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#sincera sa
occhidighiaccio111 · 3 months
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Qui nessuno sa realmente come mi chiamo e non sa neanche come sono fatta. è un paradosso. Lo è perché qui ho rebloggato e pubblicato le cose più intime che mi passavano per la testa e dopo tanto tempo ho deciso di rifarlo... Mi sento sola, ma non è una sensazione purtroppo. Sono rimasta completamente sola... non ho più amiche che rappresentino per me punti di riferimento, non ho un ragazzo e ogni volta che provo ad affezionarmi a qualcuno scappa da me senza un apparente motivo. Mi ritengo leale, sincera e anche simpatica e non riesco a capire cosa c'è che non vada in me. è sabato e sono a casa. Ho 24 anni e sento di star perdendo gli anni migliori e spensierati (o almeno dovrebbe essere così) della mia esistenza. Non riesco più a fidarmi di nessuno e ho gravi difficoltà a fare nuove amicizie per la paura che se ne vadano anche loro. Non fraintendetemi, so che il cambiamento di conoscenze è una cosa fisiologica della vita ma nonostante questo, mi crea una enorme sofferenza. Mi ripeto di poter star bene da sola, e nel breve termine è cosi ma in realtà vorrei tanto poter tornare a ridere, ballare e divertirmi con qualcuno. nessuno leggerà un testo così lungo. Ma avevo bisogno di scriverlo.
scusatemi.
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catsloverword · 9 months
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... Però, ad essere sincera, permane una tristezza nel cuore, che sa di sconfitta, sa di delusione, sa di amarezza, di disillusione... E questa insofferenza, che mi fa andare tutto stretto: ho bisogno di spazio, del Mio spazio. Egoista?! Forse sì, per una volta voglio esserlo.
Propositi per il nuovo anno? L'urgenza dice: "potare i rami secchi" e prendere distanza da tutto ciò che mi appesantisce, soprattutto CHI mi appesantisce. Ho davanti 12 mesi per lavorarci. La salute, in primis, è ben-Essere e bene-Stare: Essere e Stare bene, innanzitutto, con Sé stessi.
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susieporta · 28 days
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Nove di Denari
"La Passione interiore per l'Amore"
Ci stiamo inoltrando nella potente "ondata autunnale".
E le prime "scosse energetiche" sono oltremodo rappresentative di ciò che andremo ad affrontare nei prossimi mesi.
Non sarà certo una passeggiata.
Conosciamo l'intensità di questo Viaggio. Abbiamo percorso lunghi tragitti sottoposti alla forza di queste frequenze.
Sono scombussolanti, travolgenti, a tratti debilitanti.
Esse, quando penetrano nel nostro Sistema, lo modificano.
Per sempre.
I prossimi mesi saranno altamente trasformanti. Si moltiplicherà la potenza di questo movimento cosmico.
E faremo i conti con la Verità più e più volte. Con occhi spalancati. Senza filtri. Senza distorsioni.
Ma tra ieri e oggi questo è stato chiaro.
Siamo oltre la metà del percorso di rinnovamento cellulare e i temi che emergono dalle profondità, sono proprio quelli più reconditi, più sopiti, più nascosti. Quelli che avevano innescato "bombe" distruttive nel corso della nostra Vita, ma che non riuscivamo mai ad afferrare, ad individuare, a riportare alla memoria e all'associazione di Coscienza.
Tutti i nostri gesti, le nostre avventure su questa Terra sono per anni rimaste legate alla "simbologia". Sono frutto di associazioni, di schemi inconsci, di eredità genetiche, di automatismi appresi. Di ricordi.
Siano questi Simboli di origine antica o di "fattura contemporanea", essi si muovono in ogni nostro passaggio di apparente "scelta".
Lo schema sa. Noi spesso non sappiamo.
Siamo totalmente all'oscuro di ciò che muove i nostri passi, i nostri sguardi, le nostre parole, i nostri dolori.
Siamo "analfabeti simbolici".
Imparare ad interpretare i nostri meccanismi inconsci è un lavoro a tempo pieno.
Non si spezza un meccanismo malato, con una pillola.
Occorre perseveranza e lucidità, volontà e coraggio.
Lo schema vorrà sempre "tornare indietro", riportarci nella zona di sicurezza e ripetitività. E' il suo compito preservare i confini del movimento e dell'esperienza.
