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#15 secolo
enionline · 8 months
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ROBERTO SANSEVERINO CONDOTTIERO
"Roberto era pomposamente vestito e l'età avanzata non gli toglieva la forza di bene maneggiar le armi e reggersi sul cavallo; il suo volto presentava tutta la maestà di grande capitano."
Così Sigismondo de' Conti ne le "Storie de' suoi tempi".
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donaruz · 7 months
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COME E PERCHÉ È VIETATA LA CANAPA?
👉1. Un ettaro di canapa produce tanto ossigeno quanto 25 ettari di foresta.
👉2. Ripeto, un ettaro di canapa può produrre tanta carta quanto 4 ettari di bosco.
👉3. Mentre la canapa può essere trasformata in carta 8 volte, il legno può essere trasformato in carta 3 volte.
👉4. La canapa cresce in 4 mesi, l'albero in 20-50 anni.
👉5. Il fiore di canapa è una vera trappola per radiazioni.
👉6. La canapa può essere coltivata ovunque nel mondo e richiede pochissima acqua. Inoltre, poiché è in grado di difendersi dagli insetti, non necessita di pesticidi.
👉7. Se i tessuti di canapa si diffondessero, l'industria dei pesticidi potrebbe scomparire completamente.
👉8. I primi contadini usavano la canapa; anche la parola "KANVAS" è il nome dei prodotti di canapa.
La canapa è anche una pianta ideale per realizzare corde, cordoni, borse, scarpe, cappelli.
👉9. Ridurre gli effetti della chemioterapia e delle radiazioni nel trattamento della cannabis, dell'AIDS e del cancro; Viene utilizzato in almeno 250 malattie come reumatismi, cuore, epilessia, asma, stomaco, insonnia, psicologia e malattie della colonna vertebrale.
👉10. Il valore proteico dei semi di canapa è molto alto e i due acidi grassi in esso contenuti non si trovano da nessun'altra parte in natura.
👉11. La canapa è ancora più economica da produrre rispetto alla soia.
👉12. Gli animali alimentati con cannabis non hanno bisogno di sostituzioni ormonali.
👉13. Tutti i prodotti in plastica possono essere fatti di canapa e la plastica di canapa è molto facile da restituire alla natura.
👉14. Se la carrozzeria di un'auto è fatta di canapa, sarà 10 volte più resistente dell'acciaio.
👉15. Può essere utilizzato anche per isolare gli edifici; durevole, economico e flessibile.
👉16. Saponi e cosmetici a base di canapa non contaminano l'acqua; quindi è completamente ecologico.
La produzione era obbligatoria nell'America del XVIII secolo e gli agricoltori che non producevano furono imprigionati. Ora, però, la situazione è ribaltata. DA DOVE?
👎-W. Р. Nel 1900, Hearst possedeva giornali, riviste e media in America. Avevano foreste e producevano carta. Se la carta fosse stata fatta di canapa, avrebbe potuto perdere milioni.
👎- Rockefeller era l'uomo più ricco del mondo. Aveva una compagnia petrolifera. I biocarburanti, l'olio di canapa, ovviamente, erano il suo più grande nemico.
👎-Mellon era uno dei principali azionisti della Dupont Company e aveva un brevetto per la produzione di materie plastiche da prodotti petroliferi. E l'industria della cannabis ha minacciato il suo mercato.
👎- Successivamente, il presidente Mellon Hoover divenne Segretario del Tesoro. I grandi nomi di cui abbiamo parlato hanno deciso nei loro incontri che la canapa era il nemico.
Ed è stato eliminato.
Le foreste vengono abbattute per la produzione di carta.
Il numero di avvelenamenti da pesticidi e tumori è in aumento.
Poi abbiamo riempito il nostro mondo di rifiuti di plastica, rifiuti nocivi...
.
UN SALUTO A TUTTI
Marco Corti
wa 3286098633
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libero-de-mente · 7 months
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La canzone di Marinella
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L'immagine di una sconosciuta ha dato vita a una delle canzoni più popolari del 20°secolo.
Lei è Marinella, quella di Fabrizio De André.
Anni '30, Maria Boccuzzi, una ragazza senza storia emigra da Reggio di Calabria a Torino insieme alla famiglia in cerca di fortuna. Un ambiente chiuso retrogrado quello famigliare, a 15 anni scappa con un ragazzo che la lascia poco dopo. Impossibile tornare a casa, orgoglio e dignità compromessi. Così passa da un amore all'altro, prima come ballerina di 3a fila poi finendo sulla strada protetta da tale Carlone.
Nel 1953 Maria ha 33 anni viene ritrovata nel fiume Olona vicino Milano, nei polmoni poca acqua ma sul corpo sei fori di pallottole. Un omicidio con poche righe in cronaca, forse un cliente, forse un monito per una ribellione al giro di prostituzione.
Nel 1953 De André ha solo 13 anni, poca voglia di studiare e una passione per gli animaletti feriti che raccoglieva per strada, dieci anni dopo rilegge la cronaca di Maria Boccuzzi e così nasce La canzone di Marinella con pochissima fortuna finché non viene cantata da Mina e i proventi (600.000 £) rincuorano De André a continuare sulla strada cantautorale.
Ecco questa di Marinella è la storia vera che scivolo nel fiume a primavera... Come disse Fabrizio anni dopo, non potendo addolcirle la vita ha provato ad addolcirle la morte.
fonte Il Grande Rock italiano
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shashashina · 11 months
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Me and Danny
Avvertenze: 18+, sesso non protetto, nsfw, masturbazione, i miei personaggi sono all'ultimo anno delle superiori e hanno entrambi 18 anni.
Trama: Tu e Danny passate dall'essere sconosciuti ad amici fino a diventare fidanzati, e un pomeriggio, durante una sessione di studio, le cose prendono una piega diversa.
Conteggio parole: 2.745
So che ci ho messo un po' a postare e mi dispiace, ma sono stata impegnata e non sapevo come scrivere un pezzo della storia, ma oggi ho trovato un po' di tempo per completarla. Spero davvero che vi piaccia, mettete mi piace o commentate, mi scuso anche se ci sono degli errori, in tal caso fatemelo sapere e cercherò di correggerli.
Prima che qualcuno possa prendermi in giro, Danny è completamente un ragazzo in questa storia, non perché sminuisca il suo essere un ragazzo trans o qualcosa del genere, solo perché semplicemente non sono ancora in grado di scrivere storie che trattino adeguatamente l'essere transessuale e io non voglio essere offensivo in nessun modo, spero che possiate comprendere la mia scelta e mi scuso se qualcuno si sentirà offeso, non è mia intenzione. 
