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#ricetta per le feste
zenzeroincucina · 2 years
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Panettone gastronomico home made
Antipasto immancabile per i pranzi e le cene delle festività. Una prelibatezza suddivisa su strati che, con gli ingredienti giusti, può diventare una vera leccornia gourmet. Se avete voglia potete procedere con la preparazione del l’impasto che vi darà enorme soddisfazione una volta sfornato; altrimenti potete prendere quello già pronto e prendere spunto per il ripieno degli strati. Per il…
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possofare-it · 2 years
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Baci di patate robiola e tartufo
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Baci di patate con robiola al tartufo è un antipasto semplice e sfizioso. Questo antipasto può essere un'ottima idea per i vostri pranzi o cene con gli amici, oppure per dare un tocco di originalità alle feste. Se volete sapere come fare perpreparare questo delizioso antipasto seguite la nostra ricetta. Ingredienti per 4 persone - 450g di patate - 50g di burro - 30g di Parmigiano Reggiano grattuggiato - 2 tuorli - noce moscata - 150g di robiola con tartufo - sale - pepe Tempo di preparazione: 25 minuti - Tempo di cottura: 50 minuti Procedimento per i baci di patate Lessate le patate in acqua finché saranno morbide. Sbucciatele e schiacciatele in una ciotola. Aggiungete il burro ed impastate finché si sarà sciolto. Aggiungete gli altri ingredienti ed incorporate. Trasferite il composto ancora caldo in una tasca da pasticcere con bocchetta a stella e formate subito i ciuffi di patate su una leccarda rivestita con carta da forno. Infornate in forno preriscaldato a 180°C per 15/20 minuti fino a doratura. Sfornate e fate raffreddare. Accoppiate i baci di patate e farcite l'interno con una noce di robiola al tartufo. Unite le 2 metà per formare i baci di patate e disponete su un banco. Fonte: Eurospin Read the full article
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daniela--anna · 3 months
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BRESAOLA AND ROBIOLA ROSES
Ingredients:
6 slices bresaola
6 courgette slices
40 g robiola
Steps:
Arrange the bresaola slices on a serving plate then fill each slice only halfway with the robiola.
Add a slice of courgette and fold the bresaola in half and roll up.
Arrange the roses on a serving plate garnished with rocket leaves or salad, add a drizzle of oil and a sprinkling of parmesan.
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ROSE DI BRESAOLA E ROBIOLA
Ingredienti:
6 fette bresaola
6 fette zucchine
40 g robiola
Passaggi:
Sistema le fette di bresaola su un piatto da portata poi farcisci ogni fetta solo a metà con la robiola.
Aggiungi una fettina di zucchina e ripiega a metà la bresaola e arrotola.
Sistema le rose sul piatto da portata guarnito con foglie di rucola o insalata, aggiungi un filo di olio e una spolverata di parmigiano.
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sandrapenelope · 9 months
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Crostata al caramello salato e ganache di ricotta
anche dal titolo, Crostata al caramello salato e ganache di ricotta, promette bene. caramello salato, lo trovate nella ricetta precedente ma dopo vi rimetto il link, ganache di ricotta… e frolla, Milano, perchè ultimamente se la frolla non è Milano non mi pare cosa. quindi, per il dopo feste, quando i pranzi e le cene sono passati si puo’ pensare di darsi a questa goduria. NON E’ light,…
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cinquecolonnemagazine · 9 months
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Chef Barbieri e gli spaghetti con le vongole: 'rivolta' su Instagram
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(Adnkronos) - Bruno Barbieri e la ricetta per gli spaghetti alle vongole: spunta il burro e i follower si accendono. Lo chef, in questo periodo in onda con MasterChef su Sky, dal proprio profilo Instagram e dal proprio canale YouTube propone la ricetta per gli spaghetti alle vongole. "Ragazzi ma quanto sono buoni gli spaghetti con le vongole? Per me è proprio uno di quei piatti a cui non si può proprio rinunciare. Con una spolverata di pan grattato e accompagnati da un bicchiere di vino bianco poi sono perfetti per le feste!", scrive lo chef. Il riferimento al pan grattato non convince tutti, ma alla fine viene accettato, tutto sommato, dalla platea. Ad