Occorre la sincera voglia di "risolvere", non di metterci una pezza ogni tanto.
Questo è un Tempo che, se speso nella giusta Direzione interiore, "trasforma il Piombo in Oro".
Ma non da solo.
Non senza l'impegno dell'Incarnazione a partecipare attivamente alla "processo di riabilitazione".
La stanchezza e la fatica, oltre che la Resistenza, fanno parte di questo Viaggio solo se non ci siamo fino in fondo appassionati all'obiettivo, se non lo abbiamo "sentito" dentro come Missione, come Compito, come Opportunità di Rinascita.
Non c'è esperienza più bella che annaffiare giorno dopo giorno le piantine del nostro orto. Anche quando trasportare l'acqua diventa un'impresa. Anche quando fa caldo e vorremmo starcene rintanati in casa. Anche quando non vediamo ancora alcuna pianta germogliare.
La "determinazione muove il Mondo".
La Spada del Maschile ci guida e ci sprona a proseguire con sguardo fiero e posato.
E no.
Non è vero che "capitano tutte a noi".
Non è vero che... "speriamo siano solo cose belle".
Le "cose" accadono. Non sono "né belle né brutte".
Sono schemi. Schemi che risuonano bene, o schemi che vanno modificati nella loro struttura d'origine.
Le "cose" che accadono sono esattamente ciò che il nostro "potere creativo" è in grado di portare nella Materia.
E se siamo ancora ingabbiati dentro a schemi disfunzionali, già possiamo intuire cosa ci proporranno come ennesima esperienza.
La differenza è che l'Autunno amplificherà di cento volte tanto il nostro potere creativo sulla Materia.
La Materia si renderà particolarmente duttile e i nostri piani energetici vedranno moltiplicata la loro forza e capacità di imprimere la Generatività nel quotidiano.
A voi le degne conclusioni.
Completiamo con volontà e passione le pulizie interiori.
Sarà fondamentale "creare" con Coscienza, Purezza d'Intento e Amore nella Materia.
Ci accorgeremo subito se il lavoro tanto sudato nei mesi precedenti, ha davvero scalfito le nostre zone d'Ombra più resistenti e "intoccabili". Sarà chiaro, limpido, lampante.
Non lesinate sul "lavoro interiore". Mai.
Aiutate il vostro nucleo Originale a manifestarsi nel modo più autentico, più connesso, più libero da interferenze possibile.
E non dite: "Sono stanco".
No, non sei stanco. Sei demotivato. E' diverso.
Ritrova la Passione per te stesso e per i tuoi immensi obiettivi e vai.
Sfodera la tua Spada Lucente e, con sguardo fiero, affronta.
Perderai? Apparentemente sì, tante relazioni, tanti luoghi, tante parti di te stesso.
Ma non saranno una "perdita". Esse saranno un tassello in più alla tua crescita e alla tua prossima realizzazione interiore.
Saranno "Vita".
Mirtilla Esmeralda
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vintagebiker43 · 9 months
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PERCHÉ NON CREDO IN DIO
di Carlo Rovelli:
“Diverse persone mi hanno chiesto perché dico che non credo in Dio. Ecco la mia risposta.
A me non piacciono quelli che si comportano bene per paura di finire all’inferno. Preferisco quelli che si comportano bene perché amano comportarsi bene.
Non mi piacciono quelli che sono buoni per piacere a Dio. Preferisco quelli che sono buoni perché sono buoni.
Non mi piace rispettare i miei simili perché sono figli di Dio. Mi piace rispettarli perché sono esseri che sentono e che soffrono.
Non mi piace chi si dedica al prossimo e coltiva la giustizia pensando in questo modo di piacere a Dio. Mi piace chi si dedica al prossimo perché sente amore e compassione per le persone.
A me non piace sentirmi in comunione con un gruppo di persone stando zitto dentro una chiesa ascoltando una funzione. Mi piace sentirmi in comunione con un gruppo di persone guardando i miei amici negli occhi, parlando con loro, e guardando il loro sorriso.
Non mi piace emozionarmi davanti alla natura perché Dio l’ha creata così bella. Mi piace emozionarmi perché è così bella.
Non mi piace consolarmi della morte pensando che Dio mi accoglierà. Mi piace guardare in faccia la limitatezza della nostra vita e imparare a sorridere con affetto a sorella morte.
