione, siamo meglio, siamo dalla parte del giusto.
Dobbiamo farci pagare meno, dobbiamo rinunciare al welfare, all'educazione, alla stabilità del lavoro, dobbiamo pagare i carri armati, finanziare le aziende private per essere competitive, rinunciare alla privacy per la sicurezza, veder ristrette le nostre libertà civili, il diritto allo sciopero, gli spazi di dissenso e protesta per essere competitivi con quelli che sono PEGGIO di noi.
Crocefissi nelle scuole per combattere la sharia. Donne a stirare e niente aborto, stracciamo le unioni civili per difenderci dal "patriarcato e dall omofobia islamici". Finanziamo le aziende private a babbo morto contro lo "statalismo cinese". Precariziamo il lavoro perchè in Pakistan i bambini cuciono i palloni.
Ma abbiamo sempre ragione, siamo sempre meglio.
Cosa ci stia guadagnando la gente però è un mistero. Siamo costretti a rinunciare sempre a qualche cosa... perchè siamo meglio degli ALTRI.
Cosa ci verrà chiesto domani? Ci ricorderemo di come è andata a finire l'ultima volta che ci hanno chiesto sacrifici, hanno ridotto i nostri diritti o le nostre libertà per difenderci dagli ALTRI (i negri, i froci, i cinesi, gli ambientalisti, chi sciopera, i musulmani...)?
Intanto il divario tra ricchi e poveri aumenta. Chi saranno mai questi altri che ce lo vogliono mettere al culo?
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vintagebiker43 · 11 months
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“Una notte di molti, molti anni fa, ero di guardia notturna nel mio ospedale. Mi avvisarono alle 22 dell’arrivo di un traumatizzato stradale: condizioni disperate, dissero, stai pronto. Io sono nato pronto, risposi con la mia deprecabile grinta giovanile.
Partii dall’ecografia nella sala trauma. Poi lo portarono in Tac. C’erano tutti: anestesisti, ortopedici, chirurghi generali, chirurghi vascolari, otorini. L’uomo era sfasciato dappertutto, ma proprio dappertutto. Mentre sul monitor scorrevano le immagini della TC stavano tutti dietro di me, zitti, ad ascoltare la litania di accidenti che poi, di lì a poco, avrei trascritto nel mio referto. Ma a quel punto il referto sarebbe stato inutile: avevamo già fatto il punto della situazione, ci eravamo parlati. Ognuno di noi adesso sapeva cosa fare. Eravamo una squadra, un gruppo di persone che si fidavano gli uni degli altri, ciecamente. Quell’uomo era nelle migliori mani possibili, ve lo giuro su quello che ho di più caro al mondo.
Il Paziente andò in sala. Gli passarono sopra tutti, a turno: chirurghi, ortopedici, otorini. Gli anestesisti in seconda fila, a tenerlo vivo. Intorno alle cinque della mattina il lavoro grosso era stato fatto. Mi chiamarono per dare un’ultima occhiata in ecografia: in sala operatoria c’era sangue ovunque, sembrava ci fosse appena transitata Beatrix Kiddo di Kill Bill. L’uomo, l’omone anzi, perché era grosso come un armadio a tre ante, era disteso ancora sul letto operatorio. Sembrava che dormisse.
La mattina, alle otto, il momento dello smonto, telefonai in terapia intensiva. Mi rispose la collega della notte, con la voce stravolta dalla stanchezza. Disse: È vivo, è stabile, abbiamo fatto un buon lavoro. Tornai a casa carico di adrenalina: i bambini erano all’asilo, mia moglie al lavoro, avevo tutta la mattina per me. Non riuscii a prendere sonno: tutta quell’adrenalina accumulata mi girava ancora in corpo, vorticosamente. Quell’uomo era vivo grazie all’equipe di medici che avevano passato la notte in bianco per lui. È poco, dite? Può essere. Ma se quell’uomo fosse stato vostro marito, vostro figlio, vostro padre, allora sì che avrebbe fatto la differenza. Tutta la differenza di questo mondo.
Da quella notte sono passati vent’anni ed è cambiato quasi tutto nel modo di intendere la vita ospedaliera. I medici sono diventati carne da macello. La sanità si è trasformata in un’azienda che deve fabbricare utili, dividendi e consenso elettorale. Però, siccome costa troppo, deve anche tramutarsi in qualche altra cosa, lasciare spazi, cedere terreno. Mutare natura. Ma in silenzio, senza fare troppo rumore.