accendere il dibattito, con una folta schiera di contestatori, è un passaggio del video che illustra i passaggi dell'esecuzione: spuntano due dadi di burro e tra i commenti parte la rivoluzione. "Io sono convinto di una cosa, se fai questo piatto qua a casa, ti cacciano fuori di casa", scrive un utente. "A Barbiè ma il burro da te non me lo aspettavo", la sorpresa espressa da Filippetto. "Mi scusi sig Barbieri ma ho visto del ….. BURRO? Noooo mi sono sicuramente sbagliata", lo stupore di Lucia. E come lei, tanti altri. Non manca, però, chi si fida ciecamente delle scelte dello chef: "In questi commenti c’è gente comune che dice a Barbieri 7 stelle Michelin come si fa pasta e vongole", osserva un utente. "Confutare una ricetta di uno chef stellato è un orrore!", il commento di un altro allievo 'pro burro'.  [email protected] (Web Info) Read the full article
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manifestocarnivoro · 9 months
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IL CAPPONE, CARNE DELLE FESTE
“Cappone bono vole esser allesso, et quando è ben grasso vole esser arrosto; similemente è la gallina”. Parola di Maestro Martino che nel suo “Libro de arte coquinaria”, composto intorno al 1450 e considerato il primo vero ricettario al mondo, descrive i molti usi del cappone ed ecco che il brodo di cappone diventa protagonista in molte preparazioni e minestre, ma anche del biancomangiare, nella versione grassa. Carne molto apprezzata nella cucina medievale e rinascimentale, Bartolomeo Scappi sempre attorno al 1500 propone il cappone ripieno, una ricetta ricca e sontuosa per una pietanza destinata alle tavole dei nobili. In epoca più recente (1800) anche Pellegrino Artusi lo impiega in piatti come il cappone in galantina e nel ripieno dei cappelletti. Ancora oggi è considerata carne delle feste e un buon brodo di cappone o un cappone arrosto sono un must sulle tavole di Natale.
Fonte: “Il cappone: carni pregiate per le tavole di festa sin dai tempi antichi” di Lara Abrati, Eurocarni 12/23
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personal-reporter · 9 months
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Storia, curiosità e ricetta: Il Pandoro
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Il Pandoro è uno dei dolci natalizi più amati in Italia, una delizia soffice e profumata che fa parte della tradizione culinaria delle festività. Con il suo caratteristico impasto lievitato e la superficie ricoperta di zucchero a velo, il Pandoro ha conquistato i cuori di molti durante il periodo natalizio. In questo articolo, esploreremo la storia del Pandoro, alcune curiosità interessanti e, infine, condivideremo una ricetta tradizionale per prepararlo in casa.
Storia del Pandoro
Il Pandoro ha origini antiche e affonda le radici nella città di Verona, nel Nord Italia. La sua storia inizia nel lontano Medioevo, quando il dolce era noto con il nome di "pane de oro" o "pane di lusso", a causa degli ingredienti pregiati utilizzati nella sua preparazione. Tuttavia, il Pandoro come lo conosciamo oggi ha subito diverse trasformazioni nel corso dei secoli. La versione moderna del Pandoro è stata creata nel XIX secolo dal pasticcere veronese Domenico Melegatti. L'inventore aggiunse burro, uova, zucchero e vaniglia all'impasto originale, trasformando così il dolce in una prelibatezza soffice e aromatica. Il Pandoro divenne rapidamente popolare durante il periodo natalizio e ottenne il riconoscimento internazionale.
Curiosità sul Pandoro
- La Stella di Natale: Il Pandoro è spesso servito su un piatto a forma di stella, che simboleggia la Stella di Natale. Questo tocco decorativo aggiunge un elemento festivo alla presentazione del dolce durante le celebrazioni natalizie. - Il Re delle Feste: In molte famiglie italiane, il Pandoro è considerato il "Re delle Feste". La sua forma alta e slanciata, ricoperta di zucchero a velo, contribuisce a creare un'atmosfera regale sulla tavola delle festività. - Tradizione Veronese: Il Pandoro è strettamente legato alla città di Verona, tanto che il Consorzio Verona Tutela Pandoro è stato creato per preservarne la tradizione e garantirne la qualità. Solo i prodotti che rispettano rigorosi standard possono ottenere il marchio di autenticità. - Il Pandoro nel Mondo: Oltre ai confini italiani, il Pandoro ha conquistato il palato di molte persone in tutto il mondo. È diventato un simbolo delle festività natalizie e un elemento caratteristico dei menu durante le celebrazioni di fine anno.