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Prima di fidanzarci io e Danny eravamo semplici conoscenti, nella stessa scuola fin dalle elementari, ma mai così vicini da essere amici o da salutarsi nei corridoi della scuola, ma qualcosa è cambiato all'inizio dell'ultimo anno delle superiori scuola. C'era la pausa pranzo e io stavo mangiando seduto sul palco del teatro scolastico, lontano da tutti gli altri studenti che erano a mensa, non mi piaceva molto stare con gli altri, preferivo a volte la solitudine, e infatti Ero solo, almeno finché Danny e i suoi 3 amici irruppero in teatro ridendo e chiacchierando, quando si accorsero della mia presenza abbassarono di qualche tono la voce, sembrava che stessero confabulando qualcosa, era insolito che all'ora di pranzo ci fosse qualcuno nel teatro lontano da me, così hanno attirato la mia attenzione, ho provato ad ascoltare di cosa stavano parlando ma ho avuto davvero difficoltà a capire, finché uno di loro non ha urlato "Certo, questo sarà lo scherzo più epico mai, ne parleranno per anni nelle navate laterali” risero tutti. In quel momento ho incrociato gli occhi con Danny, ho sempre pensato che fosse carino, ma in quel momento, con la luce fioca del teatro e il suo sorriso sfacciato, il mio cuore ha saltato qualche battito e le mie guance sono arrossate. "Ehi tu, vuoi unirti a noi per preparare lo scherzo del secolo?" quella domanda univa le nostre strade e i nostri cuori, nessuno di noi due poteva sapere che quelle due lettere che pronunciai dopo ci avrebbero uniti in quel modo… “Sì” dissi saltando giù dal palco e avvicinandomi “Che cosa avevi in ​​mente ?” Passarono i successivi 15 minuti a spiegarmi il piano e gli occhi di Danny finivano su di me troppo spesso, me ne accorgevo visto che anch'io ogni tanto lo guardavo con la coda dell'occhio... Alla fine il piano non è riuscito e anzi tutti e 5 abbiamo ricevuto una bella punizione per un mese intero per pulire le aule della scuola, in quel mese io e Danny abbiamo legato molto, parlavamo spesso durante i compiti, era inevitabile che prima o poi uno dei due si sentisse il bisogno di chiedere un appuntamento, ero io “Ehi, um, Danny? Mi chiedevo se ti andrebbe di uscire con me qualche volta..." Ripetevo questa semplice frase nella mia testa per almeno 10 minuti, provando tutto il tono di voce che avevo, cercando di prepararmi per ogni possibile scenario, da lui ridendo di me a lui che accetta… mi sono ritrovata davanti al suo armadietto senza nemmeno rendermene conto, lui era lì a ridacchiare con i suoi amici, appena mi ha visto ha sorriso e mi ha fatto segno: “Ehi, come va? Stai bene? Hai la faccia tutta rossa…” Ha provato a portarmi la mano in faccia ma involontariamente mi sono scansato con un po' troppo fervore, “Sì, sto bene, alla grande” ho detto guardando la sua espressione perplessa, “Mi chiedevo se Potrei parlarti un attimo in privato…” Alla mia richiesta sembrò ancora più confuso, ma non esitò ad allontanarsi dall'armadietto e dai suoi amici, afferrandomi per il polso e quasi trascinandomi in un'aula vuota, "COSÌ? Di cosa si tratta? Sei sicuro di stare bene?" Lui e il suo dannato modo di essere così gentile e premuroso, mi mandano la mente in tilt e il mio cuore in subbuglio. "Sì, sto bene, volevo chiederti, beh, se vuoi... ti piacerebbe uscire con me?" La mia voce è uscita molto più forte di quanto avrei voluto, quasi urlavo, ero imbarazzato, mi sentivo completamente nervoso, finché non ha risposto... “Sì ok, ma non urlare, sento perfettamente” mi mette una mano sulla testa, che fino ad allora era piegato, per poi spostarlo sulla guancia spingendomi ad alzare lo sguardo per guardare i suoi occhi, occhi azzurri nei quali i miei sono totalmente immersi: “Quindi è un appuntamento?” Chiese con un sorriso tra l’imbarazzato e l’arrogante… “Sì, immagino che si possa chiamarlo così”. Uscimmo quello stesso fine settimana, andammo al cinema e poi alla sala giochi, prendemmo degli hot dog e una coca cola e lui mi accompagnò a casa: "È stato divertente, mi è piaciuto uscire con te, è bello incontrarci in un posto così diverso da a scuola qualche volta” dico “Sì, mi sono divertito molto anche io, mi piace stare con te, sei molto simpatico e carino, dovremmo uscire più spesso insieme, magari la prossima volta scelgo il film” dice affrontando il fatto che sono stato io a scegliere il film da vedere al cinema, “Ok va bene, la prossima volta scegli il film” “Buonanotte” mi ha dato un bacio sulla guancia e nemmeno il tempo di realizzare l'azione che stava facendo stava già andando via, penso che anche lui non si fosse reso conto di quello che aveva fatto e abbia agito d'impulso, il che spiega perché sembrava stesse scappando "Buonanotte Danny!" Ho urlato in giro per il vicinato, lui ha alzato la mano in risposta... Le settimane passano e il nostro rapporto cresce sempre di più, finché una sera durante una passeggiata nel parco, mano nella mano, avviene il nostro primo bacio. Mentirei se dicessi di non aver immaginato le sue morbide labbra sulle mie almeno un centinaio di volte da quando mi ha chiesto di unirmi a lui e ai suoi amici nello scherzo del secolo. Le sue labbra erano migliori di quanto immaginassi, il nostro bacio è durato solo pochi secondi, ma è stato fantastico, ho avuto altri baci in passato, ma nessuno batteva questo. Da quel momento ci siamo fidanzati e adesso lui è nella mia stanza, sul mio letto, a fare il ripasso per gli esami che ci saranno a breve, sembra molto tranquillo, per lui è facile, è molto più bravo di me all'esame, mentre io sono in ansia, studio da giorni ma faccio fatica a memorizzare quello che leggo… Mancano due giorni e non ho più speranze: “Ehi, non credi che te la prendi un po' troppo sul serio? Ti ammalerai se continui a studiare così tanto e a stressarti in questo modo” dice prendendo il mio libro di testo dalle sue mani e appoggiandolo sul comodino accanto al letto. “Lo so, e hai ragione, ma mi sembra che più leggo e meno capisco, non voglio che gli esami vadano male, ho bisogno di voti alti per entrare in una buona università e se potrei anche ottenere la borsa di studio, sarei meno peso per i miei genitori” dico cercando di prendere il libro dal comodino “Sì, ma devi anche capire che stai studiando da giorni e che il tuo cervello ha bisogno di una pausa per poter memorizzare meglio, che ne dici se andiamo a prenderci un frappè?” Mi prende la mano e mi costringe ad alzarmi dal letto, mi spinge leggermente verso la porta e a quel punto non ho proprio né l'energia né la voglia di reagire, sa essere davvero testardo e sinceramente non lo farei mente un frappè, usciamo dalla porta e la consapevolezza di non essere uscita di casa da un giorno e mezzo mi colpisce subito, sono felice di avere Danny che si prende cura di me e mi incoraggia a stare meglio. Andiamo a prendere il frappè e nel frattempo mi godo la passeggiata, quando torno a casa mi sento molto meno stanco di quando sono uscito, mi ha fatto bene prendere una boccata d'aria e andare a fare una passeggiata. Torno sul letto e quando sto per riprendere in mano il libro Danny si mette in mezzo “Eh no, è l'ora delle coccole, quasi non mi calcoli da quando sono qui, ho bisogno i miei 20 o 30 minuti di attenzione” “Uffa, ok, ma poi niente più interruzioni” dico fingendomi scocciato, in realtà ha ragione, ero troppo occupato a studiare che non gli ho nemmeno parlato, merita tutta la mia attenzione , almeno per 30 minuti. Mi fa sdraiare sul letto e si mette tra le mie braccia, il suo viso nell'incavo del mio collo, percepisco il suo respiro caldo e poi anche le sue labbra, mi dà piccoli baci sul collo, si muove lentamente, ora mordicchiando e succhiandomi la pelle, un piccolo gemito esce dalle mie labbra, sento il calore farsi strada attraverso il mio corpo. Si sposta dal collo alla clavicola sinistra, sposta la mano sul mio fianco, non l'abbiamo mai fatto prima, i miei genitori non sono nemmeno a casa adesso, quindi penso che stia prendendo l'iniziativa, mi guarda con uno sguardo profondo e mi bacia, i suoi baci restano sempre i migliori, ma questa volta c'è di più, non so cosa abbia creato questa situazione, ma non mi dispiace. La sua lingua e la mia si uniscono e ancora una volta gemo, lui si allontana da me e mi fissa “Se continui a gemere non credo che riuscirò a fermarmi” “Non credo di volere che tu smetta” Dico prendendogli il viso tra le mani e avvicinando nuovamente le sue labbra alle mie, la sua mano si sposta sull'orlo della mia camicia. Ci infila le dita sotto e le sento fredde sulla mia pelle, lui è sempre stato un tipo da freddo, in contrasto con la mia sempre calda, mi vengono i brividi e l'eccitazione cresce, continuiamo a baciarci e le mie dita, invece, si fanno aggrovigliata tra i suoi capelli, tirandoli appena un po', è il suo momento di gemere. Ci allontaniamo lentamente dal bacio e lui si siede in ginocchio, sembra che stia cercando di capire la sua prossima mossa, mi guarda