E di quel gruppo di medici cosa è rimasto? Qualcuno è andato in pensione, qualcun altro è rimasto dov’era, a svolgere il suo ottimo lavoro, qualcun altro ancora ha avuto il privilegio di trovarsi a dirigere un reparto tutto suo nella pia illusione di costruire qualcosa di buono. Nel mentre, dicevo, è cambiato quasi tutto. La politica ha preso il sopravvento e tirato i cordoni della borsa. Ai nuovi medici, giunti via via a sostituire i vecchi, non piace passare le notti in bianco nel pronto soccorso o nelle sale operatorie. Meglio un lavoro impiegatizio. Meglio un lavoro da casa, se possibile. Meno responsabilità, meno rotture di scatole, più soldi in tasca. Chi è rimasto delega: meglio una Tac in più, anche se non necessaria, che una in meno. Pazienza se tra vent’anni quella Tac causerà un tumore da qualche parte. La medicina ha smesso di essere un’arte, insomma, e le manca ancora troppo per diventare una scienza esatta. Meglio non rischiare. Meglio farsi i fatti propri.
Così, adesso io mi ritrovo in piena notte con un’urgenza addominale, e spesso sono da solo. Io, il tecnico e la Tac, nel silenzio più attonito che si possa immaginare. E non dovrei nemmeno essere lì, in quel momento, perché non è più il mio ruolo, quello. Così, mentre attendo le immagini sul monitor, mi domando perché quasi tutto è cambiato, perché certa politica ha fatto fuggire i medici dagli ospedali, cosa ha fatto perdere loro la passione, l’entusiasmo divorante, il ricordo dei validi motivi per cui, molti anni prima, hanno scelto quella professione e non un’altra. Cosa li spinge a essere indifferenti verso i Pazienti, verso colleghi che in loro assenza dovranno svolgere il lavoro che per qualche futile motivo non hanno voluto portare a termine. Cosa spinga loro, ma alla fine spinga tutti, in senso generale, senza distinzione di sesso, età, censo, lavoro, a credere di essere in perenne credito col mondo. Di essere dalla parte della ragione, sempre e comunque.
Ve lo dico subito: non trovo la risposta, e a questo punto credo che non la troverò mai. La risposta forse verrà fuori quando vi recherete in ospedale e troverete solo medici pagati a cottimo, gente che quella notte è lì e la prossima chissà dove, a quante centinaia di chilometri di distanza. Quando non esisterà più un gruppo, un’equipe affiatata pronta a passare la notte in bianco per salvare una vita, una sola: quella di vostro marito, vostro padre, o vostro figlio. Oppure la risposta andrete a chiederla a certa politica: la quale risponderà che non è sua responsabilità, e che gli errori di programmazione, il numero chiuso a medicina, l’imbuto di ingresso nelle specialità, sono colpa di quelli di prima. Di quelli che hanno governato, male, prima.
Ma quelli di prima eravamo anche noi: il radiologo, l’anestesista, il chirurgo, l’ortopedico, il maxillo-facciale. Quella fantastica squadra di bravi medici, ognuno dei quali si fidava ciecamente dell’altro. Ci rimpiangerete, certo. Come ci rimpiangiamo già noi stessi, ogni giorno, ogni santo giorno di lavoro, finché durerà ancora.”
(Da un post del Dott. Giancarlo Addonisio)
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colonna-durruti · 1 year
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https://m.facebook.com/story.php?story_fbid=pfbid0NrsvH2wjzhjD4h87G47ytQb5ix1yD1L5FN2k75EVAfinDWouJ5BTpW8iD7SHzQYPl&id=100068807366162
NON C'È CORDOGLIO PER UN NEMICO DELLA NOSTRA GENTE
Sono diversi gli articoli che ci attaccano a causa della nostra scelta di non dimostrare cordoglio per la morte di Silvio Berlusconi.
Un cordoglio che, da destra a centro-sinistra, ha pervaso la comunicazione politica: "A Dio, Silvio" (Meloni); "Rispetto per quello che è stato un protagonista della storia del Nostro paese" (Schlein); "Un imprenditore e un politico che in ogni campo ha contribuito a scrivere pagine significative della nostra storia" (Conte).
Noi invece vogliamo ricordare #Berlusconi per quello che è stato: un nemico della nostra gente.
Non sorprende che la destra, i fascisti, i mafiosi, i padroncini, i palazzinari e gli speculatori, gli evasori, i razzisti, gli ipocriti bigotti lo santifichino, tanto che il Governo Meloni, contro la prassi che prevede per gli ex premier i soli #funeralidistato, ne ha approfittato per chiamare arbitrariamente una giornata di #luttonazionale.