Ricetta Tradizionale del Pandoro
Ecco una ricetta tradizionale per preparare il Pandoro in casa. Gli ingredienti sono semplici, ma la pazienza è la chiave per ottenere un risultato perfetto. Ingredienti: - 500 g di farina - 150 g di burro - 150 g di zucchero - 3 uova - 200 ml di latte - 1 bustina di lievito di birra - Scorza grattugiata di un'arancia - Vaniglia (in polvere o estratto) Procedimento: - In una ciotola, sciogliere il lievito di birra nel latte tiepido e lasciare riposare per circa 10 minuti. - In una ciotola più grande, setacciare la farina e aggiungere lo zucchero, il burro fuso, le uova, la scorza d'arancia e la vaniglia. - Aggiungere il lievito attivato al composto e mescolare bene fino a ottenere un impasto omogeneo. - Coprire l'impasto con un canovaccio umido e lasciar lievitare in un luogo caldo per almeno 2 ore, o fino a quando raddoppia di volume. - Imburrare e infarinare uno stampo per Pandoro e versarvi l'impasto. - Cuocere in forno preriscaldato a 180°C per circa 30-40 minuti, o fino a quando il Pandoro è dorato e cotto all'interno. - Una volta raffreddato, spolverare il Pandoro con abbondante zucchero a velo prima di servirlo. Preparare il Pandoro in casa può essere una gratificante tradizione natalizia che unisce la famiglia nella gioia della cucina e del gusto. Con la sua storia affascinante, le curiosità divertenti e il suo irresistibile sapore, il Pandoro continua a essere un simbolo di festa e condivisione durante le festività. Read the full article
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daimonclub · 9 months
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Un buon libro per Natale
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Albero di Natale di libri Un buon libro per Natale, in questo periodo di feste e di pandemia vi consiglio Curarsi con i libri un regalo intelligente per tutti che sfrutta i rimedi millenari della letteratura per lenire molti dei nostri disagi. Nel momento in cui ci si chiede il significato ed il valore della vita, si è malati. Sigmund Freud Qualunque sia il vostro disturbo, la nostra ricetta è semplice: un romanzo (o più d'uno) da leggere a intervalli regolari. Ella Berthoud e Susan Elderkin Non limitarti a dire che hai letto libri. Dimostra che attraverso loro hai imparato a pensare meglio. Epitteto Biblioterapia, ramo della medicina che cura certi disturbi dell'esistenza con la somministrazione di opere di narrativa. Ella Berthoud e Susan Elderkin I libri sono la cura per ogni malessere, ci mostrano le nostre emozioni, una volta, e poi ancora una, finché non riusciamo a dominarle. D.H. Lawrence La malattia è il medico al quale prestiamo più attenzione; alla gentilezza, alla conoscenza, facciamo solo promesse; al dolore obbediamo. Marcel Proust Scegliete sempre un libro che vi faccia fare bella figura se passate a miglior vita prima di averlo finito. P.J. O'Rourke In questo periodo di feste, e purtroppo di pandemia, voglio consigliare Curarsi con i libri, veramente un ottimo libro che potrebbe essere l'oggetto di un regalo intelligente un po' per tutti, proponendone sia una piccola sintesi introduttiva degli autori stessi, sia un paio di pagine relative al Natale. La letteratura si basa fondamentalmente sul linguaggio, e quest'ultimo è stato elaborato nel corso dei secoli per comunicare, vale a dire per mettere in comune quello di cui c'è bisogno, ovvero condividere informazioni, dati, notizie, storie, consigli, esempi, ammonimenti, leggi, e naturalmente gioie e dolori. Ecco, non sempre una buona e rapida comunicazione è alla base delle nostre relazioni e soprattutto dei rapporti tra medici e pazienti. Le varie problematiche sono dovute sia ad una certa disorganizzazione della nostra società, sia ad una certa ignoranza e incapacità dei vari attori della stessa. Per questo il linguaggio e la letteratura possono sempre servire, oltre che a migliorare le nostre conoscenze, anche a stimolare la comunicazione effettiva tra i vari artefici delle diverse attività umane, migliorandone così la qualità e l'efficacia. In ogni caso spero comunque che questi miei suggerimenti possano almeno aiutare tutti ad essere un po' più disponibili e ad avere più a cuore sia la cura di noi stessi, sia quella dei nostri simili e dell'ambiente in cui viviamo. Carl William Brown