negli occhi e a quel punto capisco che entrambi vogliamo oltrepassare quel limite e fare il passo successivo . Imito la sua posizione e mi siedo anch'io in ginocchio, ricomincio a baciarlo e le mie mani si appoggiano con fermezza sull'orlo della sua maglietta e la sollevo, gli tolgo la maglietta e inizio a baciarlo sul mento, poi sul collo e poi sulla clavicola lascio dei succhiotti, le mie mani si spostano sulla sua cintura, la slaccio e gli sbottono i jeans, sento il suo respiro farsi più pesante… torno a baciarlo e le sue mani scivolano ancora una volta sotto la mia maglietta e mi afferra dolcemente i fianchi, intanto lui mi solleva la maglietta, io mi ritrovo davanti a lui in reggiseno. Lui mi osserva come se guardasse un quadro “Sei bellissima” dice e mi bacia, le sue mani tornano sul mio corpo, con una mano mi afferra il sedere e con l'altra me lo porta dietro al collo per approfondire la Bacio ancora di più… Le mie mani corrono tra la sua schiena e il suo petto, “Danny” sussurro il suo nome in un gemito. Ci separiamo dal bacio “Sei sicura di voler continuare? Se vuoi cambiare idea puoi dirmi...” “Sono sicuro, sei sicuro?” "Stai scherzando? Sogno questo momento ormai da mesi” sorridiamo alla sua risposta. Mi slaccio il reggiseno e lui ancora una volta mi guarda come se fossi un quadro, ma lui mi slaccia i jeans e mi aiuta a toglierli, io mi sdraio sul letto mentre lui si toglie i jeans e rimaniamo entrambi in mutande. Si posiziona su di me e così facendo sento la sua erezione, le sue mani finiscono sul mio seno mentre inizia a mordermi il collo e passa lentamente al mio seno, succhia e lecca, inarco un po' la schiena per l'eccitazione, uno dei le sue mani scende ad esplorare e si ferma sul pizzo delle mie mutandine, poi scivola più in basso, la mia umidità trasuda da esse e lui che prima era intento a succhiarmi il capezzolo lo sento sorridere sulla mia pelle. Le sue dita premono sul clitoride massaggiandolo dolcemente, mi esce un gemito dalle labbra e d'istinto afferro i cappelli di Danny, lui mi guarda e sorride in modo impertinente, con lo sguardo di chi sa di fare la cosa giusta, mi bacia, ma Onestamente non voglio essere l'unico a continuare a provare piacere, la mia mano si sposta verso la sua erezione massaggiandola un po' "YN" anche lui geme adesso, e il suo respiro pesante manda scosse attraverso il mio corpo, lasciami continuare a toccarlo mentre lui continua a toccarmi, ci guardiamo negli occhi mentre continuiamo a darci piacere a vicenda. Sento che sto per raggiungere l'orgasmo e credo che se ne sia accorto anche lui, continua a strofinarsi le dita ma aumenta la velocità, raggiungo l'orgasmo e lo trattengo, ho avuto un orgasmo intenso che dura almeno 15 secondi, secondi in cui non ha smesso di stimolarmi. Lo bacio, un bacio sciatto, ne voglio di più adesso. “Danny, sono pronto, ti voglio” “Ti voglio anch'io” si libera delle mutande e mi aiuta a liberarmi delle mie, si posiziona ancora una volta su di me e preme la sua erezione sulla mia entrata, si posiziona meglio e spinge finché non mi entra dentro “Fa male? Che domanda stupida, certo che fa male” dice “Ehi, no, non è una domanda stupida, fa male, ma non quanto pensavo, vai avanti” fa, spinge ancora più a fondo e io afferro i fogli, lui inizia a muoversi, lo sento dentro di me, pensavo sul serio che facesse più male, ma no, in poco tempo sento il piacere aumentare. Mi tengo alle spalle di Danny e questo lo incoraggia ad aumentare l'intensità, le mie gambe si avvolgono intorno alla sua vita e questo finisce per spingerlo più profondamente dentro di me "YN, cazzo, mi sento benissimo" geme nel mio orecchio, questo mi fa stringere ancora di più, sento che mi sto avvicinando di nuovo all'orgasmo e penso che anche lui si stia avvicinando. Mi gira e mi spinge a sedermi su di lui, ora siamo tutti e due seduti, lui sul letto ed io su di lui, la posizione lo fa andare ancora più in profondità, ora sono io che mi muovo e lui regola l'intensità spingendo i miei fianchi, noi bacio, tra gemiti e respiri pesanti mi avvicino molto più velocemente alla fine, lui si stacca dal bacio e inizia a baciarmi il collo e ad afferrarmi il seno tra le sue mani, io invece tengo le dita tra i suoi capelli. “YN, cazzo, sto arrivando” “Anch'io Danny” Non ho nemmeno il tempo di dirlo sento l'orgasmo investire i miei sensi e subito dopo sento Danny liberarsi dentro di me. Ci guardiamo negli occhi per qualche secondo, con i nostri respiri irregolari quasi sincronizzati, poi lui decide di sdraiarsi portandomi giù con sé, esce e mi bacia, un bacio dolcissimo, mi sorride e poi “Io ti amo YN, sono felice di averti chiesto di unirti a me e ai miei amici quel giorno a teatro” era la prima volta che diceva ti amo, ed ero così felice di ciò “Ti amo anch'io Danny” I guardalo negli occhi, i suoi occhi sono i più belli che abbia mai visto, e ho la sensazione che possa vedermi nella mia anima, mi sento bene con lui, ho imparato ad apprezzare la compagnia delle persone e a socializzare di più, mi sostiene per me molto più di quanto possa ammettere a me stesso. Mi tiene tra le sue braccia e ci addormentiamo così, in totale beatitudine. Passano due giorni e arriva il fatidico giorno delle prove, lo superiamo entrambi, lui con ottimi voti, io con voti decisamente più alti di quanto mi aspettassi, c'è da dire che Danny mi ha aiutato molto ad imparare e memorizzare e che le coccole sessione è stata uno stimolo incredibile per spingermi a studiare di più. Sono felice di averti chiesto di unirti a me e ai miei amici quel giorno a teatro” era la prima volta che diceva ti amo, e ne ero così felice “Ti amo anch'io Danny” Lo guardo negli occhi , i suoi occhi sono i più belli che abbia mai visto, e ho la sensazione che possa vedermi nella mia anima, mi sento bene con lui, ho imparato ad apprezzare la compagnia delle persone e a socializzare di più, mi sostiene molto di più di quanto sono in grado di ammettere a me stesso. Mi tiene tra le sue braccia e ci addormentiamo così, in totale beatitudine. Passano due giorni e arriva il fatidico giorno delle prove, lo superiamo entrambi, lui con ottimi voti, io con voti decisamente più alti di quanto mi aspettassi, c'è da dire che Danny mi ha aiutato molto ad imparare e memorizzare e che le coccole sessione è stata uno stimolo incredibile per spingermi a studiare di più. Sono felice di averti chiesto di unirti a me e ai miei amici quel giorno a teatro” era la prima volta che diceva ti amo, e ne ero così felice “Ti amo anch'io Danny” Lo guardo negli occhi , i suoi occhi sono i più belli che abbia mai visto, e ho la sensazione che possa vedermi nella mia anima, mi sento bene con lui, ho imparato ad apprezzare la compagnia delle persone e a socializzare di più, mi sostiene molto di più di quanto sono in grado di ammettere a me stesso. Mi tiene tra le sue braccia e ci addormentiamo così, in totale beatitudine. Passano due giorni e arriva il fatidico giorno delle prove, lo superiamo entrambi, lui con ottimi voti, io con voti decisamente più alti di quanto mi aspettassi, c'è da dire che Danny mi ha aiutato molto ad imparare e memorizzare e che le coccole sessione è stata uno stimolo incredibile per spingermi a studiare di più.
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crazy-so-na-sega · 5 months
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L'evangelizzazione del Giappone ha una precisa data d'inizio: il 15 agosto 1549, giorno in cui il missionario cattolico Francesco Saverio, fondatore insieme a Ignazio di Loyola della Compagnia di Gesù, sbarcò nell'arcipelago provenendo dalla penisola di Malacca.
Ai gesuiti seguirono i frati francescani, soprattutto italiani. Gli stranieri che al tempo giungevano da sud in Giappone a bordo delle loro navi di colore scuro (kuro hune = nave nera), per distinguerle dalle navi giapponesi realizzate in bambù, generalmente di colore più chiaro, erano definiti Nan Ban (barbari del sud) poiché considerati persone rozze e poco colte, per il semplice fatto di non praticare le usanze e i costumi del paese.
Nel corso del XVI secolo la comunità cattolica crebbe fino a superare le 300.000 unità.
Lo Shogunato Tokugawa, comprese ben presto che i gesuiti, attraverso l'opera evangelizzatrice stavano influendo sulla dinastia imperiale, di fatto esautorata e relegata in una funzione meramente simbolica, per cercare di estromettere lo shogunato e, quindi, interpretò i cristiani nel loro complesso e, i "Nan Ban" in generale, come una minaccia alla stabilità del suo potere.
Nel 1614 lo shōgun Tokugawa Ieyasu, dominus del Giappone, bandì con un altro editto il Cristianesimo e vietò ai cristiani giapponesi di praticare la loro religione. Il 14 maggio di quell'anno si tenne l'ultima processione lungo le strade di Nagasaki, che toccava sette delle undici chiese cittadine esistenti; tutte furono successivamente demolite.
Nel 1644 si ebbe la condanna a morte dell'ultimo sacerdote cristiano rimasto.