Non mi piace chiudermi nel silenzio e pregare Dio. Mi piace chiudermi nel silenzio e ascoltare le profondità infinite del silenzio.
Non mi piace ringraziare Dio: mi piace svegliarmi al mattino, guardare il mare e ringraziare il vento, le onde, il cielo e il profumo delle piante, la vita che mi fa vivere, e il sole che si alza.
A me non piacciono quelli che mi spiegano che il mondo l’ha creato Dio, perché penso che non lo sappia nessuno di noi da dove viene il mondo; penso che chi dice di saperlo si illude; preferisco guardare in faccia il mistero, sentirne l’emozione tremenda, piuttosto che cercare di spegnerla con delle favole.
A me non piacciono coloro che credono in Dio e così sanno dove sta la Verità, perché penso che in realtà siano ignoranti quanto me. Penso che il mondo è per noi ancora uno sterminato mistero. A me non piacciono quelli che conoscono le risposte. Mi piacciono di più quelli che le risposte le cercano, e dicono «non so».
Non mi piace chi dice di sapere cosa è bene e cosa è male, perché sta in una chiesa che ha il monopolio di Dio, e non vede quante diverse chiese esistono al mondo. Quante morali diverse, e ciascuna sincera, esistono al mondo.
Non mi piace chi dice a tutti cosa tutti devono fare, perché si sente forte grazie al suo Dio. Mi piace chi mi dà suggerimenti sommessi, chi vive in un modo che mi stupisce e ammiro, chi fa scelte che mi emozionano e mi fanno pensare.
Mi piace parlare agli amici, provare a consolarli se soffrono. Mi piace parlare alle piante, dare loro da bere se hanno sete. Mi piace amare. Mi piace guardare il cielo in silenzio. Mi piacciono le stelle. Mi piacciono infinitamente le stelle.
Non mi piace chi si rifugia nelle braccia di una religione quando è sperso, quando soffre; preferisco chi accetta il vento della vita, e sa che gli uccelli dell’aria hanno il loro nido, ma il figlio dell’uomo non ha dove posare il suo capo.
E siccome vorrei essere simile alle persone che mi piacciono, e non a quelli che non mi piacciono, non credo in Dio.”
Carlo Rovelli,
fisico e saggista
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lusyscilly · 9 months
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Una cosa che mi fa genuinamente ridere è la percezione che twitter e tumblr hanno di mimmo: diametralmente opposte. Ovviamente ci sono le eccezioni, e ci sta, ma su twitter sembra quasi che la sua presenza sia la peste bubbonica
Nel senso, posso capire che non piaccia un personaggio. Difenderò il diritto di non piacere, ma arrivare a commenti classisti per voler difendere la simuel, anche meno. Che poi, se uno ha letto le anticipazioni, sa come finirà la stagione, non dovrebbe avere ragioni di preoccuparsi.
E poi, il massimo si raggiunge con insulti gratuiti verso l'attrice di Nina. Nemmeno a me piace, sarò sincera. Ha un modo di recitare che non mi fa impazzire e non mi trasmette le emozioni che vorrei, ma questo non significa che sia giusto perseguitarla perché il suo personaggio si mette in mezzo a una ship.
È abbastanza palese che per molte di queste persone sia la prima esperienza in un fandom. Se non lo è, è grave che non siano cresciute da riconoscere il problema.
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scorpiosass · 2 months
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Il bello di essere categorizzata come una “stronza” è che non puoi minacciarmi, sono pulita. Quello che dico è ciò che penso, il diretto interessato già lo sa e se mi dai un megafono lo dico anche più forte. Non sono stronza, sono sincera. (Ovviamente le cose vanno dette senza ferire e con le parole giuste, se no non sei stronza sei una merdaccia invidiosa e basta).
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libriaco · 3 months
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Lo scrittore omittente
Ernest Hemingway ci ha ricevuto in un morto e torrido pomeriggio a Costantinopoli, città in cui, come sappiamo, è stato mandato per seguire la guerra tra Grecia e Turchia. Ispirato dai numerosi Daiquiri che ha mandato giù, con noncuranza, durante tutta l’intervista, fissando il vetro ghiacciato del bicchiere ci ha dichiarato: “Se uno scrittore di prosa ne sa abbastanza di quello che sta scrivendo, può omettere le cose che sa e il lettore, se lo scrittore scrive in modo realistico, avrà una sensazione di quelle cose altrettanto forte, che se le avesse esplicitate. La maestosità del movimento di un iceberg è dovuta solo per un ottavo alla parte che è fuori dall'acqua. Uno scrittore che invece omette le cose perché non le conosce, crea solo dei vuoti nei suoi scritti.”