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Natale nella vecchia Londra Curarsi con i libri I farmaci che prescriviamo non si trovano in farmacia quanto in libreria, in biblioteca, oppure sul proprio lettore di e-book. Siamo biblioterapiste, e i libri sono i nostri ferri del mestiere. La nostra farmacopea include balsami balzachiani, lacci emostatici tolstoiani, pomate di Saramago e purghe di Perec e Proust. Per compilarla abbiamo spulciato duemila anni di letteratura in cerca delle menti più brillanti e delle letture più ricostituenti, da Apuleio, che nel II secolo scrisse L'Asino d'oro, ai tonici contemporanei di Ali Smith e Jonathan Franzen. La biblioterapia è diffusa, sotto forma di libri di auto-aiuto, da alcuni decenni. Gli amanti della letteratura, tuttavia, utilizzano i romanzi come rimedio, più o meno consapevolmente, da secoli. La nostra fiducia nell'efficacia della narrativa come forma migliore e più pura di biblioterapia si basa sulla nostra esperienza con i pazienti ed è corroborata da una valanga di aneddoti. A volte è la storia che affascina; a volte il ritmo della prosa che lavora sulla psiche, calmandola o stimolandola. A volte un pensiero o un atteggiamento suggeriti da un personaggio che si trova invischiato in un dilemma simile. In qualsiasi caso i romanzi hanno il potere di trasportarci in un'altra esistenza, e farci guardare il mondo da un altro punto di vista... "Leggere uno scrittore, per me, non è solo avere un'idea di quello che dice, ma anche partire con lui e viaggiare in sua compagnia" disse André Gide. Nessuno torna da un simile viaggio come la stessa persona. Qualunque sia il vostro disturbo, la nostra ricetta è semplice: un romanzo (o più d'uno) da leggere a intervalli regolari. Alcuni trattamenti porteranno a una completa guarigione. Altri invece vi porteranno semplicemente conforto, dimostrandovi che non siete soli. Ma tutti, alla fine, offriranno un temporaneo sollievo dei sintomi, grazie al potere di distrarre e trasportare della letteratura... Come per ogni medicina, il trattamento deve essere sempre concluso per ottenere i migliori risultati. Ella Berthoud e Susan Elderkin
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Canto di Natale di Charles Dickens Canto di Natale di Charles Dickens e Natale in casa Cupiello di Eduardo De Filippo Natale può essere uno di quei momenti in cui vi sembrerà di dover affrontare tutti i vostri problemi in una volta sola. Se avete una famiglia numerosa sarete in trappola sotto lo stesso tetto insieme a una notevole quantità di parenti (v. Famiglia, gestire la propria), che potrebbe includere un certo numero di bambini sovraeccitati (v. Maternità; Paternità; Intrappolati dai bambini). È probabile che in un mese spenderete tanto quanto, di norma, spendereste in tre (v. Al verde, essere al); di sicuro mangerete troppo (v. Gola; Obesità), farete molta aria (v. Flatulenza) e forse vi verrà pure la diarrea (v. Diarrea), o magari il contrario (v. Costipazione), e alla fine pagherete anche pegno per aver bevuto troppo (v. Sbornia, postumi della; oppure, se siete reduci da molti Natali punitivi, Alcolismo). Se siete sposati o fate coppia fissa, uno di voi senza dubbio litigherà con i suoceri e per questo potrete litigare tra voi (v. Sposati, essere). Se siete fidanzati, probabilmente sarete costretti a rispondere a varie domande personali su questa relazione (v. Coming out, fare; Bambini, essere sotto pressione per avere). Se siete single, infine, vorranno sapere perché (v. Single, essere) e questo potrà farvi desiderare di non esserlo e lasciarvi in preda a una terribile solitudine (v. Solitudine). Se non avete una famiglia numerosa, o se passate il Natale da soli con il vostro cane, potrete certamente sentirvi soli (di nuovo, v. Solitudine) o sentire la mancanza dei vostri famigliari. Tutto considerato, l'esperienza del Natale può condurre alla perdita della fede (v. Fede, perdere la) e al desiderio di chiudersi in un armadio, al buio, da soli (v. Misantropia). In queste pagine potrete trovare la cura per ognuno di questi disturbi. Come misura preventiva leggetele un po' per volta, nel corso dell'anno, e fatevi forza in vista del grande giorno. Quando arriverà, annunciate alla vostra famiglia, al partner, alla nonna o alla vostra pianta che, invece di guardare il solito film in TV, nel giorno di Natale leggerete a voce alta, intorno al camino acceso, con a portata di mano caldarroste e vin brulé, un libro per tutte le età: Canto di Natale di Charles Dickens. È una splendida storia di fantasmi. Ebenezer Scrooge: un uomo solo, vecchio, avaro, cattivo. Bob Cratchett, il suo impiegato: umile, sfruttato, maltrattato, eppure allegro. Tiny Tim, il figlio di Cratchett: adorabile, patetico, in punto di morte. Jacob Marley, un collega di Scrooge: ansioso, vendicativo, allarmista, morto. Tutti insieme raccontano una storia che ha il fascino e il con-forto di un classico per bambini ma è capace di rivolgersi anche a un pubblico adulto. Gustatevi quelle apparizioni spettrali. Restate sgomenti per l'inutile avarizia di Scrooge e per l'eterno rinvio del suo matrimonio. Versate calde lacrime di compassione per Tiny Tim.