Berlusconi è stato il loro migliore rappresentante e insieme uno di loro. La sua storia imprenditoriale, ben prima di quella politica, è stata la storia di una commistione malsana tra potere politico, imprenditoriale e borghesia mafiosa.
Una storia che ha visto il Berlusconi rampante costruttore degli anni Settanta giocare sempre su due piani, ma con lo stesso scopo: sul piano pubblico, favorire l'ascesa di Bettino Craxi al potere e la trasformazione del PSI in un partito neoliberista e anticomunista; sul piano occulto, finanziare e sostenere quegli apparati dello stato ed ex fascisti, che erano dapprima stati sovvenzionati in funzione antisovietica dagli USA, e che si erano ri-organizzati nella cosiddetta "Loggia P2" per favorire un golpe soft in funzione anticomunista.
Entrambi quei piani rispondevano a uno scopo preciso: farla finita con il "lungo Sessantotto" italiano, ossia con quella stagione di lotte che aveva limitato il potere di speculatori e sfruttatori e consentito la modernizzazione del paese e lo sviluppo di diritti e potere per le classi popolari. E farla finita con l'immaginario, con la cultura politica e organizzativa e con la crescita elettorale comunista, che di quella stagione era stata protagonista e che veniva giustamente individuata dal Berlusconi della fine degli anni Settanta come un pericolo mortale per i suoi progetti speculativi.
Fu solo con l'inizio degli anni Novanta, però, che Berlusconi riuscì a catalizzare un ampio consenso intorno alla sua figura. Nel 1992 l'inchiesta di "Mani Pulite" dissolveva il sistema dei partiti al potere, PSI e DC in particolare, mentre la contemporanea auto-dissoluzione dell'Unione sovietica portava alla fine del PCI.
Lo spazio politico che si apriva era immenso.
La sua discesa in campo nel 1994 – preparata con largo anticipo con il tacito assenso della borghesia mafiosa e l'appoggio di settori consistenti degli apparati – ha così permesso a fascisti, leghisti, evasori e mafiosi di essere sdoganati, di diventare culturalmente e socialmente vincenti. Berlusconi al potere li ha fatti arricchire, a spese del pubblico e delle classi lavoratrici, ha fatto leggi su misura per loro, che gli permettevano di imbrogliare e di sfruttare i giovani, i migranti - ma gli ha anche offerto una rivalsa ideologica nel bullizzare quella parte d'Italia che per decenni aveva rappresentato, con tutti i limiti, i valori della solidarietà, della giustizia, dello studio e del sacrificio, della questione morale.
Erano gli anni dei condoni edilizi e dell'esplosione dell'evasione fiscale, delle leggi ad personam, dei tagli indiscriminati a scuola e sanità, della deregolamentazione del diritto del lavoro, dello sdoganamento dell’estrema destra, dei legami sempre più evidenti il suo partito e la mafia, della politica del malaffare. Gli anni del "mors tua vita mea" e del massacro del G8 di Genova.
Certo non a tutta la borghesia italiana quel modo di gestire le cose andava bene: quando nel 2011, in piena crisi del debito, il berlusconismo rischiava di mettere in pericolo la tenuta finanziaria del paese, sottomettendola agli interessi degli evasori e alle mancette elettorali del Cavaliere, la parte della borghesia italiana più internazionalizzata lo fece fuori, mettendo un tecnico come Monti alla presidenza del Consiglio e facendo di Berlusconi un improbabile martire anti-austerity. Si trattava però di un regolamento di conti interno alla borghesia italiana. Basti pensare che lo stesso Governo Berlusconi all'esplodere della crisi nel 2008 aveva tagliato ben 8 miliardi di euro a scuola e Università, scaricando su giovani e classi popolari i costi dell'austerity e la salvaguardia dei privilegi del suo blocco sociale.
Che oggi tutti i partiti dell'opposizione in Parlamento - dal PD che sull'antiberlusconismo ha campato, passando per i 5 Stelle che sono cresciuti sullo "psiconano" e i comizi di Grillo, per arrivare a Sinistra Italiana e Soumahoro che scrivono parole "umane" per ricordarlo - si subordinino alla celebrazione della destra, la dice lunga su quanto il progetto egemonico berlusconiano abbia avuto successo.
Guardate le dichiarazioni di Schlein, Conte, Fratoianni, guardate il PD che rimanda la sua riunione di Direzione: sono tutti dalla stessa parte, tutti d'accordo, tutti senza memoria. Una melassa buonista e ributtante, che parla di rispetto verso chi ha letteralmente determinato la morte di migliaia di persone nelle fabbriche, in mare, negli ospedali smantellati e regalati ai privati, l'emigrazione dal nostro paese di migliaia di giovani.