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a seguire:
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io un po' li capisco...:-)
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diceriadelluntore · 9 months
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Storia di Musica #287 - Tool, Lateralus, 2001
Ho scelto di dedicare la serie di album di Agosto ad un pensiero che nella musica popolare (nel senso più puro del termine) spesso non è il primo sentimento che passa per la testa dell’ascoltatore. Sto parlando di album “impegnativi”, che capisco benissimo che come concetto è qualcosa di aleatorio, ma che nella mia idea di scelte questa volta vogliono rappresentare un certo stato dell’arte dal punto di vista tecnico musicale, e spero che da queste scelte ne possa scaturire un bel dibattito al riguardo. Il primo di oggi ci porta negli Stati Uniti ad inizio anni ’80. Maynard James Keenan nato a Ravenna (quella in Ohio) e che era compagno di corso all’Università di Grand Rapids con il padre di una mia pen friend americana, è un tipo dai mille interessi, fa due anni a West Point, la prestigiosa accademia militare americana. Li con il termine tool si intende un cadetto che segue senza nessuna esitazione qualsiasi tipo di ordine dai superiori, che spesso li usavano anche per episodi di nonnismo. Scelse Tool come nome della band che fondò nel 1990 per il principio che avrebbe fatto sempre e solo quello che gli piaceva. Inizia così il percorso di una delle più incredibili realtà musicali degli ultimi anni, capaci di rinnovare e sperimentare almeno tre generi: l’heavy metal, il progressive e la musica sperimentale. Insieme al chitarrista Adam Jones (che è anche un grande esperto di effetti visuali e scenici, e ha lavorato in pellicole come Jurassic Park), dal bassista Paul D'Amour (prima) e in seguito dal britannico Justin Chancellor (dal 1995) e dal batterista Danny Carey (quest’ultimo uno dei più incredibili e bravi batteristi di tutti i tempi) pubblica Undertow nel 1993, che pur rimanendo in un solco heavy metal elettrico ha già degli spunti interessanti, si prendano come riferimento le adesso iconiche Prison Sex e la lunghissima Disgustipated. Nel 1996 l’album della consacrazione. Ænima è infatti un disco tutto giocato sul concetto della catarsi junghiana (ascoltate la lunga Third Eye o andatevi a rileggervi la storia che riguarda questo disco) ma che ha ancora momenti di puro e durissimo hard rock (la seminale Stinkfist) e rock progressive del ventunesimo secolo (H., Forty Six & 2). Per problemi con la casa discografica passeranno oltre 5 anni per il lavoro successivo. Keenan tra l’altro non si perde d’animo ed inizia il suo progetto parallelo degli A Perfect Circle, dove cura più la sua anima heavy metal, ottenendo tra l’altro grande successo. Nel 2001, dopo aver per mesi parlato di un album intitolato Systema Encéphale, il 15 maggio esce Lateralus. Il titolo è un riferimento sia al muscolo vasto laterale (Vastus Lateralis che ci permette di piegare le gambe) sia al pensiero laterale, definizione dello psicologo Edward De Bono, che individua soluzioni non di logica sequenziale, risolvendo il problema non partendo dalle considerazioni che sembrano più ovvie, ma cercando punti di vista alternativi per trovare la soluzione. Le fotografie interne fanno capire ancora più a fondo il percorso musicale di questo album: un viaggio nella mente umana, nelle sue passioni, nelle più profonde fratture, in cerca di risposte, anche di tipo politico, religioso, spirituale con il chiaro intento di arrivare alla perfezione, quindi ad un incontro con la divinità. Musicalmente è come proiettare i Van Der Graaf Generator o i King Crimson, scontratisi con il grunge e la musica industriale, negli anni 2000. Ne esce fuori un capolavoro assoluto, dalle infinite sfaccettature musicali.
The Grudge parla del mito di Saturno che divora i suoi figli, ed è una scalata strumentale incredibile, spezzata da un urlo di Keenan che supera i 20 secondi, citando anche La Lettera Scarlatta, romanzo del 1850 di Nathalien Hawthorne. The Patient inizia lenta e sognante ma poi finisce in una contorsione ipnotica. Schism, uno dei capolavori del disco (e Grammy per la miglior canzone metal del 2002, sebbene sia una costrizione bella e buona definirla tale), cambia il ritmo per 47 volte, inizia con un tempo di 12/8, poi passa prima a 7/8 e poi a 5/8, e parlando di scismi religiosi, effettua musicalmente uno scisma metrico (che geni…). Ticks & Leeches è uno dei più incredibili brani di batteria, grazie anche alla maestria diabolica di Carey, un gigante dello strumento, e che è rabbiosa e allucinata nel canto di Keenan, che dedica la canzone a tutti coloro gli hanno succhiato il sangue dalle vene. Mantra è uno di quei giochi musicali per cui sono famosi: è la registrazione lavorata come si deve dei miagolii di uno dei suoi gatti siamesi (i primi ascolti ipotizzavano fosse una donna che in trance dicesse I Love You). Parabol\Parabola sono due brani che si fondono in uno, con una natura da cantata funebre tibetana, mistica e struggente ed una seconda di rock maestoso. La triade finale che è da considerarsi come una super suite in tre parti è formata dalle splendide Reflection, Triad e da Faaip de Oiad (che in lingua enochiana, la lingua degli angeli, significa Visione di Dio) che sono lunghe, ipnotiche e dimostrano la maestria assoluta di questi musicisti (i duelli ritmici basso batteria, la chitarra affilata come una lama di Jones, un fenomeno). Menzione speciale però ha Lateralus, una canzone che ha affascinato i fan sul significato ma soprattutto per la sua struttura: Keenan canta parole le cui sillabe seguono la successione di Fibonacci (1,1,3,5,8…), per una musica ed un testo che non seguono un andamento lineare, ma a spirale (la canzone finisce con i versi Spiral out, keep going…). La copertina, realizzata da Alex Grey, è composta da strati trasparenti con la figura di un busto umano, e man mano che si sfogliano le pagine si penetra al suo interno così da vedere in successione i muscoli, lo scheletro, gli organi ed infine, voltata la penultima pagina, si trova la chiave di accesso al mondo spirituale, nell'ultimo strato è nascosta nel cervello la parola "GOD". Quella che ho postato all'inizio è la prima ristampa europea del 2003, molto più bella della prima in assoluto, che per dovere di cronaca posto adesso:
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La copertina Digitale è ancora più bella, e da collezione è il picture disc olografico per l’edizione celebrativa del 2005. Dopo altri 5 anni ritorneranno con 10.000 days, che è molto meno fantasioso e mistico, ma che mantiene un ottimo livello generale. Ne passeranno addirittura 13, quando nel 2019 uscirà Fear Inoculum (da cui dovete andare ad ascoltare 7empest che racchiude un po’ l’essenza della musica Tool) la cui title track da 10 minuti e 21 secondi è citata nel Guinness dei primati per la canzone più lunga mai entrata nella classifica di Billboard. Tutta questa carne al fuoco tra musiche elaborate, testi dalle mille citazioni e dai mille simbolismi, le grafiche dark e potentissime dei dischi (tra l’altro, per riallacciarci alle storie di Luglio, le prime copie di Undertow furono censurate per le foto di donne nude che c’erano a corredo dell’album), sono facili da spiegare le tentazioni dei più maliziosi alle immancabili allusioni magiche ed occulte; resta il fatto che sono uno dei più grandi e riusciti tentativi di modernizzare la musica contemporanea degli ultimi 30 anni. E come sempre possono piacere o meno, ma resta la novità stilistica dei linguaggi e soprattutto della musica. Ascoltateli. Ne vale la pena.
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veritanascoste · 2 months
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🔴💣LE VERE RAGIONI PER LE QUALI VIETARONO LA CANAPA?
🔻Ecco spiegato in pochi punti fondamentali le vere ragioni per le quali la canapa fu fatta sparire.
🌿1 Un ettaro di canapa produce tanto ossigeno quanto 25 ettari di foresta.
🌿2 Un ettaro di canapa può produrre tanta carta quanto 4 ettari di bosco.
🌿3 Mentre la canapa può essere trasformata in carta 8 volte, il legno può essere trasformato in carta 3 volte.
🌿4 La canapa cresce in 4 mesi, un albero in 20-50 anni.
🌿5 Il fiore di canapa è una vera trappola per radiazioni.
🌿6 La canapa può essere coltivata ovunque nel mondo e richiede pochissima acqua.  Inoltre, poiché è in grado di difendersi dagli insetti, non necessita di pesticidi.
🌿7 Se i tessuti di canapa si diffondessero, l'industria dei pesticidi potrebbe scomparire completamente.
🌿8 I primi contadini  usavano la  canapa per tutto; La canapa è anche una pianta ideale per realizzare corde, cordoni, borse, scarpe, cappelli.
🌿9 Ridurre gli effetti della chemioterapia e delle radiazioni, la cannabis può essere usata nel trattamento di AIDS e cancro;  Viene utilizzata in almeno 250 patologie come reumatismi, cuore, epilessia, asma, stomaco, insonnia, psicologia e malattie della colonna vertebrale.