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Natale a Napoli Fate festa con tutti, alla fine. «Sono leggero come una piuma, felice come un angelo, allegro come uno scolaretto. Sono stor-dito come un ubriaco», canticchia Scrooge. È colpa di Dickens se ci aspettiamo sempre un bianco Natale; è lui che per primo ci ha esortati a «onorare il Natale nel cuore», a fare festa e a dare agli altri tutto ciò che possiamo, in altre parole, è in gran parte responsabile per avere trasformato il Natale in quello che è adesso. Dunque, tocca a voi trasformare Dickens in una tradizione che si ripete ogni anno. Un gradevole senso di calore si diffonderà nel vostro cuore mentre leggete, e nel cuore dei vostri consanguinei. Anzi, forse scoprirete che l'anno dopo andrà ancora meglio. E se sarete soli a Natale, offritevi di leggerlo ai vicini. Con la vostra migliore voce dickensiana. Intervenendo nella loro dinamica famigliare potreste aiutarli più di quanto pensiate. Ma se vi piace il teatro, per superare tutto il trambusto di questo periodo di festa e trasformarlo in una sarabanda tragicomica sempre restando nel solco della tradizione, potreste affidarvi anche alle battute di un altro scrittore che conosceva bene le voci dei fantasmi di dentro e di quelli di fuori: Eduardo De Filippo. Natale in casa Cupiello fu rappresentato, nella sua prima versione come atto unico, il 25 dicembre del 1931 a Napoli. Intorno all'ignaro patriarca Luca Cupiello, che si occupa esclusivamente di costruire e salvaguardare il suo presepe, va in scena l'esplosione definitiva di ogni illusoria armonia familiare, una danza di ipocrisie, tradimenti e disinganni. Lo schema eduardiano della riunione di una famiglia per un ultimo grande Natale si riproporrà, in un'altra latitudine e nel primo anno del nostro nuovo secolo, ne Le correzioni di Jonathan Franzen, più o meno con gli stessi esiti: una condanna all'allucinazione e alla demenza per il capostipite. Rammentatelo, quindi, il giorno che vi troverete seduti a capotavola in una cena o in un pranzo di Natale: forse fareste bene a prenotarvi un viaggio alle Hawaii. Tratto dal libro Curarsi con i libri. Rimedi letterari per ogni malanno. Ella Berthoud e Susan Elderkin Sellerio Editore
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Curarsi con i libri Se amate il Natale, le feste e la letteratura potete anche leggere i seguenti articoli: Aforismi e citazioni sul Natale Aforismi divertenti sul Natale Barzellette sul Natale La fiaba del pupazzo di neve Aforismi di C.W. Brown sul Natale Pensieri e riflessioni sul Natale Numeri sul Natale Odio il natale (Umorismo) A Christmas Carol by Charles Dickens Other books by Charles Dickens Fairy tales and other stories by Hans Christian Andersen Best Christmas songs videos and karaoke Christmas markets in England Christmas markets in America Christmas markets in Italy and Germany Christmas quotes 60 great Christmas quotes Christmas tree origin and quotes Christmas jokes Christmas cracker jokes Funny Christmas Stories Amusing Christmas stories Christmas food Christmas thoughts Christmas story Christmas in Italy Christmas holidays Christmas songs Christmas poems An Essay on Christmas by Chesterton Read the full article
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veggiechannel · 10 months
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Durante le feste servono le ricette giuste, per andare sul sicuro e non perdere troppo tempo. I biscotti alle mandorle vegani alla cannella sono ideali, facili, veloci morbidi e profumati. Una ricetta vegana e senza glutine.