Anton Čechov, raggiunto a Mosca durante le prove della sua nuova farsa, Il giardino dei ciliegi, è stato lapidario nel dichiarare: “In un racconto è meglio non dire abbastanza che dire troppo.”
Laurence Sterne è sceso invece nel dettaglio: “Lo scrivere, quando vien fatto con una certa proprietà (e questo credo sia il caso mio), non è molto differente dal conversare: quindi, come nessuno, se conosce le regole della buona educazione, si pemette, parlando, di dire tutto quanto gli passa per la testa, così nessuno scrittore che conosca i confini del lecito e la buona creanza, può pensare di scrivere tutto. La più sincera stima che possiamo tributare all’intelligenza del lettore è di parlargli amichevolmente di un soggetto, lasciandogli però sempre qualcosa da indovinare. Da parte mia dispenso continuamente gentilezze del genere e mi adopero perché l’immaginazione del lettore sia in continuo fermento, come càpita alla mia.”
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lunisbunker67 · 4 months
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Mi processo de pensamiento mientras mirando Supernatural S01E02
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Podemos hablar de como el Wendigo esta atrapando humanos como si son Pokemon? Solo que no es para formar equipos
Senti muy mal por Sa, esta que me olvide del susto. Grite hijo de to puta madre
tambien olvide la cantidad de ansiedad que tuve en las primeras temporadas cuando San y Dean jugaban a fingir.
El sobreviiviente del Wendigo, Sir Shaw acabe de activad mi Siri
No creo que el Wendigo planeara dejarlo con vida, el tuvo mucha suerte
oooffff Sam no esta de humor para cuidar personas. Pobrecito, esta passando un momento dificil y no puedo culparlo.
Ay guey, viendo este tipo devorado, entre todos los monstruos que cazaron. Esta fue una de las cacerías en los que nunca participaría.
Odio a John, pero me gusta como escribe su diario.
Me encanta la conversación sincera del Dean y Sam
Roy, deberías haber escuchado. Dispararle lo pone de mal humor, y correr tras el lo hace feliz.
Sam y el joven caminando por el ogar del Wendigo. Vaya ansiedad.
"Es hora de comer, maldito bastardo." Esto, esto vive en mi mente.
Sam los dice que se pogan detrás de el. Si Dean no llegaba a tiempo, quedarse allí no terminaría bien para ninguna de ellos
Yo también odio campar tradicional Dean.
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ec-chi-mo-si · 2 months
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Che carattere ha?
È il tipo di persona che mi aspetta sveglia anche quando torno a casa tardi.
Che se pensa tu possa stare un minimo male ti chiama senza pensarci su due volte, e se hai bisogno di stare in silenzio lei è lì con te.
Il tipo di persona che ti pensa e a cui pensi 24h al giorno.
Quella che se gli entri nel cuore ti dà il mondo, tutta se stessa.
È altruista e spesso, quasi sempre, mette gli altri al primo posto, anche quando dovrebbe mettere se stessa.
Dovrebbe sapere che merita di essere felice, perché spesso ne dubita o forse neanche lo sa.
Merita tutti i sorrisi che regala alle persone.
È spontanea fino al midollo, sincera come nessuno, ha degli così belli e profondi che i quadri di Van Gogh spostati proprio.
È una bellissima persona e non lo sa.
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susieporta · 1 month
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La Forza
"Il Silenzio che fa più rumore"
C'è tanto brusio intorno. Ma soprattutto dentro.
I pensieri si affollano. Si accavallano. Sembrano impazziti.
Sono giorni di grande attività cerebrale e di grande re-impostazione del Sistema nervoso.
L'Energia ci porta a ristrutturare i "Codici di sistema", ripulendo schemi associativi del trauma, lavando via le impurità di Struttura.
Ma non sta accadendo solo l'ennesima ondata di purificazione.
Stiamo entrando nel vivo dell'assorbimento dell'Energia Cristallina.