Noi non dimentichiamo la Bossi-Fini o la riforma Gelmini, non dimentichiamo i parlamentari comprati, gli accordi con la mafia, le parole verso Eluana Englaro "che poteva restare incinta", lo spregio del genere femminile, i legami con i cattolici più oscurantisti, l'uso della cosa pubblica come affare privato, la guerra in Iraq del 2003...
L'unico vero problema per noi è che Berlusconi e i suoi Governi hanno lasciato danni indelebili nel paese. Quello che Berlusconi ha avviato è ancora davanti a noi, è ancora al governo.
Ma certo non proviamo tristezza. Perché nulla ci unisce, nemmeno il cordoglio, come loro non lo hanno avuto per Carlo Giuliani, Stefano Cucchi, e tutti i "nostri" morti.
Siamo due mondi diversi. Teniamolo bene in testa.
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#scriviancona #schedaVERDE #piemonte2024 #elezioni2024 #Competenza #sanita #sistemasanitario #statiunitideuropa #chieresecarmagnolese
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generalevannacci · 4 months
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Spiace sinceramente smentire il Dottor Cartabellotta ma ormai in Italia non esistono più malati o pazienti.
Esistono unicamente consumatori o clienti del SSN, piuttosto che della sanità privata.
A questo siamo ridotti dopo decenni in cui la politica italiana ha smantellato il welfare e soprattutto la Sanità Pubblica.
Siamo esattamente schiavi del mercato che ci cura solo se paghiamo e in cambio ci rimette una bella fattura.
E andrà sempre peggio.
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abr · 8 months
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Argentina al ballottaggio: il 19 novembre, con la disputa tra il peronista progressista Sergio Massa e l'ultra-liberista Javier Milei, per capire in quale direzione si muoverà nei prossimi quattro anni. E la battaglia per conquistare i voti degli avversari sconfitti è già iniziata.
Lo spoglio delle schede ha restituito la sorpresa della vittoria del leader del centrosinistra di Union por la patria col 36,5% al primo turno, e l'anarco-capitalista della Libertad Avanza all'inseguimento col 30% (...).
Esce dalla contesa per la Casa Rosada la conservatrice Patricia Bullrich di Juntos por el cambio, col 23,8%. Voti che secondo gli analisti potrebbero andare in larga parte a (MIlei). "Non ci congratuleremo con uno dei ministri del peggior governo che questo Paese abbia mai avuto", ha detto Bullrich, spazzando via qualsiasi ipotesi di intesa col peronismo. "L'Argentina deve abbandonare il populismo se vuole crescere e porre fine alla povertà" ha commentato visibilmente commossa la conservatrice. "Non saremo mai loro complici".
(...) Eduardo Bolsonaro sost(iene) Milei (...) così come l'europarlamentare Hermann Tertsch e il direttore del Foro di Madrid, Eduardo Cader di Vox. La sua ricetta per l'economia passa dalla chiusura (dei rapporti economici con la Cina e) della Banca centrale e dalla dollarizzazione del Paese. Promuove la privatizzazione di sanità, scuole e trasporti. Anti-abortista, afferma che i cambiamenti climatici sono una "farsa della sinistra". Se eletto, Milei vuole liberalizzare la vendita delle armi e degli organi. Nel suo discorso a commento del voto si è rivolto agli elettori di Bullrich invitandoli a votare contro il peronismo. "A novembre si dovrà scegliere tra la continuità di questo modello che ha impoverito l'Argentina o farla finita con l'inflazione, l'insicurezza e tornare a vivere in libertà. 
https://www.ilgiornale.it/news/politica-internazionale/argentina-ballottaggio-sfida-sergio-massa-e-javier-milei-2229879.html
"Sorpresa" il primo inutile posto del peronista garante del postofisso a militari e pubbllco impiego in Argentina?! Bah.
IlGiornale presenta correttamente l'istrionico Milei come "ultraliberista" e "anarco-capitalista" ma a un certo punto anche a questo gli scappa la frizione e lo definisce "estrema destra" (cassata) e poi "vende organi" e "chiude la Banca Centrale" (vuol separare la gestione del risparmio privato dalla banca di investimento pubblico). Manca solo "ascolta i suoi cani prima di prendere decisioni". Vabbé. Dalla narrativa ai fatti: il 30% dei voti a un ANCAP, sogno o son desto?
Papa & popolazzarismo unido (statal-peronismo di Lula, dei Dems., EU, sinistri & m5s) più Alta Finanza Globalista, faran di tutto per isolarlo e farlo fallire.