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ockstyle · 10 months
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I Linzer Cookie di Sara
Ecco la ricetta dei deliziosi Linzer Cookie della nostra Sara Scutti... i tipici biscotti natalizi sono un classico da provare!
Ecco i Linzer Cookie di Sara. I profumatissimi biscotti Linzer (Linzer Cookie), sono sempre un’ottima idea, specialmente durante le Feste natalizie. Burrosi, delicati e decisamente non troppo dolci, sono la variazione biscottosa della Linzertorte: due deliziosi strati di pasta frolla che racchiudono della marmellata. L’impasto della Linzer Torte (così come per i cookie) è molto friabile; una…
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djs-party-edm-italia · 10 months
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Hotel Costez Cazzago (Brescia): 7/12 Soleil, 8/12 HC party, 9/12 Luca Mede, Paolo Q
All'Hotel Costez Cazzago (Brescia) il 7 dicembre 2023 inizia a farsi sentire forte l'atmosfera festiva di fine anno. E non è male sentirla con gli amici, rilassandosi. 
Giovedì 7 dicembre '23 al mixer di Hotel Costez c'è lo staff di Soleil, un party in forte crescita a Brescia e non solo.  "Non serve ballare bene, l'importante è seguire il ritmo", scrive lo staff. Perché c'è sempre un sound internazionale tutto da vivere durante gli eventi Soleil.
Sabato 9 dicembre '23 invece c'è una coppia di artisti alla console dell'Hotel Costez assolutamente degna di nota, ovvero Luca Mede (dj) e Paolo Q (voce).  Luca Mede, in particolare, è un giovane DJ con una forte passione per la musica a 360°. Sin da subito grazie alle sue skills ha avuto l'opportunità di suonare in numerosi club di Brescia e feste private, dove ha affinato la mia tecnica e il gusto musicale. La sua dedizione alla musica e la capacità di leggere il pubblico gli hanno permesso di creare set coinvolgenti e di alta qualità. Tra i locali in cui si esibisce più spesso, ecco l'Hotel Costez di Cazzago (BS), in cui spazia da un genere musicale all'altro senza difficoltà.
///
Riassumendo e venendo alla sostanza, il weekend all'Hotel Costez di Cazzago (BS), in piena Franciacorta, è perfetto per rilassarsi a ritmo di musica, con gli amici. 
//
Dalla musica ai cocktail, dal design al servizio passando per l'energia dei vocalist, Paolo e Francesco Battaglia non lasciano niente al caso. E infatti Hotel Costez è un ritrovo di successo assoluto, da molto, molto tempo.  L'atmosfera dell'Hotel Costez resta unica. Non viverla ogni weekend o quasi della stagione '23 - '24 sarebbe un grave errore. Anche per questa nuova stagione il design è stato rinnovato, soprattutto per quel che riguarda l'illuminazione, che oggi è ancora più calda e coinvolgente.
All'Hotel Costez di Cazzago (BS), immerso nella meravigliosa Franciacorta, si balla con un certo stile e ci si godono ottimi drink: una serata qui è garanzia di divertimento e relax. Il team di giovani e allegri ragazzi che lavorano al locale è altrettanto coinvolgente (lo si vede nella foto) e lavora sempre con il sorriso. 
Ogni weekend, dalle 22:30 alle 3 del mattino, Paolo e Francesco Battaglia, titolari del brand Costez, offrono serate da non perdere tra grandi hit del presente e del passato. E ovviamente, c'è sempre la possibilità di degustare  calici di Franciacorta e drink d'ogni tipo. Un'atmosfera unica e la ricetta vincente del locale rendono vincente la scelta di trascorrere qui le serate autunnali, invernali e primaverili del 2023 e 2024. 
In poche parole: Hotel Costez, Music & Premium Drinks: Made with love in Franciacorta.
Hotel Costez
via Pertini 2D Cazzago San Martino (BS) A4: Rovato
Ingresso libero 18+, Consumazione facoltativa
Info 331 1228756
Web App: https://costez.club/
Instagram.com/hotelcostez__official
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tarditardi · 10 months
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Hotel Costez Cazzago (Brescia), un weekend da vivere: 7/12 Soleil, 8/12 HC party, 9/12 Luca Mede, Paolo Q
All'Hotel Costez Cazzago (Brescia) il 7 dicembre 2023 inizia a farsi sentire forte l'atmosfera festiva di fine anno. E non è male sentirla con gli amici, rilassandosi. 