Molti Esseri Umani iniziano a percepire un significativo cambio nella "percezione interiore del Dolore".
Esso sta progressivamente concludendo il suo viaggi dentro di noi. A breve esaurirà la sua funzione evolutiva, lasciando il testimone ad un senso di profondo radicamento ed equilibrio emotivo e psichico.
Molti stanno già sperimentando l'immenso potere della nuova Energia di Sistema.
Hanno lavorato alacremente sulle zavorre che impedivano il passaggio al Nuovo. Hanno incontrato lungo il loro cammino di crescita ed evoluzione tanti blocchi, tante fratture, tante sovrastrutture cristallizzate.
E hanno speso mesi e mesi a pulire strati e strati di zone incrostate e fatiscenti.
Certo, nemmeno per loro questi giorni sono stati una passeggiata.
Il Sistema corporeo è in subbuglio.
Ma anche la psiche è sotto pressione.
Ci sentiamo soffocati dal dubbio, dalle incertezze, dai ritorni alle espressioni distorte del Passato.
Come se stessimo ancora spurgando la "base".
Ma non è così. Stiamo "dissociando" l'esperienza traumatica dall'automatismo di stimolo.
E' complesso da immaginare.
Ma è come se ciò che reiterava costantemente lo schema del trauma nella realtà, si stesse dissolvendo e non producesse più la proiezione diretta nella Materia.
Può sembrare un processo inscalfibile. Ma non lo è. E presto ne avremo contezza.
Solo che per molti "vivere senza dolore" significherebbe abdicare definitivamente al ruolo di Vittima, alla trappola del Riconoscimento, all'impotenza e della manipolazione, funzionale ad attirare cura e accudimento.
E questo non è contemplabile.
Ci sarà una parte di popolazione che continuerà a viversi l'illusione della "sindrome da Crocerossina", si sentirà autorizzata a "salvare l'Altro", a soccorrere il poverino che non riesce, non ce la fa, è piccolo.
Per poi ritrovarsi a vivere l'ennesima relazione immatura e distorta, a soffocare cumuli di rabbia e rancore verso l'Altro, ammalati e coinvolti nel meccanismo subdolo della dipendenza affettiva e materiale.
Tutto questo continuerà ad esistere. Vedremo convivere due condizioni molto differenti sul piano di realtà: coloro che si ostineranno a rimanere nella zona di sofferenza e schiavitù, e coloro che spalancheranno i loro Cuori al Nuovo, liberi, autonomi e responsabili di se stessi.
E, a breve, nuovamente, sarà tempo di saluti.
Perché l'asticella salirà a Settembre. E la Carica energetica continuerà ad impennare.
Molti abbandoneranno la Terra nel prossimo autunno. Il loro compito evolutivo si sta esaurendo. E la massiccia elevazione di Frequenza sarà assordante e decisamente "troppo" per il loro Sistema, già fortemente compromesso e debilitato.
Ma così è.
Questa esperienza terrena è una semplice "Dimensione evolutiva".
Una delle tante.
E' una "illusione molto realistica" per chi la vive, certo. Ma non ha nulla a che fare con la Verità.
Se mai un giorno riusciremo a sentirla questa "inafferrabile Verità", essa ci parlerà di molto altro. Di ciò che non vediamo, non sappiamo, non immaginiamo nemmeno.
Ma oggi siamo ancora qui. In questo reiterarsi assurdo di immagini di Coscienza proiettate davanti a noi.
E quindi approfittiamo. Rendiamo questa esperienza "speciale" e bella, appagante e sincera.
Ed è sano viversi "ciò che percepiamo come reale" e tentare di starci dentro con serenità, di godercelo e di sperimentare la gioia del "Sentire" e dell'"Evolvere".
Cosa c'è dietro il Grande Velo, non spetta all'Essere Umano scoprirlo.
Forse qualcuno lo sa.
Ma di certo non ha interesse a rivelarlo.
E allora... buona giornata di sorrisi, di affetto, di commozione.
Mirtilla Esmeralda
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thebeautycove · 1 year
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VAN CLEEF & ARPELS - ROSE ROUGE - Collection Extraordinaire - Eau de Parfum -
Her eyes are lost in a rouge abyss.  A rose for your thoughts of love.