🌿10 Il valore proteico dei semi di canapa è molto alto e i due acidi grassi in esso contenuti non si trovano da nessun'altra parte in natura.
🌿11 La canapa è ancora più economica da produrre rispetto alla soia.
🌿12 Gli animali alimentati con cannabis non hanno bisogno di sostituzioni ormonali.
🌿13 Tutti i prodotti in plastica possono essere fatti di canapa e la plastica di canapa è molto facile da restituire alla natura.
🌿14 Se la carrozzeria di un'auto è fatta di canapa, sarà più resistente dell'acciaio.
🌿15 Può essere utilizzato anche per isolare gli edifici;  durevole, economico e flessibile.
🌿16 Saponi e cosmetici a base di canapa non contaminano l'acqua, quindi è completamente ecologica.
⚡La produzione era obbligatoria nell'America del XVIII secolo e gli agricoltori che non ne producevano venivano condannati al carcere.
🔸️Nel 1900 Hearst possedeva giornali, riviste e media in America.  Avevano foreste e producevano carta.  Se la carta fosse stata fatta di canapa, avrebbe perso milioni.
🔹️ Rockefeller era l'uomo più ricco del mondo. Aveva una compagnia petrolifera.  I biocarburanti e l'olio di canapa erano il suo più grande nemico.
🔺️Mellon era uno dei principali azionisti della Dupont Company e aveva un brevetto per la produzione di materie plastiche da prodotti petroliferi, l'industria della canpa avrebbe distrutto il suo mercato.
💥Successivamente, il presidente Mellon Hoover divenne Segretario del Tesoro.  I grandi nomi di cui abbiamo parlato hanno deciso nei loro incontri che la canapa era un nemico ed è stata eliminata.
Le foreste vengono abbattute per la produzione di carta.
Il l'esplosione di tumori ed avvelenamenti da pesticidi è sotto gli occhi di tutti.ed abbiamo riempito il mondo di rifiuti di plastica, microplastica e sostanze nocive.
A voi il verdetto!
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carmenvicinanza · 6 months
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Georgia O’Keeffe
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I decided that I wasn’t going to spend my life doing what had already been done.
Georgia O’Keeffe è tra le due pittrici più quotate al mondo. Icona dell’arte moderna statunitense, è la più influente artista di paesaggi e scenari naturali del XX secolo. 
È stata la prima donna a cui è stata dedicata una retrospettiva al Museum of Modern Art di New York, nel 1946.
È passata alla storia per le sue grandiose rappresentazioni della natura. Fiori visti da molto vicino, riprodotti con una minuziosa attenzione ai dettagli e che le hanno consentito di sviluppare un linguaggio espressivo originale che oscilla tra astrazione e figurazione.
All’inizio della sua carriera, aveva fatto parte della corrente del precisionismo, movimento artistico statunitense nato dopo la prima guerra mondiale, conosciuto anche come realismo cubista, le cui tematiche toccavano i temi dell’industrializzazione e la modernizzazione, rappresentati con forme geometriche precise e finemente definite. Anche se le sue opere più importanti e conosciute se ne sono discostate notevolmente.
Nata in una fattoria vicino a Sun Prairie, nel Wisconsin, il 15 novembre 1887, era la seconda dei sette figli e figlie degli allevatori di bestiame  Francis Calyxtus O’Keeffe, di origine irlandese e Ida Totto, di origine ungherese.
Sin da ragazzina, aveva dimostrato una grande propensione all’arte che la spinse a iscriversi alla Scuola d’Arte di Chicago.
Dopo aver insegnato arte per qualche anno, si era trasferita a New York, dove si era formata alla Arts Students League, vincendo borse di studio e diversi premi.
Nella metropoli, si era ritrovata al centro dell’influente cerchia che ruotava intorno al fotografo, gallerista e mediatore artistico Alfred Stieglitz, tra i primi a esporre le opere delle avanguardie europee e il primo che le ha consentito di esporre le sue opere, riconoscendone l’enorme  potenziale artistico.
Le sue creazioni di quegli anni sono caratterizzate da un astrattismo lirico creato da armoniose linee, figure e colori. Le sue serie di illustrazioni a carboncino e acquerelli, sono considerate fra le più innovative di tutta l’arte statunitense del periodo.
Il sodalizio artistico tra l’artista e il gallerista, mutò in un legame sentimentale che ha portato al matrimonio, nel 1924.
Dagli anni venti, aveva abbandonato l’acquerello per realizzare pitture a olio di grande formato con forme naturali e architettoniche rappresentanti vedute della città di New York.
Ma la città non l’affascinava, attratta dagli spazi aperti in cui era nata, dal 1929, aveva iniziato a passare molto tempo nel New Mexico, dove ha dipinto alcune delle sue creazioni più famose in cui sintetizzava fiori e paesaggi tipici, per lo più colline desertiche disseminate di rocce, conchiglie e ossa. I contorni sono increspati, con sottili transizioni tonali di colori che variano fino a trasformare il soggetto in immagini astratte che, talvolta richiamano alla mente l’organo sessuale femminile.
Tra le sue opere più famose ci sono Papaveri orientali del 1927, Colline rosse con fiore del 1937 e, soprattutto, White Flower No 1 del 1932. La tela, dopo esser stata nella sala da pranzo dell’ex presidente George W. Bush alla Casa Bianca, è stata venduta da Sotheby’s nel 2014, per 44,4 milioni di dollari, l’opera d’arte realizzata da una donna più costosa, fino a quel momento.
Nel 1943 l’Art Institute di Chicago ha ospitato la sua prima retrospettiva in un museo.
Quando, nel 1946 perse il marito, decise di trasferirsi definitivamente nel New Mexico, dove ha prodotto una serie di pitture con forme architettoniche e una vasta serie di dipinti di nuvole come viste dai finestrini di un aeroplano.
Agli inizi degli anni settanta è stata colpita da una malattia alla vista, che l’ha costretta a ridurre il lavoro. Ha comunque continuato a lavorare a matita e acquerello, per poi passare alla creta, fino all’ultimo istante della sua vita.
Il 10 gennaio 1977 venne insignita della maggiore onorificenza statunitense, la Medaglia presidenziale della libert��, dal Presidente Gerald Ford.
È morta a Santa Fe il 6 marzo 1986, aveva 98 anni.
Vent’anni dopo, sono state pubblicate le oltre 25000 lettere che si era scambiata col marito nel periodo del suo auto-esilio in New Mexico. Lui le scriveva anche tre lettere al giorno, alcune lunghe più di quaranta pagine, sperando di convincerla a tornare definitivamente da lui.
La maggior parte delle sue opere sono conservate in oltre 100 collezioni pubbliche e private negli Stati Uniti.
In Europa, la prima mostra importante si è svolta dopo la sia morte, nel 1993, alla Hayward Gallery di Londra.
Georgia O’Keeffe è considerata tra le più importanti artiste del ventesimo secolo.
È stata una donna libera e visionaria, che amava superare i limiti e esplorare territori differenti, prediligeva abiti maschili e ha vissuto relazioni omosessuali con diverse donne, tra cui Frida Kahlo e Rebecca Strand. Considerata ultra liberale e segnalata dall’FBI per le sue idee e comportamenti, ha più volte sottolineato che l’arte non ha genere, rifiutando di veder relegata la sua opera in una categoria a parte, come pittura femminile.
Mentre critici d’arte, psicologi e intellettuali si sforzavano di spiegare cosa si celasse dietro quei fiori che l’hanno resa tanto famosa, spiazzò tutti spiegando che aveva scelto di ritrarli solo perché “sono meno costosi dei modelli e stanno fermi”.