Giovedì 7 dicembre '23 al mixer di Hotel Costez c'è lo staff di Soleil, un party in forte crescita a Brescia e non solo.  "Non serve ballare bene, l'importante è seguire il ritmo", scrive lo staff. Perché c'è sempre un sound internazionale tutto da vivere durante gli eventi Soleil.
Sabato 9 dicembre '23 invece c'è una coppia di artisti alla console dell'Hotel Costez assolutamente degna di nota, ovvero Luca Mede (dj) e Paolo Q (voce).  Luca Mede, in particolare, è un giovane DJ con una forte passione per la musica a 360°. Sin da subito grazie alle sue skills ha avuto l'opportunità di suonare in numerosi club di Brescia e feste private, dove ha affinato la mia tecnica e il gusto musicale. La sua dedizione alla musica e la capacità di leggere il pubblico gli hanno permesso di creare set coinvolgenti e di alta qualità. Tra i locali in cui si esibisce più spesso, ecco l'Hotel Costez di Cazzago (BS), in cui spazia da un genere musicale all'altro senza difficoltà.
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Riassumendo e venendo alla sostanza, il weekend all'Hotel Costez di Cazzago (BS), in piena Franciacorta, è perfetto per rilassarsi a ritmo di musica, con gli amici. 
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Dalla musica ai cocktail, dal design al servizio passando per l'energia dei vocalist, Paolo e Francesco Battaglia non lasciano niente al caso. E infatti Hotel Costez è un ritrovo di successo assoluto, da molto, molto tempo.  L'atmosfera dell'Hotel Costez resta unica. Non viverla ogni weekend o quasi della stagione '23 - '24 sarebbe un grave errore. Anche per questa nuova stagione il design è stato rinnovato, soprattutto per quel che riguarda l'illuminazione, che oggi è ancora più calda e coinvolgente.
All'Hotel Costez di Cazzago (BS), immerso nella meravigliosa Franciacorta, si balla con un certo stile e ci si godono ottimi drink: una serata qui è garanzia di divertimento e relax. Il team di giovani e allegri ragazzi che lavorano al locale è altrettanto coinvolgente (lo si vede nella foto) e lavora sempre con il sorriso. 
Ogni weekend, dalle 22:30 alle 3 del mattino, Paolo e Francesco Battaglia, titolari del brand Costez, offrono serate da non perdere tra grandi hit del presente e del passato. E ovviamente, c'è sempre la possibilità di degustare  calici di Franciacorta e drink d'ogni tipo. Un'atmosfera unica e la ricetta vincente del locale rendono vincente la scelta di trascorrere qui le serate autunnali, invernali e primaverili del 2023 e 2024. 
In poche parole: Hotel Costez, Music & Premium Drinks: Made with love in Franciacorta.
Hotel Costez
via Pertini 2D Cazzago San Martino (BS) A4: Rovato
Ingresso libero 18+, Consumazione facoltativa
Info 331 1228756
Web App: https://costez.club/
Instagram.com/hotelcostez__official
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pancrippi · 1 year
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Papurott
P o Papurogio
Dolce epifania
Lissone e desio
Papurott o PapurogioHa le sembianze di un bambolotto, ed è diffusissimo a Lissone, Desio e nella Brianza tutta (pare che uno dei migliori lo prepari lo storico Pastificio Bice di Cimnago). Leggenda vuole che sia stato preparato la prima volta da una mamma, troppo povera per far trovare ai suoi bambini i dolcetti della Befana. Così, lo avrebbe realizzato da sola alla vigilia dell'Epifania con zucchero e farina, dandogli le sembianza di un bambolotto.
che la mattina del 6 gennaio si gusta a colazione il pupazzo di pan brioche
Versione frolla o brioche
Abbiamo iniziato a lavorare l’impasto per i Papurott il 1 gennaio – spiega Giancarlo Gatti, titolare con la figlia Elena e con Fabio Castoldi della storica pasticceria San Rocco di via Settembrini – continueremo a prepararli fino al 5 gennaio
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Il bambolotto dolce è fatto di pan brioche o anche con la variante della frolla, decorato con zuccherini e canditi per definirne i lineamenti del sorriso e i bottoni del vestito. Servono dieci ore di lievitazione per ottenere l’impasto perfetto, e dieci minuti in forno per dare corpo alla tradizione. La leggenda narra che il dolce abbia almeno un secolo di vita. A vantarne le origini c’è Lissone ma anche la vicina Desio, dove l’omino dolce si chiama Papurogio.