Dai che 'stomondo forse cambia, dando a codesti immobilisti uno scrollone perlomeno distraente, come al solito muovendosi dal basso, stavolta quello culturato: latino con una punta di nordico, not shaken & stirred da subculture orientali, sahariane e sub.
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scogito · 2 years
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Tutte le volte che inizi un pensiero dicendo frasi come:
la magistratura dovrebbe, lo stato dovrebbe, la politica dovrebbe, i giornalisti dovrebbero, la sanità dovrebbe...
Informare, proteggere, definire, dichiarare, diffondere...
Verità, giustizia, salute ecc
NON hai capito a cosa servono questi enti, né soprattutto hai capito CHI servono.
Questo ti continua a depotenziare e inoltre ti fa porre domande inutili mentre cerchi aiuto da chi ha voluto e creato il problema.
Lo vedi il criceto?
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pettirosso1959 · 2 months
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POST LUNGO E NOIOSO SUI LUNGHI E NOIOSI FATTI POLITICI DEL GIORNO
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TEDIOSE E PUNTIGLIOSE PREMESSE
Secondo me, l'equivoco di fondo sta nell'uso e nel significato che si attribuisce al termine "fascismo".
Dal punto di vista storico, è chiaro che la parola individua il fenomeno sociale e politico verificatosi nel famigerato ventennio in Italia.
In seguito, in Italia e all'estero, si è iniziato a usare la parola "fascismo" per indicare regimi dittatoriali basati sulla negazione delle principali ed essenziali libertà civili.
In "fascismo" quindi quale dittatura per antonomasia, direbbero i linguisti.
In certi casi, paradossalmente, chi doverosamente attua una legge o una norma, viene definito fascista da chi si vede danneggiato. Così diventano fascisti il vigile urbano che multa l'automobilista, il professore che mette un brutto voto, l'arbitro che fischia un sacrosanto rigore...
Oggi il significato che a sinistra si attribuisce è ancora un altro: si definisce fascista chi a PENSIERI, ATTI o PAROLE prova nostalgia per il ventennio e ne auspica una riproposizione in chiave moderna.
Mi sono dilungato, ma mi pareva essenziale mettere dei punti fermi alla discussione e se avete poco tempo o deficit di concentrazione, peggio per voi.
Terminate le premesse... entriamo nel merito.
I PENSIERI DELLA MELONI
Credo di poter affermare che non mi riguardino e non debbano riguardare nessun altro oltre a lei. La Costituzione riconosce come diritto fondamentale la libertà di pensiero. Le nostre leggi vietano l'apologia del fascismo, ma intesa, ovviamente, come atti di propaganda fascista. Non è quindi senso, né politico, né morale biasimare una persona per ciò che intimamente noi pensiamo che lei pensi.
GLI ATTI DELLA MELONI
Seguo poco la politica, ma, da quel che so, non mi pare che la MELONI abbia varato o proposto leggi liberticide, che mirino a minare i fondamenti democratici del nostro Paese. Se mi fosse sfuggito qualcosa, segnalatemelo. Si potrebbe parlare dello spirito atlantista e guerrafondaio (per me deprecabile), ma questo purtroppo permea anche il PD e altre componenti della cosiddetta sinistra. Dunque, agli occhi di molti - non i miei - si tratta di peccati veniali.
LE PAROLE DELLA MELONI
A quanto si dice, pare che la Meloni abbia profferito talvolta parole di simpatia verso il regime. Però ha anche sostenuto vigorosamente il contrario. Abitudine inveterata nel mondo politico. Dunque in merito a ciò ho le idee confuse.
CONCLUSIONI
Il gioco fascisti - antifascisti è per me antistorico ed è semplicemente un gioco di tifo, non meno di quello per inter e juventus. Ma almeno quest'ultimo è basato su fatti calcistici (ed extracalcistici) concreti e immortalati dalle telecamere.
Volendo parlare seriamente di politica, ci sono molti argomenti politicamente molto più seri.
Ma, vista l'inutilità della cosa, personalmente preferisco parlare d'altro ed evitare di alimentare ancora la fama di chi per scarsi meriti è finito su tutte le prime pagine e della Meloni che, per lo stesso motivo, ne ha guadagnato in popolarità.
Per me la politica italiana dovrebbe essere il dualismo tra chi combatte la corruzione e chi la alimenta, tra chi vuole la pace e chi la guerra, tra chi vuole riformare la sanità e chi la vuole distruggere, tra chi vuole la certezza della pena e chi cerca l'impunità, tra chi ama l'arte e la cultura e chi è ignorante e predica l'ignoranza.
Ma purtroppo su questi temi la gran parte dei nostri politici sono schierati dalla stessa parte: quella sbagliata.
Renato De Rosa.
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