•••
Come se fossi qui, fiore divino, amata rosa, di rosso carminio dipinta, come se improvvisamente avessi ripreso a sbocciare e chiedessi l’urgenza di uno sguardo. Fatti trovare col sorriso, accogliente nella prima luce del mattino e generosa di malìa al crepuscolo. 
Scambiamoci petali e spine lungo il tracciato dei nostri racconti, perdiamoci nei giardini di antica beltà, tra profumi che non sanno appassire e sentimenti che galleggiano nel mare calmo della semplicità.
Come sa elogiarti una rosa nessun fiore mai. Lei così complessa nella sua semplicità, così galvanizzante e sincera nella sua icasticità odorosa, così cruciale e camaleontica nel suo divismo interpretativo, nell'eloquente linguaggio passionale, qui trova un rinnovato vocabolario olfattivo, una ricercata rappresentazione d'essai con la fragranza Rose Rouge che Van Cleef & Arpels le dedica nell'inappuntabile elaborazione creativa di Julien Rasquinet.
L'apertura è un invito suadente, piccante e luminosa di pepe rosa e bergamotto poi la scintilla sfiziosa del ribes nero quale ghiotto preludio ad un accordo regale in cui la rosa damascena prorompe in eleganza e sensualità tra volute ancillari di lampone e vetiver. Orgogliosa possiede una scia che affascina, saggiamente longeva, infine nell'evoluzione calda ambrata si stagliano note morbide, festose, potentemente ipnotiche di vaniglia, cacao e patchouli. Bella come una dichiarazione d'amore.
Creata da Julien Rasquinet.
Eau de Parfum 75 ml. Online qui
©thebeautycove   @igbeautycove
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toxicsoulsblog · 6 months
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Nu cred ca exista zi in care sa nu ma cert cu sora mea. Stiam ca nu o sa fie tocmai ok sa locuim din nou impreuna, stiam ca daca vin aici nu o sa fie totul roz, insa nici chiar asa :(
Ma simt singura, abia mai tin legatura cu ai mei, nu i prea mai sun, ma inchid in mine pe zi ce trece, e tot mai rau.
Probabil te gandesti ca vorbesc cu cineva sau chiar cu mai multi… sincera sa fiu, nici nu mai stiu cum e sa primesti un mesaj de la cineva.
La munca e obositor insa doar atunci am activitate, in rest, imi petrec timpul pe telefon si imi vine sa l arunc…
Cel mai mult imi e frica de singurătate, dar o sa trec si peste asta, o sa fie si la mine bine, nu?
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colonna-durruti · 9 months
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Il Natale l’ho ereditato dalla mia famiglia proprio come gli occhi, il naso o i capelli. Va al di là della mia volontà, non l’ho scelto, e’ stato lui a scegliere me . Il Natale semplicemente mi capita, ogni anno, e ogni anno mi cattura e mi tiene in scacco per qualche giorno e poi, come è arrivato, se ne va . È un Natale che segue i riti e le tradizioni di una festa laica e non mi sento in difetto per questo , non ci leggo alcuna ipocrisia, lo sento prepotentemente e legittimamente mio e me lo tengo. Quindi voglio augurare un buon Natale a tutti, anche a quelli come me che non credono nel bue e nell’asinello e lo faccio con queste parole nelle quali mi riconosco e di cui voglio farvi dono: PERCHÉ NON CREDO IN DIO:
“Diverse persone mi hanno chiesto perché dico che non credo in Dio. Ecco la mia risposta.
A me non piacciono quelli che si comportano bene per paura di finire all’inferno. Preferisco quelli che si comportano bene perché amano comportarsi bene.
Non mi piacciono quelli che sono buoni per piacere a Dio. Preferisco quelli che sono buoni perché sono buoni.
Non mi piace rispettare i miei simili perché sono figli di Dio. Mi piace rispettarli perché sono esseri che sentono e che soffrono.
Non mi piace chi si dedica al prossimo e coltiva la giustizia pensando in questo modo di piacere a Dio. Mi piace chi si dedica al prossimo perché sente amore e compassione per le persone.
A me non piace sentirmi in comunione con un gruppo di persone stando zitto dentro una chiesa ascoltando una funzione. Mi piace sentirmi in comunione con un gruppo di persone guardando i miei amici negli occhi, parlando con loro, e guardando il loro sorriso.
Non mi piace emozionarmi davanti alla natura perché Dio l’ha creata così bella. Mi piace emozionarmi perché è così bella.