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gregor-samsung · 1 year
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“ Gli Stati Uniti d’America hanno combattuto oltre un centinaio di conflitti in due secoli e mezzo. Fra guerre mondiali e spedizioni di taglia minima, la neonazione inventata dai ribelli antibritannici ha imbracciato le armi più di ogni altra al mondo. Guerre quasi tutte vittoriose nel primo secolo e mezzo, tutte perse o non vinte dopo il 1945. L’ultima e più lunga (2001-2021) è (stata?) quella contro il terrorismo. Modello di uso a-strategico della forza in quanto sfida a un nemico indefinito e cangiante. Conflitto potenzialmente infinito, certamente invincibile. Infatti straperso con il suggello della tragica fuga dall’Afghanistan, il 15 agosto 2021, che si scoprirà prologo del 24 febbraio 2022. La Pax americana è chimera. Logica imperiale impone di distinguere fra conflitti inevitabili e inutili. I primi, strategici e di imponenti dimensioni, aprono e chiudono fasi della potenza, fissano il rango della nazione fra le altre, segnano la storia universale. Decidono. I secondi accelerano l’entropia del sistema. Derive tattiche antimperiali, che accumulandosi possono indurre negativi effetti strategici. Gli americani hanno ingaggiato e vinto cinque conflitti strategici: il primo, istitutivo dello Stato, è Guerra di indipendenza (1776-1783); il secondo, fondativo della nazione, cosiddetta Guerra di secessione (1861-1865); il terzo, contro la Spagna (1898), termina con il controllo di Cuba e l’acquisizione della prima e ultima colonia, le Filippine, di cui la repubblica non sa che fare; il quarto, Prima guerra mondiale (1917-1918), combattuto nel continente di origine, getta le basi dell’impero; il quinto, Seconda guerra mondiale (1941-1945), lo sigilla. E stabilisce la diffusa presenza militare nel mondo. Eccesso di responsabilità da cui scaturisce il rischio di logorarsi in conflitti insieme antimperiali e antinazionali, perché minano la credibilità americana nel mondo e la disponibilità della nazione a sostenerla. Rischio brillantemente gestito grazie all’antemurale sovietico, ma ormai fuori controllo. Le Forze armate americane riunite formano una massa di oltre due milioni e duecentomila soldati. Considerandone le ramificazioni, fra cui diciassette milioni di veterani più rispettive famiglie, un americano su tre ha o ha avuto a che fare con la guerra. In termini relativi, nessun’altra potenza esibisce un rapporto simile fra comunità militare e popolazione totale. Coltello a doppio taglio. Formidabile deterrente contro ogni rivale. Ma anche tentazione permanente a risolvere le controversie internazionali armi in pugno, sottoponendo il paese a stress continui, difficilmente giustificabili. Non era questa la postura auspicata dai fondatori. La disposizione alla violenza degli americani, testimoniata dalla diffusione delle armi e delle milizie armate, non è frutto dell’organizzazione dello Stato ma del temperamento bellicoso della nazione. “
Lucio Caracciolo, La pace è finita. Così ricomincia la storia in Europa, Feltrinelli (collana Varia), novembre 2022. [Libro elettronico]
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ambrenoir · 2 years
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COME E PERCHÉ È VIETATA LA CANAPA?!
👉1. Un ettaro di canapa produce tanto ossigeno quanto 25 ettari di foresta.
👉2. Ripeto, un ettaro di canapa può produrre tanta carta quanto 4 ettari di bosco.
👉3. Mentre la canapa può essere trasformata in carta 8 volte, il legno può essere trasformato in carta 3 volte.
👉4. La canapa cresce in 4 mesi, l'albero in 20-50 anni.
👉5. Il fiore di canapa è una vera trappola per radiazioni.
👉6. La canapa può essere coltivata ovunque nel mondo e richiede pochissima acqua. Inoltre, poiché è in grado di difendersi dagli insetti, non necessita di pesticidi.
👉7. Se i tessuti di canapa si diffondessero, l'industria dei pesticidi potrebbe scomparire completamente.
👉8. I primi contadini usavano la canapa; anche la parola "KANVAS" è il nome dei prodotti di canapa.
La canapa è anche una pianta ideale per realizzare corde, cordoni, borse, scarpe, cappelli.
👉9. Ridurre gli effetti della chemioterapia e delle radiazioni nel trattamento della cannabis, dell'AIDS e del cancro; Viene utilizzato in almeno 250 malattie come reumatismi, cuore, epilessia, asma, stomaco, insonnia, psicologia e malattie della colonna vertebrale.
👉10. Il valore proteico dei semi di canapa è molto alto e i due acidi grassi in esso contenuti non si trovano da nessun'altra parte in natura.
👉11. La canapa è ancora più economica da produrre rispetto alla soia.
👉12. Gli animali alimentati con cannabis non hanno bisogno di sostituzioni ormonali.
👉13. Tutti i prodotti in plastica possono essere fatti di canapa e la plastica di canapa è molto facile da restituire alla natura.
👉14. Se la carrozzeria di un'auto è fatta di canapa, sarà 10 volte più resistente dell'acciaio.
👉15. Può essere utilizzato anche per isolare gli edifici; durevole, economico e flessibile.
👉16. Saponi e cosmetici a base di canapa non contaminano l'acqua; quindi è completamente ecologico.
La produzione era obbligatoria nell'America del XVIII secolo e gli agricoltori che non producevano furono imprigionati. Ora, però, la situazione è ribaltata. DA DOVE?
👎-W. Р. Nel 1900, Hearst possedeva giornali, riviste e media in America. Avevano foreste e producevano carta. Se la carta fosse stata fatta di canapa, avrebbe potuto perdere milioni.
👎- Rockefeller era l'uomo più ricco del mondo. Aveva una compagnia petrolifera. I biocarburanti, l'olio di canapa, ovviamente, erano il suo più grande nemico.
👎-Mellon era uno dei principali azionisti della Dupont Company e aveva un brevetto per la produzione di materie plastiche da prodotti petroliferi. E l'industria della cannabis ha minacciato il suo mercato.
👎- Successivamente, il presidente Mellon Hoover divenne Segretario del Tesoro. I grandi nomi di cui abbiamo parlato hanno deciso nei loro incontri che la canapa era il nemico.
Ed è stato eliminato.
Le foreste vengono abbattute per la produzione di carta.
Il numero di avvelenamenti da pesticidi e tumori è in aumento.
Poi abbiamo riempito il nostro mondo di rifiuti di plastica, rifiuti nocivi...
Meditiamoci su...
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occhietti · 1 year
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Le 40 regole
per parlare bene l'italiano
1. Evita le allitterazioni, anche se allettano gli allocchi.
2. Non è che il congiuntivo va evitato, anzi, che lo si usa quando necessario.
3. Evita le frasi fatte: è minestra riscaldata.
4. Esprimiti siccome ti nutri.
5. Non usare sigle commerciali & abbreviazioni etc.
6. Ricorda (sempre) che la parentesi (anche quando pare indispensabile) interrompe il filo del discorso.
7. Stai attento a non fare… indigestione di puntini di sospensione.
8. Usa meno virgolette possibili: non è "fine".
9. Non generalizzare mai.
10. Le parole straniere non fanno affatto bon ton.
11. Sii avaro di citazioni. Diceva giustamente Emerson: "Odio le citazioni. Dimmi solo quello che sai tu."
12. I paragoni sono come le frasi fatte.
13. Non essere ridondante; non ripetere due volte la stessa cosa; ripetere è superfluo (per ridondanza s’intende la spiegazione inutile di qualcosa che il lettore ha già capito).
14. Solo gli stronzi usano parole volgari.
15. Sii sempre più o meno specifico.
16. L’iperbole è la più straordinaria delle tecniche espressive.
17. Non fare frasi di una sola parola. Eliminale.
18. Guardati dalle metafore troppo ardite: sono piume sulle scaglie di un serpente.
19. Metti, le virgole, al posto giusto.
20. Distingui tra la funzione del punto e virgola e quella dei due punti: anche se non è facile.
21. Se non trovi l’espressione italiana adatta non ricorrere mai all’espressione dialettale: peso el tacòn del buso.
22. Non usare metafore incongruenti anche se ti paiono “cantare”: sono come un cigno che deraglia.
23. C’è davvero bisogno di domande retoriche?
24. Sii conciso, cerca di condensare i tuoi pensieri nel minor numero di parole possibile, evitando frasi lunghe — o spezzate da incisi che inevitabilmente confondono il lettore poco attento — affinché il tuo discorso non contribuisca a quell’inquinamento dell’informazione che è certamente (specie quando inutilmente farcito di precisazioni inutili, o almeno non indispensabili) una delle tragedie di questo nostro tempo dominato dal potere dei media.
25. Gli accenti non debbono essere nè scorretti nè inutili, perchè chi lo fà sbaglia.
26. Non si apostrofa un’articolo indeterminativo prima del sostantivo maschile.
27. Non essere enfatico! Sii parco con gli esclamativi!
28. Neppure i peggiori fans dei barbarismi pluralizzano i termini stranieri.
29. Scrivi in modo esatto i nomi stranieri, come Beaudelaire, Roosewelt, Niezsche, e simili.
30. Nomina direttamente autori e personaggi di cui parli, senza perifrasi. Così faceva il maggior scrittore lombardo del XIX secolo, l’autore del 5 maggio.
31. All’inizio del discorso usa la captatio benevolentiae, per ingraziarti il lettore (ma forse siete così stupidi da non capire neppure quello che vi sto dicendo).
32. Cura puntiliosamente l’ortograffia.
33. Inutile dirti quanto sono stucchevoli le preterizioni.
34. Non andare troppo sovente a capo. Almeno, non quando non serve.
35. Non usare mai il plurale majestatis. Siamo convinti che faccia una pessima impressione.
36. Non confondere la causa con l’effetto: saresti in errore e dunque avresti sbagliato.
37. Non costruire frasi in cui la conclusione non segua logicamente dalle premesse: se tutti facessero così, allora le premesse conseguirebbero dalle conclusioni.