https://www.mbnews.it/2022/01/papurott-dolce-epifania/
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stilouniverse · 1 year
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Le Copate senesi, dolcezze da papi
Dolci tipici della tradizione toscana La storia tramanda che questi dolci prelibati fossero in origine riservati ai papi o agli alti prelati di passaggio nei conventi dove si producevano e comunque esclusivi, consumati solo per le feste sante come il Natale e la Pasqua. Ma come sono fatte le copate o cupate? … Continua a leggere Copate dolcezze da papi storia e ricetta
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personal-reporter · 9 months
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Storia, Curiosità e Ricetta: Il Cappone Ripieno
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Il cappone ripieno è un piatto tradizionale dalle radici antiche, che incarna la ricchezza della cucina tradizionale in molte regioni del mondo. Questa pietanza, tipica delle festività e delle occasioni speciali, ha una storia affascinante che mescola tradizioni gastronomiche e gusti unici. La storia del cappone ripieno si perde nei meandri del tempo, affondando le sue radici nelle cucine medievali dell'Europa. Inizialmente, il cappone era un volatile prediletto nelle tavole dei nobili e della classe aristocratica. Caratterizzato da una carne più tenera e saporita rispetto al pollo comune, il cappone divenne l'ingrediente principale di molti piatti festivi. La pratica di farcire il cappone risale almeno al Rinascimento, quando le ricette elaborate iniziarono a diffondersi tra le corti reali e i banchetti sontuosi. Il cappone ripieno era considerato un simbolo di opulenza e abbondanza, indicando lo status sociale elevato di chi poteva permettersi tali lussi culinari. Curiosità sul Cappone Ripieno Il cappone ripieno ha attraversato epoche e continenti, assumendo diverse varianti in base alle tradizioni locali. Una delle curiosità più affascinanti riguarda il suo ruolo nelle feste natalizie. In molte culture europee, il cappone ripieno era il piatto principe della tavola natalizia, simboleggiando prosperità e benessere per il nuovo anno. Un'altra curiosità legata al cappone ripieno è la varietà di ripieni utilizzati. Ogni regione ha sviluppato la propria versione, incorporando ingredienti locali e tradizioni culinarie. Dalle castagne alle prugne, dalle erbe aromatiche alle spezie, il cappone ripieno diventa un'opera d'arte gastronomica che celebra la diversità culinaria. La Ricetta del Cappone Ripieno Ecco una ricetta classica per preparare un delizioso cappone ripieno, arricchito da sapori tradizionali che risvegliano il gusto delle festività. Ingredienti: - 1 cappone di circa 2,5 kg - 200 g di carne di maiale macinata - 200 g di carne di vitello macinata - 100 g di salsiccia - 1 tazza di pangrattato - 1/2 tazza di parmigiano grattugiato - 2 uova - 1 cipolla, tritata finemente - 2 spicchi d'aglio, tritati - 1 tazza di vino bianco - 1 tazza di brodo di pollo - Rosmarino, timo e salvia freschi - Sale e pepe q.b. Istruzioni: - Preparare il ripieno mescolando carne di maiale, carne di vitello, salsiccia, pangrattato, parmigiano, uova, cipolla e aglio. - Aggiungere sale, pepe e le erbe aromatiche tritate al ripieno. - Riempire il cappone con il ripieno e cucire l'apertura con ago e filo. - Condire il cappone con sale, pepe e erbe aromatiche. - Disporre il cappone in una teglia e versare il vino bianco e il brodo di pollo intorno. - Cuocere in forno preriscaldato a 180°C per circa 2 ore, girando il cappone e bagnandolo con il liquido di cottura ogni tanto. - Una volta dorato e cotto, estrarre il cappone dal forno e lasciarlo riposare per qualche minuto prima di affettarlo. Questa ricetta del cappone ripieno cattura l'autenticità delle tradizioni culinarie, offrendo un piatto ricco di storia e sapore. Foto di Daniel Kirsch Read the full article
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iltopdelbarbecue · 2 years
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Come cucinare le Cheddar Bacon Bombs
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