Non mi piace consolarmi della morte pensando che Dio mi accoglierà. Mi piace guardare in faccia la limitatezza della nostra vita e imparare a sorridere con affetto a sorella morte.
Non mi piace chiudermi nel silenzio e pregare Dio. Mi piace chiudermi nel silenzio e ascoltare le profondità infinite del silenzio.
Non mi piace ringraziare Dio: mi piace svegliarmi al mattino, guardare il mare e ringraziare il vento, le onde, il cielo e il profumo delle piante, la vita che mi fa vivere, e il sole che si alza.
A me non piacciono quelli che mi spiegano che il mondo l’ha creato Dio, perché penso che non lo sappia nessuno di noi da dove viene il mondo; penso che chi dice di saperlo si illude; preferisco guardare in faccia il mistero, sentirne l’emozione tremenda, piuttosto che cercare di spegnerla con delle favole.
A me non piacciono coloro che credono in Dio e così sanno dove sta la Verità, perché penso che in realtà siano ignoranti quanto me. Penso che il mondo è per noi ancora uno sterminato mistero. A me non piacciono quelli che conoscono le risposte. Mi piacciono di più quelli che le risposte le cercano, e dicono «non so».
Non mi piace chi dice di sapere cosa è bene e cosa è male, perché sta in una chiesa che ha il monopolio di Dio, e non vede quante diverse chiese esistono al mondo. Quante morali diverse, e ciascuna sincera, esistono al mondo.
Non mi piace chi dice a tutti cosa tutti devono fare, perché si sente forte grazie al suo Dio. Mi piace chi mi dà suggerimenti sommessi, chi vive in un modo che mi stupisce e ammiro, chi fa scelte che mi emozionano e mi fanno pensare.
Mi piace parlare agli amici, provare a consolarli se soffrono. Mi piace parlare alle piante, dare loro da bere se hanno sete. Mi piace amare. Mi piace guardare il cielo in silenzio. Mi piacciono le stelle. Mi piacciono infinitamente le stelle.
Non mi piace chi si rifugia nelle braccia di una religione quando è sperso, quando soffre; preferisco chi accetta il vento della vita, e sa che gli uccelli dell’aria hanno il loro nido, ma il figlio dell’uomo non ha dove posare il suo capo.
E siccome vorrei essere simile alle persone che mi piacciono, e non a quelli che non mi piacciono, non credo in Dio.”
Carlo Rovelli
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popolodipekino · 7 months
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nuvolette
capitano assai spesso ultimamente giornate in cui mi sembra un po' che todo mundo me quer bem - come canta la marisa monte coi tribalistas: sembran tutti contenti di vedermi, saluti sorrisi baci abbracci e come stai un po' come ai funerali, che al defunto tutti gli volevano bene, solo che al posto del defunto ci son io e il verbo è al presente tendenzialmente evito di indagare sulle ragioni ultime del fenomeno: incasso, me lo godo e cammino un po' sulle nuvolette ma stamani incrocio per strada un giovinotto con sindrome di down; mi balena per la mente il pensiero che anche a lui - perlomeno finché si mantiene all'interno di ambienti familiari - venga spesso riservata un'accoglienza così calorosa, anche se magari non si sa se sincera - come canta enrico ruggeri ne il futuro è un'ipotesi e dunque dunque dunquedunquedunque ohccazzo fanculo ruggeri da Giornale intimo di una fanciulla instabile, anonimo sec. xx
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canesenzafissadimora · 9 months
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Mi piace la gente che vibra,
che non devi continuamente sollecitare
e alla quale non c’è bisogno di dire cosa fare
perché sa quello che bisogna fare
e lo fa in meno tempo di quanto sperato.
Mi piace la gente che sa misurare
le conseguenze delle proprie azioni,
la gente che non lascia le soluzioni al caso.
Mi piace la gente giusta e rigorosa,
sia con gli altri che con se stessa,
purché non perda di vista che siamo umani
e che possiamo sbagliare.
Mi piace la gente che pensa
che il lavoro in equipe, fra amici,
è più produttivo dei caotici sforzi individuali.
Mi piace la gente che conosce
l’importanza dell’allegria.