38. Non indulgere ad arcaismi, hapax legomena o altri lessemi inusitati, nonché deep structures rizomatiche che, per quanto ti appaiano come altrettante epifanie della differenza grammatologica e inviti alla deriva decostruttiva – ma peggio ancora sarebbe se risultassero eccepibili allo scrutinio di chi legga con acribia ecdotica – eccedano comunque le competenze cognitive del destinatario.
39. Non devi essere prolisso, ma neppure devi dire meno di quello che.
40. Una frase compiuta deve avere.
- Umberto Eco
Ecco... Seguendo queste semplicissime regole si impara benisssssssimo l'italiano...
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enionline · 1 year
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Giovanni II Bentivoglio e Roberto Sanseverino. Il rapporto tra i due e la difficile situazione della Romagna nella seconda metà del quattrocento nel libro nel libro “Roberto Sanseverino condottiero del rinascimento italiano tra arte militare e politica”.
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donaruz · 1 year
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17 FEBBRAIO 1600, IL ROGO DI GIORDANO BRUNO.
QUANDO A BRUCIARE VIVI I DISSIDENTI ERA LA CHIESA CATTOLICA APOSTOLICA ROMANA
421 anni fa oggi, cioè il 17 FEBBRAIO 1600, veniva arso vivo al Campo dei Fiori un filosofo illuminato.
Si chiamava Giordano Bruno e veniva da Nola. Mandanti ed esecutori non erano terroristi dell’Isis, ma Cristiani di sole 15 generazioni fa. L’evento fu spettacolarizzato al massimo, ma non essendoci giornali, video, internet e cineasti si scelse comunque di realizzare l’evento come richiamo spettacolare per celebrare la potenza della Chiesa in occasione del 1° giubileo. Occasione in cui chi veniva a Roma si guadagnava indulgenza plenaria, ovvero il paradiso (senza le vergini però, si noti come questa differenza sia sostanziale rispetto all’Islam). Giordano Bruno fu arso vivo davanti a una folla di circa 100.000 persone che cliccarono in diretta il loro ‘mi piace’ un po’ forzato a dire il vero, applaudendo. Giordano Bruno aveva una mordacchia alla lingua per impedirgli di urlare le ultime parole durante il percorso e l’estremo sacrificio sul rogo.
L’organizzatore dell’evento fu il cardinale Roberto Bellarmino da Montepulciano, grande inquisitore della Chiesa che partecipò a sette dei 20 interrogatori cui fu sottoposto Giordano. Bellarmino fu fatto beato, santo e Dottore della Chiesa da Pio XI , due generazioni fa, nel 1930, anno ottavo dell’era fascista e dopo un anno dai patti lateranensi con il duce.
Bellarmino partecipò anche al processo a Galileo che fu costretto a ritrattare per non fare la fine di Giordano.
A Montepuciano il cardinale Roberto Bellarmino è figura celebrata, ma molti laici hanno l’abitudine di sputare a terra in prossimità della stele che ricorda. Perché la vicenda di Giordano Bruno racconta, ancora oggi, nei tempi in cui tutti ci sentiamo minacciati dall’integralismo e dal fanatismo dei jihadisti del Califfato islamico, come anche la Chiesa cattolica apostolica romana abbia più volte mostrato un volto fanatico, integralista e oscurantista fino a bruciare viva una persona.
E non in un angolo di deserto tra Siria e e Iraq, ma nel cuore della città eterna che ha edificato la più importante basilica del mondo sulla tomba dell’apostolo Pietro… Era il 1600, c’erano già stati Leonardo e Michelangelo, Machiavelli e Raffaello… I secoli bui erano un lontano ricordo, ma mentre ci si avviava al secolo dei lumi e della ragione, la Chiesa continuava a non tollerare qualunque eresia, anzi a considerare eresia qualsiasi idea che mettesse in discussione i suoi dogmi e il suo potere. E continuò così per altri due secoli e mezzo, tagliando la testa in piazza agli eretici, ai dissidenti, ai carbonari. Gli ultimi furono i patrioti Monti e Tognetti, giustiziati, a Roma, nel 1868. Due anni prima che i bersaglieri entrassero a Porta Pia, mettendo fine al potere temporale dei papi e al regno pontificio… L’Italia era già Italia da 10 anni…
Oggi, nell’anniversario del sacrificio di Giordano Bruno, noi, che pure ci troviamo a vivere e operare nella terra di Bellarmino, celebriamo il filosofo di Nola e non certo il cardinale.
Noi stiamo dalla parte dell’utopia e dell’eresia.
Non dalla parte dell’oscurantismo e del fanatismo religioso, soprattutto quando questo diventa legge di stato.
Le chiese non tollerano eresie, se no non sarebbero chiese, questo si è capito da un pezzo.
Ritrovarci oggi, 421 anni dopo il rogo di Campo de’ Fiori, a parlare di guerre di religione fa davvero un terribile effetto.
E la cosa puzza di bruciato…
Noi siamo quelli che credono ancora a queste emozioni
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omarfor-orchestra · 8 months
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Film italiani in uscita a settembre
Io Capitano (Matteo Garrone): 07/09
Una fiaba omerica che racconta il viaggio avventuroso di due giovani, Seydou e Moussa, che lasciano Dakar per raggiungere l’Europa. Un’Odissea contemporanea attraverso le insidie del deserto, i pericoli del mare e le ambiguità dell’essere umano
Il più bel secolo della mia vita (Alessandro Bardani): 07/09
Un'assurda legge impedisce a Giovanni, figlio non riconosciuto alla nascita, di sapere l'identità dei suoi genitori biologici prima del compimento del suo centesimo anno di età. Per riuscire ad attirare l'opinione pubblica, la sua unica speranza è ottenere la complicità di Gustavo, unico centenario non riconosciuto alla nascita in vita. Il solo che avrebbe il diritto di avvalersi di questa normativa ma che sembra non aver alcun interesse a farlo. Il più bel secolo della mia vita racconta l'incontro tra un centenario proiettato nel futuro e un giovane ancorato al passato e della loro inaspettata amicizia
Uomini da marciapiede (Francesco Albanese): 07/09
Siamo in giugno e i tifosi più appassionati si preparano ai trenta giorni di partite degli Europei di calcio 2021, un manipolo di squattrinati per sbarcare il lunario si mette a fare il mestiere più antico del mondo per mogli e fidanzate annoiate alla ricerca di qualche avventura facile. Ma un piano che sembra facile si trasforma ben presto in una vicenda paradossale e piena di imprevisti divertenti, infatti i nostri "uomini da marciapiede" avranno alle calcagna la polizia e la mala di tutta la città.
L'expérience Zola (Gianluca Matarrese): 13/09
Anne è una regista teatrale. Si è separata dal marito e sta cambiando casa. È spenta, senza desideri. Conosce Ben, vicino di casa servizievole e attore senza scritture. Lui la guarda con occhi appassionati, lei non vuole mai più legarsi a un uomo. Ma quando decide di mettere in scena "L'assommoir" di Zola, è a lui che propone il ruolo di Coupeau, riservandosi quello di Gervaise. Man mano che la storia si sviluppa, il confine tra la vita reale e la rappresentazione teatrale si riduce sempre di più. Tra letture e prove, tra ricerca e studio, la realtà sfuma nella finzione e i due sembrano ripercorrere esattamente tutti i passaggi della storia di Coupeau e Gervaise, fino alla rovina.
Patagonia (Simone Bozzelli): 14/09
Nonostante abbia una ventina d'anni, Yuri viene trattato come un bambino dalle zie con cui vive in un paesino sulla costa adriatica dell'Abruzzo. Sarà l'incontro con Agostino, l'animatore che viene a lavorare a una festa per il cugino piccolo, a far scattare qualcosa in lui. Attrazione, desiderio di libertà, un interesse per lo stile di vita di un ragazzo che vive in camper e sembra non dover sottostare a nessun legame. Scappato di casa, Yuri si stabilirà in una comunità di gente simile ad Agostino, che vive alla giornata tra un rave e l'altro.
L'invenzione della neve (Vittorio Moroni): 14/09
Carmen ha un passato non facile. Da bambina è stata tolta alla madre, insieme alla sorella Sonia, e inserita in una casa famiglia. Ora è a sua volta madre di una bambina, Giada, che ha avuto con il suo compagno Massimo. La bambina è stata affidata dal giudice al padre e Carmen la può vedere solo al sabato ogni 15 giorni. Ma lei non intende accettare questa decisione perché, nonostante gli errori commessi in passato, si sente e vuole essere madre a pieno titolo.
Una sterminata domenica (Alain Parroni): 14/09
Estate. Roma e zone limitrofe. È in quest'area che si muovono tre adolescenti. Kevin, sedicenne, Alex che di anni ne ha appena compiuti diciannove, e Brenda che è incinta. Il loro è un girovagare tra città, campagna e periferia, costantemente insieme e apparentemente uniti fino a quando un'allusione modifica gli equilibri. Il loro processo di crescita privo di bussola passa a una nuova fase.
Mamma qui comando io (Federico Moccia): 14/09
Filippo e Michela sono marito e moglie prossimi alla separazione e genitori di Francesco, che ha nove anni, un carattere vivace ed è molto furbo. Mentre si trovano in tribunale, i due iniziano a litigare riguardo a chi debba spettare la casa i famiglia e su chi sia il genitore più adatto ad avere la custodia del bambino. È così che il giudice inaspettatamente decide di assegnare la casa a Francesco, mentre la madre e il padre dovranno alternarsi ogni inizio settimana nell'abitazione.
Goffredo e l'Italia chiamò (Angelo Antonucci): 15/09
La vita, gli amori, gli ideali di libertà del giovane poeta e patriota Goffredo Mameli, autore dell'inno degli Italiani, morto a soli 21 anni, il 6 luglio del 1849, combattendo per l'indipendenza dell'Italia.
Felicità (Micaela Ramazzotti): 21/09
Roma. Desirè lavora come truccatrice nei set cinematografici e da quando era adolescente ha sempre messo i soldi da parte. È ingenua e disponibile e molti se ne approfittano come il padre che la sottopone a continui ricatti morali o il compagno Bruno, un professore universitario narcisista che la fa sentire spesso inadeguata. Quando il fratello Claudio, per il quale ha firmato dei documenti su pressione dei genitori per poter pagare una Mercedes nera con cui il ragazzo avrebbe dovuto iniziare un lavoro come autista, entra in depressione, Desirè capisce che è l'unica che lo può aiutare e, per riuscirci, deve allontanarlo dalla sua famiglia che ha sempre trascurato i suoi problemi psichiatrici. E per farlo può contare solo su sé stessa
Infiniti (Cristian de Matteis): 21/09
Roberta e Davide stanno felicemente insieme da quattro anni da quando si sono incontrati e innamorati al Museo di Casa Leopardi a Recanati: oggi Davide sta cercando di affermarsi come pittore, mentre Roberta, nonostante la sua passione letteraria, è diventata un agente immobiliare e lavora nell'agenzia di Davide, sposato alla ricca e annoiata Greta ma segretamente innamorato di lei. Quando Roberta scopre che Davide all'inizio della loro relazione l'ha tradita, il rapporto tra i due entra in crisi profonda e la ragazza comincia ad interessarsi a Lorenzo, il commesso del supermercato che ha un tatuaggio "leopardiano" sul polso. Ma anche nelle relazioni non tutto è come sembra e come nel nastro di Moebius due persone possono camminare nello stesso spazio ma ritrovarsi alla fine in punti diametralmente opposti.
Non credo in niente (Alessandro Marzullo): 28/09
Una pianista e un violinista che lavorano in nero per un ristoratore dispotico. Un aspirante attore che alterna i rari provini alle frequenti a scopate senza futuro. Una hostess che disegna, canta, balla da sola e non crede (più) all’amore eterno, considerandolo un sentimento che si possono permettere solo i ricchi. Sono i quattro protagonisti, tutti alle soglie dei trent’anni, di una storia crepuscolare che si svolge in una Roma sporca e ostile, soprattutto ai giovani, cui offre solo umiliazioni della loro dignità e l’invito costante ad accantonare i propri sogni e le proprie aspirazioni artistiche.
Nata per te (Fabio Mollo): 28/09
La storia di Luca e Alba: un uomo e una bambina che hanno disperatamente bisogno l'uno dell'altra, anche se il mondo intorno a loro non sembra ancora pronto a vederli insieme. Il tribunale di Napoli è alla ricerca di una famiglia per Alba, che ha la sindrome di down e, appena nata, è stata abbandonata in ospedale. Luca, single, omosessuale, cattolico, da sempre mosso da un forte desiderio di paternità, lotta per ottenere l'affidamento di Alba. Quante famiglie "tradizionali" devono dire di no prima che Luca possa essere preso in considerazione? Può una bambina rifiutata dal mondo diventare il premio di una vita?
Documentari
Tiziano Terzani: il viaggio della vita (Mario Zanot): 11/09
Enzo Jannacci - vengo anch'io (Giorgio Verdelli): 11/09
Le mie poesie non cambieranno il modo (Annalena Benini, Francesco Piccolo): 14/09
La storia di Patrizia Cavalli è il cammino di una donna totalmente libera, bisognosa di pubblico e di amicizia, bisognosa di giocare seriamente con la vita. Una ragazza che scappa dalla provincia e dalle sue regole ordinarie per diventare, avanti e indietro nel tempo, regina di se stessa. Con grande talento, innocenza e sense of humour. Il documentario restituisce allo spettatore la carnalità, la libertà e il calore delle poesie di Patrizia Cavalli, l'esperienza di un'autentica ispirazione poetica fondata sulla vita quotidiana, e il senso profondo di un'esistenza che rifiuta la banalità delle definizioni. Patrizia Cavalli è morta il 21 giugno 2022, durante la post-produzione di questo film, che custodisce la sua ultima testimonianza.
Zucchero Sugar Fornaciari (Valentina Zanella, Giangiacomo De Stefano): 25/09
The years we have been nowhere (Lucio Cascavilla, Mauro Piacentini): 27/09
Il filo conduttore del film, sono le storie di Sulemain, Fatima Kamakuye e Patrick che hanno lasciato la Sierra Leone in cerca di un futuro migliore, riuscendo a costruirsi delle nuove vite e delle famiglie in Europa e negli Stati Uniti. Ma, a causa di problematiche dal carattere burocratico ed alcune infrazioni amministrative, vengono condannati e strappati alle loro famiglie per essere rispediti nel paese d'origine, dove ormai hanno perso i contatti con amici e familiari di una volta
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The unexpected radiative impact of the Hunga Tonga eruption of 15th January 2022 | Communications Earth & Environment
L'ERUZIONE DI HUNGA TONGA-HUNGA HA-APAI
“Il vulcano sottomarino Hunga Tonga-Hunga Ha-apai è esploso nelle prime ore del 15 gennaio 2022 e ha iniettato gas e aerosol vulcanici a oltre 50 km di altitudine...
L'eruzione ha prodotto la più grande perturbazione globale degli aerosol stratosferici dall'eruzione del Pinatubo nel 1991 e la più grande perturbazione del vapore acqueo stratosferico osservata nell'era dei satelliti...
Dopo due settimane, a causa della dispersione/diluizione, il riscaldamento del vapore acqueo ha iniziato a dominare il forcing radiativo nella parte alta dell'atmosfera, portando a un netto riscaldamento del sistema climatico”.
In due settimane, un singolo vulcano ha riscaldato il clima quanto noi umani avremmo fatto in un secolo. Capito come funziona?
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morelin · 3 months
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Festa di São João
Per rimanere in tema religioso vi racconto dell'allegra e coloratissima Festa di São João alla quale abbiamo avuto la fortuna di partecipare durante il nostro soggiorno sull'isola di São Miguel.
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La celebrazione risale al XIV secolo ed era originariamente un rito pagano per celebrare l'abbondante raccolto ma, successivamente, fu trasformata in una festa cattolica e prese il nome da San Giovanni. I festeggiamenti durano 15 giorni ma il clou è durante la notte di São João quando una lunga processione di gruppi di ballo e bande musicali sfila nella via principale.
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I gruppi sono davvero tanti perché rappresentano tutte le città dell'isola: pensate che noi siamo rimasti all'incirca fino alle ore 22.30 e ne mancavano ancora molti perché la festa dura fino a notte inoltrata. La preparazione per questo evento richiede tanto lavoro, in particolare per gli abiti, gli accessori e gli allestimenti che sono curati nei minimi particolari e non si deve dimenticare il tempo dedicato alle coreografie, alle musiche ed ai canti. Pensate che li preparano da un anno all'altro, come noi facciamo in occasione di un palio, un carnevale storico o altre rievocazioni simili.
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Il gruppo può essere formato da persone di diverse età e tutti i partecipanti danno il proprio contributo, persino i più piccoli (ad esempio era presente un bimbetto piccolino e tenerissimo che rappresentava San Giovanni da bambino). Ogni gruppo danzante è accompagnato da una banda musicale ed insieme omaggiano San Giovanni con musiche, balli e canti. E' davvero un'occasione speciale per essere coinvolti in una festa tradizionale. A questo link trovate un video (parziale) della sfilata.
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