Mi piace la gente sincera e franca,
capace di opporsi con argomenti sereni e ragionevoli
Mi piace la gente di buon senso,
quella che non manda giù tutto,
quella che non si vergogna di riconoscere
che non sa qualcosa o si è sbagliata
Mi piace la gente che, nell’accettare i suoi errori,
si sforza genuinamente di non ripeterli.
Mi piace la gente capace di criticarmi
costruttivamente e a viso aperto:
questi li chiamo “i miei amici”.
Mi piace la gente fedele e caparbia,
che non si scoraggia quando si tratta
di perseguire traguardi e idee.
Mi piace la gente che lavora per dei risultati.
Con gente come questa mi impegno a qualsiasi impresa,
giacché per il solo fatto di averla al mio fianco
mi considero ben ricompensato.
Mario Benedetti
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ambrenoir · 9 months
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PERCHÉ NON CREDO IN DIO, di Carlo Rovelli:
“Diverse persone mi hanno chiesto perché dico che non credo in Dio. Ecco la mia risposta.
A me non piacciono quelli che si comportano bene per paura di finire all’inferno. Preferisco quelli che si comportano bene perché amano comportarsi bene.
Non mi piacciono quelli che sono buoni per piacere a Dio. Preferisco quelli che sono buoni perché sono buoni.
Non mi piace rispettare i miei simili perché sono figli di Dio. Mi piace rispettarli perché sono esseri che sentono e che soffrono.
Non mi piace chi si dedica al prossimo e coltiva la giustizia pensando in questo modo di piacere a Dio. Mi piace chi si dedica al prossimo perché sente amore e compassione per le persone.
A me non piace sentirmi in comunione con un gruppo di persone stando zitto dentro una chiesa ascoltando una funzione. Mi piace sentirmi in comunione con un gruppo di persone guardando i miei amici negli occhi, parlando con loro, e guardando il loro sorriso.
Non mi piace emozionarmi davanti alla natura perché Dio l’ha creata così bella. Mi piace emozionarmi perché è così bella.
Non mi piace consolarmi della morte pensando che Dio mi accoglierà. Mi piace guardare in faccia la limitatezza della nostra vita e imparare a sorridere con affetto a sorella morte.
Non mi piace chiudermi nel silenzio e pregare Dio. Mi piace chiudermi nel silenzio e ascoltare le profondità infinite del silenzio.
Non mi piace ringraziare Dio: mi piace svegliarmi al mattino, guardare il mare e ringraziare il vento, le onde, il cielo e il profumo delle piante, la vita che mi fa vivere, e il sole che si alza.
A me non piacciono quelli che mi spiegano che il mondo l’ha creato Dio, perché penso che non lo sappia nessuno di noi da dove viene il mondo; penso che chi dice di saperlo si illude; preferisco guardare in faccia il mistero, sentirne l’emozione tremenda, piuttosto che cercare di spegnerla con delle favole.
A me non piacciono coloro che credono in Dio e così sanno dove sta la Verità, perché penso che in realtà siano ignoranti quanto me. Penso che il mondo è per noi ancora uno sterminato mistero. A me non piacciono quelli che conoscono le risposte. Mi piacciono di più quelli che le risposte le cercano, e dicono «non so».
Non mi piace chi dice di sapere cosa è bene e cosa è male, perché sta in una chiesa che ha il monopolio di Dio, e non vede quante diverse chiese esistono al mondo. Quante morali diverse, e ciascuna sincera, esistono al mondo.
Non mi piace chi dice a tutti cosa tutti devono fare, perché si sente forte grazie al suo Dio. Mi piace chi mi dà suggerimenti sommessi, chi vive in un modo che mi stupisce e ammiro, chi fa scelte che mi emozionano e mi fanno pensare.
Mi piace parlare agli amici, provare a consolarli se soffrono. Mi piace parlare alle piante, dare loro da bere se hanno sete. Mi piace amare. Mi piace guardare il cielo in silenzio. Mi piacciono le stelle. Mi piacciono infinitamente le stelle.
Non mi piace chi si rifugia nelle braccia di una religione quando è sperso, quando soffre; preferisco chi accetta il vento della vita, e sa che gli uccelli dell’aria hanno il loro nido, ma il figlio dell’uomo non ha dove posare il suo capo.
E siccome vorrei essere simile alle persone che mi piacciono, e non a quelli che non mi piacciono, non credo in Dio.”
Carlo Rovelli, fisico e saggista
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